COMUNICAZIONE RADIO IN EMERGENZA

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1 COMUNICAZIONE RADIO IN EMERGENZA 1 CORSO per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile di Roberto Dedè

2 Le Radiocomunicazioni di Emergenza La conseguenza più immediata agli eventi calamitosi di una certa gravità è la repentina interruzione di tutti i sistemi di telecomunicazioni esistenti. Ciò ostacola gravemente quella che forse è la fase più delicata dell emergenza, emergenza, cioè l accertamento del tipo di sinistro, della sua gravità e del suo ambito territoriale.

3 Le Radiocomunicazioni di Emergenza Diventa indispensabile che ogni ente coinvolto dall emergenza possa disporre di un adeguato sistema di radiocomunicazioni di emergenza adeguato al tipo di intervento che l ente l è chiamato a svolgere, senza essere eccessivo e ridondante onde evitare di cagionare disturbi agli altri sistemi di radiocomunicazioni.

4 Le Radiocomunicazioni di Emergenza Le radiocomunicazioni di emergenza costituiscono il sistema nervoso di ogni struttura di protezione civile. La buona funzionalità dei sistemi di comunicazione, trasmissione ed informazione, costituisce la piattaforma organizzativa sulla quale costruire un efficace apparato di sicurezza locale. Con l avvento della telefonia mobile, internet, la trasmissione dati in digitale, molti hanno ritenuto che la radio fosse uno strumento obsoleto.

5 Le Radiocomunicazioni di Emergenza L esperienza ha dimostrato che non è così.. I sistemi di comunicazione più evoluti e tecnologici sono anche i più vulnerabili perché necessitano di supporti fissi sul territorio per veicolare le trasmissioni. I sistemi di comunicazione radio invece godono di una certa autosufficienza e risultano così più funzionali ed immediati e sopratutto non risentono di condizionamenti dovuti ai comportamenti collettivi della popolazione.

6 Le Radiocomunicazioni di Emergenza VANTAGGI DEL SISTEMA RADIO: indipendenza da sistemi centrali che possono andare in avaria facile sostituibilità dei terminali (apparati radio) modesti costi di realizzazione e di attivazione linea sempre aperta con l interlocutore l (impossibile trovare occupato ) possibilità di comunicazione circolare a più utenti condivisione delle informazioni (tutti gli utenti della medesima rete sentono tutti e tutti conoscono le medesime informazioni)

7 Le Radiocomunicazioni di Emergenza L UTILIZZO DELLA RADIO Lo spettro elettromagnetico utilizzabile per le radiocomunicazioni è molto vasto, ma anche i servizi che necessitano di radiocomunicazioni sono numericamente molto elevati (si pensi ai servizi sanitari, le ditte di trasporto, la vigilanza, le forze dell ordine, le manutenzioni tecniche, i network radiotelevisivi, ecc.), pertanto lo spazio destinato agli usi di protezione civile in definitiva è molto limitato.

8 Le Radiocomunicazioni di Emergenza Il rischio che vi siano delle sovra emissioni, ovvero l uso simultaneo della stessa frequenza da parte di più soggetti, è molto elevato. Ecco quindi la necessità di arrivare al più presto a dei piani provinciali di utilizzo delle frequenze che prevedano l assegnazione concordata di bande e canali in funzione: - della zona territoriale da coprire - della tipologia delle informazioni da trasmettere - dell Ente che deve utilizzare queste informazioni.

9 Le Radiocomunicazioni di Emergenza Un intervento di emergenza radio nel contesto di un azione di protezione civile può svilupparsi in vari modi, alcuni di essi possono essere pianificati, ma spesso ogni emergenza insegna sempre un nuovo modo di utilizzo delle radio. Nelle successive slide esaminiamo le tipologie più comuni.

