PIANO EMERGENZA NEVE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO EMERGENZA NEVE"

Transcript

1 COMUNE DI CASORATE PRIMO (provincia di Pavia) PIANO EMERGENZA NEVE Piano Emergenza Neve Pagina 1

2 INDICE: 1. Premessa 2. Scopo del piano 3. Fasi di intervento 4. Limitazioni della viabilità 5. Intervento 1 prevenzione ghiaccio 6. Intervento 2 sgombero neve 7. Informazioni 8. Collaborazione dei cittadini 9. Allegato A planimetria strade con viabilità e intervento primario 10. Allegato B planimetria punti sensibili e edifici pubblici per cui garantire l accessibilità Piano Emergenza Neve Pagina 2

3 1. Premessa. Il presente piano fa riferimento a situazioni caratterizzate da formazioni di ghiaccio (intervento 1) o precipitazioni nevose (intervento 2), per le quali si renda necessario attuare interventi immediati per garantire i servizi essenziali,evitare gravi disagi alla popolazione, garantire condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e ripristinare la viabilità e pedonabilità. Quando le precipitazioni sono tali da compromettere le condizioni di fluidità del traffico sulla rete stradale e causare gravi disagi alla popolazione, il Sindaco (o suo delegato) assume, nell ambito del territorio comunale, la direzione e il coordinamento dei servizi di emergenza e provvede ad attivare gli interventi necessari, delegando gli uffici preposti. Nella sua attività, il Sindaco sarà coadiuvato da: - Responsabile Servizio di Polizia Locale e Protezione Civile (dott.ssa Deborah Ariboni); - Responsabile dell Ufficio Servizi per il Territorio (arch. Donato Lamacchia o in sua assenza dott. Walter Vignati). 2. Scopo del piano. - individuare i tratti stradali e le zone più sensibili in relazione al fenomeno neve (mappatura della viabilità primaria - vedi allegato A); - individuare i servizi essenziali da garantire quali la viabilità e punti strategici, energia elettrica, gas, acquedotto, collegamenti telefonici, strutture sanitarie (ospedale, casa di riposo, poliambulatori medici, deposito Servizio ambulanze Croce Rossa), edifici pubblici, scuole (vedi allegato B); - individuare situazioni particolari (disabili, anziani residenti in abitazioni isolate ecc.); - organizzare uomini e mezzi e predisporre le misure preventive; - prevedere le modalità di raccordo e concorso dei soggetti concorrenti; - stabilire le modalità di attivazione ed intervento a seguito delle segnalazioni di emergenza; - individuare itinerari alternativi in relazione a situazioni di chiusura al traffico di tratti stradali fortemente innevati. 3. Fasi di intervento Al fine di consentire una tempestiva organizzazione delle strutture operative da attivare per gli interventi si individuano le seguenti fasi: FASE DI ATTENZIONE La fase di attenzione ha inizio a seguito della previsione di precipitazione nevosa nella zona. Adempimenti: - procedere ad una individuazione del personale effettivamente disponibile, compresa l eventuale mano d opera straordinaria da impiegare nel servizio di sgombero neve, costituire le squadre; - verificare la dislocazione dei mezzi, la loro efficienza e disponibilità di quanto necessario al loro tempestivo approntamento per l impiego (lame, catene, ecc.); - contattare le ditte private preventivamente individuate, per accertare la reale disponibilità di idonei mezzi sgombraneve da impiegare sul territorio; - verificare le scorte di sale da disgelo; - far dotare i mezzi pubblici di catene da neve da tenere a bordo o di pneumatici invernali. FASE DI PREALLARME La fase di preallarme inizia con l invio, da parte del Dipartimento della Protezione Civile del bollettino di condizioni meteo avverse, con la previsione di precipitazioni nevose oppure, dopo la fase di attenzione, con l inizio delle precipitazioni nevose. Adempimenti: Piano Emergenza Neve Pagina 3

4 - attuare quanto previsto per la fase di attenzione (qualora il preallarme non sia stato preceduto da tale fase); - convocare nella sede comunale i responsabili delle strutture operative e delle squadre comunali di intervento; - effettuare un controllo continuo delle zone a rischio. Compiti dell ufficio tecnico: - predisporre i mezzi e i materiali per gli eventuali interventi (veicoli, segnaletica, materiali e quant altro necessario); - effettuare gli interventi richiesti dalla Pattuglia sul territorio. Compiti del Comando Polizia Locale : - effettuare un controllo continuo della viabilità e delle zone a rischio. FASE DI ALLARME La fase di allarme inizia con il persistere della precipitazione nevosa (manto stradale coperto con conseguente difficoltà di circolazione). Adempimenti: - E necessaria la presenza del Sindaco o di un funzionario coordinatore, con esperienza e conoscenza del territorio, in modo da poter seguire la situazione, fornire notizie, disporre gli interventi, inoltrare eventuali richieste di concorso; - dare il via a tutte le attività d intervento previste nelle precedenti fasi; - informare e mantenere collegamenti costanti con la dirigenza scolastica per le modalità di intervento ( sospensione delle lezioni) e eventuale trasporto degli alunni. Compiti dell ufficio tecnico: - dare il via a tutte le attività d intervento previste nelle precedenti fasi; - effettuare gli interventi richiesti dal sindaco e dalla polizia locale, in modo da assicurare prioritariamente la transitabilità delle strade comunali di accesso a eventuali punti strategici della rete di distribuzione dei servizi essenziali (elettricità - acqua - gas - telefono), strutture sanitarie (compresa casa di riposo), edifici pubblici e scuole, utilizzando tutti i mezzi meccanici a disposizione; - attivare, ove si renda necessario, gli interventi delle ditte private preventivamente individuate, per coadiuvare le unità operative comunali negli interventi elencati nel precedente punto; - provvedere al trasporto e allo spargimento di sale da disgelo, con particolare riguardo alle vie di accesso nei pressi delle scuole, edifici pubblici e strutture sanitarie. Compiti del Comando Polizia Locale : - predisporre idoneo servizio di pattugliamento e controllo del territorio; - tenere sotto controllo le situazioni particolari, in precedenza individuate (disabili, anziani, residenti in strutture di emergenza o in abitazioni isolate). 4. Limitazioni della viabilità. A cura del Comando di Polizia Locale potrà essere data attuazione all ordinanza di chiusura al transito delle eventuali strade e vie pubbliche che, a causa del forte innevamento, risultino pericolose per la circolazione, o che devono essere lasciate libere per favorire il passaggio dei mezzi di soccorso. A seguito dell interdizione al traffico, la circolazione verrà consentita nelle strade adiacenti di qualsiasi natura, che siano comunque percorribili e in grado di sopportare il flusso veicolare relativo. Piano Emergenza Neve Pagina 4

