Locomotive a Vapore. Via Mongibello, 9 - Giarre, Catania (CT) Scala H0 - Catalogo

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1 Locomotive a Vapore Scala H0 - Catalogo 2016 Via Mongibello, 9 - Giarre, Catania (CT) utecagia@tin.it

2 Sicuramente la più elegante macchina fra le locomotive a vapore italiane, il modello della Gr 640 colpisce per l accuratezza della riproduzione, per le numerosissime microfusioni e per il rispetto della scala HO. Degna di nota è la riproduzione della camera fumo, con il portello conico apribile e completamente arredata all interno; il biellismo, particolarmente complesso, è funzionante in ogni sua parte, come pure funzionanti sono i biellini del tachigrafo e del tachimetro. Anche l interno della cabina è ricco di ogni particolare. Il modello, tutto in lamierino di ottone fotoinciso e microfusioni anch esse di ottone, è provvisto di una motorizzazione convenientemente demoltiplicata e completamente invisibile. E disponibile sia nella versione con distribuzione Walschaerts, bella e spettacolare nel suo movimento, sia nella versione Caprotti, semplice ma elegante nell estetica. in ambedue i casi si ottiene un modello di altissima classe che ben riproduce questa bella macchina con tender a 3 assi costruita in 169 esemplari, rodiggio , con una potenza al reale di 800CV, utilizzata per il traino di treni passeggeri ad una velocità di 100 Km/h.

3 BAYARD Ferdinando II di Borbone è stato il fautore della prima ferrovia italiana, la Napoli-Portici; su questa prima linea ferroviaria italiana furono utilizzate due locomotive inglesi costruite appositamente dalla Longridge: la BAYARD.e la VESUVIO. Con il kit allestito dalla MFAL si può riprodurre la Bayard in ogni particolare utilizzando al massimo le possibilità offerte dalla fotoincisione passante. Il modello che si ottiene è di una finezza straordinaria e, nonostante le sue ridottissime dimensioni, in perfetta scala. La locomotiva è spinta da un micromotore Faulaber completamente nascosto nella caldaia. Di particolare rilievo è la riproduzione del parascintille del fumaiolo, simile ad un cesto di metallo. Il modello è stato allestito in concomitanza del 150 anniversario delle ferrovie italiane.la UTECA/MFAL lo propone in kit motorizzato o folle e la locomotiva sarà presto affiancata dai tre tipi di carrozze che componevano il convoglio storico. Particolare del forno della BAYARD Tutte le riproduzioni delle macchine e dei mezzi di questo catalogo sono fedelmente riprodotti in perfetta scala HO (1,87) con parti in fotoincisione passante di ottone (in alcuni casi a tre livelli) ed in microfusione di ottone, rame ed alpacca, le motorizzazioni sono studiate per ciascun caso ed anche i vecchi prodotti stanno ricevendo gradualmente delle nuove ed affidabili motorizzazioni Disponibile!!

4 Alla fine dell'ottocento il completamento delle linee Sulmona Isernia e Candela Potenza e l'aumento delle composizioni dei treni e delle masse delle carrozze viaggiatori determinarono la dirigenza della Rete Adriatica al progetto di un nuovo gruppo di locomotive a vapore destinato a sostenere, collocandosi in testa o in coda ai convogli, lo sforzo di trazione delle macchine titolari specialmente sulle acclivi linee di valico. Perciò furono studiate locomotive-tender dotate di buone massa aderente, potenza e velocità e di autonomia sufficiente per quei tipi di servizi. Inserite nel nuovo gruppo RA 270 e consegnate nel 1898 in un primo sottogruppo di 18 unità, esse furono destinate alle citate linee Sulmona Isernia e Candela Potenza a ai tronchi Terni Ancona della Roma Ancona e Pescara Avezzano della Roma Pescara[2][4][5]. I buoni risultati d'esercizio indussero a costruire un secondo sottogruppo di unità, consegnato fra il 1901 e il 1904 Elegante nelle sue linee armoniose questa macchina dal rodiggio ed il cui numero di servizio presso la RE- TE ADRIATICA era 270 si espanse rapidamente per le sue doti di potenza (400 CV A 30 km/h). Fu costruita in 207 esemplari distribuiti presso molte amministrazioni ferroviarie. Al momento dell unificazione furono tutte concentrate nel gruppo 851 e continuarono a trainare treni passeggeri specie su linee come la ROMA-ANCONA o la RO- MA-PESCARA dall armamento leggero, fino a terminare il servizio ancora negli anni 70 come caffettiera negli scali bisognosi di macchine pratiche da manovra. Le nove locomotive del gruppo Gr.626 ex KPEV P 6 furono le prime locomotive al mondo ad adottare un surriscaldatore (tipo Scmidth) interno, furono tutte costruite tra il 1906 e il 1909 e furono tutte radiate prima degli anni 40. Delle macchine in uso in Italia sono rimaste solo alcune foto dell ing. Bonazzelli che ne hanno permesso la conversione del modello prussiano ad italiano. La UTECA/ MFAL ha appunto curato la realizzazione dei diversi particolari.

