SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE ALL ESTERO

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1 ENTE SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE ALL ESTERO Allegato 2 1) Ente proponente il progetto: ISTITUTO DI TUTELA E ASSISTENZA LAVORATORI 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: VECCHIA E NUOVA EMIGRAZIONE ITALIANA. Nuovo ruolo per l ITAL 5) Settore e area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore F (Servizio Civile all estero) Cod. 06 Sostegno comunità di italiani all estero 6) Descrizione del contesto socio politico ed economico del paese o dell area geografica dove si realizza il progetto; precedente esperienza dell ente proponente il progetto nel paese o nell area geografica anche in relazione alla propria mission; presentazione dei partner esteri: Da una analisi del contesto generale dei vari paesi esteri in cui gli Italiani si trovano per lavoro o studio, è emerso come problema principale la difficoltà di ottenere la fruizione di diritti legati alla loro cittadinanza italiana o alla loro discendenza. Diritti difficilmente usufruibili senza un interlocutore che faccia da intermediario e che sappia superare sia le difficoltà linguistiche, sia le difficoltà di comprensione dei complessi meccanismi normativi vigenti tra i Paesi esteri al loro interno e in relazione all Italia. I diritti da tutelare riguardano soprattutto gli anziani e i giovani. Il patronato ITAL, riconosciuto con questo incarico sin dal 1952, riveste da oltre sessanta anni, un ruolo centrale nell ambito del sociale in qualità di interlocutore

2 istituzionale sia in Italia che all estero, per lo svolgimento delle attività di informazione, assistenza e tutela in favore degli utenti, soprattutto di coloro che si trovano in situazioni di svantaggio e di debolezza. Il Patronato ITAL oltre a mantenere rapporti di collaborazione con le autorità consolari italiane e con gli enti previdenziali esteri, lavora a stretto contatto con le associazioni italiane, con i sindacati locali e con le diverse istituzioni locali come ad esempio l ufficio del lavoro locale. Grazie al lavoro di assistenza svolto presso le proprie sedi dislocate in tutto il mondo il patronato ITAL gode di un punto di osservazione privilegiato, dal quale è stato possibile monitorare l evolversi del fenomeno migratorio dei cittadini italiani rilevando l insorgenza delle problematiche relative al loro cambiamento di vita. Per dare valido supporto alla risoluzione di tali problematiche nasce l idea di questo progetto. Le sedi previste per l attuazione sono localizzate nelle seguenti nazioni: FRANCIA I dati al 1 gennaio 2010 rivelano che la Repubblica francese possedeva abitanti. La crescita della popolazione francese si presentava come una delle più forti dell'europa, combinando una tasso di natalità superiore alla media europea e un saldo migratorio positivo (circa individui l'anno). Nel 2010 l'istituto Nazionale di Statistica e degli Studi Economici (INSEE) stima che ci siano 6,7 milioni di immigrati (stranieri nati al di fuori del territorio), che rappresentano l'11% della popolazione. I figli d'immigrati, discendenti diretti di uno o due immigrati, rappresentano nel ,5 milioni di persone, cioè un altro 11 % della popolazione. Tre milioni di loro avevano entrambi i genitori immigrati. Gli immigrati sono principalmente originari dell'unione europea (34 %), del Maghreb (30 %), dell'asia (14 %, di cui un terzo della Turchia) e dell'africa subsahariana (11 %). L'economia francese è una delle più forti del mondo e seconda in Europa dopo quella tedesca. Pur essendo di tipo capitalista è caratterizzata da un significativo intervento dello Stato, soprattutto a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. Tuttavia, dalla metà degli anni ottanta, riforme successive hanno portato a un progressiva privatizzazione di diverse imprese pubbliche. SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE FRANCESE Il sistema di previdenza sociale francese è composto da cinque grandi regimi: il regime generale, che copre la maggior parte dei lavoratori subordinati e altre categorie (studenti, beneficiari di talune prestazioni e semplici residenti) che vi sono state accorpate nel corso degli anni; i regimi speciali dei lavoratori subordinati, alcuni dei quali coprono ogni rischio, mentre altri coprono solo l assicurazione vecchiaia (perché gli altri rischi sono coperti dal regime generale); il regime agricolo, che contempla tutti i rischi ed è suddiviso in due gestioni distinte: coltivatori diretti e lavoratori agricoli subordinati;

3 i regimi dei lavoratori autonomi non agricoli: tre regimi autonomi di assicurazione vecchiaia (artigiani, commercianti e industriali, e liberi professionisti) e un regime di assicurazione malattia; i regimi contro la disoccupazione e i regimi pensionistici integrativi obbligatori. Il regime generale si divide nei seguenti quattro settori: malattia, maternità, invalidità e morte; infortuni sul lavoro e malattie professionali; vecchiaia; famiglia. L immigrazione Italiana in Francia. L emigrazione italiana in Francia comincia nel 1850 quando lo sviluppo industriale favorì un importante richiesta di manodopera. Inizialmente la zona più interessata fu la Lorena, successivamente riguardò tutto il territorio nazionale. La maggior parte degli italiani proveniva dalle regioni del Nord Italia. A cavallo tra le due guerre, ma soprattutto dopo il secondo conflitto mondiale, si registrarono altre due importanti ondate migratorie. Questa volta, a differenza della migrazione di fine secolo, la macchina organizzatrice era diversa, vi era un vero e proprio "Bureau del immigration che gestiva i flussi provenienti dall Italia. I giovani che dovevano lavorare in Francia venivano già selezionati in Italia e solo quelli più idonei potevano partire alla volta del territorio francese. Questi ragazzi quasi sempre partivano soli e a differenza della prima ondata migratoria, la maggior parte proveniva dalle regini meridionali. Dopo un paio di anni passati a lavorare, gli uomini venivano raggiunti dalle proprie mogli o fidanzate per creare una famiglia in Francia. Altri ancora si sposavano, spesso con figlie di altri emigrati italiani, che avevano avuto la loro stessa sorte. Nel 1876 gli italiani in Francia erano ; nel 1881 erano mentre all inizio del nuovo secolo la colonia transalpina avrebbe raggiunto la cifra di Anche se nel primo censimento del Novecento gli italiani superarono per la prima volta il numero dei belgi, soltanto nel 1911 diventarono il primo gruppo di stranieri presenti nel paese rappresentando il 36% degli immigrati e oltre l 1% dell intera popolazione francese. Alle statistiche però sfuggivano proprio gli emigranti di tipo stagionale, che formavano la stragrande maggioranza dei frequentatori del vicino paese d oltralpe, soprattutto nelle regioni di confine. Gli italiani che varcavano annualmente la frontiera erano valutati infatti attorno ai La presenza dell ITAL in Francia Il patronato Ital opera sul territorio francese dal In oltre 50 anni di attività le sedi sono cambiate ed attualmente l Ital in Francia opera con dieci sedi a Lille, Huningue, Macon, Marsiglia, Metz, Nizza, Pantin (Parigi), Thionville, Wattrelos e da quest anno a Tolosa.

