Controllo della ventilazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Controllo della ventilazione"

Transcript

1 Controllo della ventilazione La ventilazione è un processo ritmico che avviene in assenza di pensiero cosciente, simile al battito cardiaco. I muscoli respiratori sono scheletrici innervati da motoneuroni somatici controllati da centri superiori del SNC localizzati nel bulbo e nel ponte. Si è ipotizzato che la ritmicità derivi da una rete neuronale con potenziali di membrana instabili.

2

3

4 Componenti del controllo nervoso della respirazione centri nervosi del tronco dell encefalo (bulbo-pontini) muscoli respiratori meccanocettori (polmoni, muscoli respiratori, torace) chemocettori centrali (bulbo) e periferici (glomi aortici e carotidei) I centri bulbari sono responsabili dell attività ritmica della respirazione GRD GRV Gruppo Respiratorio Dorsale attivi durante l inspirazione. Gruppo Respiratorio Ventrale attivi durante l inspiraz. attivi durante l espiraz.

5

6 I centri pontini Modulano l attività dei centri respiratori bulbari (GRD e GRV) GRP Gruppo Respiratorio Pontino (centro pneumotassico) I centri nervosi superiori controlla il ritmo respiratorio transazione del GRP causa ritmo respiratorio più lento e profondo Modulano l attività ritmica dei centri respiratori bulbo-pontini

7

8

9

10

11

12

13 Ponte Pneumotassico: frequenza e profondità espirazione Apneustico: massima durata e profondità inspirazione Bulbo Neuroni inspiratori Neuroni espiratori Motoneuroni inspiratori RECETTORI DI STIRAMENTO

14 respirazione tranquilla (l inspirazione è attiva, l espirazione è passiva) respirazione forzata (inspirazione ed espirazione sono attive)

15 I riflessi polmonari e le afferenze chemosensoriali controllano il ritmo del respiro Riflessi polmonari Influenzano il ritmo respiratorio Proteggono da stimoli dannosi Sensibili allo stiramento (riflesso di Hering-Breuer) sono dislocati su tutto il polmone afferenze vagali se il vago è intatto, l inspirazione è limitata e regolare se il vago è reciso, l inspirazione è più profonda e lenta

16

17

18

19

20

21 Popolazione di neuroni respiratori Neuroni ad attività elettrica pace-maker

22 Chemocettori centrali; Chemocettori periferici; Regolazione chimica del respiro;

23 Controllo chimico della respirazione Chemocettori centrali sono sensibili alla PCO 2 arteriosa se PCO 2 e ph l attività dei recettori aumenta responsabili dell 80% della regolazione della PCO 2 arteriosa e degli equilibri acido-base distribuiti su tre regioni ventrali del bulbo: rostrale, caudale, intermedia separati topologicamente dai c. respiratori, mandano afferenze ai GRD

24 Controllo centrale della CO 2 e del ritmo respiratorio gli H + non superano la barriera ematoencefalica la CO 2 invece diffonde bene attraverso la barriera e diminuisce il ph nel liquido cerebrospinale recettori sensibili all H + a livello bulbare generano treni di potenziali che arrivano al centro respiratorio. Aumenta la ventilazione

25 Chemocettori centrali La sensibilità dei chemocettori centrali alla PCO 2 è elevata tra 40 e 80 mmhg (alta pendenza della curva verde) Valori di PCO 2 superiori a 90 mmhg causano prima coma cerebrale e poi morte

26 Nel Liquido Cefalo Rachidiano: la PCO 2 corrisponde a quella del sangue venoso cerebrale con cui è in equilibrio ed è più alta di quella del sangue arterioso di 7-10 mmhg. il ph è basso (7.33) per l elevata PCO 2 e basso HCO 3 (22 meq/l) e minor capacità tampone. le variazioni di PaCO 2 provocano variazioni di minor entità sulla PCO 2 del liquor perché aumenta il flusso ematico cerebrale con aumento della CO 2 che arriva al cervello e diminuzione della differenza artero-venosa.

27 Chemocettori periferici sono sensibili alla PO 2 e al ph arterioso se il ph (PCO 2 ) e la PO 2 l attività dei recettori aumenta sono localizzati nei glomi carotidei (più sensibili a ph e PO 2, innervati dal n. glossofaringeo) e nei glomi aortici (meno sensibili, innervati dal n. vago)

28 H+ Ca pco2 H+ Na Na Na

29

30 Neurotransmitter and neuromodulatory mechanisms at peripheral arterial chemoreceptors Colin A. Nurse Exp Physiol 95.6 pp , 2010.

31 Sensibilità dei chemocettori alla PO 2 e PCO 2 Chemocettori periferici La sensibilità dei recettori periferici ai livelli di PO 2 è relativamente bassa per valori di PO 2 tra 120 e 60 mmhg (area verde) La sensibilità (e quindi la ventilazione) aumenta quando la PO 2 < 60 mmhg (equivalente alla PO 2 a 3000 m di altitudine; area grigia) La sensibilità alla PO 2 aumenta se aumentano i livelli di CO 2, per cui questi recettori sono anche sensibili (indirettamente) alla PCO 2

32

33

34 Riepilogo: Controllo chimico della respirazione FCS = Fluido Cerebro-Spinale

35 I DISORDINI DEL CONTROLLO CHIMICO DEL RESPIRO Il respiro è normalmente controllato in maniera rigida per mantenere la PC0 2 in uno stretto ambito intorno a 40 mm Hg. Tuttavia, una patologia cardiopolmonare può aumentare marcatamente la PC0 2. Quando la PC0 2 supera i mm Hg, ne consegue la depressione respiratoria. Con ulteriori aumenti della PC0 2 la funzione del sistema nervoso centrale può essere gravemente ridotta; si può sviluppare una reazione positiva, in cui la depressione del respiro eleva la PC0 2 che ulteriormente deprime il respiro. In alcuni pazienti con malattie croniche dei polmoni in fase avanzata, e conseguentemente con elevata PC0 2 ogni malattia acuta dei polmoni, come una bronchite o una polmonite, possono provocare un ulteriore aumento della PC0 2 ed esacerbare la depressione respiratoria. In questi pazienti, lo stimolo a respirare deriva dall'ipossiemia (bassa P0 2 ematica) avvertita dai chemocettori periferici. Se questi pazienti respirano 0 2, senza controllo medico l'ipossiemia può sparire, e senza questo stimolo il respiro di questi pazienti può cessare.

