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2 Il S.E.T. è gestito da: Via Giovanni da Procida Milano Tel Fax Il presente documento è stato pubblicato nel mese di marzo 2015.

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4 Presentazione dell 8 Rapporto S.E.T. Anno Il S.E.T., Servizio Emergenze Trasporti è stato costituito nel 1998 come Programma volontario promosso da Federchimica, a cui aderiscono Imprese ad essa associate e a cui partecipano anche altre Imprese ed Associazioni, interessate a cooperare con le Autorità Pubbliche per prevenire e gestire eventuali incidenti derivanti dal Trasporto dei Prodotti Chimici. Quest anno intendiamo presentare l 8 Rapporto S.E.T. Anno 2014, all interno del quale sono contenute informazioni sulla logistica chimica in Italia, l incidentalità nel Trasporto e l attività del S.E.T.. Infatti, la raccolta dei dati, le analisi delle informazioni e la valutazione delle decisioni assunte costituiscono la base razionale per monitorare e prevenire le emergenze nei trasporti dei Prodotti Chimici nel nostro Paese. Come risulta dall 8 Rapporto S.E.T., l Italia ha registrato ancora un elevata movimentazione di Merci su Strada e inevitabilmente tale fenomeno ha comportato un elevato tasso di incidentalità: nel 2012 si sono verificati incidenti su Strada, di cui con veicoli commerciali. Il S.E.T. ha, però, ancora una copertura minima del fenomeno: ricordiamo, infatti, che dal 1998 a fine 2014 il S.E.T. ha registrato 527 Interventi. Il Lavoro delle Imprese che aderiscono al S.E.T. è stato comunque significativo, anche nel 2014: complessivamente conta 47 Aderenti, tra cui 2 Associazioni Imprenditoriali di Settore; 47 Squadre di Intervento; 13 Professionisti impegnati a Tempo Pieno Equivalente nel Centro di Risposta Nazionale; oltre Prodotti Chimici inseriti nella Banca Dati; 3 Simulazioni internazionali effettuate con 17 Paesi dell area europea. L interazione con le Autorità dei Vigili del Fuoco e con le altre Autorità Nazionali preposte alla Prevenzione delle Emergenze dimostra lo spirito di cooperazione delle competenze e delle esperienze che fanno del S.E.T. un caso di eccellenza d integrazione pubblico privata, pur nel rispetto dei differenti ruoli e competenze. Sono convinto che questo 8 Rapporto SET Anno 2014 possa contribuire alla crescita delle sinergie professionali e allo sviluppo di nuove iniziative con i Vigili del Fuoco, per una efficace politica di prevenzione e gestione delle emergenze nel Trasporto di Prodotti Chimici, nell interesse comune e con la consapevolezza di offrire un Servizio sempre più qualificato e apprezzato a vantaggio della sicurezza e della tutela del territorio. Gerardo Stillo Presidente Commissione Direttiva S.E.T. - Servizio Emergenze Trasporti

5 Il S.E.T., parte integrante del Programma Responsible Care. Con grande piacere mi affianco al Presidente della Commissione Direttiva S.E.T. nell introdurre e illustrare l 8 Rapporto SET Anno 2014 Già nella costruzione del XX Rapporto Responsible Care, come per le precedenti edizioni, abbiamo utilizzato i dati e le informazioni che gli Aderenti al Servizio Emergenze Trasporti ci hanno fornito. Ciò è un segnale dell integrazione dei valori e dei comportamenti responsabili che questi Programmi hanno saputo creare e consolidare nel tempo, coniugando le componenti della Sicurezza, Salute e Ambiente nei luoghi di Lavoro con quelle specifiche della Distribuzione Fisica dei Prodotti, anche interagendo con le attività istituzionali delle Autorità Pubbliche. L impegno mio, come Presidente della Commissione Direttiva Responsible Care, e dei suoi Componenti è di contribuire a far aumentare l adesione da parte delle attuali 166 Imprese di Responsible Care al Servizio Emergenze Trasporti (per ora limitata a 40 di esse nel 2014): sono convinto che, mano a mano che il mondo pubblico da un lato e il mondo privato dall altro apprezzeranno maggiormente la responsabilità socio ambientale delle Imprese Chimiche, il ruolo del S.E.T. per la prevenzione e la gestione delle emergenze nella distribuzione fisica dei Prodotti Chimici risulterà un fattore strategico per lo sviluppo sostenibile dell Industria Chimica nel nostro Paese. Cosimo Franco Presidente Commissione Direttiva Responsible Care Federchimica

6 PIL e Trasporto: indicatori nazionali... 4 La strada diminuisce, ma è sempre prevalente... 5 Italia meglio dell Europa... 6 Merci Chimiche e movimentazione su Strada... 7 La sicurezza è in aumento... 8 Pochi incidenti con i veicoli commerciali... 9 L Autostrada è la via più sicura Conclusioni Il Trasporto passeggeri è il più inquinante Le Emissioni nei trasporti sono in costante riduzione Conclusioni Il Servizio S.E.T. analisi della richiesta Il Servizio e il territorio Le attivazioni S.E.T Le Regioni a Rischio Ambientale utilizzano il S.E.T Conclusioni La struttura e i collegamenti... 25

7 Interventi ICE Il confronto dei tempi di risposta Conclusioni I Soggetti che hanno attivato il S.E.T. nel La bibliografia I Soggetti del S.E.T La Commissione Direttiva S.E.T Il Comitato Coordinatori S.E.T I Centri di Risposta Europei ICE I contatti SET in Federchimica... 43

