SERVIZIO SANITARIO, IMPRESA SOCIALE E PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA
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- Fabia Villa
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1 1 SERVIZIO SANITARIO, IMPRESA SOCIALE E PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA
2 2 analisi a diversi livelli
3 analisi a diversi livelli - MACRO: Europa - MESO: Italia 3 - MICRO: Lombardia
4 EUROPA Il mondo della sanità è percorso da due diverse esigenze fondamentali: - Esigenza universalistica; - Esigenza particolaristica - Esigenza universalistica: riguarda la possibilità di aggiornarsi, di acquisire esperienze esterne, di sperimentare. Inoltre concerne la sicurezza sanitaria (sistemi di difesa di fronte a epidemie, ecc.) 4 - Esigenza particolaristica: pervade l organizzazione delle cure mediche. Origina dal fatto che la comunità sociale vicina, o più vicina, al malato desidera offrirgli e garantirgli una sicurezza nel poter fruire delle cure necessarie, anche in casi di difficoltà economiche
5 EUROPA Soluzioni normative: - Esigenza universalistica: A queste necessità viene incontro, a livello europeo, l art. 152 del Trattato CE; 5 - Esigenza particolaristica: risposta normativa confusa ed incerta
6 ITALIA Legge n. 833 del 1978 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale D.lgs n. 502/1992 Il riordino del Servizio sanitario nazionale (cd riforma bis - Aziendalizzazione) legge n. 419/1998 D.lgs n. 229/1999 : riforma Bindi La razionalizzazione del SSN (cd riforma ter - Regionalizzazione) 6 Riforma costituzionale del Titolo V
7 ITALIA Una delle caratteristiche della cd : Riforma Bindi attiene ai soggetti ammessi all esercizio del servizio pubblico Introduzione artt. Da 8-bis a 8-sexies nel d.lgs 502/1992 Ma è stato implementato? Varie cause hanno concorso a congelare l attuazione del d.lgs n. 229/ ) Accordo 8 agosto 2001 in sede di Conferenza Stato- Regioni e Province Autonome che ha impegnato il governo a restituire alle Regioni la potestà di riconoscere ai presidi ospedalieri lo status di azienda ospedaliera e la potestà autorizzatoria in materia di sperimentazioni gestionali; 2) Legge costituzionale n. 3 del 2001 ovvero ampio ruolo assegnato alla legge regionale ad al principio di sussidiarietà
8 ITALIA LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA 8
9 ITALIA LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA 9
10 ITALIA SANITA E PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA VERTICALE L autore propone due interpretazioni: INTERPRETAZIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE INTERPRETAZIONE DELLA L.n. 131/
11 ITALIA INTERPRETAZIONE DELLA L.n. 131/2003 Molte disposizioni introdotte con la L. cost. 3/2001 hanno posto interrogativi sia sul piano dottrinale sia su quello pratico. Già ad un primo esame del nuovo testo costituzionale risultava evidente che diverse questioni andavano chiarite e che occorreva una disciplina legislativa che dettasse i nuovi criteri per la completa attuazione della riforma 11 L. 5 giugno 2003, n.131 Disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3.
12 INTERPRETAZIONE DELLA L.n. 131/2003 La legge di attuazione della riforma costituzionale disciplina, tra gli altri, i seguenti aspetti: 12 -Viene conferita al Governo una delega per riformare la disciplina statale in materia di enti locali e individuare le funzioni fondamentali degli stessi ai sensi dell art. 117, comma 2, lettera p); - Viene conferita al Governo una delega per l emanazione di decreti legislativi meramente ricognitivi dei principi fondamentali che si traggono da leggi vigenti al fine di orientare la legislazione regionale concorrente fino all entrata in vigore delle leggi statali di definizione dei nuovi principi fondamentali; -La definizione del contenuto dell autonomia normativa degli enti locali; -La disciplina dell attività internazionale delle Regioni e della partecipazione delle stesse alla fase ascendente del diritto comunitario
13 ITALIA INTERPRETAZIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE il principio di sussidiarietà è principio supremo costituzionale cui si deve attere, oltre che l amministrazione, il legislatore ordinario sia statale che regionale. Nelle materie a competenza ripartita, l allocazione concreta delle funzioni rientra fra le norme di dettaglio o a contenuto concreto e dovrebbe essere effettuata dalle Regioni. 13 La legislazione di principio statale potrà certamente dettare norme di principio anche in merito ai criteri dell allocazione delle competenze e delle funzioni fra Stato e Regioni, purchè in conformità ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Per evitare potenziali conflitti, pertanto è necessario porre in essere un procedimento consensuale.