36 A livello della respirazione il contributo del SN interessa: Contrazione m. inspiratori e m.espiratori: Motoneuroni della pompa respiratoria del midollo spinale (motoneuroni del frenico, toracici e addominali) Riflessi che hanno il compito di far variare la respirazione sulla base di indicazioni periferiche con meccanismo a feedback: variazioni di PCO 2 O 2 e ph stiramento (recettori a lento adattamento misurano il grado di insuflazione del polmone, fibre di tipo A m/sec. stimoli irritativi (polveri) che portano alla tosse; 3-25 m/sec; stimolati portano il volume di riempimento polmonare ad essere più piccolo della CFR. Attivi anche con il pneumotorace. Perfusione polmonare per attivazione dei recettori J iuxtacapillari; conducono a 0,8-7 m/sec. Provocano subito apnea con inibizione dei neuroni tronco-encefalici (= respiro rapido e superficiale).

37 Riflessi non a feedback: A) Afferenze dei centri nervosi superiori: (corteccia, sistema limbico, ipotalamo, ponte) coinvolti nelle emozioni e nei riflessi della tosse, starnuto, sbadiglio, deglutizione, minzione, defecazione e parto. In questi comportamenti è necessaria la regolazione della ventilazione che va a sovrapporsi all attività intrinseca dei centri ritmogenici e ai riflessi che partono da recettori periferici. A1) Centri nervosi superiori come l Area di Broca o aree corticali motorie sono la sede di partenza del controllo volontario della ventilazione durante la fonazione B) Afferenze dalla mucosa bronchiale. Fibre sensitive che partono da recettori collocati nella mucosa bronchiale trasportano informazioni relative allo stato irritativo e raggiungono i centri respiratori del tronco encefalico. Es. Riflesso di Haed provoca la diminuzione del volume polmonare in risposta ad un aumento della frequenza respiratoria. Anche responsabili del riflesso della tosse per inalazione di particelle o sostanze irritanti. C) Dolore la stimolazione dei nocicettori induce iperventilazione. Sono fibre amieliniche. L effetto è quello di alterare il ph per iperventilazione.

38 Respiro patologico

39 MODELLI ANORMALI DI RESPIRAZIONE DA LESIONI DEL SNC Molti danni cerebrali e malattie producono alterazioni del respiro. Poiché molte regioni cerebrali forniscono segnali afferenti ai neuroni che generano il ritmo respiratorio, anche patologie di regioni non associate normalmente con la generazione del respiro possono produrre un respiro anomalo. Malgrado la natura diffusa di molte patologie che danno origine ad alterazioni respiratorie, Fred Plum e colleghi hanno sistematicamente caratterizzato numerose alterazioni respiratorie provocate da specifiche patologie del SNC.

40 Respiro apneustico Respiro apneustico è caratterizzato da prolungati periodi inspiratori. Nell'uomo, il modello più frequente è caratterizzato da inspirazioni che durano 2-3 secondi alternantisi con prolungate pause inspiratorie. Nei gatti, i prolungati periodi inspiratori sono associati con plateau nell'attività inspiratoria che possono durare minuti (che portano a morte in assenza di respirazione artificiale). Il respiro apneustico si osserva in seguito a lesioni del ponte, che comprendono o che sono in prossimità del gruppo respiratorio pontino. Negli animali da esperimento, tale anomalia richiede, per essere generata, non solo la lesione del gruppo respiratorio pontino, ma anche l'interruzione delle afferenze vagali.

41

42 Respiro di Cheyne-Stokes Lesioni del tratto corticobulbare e corticospinale possono portare al respiro di Cheyne-Stokes, una ritmica accentuazione e diminuzione della profondità del respiro. Periodi di assenza di respiro (apnea) seguono ciascun periodo di aumento della profondità del respiro. Lesioni del tratto corticobulbare e del tratto corticospinale possono anche dar luogo a scomparsa del controllo volontario del respiro. Nella paralisi pseudobulbare, per esempio, il controllo volontario della respirazione e la funzione dei motoneuroni craniali è assente a seguito di una lesione spesso localizzata dorso-mediale alla base del ponte. Un danno bilaterale diffuso del gruppo respiratorio midollare può distruggere o abolire il ritmo respiratorio, provocando la morte se non si instaura immediatamente la respirazione artificiale. Fortunatamente, la lesione unilaterale non sembra essere sufficiente a provocare una grave alterazione del ritmo respiratorio e dei meccanismi che lo generano. Poiché due arterie vertebrali forniscono il sangue al bulbo, è improbabile un danno bilaterale a seguito di infarto o embolia.

43 Respiro atassico Lesioni meno estese delle strutture respiratorie bulbari possono produrre il respiro atassico, un respiro irregolare con atti respiratori profondi, superficiali o periodi di apnea che si verificano a caso. La frequenza respiratoria tende ad essere bassa.

44 Pattern di respiro anomalo a seguito di lesioni del SNC

45 Apnea da sonno Il sonno è associato con un modesto decremento della ventilazione e una ridotta risposta alle variazioni della PC0 2 e P0 2. Come risultato, durante il sonno, la PC0 2 arteriosa aumenta di 2-7 mm Hg e la P0 2 si riduce di 3-10 mm Hg. Questa variazione del controllo respiratorio forse è associata alla perdita dell'affinità eccitatoria collegata alla veglia. L'origine di questo stimolo presente nella veglia non è noto, ma può derivare dall'attività che si origina nel sistema reticolare attivatore del bulbo. Con la comparsa del sonno, l'attività respiratoria può diventare instabile e si può verificare l'apnea (definita come arresto respiratorio di almeno 10 secondi). Sono stati definiti due principali tipi di apnea. L'apnea ostruttiva del sonno (OSAS) : Cessazione del flusso, ma mantenimento del lavoro respiratorio L'apnea centrale del sonno: cessazione del flusso e del lavoro respiratorio L'apnea di Pickwickian: Correlata all obesità grave, apnea da sonno cronica ostruttiva severa che porta ad insufficienza cardiaca destra.