4 GERMANIA Con oltre 80,2 milioni di abitanti secondo il censimento del 2011, la Germania è il Paese più popoloso dell'unione europea ed il secondo Paese più popoloso dell'europa dopo la Russia. Al 2011, il 92,3% della popolazione è di nazionalità tedesca mentre i cittadini stranieri residenti sono 6 milioni (7.7% della popolazione). Per quanto riguarda la matrice etnica, al 2010 il 20% della popolazione (16 milioni di persone) è di parziale o totale ascendenza straniera (questo dato include i rimpatriati di etnia tedesca che prima della seconda guerra mondiale abitavano territori al di fuori dei confini dello Stato tedesco soprattutto in Europa orientale). Il 96% di questa fetta della popolazione vive negli Stati della ex-germania Ovest o nella città-stato di Berlino. Le comunità straniere più numerose al 2010 sono quella turca (3,2 milioni di abitanti), quella di provenienti da altri Paesi dell'europa occidentale e della ex-jugoslavia (2,8 milioni), quella polacca (1,6 milioni), quella asiatica (1,6 milioni) e quella russa (1,3 milioni); seguono altre comunità straniere, come quella italiana. Popolazione italiana in Germania è pari a mila di cui (44%) di sesso femminile e mila (56%) di sesso maschile. In base ai dati dell Annuario Statistico 2014 del Mae nella circoscrizione consolare di Colonia sono iscritti Italiani. SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE Il sistema di previdenza sociale tedesco prevede cinque settori obbligatori: l assicurazione malattia, l assicurazione per l assistenza continuativa, l assicurazione pensione, l assicurazione sugli infortuni e quella contro la disoccupazione. Tranne poche professioni (per esempio, i funzionari pubblici, i magistrati e i militari), sono soggetti all assicurazione obbligatoria tutti i lavoratori. Per contro, sono esenti dall obbligo assicurativo coloro che svolgono un attività marginale la cui retribuzione non supera l importo di EUR 400 mensili, nonché i lavoratori con contratti di breve durata, inferiori a 50 giorni di calendario. Oltre ai suddetti settori della previdenza sociale, esistono anche l assistenza sociale pubblica, le prestazioni minime a favore di chi è in cerca di occupazione, gli anziani e i soggetti con capacità di guadagno ridotta, nonché altre prestazioni familiari e gli assegni per l alloggio. L immigrazione Italiana in Germania. E il 20 dicembre 1955, la data, per antonomasia della vera grande emigrazione italiana in Germania. In quella data infatti venne firmato un accordo bilaterale, tra Italia e Germania, che prevedeva la selezione di manodopera italiana da impiegare nell'industria tedesca. La presenza italiana in Germania passò dal primo contingente di lavoratori italiani arrivato nella Repubblica federale tedesca nell aprile 1956 a circa del 1961 e a circa del 1973 e, alla stessa data, la comunità italiana contava complessivamente circa persone. Dal 1955 a oggi la schiera di Italiani in Germania ha raggiunto la cifra complessiva di circa 4 milioni di emigranti. La presenza dell ITAL in Germania

5 Il patronato Ital opera sul territorio tedesco dal Ad oggi l Ital opera con 28 sedi su tutto il territorio nazionale. La burocrazia tedesca, con le sue differenze rispetto al sistema italiano, si sta rivelando un forte ostacolo per tutti i lavoratori italiani e in particolare per coloro che si sono ritrovati ad affrontare, in seguito a licenziamento o scadenza di contratto lavorativo, il susseguente periodo di disoccupazione. In questi casi il supporto dell Ital è stato fondamentale per l espletamento delle pratiche volte ad ottenere il sussidio di disoccupazione sociale (ALG II). L Agenzia per il lavoro tedesca non prevede lingue oltre al tedesco, tra l altro specialistico, per la compilazione delle istanze corpose e complesse sia per estensione, visti gli innumerevoli allegati alla domanda di base, che per la peculiarità dei dati richiesti da inserire con precisione e minuzia. Inoltre, si deve procedere ad inserire il proprio curriculum vitae nella banca dati federale tedesca per ricercare una nuova occupazione. Si può ben comprendere quanto sia importante che tale inserimento sia corretto e dettagliato per trovare occupazione. SVIZZERA La superficie totale della Svizzera è di 41'285 kmq, di cui 30'753 sono superficie produttiva. La popolazione della Svizzera è di 8,04 milioni di abitanti, pari a poco più di un millesimo (0,1%) della popolazione mondiale. Dati del 2013 mostrano che, con una media di 195 abitanti per kmq nelle aree produttive, la Svizzera è una nazione densamente popolata; negli agglomerati, pari al 20% circa della superficie totale, la densità raggiunge i 590 abitanti per kmq. Più di due terzi della popolazione del paese risiedono oggi in un'area urbanizzata e circa un terzo degli abitanti vive nelle agglomerazioni delle cinque città principali. In Svizzera si contano attualmente solo 16 città con una popolazione superiore ai 30'000 abitanti. L economia svizzera si basa su una produzione di qualità ed una manodopera altamente qualificata. Le aree economiche più importanti comprendono la microtecnologia, l hi-tech, la biotecnologia, la farmaceutica, le banche e le assicurazioni. Il settore dei servizi conta il maggior numero di occupati. La gran parte dei lavoratori svizzeri opera in piccole e medie aziende che rivestono un ruolo fondamentale nell'economia svizzera. In Svizzera ci si preoccupa molto di limitare per quanto possibile l'impatto delle attività economiche sull'ambiente. Le politiche svizzere in campo energetico e dei trasporti sono mirate verso la salvaguardia dell'ambiente. La fase di sviluppo economico illimitato sembra comunque essere finita e la paura di perdere il posto di lavoro è da alcuni anni una delle maggiori preoccupazioni