5 5. Intervento 1- prevenzione ghiaccio. Coinvolti: ufficio tecnico polizia locale In concomitanza all abbassamento della temperatura, relativamente al grado di umidità, su indicazione della Polizia Locale, l ufficio tecnico prevede l uscita di automezzi con attrezzature spargisale nei punti ritenuti pericolosi e critici per la viabilità e la pedonabilità. L intervento prevenzione ghiaccio avverrà con personale dotato di attrezzature a mano e automezzi comunali o della ditta appaltatrice predisposti per l aggancio dell attrezzatura spargisale. Nella cartina ( allegato B ) e nella relativa tabella sono indicati i punti di intervento in ordine di priorità. Sarà poi cura dell ufficio tecnico verificare se sussistono altre situazioni di pericolo che richiedono ulteriori interventi. 1. Accesso garage scuolabus via De Nicola; 2. Ingresso scuola media in via F.lli Kennedy; 3. Ingresso scuola elementare via Vittorio Rho e vi a c. Mira, 10; 4. ingresso scuola prima infanzia via Europa Unita; 5. Ingresso nido via F.lli Kennedy; 6. ingresso centro cottura via F.lli Kennedy; 7. Ingresso Palestra e auditorium in via Kennedy; 8. Parcheggio + marciapiedi area mercato e distributore acqua di via Europa Unita; 9. Zona adibita a mercato (se l intervento è nel giorno di mercoledì notte o giovedì mattina) 10. Ingresso Municipio via Anselmo Dall Orto; 11. ingresso Municipio via C. Mira, 10; 12. Ingresso edificio ambulatori e Croce Rossa in via Matteotti; 13. Ingresso ufficio postale via Anselmo dall Orto, 11; 14. Fermate bus via C. Battisti, Ospedale, via Motta Visconti, piazza Contardi via Di Vittorio, via Santagostino; 15. accesso alla biblioteca via C. Mira; 16. Ingresso casa di riposo in via Palazzo (strada comunale); 17. Piazza Europa e Ponte collegamento tra la via L. Da vinci con la via Delle Primule 18. Piattaforma ecologica in via P. Lombardi 19. Ingresso Cimitero e marciapiede in via Milano Seguiranno su indicazione dell ufficio tecnico i marciapiedi e le ciclopedonali; 6. Intervento 2 sgombero neve. Coinvolti : ufficio tecnico polizia locale protezione civile ( in emergenza) Saranno oggetto dell intervento tutte le strade pubbliche, nonché le piazze ed i marciapiedi del territorio comunale. Quando, per il persistere delle precipitazioni nevose, si raggiunge la fase di allarme, è prevista l uscita di automezzi con lame spartineve che provvederanno allo sgombero delle vie cittadine. Nelle cartine ( allegato A e B) e nella relativa tabella sono indicati i punti di intervento, le priorità secondo cui si procederà allo sgombero manuale per consentire l accesso ai pubblici edifici e allo spazzamento neve delle strade con idonei mezzi, oltre ai punti di accatastamento neve. Sgombero manuale della neve davanti agli edifici pubblici ( evidenziati nell allegata planimetria B ): 1. Ingresso autorimessa municipio; 2. Ingresso scuola media; 3. Ingresso scuola materna; 4. Ingresso scuola elementare; Piano Emergenza Neve Pagina 5

