RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA SUGLI IMPIANTI RELATIVI ALL INTERVENTO DI ADEGUAMENTO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT PALARAMINI POSTO IN

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1 RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA SUGLI IMPIANTI RELATIVI ALL INTERVENTO DI ADEGUAMENTO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT PALARAMINI POSTO IN VIALE DELLE OLIMPIADI IMPIANTO TERMICO. L impianto termico in esame è a servizio del palazzotto dello sport posto in Empoli via delle Olimpiadi, di proprietà del Comune di Empoli, adibito a pubblica palestra in cui hanno luogo manifestazioni sportive che prevedono l afflusso del pubblico. L alimentazione agli elementi radianti è fornita da una dorsale esistente, in acciaio, staffata a soffitto che attraversa, longitudinalmente, il corridoio adiacente al campo da gioco. Da tale dorsale si dirameranno i vari stacchi di alimentazione degli elementi radianti. Dopo ogni stacco verranno installate valvole a sfera ad altezza soffitto, in modo da poter sezionare l impianto in caso di opere di manutenzione. L intervento consiste nella realizzazione di un impianto a pannelli radianti nella zona nuova (LOTTO 3) e nel recupero di n 3 radiatori esistenti. L impianto centralizzato del palazzetto è in grado di produrre acqua alla temperatura di 70 C, ideale per i radiatori, ma non adeguata all impianto dei pannelli radianti. Per questo motivo sul collettore dell impianto a pavimento verrà installata una valvola miscelatrice a 3 vie termostatica che consentirà di immettere nei circuiti acqua a temperatura non superiore a 40 C. Verrà installato un solo collettore da 12 attacchi da ø 3/4", da posizionare sotto la finestra accanto alla porta di ingresso agli spogliatoi. L impianto a pannelli radianti è stato calcolato considerando una temperatura di mandata pari a 38 C, con salto termico pari a 5 C, con temperatura interna dei locali di 20±2 C. Con tali caratteristiche sarà possibile sopperire al fabbisogno termico degli ambienti. Il calcolo del fabbisogno termico degli ambienti del LOTTO 3 è stato eseguito tenendo conto dei seguenti fattori: - Trasmittanza pareti esterne 1.3 W/mq C - Trasmittanza infisso + vetro 3.0 W/mq C - Trasmittanza solaio su terreno 1.1 W/mq C Pag. 1 di 8

2 - Trasmittanza solaio copertura 1.1 W/mq C Coefficiente di esposizione: - Nord Sud 1 - Est e Ovest 1.1 Da tali coefficienti si ricavano i seguenti calcoli: SPOGLIATOIO 1 - Parete esterna esposta a est: 15.54mq x 1.1 x 1.3 W/mq C x t 20 C = W - Infisso + vetro esposta a est: 0.50mq x 1.1 x 3.0 W/mq C x t 20 C = 33 W - Parete esterna esposta a nord: 15.00mq x 1.2 x 1.3 W/mq C x t 20 C = 468 W - Infisso + vetro esposta a nord: 0.50mq x 1.2 x 3.0 W/mq C x t 20 C = 36 W - Solaio su terreno: 16.65mq x 1.1 W/mq C x t 10 C = W - Copertura: 16.65mq x 1.1 W/mq C x t 20 C = W Totale dispersioni : W INGRESSO - Parete esterna esposta a nord: 3.45mq x 1.2 x 1.3 W/mq C x t 20 C = W - Infisso esposta a nord: 2.85 mq x 1.2 x 3.0 W/mq C x t 20 C = W - Solaio su terreno: 3mq x 1.1 W/mq C x t 10 C = 33 W - Copertura: 3mq x 1.1 W/mq C x t 20 C = 66 W Totale dispersioni : W SPOGLIAOTOIO 2 - Parete esterna esposta a nord: 12.60mq x 1.2 x 1.3 W/mq C x t 20 C = W - Infisso + vetro esposta a nord: 1.76mq x 1.2 x 3.0 W/mq C x t 20 C = W - Solaio su terreno: 17.40mq x 1.1 W/mq C x t 10 C = W - Copertura: 17.40mq x 1.1 W/mq C x t 20 C = W Totale dispersioni : W SPOGLIAOTOIO ARBITRO - Solaio su terreno: 7.20mq x 1.1 W/mq C x t 10 C = 79.2 W - Copertura: 7.20mq x 1.1 W/mq C x t 20 C = W Totale dispersioni : W Totale dispersioni LOTTO 3 = W Per il locale RECEPTION essendo un volume nuovo rispetto alla volumetria esistente le strutture e gli infissi rispetteranno le trasmittanze previste secondo il D.lgs. 311/06. - Trasmittanza pareti esterne 0.30 W/mq C - Trasmittanza infisso + vetro 1.60 W/mq C - Trasmittanza solaio su terreno 0.30 W/mq C Pag. 2 di 8

