PROVINCIA DI TRIESTE Area Servizi Tecnici U.O.C. Edilizia

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1 PROVINCIA DI TRIESTE Area Servizi Tecnici U.O.C. Edilizia Palazzo Galatti di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste. Lavori di ristrutturazione ed adeguamento del Piano Terra per la realizzazione di nuovi uffici PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO IL PROGETTISTA dott. arch. Marina Di Brai Cattarini I.E. IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI Piano di Manutenzione dell opera PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI REDATTO DA: per. ind. Claudio Pregara IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO dott. ing. Giancarlo Vieceli Trieste, maggio 2011

2 Comune di Trieste Provincia di Trieste PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE D'USO (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste Impianti elettrici e speciali COMMITTENTE: Trieste, 11/05/2011 IL TECNICO Per. Ind. Claudio Pregara Pagina 1 Studio Tecnico Claudio Pregara Via C.Battisti, Trieste

3 Manuale d'uso Comune di: Provincia di: Oggetto: Trieste Trieste Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste Impianti elettrici e speciali Elenco dei Corpi d'opera: 01 Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste Pagina 2

4 Corpo d'opera: 01 Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste Manuale d'uso Lavori di ristrutturazione ed adeguamento del piano terra per la realizzazione di nuovi uffici. Unità Tecnologiche: Impianto elettrico Impianto di illuminazione Impianto di messa a terra Impianto trasmissione fonia e dati Pagina 3

5 Unità Tecnologica: Impianto elettrico Manuale d'uso Vedi relazione tecnica specialistica impianti elettrici e speciali progetto esecutivo Vedi Capitolato Speciale d'appalto - Norme tecniche Impianti elettrici e speciali Vedi voci di Elenco Prezzi e Computo metrico Premessa: Ogni attività che prevede interventi manutentivi su impianti o componenti elettrici (MT e BT) deve partire dalla consapevolezza del personale di cosa si accinga a fare e dove: imprescindibile è pertanto che gli addetti siano in possesso all'atto dell'inizio dei lavori della documentazione tecnica relativa all'oggetto dell'attività. E' indispensabile che la documentazione sia aggiornata, in quanto sono evidenti le difficoltà e soprattutto ai rischi cui l'operatore potrebbe dover far fronte trovandosi a che fare con un quadro che ha subito notevoli modifiche rispetto a quanto indicato nel progetto: si pensi solo al tempo necessario (e al costo che ne deriva) per comprendere che è proprio quello il quadro su cui si deve operare, che i componenti su cui si doveva intervenire non ci sono più, e sono stati sostituiti da altri differenti, e così via. Non è in generale compito degli addetti alla manutenzione l'adeguamento della documentazione tecnica: Il personale preposto alle operazioni di manutenzione (ordinaria, starordinaria, programmata., predittiva ecc.) deve però obbligatoriamente comunicare al Responsabile della Sicurezza della struttura le difformità riscontrate, per una correzione ed un aggiornamento della documentazione. In ogni caso e per qualsiasi parte dell'impianto dovranno venir annotare le modifiche che si andranno a realizzare, nel caso in cui queste non siano già state integrate nei documenti, per una successiva integrazione da parte di chi di competenza. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Canalizzazioni in PVC Prese e spine Quadri elettrici BT Pagina 4