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9 L 8 Rapporto S.E.T. raccoglie, analizza ed elabora dati ed informazioni da molteplici fonti, esterne ed interne al Servizio stesso. Nel dettaglio: - Logistica dei Prodotti Chimici in Italia. È necessario precisare che la pubblicazione dei dati statistici si riferisce, quasi nella totalità dei casi, all anno precedente la stesura del Rapporto S.E.T.. In questa Edizione i dati di riferimento sono aggiornati al 2013 oppure, in mancanza di una più recente battitura, al Riscontro della frequenza e della tipologia degli incidenti nel Trasporto Commerciale: le fonti più attendibili e dettagliate risultano essere l ISTAT ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In riferimento al Trasporto di Merci Pericolose sono editati i dati EUROSTAT e dei VV.F. poiché forniscono rapporti più particolareggiati ed aggiornati. - Dati ed informazioni sull attività del Servizio S.E.T. e riguardanti i collegamenti internazionali: sono di produzione propria del Rapporto S.E.T. e rendono pertanto un istantanea esatta del suo essere. La Commissione Direttiva S.E.T. ritiene che il Rapporto S.E.T. stesso sia uno strumento sufficientemente attendibile per l analisi delle problematiche logistiche in generale, altresì dei Chemicals in particolare. Il Rapporto S.E.T. si pone inoltre come fine, oltre a quelli già sopracitati, di essere un Sistema informativo razionale (il più completo possibile) per le valutazioni da parte delle Imprese interessate all implementazione della gestione del rischio riguardo la catena del Valore aggiunto chimico, in Italia. L 8 Rapporto S.E.T. è costituito di 4 Parti e Allegati, oltre a contenere informazioni riguardanti i Soggetti che aderiscono e partecipano al S.E.T.. Il S.E.T. fu costituito nel 1998 e dal 2005 ha iniziato a redigere il Rapporto sulle attività che lo riguardano. La presente 8 edizione rappresenta una ulteriore conferma del Valore dell iniziativa e della sua solida realtà a cui le Imprese possono fare riferimento. 2

10 Di seguito è riportato il Glossario dei termini convenzionali e delle Classi di Merci Pericolose utilizzati nel presente Rapporto. Classi di Merci Pericolose: Classe 1 - Classe 2 - Classe 3 - Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe 7 - Classe 8 - Classe 9 - Materie e oggetti esplosivi Gas Liquidi infiammabili Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati Materie soggette ad accensione spontanea Materie che, a contatto con l acqua, sviluppano gas infiammabili Materie comburenti Perossidi organici Materie tossiche Materie infettanti Materiali radioattivi Materie corrosive Materie e oggetti pericolosi diversi Termini convenzionali: MP: Merci Pericolose Incidente Ferroviario: incidente che coinvolga almeno un veicolo Ferroviario in movimento. Sono esclusi gli incidenti nelle officine, nei magazzini o nei depositi. Incidente Ferroviario grave: qualsiasi incidente che, coinvolgendo almeno un veicolo Ferroviario in movimento, causa un decesso o un ferito grave, e/o danni significativi a materiale, binari, altri impianti o all ambiente (per un valore superiore a euro), e/o un interruzione prolungata del traffico (maggiore di sei ore o in cui i passeggeri siano stati trasferiti su un altro treno). Sono esclusi gli incidenti nelle officine, nei magazzini o nei depositi. Ferito grave: qualsiasi ferito ospedalizzato per più di 24 ore a causa di un incidente. Sono esclusi i tentativi di suicidio. Unità di misura: tkm tonnellate per kilometro. t tonnellate 3

11 PIL e Trasporto: indicatori nazionali Come risulta da Tav.1, esiste una correlazione tra la quantità di Merci movimentate nel Paese rispetto al PIL. Tale condizione è verificata anche nel 2013: si registra, infatti, una diminuzione del 2,7 % di Merci movimentate a fronte di una variazione negativa del PIL pari al 1,9 %. 4

12 La strada diminuisce, ma è sempre prevalente La Tav.2 riporta, nel dettaglio, le modalità di Trasporto per le 180,1 miliardi di tkm (tonnellate per kilometro, n.d.r.) di Merci trasportate in Italia nel Si consolida in particolare l utilizzo del Trasporto stradale per una quota inferiore al 60 % del Trasporto totale. 5

13 Italia meglio dell Europa La Tav.3 conferma, secondo la fonte EUROSTAT, come in Italia il Trasporto su Strada si attesti al di sotto del valore medio europeo, dimostrando in tal modo il virtuosismo delle Imprese Italiane. In particolare si nota come gli Aderenti al S.E.T. rappresentino l eccellenza italiana. La discrepanza tra i dati di Tav.3 rispetto a quelli riportati in Tav.2 deriva dalla differente metodologia utilizzata, rispettivamente, da EUROSTAT e ISTAT nel raccogliere i dati. Per un efficace confronto tra l Europa e l Italia, l EUROSTAT risulta essere l ente statistico più appropriato, per completezza di informazioni. 6

14 Merci Chimiche e movimentazione su Strada La predominanza del Trasporto stradale come modalità di Trasporto ha reso necessaria l analisi riportata in Tav.4. Nel dettaglio sono riportate le tkm di Merci movimentate in Italia su Strada, (127,2 miliardi di tkm annue): si nota un leggero aumento, per il 2013, del 2,6 % rispetto al L analisi della tipologia di Merci trasportate su Strada in Italia illustrata in Tav.4, riporta come solo il 5,1 % (pari a 8,1 miliardi di tkm) del totale siano Merci Pericolose. È stata analizzata anche la quota relativa ai soli Prodotti Chimici movimentati, pari a 6,4 miliardi di tkm del totale (-12 % rispetto al 2012). Di questi Prodotti Chimici, solo il 50,7 % (pari a 3,2 miliardi di tkm) è classificato come Merci Pericolose, che rappresentano solo il 2,5 % della movimentazione totale. 7

15 La sicurezza è in aumento Nel 2012 (ultimi dati disponibili) il totale degli incidenti, verificatisi nel Trasporto in Italia, è in forte calo. Come si evince in Tav.5 il 99,9 % ( eventi registrati) dei sinistri avviene su Strada ma solo il 16 % risulta di gravità tale da richiedere l intervento dei Vigili del Fuoco. 8