5 Gr 626 FS Le nove locomotive del gruppo Gr.626 ex KPEV P 6 furono le prime locomotive al mondo ad adottare un surriscaldatore (tipo Scmidth) interno, furono tutte costruite tra il 1906 e il 1909 e furono tutte radiate prima degli anni 40. Delle macchine in uso in Italia sono rimaste solo alcune foto dell ing. Bonazzelli che ne hanno permesso la conversione del modello prussiano ad italiano. La UTECA/MFAL ha appunto curato la realizzazione dei diversi particolari. Gr. 645 Rumena FS Le 24 locomotive appartenenti a questo gruppo furono commissionate alle Officine Meccaniche di Milano dalle Ferrovie Romene ma gli avvenimenti bellici della guerra ne bloccarono la costruzione per dare precedenza a impellenti esigenze di interesse nazionale. All inizio del 1916 le FS, viste le difficoltà di approvvigionamento di materiale rotabile e di reperimento di materie prime, chiesero al governo romeno di ottenere per sé le 24 macchine. Fu così che nacque il gruppo 645 e si può facilmente immaginare perché fu dato a queste locomotive il nomignolo di rumene e furono immatricolate da a Erano macchine robuste costruite con criteri di economia. A vapore saturo e semplice espansione con due cilindri gemelli esterni e distribuzione con meccanismo Walschaerts; il telaio poggiava su quattro assi, uno anteriore portante di tipo Bissel e tre assi motori accoppiati con ruote di diametro La linea non era affatto accattivante per i cilindri molto sporgenti ed arretrati e per la camera a fumo avanzata oltre l asse portante anteriore. Inoltre gli assi erano troppo piccoli e distanziati fra loro e un ulteriore colpo all estetica fu dato dalla forma della cabina in stile italiano che non si combinava con la linea prettamente tedesca della caldaia. La locomotiva era provvista di tender a tre assi capace di 16 mc di acqua e 4250 kg di carbone.

6 SAMPIERDARENA In occasione del centenario delle F.S. l UTE.CA ha realizzato il modello della Sampierdarena, prima locomotiva progettata e costruita interamente in Italia dall Ansaldo&C di Genova. La Sampierdarena faceva parte di un gruppo che aveva una consistenza di 29 esemplari, tutte realizzate dall Ansaldo, tra il 1854 e il 1869, e prestarono servizio nelle Strade Ferrate dell alta Italia (SFAI) nelle strade ferrate dello stato Piemontese, nella Soc. Ferroviaria Alessandrina-Stradella e perfino nelle Strade Ferrate Calabro-Sicule. L Ute.Ca ha riprodotto il modello di questa famosa storica locomotiva, sempre con il sistema della fine fotoincisione di ottone e delle microfusioni, questa macchina è stata studiata per il funzionamento anche sul plastico, la UTE.CA ne cura il montaggio per un numero limitato di pezzi che sono certificati e numerati. Gr.736 F.S. Sbarcate in Italia nel 1943 insieme agli alleati, in terra siciliana e campana servirono come supporto all avanzata delle truppe nella penisola. Essendo macchine da traino pesante le 248 unità, riclassificate gruppo 736, alla fine della guerra, dettero un contributo importantissimo al risollevamento delle ferrovie italiane che erano state martoriate dai continui bombardamenti. Costruite in America dalla Alco e dalla Lima furono sbarcate in grosse quantità anche in Inghilterra e in Francia. La scatola di montaggio, con parti in ottone e in metallo bianco, permette di ottenere la versione a carbone o a nafta, quest ultima anche la più diffusa. Gr 740 Fra le più amate e conosciute locomotive di produzione italiana la locomotiva del gruppo 740 sarà la prima produzione UTECA/MFAL di una lunga serie di locomotive appartenenti allo stesso gruppo e distintesi per anni su tutto il territorio italiano. Con le moderne tecniche di fotoincisione passante e microfusioni in ottone la nostra ditta conta di permettere ai sempre più numerosi cultori del modello in metallo, la costruzione di una superba macchina curata nei minimi particolari completa nel biellismo ed In tutte le parti in movimento. Sarà fornita di ruote già calettate e gli assi saranno molleggiati; la consegna è prevista per il 2004 e sarà fornita solo in kit.