6 Elemento Manutenibile: Canalizzazioni in PVC Manuale d'uso Unità Tecnologica: Impianto elettrico Le "canalette" sono tra gli elementi più semplici per il passaggio dei cavi elettrici. Le canalizzazioni dell'impianto elettrico sono generalmente realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI; dovranno essere dotati di marchio di qualità o certificati secondo le disposizioni di legge. Modalità di uso corretto: Generalmente le canalizzazioni utilizzate sono in PVC e possono essere facilmente distinguibili;infatti i tubi protettivi sono realizzati in: - serie pesante (colore nero): impiegati in pavimenti e in tutte quelle applicazioni nelle quali è richiesta una particolare resistenza meccanica; - serie leggera (colore cenere): impiegati in tutte le applicazioni nelle quali non è richiesta una particolare resistenza meccanica. Elemento Manutenibile: Prese e spine Unità Tecnologica: Impianto elettrico Le prese e le spine dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette). Modalità di uso corretto: Tutte le eventuali operazioni, dopo aver tolto la tensione, devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti. Nel locale dove è installato il quadro deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori, le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione. Le prese e le spine devono essere posizionate in modo da essere facilmente individuabili e quindi di facile utilizzo; la distanza dal pavimento di calpestio deve essere di 17,5 cm se la presa è a parete, di 7 cm se è in canalina, 4 cm se da torretta, cm nei locali di lavoro. I comandi luce sono posizionati in genere a livello maniglie porte. Elemento Manutenibile: Quadri elettrici BT Unità Tecnologica: Impianto elettrico I quadri elettrici hanno il compito di distribuire ai vari livelli dove sono installati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale Pagina 5

7 Manuale d'uso di adduzione. Sono supporti o carpenterie che servono a racchiudere le apparecchiature elettriche di comando e/o a preservare i circuiti elettrici. Le strutture utilizzate sono: Quadri elettrici in lamiera d'acciaio (o in vetroresina) in esecuzione da parete o da pavimento (esecuzione ad armadio), con grado di protezione minimo IP40 (con porta in cristallo e serratura a chiave). NB: tutti i quadri devono essere sempre e comunque dotati di porta munita di chiusura a chiave; la chiave deve essere data in consegna esclusivamente al personale preposto alla manovra ordinaria di apparecchiature es. organi di comando) Modalità di uso corretto: Tutte le eventuali operazioni, dopo aver tolto la tensione, devono essere effettuate da personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti. Nel locale dove è installato il quadro deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori, le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C03 Verifica TEST mensile funzionamento interruttori differenziali Cadenza: ogni mese Tipologia: Prova Azionamento periodico del tasto di prova di ogni interruttore differenziale per la verifica del corretto funzionamento del meccanismo di sgancio Pagina 6

8 Unità Tecnologica: Impianto di illuminazione Manuale d'uso L'impianto di illuminazione consente di creare condizioni di visibilità negli ambienti. L'impianto di illuminazione deve consentire, nel rispetto del risparmio energetico, livello ed uniformità di illuminamento, limitazione dell'abbagliamento, direzionalità della luce, colore e resa della luce. E' costituito da: - lampade ad incandescenza; - lampade fluorescenti; - lampade alogene; - lampade compatte; - lampade a scarica: Vedi relazione tecnica specialistica impianti elettrici e speciali progetto esecutivo Vedi Capitolato Speciale d'appalto - Norme tecniche Impianti elettrici e speciali Vedi voci di Elenco Prezzi e Computo metrico L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Lampade fluorescenti Complessi autonomi illuminazione di sicurezza ed apparecchiature centralizzate di controllo Pagina 7

9 Elemento Manutenibile: Lampade fluorescenti Manuale d'uso Unità Tecnologica: Impianto di illuminazione Durano mediamente più di quelle a incandescenza e, adoperando alimentatori adatti, hanno un ottima efficienza luminosa fino a 100 lumen/watt. L interno della lampada è ricoperto da uno strato di polvere fluorescente cui viene aggiunto mercurio a bassa pressione. La radiazione visibile è determinata dall emissione di radiazioni ultraviolette del mercurio (emesse appena la lampada è inserita in rete) che reagiscono con lo strato fluorescente. Modalità di uso corretto: Tutte le eventuali operazioni, dopo aver tolto la tensione, devono essere effettuate con personale qualificato e dotato di idonei dispositivi di protezione individuali quali guanti e scarpe isolanti. Evitare di smontare le lampade quando sono ancora calde; una volta smontate le lampade esaurite queste vanno smaltite seguendo le prescrizioni fornite dalla normativa vigente e conservate in luoghi sicuri per evitare danni alle persone in caso di rottura del bulbo di vetro. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Abbassamento livello di illuminazione Abbassamento del livello di illuminazione dovuto ad usura delle lampadine, ossidazione dei deflettori, impolveramento delle lampadine A02 Avarie Possibili avarie dovute a corto circuiti degli apparecchi, usura degli accessori, apparecchi inadatti. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Controllo a vista Controllo dello stato generale e dell'integrità delle lampade. Sostituzione di lampade danneggiate meccanicamente (es. rottura per urto accidentale) Anomalie riscontrabili: 1) Abbassamento livello di illuminazione. Elemento Manutenibile: Complessi autonomi illuminazione di sicurezza ed apparecchiature centralizzate di controllo Unità Tecnologica: Impianto di illuminazione Pagina 8