6 degli svizzeri. Il numero di stranieri che richiedono la cittadinanza svizzera è relativamente limitato, sebbene, secondo un rilevamento del 2001, 1 adulto su 10 ha ottenuto il passaporto svizzero attraverso il processo della naturalizzazione. Tra il 1992 e il 2005 il numero annuale delle naturalizzazioni è triplicato. Tre quarti delle naturalizzazioni concesse nel 2005 sono relative a cittadini europei, un terzo dei quali nato in Svizzera. Secondo l'ufficio Federale di Statistica, un terzo della popolazione residente in Svizzera nel 2005 era migrante o discendente da migranti. La proporzione degli stranieri rispetto alla popolazione residente è elevata: sempre nel 2008 si attestava al 21,7% del totale con una presenza sul territorio non omogenea. Quasi un quarto degli stranieri residenti è nato e cresciuto in Svizzera, molti hanno a loro volta avuto figli e nipoti. Sicurezza sociale L assicurazione malattia svizzera comprende l assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (assunzione delle spese relative alle prestazioni sanitarie in caso di malattia, maternità e, a titolo sussidiario, in caso di infortunio) e l assicurazione facoltativa per l indennità giornaliera. Per quanto concerne la maternità, le prestazioni in natura sono erogate ai sensi della legge sull assicurazione malattia mentre quelle in denaro vengono versate dal regime delle indennità di perdita di guadagno (regime IPG), che accanto alle indennità di maternità eroga anche indennità durante il servizio militare, il servizio civile o il servizio nella protezione civile. L'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali copre tutti i tipi di infortuni e malattie professionali. È obbligatoria per i lavoratori dipendenti e facoltativa per i lavoratori autonomi. Chi non è assicurato in base alla legge sull assicurazione contro gli infortuni è coperto dall'assicurazione malattia, per quanto riguarda le cure medico-sanitarie. La protezione contro i rischi di vecchiaia e invalidità e per i superstiti è organizzata secondo un sistema basato su un regime di previdenza pubblica (assicurazione federale di base) che copre tutta la popolazione. È completata da un regime di previdenza professionale per i lavoratori subordinati, che è in parte obbligatorio per coloro che appartengono a una particolare classe di reddito e facoltativo per gli altri, nel cui caso il datore di lavoro ha una possibilità di scelta (previdenza professionale). Esiste inoltre un piano di risparmio privato facoltativo che usufruisce di misure di incentivazione (misure di previdenza privata individuale). Si tratta del cosiddetto "sistema svizzero dei tre pilastri". Le prestazioni familiari nel settore agricolo sono gestite a livello federale. Negli altri settori, sono regolamentate dalle normative cantonali e da una legge federale di armonizzazione. L'assicurazione contro la disoccupazione è obbligatoria per i lavoratori subordinati. Assistenza sociale In genere l'assistenza sociale, che costituisce l'ultima rete di protezione sociale, rientra nella sfera di competenza dei cantoni, mentre la sua esecuzione è affidata ai

7 comuni. L'assistenza sociale si basa dunque essenzialmente su 26 sistemi cantonali. Questa situazione crea rilevanti disparità. L immigrazione Italiana in Svizzera. Popolazione italiana: mila di cui: Fem.: (47.8%) Mas.: mila (52.2%). L'emigrazione italiana verso la Svizzera non si è mai arrestata completamente. Dopo il 1970 infatti, molti Italiani, tantissimi meridionali, si sono trasferiti nelle regioni settentrionali al confine con la Svizzera ed hanno dato impulso al fenomeno, che già i residenti di quelle zone conoscevano bene, dei "frontalieri", gente che viveva in Italia e lavorava in Svizzera, attraversando ogni giorno la frontiera. La presenza dell ITAL in Svizzera Il patronato Ital opera sul territorio elvetico dal Ad oggi le sedi sono 12: Bienne, Dottingen, Ginevra, Le Locle, Losanna, Lugano, Mendrisio, Prattelen, Sierre, Solothurn, Wil e Zurigo La complessità del sistema di sicurezza sociale svizzero ha creato molte difficoltà ai cittadini italiani e per questo l assistenza e la tutela dell Ital è stata indispensabile per garantire i diritti degli immigrati italiani. La particolarità dell attività dell Ital in Svizzera riguarda l assistenza e la tutela dei lavoratori Frontalieri. GRAN BRETAGNA Al censimento più recente nel 2001 la popolazione totale del Regno Unito ammontava a abitanti, il terzo paese più popolato dell'unione europea (dopo la Germania e la Francia), il quinto del Commonwealth e il 22 del mondo. A metà del 2007 la stima era cresciuta fino a di abitanti. [21] L'attuale crescita della popolazione è dovuta principalmente al saldo migratorio netto, ma anche a un aumento del tasso di natalità e all'aumento della speranza di vita. Il 2007 ha segnato anche il sorpasso del numero di persone in età pensionabile sul numero di abitanti al di sotto dei 16 anni. Similmente ad altri paesi europei, l'immigrazione sta contribuendo in maniera significativa all'aumento della popolazione, rappresentando circa la metà dell'aumento tra il 1991 e il Le cifre ufficiali hanno dimostrato che 2,3 milioni di migranti si sono trasferiti in Gran Bretagna dal 1997, l'84% delle quali provenienti da fuori Europa, e ulteriori 7 milioni sono previsti per il SICUREZZA SOCIALE Il sistema di sicurezza sociale britannico comprende: il regime assicurativo nazionale (NIS), che eroga prestazioni in denaro per malattia, disoccupazione, reversibilità, pensione, ecc. Il diritto a tali prestazioni si acquisisce con la corresponsione di contributi al regime assicurativo nazionale; il servizio sanitario nazionale (NHS), che eroga le cure mediche, dentistiche e oculistiche di cui fruiscono i residenti in Gran Bretagna e Irlanda del Nord;