6 5. Ingresso nido; 6. marciapiede fronte scuole da via Europa 3 a via F.lli Kenendy, 3; 7. marciapiede parcheggio + marciapiedi via Europa Unita casetta acqua; 8. marciapiede Municipio via A. Dall Orto; 9. marciapiede Municipio via C. Mira; 10. marciapiede ufficio postale e carabinieri; 11. Ingresso Palestra in via Giardini e accesso alla biblioteca 12. Piazza Europa passaggi pedonali per mercato 13. Ingresso Cimitero e marciapiede in via Pionnio Spazzamento neve delle strade con idonei mezzi, le priorità di intervento saranno le seguenti ( evidenziate nell allegata planimetria A ): 1. Magazzino mezzi e parcheggio P.L. di via Mira, 10; 2. deposito sale e accesso secondario cimitero str. Comunale Bubbiano, da via Pionnio; 3. Via Biagi, Ecocentro comunale; 4. Via Europa Unita, piazza del mercato; 5. Via Kennedy, 1 centro cottura 6. Via Motta Visconti sede dei pompieri, lungo SP 190; 7. Via A. Dall Orto; 8. Via V. Rho; 9. Via F.lli Kennedy 10. p.zza Donatori del sangue/ largo Avis (parcheggio ospedale) 11. p.zza Contardi -Via Vittorio Emanuele II 12. p.zza Contardi via Dall Orto - Via Motta Visconti - Turati 13. Via Santagostino Santini Garibaldi - Besate 14. rotatoria Doria - Via C. Tosi via Palazzo via Monte Adamello cav. di Vittorio Veneto 15. Via Capo di Vico 16. Via Marconi-Meucci-Berlinguer-Matteotti 17. Via Pionnio 18. Via Garibaldi A seguire le restanti vie di viabilità secondaria, partendo dal centro storico. Parcheggi pubblici strategici per garantire la sosta : (evidenziati nell allegata planimetria A) 1. parcheggio del cimitero via Pionnio 2. parcheggi Centro Sportivo R. Chiodini via Magnaghi 3. parcheggio fronte scuole medie via f.lli Kennedy 4. parcheggi via Europa unita; 5. parcheggi via Vittorio Emanuele II- via Bremi; Punti accatastamento neve : - centro storico e resto del paese: andane lungo le strade. 7. Informazione Coinvolti : Servizi per il Territorio Polizia Locale Protezione Civile. In caso di nevicate copiose, i cittadini potranno costantemente essere informati su tutte le operazioni di trattamento strade chiamando l ufficio LL.PP. - Manutenzioni - Ecologia dei Servizi per il Territorio al n o in assenza alla Polizia Locale e/o Protezione Civile al n , con deviazione di chiamata alla pattuglia. Piano Emergenza Neve Pagina 6

7 A questo numero potranno essere segnalate necessità, bisogni relativi all emergenza e situazioni particolari. Si suggerisce di mantenersi costantemente informati, leggere i giornali quotidiani; ascoltare telegiornali o radio giornali locali; chiamare l Ufficio Servizi per il Territorio o la Polizia Locale; collegarsi al sito Internet del Comune di Casorate Primo - consultare le previsioni meteorologiche in Internet - avere a portata di mano i numeri utili di telefono: Polizia Locale Vigili del Fuoco 115 Pronto Soccorso Sanitario 118 Carabinieri 112 Polizia di Stato 113 Ufficio LL.PP. e Manutenzione Protezione Civile Pronto intervento pubblica illuminazione diurno Reperibilità Notturna --- ENEL Gas (rete pubblica) Acqua rete fognaria ASM Pavia SpA Enel - segnalazioni guasti Collaborazione dei cittadini Coinvolti : i cittadini Oltre che agli uffici comunali, alla Polizia Locale e alla Protezione Civile, gli altri attori coinvolti sono sicuramente i cittadini, che sono chiamati a giocare un ruolo altrettanto importante. Infatti in caso di copiose nevicate, il piano neve è attuato dall ufficio tecnico Comunale che coordina gli interventi sul territorio, tuttavia tali interventi potranno essere resi ancor più efficaci e veloci con la collaborazione di tutti. Bastano poche regole : Mantenersi sempre aggiornati sulle situazioni di emergenza In caso di neve, evitiamo di ricorrere all uso dell automobile: se è proprio necessario assicuriamoci di avere le catene a bordo o pneumatici invernali. Ad ogni nevicata, infatti, le automobili bloccate e abbandonate creano sempre gravissimi problemi ed enormi ritardi nella pulizia delle strade; Affinché gli spazzaneve possano intervenire, è indispensabile evitare di lasciare automobili in sosta sulla strada. In caso di nevicate è necessario parcheggiare le automobili all interno dei cancelli delle abitazioni; La pulizia dei marciapiedi e di eventuali accumuli di neve davanti agli stabili e ai passi carrai e pedonali delle proprietà private, deve essere eseguita a cura dei cittadini, ciascuno per il tratto che gli compete. Il passaggio pedonale sui marciapiedi viene garantito dai residenti delle abitazioni e dagli operatori commerciali che danno sulla strada e sui marciapiedi. La neve proveniente dallo sgombero delle proprietà private e quella accumulata davanti alle stesse proprietà, deve essere diligentemente ammucchiata sull area privata, o sulle andane create dallo spartineve, evitando di gettarla sulla strada o sui marciapiedi ostacolando il traffico veicolare o pedonale. E bene acquistare sale e munirsi di pale per sgomberare le proprie aree private. Quando il manto nevoso supera i dieci centimetri non esporre nessun tipo di rifiuto sulla strada poiché il servizio di raccolta non viene effettuato e i sacchi o i bidoni potrebbero intralciare le operazioni di sgombero neve. Piano Emergenza Neve Pagina 7

8 Verificare costantemente che non si creino condizioni di pericolo per i passanti come l accumulo eccessivo di neve sui tetti spioventi o la formazione di ghiacci pendenti dalle grondaie. Seguire tutte le informative, rilasciate dal Gestore della rete idrica, per evitare il congelamento e/o la rottura del proprio contatore acqua potabile. Per favorire la circolazione stradale, si ricorda di: utilizzare la propria automobile solo in caso di assoluta necessità, moderare la velocità, utilizzare marce basse e mantenere le distanze di sicurezza; non avventurarsi su percorsi innevati con pneumatici lisci o non adatti; utilizzare le catene, se necessario; usare i mezzi pubblici, per rendere più scorrevole il traffico, favorendo i lavori di sgombero della neve dalle strade; non parcheggiare la propria auto, se possibile, su strade e aree pubbliche, ma su aree private e all interno di garage, per agevolare il lavoro di sgombero neve; parcheggiare in modo corretto dove è consentito. I comportamenti e gli accorgimenti utili suggeriti dagli esperti includono i seguenti: restare sempre informati e aggiornati sulla situazione di emergenza; non camminare nelle vicinanze di alberi e prestare attenzione, soprattutto in fase di disgelo, ai blocchi di neve che si staccano dai tetti; non utilizzare mezzi di trasporto su due ruote; indossare scarpe adatte, per evitare infortuni conseguenti a cadute e a scivolamenti; fare scorte alimentari per le persone e i familiari più anziani; avere a disposizione una scorta di sale; acquistare preventivamente pale o badili; parcheggiare le automobili in modo corretto o in aree private, per non ostacolare i lavori di sgombero. Per segnalare eventuali situazioni critiche e di imminente pericolo in relazione alla viabilità (alberi e pali pericolanti, crolli e simili), si ricorda di telefonare alla Polizia Locale: Piano Emergenza Neve Pagina 8

