La visione funzionale del SNA

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1 La visione funzionale del SNA Introduzione alle regole del sistema orto-para 2 M. N. Strada Medico Chirurgo Sintesi L autore presenta una descrizione del sistema nervoso vegetativo, evidenziando le differenze tra le varie componenti e le sinergie integrate nelle funzioni del sistema orto-para. Viene analizzato il diverso comportamento orto e para, a livello sistemico, nei singoli organi ed a livello cellulare. Viene, inoltre, suggerita un interpretazione delle funzioni del nervo vago in relazione alla regolazione viscerale autonoma per archi riflessi, rispetto all azione del sistema simpatico, che viene analizzata nel modello fight or flight e rest and digest. Parole chiave Orto-para, archi riflessi, SNA, Fight or Flight and Rest and Digest, anabolismo e catabolismo, tronco, corteccia, cosciente, istinto. Summary The author presents a description of the vegetative nervous system highlighting the differences between the different components and the synergies integrated in the functions of orto-para system. The different behavior orto and para is analyzed both systemically, in single organs and in the cells. An interpretation of the functions of vagus nerve is suggested related to the autonomous visceral regulation with reflex arcs, with regard to the action of sympathetic system which is analyzed in the model fight or flight and rest and digest. Key-words Orto-para, reflex arcs, ANS, Fight or Flight and Rest and Digest, anabolism and catabolism, trunk, cortex, conscious, instinct.

2 Il sistema nervoso autonomo controlla il funzionamento degli organi viscerali e presiede al controllo della vita vegetativa che è denominata involontaria, perché non viene regolata a livello cosciente. Il sistema nervoso autonomo comprende il sistema Ortosimpatico, il sistema Parasimpatico e la divisione enterica. Il sistema nervoso autonomo è una catena a due neuroni composta da neuroni pregangliari che si dirigono a dei gangli e da neuroni postgangliari che, dai gangli, giungono fino agli organi bersaglio. I gangli della catena ortosimpatica sono in prossimità della fuoriuscita delle fibre pregangliari del midollo spinale, mentre i gangli della catena parasimpatica si trovano in prossimità dei visceri o nei visceri stessi. La divisione ortosimpatica è organizzata in un sistema toraco-lombare (T1 L2) che nasce dalla colonna cellulare intermedio-laterale del corno laterale. Il sistema nervoso ortosimpatico è un sistema ergotrofico che interviene ogni qualvolta ci si trovi in emergenza od in pericolo, con lo scopo di attivare una reazione adeguata alle necessità, che si può definire FIGHT OR FLIGHT (lotta o fuga) destinata alle reazioni d emergenza. La divisione parasimpatica (sistema nervoso parasimpatico) è un sistema cranio-sacrale che nasce dai nuclei del tronco encefalico associati ai nervi cranici (3, 4, 9, 10) e della sostanza grigia del corno intermedio del midollo spinale S2-S4. Il sistema nervoso parasimpatico è definibile come un sistema trofotrofico, ovvero un sistema omeostatico di riparazione detto anche REST AND DIGEST (alimentazione e riposo) con lo scopo di riparare i danni della reazione ortosimpatica e di rifornire il sistema dei substrati consumati. Le fibre Pregangliari, di entrambe le catene, rilasciano, come neurotrasmettitore (NTR),nei gangli Acetilcolina che produce nelle sinapsi potenziali eccitatori legandosi a recettori nicotinici. Le fibre Postgangliari, della catena orto, invece, rilasciano, nelle sinapsi a livello degli organi bersaglio, Noradrenalina, mentre le fibre Postgangliari della catena Para continuano a rilasciare Acetilcolina. Il sistema Orto si occupa di consumare energia e il sistema Para di recuperarla. La regolazione neurovegetativa si prefigge come scopo finale il mantenimento di un equilibrio interno, per poter gestire in maniera bilanciata la capacità di produrre e consumare reattività energetica (reattività) nonchè la capacità di recuperare risorse energetiche attraverso substrati utilizzabili e nutrienti (fase di recupero trofico). Questo equilibrio viene mantenuto da un ritmo base circadiano che alterna, durante il giorno, una fase prevalentemente reattiva (diurna orto) con una fase, prevalentemente notturna, di recupero (para). La regolazione neurovegetativa si avvale della possibilità, da parte del sistema periferico recettoriale, di informare, attraverso fibre afferenti viscerali, dei continui cambiamenti periferici. Questo avviene grazie al reclutamento ed alla distribuzione delle informazioni viscerali al Nucleo del tratto Solitario (informato attraverso fibre vagali), situato nel tronco, e al nucleo Parabrachiale che, a sua volta, comunica con la sostanza reticolare ed il sistema limbico (in particolare l ipotalamo). A questo punto, raccolte le informazioni viscerali dai distretti periferici viene elaborata la risposta nervosa di adattamento. La suddetta risposta neurovegetativa può viaggiare per archi riflessi rimanendo in pratica quasi oscura alla nostra sensibilità cosciente oppure, sempre comunque gestita a livello del tronco, coinvolgere alcune strutture corticali (lobo frontale) nel caso la risposta fosse stata provocata da un evento vissuto fortemente come pericolo. Rimane sempre una reazione istintiva, ma a livello cosciente arriva il segnale, verosimilmente filtrato a livello limbico, che ne mantiene la memoria comportamentale. In questo caso le fibre che vengono utilizzate sono fibre Ortosimpatiche e Parasimpatiche e non vagali (archi riflessi). Questa organizzazione si può tradurre in questo modo: abbiamo una prima reazione prevalentemente istintiva (archi riflessi), gestita, in maggioranza, attraverso fibre vagali e regolata a livello del tronco. Questo permette di regolare le risposte riflesse e di essere rapidi ed essenziali nella reazione, che è finalizzata alla propria sopravvivenza. Il sistema garantisce, comunque, anche la risposta reattiva a stressori improvvisi. Questa reazione può essere definita cosciente, 3