10 Manuale d'uso Complessi autonomi autoalimentati sia di tipo normale o muniti di dispositivo di autodiagnosi o muniti di dispositivo di telecontrollo; kit inverter/batteria, di qualsiasi dei 3 tipi sopracitati, montati all'interno di apparecchi illuminanti generici; Centrali di comando e controllo di complessi autonomi e relativi dispositivi divisori di linee collegati. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Abbassamento livello di illuminazione Abbassamento del livello di illuminazione dovuto ad usura o guasto (es. fine vita) delle lampade, ossidazione dei deflettori, impolveramento delle lampade; abbassamento tensione di batteria A02 Autonomia di funzionamento ridotta Ridotta autonomia di funzionamento rispetto alla nominale certificata dal costruttore CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale Cadenza: ogni settimana Tipologia: Controllo a vista Controllo dello stato generale e dell'integrità dei complessi autonomi. Verifica per i tipi dotati di dispositivo di autodiagnosi e/o centralizzato del regolare funzionamento (led acceso di colore verde). Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo del flusso luminoso; 2) (Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale; 3) (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche; 4) Accessibilità; 5) Comodità di uso e manovra; 6) Efficienza luminosa; 7) Identificabilità; 8) Impermeabilità ai liquidi; 9) Isolamento elettrico; 10) Limitazione dei rischi di intervento; 11) Montabilità / Smontabilità; 12) Regolabilità; 13) Resistenza meccanica; 14) Stabilità chimico reattiva. Anomalie riscontrabili: 1) Abbassamento livello di illuminazione C02 Controllo periodico durata Cadenza: ogni mese Tipologia: Prova Prova mensile verifica efficienza ed autonomia. Verifica dell'autonomia di funzionamento mediante interruzione dell'alimentazione primaria: Ogni complesso autonomo deve garantire il funzionamento per il tempo di autonomia dichiarato dal Costruttore. Da eseguire in conformità alle istruzioni fornite dal Costruttore delle apparecchiature, seguendo le modalità operative. Procedere all'archiviazione entro apposito registro di tutti i report di stampa prodotti dall'apparecchiatura di controllo. Tali report devono indicare, ad operazione di controllo con esito positivo, la data e l'opera dell'intervento nonchè la perfetta efficienza di tutto il complesso. Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo del flusso luminoso. Anomalie riscontrabili: 1) Autonomia di funzionamento ridotta. Pagina 9

11 Unità Tecnologica: Impianto di messa a terra Manuale d'uso L'impianto di messa a terra ha la funzione di collegare determinati punti elettricamente definiti con un conduttore a potenziale nullo. E il sistema migliore per evitare gli infortuni dovuti a contatti indiretti, ossia contatti con parti metalliche in tensione a causa di mancanza di isolamento o altro. L impianto di terra deve essere unico e deve collegare le masse di protezione e quelle di funzionamento, gli scaricatori contro le scariche atmosferiche ed elettrostatiche. Lo scopo è quello di ridurre allo stesso potenziale, attraverso i dispersori e i conduttori di collegamento, le parti metalliche dell impianto e il terreno circostante. Per il collegamento alla rete di terra è possibile utilizzare, oltre ai dispersori ed ai loro accessori, i ferri dei plinti di fondazione. L impianto di terra è generalmente composto da collettore di terra, i conduttori equipotenziali, il conduttore di protezione principale e quelli che raccordano i singoli impianti. I collegamenti devono essere sconnettibili e il morsetto principale deve avere il contrassegno di terra. Vedi relazione tecnica specialistica impianti elettrici e speciali progetto esecutivo Vedi Capitolato Speciale d'appalto - Norme tecniche Impianti elettrici e speciali Vedi voci di Elenco Prezzi e Computo metrico L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Conduttori di protezione Sistema di equipotenzializzazione Pagina 10