46 Normalmente : i neuroni respiratori innervano la laringe /muscolo genioglosso e mantengono tono/pervieta' delle vie aeree durante il sonno. Nei soggetti con OSAS : EMG mostra una perdita di questa attività --> collasso delle vie aeree durante il sonno--> diminuzione dello scambio dei gas--> ritenzione di CO 2 --> stimolo alla respirazione--> aumento della pressione negativa intratoracica --> peggioramento del collasso delle vie aeree durante il sonno--> etc. da cui deriva: ipossemia protratta che si traduce in: vasocostrizione ipossica polmonare--> ipertensione polmonare cronica ---> insufficienza cardiaca dx. aumento delle catecolamine circolanti--> ipertensione (Htn) sistemica. Ritenzione cronica di CO 2 (spostamento a dx della curva di risposta alla CO 2 ), possibilmente secondaria ad uno svantaggio meccanico della respirazione nell'obesita' severa. Durante l'apnea: bradicardia, blocco atrioventricolare (AV), extrasistole, tachicardia ventricolare, asistolia --> possono possibilmente spiegare l'aumento dell'incidenza di morte improvvisa in pazienti con SA.

47 Sindrome della morte improvvisa del bambino (SIDS, sudden infant death syndrome) La SIDS è definita come la morte improvvisa ed inattesa di un bambino o di un ragazzino che non può essere spiegata dall'esame postmortem. La SIDS è la principale causa di morte del bambino tra 1 mese ed 1 anno di età negli Stati Uniti. Anche se numerose eziologie sono considerate contribuire alla SIDS, le ipotesi correnti tendono a focalizzarsi su alterazioni del controllo cardiorespiratorio. L'ipotesi dell'apnea attribuisce l'apnea a disordini sia del controllo chimico del respiro, sia alla mancanza di una risposta di allerta all'insufficiente ventilazione. E stato descritto che i bambini che successivamente soccombono per SIDS mostrano un comportamento respiratorio irregolare, con periodi di apnea e ridotte risposte di allerta all'ipossia e all'ipercapnia. Epidemiologicamente, la SIDS è stata associata con il dormire dei bambini a faccia in giù, dove cuscini, coperte e materassi possono limitare la diffusione dell'aria espirata, con conseguente aumento della C0 2 e riduzione dell'0 2 nell'aria inspirata e, conseguentemente, nel sangue arterioso. Questo a sua volta potrebbe deprimere il respiro sufficientemente causando arresto respiratorio e morte.

48

49

50

Controllo nervoso del respiro

Controllo nervoso del respiro Controllo nervoso del respiro La respirazione è una funzione involontaria controllata da 3 gruppi di neuroni (centri) localizzati nel tronco encefalico: Controllo nervoso del respiro Centro respiratorio

Dettagli

ematiche) e al variare di condizioni meccaniche (cambiamenti della postura) e P CO 2

ematiche) e al variare di condizioni meccaniche (cambiamenti della postura) e P CO 2 I meccanismi di controllo della respirazione devono: Fornire lo schema motorio responsabile del ritmo automatico, che porta alla contrazione ordinata dei differenti muscoli respiratori Rispondere alle

Dettagli

IL CONTROLLO DEL RESPIRO DURANTE IL SONNO

IL CONTROLLO DEL RESPIRO DURANTE IL SONNO II Corso Multidisciplinare di Aggiornamento La Sindrome delle Apnee Notturne: una sfida diagnostico terapeutica Roma, 8-29 Novembre 2012 IL CONTROLLO DEL RESPIRO DURANTE IL SONNO Dott. Gabriele Lucantoni

Dettagli

L EQUILIBRIO ACIDO-BASE NEL SANGUE

L EQUILIBRIO ACIDO-BASE NEL SANGUE L EQUILIBRIO ACIDO-BASE NEL SANGUE ph fisiologico: 7.35-7.45 ph < 7.35 acidosi ph > 7.45 alcalosi Lezione 24 1 L equazione di Henderson-Hasselbalch HA H + + A - La costante di equilibrio (K) (o costante

Dettagli

Anatomia del sistema respiratorio

Anatomia del sistema respiratorio Funzioni del sistema respiratorio 1. Convogliare l aria muovendola verso le vie respiratorie e viceversa. 2. Proteggere le superfici di scambio da danni ambientali e disidratazione. 3. Riscaldare e umidificare

Dettagli

Anatomia del sistema respiratorio

Anatomia del sistema respiratorio Funzioni del sistema respiratorio 1. Fornire una vasta area per lo scambio gassoso tra sangue e ambiente esterno (aria) per consentire ingresso di ossigeno ed eliminazione di anidride carbonica. 2. Convogliare

Dettagli

Trasporto dei gas respiratori nel sangue

Trasporto dei gas respiratori nel sangue Trasporto dei gas respiratori nel sangue La soluzione dei gas nei liquidi C Legge di Henry acq P gas S gas C acq = quantità di gas disciolta nella fase acquosa P gas = pressione parziale del gas nella

Dettagli

Sistema nervoso. Funzioni:

Sistema nervoso. Funzioni: Sistema nervoso Funzioni: 1. Fornire sensazioni provenienti dall ambiente esterno e interno 2. Integrare le funzioni sensoriali 3. Coordinare le attività volontarie e involontarie 4. Regolare e controllare

Dettagli

EUPNEA EDEMA POLMONARE INSUFF. CARDIACA LESIONI DEL TRONCO IPOOSSIA IPERCAPNIA ACIDOSI DIABETE IPOSSIA CEREBRALE LESIONI PONTINE

EUPNEA EDEMA POLMONARE INSUFF. CARDIACA LESIONI DEL TRONCO IPOOSSIA IPERCAPNIA ACIDOSI DIABETE IPOSSIA CEREBRALE LESIONI PONTINE EUPNEA EDEMA POLMONARE INSUFF. CARDIACA LESIONI DEL TRONCO IPOOSSIA IPERCAPNIA ACIDOSI DIABETE IPOSSIA CEREBRALE LESIONI PONTINE MENINGITE, TRAUMA CRANICO SONNO, LESIONI CEREBRALI INTOSSICAZIONI LESIONI

Dettagli

Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica)

Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica) Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica) strumenti: sfigmomanometro + stetoscopio blocco parziale e temporale dell arteria brachiale rumori di Korotkoff Lezione 20 1 CONTROLLO

Dettagli

Fisiologia della respirazione 12.Controllo della Respirazione-Controllo chimico e risposte funzionali

Fisiologia della respirazione 12.Controllo della Respirazione-Controllo chimico e risposte funzionali Fisiologia della respirazione 12.Controllo della Respirazione-Controllo chimico e risposte funzionali Carlo Capelli Fisiologia Facoltà di Scienze Motorie-Università di Verona Obiettivi Chemocettori centrali