10 Le Radiocomunicazioni di Emergenza Maglie Radio Alternative di Emergenza Esse sostituiscono la rete telefonica e le reti di servizio normale (VVF; PS; CC; 118; CRI; ecc.), ovvero si affiancano ad esse per avere maggiori canali di comunicazione sempre aperti senza il rischio di linee occupate a causa di eccessivo traffico o di avarie. La maglia radio provinciale potrà essere costituita dai seguenti collegamenti:

11 Le Radiocomunicazioni di Emergenza COC - (oggi ridefinito in UCL unità di crisi locale)- territorio: l operatore sul territorio genera l informazione primaria o riceve l ordine esecutivo finale. COC - COM (ed eventualmente con i comuni limitrofi): si effettuano le trasmissioni di messaggi di richiesta di soccorso e/o di informazioni.

12 Le Radiocomunicazioni di Emergenza CCS COM (e con altri enti interessati in maniera straordinaria dall emergenza): si effettuano le trasmissioni di messaggi di richiesta di soccorso e/o di informazioni di grado più elevato dei precedenti.

13 Le Radiocomunicazioni di Emergenza Collegamenti di Organizzazione - collegamenti non in rete : effettuati fra postazioni di una medesima organizzazione con la propria sede o fra membri di diverse squadre della medesima organizzazione. Collegamenti PUNTO PUNTO: collegamenti non in rete effettuati fra squadre di diverse organizzazioni e la stazione capomaglia o di coordinamento dell emergenza o collegamenti ad hoc fra 2 postazioni interessate da particolari esigenze.

14 NORMATIVA E LEGGI 259 /2003 LEGGE 259 DEL 01/08/2003 gu GU 15/09/2003 Codice delle Comunicazioni Elettroniche L uso delle ricetrasmittenti, anche quelle normalmente utilizzate in Protezione Civile, è regolamentato dalla Legge 259/2003 precisamente agli articoli 104, 105 e 145 e dall allegato allegato 25 della stessa legge per quanto riguarda i contributi.

15 NORMATIVA E LEGGI 259 /2003 Le associazioni di volontariato di Protezione Civile iscritte nei Registri Regionali, e in generale quelle assoggettate per tipologia ad ONLUS, sono esentate da qualsivoglia tassa o contributo..

16 NORMATIVA E LEGGI 259 /2003 Art Le bande di frequenze e le caratteristiche tecniche delle apparecchiature sono definite a norma del piano nazionale di ripartizione delle frequenze.

17 Un po di tecnica. E importante, per un operatore radio saper riconoscere le diverse apparecchiature che potrebbe dover utilizzare durante le trasmissioni radio, tenendo presente la differenza tra apparati PORTATILI e apparati VEICOLARI. APPARECCHIATURE A seconda del tipo di frequenza utilizzato, possiamo individuare diversi tipi di apparecchiature radio.

18 Un pò di tecnica.. Apparati Radio FUNZIONI Di qualsiasi tipo di radio si debba utilizzare, è importante riuscire ad individuarne le funzioni e le componenti principali. Volume Squelch Potenza Selettore CH / FREQ. Indicatore segnali Tasto PPT Ingressi/Uscite Attacco antenna

19 Un po di tecnica.. Antenne ANTENNE Alle apparecchiature radio si possono collegare diversi tipi di antenne: direttive, da tetto, da balcone, da autovettura, da campo, portatile (a seconda del tipo, si influenza la portata della radio). L antenna di un ricetrasmettitore è uno degli elementi più importanti per la buona riuscita di una trasmissione (ricezione): senza di essa anche il miglior apparecchio radio diventa inutilizzabile.

20 Regole Quattro regole banali ma fondamentali

21 Regole Quando si utilizza un radio ricetrasmittente sia palmare che veicolare tenersi sempre lontani da costruzioni in muratura e/o manufatti in metallo.

22 Regole Quando si usano i portatili, non trasmettere utilizzando il microfono esterno e l'apparecchio agganciato alla cintura. Il rendimento della radio può diminuire fino all'80%.

23 Regole Tenere presente che quando si utilizzano RTX palmari all interno di un edificio o all interno di un autovettura, il rendimento può dimezzarsi.

24 Regole Un antenna campale deve essere installata in spazi aperti e più in alto possibile. E più efficace una buona antenna che 100 W di potenza.