3 4 o perlomeno informata, grazie alla comunicazione tra fibre afferenti dal tronco e regioni della corteccia (isocorteccia zona prefrontale) che partecipano alla risposta ortosimpatica generalizzata che avviene con il rilascio, da parte della midollare del surrene, di adrenalina e noradrenalina (in questo caso, il surrene viene interpretato come un ganglio, e adrenalina e noradrenalina sono fibre Postgangliari liquide). Inoltre attraverso connessioni della zona corticale con strutture limbiche, ed in particolare con l ipotalamo, viene attivata la reazione ormonale ipotalamo-ipofisi-surrene che agisce per allungare, nel tempo, la capacità di resistenza allo stress. Si può considerare la regolazione vegetativa su due livelli: il primo livello gestisce, in maniera omeostatica, gli adattamenti viscerali attraverso un ritmo base e continue correzioni adattative. Questa regolazione è prevalentemente vagale e non è cosciente. I nuclei di risposta si trovano a livello del tronco ed interagiscono con l ipotalamo e la sostanza reticolare. il secondo livello si attiva in caso di pericolo, quando la risposta reattiva deve essere veloce e rapida. La regolazione della risposta parte dal tronco per permettere una velocità d azione che resta ad un livello istintivo (la regolazione neurovegetativa è istintiva e non arriva a livello della coscienza). Una reazione allo stressore particolarmente intensa, invece, viene supportata anche dalla corteccia prefrontale (cosciente) che agisce attivando la reazione ortosimpatica neurovegetativa e la cascata surrenalica. Attraverso il coinvolgimento del surrene si attiva una risposta sistemica, che grazie all azione lenta degli ormoni surrenalici, permette di prolungare, nel tempo, la capacità reattiva ed antinfiammatoria del sistema. Nella valutazione del SNA il comportamento delle fibre ortosimpatiche e parasimpatiche viene considerato antagonista, anche se in realtà è sinergico. A livello periferico, cioè nella regolazione degli organi, attraverso l influenza del sistema su vasi, muscolatura liscia e ghiandole secernenti è sempre opposto, ma permette di completare la funzione a cui l organo o la ghiandola è deposta. La funzione ortosimpatica è sempre indirizzata a permettere al sistema di reagire in situazioni d emergenza. Per questo motivo, i cambiamenti che il sistema ortosimpatico mette in atto sono, a tutti i livelli, costruiti per produrre energia e reattività. In sintesi, questa messa in tensione del sistema neurovegetativo prepara l organismo alla reazione. Vedremo in seguito l azione specifica nei vari distretti, ma la resa finale dell attivazione ortosimpaticotonica è sempre quella di bloccare le funzioni del recupero ed attivare la capacità del sistema di generare e trattenere energia. Nella fase parasimpaticotonica successiva il sistema si deve orientare al recupero delle riserve perdute e quindi si lascia "andare" la tensione e il sistema aumenta la propria permeabilità e secrezione. Si può immaginare il sistema neurovegetativo come una metropolitana, quando la tensione è attiva la metropolitana corre veloce e trattiene le persone (nutrienti) al proprio interno, quando si ferma la tensione non c è più ed avvengono gli scambi nutritivi. La fase ORTO si accompagna sempre ad uno stato di tensione e di blocco, mentre la fase PARA si evidenzia per la presenza di uno stato d infiammazione parafisiologica, permettendo gli scambi osmotici tra i vari ambienti (Tab. 1). Possiamo ricapitolare le funzioni del sistema neurovegetativo come segue: Il sistema orto agisce stimolando la funzionalità cardiovascolare per aumentare la pressione arteriosa ed attivare lo stato di allerta, contemporaneamente, vengono bloccate tutte le funzioni secretive e digestive del sistema (non ci si può nutrire mentre si va a battagliare), in questa fase si attivano meccanismi di tipo catabolico, a livello cellulare, per produrre più molecole di ATP. Quando è attiva la funzione parasimpatica si mettono in moto tutte le funzioni riparative e digestive, quindi aumentano le secrezioni e il sistema gastrointestinale può lavorare al meglio. Contemporaneamente, il nostro sistema immunitario effettua una sorta di check up interno per ripulire il sistema da tutte le scorie ed i cataboliti che si sono formati dall azione del sistema ortosimpatico e del conseguente stress ossidativo. La regolazione neurovegetativa arriva anche a livello cellulare e dalla matrice del nostro sistema. Quindi il sistema neurovegetativo agisce

