Concordia Recycling Project. Rimini, 04 novembre 2015 Valerio Mulas
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1 Project Rimini, 04 novembre 2015 Valerio Mulas
2 CONTENUTI 1. INQUADRAMENTO GENERALE 2. FASI DEL PROGETTO 3. STATO DELL ARTE 4. GESTIONE DEI RIFIUTI 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE 6. SALUTE E SICUREZZA 2
3 CONTENUTI 1. INQUADRAMENTO GENERALE 2. FASI DEL PROGETTO 3. STATO DELL ARTE 4. GESTIONE DEI RIFIUTI 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE 6. SALUTE E SICUREZZA 3
4 1. INQUADRAMENTO GENERALE CONSORZIO SHIP RECYCLING Obiettivi: Riuscire a coniugare le nuove norme sullo ship recycling con l assetto normativo nazionale ed internazionale Sicurezza del lavoro e salvaguardia dell Ambiente Opportunità di Business derivanti da un esperienza unica e irripetibile creando un soggetto nuovo che unisce competenze diverse (Saipem San Giorgio) Una opportunitàper avviare in Italia una filiera di demolizione navale, «green ship reclycling», ossia smantellamento sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. 4
5 1. INQUADRAMENTO GENERALE IL PRIMO GRANDE PROGETTO DI RICICLAGGIO NAVALE IN ITALIA E IL PIÙGRANDE IN EU 5
6 1. INQUADRAMENTO GENERALE RIFIUTO PERICOLOSO CER * -VEICOLI FUORI USO Presi in carico kg in data 27/07/2014 con l arrivo del relitto a Genova Il nuovo Regolamento europeo 1257/2013/Ue specifica che con il termine RECYCLING si intende "l attività di demolizione completa o parziale di una nave in un impianto di riciclaggio al fine di recuperare componenti e materiali da ritrattare, preparare per il riutilizzo o riutilizzare garantendo nel contempo la gestione dei materiali pericolosi o di altro tipo, che comprende le operazioni connesse come lo stoccaggio ed il trattamento di componenti e materiali sul sito, ma non il loro ulteriore trattamento o smaltimento in impianti separati". 6
7 1. INQUADRAMENTO GENERALE IMPIANTO DI RICICLAGGIO NAVI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE n del 17 luglio 2014 All interno delle aree autorizzate in AIA sono effettuabili le seguenti operazioni: Cernita ed eventuale riduzione volumetrica (R12 D13) Riconfezionamento (R12 D14) Recupero metalli (R4 R12) Prà-Voltri Area Deposito Rifiuti NP/P (R13/D15) Molo Ex Superbacino Area Deposito Rifiuti NP/P (R13/D15) Calata Grazie Aree Deposito Rifiuti NP/P (R13/D15) / Recupero Metalli (R4) 7
8 1. INQUADRAMENTO GENERALE PIANO DI RICICLAGGIO NAVE (come previsto da AIA e da regolamento UE 1257/2013) SPC. 00-ZA-E Relazione Introduttiva SPC. 00-CA-E Piano di Smantellamento SPC. 00-ZA-E Inventario Materiali Pericolosi SPC. 00-ZA-E Piano di Gestione Rifiuti SPC. 00-ZA-E Progetto di Monitoraggio Ambientale SPC. 00-ZA-E Piano di prevenzione e gestione degli sversamenti SPC. 00-ZA-E Piano di Gestione delle Acque SPC. 00-ZA-E Valutazione dei rischi ambientali 8
9 1. INQUADRAMENTO GENERALE RIFERIMENTI NORMATIVI Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione (1989) Regolamento (CE) N. 1013/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio Del 14 giugno 2006 (recepimento europeo della Convenzione di Basilea) Convenzione di Hong Kong (IMO) - Convenzione internazionale sul riciclaggio delle navi sicuro e compatibile con l ambiente (2009) (entrerà in vigore solamente dopo la ratifica di almeno 15 Stati Membri con tonnellaggio commerciale complessivo di almeno il 40% del totale mondiale di naviglio) Regolamento (UE) N. 1257/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 relativo al riciclaggio delle navi (recepimento europeo della Convenzione di Hong Kong) Decreto legislativo 3 aprile 2006, n Norme in materia ambientale 9
