ALL AUTORITA DI PUBBLICA SICUREZZA CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE VIII MUNICIPIO ESPOSTO

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1 ALL AUTORITA DI PUBBLICA SICUREZZA CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE VIII MUNICIPIO All attenzione del Comandante Dott. Di Maggio ESPOSTO - Del.; I sottoscritti, componenti del Consiglio Municipale del Municipio VIII rappresentano quanto segue per sottoporre qualora ce ne fosse bisogno all attenzione dell Autorità di Pubblica Sicurezza i fatti gravissimi perpetuati ai danni dell Amministrazione Pubblica (nel specie, il Comune di Roma) nella vicenda relativa alla ex scuola elementare di Via dei Tordi. Come è ormai noto, infatti, l edificio pubblico in questione è stato consegnato e materialmente affidato in gestione ad un imprenditore privato, nel disprezzo assoluto della normativa vigente in materia di affidamento di beni pubblici, nonché dei principi costituzionali di imparzialità e buon andamento della P.A., permettendo ad un soggetto privato addirittura di avviare lavori di ristrutturazione dell immobile pubblico, senza alcun preventivo titolo abilitativo. In pratica, si è assistito ad una gestione privata della cosa pubblica che soltanto la pronta reazione della popolazione del VIII Municipio ha potuto arginare. Ed infatti, in seguito ad una manifestazione di piazza svoltasi innanzi all edificio scolastico, si è riusciti a far riemergere una parvenza di legalità, attraverso appunto l interruzione dei lavori di ristrutturazione sull immobile. Ciò nonostante, ci risulta che tuttora l edificio pubblico non sia ancora stato restituito alla comunità cittadina. 1

2 Ma procediamo con ordine. * * * FATTO In data 28 gennaio 2011 l Istituto Paritario Giacomo Leopardi, avente sede in Roma, Via del Pettirosso n. 1, presentava presso la Commissione Bilancio e Patrimonio la nota prot. n. CH 8081 attraverso cui si richiedeva ufficialmente la concessione in locazione dell immobile pubblico ex scuola elementare di Via dei Tordi per implementare i servizi scolastici che lo stesso Istituto svolge da circa 40 anni sul territorio (documento di cui gli esponenti non sono in possesso). Contestualmente, sarebbe arrivata in maniera strettamente informale presso la stessa Commissione Bilancio e Patrimonio un analoga richiesta (per quanto ci consta, priva di protocollo) da parte del Direttore del Dipartimento Attività Economiche Produttive, il quale richiedeva l utilizzo dell immobile pubblico per ampliare il Centro di Formazione S. Antonio (documento di cui gli esponenti non sono in possesso). Successivamente, nella seduta pubblica del 4 marzo 2011, il Consiglio del Municipio VIII adottava la risoluzione n. 7/2011 (v. doc. n. 1 in allegato). Nello specifico, preso atto della richiesta presentata dall Istituto Privato in parola e considerata, altresì, l istanza informale avanzata dal Dipartimento Attività Economiche Produttive per l ampliamento del Centro di Formazione S. Antonio, il Consiglio Comunale disponeva: di impegnare il Presidente del Municipio VIII di Romadelle Torri AD ATTIVARSI PRESSO IL DIPARTIMENTO PATRIMONIO AL FINE DI ESPLETARE L ITER BUROCRATICO, NEL RISPETTO DELLE LEGGI VIGENTI, AFFINCHÈ VENGA ATTUATO IL PROGETTO DI ASSEGNAZIONE IN LOCAZIONE DELL EX SCUOLA ELEMENTARE DI VIA DEI TORDI ALL ISTITUTO PARITARIO GIACOMO LEOPARDI, il quale si impegna economicamente oltre alla ristrutturazione e riqualificazione dell immobile, ad 2

3 ospitare al suo interno il Centro di Formazione S. Antonio per effettuare corsi di ristorazione rivolti sia alla scuola dell obbligo sia alla formazione di adulti, nei modi e nei termini stabiliti dall istituto assegnatario. Ed inoltre, ad offrire corsi scolastici gratuiti a studenti meno abbienti nella misura del 10%. Detto provvedimento veniva approvato con il voto favorevole di 11 consiglieri, a fronte del voto contrario dei 5 consiglieri di opposizione (i signori..). IN PRATICA, SENZA PROCEDERE AD ALCUNA INDAGINE DI MERCATO, SENZA CONOSCERE NE SPECIFICARE GLI ELEMENTI ESSENZIALI DELLA CONVENZIONE DI LOCAZIONE IN TERMINI DI DURATA E DI CANONE LOCATIVO il Consiglio Municipale deliberava a maggioranza di concedere l immobile di che trattasi all Istituto Paritetico Giacomo Leopardi, per soddisfare interessi palesemente di natura privata. Ma, vi è di più. I pubblici ufficiali che governano il Municipio VIII non si sono limitati ad adottare detta risoluzione, ma si sono spinti ben oltre. Ed invero: - PRIMA DI AVVIARE L ITER PROCEDIMENTALE finalizzato all assegnazione dell immobile pubblico di che trattasi (come previsto nella risoluzione N. 7/2011); - PRIMA DI PROCEDERE ALLA STIPULA DELLA CONVENZIONE di concessione in affidamento; - a distanza di pochi giorni dalla risoluzione adottata dal Consiglio Municipale; sono state illegittimamente consegnate le chiavi dell ex scuola elementare al rappresentante legale dell Istituto Paritetico Giacomo Leopardi, permettendo a quest ultimo di immettersi nel godimento del bene pubblico. 3