8 il regime degli assegni familiari e dei programmi di credito d imposta per i figli, che erogano prestazioni in denaro per persone con figli a carico; le prestazioni non contributive per alcune categorie di disabili o per le persone che prestano loro assistenza; altre indennità a carico del datore di lavoro e versate a favore dei lavoratori subordinati in caso di nascita o adozione di un figlio. L immigrazione Italiana in Gran Bretagna. Italiani residenti iscritti all AIRE al : di cui 46,9% donne. L'emigrazione italiana nel Regno Unito non ha mai rappresentato un fenomeno di massa comparabile a quello verificatosi negli altri Paesi europei o nelle Americhe, pertanto è di fatto poco conosciuta. Tra la fine dell 800 e gli inizi del 900 un considerevole numero di Italiani, provenienti per la maggior parte dal Nord si recò nelle principali città inglesi, come Londra, Glasgow e Manchester per avviare attività commerciali e importazione di prodotti artigianali oppure per trovare impiego nelle industrie che stavano sorgendo in quel periodo. Una notevole ondata emigratoria si ha invece a partire dal Questa volta ad emigrare furono giovani meridionali provenienti per lo più dalla Campania e dalla Basilicata. Questi giovani erano diretti verso la città di Bedford, dove c era una grande richiesta di manodopera nel settore dell edilizia. Nel 1851 si registravano a Londra 1604 italiani. Nel 1861 circa 4500 italiani in tutto il regno Unito. Il loro numero ha continuato a crescere negli anni successivi in maniera contenuta ma ha subito un'accelerazione che porta quasi a raddoppiare le cifre: da italiani censiti (in Inghilterra e nel Galles) nel 1881, si passa infatti a poco meno di nel 1891, per poi arrivare a circa nel Nel 1931 si registra una lieve flessione ( italiani) dovuta ad una politica migratoria più rigida, all'impatto della Prima Guerra Mondiale e alla successiva politica più restrittiva dell'epoca fascista in fatto di emigrazione. Nel secondo dopoguerra l'emigrazione italiana divenne un fenomeno di massa facendo registrare nel 1951 circa italiani nel Regno Unito che crescono sensibilmente nel decennio successivo, arrivando a quota nel Nel 2000, le registrazioni delle Anagrafi consolari evidenziano la presenza di più di italiani residenti nel regno Unito che arrivano ad essere ben alla fine del Gli oriundi Italo-britannici sono circa mezzo milione, concentrati nell'area centromeridionale del Regno Unito. Gli Italiani si concentrano nelle circoscrizioni consolari di Londra (66%), Manchester (16%), Bedford (12%) ed Edimburgo (6%). La zona di maggiore concentrazione è quella dell'area metropolitana di Londra, con circa Italiani. La presenza dell ITAL in Gran Bretagna

9 Il patronato Ital opera sul territorio del Regno Unito dal Alla data di oggi le sedi dell Ital sono due: Londra e Brighton Da subito ci si impegno a partecipare a tutti gli incontri organizzati dalle autorità italiane, ad intervenire ad ogni dibattito esponendo il punto di vista dell Ital e a prendere contatto con le associazioni. Purtroppo dagli anni 90 ad oggi la situazione è cambiata e le attività di consolato e associazioni sono molto diminuite per questo è sempre più importante la presenza dell Ital. In questa ottica si è cercata anche la collaborazione con le Missioni degli Scalabrini operanti in Gran Bretagna che ha portato il Patronato anche fuori Londra. 7) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Dati rilevati sulla Cittadinanza: Su gli oltre 60 milioni di italiani residenti in Italia, i connazionali residenti all estero nel mondo sono circa 4milioni e ottocentomila iscritti all AIRE ma si stimano circa 30 milioni di oriundi italiani nel mondo. Circa 1milione e novecentomila residenti in Europa di cui circa 870 mila donne e 1milione e 30mila uomini. A questi si aggiungano coloro che non registrano la propria presenza. Per quanto riguarda le nazioni considerate nel progetto in questione, la presenza degli italiani in base ai dati AIRE al residenti era come segue : Francia di cui 47,5% donne. Germania mila di cui 44% donne Regno Unito di cui 46,9% donne. Svizzera mila di cui donne 47.8% donne Criticità In base ad esperienze dei nostri Patronati possiamo affermare che in linea generale le comunità dei cittadini italiani che vivono all estero non soffrono di grossi disagi economici e sociali, presentano però bisogni differenti, sia per il contesto specifico in cui risiedono, sia per età e generazioni. Differenti saranno infatti i bisogni espressi dalle prime e seconde generazioni, e quindi anziani, le terze e quarte generazioni, ed infine i giovani immigrati. Beneficiari del progetto Beneficiari diretti del progetto saranno, pensionati, singoli cittadini italiani giovani e adulti, stranieri e apolidi presenti nel territorio dello Stato, loro superstiti, - Beneficiario indiretti del progetto sarà la comunità tutta, che vedrà rafforzato il legame con il proprio paese di provenienza e lo scambio con lo stesso. Inoltre la presenza del l ITAL sul posto sarà un vantaggio anche per le istituzioni dello stato