10 1. INQUADRAMENTO GENERALE RIFERIMENTI NORMATIVI Le date del Regolamento 1257/2013: Entrata in vigore: Applicazione: non prima del o 6 mesi dalla data in cui il volume annuo massimo combinato di riciclaggio delle navi degli impianti di riciclaggio delle navi iscritti nell elenco europeo rappresenta almeno 2,5 milioni di tonnellate di dislocamento a vuoto (LDT). In ogni caso non oltre il Elenco europeo delle SRF: entro il Obbligo IHM: dal per le nuove navi, tempo fino al per quelle esistenti, appena disponibile l elenco delle SRF per quelle da demolire 10
11 CONTENUTI 1. INQUADRAMENTO GENERALE 2. FASI DEL PROGETTO 3. STATO DELL ARTE 4. GESTIONE DEI RIFIUTI 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE 6. SALUTE E SICUREZZA 11
12 2. FASI DEL PROGETTO FASE 1 Ricezione Relitto a Prà-Voltri ed alleggerimento FASE 2 Trasferimento al Molo Ex Superbacino e smantellamento FASE 3 Attività preparatorie per ingresso in Bacino n.4 FASE 4 Smantellamento finale in Bacino n.4 Operazioni necessarie per ricevere il relitto nel sito di Prà- Voltri e ridurre il pescaggio attraverso la rimozione di arredi ed allestimenti dei ponti al di sopra della linea di galleggiamento (Alleggerimento) Trasferimento al Molo Ex Superbacino e attivitàdi demolizione dei ponti dal 14 al 2, in preparazione al trasferimento del Relitto nel Bacino di Carenaggio n.4 Attivitànecessarie alla rimozione degli "sponson" e trasferimento al Bacino di Carenaggio n.4 Include tutte le operazioni restanti da eseguire nel Bacino di Carenaggio n.4 fino allo smantellamento finale e riciclaggio completo del Relitto 12
13 2. FASI DEL PROGETTO 13
14 CONTENUTI 1. INQUADRAMENTO GENERALE 2. FASI DEL PROGETTO 3. STATO DELL ARTE 4. GESTIONE DEI RIFIUTI 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE 6. SALUTE E SICUREZZA 14
15 3. STATO DELL ARTE : Ormeggio presso la diga foranea del porto di Prà-Voltri e passaggio di proprietà a Saipem / San Giorgio del Porto Avvio messa in sicurezza e predisposizione del relitto per le lavorazioni successive (impianti antincendio, elettrico, installazione gru, ecc.) e dell iter amministrativo Preparazione del Piano Riciclaggio Nave : Conclusa prima fase di ricerche dell'ultimo disperso nei ponti riemersi col rigalleggiamento (2, 3, 4, 5) : Consegna del Piano di Riciclaggio Nave in sede di Osservatorio di Monitoraggio; incontri con Enti Pubblici per approfondimento dettaglio delle attività : Il Consorzio ha ricevuto Provvedimento che sancisce a tutti gli effetti la chiusura dell iter amministrativo e consente di avviare le attività di alleggerimento : Partono i primi camion destinati agli impianti di smaltimento : Ritrovamento ultimo disperso : Conclusione Fase : Arrivo della Concordia presso il Molo Ex Superbacino (GE) : Fase 2 in corso Completamente rimossi i ponti 14, 12,
16 3. STATO DELL ARTE FASE 1 DI ALLEGGERIMENTO PORTO DI PRÀ-VOLTRI Èconsistita nella rimozione degli arredi e degli allestimenti interni al relitto nei ponti emersi Obiettivo: riduzione del pescaggio per successivo trasferimento della nave presso il molo Ex Superbacino dove si procederàcon la demolizione dei ponti superiori e delle relative strutture Operatori impegnati: fino ad un picco di circa /04/2015 GESTITE 5691,88 tonnellate di rifiuti 16
17 3. STATO DELL ARTE FASE 1 DI ALLEGGERIMENTO PORTO DI PRÀ-VOLTRI 17
18 3. STATO DELL ARTE FASE 2: TRASFERIMENTO DEL RELITTO DA PORTO DI PRÀ-VOLTRI A PORTO DI GENOVA 18