16 Pochi incidenti con i veicoli commerciali In Tav.6 si nota che gli incidenti coinvolgenti Veicoli Commerciali sono pari al 12,4 % del totale. Purtroppo, per l anno 2012 non è stato possibile recuperare il dato sugli incidenti coinvolgenti Merci Pericolose. Gli incidenti Ferroviari gravi (v. Glossario) restano stabili. 9

17 L Autostrada è la via più sicura In Tav.7 si riporta come gli incidenti verificatisi sulla Rete Autostradale siano solo il 5,0 % del totale dei sinistri occorsi su Strada. La Rete Autostradale con i suoi km copre attualmente il 3,7 % della Rete totale stradale (pari a km) 1. 1 Il dato relativo all estensione della rete stradale è relativo al 2011 ma, in virtù dell aggiornamento della designazione del tipo di Strada introdotto con l assetto giuridico/amministrativo, disposto dal Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112 che ha interessato la rete viaria nazionale, potrebbe subire variazioni. 10

18 Conclusioni L analisi della Parte Prima dell 8 Rapporto S.E.T. mette in evidenza che: - vi è forte correlazione tra PIL e movimentazione Merci, infatti, come mostrato in Tav.1 ad una contrazione del PIL pari a -1,9 % segue un calo del 2,7 % della movimentazione Merci nel 2013; - in Italia la movimentazione Merci è distribuita meglio che in Europa, la quota stradale rappresenta il 60,1 % del totale e l utilizzo delle vie d acqua e ferroviarie è maggiore che in Europa (come mostrato in Tav.2 e Tav.3). In Tav.4 è mostrato come solo il 5,1 % (8,1 miliardi di tkm) del totale di Merci movimentate sia costituito da Merci Pericolose; - la sicurezza dei trasporti aumenta (Tav.5); la quasi totalità degli incidenti si verifica su Strada e solo il 16 % è così grave da richiedere l intervento dei Vigili del Fuoco; - solo il 12,4 % di incidenti su Strada coinvolge veicoli commerciali (Tav.6); - l Autostrada è la via più sicura per trasportare le Merci su Strada con solo il 5,0 % dei sinistri registrati rispetto al totale (Tav.7). 11

19 GNL in Italia, primi passi e obiettivi della distribuzione di un prodotto energetico innovativo. Nell ultimo decennio gli elevati livelli di prezzi dei prodotti energetici hanno consentito ai colossi dell energia di investire nella ricerca di nuove fonti da cui estrarre le materie prime necessarie per competere con i produttori tradizionali. Lo scenario di prezzi elevati ha, quindi, favorito l esplorazione di nuove tecnologie estrattive e l individuazione di nuovi giacimenti che hanno portato sul mercato enormi potenziali di produzione sia di petrolio sia di gas naturale modificando sostanzialmente la geografia energetica mondiale e le politiche di molti stati. In un quadro di grande disponibilità di gas naturale prodotto dai nuovi giacimenti mondiali, nasce la necessità di provvedere ad una logistica che supporti velocemente la produzione e ne consenta una distribuzione flessibile con obiettivi intercontinentali. Il Gas Naturale Liquefatto (GNL) risponde prontamente a queste esigenze consentendo ai paesi produttori di trasportare ed esportare grandi quantità di prodotto in fase liquida per mezzo di navi gasiere che giunte a destinazione scaricano il gas naturale ancora liquefatto in idonei depositi. La storia del GNL in Italia è lunga più di 50 anni, da quando SNAM costruì sulla costa in prossimità di La Spezia il rigassificatore di Panigaglia che funge da ricevitore di GNL, attraverso navi gasiere, e da rigassificatore per immettere gas naturale nelle tubazioni collegate alla rete di trasporto nazionale. Ma un nuovo scenario di distribuzione e di impiego del GNL si è configurato negli ultimi anni: lo scenario della distribuzione del GNL ancora in forma liquefatta dagli hub di ricezione fino a depositi locali che ne consentano l impiego anche in forma liquida. Le caratteristiche di densità energetica e le qualità ambientali del gas, oltre ai prezzi contenuti garantiti da una grande disponibilità di prodotto, hanno portato ad individuare nuove forme distributive per utilizzi tradizionali come quelli termici civili ed industriali e per utilizzi innovativi come quelli della trazione stradale pesante e navale. L entusiasmo suscitato dalla presenza di un nuovo soggetto nel panorama energetico continentale è stato notevole ed è evidente alla luce delle molte iniziative istituzionali che hanno preso forma negli ultimi due anni: progetti internazionali come il Costa sull uso del GNL per la propulsione navale e per i servizi a terra nei porti; apertura di un tavolo sul GNL da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzato all individuazione delle caratteristiche di strategicità del prodotto nel paniere energetico nazionale; introduzione del GNL tra i carburanti alternativi nella direttiva 2014/94/UE, la cosiddetta DAFI. Il settore è in una prima fase di startup nella quale alcuni operatori stanno intraprendendo un attività di distribuzione che si basa su una catena logistica semplice e snella, in cui il prodotto deve subire il minor numero di operazioni di travaso possibili per mantenere le basse temperature di cui necessita. La catena è, a grandi linee, 12