10 estero, i consolati e ambasciate nonché gli enti locali (comuni e dipartimenti per l immigrazione), che si avvarranno del supporto del patronato. INDICATORI DELL AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO FRANCIA - Sede di Lille Nel corso del 2013 la sede di Lille ha portato avanti 1368 interventi a favore della comunità. Questi interventi sono suddivisi in de categorie principali: a. Interventi in materia previdenziale b. Interventi in materia socio assistenziale Una parte di questi interventi portano alla fruizione di un prestazione economica erogata dagli enti italiani e esteri. Grazie a questo progetto si prevede un aumento dell attività a favore dalla comunità. Gli indicatori utilizzati saranno le suddette tipologie di intervento. Si prevede un aumento del 10% degli interventi e cioè delle persone che otterranno una prestazione e vedranno garantito un loro diritto. GERMANIA Sede di Colonia Nel corso del 2013 la sede di Colonia ha portato avanti 1599 interventi a favore della comunità. Questi interventi sono suddivisi in de categorie principali: c. Interventi in materia previdenziale d. Interventi in materia socio assistenziale Una parte di questi interventi portano alla fruizione di un prestazione economica erogata dagli enti italiani e esteri. Grazie a questo progetto si prevede un aumento dell attività a favore dalla comunità. Gli indicatori utilizzati saranno le suddette tipologie di intervento. Si prevede un aumento del 12% degli interventi e cioè delle persone che otterranno una prestazione e vedranno garantito un loro diritto. SVIZZERA Sede di Bienne Nel corso del 2013 la sede di Bienne ha portato avanti 1855 interventi a favore della comunità. Questi interventi sono suddivisi in de categorie principali: e. Interventi in materia previdenziale f. Interventi in materia socio assistenziale Una parte di questi interventi portano alla fruizione di un prestazione economica erogata dagli enti italiani e esteri. Grazie a questo progetto si prevede un aumento dell attività a favore dalla comunità. Gli indicatori utilizzati saranno le suddette tipologie di intervento. Si prevede un aumento del 15% degli interventi e cioè delle persone che otterranno una prestazione e vedranno garantito un loro diritto. GRAN BRETAGNA Sede di Londra Nel corso del 2013 la sede di Londra ha portato avanti 1191 interventi a favore della comunità. Questi interventi sono suddivisi in de categorie principali: g. Interventi in materia previdenziale

11 h. Interventi in materia socio assistenziale Una parte di questi interventi portano alla fruizione di un prestazione economica erogata dagli enti italiani e esteri. Grazie a questo progetto si prevede un aumento dell attività a favore dalla comunità. Gli indicatori utilizzati saranno le suddette tipologie di intervento. Si prevede un aumento del 18% degli interventi e cioè delle persone che otterranno una prestazione e vedranno garantito un loro diritto. 8) Obiettivi del progetto: L ITAL tramite i suoi uffici, si è inserita all estero in quasi tutto il mondo, in molti Paesi sin dal 1952 in altri più recentemente avendo come scopo quello di essere un punto di riferimento per gli Italiani e per le stesse istituzioni del luogo (Autorità consolari e enti esteri). L ITAL svolge un servizio di assistenza, informazione/formazione e mantenimento dei legami degli italiani fra loro, promuovendo occasioni di socializzazione, trasmissione della memoria tra le generazioni. Tutte attività che consentono di rendere alle comunità italiane emigrate, meno problematica la vita e di mantenerle collegate alle proprie radici culturali. Inoltre rivestono un ruolo fondamentale per il mantenimento dei diritti collegati alla legislazione e alla cittadinanza italiana ed europea. Sempre più di frequente, all estero, anche in zone di grande concentrazione di vecchia e nuova emigrazione, viene a mancare ai nostri connazionali un valido riferimento per avere informazioni, consulenza ed assistenza in materia lavoristica, fiscale, pensionistica, assistenziale. Nella maggior parte dei casi il colloquio diretto con gli uffici delle Istituzioni locali è ovviamente un ostacolo da superare per motivi linguistici e per la complessità della modulistica e degli iter procedurali, inoltre la drastica riduzione della rete consolare non consente agli italiani oltre frontiera di avere un agevole supporto da parte delle autorità diplomatiche. Il ruolo tradizionale di assistenza e tutela svolto da sempre dal patronato, quindi, da tempo e sempre in crescendo, si è ampliato anche in questi ulteriori settori diventando un servizio globale di segretariato sociale. Nell ambito di questo progetto, i giovani che intendono parteciparvi avranno la possibilità di conoscere da vicino una realtà complessa di generazioni di Italiani che vivono problematiche vecchie e nuove di integrazione nel contesto del Paese di accoglienza e potranno fattivamente contribuire a innovare e migliorare il livello dei servizi da offrire agli italiani. OBIETTIVI GENERALI Essendo cambiato il tipo di emigrazione, come anche le esigenze e le richieste di tutela, gli obiettivi generali del progetto saranno: a) Favorire il mantenimento dei rapporti della comunità italiana locale con il Paese di origine, attraverso attività informative sullo stesso e sulla cultura