19 3. STATO DELL ARTE Attività in corso: FASE2: FASE 2 SMANTELLAMENTO PONTI SUPERIORI FASE 3 RIMOZIONE STRAND JACKS E TAGLIO SPONSON Attivitàdi STRIP OUT e smantellamento AREE TECNICHE Taglio ponti superiori(ponti 14, 12, 11 già eseguiti, ponti in corso) FASE3: Modifica del sistema di galleggiamento (BCS) Rimozione num. 36 Strand Jacks Esterni Rimozione parte non strutturale dei cassoni (sponson) 19
20 3. STATO DELL ARTE Porto di Genova 20
21 3. STATO DELL ARTE Porto di Genova Molo ex Superbacino 21
22 3. STATO DELL ARTE FASE 2 / FASE 3 22
23 3. STATO DELL ARTE IERI OGGI 23
24 CONTENUTI 1. INQUADRAMENTO GENERALE 2. FASI DEL PROGETTO 3. STATO DELL ARTE 4. GESTIONE DEI RIFIUTI 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE 6. SALUTE E SICUREZZA 24
25 4. GESTIONE DEI RIFIUTI STRATEGIA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI Mappatura preliminare dei materiali e caratterizzazione delle differenti tipologie di rifiuti Separazione delle differenti tipologie di materiali al fine di massimizzare i quantitativi da avviare a recupero Minimizzazione delle attivitàdi gestione a terra dei rifiuti, con il confezionamento e/o taglio bocca forno a bordo Riduzione volumetrica nelle aree autorizzate in banchina del rottame metallico Rispetto del principio di prossimità per invio a recupero / smaltimento Tracciabilità di ogni fase di gestione dei rifiuti 25
26 4. GESTIONE DEI RIFIUTI 26
27 4. GESTIONE DEI RIFIUTI GESTIONE MATERIALI: TIPOLOGIA / DESTINI (AL 30/10/2015 ton ,15) TIPOLOGIA MATERIALI STIMA TONNELLATE OPERAZIONE (R/D) AREA GEOGRAFICA IMPIANTI INGOMBRANTI (es. sedie, tavoli divani, materassi, poltrone, ecc.) D MI AL LO LEGNO (es. porte, ripiani) R MI VETRO R AL LO PLASTICA R MI AL CARTA E CARTONI R MI RAEE (es. televisori, frigoriferi, lampade) PRODOTTI CONFEZIONATI (es. saponi, detergenti, alimentari confezionati) R MI AL BS 600 D AL TO ROTTAMI METALLICI E NON R BS MI SP GE ACCIAIO R BS MI ISOLAMENTI D SV TO PS AL INERTI (es. piastrelle, ripiani, marmi) R AL MI 27
28 CONTENUTI 1. INQUADRAMENTO GENERALE 2. FASI DEL PROGETTO 3. STATO DELL ARTE 4. GESTIONE DEI RIFIUTI 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE 6. SALUTE E SICUREZZA 28
29 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE PRINCIPALI ASPETTI OPERATIVI Installazione barriere galleggianti di contenimento Reperibilità(h24) di imbarcazione di pronto intervento a mare, dotata di skimmer, prodotti oleoassorbenti e cesto oleodinamico per il recupero di solidi galleggianti Adozione di specifiche procedure operative d emergenza in coordinamento con autorità locali (Capitaneria Porto, Autorità Portuale) Formazione squadre di intervento e adozione di specifiche procedure operative per le normali attivitàdi cantiere (es. gestione problematica odore in fase di pulizia cambuse) Prove periodiche di gestione delle emergenze Monitoraggio delle matrici ambientali 29
30 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE ACQUE Superficiali (campionamento giornaliero Olii, Idrocarburi, Tensioattivi) PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Sub-superficiali (campionamento ogni 15 gg -89 parametri) SEDIMENTI Sedimenti (campionamento ogni 15 gg) 30
31 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE RUMORE Per ogni fase misure: ante operam (24 h) corso d opera (24 h) con piena operatività di cantiere CALATA GRAZIE SUPERBACINO 31