4 Tab. 1 AZIONI DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO Struttura Azione Stimolazione del Simpatico CATABOLISMO Stimolazione del Parasimpatico ANABOLISMO OCCHIO Midriasi Miosi GHIANDOLE Riduzione della salivazione Aumento della salivazione SALIVARI MUCOSA ORALE Riduzione della produzione di muco Aumento della produzione di muco CUORE Aumento della frequenza dei battiti e della forza di contrazione Diminuzione della frequenza dei battiti e della forza di contrazione POLMONI Rilassamento della muscolatura liscia bronchiale Contrazione della muscolatura liscia bronchiale STOMACO Riduzione della motilità Secrezione di succo gastrico ed aumento della motilità INTESTINO TENUE Riduzione della peristalsi Incremento dei processi digestivi INTESTINO Riduzione della motilità Aumento della secrezione e motilità CRASSO FEGATO Aumentata glicogenolisi e Contrazione colecisti gluconeogenesi e rilasciamento della cistifellea RENE Diminuzione della diuresi Aumento della diuresi MIDOLLARE SURRENALE VESCICA Secrezione di Adrenalina e Noradrenalina Contrazione di trigone e sfintere vescicale GENITALE Eiaculazione Erezione Contrazione del detrusore e rilasciamento di trigone e sfintere vescicale N.B. - La divisione enterica del SNA controlla le funzioni del tratto gastroenterico, in particolare: pancreas, cistifellea ed intestino. L organizzazione del tratto enterico è suddivisa in 2 plessi : Plesso Mioenterico di Auerbach, che coordina la motilità intestinale, ed il Plesso Sottomucoso di Meissner, che regola la secrezione ghiandolare. La regolazione dei 2 plessi è in parte sotto il controllo del sistema orto-para, ma risulta anche autonoma ed indipendente; Si può dire che esista una sorta di autoregolazione che viene solo in parte condizionata dal sistema orto-para. 5 (attraverso l azione diretta sulla muscolatura dei vasi capillari) modificando la regolazione delle attività cellulari ed in ultima analisi condizionando il metabolismo cellulare in senso catabolico od anabolico. Il sistema vegetativo è fondamentale per la reattività della matrice tissutale. La presenza del cosiddetto secondo cervello, a livello intestinale-immunitario, si riferisce alla presenza del sistema nervoso autonomo in periferia ed in particolare in tutto il tratto intestinale; la presenza del SNA riveste notevole importanza poiché restituisce, in sede centrale, informazioni della sensibilità viscerale e controregola le funzioni, grazie all azione del sistema orto-para. La matrice è la struttura base che, oltre alla funzione di supporto e di regolazione, contiene al proprio interno il sistema immunitario che viene di conseguenza nutrito e sostenuto dalla stato in cui essa si trova. Il sistema ortosimpaticotonico interviene in tutte le stazioni immunitarie, sia intestinali che non, con lo scopo di modulare, in senso negativo, le attività immuni del sistema (INIBIRE). Quindi, la risposta fisiologica alla reazione ortosimpaticotonica sarà, a livello locale, una riduzione della risposta immunitaria, ed, a seguito della vasocostrizione, una riduzione del trofismo cellulare ed immunitario con blocco finale della risposta immune ed immunodepressione, che alla fine condurrà il tessuto in acidosi. Il sistema parasimpatico, che agisce solo nelle stazioni MALT (mucosa associata al tessuto linfoide) del polmone e dell intestino, interviene