3 - Trasmittanza solaio copertura 0.30 W/mq C Da tali coefficienti si ricavano i seguenti calcoli: - Parete esterna esposta a ovest: 3.86mq x 1.1 x 0.30 W/mq C x t 20 C = W - Infisso + vetro esposta a ovest: 0.64mq x 1.1 x 1.60 W/mq C x t 20 C = W - Solaio su terreno: 4.50mq x 0.30 W/mq C x t 10 C = 13.5 W - Copertura: 4.50mq x 0.30 W/mq C x t 20 C = 27 W Totale dispersioni : W L impianto a radiatori esistente rimarrà pressoché immutato; solo nel LOTTO 3 verranno smontati n 3 radiatori che verranno riutilizzati nei seguenti locali: - radiatore 17 elementi, 4 colonne, alto 800 mm da posizionare nel nuovo Ufficio Gestore - radiatore 20 elementi, 4 colonne, alto 800 mm da posizionare nella nuova Reception - radiatore 10 elementi, 4 colonne, alto 600 mm da posizionare nell Infermeria Su ogni radiatore sarà installata una valvola termostatica che garantirà la regolazione della temperatura nel singolo ambiente. IMPIANTO ESTRAZIONE E RICAMBIO ARIA Per il dimensionamento dell impianto di estrazione dell aria sono state seguite le indicazioni della norma UNI riguardante la gestione degli impianti aeraulici ai fini del benessere. Tale norma prevede che negli edifici classificati palestre sia previsto quanto segue: - ricambi d aria servizi: n 8 vol/h - ricambi d aria spogliatoi: n 2.5vol/h Servizio tipo: 2.5mq x 3.5m = 8.75mc volume servizio 8.75mc x 8vol/h = 70 mc/h portata aria richiesta Spogliatoio tipo: 23.2mq x 3.5m = 81.2mc volume spogliatoio 81.2mc x 2.5m = 203 mc/h portata aria richiesta Per il ricambio d aria saranno utilizzati degli estrattori canalizzabili aventi portata nominale pari a 120mc/h che garantiranno un pieno ricambio nei servizi, mentre negli spogliatoi integreranno il ricambio già fornito da finestre con apertura sull esterno. Per evitare che gli ambienti, dove sono presenti gli estrattori, siano soggetti a fenomeni di depressione, le porte dovranno essere rialzate dal pavimento di circa 1.5cm in modo da garantire il reintegro d aria estratto. Pag. 3 di 8

4 IMPIANTO IDRICO-SANITARIO. La produzione dell acqua calda sanitaria sarà affidata all impianto di produzione e accumulo esistente. Sopra la zona Ufficio Gestore, Magazzino, Bar è prevista la predisposizione per l installazione di pannelli solari con i rispettivi bollitori di accumulo che dovranno servire le utenze dei nuovi Spogliatoi Atleti ed Arbitri. In questa fase verrà predisposto sullo stacco di alimentazione dei servizi del LOTTO 3 una tubazione proveniente dai futuri accumuli, in modo da poter commutare l afflusso dell acqua calda sanitaria dal sistema solare, una volta realizzato. L alimentazione degli utilizzi è fornita da una dorsale esistente, in acciaio zincato, staffata a soffitto che attraversa, longitudinalmente, il corridoio adiacente al campo da gioco. Da tale dorsale si dirameranno i vari stacchi di alimentazione dei servizi. La nuova distribuzione sarà realizzata con tubazioni in multistrato tipo Wavin isolate come previsto dal DM 311/06. Dette tubazioni saranno posate sottotraccia nella zona nuova (LOTTO 3) e posate in vista nelle altre zone soggette all intervento. Prima dell ingresso in ogni servizio saranno installati rubinetti a sfera a cappuccio cromato per le tubazione sottotraccia e valvole a sfera per la distribuzione in vista. Il diametro dei rubinetti d intercettazione sarà pari a quello della tubazione in cui sono inseriti. Nel Calcolo Del Fabbisogno Idrico per il dimensionamento delle tubazioni nel LOTTO 3 abbiamo considerato le seguenti portate e contemporaneità: - DOCCE n 9 x 0.2 l/s = 1.8 l/s - Fattore di contemporaneità 1 (utilizzo 100%) Da tale calcolo la dorsale principale risulta essere da ø2 (øe 63x6) Per lo spogliatoio atleti abbiamo considerato le seguenti portate e contemporaneità: - DOCCE n 4 x 0.2 l/s = 0.8 l/s - Fattore di contemporaneità 1 (utilizzo 100%) Da tale calcolo la dorsale principale risulta essere da ø1 (øe 32x3) Per lo spogliatoio arbitri abbiamo considerato le seguenti portate e contemporaneità: - DOCCE n 2 x 0.2 l/s = 0.4 l/s - Fattore di contemporaneità 1 (utilizzo 100%) Da tale calcolo la dorsale principale risulta essere da ø3/4 (øe 25x2.5) IMPIANTO ANTINCENDIO. L impianto sarà realizzato installando n 4 naspi UNI 25 (DN20) come indicato negli elaborati grafici. Pag. 4 di 8