12 b) Favorire la diffusione delle informazioni sui diritti connessi alla cittadinanza italiana ed europea e agevolarne l accesso; c) Promuovere il sostegno alle comunità italiane e soprattutto alle fasce più deboli della popolazione; d) Fornire ai volontari un opportunità di crescita umana, professionale e culturale e) Supportare i giovani che emigrano dall Italia per studio o lavoro all estero. OBIETTIVI SPECIFICI Orientare gli italiani che si trasferiscono per la prima volta all estero informare coloro che vogliono compiere i primi passi dopo il trasferimento e coloro che già residenti necessitino di utili informazioni pratiche sui servizi erogati dallo Stato dove hanno deciso di recarsi. Orientare chi intraprende un percorso di vita all estero, e voglia diventare cittadino europeo. Informare i nuovi arrivati a muoversi con maggior efficacia e coscienza, tra burocrazia e diritti per un più facile inserimento nella realtà estera. Di seguito nello specifico gli argomenti oggetto di consulenza ed informazione Diritto di soggiorno Come registrarsi Copertura sanitaria italiana L anagrafe degli italiani residenti all estero AIRE Carte d Identità e Passaporto Patenti e Auto con targa italiana Imparare la lingua straniera Cercare casa Il contratto d affitto Il riconoscimento di professioni e di titoli di studio stranieri L ammissione all Università Riconoscimento professioni e qualifiche professionali Il contratto di lavoro Problemi e dubbi sul posto di lavoro Contratti di lavoro particolari Lavorare in proprio Disoccupazione e sussidi statali Indennità per congedo parentale e assegni familiari L assicurazione malattia Assicurazione sanitaria pubblica Assicurazione sanitaria privata Servizi di emergenza Medici e dentisti La gravidanza Formazione professionale Trasferirsi con figli in età prescolare e scolare in Germania

13 9) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo Come in precedenza indicato l attività del progetto ha lo scopo di essere di sostegno a quei servizi già attivi nelle varie sedi del Patronato ITAL a favore delle comunità italiane. I volontari si inseriranno all interno dei servizi dopo una specifica azione formativa e di accompagnamento, finalizzata all ambientamento e alla progressiva capacità di rapportarsi con il contesto locale di riferimento. A tal scopo di fondamentale importanza sarà la presenza dell OLP, anche nell inserimento nello staff già operativo, per una condivisione degli obiettivi delle metodologie e degli strumenti utilizzati. Le attività dei volontari saranno principalmente rivolte a favore del rafforzamento e al sostegno della rete con le comunità locali, tra queste e l Italia. Questo per proseguire quella funzione propria dell ITAL che tramite le sedi di patronato ha sempre cercato di creare una rete di supporto alle fasce più deboli di cittadinanza, favorendo forme di partecipazione e democrazia anche oltre i confini territoriali. Gli anelli di giuntura di questa rete saranno i volontari del servizio civile. Trasversalmente a tutti contesti, i volontari supporteranno l attività di ricerca sul campo, nelle diverse aree tematiche, che permetterà l approfondimento del contesto, nonché una modalità per rielaborare le notizie acquisite. 9.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi a) Potenziare l accesso ai servizi di assistenza ai cittadini, in particolare degli anziani La sempre maggiore richiesta di assistenza e consulenza soprattutto per i cittadini italiani più anziani, ha imposto una maggiore attenzione delle risposte per queste categoria.. Nella parte di normale assistenza e consulenza riguardo all accesso ai diritti socioprevidenziali, si cercherà il più possibile di mettere in contatto la persona con altri soggetti che sul territorio possono intervenire. Sarà quindi fondamentale avere una rete di informazione il più completa possibile e, organizzare corsi di aggiornamento in materia per assicurare una migliore consulenza sia per quanto riguarda la legislazione italiana che quella locale. b) Favorire l orientamento dei nuovi giovani immigrati La crescente tendenza dei giovani verso la migrazione per motivi di formazione, studio, crescita professionale, programmi europei, apre la necessità di differenziare e potenziare la tipologia di consulenza e assistenza da fornire. Per questo al giovane oltre ad essere fornite delle informazioni riguardo a normative del paese estero, enti di riferimento, compilazione modulistica e documentazione necessaria per ottenimento prestazioni socio-previdenziali e sanitarie, sarà anche fornito un presidio di uno sportello informativo che mantenga i contatti con le università in Italia e che metterà a disposizione materiali ed esperti per l orientamento dei giovani studenti

14 che sono o vogliono andare all estero per studiare e saranno mappate le strutture sul territorio che si occupano di accoglienza, ricezione, e dove poter indirizzati. DIAGRAMMA DI GANTT Azioni Fase preparatoria alle attività del progetto Form generale Form. specifica AZIONE INFORMATIVA: mesi AZIONE CONSULENZA AZIONE ORIENTAMENTO/ AFFIANCAMENTO Monitoraggio interno Valutazione finale DI DI 9.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività OMISSIS 9.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto La tipologia di servizi che i Patronati ITAL possono offrire a supporto della comunità italiana all estero nei paesi europei ricalcano pressoché lo stesso schema di intervento. essendo le problematiche in quei paesi molto simili. Infatti, per l individuazione del ruolo e delle attività previste per i volontari nell ambito del progetto, si può ricorrere al seguente schema comune per le quattro sedi che ripropone gli obiettivi specifici comuni per ogni area geografica di azione: 1 assistere le fasce povere dell emigrazione italiana/favorire l accesso ai servizi di assistenza ai cittadini, in particolare degli anziani Dopo un primo momento di conoscenza e di approfondimento del contesto, il volontario sarà accompagnato nell inserimento all interno del contesto lavorativo, con la costante presenza dell OLP e con il supporto dello staff locale di progetto. Dopo una formazione riguardo agli strumenti da utilizzare ed ai contenuti da trattare, il volontario inizierà la propria collaborazione nelle attività di assistenza e consulenza, intervenendo direttamente nella fase di accoglienza ed orientamento dei cittadini italiani presso le sedi. Come il resto dello staff, parteciperà agli incontri di aggiornamento in materia socioprevidenziale e fiscale e sarà inoltre coinvolto nella preparazione degli incontri stessi,