7 Le locomotive vennero costruite in grande numero dalla MÁVAG di Budapest tra il 1909 e il 1919 e quelle poi immatricolate in Italia durante la prima guerra mondiale tra 1916 e Alla fine della guerra, in seguito alla sconfitta dell'impero austro-ungarico le FS acquisirono come bottino di guerra le prime 4 locomotive ed ebbero, nel 1922 in seguito agli accordi italo-jugoslavi per la città di Fiume, un ulteriore gruppo di 10 locomotive. Tutte le 14 unità tipo MÁV 324, delle ferrovie dell'ex Regno di Ungheria, furono immatricolate nel gruppo FS 683 con numerazione progressiva Le macchine vennero assegnate ai depositi locomotive di Fiume e Trieste e svolsero servizio sulle linee istriane e giuliane; tra il 1927 e il 1933 risultano assegnate al deposito locomotive di Udine. Il loro servizio si concluse all'inizio del 1938; in seguito alle elettrificazioni divennero esuberanti e vennero radiate e demolite, nello stesso anno, a cura dell'officina Grandi Riparazioni di Verona ad eccezione delle locomotive 009 e 012 che vennero demolite a cura dell'officina Grandi Riparazioni di Rimini. Nessuno degli esemplari ex-fs è stato conservato ma il Museo ferroviario di Trieste Campo Marzio, allo scopo di preservare la memoria di una locomotiva che vi aveva svolto servizio, ha acquisito un esemplare del 1918 accantonato che aveva svolto servizio nelle ferrovie jugoslave come JŽ (acquisito anch'esso dopo la guerra); si trattava della ex-mav una delle locomotive della serie a vapore surriscaldato, con Caldaia Brotan, motore a 2 cilindri gemelli. Alla macchina è stato attribuito il numero fittizio che in realtà non era mai usato dalle Fs. Le locomotive erano appartenenti alle serie costruite durante la guerra a vapore surriscaldato, a semplice espansione, a 2 cilindri esterni; avevano il carro costruito con longheroni in lamiere piane di grosso spessore unite da travi trasversali chiodate. La caldaia era in ferro e del tipo Brotan con forno le cui pareti erano a tubi d'acqua; la sua pressione di taratura massima era di 12 bar. Erano fornite di surriscaldatore tipo Schmidt e di depuratore Pecz Rejtő di progettazione ungherese posto sul corpo cilindrico in alto tra il camino e il serbatoio della sabbiera. Il rodiggio era il classico 1-C-1, con ruote accoppiate motrici di medio diametro (1.440 mm), carrello anteriore di guida Adams con richiamo elastico e asse portante posteriore, ambedue da 950 mm; si trattava di macchine multiruolo adatte anche per servizi viaggiatori. Il tender accoppiato era a tre assi; le locomotive cedute alle FS a vario titolo avevano i tender provenienti da macchine diverse ma dello stesso tipo 324. In seguito alla consegna vennero adeguati alle norme FS il fischio a vapore, la fanaleria anteriore, le valvole di sicurezza della caldaia. Rispetto alle locomotive di costruzione austriaca che avevano le apparecchiature frenanti a vuoto non si rese necessario modificare l'impianto frenante già ad aria compressa ma solo il rubinetto di comando del freno. L'impianto frenante della locomotiva era infatti del tipo Westinghouse-Knorr ad aria compressa con pompa Westinghouse tipo F con il freno a mano agente sul tender. Tra le modifiche studiate dalle FS vi fu quella di diminuire la capacità massima delle casse d'acqua del tender a 9,5 m³ per abbassarne il peso assiale e la sostituzione dell'eiettore variabile originale con quello fisso in uso in Italia. La velocità massima consentita fu di 75 km/h. Anni di costruzione Anni di esercizio 1919/ Quantità prodotta Costruttore Dimensioni Interperno Passo dei carrelli Massa in servizio 61,7 Massa aderente 42,6 Tipo di motore Alimentazione a vapore carbone Velocità massima omologata 75 km/h 14 immatricolate in Italia MÁVAG mm (lunghezza) mm (larghezza) mm (altezza) (passo rigido) Rodiggio Diametro ruote motrici Portanti anteriori Portanti posteriori mm mm 950 mm 950 mm Distribuzione a cassettio cilindrico, sistema Walschaerts- Heusinger Tipo di trasmissione Numero di cilindri 2 Diametro dei cilindri Corsa dei cilindri 510 mm bielle 650 mm Superficie griglia 3,15 m² Superficie riscaldamento 171,6 m² Superficie surriscaldamento 39,8 m² Pressione in caldaia 12 Potenza continuativa 770 kw Forza allo spunto