20 impostata su uno schema basato su impianti di stoccaggio principali, riforniti via nave o cisterne stradali e ferroviarie, dotati di punti di carico per cisterne che trasportano il prodotto presso depositi di utenza nei quali il prodotto è utilizzato direttamente o distribuito ad utilizzatori finali, per esempio autotrasportatori. Ad oggi, questa catena risulta complicata a causa della mancanza di infrastrutture adeguate alla caricazione del GNL nel nostro Paese. Le infrastrutture attualmente disponibili per tale caricazione, infatti, sono collocate in Spagna, Belgio, Olanda e Francia ed impongono lunghi tragitti per raggiungere le utenze che ricevono ed impiegano il GNL. Per tale ragione lo sviluppo del settore, che presenta elevate potenzialità esplicabili in un futuro di medio termine, è legato alla nascita di infrastrutture specificamente mirate a consentire la caricazione del GNL sul territorio nazionale. In questa fase di nascita del settore è apparso subito molto importante il ruolo dell associazione Assogasliquidi che si è fatta portavoce delle istanze degli operatori che si sono, per primi, spinti nella sfida di aprire la distribuzione di un nuovo prodotto energetico. In questo ambito la principale necessità è stata individuata nella apertura di un dialogo qualificato con la pubblica Amministrazione che ha dimostrato un grande interesse e ampia disponibilità ad approfondire la conoscenza del prodotto nonchè ad analizzare le criticità e le lacune esistenti per individuare misure atte a consentirne il migliore sviluppo. In questo senso si inquadra l attività promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico che ha aperto un Coordinamento tecnico per lo studio di fattibilità tecnica ed economica per il Piano strategico nazionale sull utilizzo del GNL. Il Coordinamento ha strutturato l analisi dell argomento suddividendolo in 3 gruppi settoriali e 4 sottogruppi trasversali; gruppi e sottogruppi hanno lavorato alacremente alla definizione di contributi specifici che saranno composti nella sintesi finale del Piano strategico. Assogasliquidi ha partecipato ai lavori di tutti i gruppi ed i sottogruppi ed ha tenuto la segreteria tecnica del gruppo sull impiego del GNL per gli usi civili, industriali e come gas compresso; in tale veste ha predisposto l analisi dei mercati di riferimento e della possibile penetrazione del prodotto in tali mercati. L associazione ha, inoltre, rappresentato il settore nei gruppi di lavoro dei Vigili del Fuoco incaricati della stesura delle linee guida di prevenzione incendi sia per la distribuzione di GNL come carburante sia per la distribuzione finalizzata all impiego negli usi civili ed industriali. Le bozze di linee guida sono attualmente sottoposte all iter interno di valutazione finalizzato alla loro emanazione e rappresenteranno, per le aziende, un importante strumento di supporto per la progettazione dei depositi e degli impianti di distribuzione. 13

21 Le Emissioni complessive di Gas Serra, riferite per l Italia all anno 2012, sono diminuite dell 11,3 % rispetto al Si è ridotto, su base annua (biennio ), il Valore complessivo di Emissioni di un ulteriore 5,8 %. Il Trasporto passeggeri è il più inquinante Come mostrato in Tav.8, le Emissioni totali sono in costante diminuzione. Il 23,1 % delle Emissioni totali nel 2012 è dovuto ai trasporti e la modalità stradale è stata responsabile dell emissione di 98,8 Mt CO 2 eq: di questa quota solo 1/3 (pari a 32,9 Mt CO 2 eq) è correlato al Trasporto di Merci. L incidenza del Trasporto di Prodotti Chimici, sul totale delle Merci trasportate su gomma (Tav.4) è del 5,1 %, che corrisponde a sole 1,7 Mt CO 2 eq. 14

22 Le Emissioni nei trasporti sono in costante riduzione In Tav.9 sono confrontate le Emissioni (kt CO 2 eq) di differenti tipi di Gas Serra. I gas di riferimento (CH 4, N 2 O, CO 2 ) sono diminuiti del 3,1 % dal 2012 al La diminuzione degli inquinanti specifici di riferimento, sempre nell ultimo decennio ( ), è di rilevante quantità: il gas metano (CH 4 ) è stato ridotto del 66,6 %; il protossido di azoto (N 2 O) del 52,7 %; l anidride carbonica (CO 2 ) del 14,7 %. Conclusioni L analisi della Parte Seconda dell 8 Rapporto S.E.T. mette in evidenza: - la costante diminuzione dal 2005 ad oggi delle Emissioni di CO 2 è un forte segnale positivo; - il Trasporto passeggeri su gomma è più inquinante in termini di Emissioni di Gas Serra del Trasporto Merci su Strada; - il Trasporto di Merci contribuisce solo al 33,3 % della quota totale di Emissioni dovute al Trasporto su Strada; - nei trasporti, le Emissioni di Gas Serra sono state ridotte del 3,1 % nel 2013 rispetto all anno precedente. 15

23 Nel 2014, il S.E.T. ha registrato un numero maggiore di attivazioni rispetto all anno precedente. Il Servizio S.E.T. analisi della richiesta Dal 2012 ad oggi il Servizio Emergenze Trasporti ha subito un forte e profondo processo di revisione interna. Questo processo ha permesso di allargare il concetto di Aderenti e ampliare la rosa dei Soggetti Beneficiari anche ad altre Pubbliche Autorità competenti oltre ai Vigili del Fuoco. Nel 2013, inoltre, è stato trasferito il Centro di Risposta Nazionale presso la sede di BASF Italia a Cesano Maderno. Affinché si possa procedere nell analisi dei dati sulle attività del S.E.T., occorre sottolineare che: - gli Interventi sono le Richieste di Servizi per incidenti nel Trasporto; - le Chiamate sono le Richieste non legate a incidenti nel Trasporto; - le Attivazioni sono la somma di Interventi e di Chiamate. E inoltre opportuno precisare che i quattro Livelli di Intervento forniti dal S.E.T. nel 2014 sono: - il Livello 1, che consiste nell'invio di informazioni sul prodotto coinvolto nell'incidente alle Autorità Pubbliche, supportate anche, preferibilmente, da una lettura critica di queste informazioni e da commenti analitici; - il Livello 2, che prevede l'individuazione di un Tecnico Qualificato che possa essere mobilitato sul posto dell Incidente su richiesta delle Autorità Pubbliche; - il Livello 3, che comporta l'individuazione di una Squadra di Intervento, che possa essere mobilitata sul posto dell Incidente su richiesta delle Autorità Pubbliche; - il livello 4, che fornisce informazioni sanitarie sui Prodotti Chimici dalla lettura della Scheda di Sicurezza, con eventuale invio della stessa ad un competente centro AntiVeleni. 16