5 6 come stimolatore del trofismo e per incrementare gli scambi. Esiste una preponderanza del sistema ortosimpatico su tutto il sistema che riduce la capacità di risposta immunitaria se il soggetto è sotto stress, inoltre sono ridotti gli scambi metabolici a causa della vasocostrizione riflessa, indotta dall ortosimpaticotonia. Si può ipotizzare che il sistema di scambi e nutrimento, che avviene attraverso la matrice, si compia per diffusione passiva ed attiva secondo un normale ritmo fisiologico, gestito a livello nervoso soprattutto dal vago. Lo stress impone una reazione ortosimpatica dalla quale ne consegue un blocco del ritmo di regolazione con diminuzione ed assenza di scambi per orientare il sistema-cellula alla produzione energetica (azione lipolitica sul tessuto adiposo matrice) con conseguente stress ossidativo ed acidosi. Molto probabilmente le fibre parasimpatiche, ed in particolare il vago, si attivano solo nei tessuti collegati alle funzioni trofiche tipiche della regolazione vagale, mentre la reazione allo stress prevede l attivazione di tutto il sistema ortosimpatico con la successiva cascata ormonale dello stress. Appare evidente come, per nutrire in modo corretto un sistema acidosico, si debba intervenire diminuendo la reattività orto-sistemica e locale, intervenendo con un'azione sedativa a livello centrale e rifornendo il sistema di basi alcaline. Non si può nutrire un sistema sotto stress e quindi chiuso. Per aiutare a lasciare andare la tensione ortosimpatica si può agire lavorando con Seda K (20 gtt mattino 10 gtt sera) magari aggiungendo il sale di Schüssler New Era n 8 (Magnesium phosphoricum, 4 granuli da asumere frequentemente) il Trimatrix A (15 gtt mattino e sera). In questo modo, il sistema vira in parasimpaticotonia e quindi attiva la diuresi e la matrice si predispone ad essere ricondotta ad un ph consono alle proprie funzioni grazie all utilizzo di Basenpulver (2 cucchiai rasi alla sera), Lymdiaral (20 gocce per 3 volte al giorno) e il sale di Schüssler New Era 12 (Silica 4, granuli da assumere frequentemente). RAZIONALE INTERVENTO TERAPEUTICO MINIMO SEDA K:FITOTERAPICO SINERGICO PASSIFLORA,AVENA,MELISSA,VALERIANA MODULAZIONE REATTIVITÀ ORTOSIMPATICOTONICA MAGNESIUM PHOSP. (SALE TISSUTALE NEW ERA 8) REGOLAZIONE PERIFERICA REATTIVITÀ ORTOSIMPATICOTONICA TRIMATRX A: NUTRIENT LOW DOSE L-GLUTAMMINA, L-ARGININA, L-FENILALANINA, L-TAURINA VIT. : B1, B5, B9 NEUROMODULATORE SPECIFICO AD AZIONE SUL LOBO FRONTALE BASENPULVER: MINERALI E SALI ALCALINIZZANTI: MAGNESIO,CALCIO,SODIO,POTASSIO,FOSFORO DEACIDIFICAZIONE MATRICE EXTRACELLULARE LYMDIARAL: OMEOPATICO COMPLESSO LINFOCINETICO : TARAXACUM,CALENDULA,ARSENICUM ALBUM CHELIDONIUM,LEPTANDRA,ECHINACEA,PHYTOLACCA, CARDUUS M.,CONDURANGO,HYDRASTIS,LYCOPODIUM ECHINACEA SILICA (SALE TISSUTALE NEW ERA 12) BIOSSIDO DI SILICIO DRENAGGIO LINFATICO DRENAGGIO MATRICE EXTRACELLULARE RECUPERO MORFOLOGICO MATRICE EXTRACELLULARE

6 7 Bibliografia Anatomia funzionale del sistema nervoso G.Mazzocchi, G. Nussdorfer Ed. cortina padova Le basi essenziali di neuroanatomia clinica e neurofisiologia Sid Gilman Sarah Winans Newman Ed. Piccin Testo atlante di fisiologia umana Neurofisiologia Luca Imeri, Mauro Mancia Casa editrice ambrosiana Neuroscienze Arthur Guyton Ed Piccin Atlante di neuroscienze di Netter David felten ralph Jozefowicz Ed Masson Evolvi il tuo cervello Joe Dispenza Macroedizioni

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