8 FS gr 113 ALESSANDRIA Quando nel 1905 furono fondate le Ferrovie dello Stato queste macchine confluirono nel gruppo 113, nel quale furono incluse se non la prima (Sampierdarena) sicuramente la sua gemella Alessandria, ex 2734 RM già 268 della SFAI, la quale assunse il numero di servizio 1131, prima unità del neo costituito gruppo 113 FS. L Ute.Ca ha riprodotto il modello di questa famosa storica locomotiva, sempre con il sistema della fine fotoincisione di ottone e delle microfusioni, questa macchina è stata studiata per il funzionamento anche sul plastico, la UTE.CA a richiesta ne può curare il montaggio per un numero limitato di pezzi che saranno certificati e numerati. Gr. 625 Nuovo progetto UTECA/MFAL la locomotiva conosciuta come signorina del gruppo 625, è l evoluzione definitiva dell anziana gr.600, che sarà anch essa riprodotta in perfetta scala nel prossimo futuro.nelle previsioni ci sono anche le versioni con tender da 12 mc, e la versione gr.623 con preriscaldatori. I modelli interamente in ottone, come nello standard della nostra ditta con motorizzazione Mashima ed ingranaggi in metallo. Perfettamente riprodotto il complesso biellismo con distribuzione Walschaerts, nonché quello con distribuzione Caprotti. Entrate in servizio nel 1910, prima del 1914 e dello scoppio della I guerra mondiale vennero prodotte in 108 esemplari, marcati con numeri progressivi da a secondo lo schema di numerazione dell'epoca. In seguito la numerazione venne convertita nel formato Gr Di manifattura tedesca (erano costruite dalle Officine Swarzchoppf di Berlino), la produzione venne fermata per via della guerra. Dopo la conclusione delle ostilità, altri 80 esemplari vennero consegnati, in parte come riparazione dei danni di guerra, nel Il primo modello di tender era un imponente cassa a carrelli da 22 metri cubi, decisamente sovradimensionato per le necessità della macchina!

9 E allora! Amici fermodellisti..sveglia! Il nostro governo parla di ripresa, ma è ancora fumo... le nostre e le vostre finanze sono in ribasso, e allora noi abbassiamo i prezzi! Certo la qualità si paga, ma se il periodo lo impone, è giusto ritoccare per tenersi a galla. E allora ritocchiamo.ma certamente non rimaniamo al palo! Non c è niente di più stupido che restare immobili ad aspettare la ripresa, bisogna muoversi, creare, sentirsi e farsi sentire vivi. Siamo sempre noi! presenti ancora una volta con qualcosa di diverso di fantasioso e sicuramente FANTASTICO! prima e unica nel suo genere, nonché ispiratrice di un associazione nata dalla morte del compianto amico Piergiorgio Percivale, che ancora in vita, ce ne aveva richiesto la riproduzione modellistica, il favoloso MASTODONTE DEI GIOVI, superfedele riproduzione della prima doppia trazione inventata per le acclivi linee del passo dei Giovi, una macchina semplice ma sdoppiata anzi partorita come una coppia di splendidi gemelli! E poi, a distanza di quindici anni dalla uscita della Bayard, il convoglio completo del treno inaugurale della linea NAPOLI-PORTICI. E ancora una macchina a vapore di preda bellica mai riprodotta e poi ancora le EMMINE stavolta la ricostruita Ranieri in tutte le salse per scale diverse si possono consultare i cataloghi corrispondenti. Infine grazie, anche se a volte ci si limita ad attestati di stima. STAFF UTECA

10 Listino prezzi - Locomotive a Vapore Art. Descrizione Costo Kit Costo Montato 9001 Gr. 640 WALSCHAERT 650, , Gr. 640 CAPROTTI 650, , BAYARD MOTORIZZATA 600, , /A BAYARD CONVOGLIO 1.000, /B BAYARD FOLLE 450, , Gr. 270 R.A. 650, , Gr , , Gr. 421 EX KPEW 550, , Gr. 626 EX KPEW 550, , Gr. 645 RUMENA 1.300, SAMPIERDARENA 550, , Gr , , Gr , , Gr , Gr. 113 ALESSANDRIA 550, , Gr. 625 (+ tender 22mc) 9015 MASTODONTE DEI GIOVI IL PRESENTE LISTINO ANNULLA E SOSTITUISCE I PRECEDENTI I PREZZI SONO DA RITENERSI GIA COMPLETI DI I.V.A. EVENTUALI VARIAZIONI NON SARANNO COMUNICATE SE NON SU ESPRESSA RICHIESTA