24 Come si rileva in Tav.10, nel 2014 si è registrato un incremento notevole di Attivazioni del S.E.T. rispetto al 2013 (+225%): in particolare, ha operato un totale di 21 Interventi, molti riguardanti la modalità stradale, ed ha risposto a 5 Chiamate. 17

25 Il Servizio e il territorio La copertura territoriale delle Squadre S.E.T. è a livello Nazionale e avviene con tempi di risposta contenuti. Come evidenziato in Tav.11, la distribuzione territoriale delle Squadre S.E.T. è molto ben ripartita: sono in grado di coprire l intero territorio Nazionale con tempi di Intervento contenuti. È bene precisare che ogniqualvolta si registra un Incidente che richieda un Intervento di Livello 3, il Centro di Risposta Nazionale S.E.T. è in grado di individuare il sito presso cui è disponibile una Squadra di Intervento attrezzata per emergenze chimiche con personale adeguatamente addestrato sulla base di criteri di: - prossimità geografica; - competenza per prodotto o classe di pericolo; - disponibilità di attrezzature adeguate. Sono inoltre forniti, alle Autorità Pubbliche competenti, i riferimenti del Punto di Contatto Aziendale con cui collegarsi per mobilitare la Squadra. 18

26 Le attivazioni S.E.T. In Tav.12 si nota come le attivazioni siano equamente suddivise tra Vigili del Fuoco ed altri Utilizzatori, come il Centro ICE, Privati ed Imprese aderenti al S.E.T.. 19

27 Le Regioni a Rischio Ambientale utilizzano il S.E.T. Un ulteriore interessante analisi è resa in Tav.13: nel 2014 tra le Regioni a maggior Rischio Ambientale è stata registrata rispettivamente un attivazione per Lombardia, Veneto, Liguria, Lazio, e Trentino; due attivazioni per il Piemonte e ben otto attivazioni per la Toscana. La Tav.13 non considera, ovviamente, le chiamate internazionali. 20

28 Le Regioni che hanno registrato più attivazioni sono quelle con cui sono state sviluppate iniziative di collaborazione territoriale nell ambito de L iniziativa di cooperazione nazionale per il miglioramento continuo della Sicurezza Logistica Chimica Federchimica e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco promuovono infatti una Iniziativa di Collaborazione finalizzata a integrare competenze tecniche per la gestione sicura di un incidente che coinvolga sostanze chimiche. L Iniziativa prevede 7 modalità: - Gli Incontri Tecnici; - Le Esercitazioni Pratiche; - L Elaborazione di Dati e di Analisi; - La Gestione della Banca-Dati Incidenti ; - I Workshops-Radar; - Gli Strumenti Gestionali; - I Programmi di R&S e di Best Practices. Nella Tav.14 sono riportate tutte le attività svolte dal 2012 al

29 Conclusioni L analisi della Parte Terza dell 8 Rapporto S.E.T. mette in evidenza che: - il Servizio ha notevolmente incrementato il numero di attivazioni nel 2014 rispetto al 2013 (+225%) e al 2012 (+73,3%); ciò nonostante ha la capacità di gestire un numero ben più consistente di Attivazioni; - la copertura territoriale delle Squadre di Emergenza S.E.T. in Italia è garantita con tempi rapidi di intervento; - sono le Regioni con cui sono state avviate iniziative territoriali importanti di collaborazione ad attivare maggiormente il S.E.T.. Il Servizio Emergenze Trasporti è un valido e funzionale strumento a supporto delle Autorità Pubbliche e le sue potenzialità ne permettono ampi margini di implementazione nell utilizzo. 22

30 Riconversione del polo industriale di Porto Marghera. Nell ambito del progetto INWAPO (Upgrading of inland waterways and sea ports), Federchimica, per conto dell Autorità Portuale di Venezia (APV), ha effettuato un ampio studio, per individuare le potenzialità di sviluppo del sito di Porto Marghera. Infatti la crisi del settore chimico italiano degli ultimi anni, accompagnata dalla chiusura di molti impianti e di conseguenza da una significativa riduzione del livello occupazionale, ha mostrato con evidenza come Porto Marghera abbia bisogno di reinventare il proprio futuro, facendo comunque tesoro delle numerose esperienze diversificate che hanno arricchito la sua attività. Con questo studio, l APV ha così fornito un piano operativo, valido per tre anni, che persegue un processo di trasformazione del sito, guidato dal componente logistico con il recupero e possibilmente la crescita delle attività industriali già esistenti. E stata eseguita un approfondita indagine del sistema di produzione portuale, attraverso un diretto contatto con le compagnie che sono operative in loco e con le istituzioni autoctone. La partecipazione di Federchimica garantisce che il processo di rilancio del sito di Porto Marghera, guidato dallo sviluppo della logistica portuale, tenga in considerazione anche i principi di Sviluppo Sostenibile del programma Responsible Care (RC). Anche all interno dei processi logistici è possibile adottare tecnologie e procedure capaci di ridurre l impatto sociale e ambientale dell attività industriale, senza compromettere i servizi di qualità e i ricavi economici. La sostenibilità nella catena di approvvigionamento dei materiali e merci è diventata un dovere dopo la globalizzazione dei mercati mondiali. L attuazione delle Logiche Sostenibili non significa solo focalizzare l attenzione nella riduzione dell impatto ambientale dei veicoli di trasporto; questo obiettivo include anche la corretta scelta dell uso dell imballaggio, la definizione delle più adatte modalità di trasporto, la razionalizzazione della rete di distribuzione ed un impegno per la sicurezza in tutte le fasi di trasporto, compresa la fase incidentale attraverso l adesione al Servizio Emergenza Trasporti (SET). Il traffico dei prodotti chimici, specialmente di quelli pericolosi, richiede adeguati servizi portuali, e anche adeguate strutture di stoccaggio. Da questo punto di vista, la disponibilità di spazio e la presenza di personale altamente qualificato e competente garantiscono a Porto Marghera un vantaggio competitivo nel confronto con altri porti. 23