Dettagli

DISTRIBUZIONE DELLA PERFUSIONE POLMONARE DISTRIBUZIONE DELLA VENTILAZIONE POLMONARE DEFINIRE LA COMPLIANCE POLMONARE

DISTRIBUZIONE DELLA PERFUSIONE POLMONARE DISTRIBUZIONE DELLA VENTILAZIONE POLMONARE DEFINIRE LA COMPLIANCE POLMONARE VOLUMI POLMONARI DISTRIBUZIONE DELLA PERFUSIONE POLMONARE DISTRIBUZIONE DELLA VENTILAZIONE POLMONARE DEFINIRE LA COMPLIANCE POLMONARE DEFINIRE LE RESISTENZE POLMONARI DEFINIRE IL LAVORO POLMONARE Equazione

Dettagli

aggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico

aggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico aggiustamenti respiratori durante l esercizio fisico 1 generalita durante l esercizio fisico aumento consumo O 2 e produzione CO 2 e calore e necessario portare piu O 2 ai tessuti e rimuovere piu CO 2

Dettagli

Scambi gassosi e regolazione del respiro

Scambi gassosi e regolazione del respiro Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Scambi gassosi e regolazione del respiro Ruolo del Sistema Respiratorio: - fornire O 2 - rimuovere CO 2 Scaricato da www.sunhope.it

Dettagli

Minzione (Svuotamento della vescica)

Minzione (Svuotamento della vescica) Minzione (Svuotamento della vescica) Il processo avviene in due fasi: 1. Riempimento graduale della vescica, accompagnato da un aumento della tensione di parete, fino ad un valore critico per l attivazione

Dettagli

Fisiologia della respirazione 11.Controllo della Ventilazione-Organizzazione neurale. FGE aa.2015-16

Fisiologia della respirazione 11.Controllo della Ventilazione-Organizzazione neurale. FGE aa.2015-16 Fisiologia della respirazione 11.Controllo della Ventilazione-Organizzazione neurale FGE aa.2015-16 Obiettivi Compiti ed organizzazione generale del controllo ventilatorio Central pattern generator, drive

Dettagli

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare

Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare Modificazioni cardiocircolatorie durante il lavoro muscolare ARGOMENTI Variazioni della funzione cardiaca Ridistribuzione del flusso Integrazione delle risposte cardio-circolatorie ECG sotto sforzo Circolazione

Dettagli

-nella respirazione tranquilla il volume corrente è 0.5L e intervengono soltanto i muscoli inspiratori

-nella respirazione tranquilla il volume corrente è 0.5L e intervengono soltanto i muscoli inspiratori -ventilazione = 4-12 L/min -nella respirazione tranquilla il volume corrente è 0.5L e intervengono soltanto i muscoli inspiratori -il time e il drive neuronale ai muscoli (inspiratori) varia a seconda

Dettagli

NOZIONI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA

NOZIONI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA NOZIONI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA SISTEMA RESPIRATORIO FUNZIONI: Rifornire l organismo di ossigeno Eliminare l anidride carbonica Mantenere il normale equilibrio acido-base del sangue Ventilare i polmoni

Dettagli

L APPARATO RESPIRATORIO

L APPARATO RESPIRATORIO L APPARATO RESPIRATORIO L apparato respiratorio 1. Le funzioni generali della respirazione 2. Gli organi dell apparato respiratorio superiore 3. Gli organi dell apparato respiratorio inferiore 4. La ventilazione

Dettagli

Regolazione della pressione arteriosa

Regolazione della pressione arteriosa Regolazione della pressione arteriosa Riflesso barocettivo Controllo riflesso Centro di integrazione: bulbo del troncoencefalico Mantenimento flusso sanguigno a cuore e cervello Risposta veloce Regolazione

Dettagli

COMPITO: assicurare un continuo ed adeguato apporto di O 2 alle cellule ed eliminare l eccesso di CO 2

COMPITO: assicurare un continuo ed adeguato apporto di O 2 alle cellule ed eliminare l eccesso di CO 2 RESPIRAZIONE è l insieme dei meccanismi che permettono lo scambio di gas metabolicamente attivi (O 2 e CO 2 ) tra ambiente esterno e cellule dell organismo vivente COMPITO: assicurare un continuo ed adeguato

Dettagli

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO

COSCIENZA COMA COSCIENZA COMA STATO VEGETATIVO STATO VEGETATIVO Non esiste al momento alcuna definizione universalmente condivisa di coscienza. Attualmente inoltre la coscienza non può essere misurata da alcuna indagine strumentale. La definizione più accettata è di

Dettagli

Organizzazione del sistema nervoso. Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale

Organizzazione del sistema nervoso. Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale Organizzazione del sistema nervoso Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale Sistema nervoso periferico (SNP): Nervi cranici Nervi spinali Nervi sensitivi (vie afferenti) Nervi motori (vie

Dettagli

Relazione trasporti O2 CO2

Relazione trasporti O2 CO2 Relazione trasporti O2 CO2 ml Trasporto O2,CO2 Maggiore pendenza CO2 Funzione illimitata Effetti Haldane> Bohr Pressione mhg Controllo nervoso e chimico della respirazione I meccanismi di controllo della

Dettagli

L apparato respiratorio. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

L apparato respiratorio. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara L apparato respiratorio Fasi della respirazione La ventilazione polmonare (o esterna) La diffusione Il trasporto dei gas La respirazione cellulare (o interna) Le vie aeree Le vie aeree I polmoni Il destro

Dettagli

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO RESPIRATORIO

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO RESPIRATORIO ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO RESPIRATORIO CORSO CORSO OSS DISCIPLINA: OSS DISCIPLINA: ANATOMIA PRIMO E FISIO-PATOLOGIA SOCCORSO MASSIMO MASSIMO FRANZIN FRANZIN FUNZIONI DELL APPARATO RESPIRATORIO

Dettagli

anatomia funzionale neuroscienze approccio riduzionistico approccio integrato Sistema Nervoso Centrale (SNC) Sistema Nervoso Periferico (SNP)

anatomia funzionale neuroscienze approccio riduzionistico approccio integrato Sistema Nervoso Centrale (SNC) Sistema Nervoso Periferico (SNP) anatomia funzionale neuroscienze approccio riduzionistico approccio integrato Sistema Nervoso Centrale (SNC) Sistema Nervoso Periferico (SNP) Sistema Nervoso Autonomo (SNA) Sistema Nervoso Enterico (SNE)

Dettagli

Eliminazione delle urine

Eliminazione delle urine Eliminazione delle urine 1 Il processo avviene in due fasi: 1. Riempimento graduale della vescica, accompagnato da aumento della tensione di parete, fino ad un valore critico per l attivazione della fase

Dettagli

SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO.

SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO. Il sistema nervoso controlla ogni attività del nostro corpo compresi i movimenti involontari e comprende tutti gli organi dell'apparato nervoso che è composto dal SISTEMA NERVOSO CENTRALE e da quello PERIFERICO.

Dettagli

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE

Il Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE Il Sistema Nervoso Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE NEURONI 10 MILIARDI? 100 Miliardi? Terra Luna 380.000 Km NEURONI I messaggi

Dettagli

FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE

FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE SCAMBIO E TRASPORTO DEI GAS La composizione dell aria alveolare differisce rispetto all aria ambiente. A livello alveolare si verifica la continua diffusione della del sangue

Dettagli

www.timeoutintensiva.it, N 20, Student Corner, Marzo 2012

www.timeoutintensiva.it, N 20, Student Corner, Marzo 2012 www.timeoutintensiva.it, N 20, Student Corner, Marzo 2012 Note Di Fisiologia: Il Controllo Del Respiro A.N. Cracchiolo, D.M. Palma Anestesia e Rianimazione Polivalente II G. Trombino Azienda Ospedaliera

Dettagli

GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min

GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min GITTATA CARDIACA: GC = 5 L/min Dipende dalle esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O 2 medio in condizioni basali 250 ml/min Consumo O 2 durante esercizio fisico 3-4 l/min

Dettagli

APPARATO RESPIRATORIO

APPARATO RESPIRATORIO APPARATO RESPIRATORIO Cosa impareremo: 1. Le funzioni generali della respirazione 2. Gli organi dell apparato respiratorio superiore 3. Gli organi dell apparato respiratorio inferiore 4. La ventilazione

Dettagli

I test della funzione parasimpatica Camilla Rocchi

I test della funzione parasimpatica Camilla Rocchi I test della funzione parasimpatica Camilla Rocchi Clinica Neurologica Dipartimento di Neuroscienze Università degli studi di Roma Tor Vergata 1 Valutazione dell aritmia sinusale respiratoria, inibizione

Dettagli

Il movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie,

Il movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie, Sistemi motori Il movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie, controllate dai centri superiori Flessione Estensione

Dettagli

Apparato Respiratorio

Apparato Respiratorio Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Fisiologia e Biofisica A.A. 2016-2017 Apparato Respiratorio Prof. Clara Iannuzzi Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Patologia Generale clara.iannuzzi@unina2.it

Dettagli

CONTROLLO MECCANICO DELLA RESPIRAZIONE (ovvero recettori polmonari e delle vie aeree)

CONTROLLO MECCANICO DELLA RESPIRAZIONE (ovvero recettori polmonari e delle vie aeree) CONTROLLO MECCANICO DELLA RESPIRAZIONE (ovvero recettori polmonari e delle vie aeree) Nel polmone di trovano tre tipi di meccanocettori caratterizzati per la risposta all inflazione polmonare adattamento

Dettagli

GC = F x Gs. Metodi di misurazione

GC = F x Gs. Metodi di misurazione Gittata Cardiaca: Volume di sangue espulso dal cuore in un minuto. Dipende da esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O 2 condizioni basali 250 ml/min: GC = 5 l/min Consumo

Dettagli

passaggio unidirezionale del liquido interstiziale dai tessuti alla circolazione sistemica estremità a fondo cieco (capillari linfatici)

passaggio unidirezionale del liquido interstiziale dai tessuti alla circolazione sistemica estremità a fondo cieco (capillari linfatici) sistema linfatico passaggio unidirezionale del liquido interstiziale dai tessuti alla circolazione sistemica estremità a fondo cieco (capillari linfatici) 51 pareti formate da un singolo strato di endotelio

Dettagli

LE TECNICHE DI RIABILITAZIONE IN FASE STABILE

LE TECNICHE DI RIABILITAZIONE IN FASE STABILE LE TECNICHE DI RIABILITAZIONE IN FASE STABILE disostruzione bronchiale drenaggio posturale tosse assistita, ciclo attivo respiratorio manovre di espirazione contro resistenza ELTGOL, drenaggio autogeno

Dettagli

FISIOLOGIA ILLUSTRATA

FISIOLOGIA ILLUSTRATA FISIOLOGIA ILLUSTRATA RESPIRAZIONE La funzione della respirazione è quella di portare ossigeno ai tessuti e di rimuoverne l anidride carbonica RESPIRAZIONE EVENTI COINVOLTI NEL PROCESSO DI SCAMBIO GASSOSO

Dettagli

Anatomia dell apparato respiratorio

Anatomia dell apparato respiratorio Anatomia dell apparato respiratorio - Vie aeree superiori: Cavità nasali e faringe - Vie aeree inferiori: Laringe, trachea, bronchi, polmoni I polmoni sono i principali organi della respirazione, hanno

Dettagli

il sistema respiratorio

il sistema respiratorio il sistema respiratorio respirazione cellulare (o interna) e respirazione esterna scambio dei gas regolato dalle leggi della diffusione in alcuni organismi la respirazione avviene attraverso la superficie

Dettagli

SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) ENCEFALO: CERVELLO CERVELLETTO MIDOLLO ALLUNGATO (TRONCO ENCEFALICO)

SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) ENCEFALO: CERVELLO CERVELLETTO MIDOLLO ALLUNGATO (TRONCO ENCEFALICO) IL SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) ENCEFALO: CERVELLO CERVELLETTO MIDOLLO ALLUNGATO (TRONCO ENCEFALICO) MIDOLLO SPINALE VOLONTARIO: NERVI

Dettagli

Sistema Nervoso. variazioni del potenziale di membrana: P elettrotonici e P D azione D

Sistema Nervoso. variazioni del potenziale di membrana: P elettrotonici e P D azione D Sistema Nervoso Comunicazione elettrica e chimica variazioni del potenziale di membrana: P elettrotonici e P D azione D Stimolo recettori sensoriali----(neuroni)---cellule ---cellule effettrice Il sistema

Dettagli

IL CONTROLLO DEL CUORE

IL CONTROLLO DEL CUORE IL CONTROLLO DEL CUORE cardiaco_5 1 Quali fattori regolano la forza e la frequenza cardiaca? La forza cardiaca è regolata da: Fattori intrinseci (legge di Frank-Starling) Fattori estrinseci (controllo