15 attraverso la raccolta del materiale oggetto dell aggiornamento e con il monitoraggio costante della variazione delle leggi, sia italiane che locali. 2 favorire l orientamento dei nuovi giovani immigrati verso le strutture ad hoc presenti sul territorio Per questa attività i volontari saranno anzitutto chiamati ad osservare e comprendere meglio il fenomeno della migrazione giovanile, affiancando gli operatori locali e facendo attività di accoglienza presso la sede. Successivamente, a seguito anche di un momento formativo, che si ripeterà costantemente durante l anno, i volontari saranno invitati a supportare il presidio informativo e il sito che mantengono i contatti con i giovani e le Università in Italia. Si metteranno a disposizione materiali e strumenti per l orientamento dei giovani studenti che sono o vogliono andare all estero. In particolare seguiranno l aggiornamento ed il reperimento delle informazioni e contribuiranno all aggiornamento della banca dati. Trattandosi di giovani che si spostano per motivi di studio o perché in cerca di una occupazione, i nuovi immigrati avranno bisogno di una serie di informazioni relative a normative del paese estero, enti di riferimento, compilazione modulistica e documentazione necessaria per ottenimento prestazioni socio-previdenziali e sanitarie. Il volontario supporterà la creazione di schede e vademecum appositi e contribuirà all ampliamento della rete di supporto ai giovani immigrati anche attraverso lo sviluppo del sito. 3- approfondire la conoscenza della comunità italiana/approfondire la conoscenza sulla migrazione italiana in loco e sui bisogni della comunità Dopo una prima fase di osservazione e di orientamento, il volontario di servizio civile sarà direttamente coinvolto nelle attività sia di approfondimento della conoscenza della comunità italiana che di promozione della cultura italiana all interno della stessa comunità, soprattutto tra i giovani. Il volontario supporterà le attività di ricerca e di studio relative alla migrazione italiana, in particolare riguardo alle nuove tendenze, ai tempi e alle caratteristiche di chi emigra oggi ma anche alle storie di emigrazione e di associazione in emigrazione. Sarà utile un analisi particolare sulle differenze rispetto al passato e sulle differenze con le prime generazioni. Per fare questo sarà necessario consultare gli ultimi rapporti CENSIS e verranno messi a disposizione gli strumenti per l attività di ricerca. Inoltre, ai volontari sarà richiesta la collaborazione per uno studio più approfondito delle condizioni di vita degli italiani all estero oggi, attraverso la somministrazione di schede di raccolta e di interviste guidate. Partecipando attivamente a questa azione, i volontari di servizio civile avranno la possibilità di approfondire la conoscenza del contesto e arricchiranno il bagaglio conoscitivo e culturale che riporteranno in Italia.

16 4 mettere in contatto la comunità italiana con le istituzioni sul territorio/ ampliare la rete della comunità italiana con le istituzioni sul territorio E naturalmente previsto un periodo di conoscenza ed approfondimento del contesto ed in particolar modo della rete che la comunità italiana ha intessuto con le istituzioni locali e con le rappresentanze diplomatiche italiane, a rafforzamento della loro presenza. Il volontario sarà di supporto alle attività di pubbliche relazioni che saranno tenute dai funzionari e dirigenti di quella sede di patronato. Inoltre creeranno e contribuiranno alla diffusione della rete all interno della comunità italiana in loco, sia con l attività di accoglienza che con i contatti diretti che si instaureranno con i membri della comunità stessa. 10)Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 11)Modalità di fruizione del vitto e alloggio 8 Tutte le sedi di assegnazione forniranno ai volontari di servizio civile la disponibilità di soluzioni di alloggio: - presso ostelli, strutture alberghiere, sulla base di apposite convenzioni - in appartamento o camere in appartamento, con o senza modalità bed and breakfast Soluzioni di vitto: - presso esercizi di ristorazione sulla base di apposite convenzioni 12)Numero posti senza vitto e alloggio: nessuno 13)Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 30 settimana 5 15) Mesi di permanenza all estero ed eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: I volontari si atterranno agli obblighi descritti dall allegato alla lettera di assegnazione Verrà richiesta la disponibilità all eventuale flessibilità oraria e l eventuale impegno nei giorni festivi (solo in occasione di manifestazioni, convegni congressi). La permanenza nella sede estera è prevista per tutti i 12 mesi salvo il periodo di formazione generale previsto in 42 ore. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Particolari condizioni di rischio per la realizzazione del progetto connesse alla situazione politica e sociale esistente nell area d intervento prescelta:

17 Non ci sono particolari condizioni di rischio. Tutte le città sono ben dotate di un sistema adeguato di trasporti, sono pulite, il sistema socio-sanitario efficiente. La polizia è molto ligia a far rispettare le regole, per cui bisogna assumere sempre atteggiamenti disciplinati. In generale, specialmente nelle ore serali, vale la regola di adottare le normali misure di cautela. 17) Accorgimenti adottati per garantire i livelli minimi di sicurezza e di tutela dei volontari a fronte dei rischi evidenziati al precedente punto 16) e di quelli sanitari: Gli accorgimenti adottati per garantire i livelli minimi di sicurezza e di tutela dei volontari a fronte dei rischi evidenziati si riassumono come segue: La presenza dei volontari in servizio civile sarà comunicata e registrata: - Sul sito del Ministero degli Affari Esteri - all Ambasciata e Consolato Italiano in loco. - alle questure locali Ai volontari saranno date indicazioni su come muoversi sul territorio ed in particolare: - evitare di ostentare oggetti di valore, gioielli, denaro,ecc.; - portare con sé solo una fotocopia del passaporto e la quantità di denaro necessaria per la giornata; - evitare luoghi isolati; - evitare di circolare di notte; - prendere nota di quali sono gli ospedali più vicini alla zona di abitazione e lavoro; - evitare luoghi e discussioni che potrebbero sfociare in litigi; ATTENZIONI SPECIFICHE Per tutte le località si individuano le seguenti attenzioni specifiche: Riguardo l abitazione l alloggio dei volontari sarà ubicato in zona semicentrale rispetto al centro abitato, non presenterà particolari elementi di pericolosità in quanto situato non in zone periferiche e saranno in prossimità delle principali arterie di comunicazione. L abitazione, sarà dotati di apparati di sicurezza per scoraggiare eventuali intrusioni. Riguardo il lavoro: i volontari saranno seguiti dal personale del progetto e da quello locale nelle eventuali visite e nelle altre attività riguardanti il progetto, in modo da accompagnarli nell acquisizione graduale di autonomia operativa. Riguardo la Comunicazione: i volontari si registreranno presso l Ambasciata locale e sarà richiesto di registrare sul proprio telefono cellulare il numero e recapito del proprio OLP al fine di garantire facilità di comunicazione, nonché, il referente di progetto in Italia, per qualsiasi evenienza. Riguardo la salute:

18 in generale i volontari saranno invitati a consultare il sito del Ministero degli Affari esteri, Viaggiare Sicuri, per tenere sotto controllo gli aggiornamenti su eventuali situazioni particolari, sia prima che dopo la partenza. Si consiglierà inoltre di tenere conto delle normali norme igieniche e le necessarie precauzioni sanitarie. Si consegnerà materiale informativo sui presidi sanitari e ospedali delle zone interessate In particolare oltre alla assicurazione integrativa di cui al punto 24 di questo medesimo progetto, vengono segnalati gli ospedali più vicini alle sedi di realizzazione del progetto : Lille : Centre Hospitalier Régionale de Lille : 2 Avenue Oscar Lambret, Lille, Tel.: Colonia: St. Marien-Hospital, Kunibertskloster 11/ Köln, Tel , Fax Londra: St George s Healthcare NHS Trust, Blackshaw Road, Tooting, London SW17 0QT Svizzera: Clinique des Tilleuls, Crêt des Fleurs 105, 2503 Bienne 18) Particolari condizioni di disagio per i volontari connesse alla realizzazione del progetto: Non si evidenziano particolari disagi per i volontari, legati allo svolgimento del progetto, dato lo stato confortevole delle sedi di patronato ITAL in tutte le quattro città in questione. Lo stesso vale per gli alloggi dove i ragazzi saranno ospitati e anche per il tenore di vita generale delle quattro città. Inoltre, poiché si richiede come requisito fondamentale per l ammissione una buona conoscenza della lingua del Paese di assegnazione, il disagio, legato alla difficoltà di comunicazione, anche per quanto riguarda le attività connesse ad un soggiorno prolungato in una Nazione straniera, viene a cadere.

19 19) Sede/i di attuazione del progetto di appoggio in Italia ed Operatori Locali di Progetto: La voce 19 viene stampata dal Sistema informatico Helios e allegata al progetto 20) Sede/i di attuazione del progetto all estero ed ente/i partners: OMISSIS 21) Modalità di comunicazione della presenza dei volontari all autorità consolare o diplomatica italiana presso il paese in cui si realizza il progetto: Le sedi estere dell ITAL appartenenti all organico della struttura centrale dell ITAL Nazionale, sono riconosciute dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale e sono in rapporto costante con le autorità diplomatiche e consolari e con le organizzazioni di previdenza e assistenza estere. La comunicazione della presenza di volontari avverrà a cura dalla sede ITAL nazionale che provvederà prima della partenza dei giovani dall Italia a informare l Ambasciata di ciascun Paese in Italia, e all espletamento delle formalità necessarie. In loco sarà cura del responsabile della sede espletare quanto necessario e in particolare provvedere a dare formale comunicazione alle autorità diplomatica della presenza dei volontari presso la sede ITAL e del loro alloggio di residenza. 22) Modalità di collegamento e comunicazione con la sede italiana dell ente proponente il progetto assicurata ai volontari: In ogni sede saranno a disposizione dei giovani in servizio civile telefoni con libero accesso e computer con collegamento internet. Inoltre i ragazzi saranno dotati di una casella personale. Verrà attivato, come già in uso per i progetti in Italia, un servizio di Web Conference che collegherà, secondo un calendario prestabilito, la sede ITAL Nazionale e i ragazzi delle 4 sedi estere. Questi incontri saranno curati da una psicologa ed hanno come obiettivo il miglioramento dell esperienza dei volontari e la risoluzione di eventuali problematiche. 23) Modalità e tempi di eventuali rientri in Italia dei volontari durante il periodo di permanenza all estero: I volontari partiranno per il Paese estero per l inizio del servizio civile. I volontari, in accordo con i referenti delle sedi ospitanti, potranno rientrare in Italia durante il periodo di servizio in occasione delle festività o per altre esigenze. Le spese di viaggio relative ad un solo rientro saranno a carico dell ente proponente e rimborsate dall Ufficio Nazionale per il Servizio Civile secondo quanto disposto dall art. 7 del bando. I volontari rientreranno in Italia per un corso di formazione generale della durata di 42 ore. Le spese di viaggio relative saranno a carico del rispettivo ente partner

20 estero. 24) Eventuale assicurazione integrativa a copertura dei rischi indicati alla precedente voce 16): Come indicato al punto 16, nelle Nazioni in cui risiedono le sedi previste per il progetto, non si evidenziano particolari stati di rischio. Comunque. l ITAL, stipula per ogni volontario in servizio una polizza assicurativa con la UNIPOL ad integrazione di quella UNSC. Il contratto di assicurazione per i volontari all estero sarà a copertura dei seguenti rischi: infortunio che causi morte o invalidità permanente. 25) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: OMISSIS 26) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri autonomi di selezione verificati e accreditati dall UNSC 27) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 28) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Si rimanda al sistema di monitoraggio verificato dall UNSC in sede di accreditamento 29) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI 30) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Diploma di scuola media superiore - Conoscenza a buon livello parlato e scritto della lingua ufficiale del Paese ospitante. Costituiranno titoli preferenziali:. Esperienza, attitudine o interesse ad impegnarsi nel mondo della tutela, assistenza, e del segretariato sociale nell ambito delle organizzazioni di terzo settore;

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