31 Altra caratteristica di valore aggiunto è la strategica posizione geografica di Venezia che assicura un eccezionale accessibilità sia via mare che via terra e può sfruttare il vantaggio offerto dalla via navigabile del fiume Po. E inoltre molto importante il collegamento di Porto Marghera e di Venezia con infrastrutture adeguate che possono offrire efficaci collegamenti con l Europa Centrale. In questo senso la decisione di Rail Cargo Austria (RCA) (operatore logistico ben conosciuto nel Centro/Est Europeo) di trasferire i suoi poli italiani verso Venezia riapre per la città gli orizzonti internazionali, convertendo l Europa Centrale in un nuovo hinterland per il porto. Infatti, alcune società multinazionali grazie a questa scelta, sinonimo di esplicito riconoscimento delle potenzialità del sito, potrebbero operare un cambiamento nella valutazione dell opportunità di usare il trasporto marittimo da/per Venezia. Gli sforzi per ottenere per il porto di Marghera una più ampia quota nel traffico marittimo, specialmente nell ambiente internazionale, potrebbero essere più fortemente supportati dalla presenza di un Logistic Service Provider di livello internazionale. 24

32 Per il 2014, il S.E.T., come emerge dal confronto con gli analoghi Servizi Europei, ICE, ha registrato nei due ring test di simulazione delle emergenze, condotti a livello internazionale, buone performance di servizio. La struttura e i collegamenti Le simulazioni condotte annualmente coinvolgono tutti i Centri della rete ICE per saggiarne il livello di affidabilità ove chiamati a intervenire. Alla creazione della rete europea di Intervento ICE concorrono attualmente 17 Paesi (Tav.15). Il Programma europeo ICE, gestito dal CEFIC, nasce dall'esigenza di supportare le Autorità Pubbliche nelle operazioni per la gestione delle emergenze nel Trasporto di Prodotti Chimici, fornendo il contributo specialistico del nostro settore per migliorare la qualità e la tempestività degli interventi. 25

33 Interventi ICE In Tav.16 è riportato il numero di Interventi ICE registrati nei vari Paesi negli ultimi 6 anni. Occorre precisare che per Germania e Olanda i dati riportati comprendono anche Interventi per incidenti di sito, mentre per gli altri Paesi si fa riferimento solo al Trasporto. 26

34 Il confronto dei tempi di risposta Anche nel 2014, il S.E.T. è stato chiamato a confrontarsi con gli altri Operatori Europei ICE per verificarne le capacità di intervento in termini di qualità dei servizi e rapidità dei tempi di risposta. Sono stati eseguiti due tipi di esercitazioni: - Test Sofisticato : esercitazione fra il Centro di Risposta ICE di un Paese e il Centro di Risposta ICE di un altro Paese, con richiesta di informazioni che necessitano il coinvolgimento di un Impresa Chimica; - Ring Test : esercitazione in cui un Centro di Risposta ICE chiama tutti gli altri Centri di Risposta ICE per verificare la correttezza delle procedure e dei tempi di risposta. In Tav.17 sono indicati i tempi medi di risposta dei vari Paesi, rilevati dai Ring Test effettuati nel Dai dati riportati si evincono tempi medi di risposta nel 2014 più bassi rispetto agli anni precedenti, segno di un ottimo risultato per tutta la Rete ICE che riesce ancora a garantire alte prestazioni in termini di tempo e qualità di informazioni. 27

35 È importante sottolineare inoltre che il S.E.T. ha sempre risposto con informazioni di qualità eccellente in occasione dei Ring Test e dei Test Sofisticati in cui è stato impegnato durante le simulazioni con i centri ICE degli altri Paesi. Conclusioni Il S.E.T. è parte di una Rete europea più ampia ed articolata, la Rete ICE. Gli standard di risposta e qualità devono soddisfare le severe richieste ICE e il Servizio Emergenze Trasporti, anche nel 2014, ha dimostrato una buona capacità nel gestire le richieste di Intervento di Livello 1, che costituiscono la parte prevalente degli Interventi effettuati durante l anno. 28

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38 In Tav.18 sono riportate le attivazioni del S.E.T. da parte degli Utilizzatori, per incidenti nel Trasporto di Prodotti Chimici. 31

39 Annuario Statistico del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, 2014 ; CEFIC; Confetra; Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; EUROSTAT; Federchimica: 19 Rapporto Responsible Care; Federchimica: 20 Rapporto Responsible Care; Federchimica: 7 Rapporto S.E.T 2013 ; FederTrasporto; ISPRA: Annuario dei dati Ambientali 2013 ; ISTAT: Il Trasporto Merci su Strada anni ; ITF; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anni