5 L intervento non prevede la creazione di un anello antincendio indipendente per l alimentazione dei naspi, che verranno alimentati dalla normale rete idrica, come previsto dal DM 18 marzo Le tubazioni saranno in acciaio zincato staffate a soffitto e dovranno essere opportunamente coibentate nei passaggi esterni. I naspi avranno una portata di 35 l/m e una pressione non inferiore a 2 bar in fase di scarica, con fattore contemporaneità pari a 1. IMPIANTO SCARICHI. Gli scarichi previsti nell intervento riguardano le acque saponose e fecali dei servizi igienici e delle docce dei LOTTO dei bagni. Gli scarichi delle acque nere e saponose saranno realizzati con tubazioni in PVC del tipo autoestinguente, con giunzioni ad innesto. Prima dell immissione degli scarichi nella fognatura principale comunale, sarà prevista l installazione di n 2 fosse biologiche tipo Imhoff: una di capacità di capacità 750 Litri, per i servizi del LOTTO 5, e una di capacità 2920 Litri per il LOTTO Ogni fossa biologica sarà ventilata mediante una propria tubazione sfociante nella copertura. IMPIANTO ELETTRICO. L impianto elettrico è suddiviso in: - Impianto Distribuzione Ordinaria - Impianto Distribuzione di Emergenza IMPIANTO DISTRIBUZIONE ORDINARIA La distribuzione dei corpi illuminanti è stata realizzata in base ai risultati del calcolo dell illuminamento sottostante. SPOGLIATOIO 1 e 2 Consideriamo a e b i lati del locale in oggetto. Il coefficiente K per calcolare la riflessione del locale dalla tabella CIE risulta 0.6, considerando l altezza utile degli apparecchi di 3.15m. Il coefficiente di utilizzazione, tenendo conto del coefficiente K risulta 0.28 Il flusso luminoso della lampada fluorescente lineare T8 ø26mm prevista negli elaborati è di lumen. L illuminamento medio previsto ad impianto nuovo è di 200 lux. Dai dati sopra riportati si può calcolare il numero degli apparecchi necessari: N app. = [E m x (axb)] / C u x C m x Φ N app. = [200 x (5.35 x 4 )] / 0,28 x 1 x = 2.9 Pag. 5 di 8

6 Da tale calcolo si deduce la necessità di installare 2 corpi illuminanti dalle caratteristiche sopra riportate come evidenziato negli elaborati grafici. SPOGLIATOIO ARBITRO Consideriamo a e b i lati del locale in oggetto. Il coefficiente K per calcolare la riflessione del locale dalla tabella CIE risulta 0.6, considerando l altezza utile degli apparecchi di 3.15m. Il coefficiente di utilizzazione, tenendo conto del coefficiente K risulta 0.28 Il flusso luminoso della lampada fluorescente lineare T8 ø26mm prevista negli elaborati è di lumen. L illuminamento medio previsto ad impianto nuovo è di 200 lux. Dai dati sopra riportati si può calcolare il numero degli apparecchi necessari: N app. = [E m x (axb)] / C u x C m x Φ N app. = [200 x (4.10 x 3.20 )] / 0,28 x 1 x = 1.8 Da tale calcolo si deduce la necessità di installare 2 corpi illuminanti dalle caratteristiche sopra riportate come evidenziato negli elaborati grafici. L intervento prevede una nuova distribuzione dell illuminazione mediante corpi dotati di grado di protezione IP65 e lampade fluorescenti da 1x58W. L accensione delle lampade sarà comandata da punti interrotti o deviati indicati negli elaborati grafici. Per quanto riguarda le lampade posizionate nei corridoi, l accensione verrà comandata direttamente dal Q.E.G. Il WC a servizio di persone disabili sarà dotato di un pulsante a tirante per la chiamata, un indicatore ottico acustico posizionato in un punto ben visibile al personale di servizio e un pulsante di tacitazione posto all interno del WC. Nei servizi igienici privi di apertura diretta all esterno (sia WC che docce) saranno installati degli aspiratori canalizzati in grado di fornire un ricambio d aria adeguato all ambiente in cui si trovano, comandati dall accensione dei rispettivi corpi illuminanti. Negli spogliatoi della parte nuova (LOTTO 3) saranno installati n 6 asciugacapelli temporizzati a parete. Tutte le apparecchiature saranno protette seguendo i seguenti criteri: 1) La protezione dai contatti indiretti sarà realizzata tramite: - messa a terra di tutti gli involucri metallici delle apparecchiature elettriche (masse) escluso quelle a doppio isolamento; Pag. 6 di 8