14 ITALIA INTERPRETAZIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE Sentenza n. 303 del 25 settembre 2003 (sulla c.d. legge obiettivo n. 442 del 21 dicembre 2001) nel merito, la Corte Costituzionale ha dichiarato che: A) è costituzionalmente illegittimo il decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 198 (disposizioni volte ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione del paese); 14 B) è costituzionalmente illegittimo il comma 3, ultimo periodo, dell art. 1 della legge 21 dicembre 2001, n. 443 (delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi). Altresì, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo il successivo comma 3 bis della medesima legge.
15 La Corte ha rigettato molte delle domande espresse dalle Regioni ricorrenti, ma ha accolto la filosofia fondamentale dei ruoli fra Stato ed autonomie locali e di supremo governo del territorio. Infatti, può lo Stato centrale decidere, d intesa con la Regione, il programma per la costruzione di una grande opera o di un sito industriale, non può lo Stato centrale decidere senza l intesa con la Regione. Da questa filosofia, di cui la sentenza 303/2003, ne discende che, una Regione se non d accordo sulla realizzazione di una determinata opera sul suo territorio, può bloccare il progetto di realizzazione. 15 Una sentenza, possiamo dire, che ha rammendato lo strappo prodotto da una legge, la legge Obiettivo, troppo centralista da una parte e senza nessuna indicazione di sviluppo possibile dall altra.
16 Il valore del principio di sussidiarietà orizzontale nel campo sanitario Il modello di sussidiarietà orizzontale: - Il fine: coinvolgimento della società civile; - Area operativa: settori di market failures Comporta: -rispetto della libertà d impresa dei soggetti privati; - libertà di scelta dei consumatori-utenti 16
17 Il valore del principio di sussidiarietà orizzontale nel campo sanitario I passi compiuti verso l applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale: 1) Alcune disposizioni statali apparentemente nella direzione dell esternalizzazione o della privatizzazione (es. il caso degli IRCCS); 17 a) La L. n.448/2001 ha indicato: 1) per il campo dei servizi, la strada della assunzione delle forme privatistiche della società per azioni e della fondazione di diritto privato; 2) Per il settore sanitario la trasformazione privatistica in IRCCS (poi il d.lgs n.288 del 2003 ha previsto il riordino degli stessi); Ma di fatto si tratta ancora di soggetti di diritto pubblico che non rappresentano applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà. b) Esiguo numero di forme di esternalizzazione ammesse nelle PP.AA. Per settore sanitario ammessa esternalizzazione di servizi diversi da quelli propriamente sanitari (art. 49 finanziaria 2004 (d.l.269/2003)
18 Il valore del principio di sussidiarietà orizzontale nel campo sanitario I passi compiuti verso l applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale: 2) Alcune iniziative regionali di risanamento finanziario (es. Lazio, Toscana); attraverso vendita dei patrimoni sanitari imposta da esigenze finanziarie; 18 3) I progetti di riforma civilistici intesi a meglio attrezzare la società civile a svolgere compiti in regime di sussidiarietà; Possono conseguire il titolo di impresa sociale "le organizzazioni private, ivi comprese gli enti di cui al libro V del codice civile, che esercitano in via stabile e principale un'attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale" (art.1,d.lgs.155/06) Possono quindi acquisire la qualifica: - associazioni riconosciute e non, fondazioni, comitati. - società (di persone e di capitali), le cooperative, i consorzi.
19 Il valore del principio di sussidiarietà orizzontale nel campo sanitario I passi compiuti verso l applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale: 4) Alcuni esempi normativi di sperimentazione regionale (L.R. 31/1997 Regione Lombardia) 19
20 CONCLUSIONI Scenario attuale: - Problemi finanziari gravissimi; - deficit pubblico; - Il fabbisogno del sistema è garantito quasi dalla metà del gettito dell IRAP. In questo quadro l applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale è la prospettiva principale per utilizzare le grandi risorse della società civile e, comunque, sburocratizzare il sistema italiano. Ma per avviarsi in codesta direzione bisogna: 20 1) Che vi sia certezza giuridica in ordine alla spettanza delle funzioni e delle competenze; 2) Evitare il pericolo che i prestatori del servizio sanitario, inteso in senso ampio, diventino un numero chiuso e contingentato; 3) Premiare gli enti capaci di suscitare e ispirare la fiducia degli utenti;
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