40 La Federazione Nazionale dell Industria Chimica a cui aderiscono circa Imprese per un totale di Addetti. Per rappresentare nel modo migliore un ambito così articolato e complesso, la Federazione è divisa in 17 Associazioni di settore, suddivise in 40 Gruppi Merceologici. Gli obiettivi primari di Federchimica sono il coordinamento e la tutela dell Industria Chimica operante in Italia e il supporto allo sviluppo sostenibile delle Imprese Associate. Il S.E.T. Servizio Emergenze Trasporti è stato costituito nel 1998 da Federchimica per fornire un supporto specialistico alle Autorità Pubbliche nella gestione di emergenze nell ambito del Trasporto di Prodotti Chimici su Strada, per Ferrovia e nel Mare Mediterraneo. Come riportato nella Tav.19 (pagina successiva), il S.E.T. opera attraverso un Centro di Risposta Nazionale a Cesano Maderno, attivato dalle Autorità Pubbliche, che agisce in stretta collaborazione con i punti di contatto aziendali e con gli analoghi Centri Europei ICE, per fornire quattro livelli di Intervento: Livello 1: Informazioni sul prodotto coinvolto nell Incidente; Livello 2: Assistenza di un Tecnico Qualificato sul luogo dell Incidente; Livello 3: Assistenza di una Squadra di Intervento Aziendale, sul luogo dell Incidente; Livello 4: Informazione e Interpretazione Sanitaria sui Prodotti Chimici da lettura Scheda di Sicurezza e inoltro della stessa ad un competente Centro AntiVeleni. 33

41 Il S.E.T. può essere attivato dai Soggetti Beneficiari mediante un numero dedicato ( ). In caso di Incidente o per richieste di informazioni chimiche sui prodotti, il S.E.T. può essere allertato anche dagli Aderenti tramite un apposita Linea Verde a loro dedicata. Il S.E.T. nasce e si muove nel concetto di azione volontaria, coerentemente ai principi del Programma Responsible Care, per dare concretezza al concetto di Sviluppo Sostenibile, rivelandosi un utile strumento di dialogo fra pubblico e privato nella gestione del territorio. 34

42 2 ADERENTI 1. ADAMA Italia S.r.l. 2. AIR LIQUIDE ITALIA S.p.A. 3. ARCO SPEDIZIONI S.p.A. 4. ARKEMA S.r.l. 5. AssICC 6. ASTRAZENECA S.p.A. 7. BASELL POLIOLEFINE ITALIA S.r.l. 8. BASF ITALIA S.p.A. 9. BAYER S.p.A. 10. BRACCO S.p.A. 11. CAPTRAIN ITALIA S.r.l. 12. CFS EUROPE S.p.A. 13. CRAY VALLEY ITALIA S.r.l. 14. DOW ITALIA S.r.l. 15. DSM COMPOSITE RESINS ITALIA S.r.l. 16. DU PONT DE NEMOURS ITALIANA S.r.l. 17. EDAM SOLUZIONI AMBIENTALI S.r.l. 18. EIGENMANN & VERONELLI S.p.A. 19. ELANTAS ITALIA S.r.l. 20. ENDURA S.p.A. 21. ESSO ITALIANA S.r.l. 22. FEDERCHIMICA - ASSOGASLIQUIDI 23. HENKEL ITALIA S.p.A. 24. HUBER ITALIA S.p.A. 25. INFINEUM ITALIA S.r.l. 26. ING. LUIGI CONTI VECCHI S.p.A. 27. MAPEI S.p.A. 28. MOMENTIVE PERFORMANCE MATERIALS SPECIALTIES S.r.l. 29. NUOVA SOLMINE S.p.A. 30. POLYNT S.p.A. 31. PPG INDUSTRIES ITALIA S.p.A. 32. RAIL CARGO ITALIA S.r.l. 33. RIVOIRA S.p.A. 34. SABO S.p.A. 35. SANOFI - AVENTIS S.p.A. 36. SASOL ITALY S.p.A. 37. SBB CARGO ITALIA S.r.l. 38. SERFER SERVIZI FERROVIARI S.r.l. 39. S.I.A.D. S.p.A. 40. S.I.P.C.A.M. - OXON S.p.A. 41. SOLVAY CHIMICA ITALIA S.p.A. 42. SOLVAY SPECIALTY POLYMERS ITALY S.p.A. 2 Dati aggiornati al 04/03/

43 43. SYNGENTA ITALIA S.p.A. 44. TANK SERVICE S.r.l. 45. TAZZETTI S.p.A. 46. TRENITALIA S.p.A. DIVISIONE CARGO 47. TX Logistik AG Filiale Italia 48. VERSALIS S.p.A. 49. VINAVIL S.p.A. 50. YARA ITALIA S.p.A. SOGGETTI SPECIALIZZATI 1. AXSE S.r.l. 2. BELFOR ITALIA S.r.l. 3. EDAM SOLUZIONI AMBIENTALI S.r.l. 4. RE.AL. SERVICE S.p.A. 5. SICUREZZA e AMBIENTE S.p.A. 6. TECNOPARCO VBA PARTNERS 1. Castalia S.C.p.A. 2. REMPEC 36

44 3 PRESIDENTE STILLO Ing. Gerardo VICE PRESIDENTE PICCOLI Dr. Stefano COMPONENTI ATZEI Ing. Fabio Giovanni BOMBARDI Ing. Furio CORVINO Ing. Antonio FERRO Dr. Andrea FRIGERIO Renato GALBIATI Ing. Alessia MAZZARELLO Dr. Paolo MEREGAGLIA Ing. Carlo MEZZOGORI Ing. Giovanni MUSSINI Dr. Stefano SOFFIOTTO Ing. Gianfranco TAGLIABUE P.Ch. Piero Luigi TOMEI Dr. Edoardo INVITATI PERMANENTI CARCIOTTO Ing. Francesco CAROSELLI Ing. Rita FRANCO Dr. Cosimo LENZI Arch. Roberto PELLICANO Ing. Dante PORTA Dr. Renato VERSALIS S.p.A. SOLVAY CHIMICA ITALIA S.p.A. VERSALIS S.p.A. Trenitalia S.p.A. Div. Cargo HENKEL Italia S.p.A. INFINEUM ITALIA S.r.l. BASF ITALIA S.p.A. BRACCO S.p.A. ESSO ITALIANA S.r.l. MAPEI S.p.A. SBB CARGO Italia S.r.l. DOW ITALIA S.r.l. SIPCAM OXON S.p.A. SOLVAY Specialty Polymers Italy S.p.A. PPG INDUSTRIES ITALIA S.p.A. DOW POLIURETANI ITALIA S.r.l. ASSOGASLIQUIDI ENDURA S.p.A CORPO PERMANENTE VVF Trento VIGILI DEL FUOCO LOMBARDIA AssICC 3 Dati aggiornati al 04/03/