Dettagli

Post Ant Arteria coronarica DS Arteria coronarica Sn arteria circonflessa arteria discendente anteriore

Post Ant Arteria coronarica DS Arteria coronarica Sn arteria circonflessa arteria discendente anteriore Post Circolo coronarico Ant Arteria coronarica DS: parte Ds del cuore e posteriormente ventricoli Ds e Sn Arteria coronarica Sn: arteria circonflessa ventricolo Sn; arteria discendente anteriore ventricoli

Dettagli

trasporto di O 2 per la legge di Henry, ad una P O2 di 100 mmhg, l O 2 sciolto è ca. 3 ml/l di sangue

trasporto di O 2 per la legge di Henry, ad una P O2 di 100 mmhg, l O 2 sciolto è ca. 3 ml/l di sangue trasporto di O 2 per la legge di Henry, ad una P O2 di 100 mmhg, l O 2 sciolto è ca. 3 ml/l di sangue con una gittata cardiaca normale di 5 L/min potremmo fornire all organismo solo 15 ml/min di O 2 ma

Dettagli

Introduzione alla neurofarmacologia

Introduzione alla neurofarmacologia Introduzione alla neurofarmacologia Il sistema nervoso Suddivisione del sistema nervoso centrale Cervello Diencefalo Mesencefalo Ponte Cervelletto Bulbo Nervi Cervicali Midollo Spinale Il fluido CS viene

Dettagli

Curva statica. Curva dinamica: tempo. 500 ml. insp. 3 cmh2o. pressione P+T. Capacità vitale % CFR. 80 esp. volume residuo

Curva statica. Curva dinamica: tempo. 500 ml. insp. 3 cmh2o. pressione P+T. Capacità vitale % CFR. 80 esp. volume residuo 100 P+T Curva statica Curva dinamica: tempo 80 esp Capacità vitale % 60 40 20 CFR 500 ml insp 0 volume residuo -20-30 -20-10 0 10 20 30 pressione 3 cmh2o Curve dinamiche Isteresi per la tensione superficiale

Dettagli

Diagnostica Pneumologica

Diagnostica Pneumologica Diagnostica Pneumologica Diagnostica pneumologica Test diagnostici strumentali Esami funzionali respiratori Esami radiologici Esami radioisotopici Esami endoscopici Esami microbiologici Test biologici

Dettagli

FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA

FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA C.L. triennale infermieri/ortottisti ML Jaffrain (L Aquila) Basi anatomo-fisiologiche Anatomia essenziale Le vie respiratorie Superiori: bocca/naso laringe Trachea 2 bronchi

Dettagli

Fisiologia della respirazione 13.Controllo Neurale della Ventilazione durante Esercizio Muscolare

Fisiologia della respirazione 13.Controllo Neurale della Ventilazione durante Esercizio Muscolare Fisiologia della respirazione 13.Controllo Neurale della Ventilazione durante Esercizio Muscolare Carlo Capelli Fisiologia Facoltà di Scienze Motorie-Università di Verona Risposte ventilatorie durante

Dettagli

RIFLESSI SPINALI. dr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro

RIFLESSI SPINALI. dr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro RIFLESSI SPINALI dr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro RICHIAMI ANATOMICI STRUTTURA DEL MIDOLLO SPINALE STRUTTURA DEL FUSO NEUROMUSCOLARE ELEMENTI

Dettagli

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva e Malattia Cardiovascolare V Giornata Mondiale BPCO 15 novembre 2006 Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva Prof. Massimo Santini M.D., FESC, FACC Dipartimento Cardiovascolare Ospedale S. Filippo Neri Roma Coinvolgimento Cardiaco

Dettagli

Regolazione della circolazione

Regolazione della circolazione Regolazione della circolazione Le funzioni circolatorie vengono regolate da meccanismi che ne assicurano il normale svolgimento in condizioni di riposo e in condizioni di aumentate esigenze. La regolazione

Dettagli

IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE

IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE cuore (pompa) vasi di capacità (vene) vasi di pressione (arterie) vasi di scambio (capillari) gettata cardiaca: a riposo 5 l/min, in affaticamento 25 l/min Lezione 15 1 Il sistema

Dettagli

Il midollo spinale è un cordone che decorre all interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre

Il midollo spinale è un cordone che decorre all interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre MIDOLLO SPINALE Il midollo spinale è un cordone che decorre all interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre, separate fra di loro da dischi intervertebrali. La colonna vertebrale

Dettagli

Neurofisiopatologia del Dolore.

Neurofisiopatologia del Dolore. Neurofisiopatologia del Dolore www.fisiokinesiterapia.biz Definizione di dolore (IASP 1994) Esperienza sensoriale ed emozionale sgradevole, associata a danno tissutale reale o potenziale, o comunque descritta

Dettagli

Attività elettrica del cuore

Attività elettrica del cuore a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Attività elettrica del cuore 16/3/2006 Elettrofisiologia Esperimenti di Galvani (fine del XVIII sec.) sulla contrazione del muscolo

Dettagli

In base all equazione di Henderson-Hasselbalch

In base all equazione di Henderson-Hasselbalch Alterazioni dell equilibrio acidobase In base all equazione di HendersonHasselbalch ph = pk+ log [HCO 3 ] [CO 2 ] Si ha acidosi quando il rapporto HCO 3 /CO 2 diminuisce, causando una diminuzione del ph.

Dettagli

CONTRIBUIRE ALLA REGOLAZIONE OMEOSTATICA DEL ph PROTEZIONE DA PATOGENI INALATI E DA SOSTANZE IRRITANTI VOCALIZZAZIONE DISPERSIONE DI UMIDITA E CALORE

CONTRIBUIRE ALLA REGOLAZIONE OMEOSTATICA DEL ph PROTEZIONE DA PATOGENI INALATI E DA SOSTANZE IRRITANTI VOCALIZZAZIONE DISPERSIONE DI UMIDITA E CALORE FUNZIONI DELL APPARATO RESPIRATORIO AUMENTARE IL RITORNO VENOSO SCAMBIO DI SOSTANZE GASSOSE TRA ATMOSFERA E SANGUE, FRA SANGUE E TESSUTI E VICECERSA: IL METABOLISMO AEROBIO DELLE CELLULE ANIMALI CONSUMA

Dettagli

Vena cava superiore) Arteria polmonare valvole semilunari Arterie polmonari sinistre. Arterie polmonari destre) Vena cava inferiore) Ventricolo destro