Nevica!... Cosa fare : cosa può fare il cittadino - Consigli utili

Nevica!... Cosa fare : cosa può fare il cittadino - Consigli utili Nevica!... Cosa fare : cosa può fare il cittadino - Consigli utili Nel Piano emergenza neve sono coinvolti diversi attori (Comune, Provincia, Regione, ecc); anche i cittadini sono chiamati a giocare un

Dettagli

PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE

PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE PIANO COMUNALE EMERGENZA NEVE Approvato con delibera di Giunta Comunale n 92 del 22/12/2015 PREMESSE Il presente piano neve sottoposto all approvazione della Giunta Municipale, programma e disciplina gli

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE 1.Premessa Gli interventi finalizzati alla gestione delle emergenze che interessano il sistema viario autostradale

Dettagli

Comune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER SGOMBERO NEVE

Comune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER SGOMBERO NEVE Comune di Padova Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER Procedura di emergenza DISTRETTO PROVINCIALE PADOVA CITTÀ Aggiorna e sostituisce il

Dettagli

C O M U N E D I G I O V E P R O V I N C I A D I T E R N I

C O M U N E D I G I O V E P R O V I N C I A D I T E R N I PIANO EMERGENZA NEVE COMUNALE INVERNO 2012-2013 PREMESSA Il presente piano costituisce strumento di attivazione degli interventi e di coordinamento delle componenti della Protezione Civile affinché, in

Dettagli

Piano Comunale di Protezione Civile

Piano Comunale di Protezione Civile MODELLO D INTERVENTO B/6.5 Rischio antropico e residuo Paralisi traffico automobilistico collegato alla chiusura della viabilità autostradale EVENTO PREVEDIBILE E NON La Paralisi del traffico automobilistico

Dettagli

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA: RISCHIO GAS Versione 0.0 del 01.07.2011 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera GENERALITA Evento: Guasto o rottura con

Dettagli

PIANO NEVE MILANO SMISTAMENTO Orario 2013/2014

PIANO NEVE MILANO SMISTAMENTO Orario 2013/2014 PIANO NEVE MILANO SMISTAMENTO Orario 2013/2014 Fase di ALLERTAMENTO Definizione; Attivazione della fase di allertamento; Piano Neve Rete Ferroviaria Italiana Disponibilità risorse/impianti/attrezzature;

Dettagli

COMUNE DI RAGUSA REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI REPERIBILITA

COMUNE DI RAGUSA REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI REPERIBILITA COMUNE DI RAGUSA REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI REPERIBILITA ( approvato con deliberazione della Giunta municipale n. 211 del 29/05/2007) ART. 1 Oggetto del Regolamento. Il presente regolamento disciplina

Dettagli

PROCEDURA. Istituzione dei cancelli e attivazione delle ronde antisciacallaggio. PROTEZIONE CIVILE EDUCATIONAL www.casaleinforma.it/pcivile.

PROCEDURA. Istituzione dei cancelli e attivazione delle ronde antisciacallaggio. PROTEZIONE CIVILE EDUCATIONAL www.casaleinforma.it/pcivile. Comune di San Rocco al Porto Ufficio di Protezione Civile Sezione viabilità Bozza: Ottobre 2000 1a stesura: Luglio 2001 Verifica: Ottobre 2001 PROCEDURA Istituzione dei cancelli e attivazione delle ronde

Dettagli

COMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg.

COMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg. Approvato con delibera di G.C. n. 366 del 15.12.2008 REGOLAMENTO REPERIBILITA SERVIZIO TECNICO Art. 1 Oggetto del Regolamento. Il presente regolamento disciplina le modalità di attuazione del servizio

Dettagli

ALLEGATO 15. Misure di autoprotezione della Popolazione ALL N 15 MISURE DI AUTOPROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE

ALLEGATO 15. Misure di autoprotezione della Popolazione ALL N 15 MISURE DI AUTOPROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE PIANO EMERGENZA ESTERNO Pag 1 di 5 ALLEGATO 15 Misure di autoprotezione della Popolazione PIANO EMERGENZA ESTERNO Pag 2 di 5 Generalità Le azioni che le persone devono compiere, e quelle che devono evitare,

Dettagli

PIANO NEVE. COMUNE DI MARRADI Provincia di Firenze ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. 82/GC DEL 30.11.2013

PIANO NEVE. COMUNE DI MARRADI Provincia di Firenze ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. 82/GC DEL 30.11.2013 ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. 82/GC DEL 30.11.2013 SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO PIANO NEVE Per informazioni: Comune di Marradi (Fi) - Uff. Tecnico. Te.l. 055/8045952 - tecnico@comune.marradi.fi.it