7 - interruzione automatica del guasto verso terra tramite interruttore automatico differenziale di adeguata portata e di corrente d'intervento verso terra coordinata con il valore della resistenza di terra in modo da interrompere il guasto entro 0,4 sec. 2) La protezione dai contatti diretti sarà realizzata tramite : - indice di protezione degli involucri contenenti i componenti elettrici pari al valore minimo IP 20; detto involucro deve essere apribile solo con attrezzo o chiave; - la protezione aggiuntiva dai contatti diretti può essere realizzata tramite interruttore automatico differenziale di adeguata portata e di corrente verso terra ad alta sensibilità (0,03 A). 3) La protezione dai sovraccarichi sara' realizzata tramite : - interruzione automatica del circuito tramite interruttore automatico a rele' termico di adeguata corrente nominale In, di valore inferiore alla Iz(portata del cavo) ed avente una corrente di intervento If inferiore ad 1,45 Iz. 4) La protezione dal corto circuito sarà realizzata tramite : - interruzione automatica del circuito tramite interruttore automatico a rele' magnetico di adeguata portata e potere di interruzione, in modo da interrompere la max corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione della protezione. L' interruttore magnetico deve interrompere la corrente di corto circuito in un tempo non superiore a quello che porterebbe i conduttori alla temperatura limite ammissibile in modo che il rapporto (IxI) t sia inferiore al rapporto (KxK)(SxS) dove la I = corrente di corto circuito t = tempo di intervento della protezione magnetica K = coefficiente che dipende dalla natura del conduttore S = sezione del conduttore La protezione dai corto circuiti e sovraccarichi e' generalmente assicurata da un unico dispositivo denominato interruttore magnetotermico. 5) Bagni: Negli ambienti contenenti docce l'installazione dei componenti elettrici e' vincolata dalle prescrizioni delle Norme CEI 64-8/7 sezione 701. In particolare: Zone 0 = Vietata l'installazione di apparecchiature ed utilizzatori Zona 1 = Vietata l'installazione c.s. ammessi solo scaldacqua ed apparecchi Selv 25 V Zona 2 = Vietata l'installazione c.s. ammessi c.s. ed apparecchi di illuminazione classe II Pag. 7 di 8

8 Zona 3 = Nessuna limitazione Grado di protezione richiesto = IP 41 pulizia ordinaria IP 55 pulizia getto d'acqua I differenziale = 30 ma. Collegamento equipotenziale supplementare Condutture incassate sotto intonaco di spessore minimo 5 cm. Nel LOTTO 2 il quadro elettrico generale esistente dovrà essere spostato come riportato negli elaborati grafici. Negli spogliatoi esistenti, del LOTTO 6, si dovranno cambiare le protezioni dei phoon, in quanto quelle attuali sono non idonee alle normative vigenti. L impianto di terra dovrà essere verificato, le canalette esistenti di distribuzione dovranno essere, dove questo non sia riscontrato, collegate all impianto di terra. Nel LOTTO 3-4 l impianto elettrico sarà realizzato sottotraccia e dovranno essere previste nuove linee di alimentazione con i relativi interruttori di protezione nel quadro generale. Nel LOTTO 5 e nell adeguamento dell impianto di emergenza, la distribuzione avverrà in vista tramite tubazioni in PVC o, dove presenti, nelle canalette esistenti. Tutti gli interruttori presenti nel quadro generale dovranno essere testati per verificarne la corretta funzionalità ed in caso di riscontro negativo, sostituiti. Nell interruttore generale posto vicino al quadro generale, dovrà essere montata la bobina di sgancio a lancio di corrente, che dovrà essere collegata ai 2 pulsanti di emergenza posti nelle uscite di sicurezza. Nel quadro generale dovranno essere aggiunti gli interruttori che proteggeranno le nuove linee di illuminazione interna ed esterna previste negli elaborati. IMPIANTO DISTRIBUZIONE DI EMERGENZA Nell intervento verranno installate lampade di emergenza secondo i seguenti criteri: - Illuminamento minimo pari a 2 Lux su tutta la superficie accessibile al personale del complesso (Zone Antipanico). - Illuminamento minimo pari a 5 Lux su tutte le vie di esodo. Le lampade saranno di 3 tipi: lampada di emergenza 24W (SE); lampada di emergenza 11W(SE); lampada di segnalazione tipo Slim dotata di pittogramma (SA). Nell edificio saranno presenti pulsanti di sgancio elettrico e pulsanti di allarme antincendio posizionati dove indicato negli elaborati grafici. Inoltre saranno installati segnalatori otticiacustici (TOA) alimentati da UPS con un autonomia di 30min. Pag. 8 di 8

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