Vena cava superiore) Arteria polmonare valvole semilunari Arterie polmonari sinistre. Arterie polmonari destre) Vena cava inferiore) Ventricolo destro Fisiologia cardiaca Arterie polmonari destre) Vena cava superiore) Arteria polmonare valvole semilunari Arterie polmonari sinistre Atrio destro Vene polmonari sinistre Valvola bicuspide (mitrale) Valvola

Dettagli

PUNTO DI ASCOLTO FRA MALATI NEUROMUSCOLARI, MEDICI E RICERCATORI

PUNTO DI ASCOLTO FRA MALATI NEUROMUSCOLARI, MEDICI E RICERCATORI PUNTO DI ASCOLTO FRA MALATI NEUROMUSCOLARI, MEDICI E RICERCATORI SAN DONATO M.SE 19 SETTEMBRE 2015 DOTT.SSA CHIARA BALDESSARI SPECIALISTA IN MALATTIE DELL APPARATO RESPIRATORIO U.O. PNEUMOLOGIA IRCCS POLICLINICO

Dettagli

LA MECCANICA RESPIRATORIA

LA MECCANICA RESPIRATORIA LA MECCANICA RESPIRATORIA MUSCOLI INTERCOSTALI Pleura viscerale parietale DIAFRAMMA SACCO SACCO PLEURICO PLEURICO Il liquido pleurico (15 ml) è presente tra la i due foglietti pleurici; 1) Crea una superficie

Dettagli

COMPOSIZIONE DELL ARIA ATMOSFERICA SECCA E PRESSIONI PARZIALI DEI GAS - (760 TORR, 15 C)

COMPOSIZIONE DELL ARIA ATMOSFERICA SECCA E PRESSIONI PARZIALI DEI GAS - (760 TORR, 15 C) COMPOSIZIONE DELL ARIA ATMOSFERICA SECCA E PRESSIONI PARZIALI DEI GAS - (760 TORR, 15 C) COMPOSIZIONE ARIA NELL ATMOSFERA = COSTANTE A PARTE LE VARIAZIONI DELLA QUANTITA DI VAPORE ACQUEO A 0 C 1 torr =

Dettagli

Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI

Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI 1. Ogni fibrocellula muscolare riceve segnali da un singolo neurone (motoneurone) 2. I potenziali postsinaptici (potenziali di placca) sono sempre

Dettagli

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo

ENCEFALO. L encefalo è costituito da: Tronco encefalico. cervelletto cervello. Bulbo Ponte mesencefalo. Diencefalo. Telencefalo ENCEFALO L encefalo è costituito da: Tronco encefalico Bulbo Ponte mesencefalo cervelletto cervello Diencefalo (epi), (meta) ipotalamo talamo Telencefalo Nuclei della base Corteccia cerebrale Centro semiovale

Dettagli

INDICE capitolo 1 Anatomia funzionale del sistema nervoso capitolo 2 Neuroni e cellule associate capitolo 3 Potenziali di riposo e d'azione

INDICE capitolo 1 Anatomia funzionale del sistema nervoso capitolo 2 Neuroni e cellule associate capitolo 3 Potenziali di riposo e d'azione INDICE capitolo 1 Anatomia funzionale del sistema nervoso Giovanna Zoccoli Sistema nervoso centrale Sistema nervoso periferico capitolo 2 Neuroni e cellule associate Giovanna Zoccoli Neuroni capitolo 3

Dettagli

Risposte Cardiovascolari all Esercizio Muscolare Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona

Risposte Cardiovascolari all Esercizio Muscolare Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona Risposte Cardiovascolari all Esercizio Muscolare Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona Transiente e stato stazionario V O 2max V O 2max in diversi individui I

Dettagli

Tamponi biologici per il controllo del ph

Tamponi biologici per il controllo del ph Tamponi biologici per il controllo del ph 1 Si definisce una soluzione tampone una soluzione che si oppone alla variazione del ph per aggiunte moderate di acidi o basi Si tratta generalmente di soluzioni

Dettagli

I riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente

I riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente I riflessi Automatismo motorio, mediato dal SNC in risposta a un certo stimolo che si ripete in maniera stereotipata ogni volta che viene evocato e si attua indipendentemente dalla coscienza del soggetto.

Dettagli

Stress. Stress come rottura dell omeostasi

Stress. Stress come rottura dell omeostasi Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Stress Termine derivato dalla fisica, introdotto in biologia da Walter Cannon per indicare qualsiasi

Dettagli

Trasporto di O 2 nel sangue

Trasporto di O 2 nel sangue Trasporto di O 2 nel sangue Il 97% dell O 2 trasportato nel plasma è chimicamente legato all Hb nei globuli rossi, solo il 3% è fisicamente disciolto Trasporto O 2 nel plasma Trasporto O 2 legato ad Hb

Dettagli

Croce Ro oce R ssa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare base corso esecutori per personale laico

Croce Ro oce R ssa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare  base corso esecutori per personale laico Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base corso esecutori per personale laico (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Obiettivi del corso Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco

Dettagli

Il gradiente pressorio per la circolazione sanguigna è generato dalla pompa del cuore

Il gradiente pressorio per la circolazione sanguigna è generato dalla pompa del cuore Il gradiente pressorio per la circolazione sanguigna è generato dalla pompa del cuore Vasi di trasporto veloce a bassa resistenza Vasi di resistenza Vasi di capacitanza Legge di Poiseuille: P = GS x R

Dettagli

L attività meccanica atriale è inefficacie e viene a mancare il contributo atriale al riempimento ventricolare.

L attività meccanica atriale è inefficacie e viene a mancare il contributo atriale al riempimento ventricolare. Fibrillazione Atriale : Difficile identificazione delle Onde P in un tracciato con complessi ventricolari ad intervalli variabili. Intervallo RR variabile. Onda P sostituita da due o più ondulazioni (

Dettagli

Trasduzione sensoriale

Trasduzione sensoriale Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre

Dettagli

CONTROLLO ED INTEGRAZIONE CARDIORESPIRATORI IN CORSO DI ESERCIZIO

CONTROLLO ED INTEGRAZIONE CARDIORESPIRATORI IN CORSO DI ESERCIZIO CONTROLLO ED INTEGRAZIONE CARDIORESPIRATORI IN CORSO DI ESERCIZIO ARGOMENTI 1. Scopi della regolazione cardiorespiratoria 2. Regolazione Cardiovascolare a riposo 3. Regolazione Respiratoria a riposo 4.