Dettagli

Comune di Polesella PIANO NEVE

Comune di Polesella PIANO NEVE Comune di Polesella PIANO NEVE Presentazione Il Piano Neve definisce l insieme di attività da adottare per garantire la messa in sicurezza e la transitabilità delle strade quando si preveda il verificarsi

Dettagli

Evento meteo, idrogeologico e idraulico

Evento meteo, idrogeologico e idraulico 163 A seguito della ricezione di Avviso od Informativa di previsione per fenomeni meteorologici avversi o a seguito di un Ufficio Gestione delle Emergenze ed Eventi Servizio I/ Gestione Sala Operativa

Dettagli

ELABORAZIONE DEL MODELLO D INTERVENTO

ELABORAZIONE DEL MODELLO D INTERVENTO ELABORAZIONE DEL MODELLO D INTERVENTO COMUNE DI 1. FUNZIONALITA DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO LOCALE REPERIBILITA H 24. Il Piano deve contenere le informazioni necessarie e le modalità con cui la struttura

Dettagli

PIANO EMERGENZA NEVE ANNO 2014-2015

PIANO EMERGENZA NEVE ANNO 2014-2015 COMUNE DI CANNARA Provincia di Perugia PIANO EMERGENZA NEVE ANNO 2014-2015 1. PREMESSA 2. SCOPI DEL PIANO 3. FASI DI INTERVENTO MISURE PREVENTIVE 4. LIMITAZIONI DELLA VIABILITA ITINERARI ALTERNATIVI 5.

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo

Dettagli

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE

Dettagli

Comune di San Lazzaro di Savena. Piano Neve. informazioni e suggerimenti. per affrontare insieme le nevicate in città

Comune di San Lazzaro di Savena. Piano Neve. informazioni e suggerimenti. per affrontare insieme le nevicate in città Comune di San Lazzaro di Savena Piano Neve informazioni e suggerimenti per affrontare insieme le nevicate in città Comune di San Lazzaro di Savena Piano Neve Il nuovo Piano Neve di San Lazzaro di Savena

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA

Dettagli

EMERGENZA NEVE: COME GESTIRLA AL MEGLIO

EMERGENZA NEVE: COME GESTIRLA AL MEGLIO EMERGENZA NEVE: COME GESTIRLA AL MEGLIO La Provincia di Pistoia ha realizzato questo piccolo opuscolo per forinire ai cittadini le informazioni necessarie a prevenire gli eventuali disagi che la neve potrebbe

Dettagli

COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMANDO POLIZIA LOCALE 5(*2/$0(172'(/*58332 92/217$5,&,9,&,&2081$/, 9$//(/20(//,1$ Approvato dal Consiglio Comunale in data 06 luglio 2007 con deliberazione

Dettagli

Procedura Operativa: ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE

Procedura Operativa: ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE Procedura Operativa: ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE Al verificarsi di un evento a carattere sovracomunale (Tipo B), o di un evento che interessa un singolo Comune ma che il Comune stesso

Dettagli

COMUNE DI PONTERANICA PIANO EMERGENZA NEVE

COMUNE DI PONTERANICA PIANO EMERGENZA NEVE COMUNE DI PONTERANICA PIANO EMERGENZA NEVE 1 PIANO EMERGENZA NEVE INDICE: 1. Premessa 2. Scopo del piano 3. Fasi di intervento 4. Limitazioni della viabilità 5. Intervento 1 prevenzione ghiaccio 6. Intervento

Dettagli

COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA

COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA Provincia di Ancona PIANO COMUNALE DI EMERGENZA NEVE Piano comunale di Emergenza Neve Revisione Aprile 2013 INDICE: 1. Premessa 2. Scopo del piano 3. Fasi di intervento 4.

Dettagli

COMUNE DI CAMPOFORMIDO DISTRETTO DEL CORMOR

COMUNE DI CAMPOFORMIDO DISTRETTO DEL CORMOR COMUNE DI CAMPOFORMIDO DISTRETTO DEL CORMOR 1 COSA FARE IN CASO DI: FRANA ALLUVIONE TROMBA D ARIA TEMPORALE CON FULMINI TERREMOTO 2 SE TI TROVI IN UN LUOGO CHIUSO: 1. mantieni la calma; COSA FARE IN CASO

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO

MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO Qualora si verichi un incidente tale da rendere necessario l abbandono cautelativo dell edificio (p. es.

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO

Dettagli

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale. Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco. Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta

UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco. Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA DELL UNIONE

Dettagli

Reggio Emilia PIANO NEVE 2012-2013 INFORMAZIONI E SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE INSIEME LE NEVICATE IN CITTÁ

Reggio Emilia PIANO NEVE 2012-2013 INFORMAZIONI E SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE INSIEME LE NEVICATE IN CITTÁ Reggio Emilia PIANO NEVE 2012-2013 INFORMAZIONI E SUGGERIMENTI PER AFFRONTARE INSIEME LE NEVICATE IN CITTÁ ANCHE TU PER ESEMPIO DIVENTA VOLONTARIO PER L EMERGENZA NEVE Anche quest anno il Comune, in collaborazione

Dettagli

CITTA DI MEDE COMANDO POLIZIA LOCALE REGOLAMENTO DEL GRUPPO DEI VOLONTARI CIVICI PER LA SICUREZZA - CITTA DI MEDE -

CITTA DI MEDE COMANDO POLIZIA LOCALE REGOLAMENTO DEL GRUPPO DEI VOLONTARI CIVICI PER LA SICUREZZA - CITTA DI MEDE - CITTA DI MEDE COMANDO POLIZIA LOCALE ***************************************************** REGOLAMENTO DEL GRUPPO DEI VOLONTARI CIVICI PER LA SICUREZZA - CITTA DI MEDE - *****************************************************