4 Tanto ciò è vero che l edificio scolastico veniva da subito interessato da lavori di ristrutturazione edilizia; addirittura, sulla cancellata esterna veniva affisso il foglio informativo del cantiere con la Ditta incaricata dei lavori. LAVORI MAI AUTORIZZATI ED INIZIATI SENZA ALCUN TITOLO ABILITATIVO. Come detto, soltanto le proteste del tutto civili della popolazione del VIII Municipio e la mobilitazione di un intero quartiere hanno bloccato la realizzazione dei lavori ed ostacolato il consolidarsi di tale illegittima situazione. Ciò nonostante, l immobile in questione non è stato ancora liberato dall occupazione del privato, in quanto per quanto ci consta le chiavi dell immobile (e quindi, la disponibilità materiale dello stesso) sono ancora nel possesso del legale rappresentante dell Istituto paritetico. * * * Per tutto quanto sopra esposto, si ritiene che i fatti sopra descritti debbano necessariamente essere sottoposti al vaglio dell Autorità di Pubblica Sicurezza per accertare la sussistenza di eventuali reati compiuti dai pubblici ufficiali in servizio presso il Municipio interessato, che hanno reso possibile ed avvallato tale situazione di illegalità e di illiceità. Nel caso appena esposto, infatti, non vi è dubbio che la normativa riguardante l affidamento di immobili pubblici non sia stata affatto rispettata, cosi come non risultano essere stati rispettati i principi di buon andamento ed imparzialità della P.A.. Ed invero, nel caso in cui l Amministrazione debba procedere alla locazione di un immobile, trova applicazione l'art. 19, comma 1, lett.a del D.Lgs. 163/2006 (il quale prevede che: "il presente codice non si applica ai contratti pubblici: a) aventi per oggetto l'acquisto o la locazione, quali che siano le relative modalità finanziarie, di terreni, fabbricati esistenti o altri beni immobili o riguardanti diritti su tali beni"), ma sempre fermo restando, comunque, che è principio generale quello secondo cui 4

5 anche in assenza di specifica disposizione normativa che imponga l'adozione di procedure concorrenziali, per la selezione del contraente privato l amministrazione, quale soggetto pubblico, DEBBA OSSERVARE I FONDAMENTALI CANONI DELLA PUBBLICITÀ, DELLA TRASPARENZA, DELL'IMPARZIALITÀ E DELLA PAR CONDICIO. Pertanto, per poter procedere alla locazione di un immobile, è necessario avviare una "indagine di mercato", cui dovrà esser data adeguata pubblicità, al fine di consentire a tutti gli operatori privati presenti sul territorio di poter esser messi nella condizione di partecipare e alla società pubblica di ottenere la migliore offerta economica. Soltanto attraverso la pubblicità di ogni iniziativa avente rilevanza economica, l Amministrazione potrà garantire il rispetto del principio sancito dalla Carta Costituzionale (art. 97 Cost.) del buon andamento e dell imparzialità della P.A. Nel fattispecie che ci occupa, invece, l immobile pubblico di Via dei Tordi è stato consegnato ad un soggetto privato non solo senza l indizione di procedure concorrenziali ad evidenza pubblica scegliendo a proprio piacimento il soggetto privato contrattuale ma soprattutto senza espletare l iter burocratico previsto nella risoluzione n. 7/2011. L Amministrazione non si è neppure curata di aspettare la stipula della convenzione di affidamento prima di immettere il soggetto privato nel possesso incondizionato dell immobile in questione. Nel caso di specie sembrerebbe configurabile nei confronti del pubblico ufficiale che ha reso possibile una tale affermazione di illegalità il reato perlomeno di abuso d ufficio ex art. 323 c.p. Si ha infatti tale reato quando un pubblico ufficiale o l incaricato di un pubblico servizio, nell esercizio delle sue funzioni, produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento. Il bene giuridico tutelato è il buon andamento e l imparzialità della P.A., oltre alla trasparenza amministrativa. 5

6 Si espone quanto sopra, pertanto, affinchè, previa espletamento di un indagine, l Autorità di Pubblica Sicurezza accerti se vi siano, nel caso di specie, gli estremi per configurare eventuali fattispecie delittuose compiute dai pubblici ufficiali che amministrano il Municipio VIII, special modo di colui attualmente ignoto agli esponenti ha consegnato materialmente l immobile al soggetto privato; nel contempo, si accerti anche se vi siano gli estremi per un eventuale responsabilità erariale dei medesimi amministratori. Tanto si doveva. Sig Sig. Sig. 6