Dettagli

equilibrio acido base

equilibrio acido base Alterazioni dell equilibrio equilibrio acidobase In base all equazione di HendersonHasselbalch ph = pk+ log [ ] [CO 2 ] Si ha acidosi quando, per diminuzione del rapporto /CO 2 il ph diminuisce. L acidosi

Dettagli

GITTATA CARDIACA. Gs x f

GITTATA CARDIACA. Gs x f GITTATA CARDIACA Per Gittata cardiaca Gc si intende la quantità di sangue pompata da ciascun ventricolo in un minuto. Si esprime in litri/minuto ed è data dal prodotto Gs x f in cui Gs rappresenta la gittata

Dettagli

Apparato respiratorio

Apparato respiratorio Apparato respiratorio Anatomia Le vie aeree: di conduzione e di scambio 3 L Trachea, bronchi principali, bronchioli (diametro 1 mm) sono dotati di struttura cartilaginea ad anello incompleto e fibre muscolari

Dettagli

Apparato respiratorio. Anatomia

Apparato respiratorio. Anatomia Apparato respiratorio Anatomia 1 Le vie aeree: di conduzione e di scambio 3 L Trachea, bronchi principali, bronchioli (diametro 1 mm) sono dotati di struttura cartilaginea ad anello incompleto e fibre

Dettagli

La regolazione della circolazione è caratterizzata da:

La regolazione della circolazione è caratterizzata da: Per regolazione della circolazione si intendono tutti i meccanismi di controllo che assicurano il normale svolgimento delle funzioni circolatorie in condizioni di riposo e in condizioni di aumentate esigenze.

Dettagli

Croce Rossa Italiana BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010)

Croce Rossa Italiana BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010) Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010) 1 Obiettivi lezione Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco Le manifestazioni dell arresto

Dettagli

L INCONTINENZA URINARIA NELL ANZIANO UOC UROLOGIA LATINA 29/09/2012

L INCONTINENZA URINARIA NELL ANZIANO UOC UROLOGIA LATINA 29/09/2012 L INCONTINENZA URINARIA NELL ANZIANO INCONTINENZA URINARIA INVOLONTARIA O ANORMALE PERDITA URINARIA Alterazione anatomo-funzionale di uno o più componenti che concorrono alla continenza urinaria Risultato:

Dettagli

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Modalità sensoriale Intensità sensoriale Durata Localizzazione Modalità sensoriale Il sistema sensitivo trasmette ed integra informazioni

Dettagli

Meccanica respiratoria: Respirazione forzata

Meccanica respiratoria: Respirazione forzata Meccanica respiratoria: Respirazione forzata A l t r i m u s c o l i s i c o n t r a g g o n o d u r a n t e l a r e s p i r a z i o n e f o r z a t a p e r a u m e n t a r e : - l e v a r i a z i o n

Dettagli

Equilibrio acido base

Equilibrio acido base Equilibrio acido base Le Acidosi e Alcalosi Respiratorie INTRODUZIONE ACIDOSI RESPIRATORIA - Cause - Sintomi - Terapia ALCALOSI RESPIRATORIA - Cause - Sintomi - Terapia INTRODUZIONE I prodotti terminali

Dettagli

Regolazione della circolazione Le funzioni circolatorie vengono regolate da meccanismi che ne assicurano il normale svolgimento in condizioni di

Regolazione della circolazione Le funzioni circolatorie vengono regolate da meccanismi che ne assicurano il normale svolgimento in condizioni di Regolazione della circolazione Le funzioni circolatorie vengono regolate da meccanismi che ne assicurano il normale svolgimento in condizioni di riposo e in condizioni di aumentate esigenze. La regolazione

Dettagli

Fisiologia e Anatomia Fisiopatologia

Fisiologia e Anatomia Fisiopatologia Fisiologia e Anatomia Fisiopatologia Il sistema cardiovascolare Il sistema cardiovascolare è formato da CUORE e VASI SANGUIGNI. Il CUORE è la pompa che invia il sangue agli organi. I VASI SANGUIGNI (=

Dettagli

Fisiologia del sonno

Fisiologia del sonno Fisiologia del sonno Pavlov (1915): il sonno come risultato di un condizionamento Von Economo (1926): centro della veglia e centro del sonno (encefalite letargica). Ruolo dell ipotalamo Nauta (1946) centro

Dettagli

FISIOLOGIA DEL SISTEMA CARDIO-VASCOLARE GENERALITA

FISIOLOGIA DEL SISTEMA CARDIO-VASCOLARE GENERALITA FISIOLOGIA DEL SISTEMA CARDIO-VASCOLARE GENERALITA K Na Ca FISIOLOGIA DEL SISTEMA CARDIO-VASCOLARE ELETTROCARDIOGRAFIA P R Q T S P Q R S II I II III I III I II +III = R V6

Dettagli

L APPARATO RESPIRATORIO LA RESPIRAZIONE

L APPARATO RESPIRATORIO LA RESPIRAZIONE L APPARATO RESPIRATORIO LA RESPIRAZIONE prof. Filippo Quitadamo 1 prof. Filippo Quitadamo 2 prof. Filippo Quitadamo 3 prof. Filippo Quitadamo 4 prof. Filippo Quitadamo 5 prof. Filippo Quitadamo 6 prof.

Dettagli

IL LEMBO COSTALE MOBILE (LCM) The Flail Chest

IL LEMBO COSTALE MOBILE (LCM) The Flail Chest IL LEMBO COSTALE MOBILE (LCM) The Flail Chest Movimento inspiratorio paradosso di i un segmento toracico, verso l interno, causato da fratture costali multiple anteriori e posteriori con esaltata attività

Dettagli

Fisiologia della Respirazione 9.Scambi gassosi-ventilazione vent/perf. FGE aa

Fisiologia della Respirazione 9.Scambi gassosi-ventilazione vent/perf. FGE aa Fisiologia della Respirazione 9.Scambi gassosi-ventilazione vent/perf FGE aa.2015-16 Obiettivi Studio delle relazioni quantitative tra ventilazione, flusso di sangue nei polmoni, composizione dell aria

Dettagli

17/05/2010. Equilibrio idrico. Variazioni del volume ematico indicono risposte omeostatiche

17/05/2010. Equilibrio idrico. Variazioni del volume ematico indicono risposte omeostatiche Equilibrio idrico Variazioni del volume ematico indicono risposte omeostatiche 1 Ruolo del rene nel bilancio idrico Variazioni dell osmolarità attraverso la midollare 2 Scambio per controcorrente nella

Dettagli