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del

Dettagli

COMUNE DI ORIOLO ROMANO Provincia di Viterbo PIANO COMUNALE DI EMERGENZA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO NEVE E GHIACCIO

COMUNE DI ORIOLO ROMANO Provincia di Viterbo PIANO COMUNALE DI EMERGENZA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO NEVE E GHIACCIO COMUNE DI ORIOLO ROMANO Provincia di Viterbo PIANO COMUNALE DI EMERGENZA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO NEVE E GHIACCIO PRINCIPALI NORME DI COMPORTAMENTO E AUTOPROTEZIONE IN CASO DI NEVE E GELO A CASA: -

Dettagli

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali

Dettagli

Pianificazione Invernale Edizione 2014-2015

Pianificazione Invernale Edizione 2014-2015 Pianificazione Invernale Edizione 2014-2015 PIANIFICAZIONE INVERNALE PER LA GESTIONE DELLA VIABILITA E REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI MEZZI PESANTI IN AUTOSTRADA IN CASO DI PRECIPITAZIONI NEVOSE

Dettagli

PROCEDURA DI ALLARME CHE COSA NON DEVE FARE CHI CHE COSA DEVE FARE

PROCEDURA DI ALLARME CHE COSA NON DEVE FARE CHI CHE COSA DEVE FARE All.OdS 9/04 Agg.12 UMC SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA Pag. 1 di 3 TO Procedura Operativa in caso di Evacuazione 1. SCOPO Scopo della presente procedura operativa è quello di fornire tutte le indicazioni

Dettagli

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA Allegato A PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA AUSER Volontariato Parma, Associazione di volontariato per l autogestione dei servizi e la solidarietà, ha predisposto

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.

Dettagli

Incidente chimico-industriale stabilimento/nucleare/trasporti

Incidente chimico-industriale stabilimento/nucleare/trasporti chimico-industriale stabilimento/nucleare/trasporti 203 Consulta i capitoli, la cartografia e le tavole degli Scenari predefiniti e dei Piani di emergenza per rischio specifico e attua le procedure degli

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO OGGETTO: Manutenzione maniglioni antipanico e porte REI CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO Verbania, lì ottobre 2011 IL DIRIGENTE DIPARTIMENTO LL.PP. Ing. Noemi Comola Art. 1 Oggetto dell appalto L appalto

Dettagli

PIANO PER L ESODO ESTIVO 2015

PIANO PER L ESODO ESTIVO 2015 PIANO PER L ESODO ESTIVO 2015 Agosto 2015: previsioni di traffico nella direttrice Milano - Trieste Autostrade A4 da Padova Est a Venezia Est e A57 Tangenziale di Mestre Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

PIANO NEVE 2013-2016

PIANO NEVE 2013-2016 COMUNE DI MONTEFIORINO (DECORATO DI MEDAGLIA D ORO AL VALOR MILITARE) Provincia di Modena UFFICIO TECNICO COMUNALE PIANO NEVE 2013-2016 Il Coordinatore Il Responsabile del Settore Tecnico PIANO NEVE INVERNO

Dettagli

Provincia di Savona Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Protezione Civile. Piano di Emergenza Speditivo per il Rischio Idrogeologico

Provincia di Savona Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Protezione Civile. Piano di Emergenza Speditivo per il Rischio Idrogeologico DEFINIZIONE DELLO SCENARIO Il dato fondamentale per la redazione di un piano di Emergenza, è la definizione dello scenario di riferimento. Per tale capitolo si fa riferimento ai risultati emersi dallo

Dettagli

PROGETTO DI UN NUOVO PERCORSO CICLABILE E PEDONALE IN VIA VITTORIO VENETO A BOLZANO

PROGETTO DI UN NUOVO PERCORSO CICLABILE E PEDONALE IN VIA VITTORIO VENETO A BOLZANO RELAZIONE TECNICA PROGETTO DI UN NUOVO PERCORSO CICLABILE E PEDONALE IN VIA VITTORIO VENETO A BOLZANO A cura dell Ufficio Mobilità del Comune di Bolzano Ripartizione 5. Pianificazione e Sviluppo del 1.

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA'

COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA' COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA' Art. 1 Servizio di Pronta Reperibilità- Istituzione e finalità 1.Nell ambito del Territorio del Comune di Ruffano è

Dettagli

PIANO NEVE BOLOGNA Orario 2013/2014

PIANO NEVE BOLOGNA Orario 2013/2014 PIANO NEVE BOLOGNA Orario 2013/2014 Fase di ALLERTAMENTO Definizione Attivazione della fase di allertamento Piano Neve Rete Ferroviaria Italiana Disponibilità risorse/impianti/attrezzature Azioni preventive/disposizioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO

GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO 1) INTRODUZIONE... 2 2) EMERGENZE DI SERVIZIO... 2 2.1) LE TIPOLOGIE DI EMERGENZA... 2 2.2) INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EMERGENZE... 2 3) OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI...

Dettagli

cod edificio 00280 DII / DEI via Gradenigo 6/a FASI OPERATIVE

cod edificio 00280 DII / DEI via Gradenigo 6/a FASI OPERATIVE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELL INFORMAZIONE DISPOSIZIONI GENERALI IN CASO DI EMERGENZA O PROVA DI EVACUAZIONE cod edificio 00280 DII / DEI via Gradenigo 6/a Avvio

Dettagli

10040 - Provincia di TORINO. Ufficio del Responsabile dei lavori Pubblici, Manutenzioni e Patrimonio e-mail roberto.racca@comune.volvera.to.