45 ADERENTI Roberto Castiglioni Davide Italia Filippo Lotto Alessandro Fabris Renato Porta Luigi Cremona Alessandra Scarazzini Ernesto Sorghi Fabio Giani Renato Frigerio Joannis Tzovanas Alessia Galbiati Roberta Corsini Mario Tironi Francesco Cavallari Stefano Mussini Stefano Bugada Laura Giussani Oliviero Bistoletti Fulvio D Ischia Michela Michelotti Cristina Folli Anna Farolfi Antonio Corvino Paolo Bonamigo Andrea Ferro Roberto Dessi Adama Italia S.r.l. Air Liquide Italia S.p.A. Arco Spedizioni S.p.A. Arkema S.r.l. AssICC Assogasliquidi Astrazeneca S.p.A. Basell Poliolefine Italia S.r.l. Basf Italia S.p.A. Basf Italia S.p.A. Bayer S.p.A. Bracco S.p.A. CAPTRAIN Italia S.r.l. CFS Europe S.p.A. Cray Valley Italia S.r.l. Dow Italia S.r.l. DSM Composite Resins Italia S.r.l. Du Pont De Nemours Italiana S.r.l. EDAM Soluzioni Ambientali S.r.l. Eigenmann & Veronelli S.p.A. Elantas Italia S.r.l. Endura S.p.A. Esso Italiana S.r.l. Henkel Italia S.r.l. Huber Italia S.p.A. Infineum Italia S.r.l. Ing. Luigi Conti Vecchi S.p.A. 4 Dati aggiornati al 04/03/

46 Carlo Meregaglia Antonella Nucida Stefano Martini Massimo Vitali Edoardo Tomei Matteo Rinaldi Giulio Campanini Vito Carbonara Riccardo Ghini Enrico Dallara Giovanni Mezzogori Angelo Cantalupo Roberto Locatelli Gianfranco Soffiotto Roberto Buono Piero Luigi Tagliabue Pietro Codazza Ivano Volpe Maria Assunta Rossi Odello Loredana Maiocco Giovanni Potì Andres Di Monte Fabio Giovanni Atzei Francesco Ravandoni Elena Manzoni Mapei S.p.A. Momentive Performance Materials Specialties S.r.l. Nuova Solmine S.p.A. Polynt S.p.A. PPG Industries Italia S.p.A. Rail Cargo Italia S.r.l. Rivoira S.p.A. SABO S.p.A. Sanofi S.p.A. Sasol Italy S.p.A. SBB Cargo Italia S.r.l. SERFER Servizi Ferroviari S.r.l. S.I.A.D. S.p.A. S.I.P.C.A.M. - OXON S.p.A. Solvay Chimica Italia S.p.A. Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. Syngenta Italia S.p.A. Tank Service S.r.l. Tazzetti S.p.A. Tazzetti S.p.A. Trenitalia S.p.A. Divisione Cargo TX Logistik AG Versalis S.p.A. Vinavil S.p.A. Yara Italia S.p.A. 39

47 SOGGETTI SPECIALIZZATI Serafino Barilani AXSE S.r.l. Nicola Veglia Oliviero Bistoletti Paolo Lettig Gianni Cossu Ercole Ruggeri Belfor Italia S.r.l. EDAM Soluzioni Ambientali S.r.l. RE.AL. Service S.p.A. Sicurezza e Ambiente S.p.A. Tecnoparco VBA PARTNERS Lorenzo Barone Gabino Gonzales Castalia S.C.p.A. REMPEC 40

48

49 Austria Belgio PAESE SISTEMA NAZIONALE TUIS/ERS Belintra RIFERIMENTO E LUOGO BASF Ludwigshafen BASF Antwerpen Belgio Belintra Solvay S.A. - N.V. Danimarca Francia Germania PIBF/RVK Transaid TUIS Gran Bretagna Chemsafe Italia Norvegia Olanda Polonia Repubblica Ceca Repubblica Slovacca Spagna Svezia Svizzera Ungheria UNEP/IMO (*) SET R V K TRC SPOT TRINS DINS CERET KEMIAKUTEN Scienceindustries VERIK Chemical Marine Incident in the Mediterranean Danish Emergency Management Agency CEDRE Brest BASF Ludwigshafen NCEC Harwell BASF Cesano Maderno Norwegian Coastal Administration DCMR Schiedam Unipetrol RPA Litvinov DUSLO Sal a Civil Protection Unit - Madrid Swedish Poison Information Centre - Stockholm Industriefeuerwehr Regio Basel AG MOL Szazhalombatta REMPEC Malta TELEFONO E FAX T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F T F (*) UNEP: United Nations Environment Programme/IMO: International Maritime Organization 42

50 NOMINATIVO INDIRIZZO RIFERIMENTO Francesca Belinghieri Direzione Centrale TES Area Logistica (Responsabile) Federchimica Via Giovanni da Procida, Milano Tel Fax Daniele Guidotti Direzione Centrale TES Area Logistica Ufficio S.E.T. e Progetti Logistici Federchimica Via Giovanni da Procida, Milano Tel Fax d.guidotti@federchimica.it Immagini: Fotolia e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Stampato dal Centro Stampa Accademia S.p.A. nel mese di novembre

51 FEDERCHIMICA CONFINDUSTRIA Milano Via Giovanni Da Procida 11 Tel Fax Roma Viale Pasteur 10 Tel Fax Bruxelles (Belgio) 1, Avenue de la Joyeuse Entrèe Tel Fax

52 45

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