Diritto dell Energia: le fonti rinnovabili.
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- Maria Monti
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1 Diritto dell Energia: le fonti rinnovabili. IL RAPPORTO TRA STATO E REGIONI Milano, 10 dicembre 2012 Avv. Simona Viola
2 Le competenze normative in materia di energia nell ordinamento nazionale Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia legislazione concorrente Lo Stato fissa i principi fondamentali Le Regioni attuano con norme di dettaglio i principi della normativa statale Art. 117, comma 3 Cost.
3 Stato e Regioni devono rispettare l ordinamento comunitario e internazionale Art. 117, comma 1 Cost. Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici, ratificato con l. n. 120/2002 Direttiva CE 2001/77, relativa alla promozione dell energia prodotta da fonti rinnovabili nel mercato interno dell elettricità, sostituita dalla Direttiva CE 2009/28
4 Direttiva 2009/28 Art. 13 Norme proporzionate e necessarie Responsabilità amministrative a livello nazionale, regionale e locale coordinate e definite Procedure amministrative semplificate e accelerate al livello adeguato Obbligo del 17% di produzione di energia da FER entro il 2020
5 Art. 117, comma 3 Cost. Produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia Lo Stato fissa i principi fondamentali interpretazione estensiva della Corte Cost. della nozione di principio Sono principi fondamentali: a) disposizioni sul regime di accesso degli operatori ai relativi mercati (C. Cost, n. 383 del 2005); b) disposizioni su definizione del cliente idoneo (C. Cost. n. 248 del 2006); c) identificazione del termine entro cui i procedimenti amministrativi devono concludersi (C. Cost. n. 364 del 2006); d) identificazione del titolo abilitativo da acquisire per la costruzione di impianti (C. Cost. n. 119 del 2010).
6 La produzione di energia è materia trasversale Tutela dell Ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali legislazione esclusiva dello Stato Art. 117, comma 2, lett. s) Cost. Tutela della Concorrenza legislazione esclusiva dello Stato Art. 117, comma 2, lett. e) Cost. Governo del Territorio legislazione concorrente Art. 117, comma 3 Cost.
7 Determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazinale legislazione esclusiva dello Stato Art. 117, comma 2, lett. m) Cost. Valorizzazione dei beni culturali e ambientali legislazione concorrente Art. 117, comma 3 Cost. Funzioni fondamentali degli enti locali legislazione esclusiva dello Stato Art. 117, comma 2, lett. p) Cost.
8 Il principio di sussidiarietà (art. 118 Cost.) applicato alla materia dell energia C. Cost. n. 6 del 2004 su D.L. 7/2002 benché la disciplina dettata dal d.l. impugnato insista nell ambito della materia di produzione, trasporto e distribuzione dell energia, di potestà legislativa concorrente, e non consista in principi suscettibili di svolgimento da parte delle regioni, ma in norme di dettaglio, essa non è lesiva delle competenze regionali di cui all art. 117 c. 3 Cost., in quanto trova fondamento nei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, di cui all art. 118 Cost, ridefinendo in modo unitario ed a livello nazionale i procedimenti di modifica o ripotenziamento dei maggiori impianti di produzione di energia elettrica, in base all evidente presupposto della necessità di riconoscere un ruolo fondamentale agli organi statali nell esercizio delle corrispondenti funzioni amministrative
9 1. Impegni statali presi in sede comunitaria; 2. interpretazione estensiva della nozione di principio generale ; 3. materie di competenza esclusiva statale interessate dalla produzione di energia; 4. principio di sussidiarietà portano a: significativi limiti imposti dall ordinamento ai legislatori regionali; ampio spazio di azione per il Legislatore statale. ciononostante: le Regioni persistono a disciplinare la materia della produzione dell energia elettrica violando i limiti imposti dalle leggi nazionali
10 Il bilanciamento tra l interesse alla promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili e gli interessi ambientali e territoriali si consegue anche con direttive unitarie per tutto il territorio nazionale (C. Cost., 119 del 2010) Linee Guida approvate dalla Conferenza Unificata su proposta del MISE e di concerto con il MATT (Art. 12, co. 10 D.lg. n. 387/2003)
11 Le Competenze amministrative Le Regioni disciplinano i procedimenti di Autorizzazione Unica (e di VIA) autorizzano gli impianti, con possibilità di delega alle Province (Art. 12, co. 3 D.lg. 387/2003)
12 Art. 12 D. Lg. n. 387/2003 dichiarato principio fondamentale dalla Corte Costituzionale (sent. 364/2006) Autorizzazione degli impianti FER tramite conferenza di servizi (rinvio dinamico alla L. 241/1990) Termine originario di 180 gg, ora 90 giorni + VIA (D. Lgs. 3 marzo 2011, n. 28) 13 dicembre /03/2011 Avv. SIMONA VIOLA
13 Secondo la Corte Costituzionale Le Regioni non possono definire i criteri del bilanciamento né indipendentemente né anteriormente all approvazione delle Linee Guida nazionali individuare aree e siti non idonei se non in attuazione delle Linee guida nazionali contingentare la potenza autorizzabile imporre nuovi o diversi adempimenti prevedere moratorie
14 Le Linee Guida Nazionali Le Linee Guida sono state approvate con D.M. 10 settembre 2010 (G.U. 18 settembre 2010, n. 219) in vigore dal 3 ottobre 2010 Termine per l adeguamento della disciplina regionale scaduto il 3 gennaio 2011.