10040 - Provincia di TORINO. Ufficio del Responsabile dei lavori Pubblici, Manutenzioni e Patrimonio e-mail roberto.racca@comune.volvera.to. Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze, derivanti da attività affidate ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, ai sensi del D.Lgs. 81/08 art. 26 comma 3. Servizio di sgombero

Dettagli

SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO

SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO Elaborata a cura del U.N.U.C.I. Gruppo Provinciale Protezione Civile Ten. F. MESSINA Non dobbiamo mai dare per scontato che a risolvere i nostri problemi siano sempre

Dettagli

IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI

IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI I docenti non possono mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni e devono pertanto: sorvegliare gli alunni conoscere e informare gli alunni loro affidati sulle

Dettagli

Sezione Provinciale di Salerno

Sezione Provinciale di Salerno E.R.A. Sezione Provinciale di Salerno Esercitazione di Protezione Civile con l utilizzo del sistema APRS (Automatic Position Reporting System) per la radiolocalizzazione di obiettivi sul territorio attraverso

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo

Dettagli

e viabilità stradale in seguito a sinistro

e viabilità stradale in seguito a sinistro Servizio di ripristino della sicurezza e viabilità stradale in seguito a sinistro AREA SICURA offre a Enti quali Province e Comuni un servizio ii peril PRONTO INTERVENTO in caso di incidenti stradali,

Dettagli

ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI NEL LICEO Si riportano, quale esempio e non esaustivi,

Dettagli

2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA

2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA ALLEGATO B 1) SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura ha lo scopo di realizzare le condizioni di massima sicurezza per tutti coloro che intendono conferire materiali/rifiuti nel CENTRO DI RACCOLTA

Dettagli

REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE VOLONTARI CIVICI CENTALLO EVENTI

REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE VOLONTARI CIVICI CENTALLO EVENTI CONSIGLIO COMUNALE DELIBERAZIONE N. 39 DEL 27.05.2011 AD OGGETTO: ADOZIONE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE VOLONTARI CIVICI CENTALLO EVENTI. REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE VOLONTARI CIVICI CENTALLO EVENTI Art.

Dettagli

PIANO DI EMERGENZA PER CADUTA NEVE FORMAZIONE DI GHIACCIO E ONDATE DI GRANDE FREDDO

PIANO DI EMERGENZA PER CADUTA NEVE FORMAZIONE DI GHIACCIO E ONDATE DI GRANDE FREDDO PIANO DI EMERGENZA PER CADUTA NEVE FORMAZIONE DI GHIACCIO E ONDATE DI GRANDE FREDDO 469 ORDINANZA DEL SINDACO... del IL SINDACO Oggetto: Disposizioni per l emergenza di caduta neve -formazione di ghiaccio

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

3.4.1 Descrizione del Programma

3.4.1 Descrizione del Programma PROGRAMMA N - 014 REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI RESPONSABILE ING. LEO GALLI (Il riferimento al Responsabile è puramente indicativo, individuazione

Dettagli

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete Sede Legale: via Bottenigo, 64 a 30175 Marghera Venezia Tel. 041 5497111 - Fax. 041 935181 R.I./C.F./P.IVA 03829590276 Iscr. R.E.A. VE 0341881 Cap. Sociale

Dettagli

COMUNE DI COSIO VALTELLINO (PROVINCIA DI SONDRIO) Regolamento comunale dei Volontari della Protezione Civile

COMUNE DI COSIO VALTELLINO (PROVINCIA DI SONDRIO) Regolamento comunale dei Volontari della Protezione Civile COMUNE DI COSIO VALTELLINO (PROVINCIA DI SONDRIO) Regolamento comunale dei Volontari della Protezione Civile Allegato alla deliberazione C.C. 35/2007 Comune di Cosio Valtellino Provincia di Sondrio REGOLAMENTO

Dettagli

B. INDIVIDUAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO

B. INDIVIDUAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO B. INDIVIDUAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO Descrizione I rischi sono noti e quantificabili quando ci sono dei sistemi di monitoraggio presenti nel territorio che consentano di attivare la risposta locale

Dettagli

PROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1

PROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1 PROGETTO SICUREZZA ISTITUTO COMPRENSIVO OVEST 1 BRESCIA Unità didattica n. 1 LA PROVA D EVACUAZIONE Percorsi d apprendimento A 1A.1 Il percorso d evacuazione 1A.2 I comportamenti corretti 1A.3 La segnaletica

Dettagli

PROGETTO NONNI VIGILI AVVISO PUBBLICO PER CONFERIMENTO INCARICO AD ANZIANI VOLONTARI PER LA VIGILANZA NEI PRESSI DELLE SCUOLE.

PROGETTO NONNI VIGILI AVVISO PUBBLICO PER CONFERIMENTO INCARICO AD ANZIANI VOLONTARI PER LA VIGILANZA NEI PRESSI DELLE SCUOLE. Città di Martano Prov. di Lecce Хώρα Μαρτάνα Ελλάς τόυ ερεντόυ Via G. Marconi n.21-73025 telefax 0836-575288 http://comune.martano.le.it/ mailto:poliziamunicipale@comune.martano.le.it COMANDO POLIZIA MUNICIPALE

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6

Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6 Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Pagina 1 di 6 ART. 1 È costituito presso la sede municipale il GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO

Dettagli

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti

Dettagli

GRUPPO DI LAVORO. Valutazione Integrata Regolamento Urbanistico COLLABORATORI. Dott. Eva Golfarini

GRUPPO DI LAVORO. Valutazione Integrata Regolamento Urbanistico COLLABORATORI. Dott. Eva Golfarini GRUPPO DI LAVORO Responsabile del Procedimento Sindaco Assessore all Urbanistica Garante della Comunicazione Coordinamento generale P.E. Claudio Filiberti Michele Boscagli Giulia Maccari Dott. Antonio

Dettagli

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...