32 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE ATMOSFERA PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Installati 3 deposimetri e centralina di qualità dell aria in banchina Installata centralina di qualità dell aria in zona Fiera (ricettore) Centralina meteo in banchina (Limite attivitàpolverose: vel. vento sui 10 min <30 km/h) Utilizzo sistemi di aspirazione per attivitàa caldo (saldatura -taglio ossiacetilenico) 32
33 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE ODORI -COV Adozione specifica procedura per l accesso e la pulizia delle cambuse contenenti derrate alimentari Installazione di valvola di campionamento atmosfera interna Capannina di contenimento fuoriuscite odori Sistema di abbattimento odori con filtro a carboni attivi Monitoraggio odori in banchina PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE 33
34 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE 34
35 CONTENUTI 1. INQUADRAMENTO GENERALE 2. FASI DEL PROGETTO 3. STATO DELL ARTE 4. GESTIONE DEI RIFIUTI 5. MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE 6. SALUTE E SICUREZZA 35
36 6. SALUTE E SICUREZZA PRINCIPALI ASPETTI OPERATIVI AMBITO NORMATIVO E ORGANIZZAZIONE SPAZI CONFINATI RIMOZIONE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE ANALISI STRUTTURALE E STABILITÀ 36
37 6. SALUTE E SICUREZZA AMBITO NORMATIVO E ORGANIZZAZIONE Esecuzione delle attività nell ambito normativo del D.Lgs. 272/99 («Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell'espletamento di operazioni e servizi portuali, nonchédi operazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale, a norma della legge 31 dicembre 1998, n. 485») Progettazione di sicurezza (Redazione specifico D.S. ai sensi del D.Lgs. 272/99) Struttura organizzativa dedicata Specifiche procedure per accesso a bordo (Safety Induction) Sistema di gestione in tempo reale delle presenze a bordo e prove periodiche di evacuazione 37
38 6. SALUTE E SICUREZZA AMBITO NORMATIVO E ORGANIZZAZIONE Gestione operativa (Riunioni di coordinamento giornaliere, team safety presente a bordo costantemente, permessi di lavoro giornalieri) Gestione delle interferenze (In particolare coordinamento Gru di banchina/bordo e logistica di banchina) Gestione rischio incendio a bordo (Permessi di taglio a caldo e freddo Sistema antincendio - Guardie Fuochi) 38
39 6. SALUTE E SICUREZZA SPAZI CONFINATI Gestione delle attivitàin spazi confinati (D.P.R. 177/11) con relative prove di estrazione dell infortunato. Accesso alle cambuse (verifica preliminare condizioni ambientali, sistema di confinamento con impianto abbattimento odori dotato di filtro a carboni attivi, cabina di decontaminazione) 39
40 6. SALUTE E SICUREZZA Gestione delle attivitàin spazi confinati (D.P.R. 177/11) con relative prove di estrazione dell infortunato: Accesso agli sponson SPAZI CONFINATI 40
41 6. SALUTE E SICUREZZA RIMOZIONE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE Procedure di gestione dei materiali contenenti Fibre Artificiali Vetrose (secondo D.R. Lombardia n del 22 dicembre 2010 «Linee Guida per la bonifica di manufatti in posa contenenti Fibre Vetrose Artificiali») 41
42 6. SALUTE E SICUREZZA ANALISI STRUTTURALE E STABILITÀ Studio specifico per la verifica strutturale dello scafo in fasedi demolizione dei ponti emersi Implementazione del modello strutturale del sistema relitto cassoni di galleggiamento; Monitoraggio stabilitàe robustezza durante le varie fasi operative, anche mediante l installazione di estensimetri; Monitoraggio ed adeguamento del sistema di galleggiamento (BCS). 42
43 Project
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