15 Le Linee Guida stabiliscono: regole comuni per il procedimento autorizzatorio regole per l individuazione delle aree e dei siti non idonei
16 1) Le regioni possono indicare aree e siti non idonei all istallazione di specifiche tipologie di impianti 2) con apposita istruttoria (ricognizione disposizioni di tutela dell ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico artistico, delle tradizioni agroalimentari, della biodiversità) 3) per ciascuna area individuata come non idonea evidenziando i profili di non compatibilità per tipologia e dimensione degli impianti in rapporto agli obiettivi di protezione del sito (Linee Guida Punto 17.1)
17 Nell individuazione delle aree non idonee devono osservarsi: 1) parametri tecnici oggettivi connessi alle caratteristiche del territorio e del sito 2) differenziazione rispetto alla tipologia di impianto e di fonte rinnovabile 3) esclusione di divieti estesi a porzioni significative di territorio, coincidenti in generale con aree soggette a tutela e per fasce di rispetto non giustificate 4) individuazione semmai all interno delle c.d. aree sensibili (Siti Unesco, Aree Naturali protette, SIC, IBA, aree di produzione agricola di pregio, aree di interesse culturale, aree soggette a tutela paesaggistica) (Allegato III Linee Guida)
18 Cosa è accaduto - L.R. Val d Aosta 18/2009; - L.R. Molise 15/2008; - L.R. Basilicata 9/2007; - L.R. Sardegna 2/2007; - L.R. Puglia 31/2008. capovolgimento del criterio introdotto dal legislatore nazionale sostituito con la limitazione della costruzione nei soli siti espressamente indicati
19 Cosa è accaduto - L.R. Puglia 9/2005; - L.R. Piemonte 18/2010; - L.R. Basilicata 42/2009; - L.R. Calabria 38/2008; - L.R. Molise 15/2008. moratoria per le procedure di VIA e di autorizzazione degli impianti eolici
20 - C. Cost. n. 168/2010 su L.R. Val d Aosta 18/2009; - C. Cost. n. 282/2009 su L.R. Molise 15/2008; - C. Cost. n. 166/2009 su L.R. Basilicata 9/2007; - C. Cost. n. 224/2012 su L.R. Sardegna 2/2007; - C. Cost. n. 119/2010 su L.R. Puglia 31/2008; - C. Cost. n. 364/2006 su L.R. Puglia 346/2006; - C. Cost. n. 192/2011 su L.R. Piemonte 18/2010; - C. Cost. n. 67/2011 su L.R. Basilicata 42/2009; - C. Cost. n. 124/2010 su L.R. Calabria 38/2008; - C. Cost. n. 282/2009 su L.R. Molise 15/2008. declaratoria di incostituzionalità delle leggi regionali
21 Burden Sharing La Conferenza Stato Regioni definisce, d intesa con il MISE e di concerto con il MATT, per ogni Regione la quota minima di incremento dell energia prodotta da FER per il raggiungimento dell obiettivo comunitario del 17% entro il 2020 Art. 2, co. 167 l. 244/2007, come modificato dall art. 8bis l. 13/2009 di conv del D.l. 208/2008, Art. 37, co. 6 D.lg. 28/2011, attuato con DM 15 marzo 2012.
22 Le Regioni devono adottare atti di programmazione e individuare aree non idonee in congruenza con il burden sharing Nelle more del burden sharing, le Regioni possono individuare aree non idonee ma entro sei mesi dal Burden Sharing le Regioni devono rendere coerenti le disposizioni relative alle aree non idonee, anche attraverso opportune modifiche e integrazioni di quanto già disposto
23 In caso di inadempimento, o di provvedimenti regionali ostatitvi al rispetto del burden sharing, lo Stato è tenuto a esercitare il potere sostitutivo (Art. 2, co. 167 e 170, L. 244/2007)
24 In sintesi: l assetto Lo Stato - assume impegni vincolanti in sede comunitaria e internazionale - fissa i principi generali della normativa - esercita il potere sostitutivo - è responsabile del raggiungimento degli obiettivi di produzione di FER Le Regioni - pongono le norme di dettaglio - autorizzano gli impianti Stato e Regioni (in Conferenza Unificata) - hanno concordato regole comuni - hanno concordato il burden sharing
25 In sintesi: lo stato dell arte 1. l ordinamento delinea un ruolo di governance statale in materia di rinnovabili; 2. lo Stato ha assunto impegni internazionali ma ha rimesso alle Regioni il compito di disciplinare (nei limiti di cui si è detto) la materia e di rilasciare le autorizzazioni; 3. le Regioni hanno esorbitato dalla sfera di competenza approvando discipline restrittive; 4. il Burden Sharing non prevede strumenti sanzionatori a carico delle Regioni che non raggiungono gli obiettivi; 5. il potere sostitutivo non è mai stato esercitato; 6. Corte Costituzionale e giustizia amministrativa hanno svolto un ruolo determinante.
26 occorre interrogarsi sulla adeguatezza di tale assetto nella prospettiva dell approssimarsi del termine per il raggiungimento degli obiettivi
27 Prospettive possibili: 1. esercizio dei poteri sostitutivi da parte dello Stato; 2. previsione di norme sanzionatorie a carico delle Regioni; 3. riforma del Titolo V della Costituzione ddl costituzionale di iniziativa governativa presentato in Senato il
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