Dettagli

Comune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER BLACK OUT

Comune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER BLACK OUT Comune di Padova Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER BLACK OUT Procedura di emergenza DISTRETTO PROVINCIALE PADOVA CITTÀ Aggiorna e sostituisce

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO PROVINCIA MILANO

COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO PROVINCIA MILANO COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO PROVINCIA MILANO REGOLAMENTO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Art. 1 E costituito presso la sede municipale il gruppo comunale di volontari di protezione

Dettagli

5 MODELLO DI INTERVENTO

5 MODELLO DI INTERVENTO Aggiornato al: 16.09.2009 MODELLO DI INTERVENTO pag. 5.1 5 MODELLO DI INTERVENTO Una parte fondamentale della redazione del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile è la realizzazione dei Modelli

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (L.123/07 - art. 26 del D.Lgs. 81/08) STAZIONE APPALTANTE:

Dettagli

ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA

ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE (redatto ai sensi del D.Lgs 81/2008 ) TORRE G. NA Definizioni generali 1.1 Obiettivi I principali obiettivi del piano di emergenza

Dettagli

COMUNE DI DRESANO PIANO DI EMERGENZA NEVE

COMUNE DI DRESANO PIANO DI EMERGENZA NEVE COMUNE DI DRESANO PIANO DI EMERGENZA NEVE INDICE: 1. Premessa 2. Scopo del piano 3. Fasi di intervento 4. Limitazioni della viabilità 5. Intervento 1 prevenzione ghiaccio 6. Intervento 2 sgombero neve

Dettagli

PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI ORCO FEGLINO

PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI ORCO FEGLINO PROVINCIA DI SAVONA COMUNE DI ORCO FEGLINO REDAZIONE DI PIANO COMUNALE DI EMERGENZA TOMO 3 : RISCHIO INCENDI DI INTERFACCIA TOMO 4 : RISCHIO SISMICO TOMO 5 : RISCHIO NIVOLOGICO MARZO 2014 1 Indice TOMO

Dettagli

A.M.I.U. GENOVA s.p.a.

A.M.I.U. GENOVA s.p.a. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. (art. 7, c.3, D.Lgs 626/94, come modificato dall art. 3, c 1, lett. A della L.123/07, art. 26 Testo Unico sulla sicurezza 81/08) RIFERIMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ACCESSO, CIRCOLAZIONE E SOSTA DEI VEICOLI ALL INTERNO DEL PARCHEGGIO FONTANAROSSA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ACCESSO, CIRCOLAZIONE E SOSTA DEI VEICOLI ALL INTERNO DEL PARCHEGGIO FONTANAROSSA AZIENDA METROPOLITANA TRASPORTI CATANIA S.p.A Via Sant Euplio, 168 95125 - Catania REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ACCESSO, CIRCOLAZIONE E SOSTA DEI VEICOLI ALL INTERNO DEL PARCHEGGIO FONTANAROSSA 1.

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA

ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA ISTITUTO COMPRENSIVO 10 VICENZA Scuola dell infanzia Carlo Collodi REGOLAMENTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI La scuola è un ambiente educativo sereno, governato dal rispetto dei diritti e dei doveri di ognuno.

Dettagli

Comune di Guiglia Provincia di Modena

Comune di Guiglia Provincia di Modena Comune di Guiglia Provincia di Modena Regolamento Comunale di volontari di Protezione Civile Art.1 (Oggetto e Finalità) Oggetto del presente Regolamento è la costituzione e l organizzazione di una struttura

Dettagli

Allegato G Schede segnaletica di sicurezza

Allegato G Schede segnaletica di sicurezza Allegato G Schede segnaletica di sicurezza Schede SEGNALETICA 1 Segnaletica di sicurezza In cantiere dovrà essere posizionata la segnaletica di sicurezza, conforme al D. Lgs. 81/08. Quando nei luoghi di

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

PIANO DI PRIMO SOCCORSO

PIANO DI PRIMO SOCCORSO SCUOLA DELL'INFANZIA L'AQUILONE 9 Istituto Comprensivo - PADOVA PIANO DI PRIMO SOCCORSO IL PRIMO SOCCORSO È RIVOLTO A QUALSIASI PERSONA PRESENTE NELLA SCUOLA CHE INCORRA IN INFORTUNIO O MALORE. Insegnanti

Dettagli

COMUNE DI CASTELLANA GROTTE Provincia di Bari

COMUNE DI CASTELLANA GROTTE Provincia di Bari COMUNE DI CASTELLANA GROTTE Provincia di Bari AVVISO INDAGINE CONOSCITIVA PER L INDIVIDUAZIONE DI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DISPONIBILI ALLA COLLABORAZIONE CON L ENTE IN CASO DI

Dettagli

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA LASCHI AREZZO

PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA LASCHI AREZZO Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA LASCHI AREZZO 1 STRUTTURA SEDE RESIDENZA LASCHI (AREZZO) Via G. Laschi, 24 AREZZO

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08 Affidamento di servizi didattico/educativi e di integrazione scolastica: Accompagnamento sugli scuolabus Centri

Dettagli

DELL'ATTO DI NOTORIETA'

DELL'ATTO DI NOTORIETA' via iscritto in data incaricato dal Sig, in qualità di REDIGE LA SEGUENTE PERIZIA DI ASSEVERAMENTO SULL IMPIANTO ELETTRICO 1 via iscritto al della provincia di al N in data incaricato dal Sig, in qualità

Dettagli