25 LA CHIAMATA RADIO. RUOLI E COMPITI DELL OPERATORE RADIO QUALSIASI sia il NOMINATIVO assegnato all operatore radio, la sua chiamata verso un altro operatore o verso una stazione, sarà da effettuarsi secondo la procedura: 1) chiamata : X da Y chi si chiama e poi il proprio 2) risposta : Avanti prima si dichiara il nome di es.: 14 da 72 ; ponte radio 1 da sede COM 3) trasmissione di messaggio / richiesta / dati

26 LA CHIAMATA RADIO. RUOLI E COMPITI DELL OPERATORE RADIO E importante ricordare di trasmettere il messaggio o l eventuale l richiesta di soccorso cercando di non tralasciare i dati fondamentali; un metodo efficace, come riferimento, è quello di ricordare le famose 5 W del giornalismo inglese. Who = Chi What = Che cosa Why = Perché / Come Where = Dove When = Quando I dati trasmessi dall operatore dovranno, nel limite del possibile, rispondere a queste 5 basilari domande. Bisogna anche dare conferma della ricezione della comunicazione; l operatore dovrà perciò rispondere : Ricevuto / QSL da X. X

27 LA CHIAMATA RADIO. REGOLE FONDAMENTALI Tenere il microfono alla giusta distanza dalla bocca (circa cm). Una distanza inadeguata potrebbe alterare la comprensibilità Quando si deve trasmettere, attendere due secondi circa fra la pressione del ptt (tasto che permette di trasmettere) e l inizio l del discorso per evitare di tagliare le prime parole. Parlare con calma, cercando di non farsi prendere dal panico. Pronunciare il messaggio con un tono chiaro e comprensibile. Attendere alcuni secondi fra un passaggio e l altro l per consentire l inserimento di eventuali chiamate urgenti Essere precisi e, allo stesso tempo, concisi nel trasmettere dati e/o messaggi. Parlare con educazione, avendo rispetto verso l interlocutore. l

28 ALFABETO FONETICO. L Alfabeto Fonetico Internazionale viene utilmente impiegato nel caso in cui un operatore radio debba trasmettere dei dati particolarmente importanti che richiedano un alto grado di precisione nella loro trascrizione (come nomi, cognomi, targhe automobilistiche, ecc.).

29 ALFABETO FONETICO. Bisogna quindi trasmettere con molta calma, ma senza troppe esitazioni i dati interessati, avendo cura di dire ogni lettera come la corrispondente internazionale. In ogni caso, prima di procedere con lo spelling fonetico, accertarsi che l interlocutore ne sia a conoscenza. targa BG468SR = Targa Bravo Golf 468 Sierra Romeo E buona norma accertarsi che l interlocutore l abbia registrato correttamente i dati, possibilmente ripetendo il passaggio e chiedendo la conferma di ricezione.

30 Procedure LA MAGLIA RADIO Lo schema maglia è un sistema gerarchico di comunicazioni via radio. Utilizzando questo metodo, si riesce a mettere in contatto tra loro diversi operatori in modo ordinato ed efficiente. La stazione capo maglia coordina i vari collegamenti: ad essa fanno riferimento le varie sottomaglie e le relative stazioni mobili. Di solito il ruolo di capo maglia viene assolto dalla Prefettura o dal C.C.S. (IN PRATICA è LA MEDESIMA COSA IN QUANTO IL REALE C.C.S. è IN PREFETTURA) e, una volta in collegamento con i vari circoli, ordinerà l attivazione delle varie sottomaglie.

31 Procedure PROCEDURA Il C.C.S. dirigerà l emergenza nel suo insieme, ma si rivolgerà esclusivamente alle stazioni sottomaglie possibilmente con collegamento protetto che sono alla sua dipendenza. Le stazioni sottomaglie non si metteranno mai in contatto tra loro, nén con le unità dipendenti da un altro gruppo, ma saranno in comunicazione con il C.C.S. e con le proprie unità. Queste ultime potranno collegarsi solo con la stazione da cui dipendono.

32 Procedure L OPERATORE Ogni operatore radio,, dovendo ricoprire il proprio ruolo all interno della maglia radio, avrà delle consegne da rispettare: canale o frequenza operativa; nominativo personale; nominativi esclusivi con i quali collegarsi; messaggistica.

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