12 Elemento Manutenibile: Conduttori di protezione Manuale d'uso Unità Tecnologica: Impianto di messa a terra I conduttori di protezione principale o montanti sono quelli che raccolgono i conduttori di terra dai piani dell edificio. Modalità di uso corretto: Generalmente questi conduttori vengono realizzati con un cavo di colore giallo-verde. L'utente deve controllare il serraggio dei bulloni e che gli elementi siano privi di fenomeni di corrosione. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Difetti di connessione Difetti di connessione delle masse con conseguente interruzione della continuità dei conduttori fino al nodo equipotenziale. Elemento Manutenibile: Sistema di equipotenzializzazione Unità Tecnologica: Impianto di messa a terra I conduttori equipotenziali principali e supplementari sono quelli che collegano al morsetto principale di terra i tubi metallici. Modalità di uso corretto: Generalmente questi conduttori vengono realizzati con un cavo di colore giallo-verde. L'utente deve controllare il serraggio dei bulloni e che gli elementi siano privi di fenomeni di corrosione. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Corrosione Evidenti segni di decadimento evidenziato da cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni A02 Difetti di serraggio Difetti di serraggio dei bulloni del sistema di equipotenzializzazione. Pagina 11

13 Unità Tecnologica: Impianto trasmissione fonia e dati Manuale d'uso L'impianto di trasmissione fonia e dati consente la diffusione, nei vari ambienti, di dati ai vari utenti. Generalmente è costituito da una rete di trasmissione (denominata cablaggio) e da una serie di punti di presa ai quali sono collegate le varie postazioni. Vedi relazione tecnica specialistica impianti elettrici e speciali progetto esecutivo Vedi Capitolato Speciale d'appalto - Norme tecniche Impianti elettrici e speciali Vedi voci di Elenco Prezzi e Computo metrico L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Cablaggio Sistema di trasmissione Pagina 12

14 Elemento Manutenibile: Cablaggio Manuale d'uso Unità Tecnologica: Impianto trasmissione fonia e dati Per la diffusione dei dati negli edifici occorre una rete di supporto che generalmente viene denominata cablaggio. Pertanto il cablaggio degli edifici consente agli utenti di comunicare e scambiare dati attraverso le varie postazioni collegate alla rete di distribuzione. Modalità di uso corretto: Evitare di aprire i quadri di permutazione e le prese di rete nel caso di malfunzionamenti. Rivolgersi sempre al personale specializzato. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Anomalie degli allacci Difetti di funzionamento delle prese di utenza e dei pannelli degli armadi di permutazione A02 Anomalie delle prese Difetti di tenuta delle placche, dei coperchi e dei connettori A03 Difetti di serraggio Difetti di serraggio di viti ed attacchi dei vari apparecchi di utenza A04 Difetti delle canaline Difetti di tenuta delle canaline porta cavi. Elemento Manutenibile: Sistema di trasmissione Unità Tecnologica: Impianto trasmissione fonia e dati Il sistema di trasmissione consente di realizzare la trasmissione dei dati a tutte le utenze della rete. Tale sistema può essere realizzato con differenti sistemi; uno dei sistemi più utilizzati è quello che prevede la connessione alla rete LAN e alla rete WAN mediante l'utilizzo di switched e router. Modalità di uso corretto: Evitare di aprire i quadri di permutazione e le prese di rete nel caso di malfunzionamenti. Rivolgersi sempre al personale specializzato. Pagina 13

15 Manuale d'uso ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Anomalie delle prese Difetti di tenuta delle placche, dei coperchi e dei connettori A02 Depositi vari Accumulo di materiale (polvere, grassi, ecc.) sulle connessioni A03 Difetti di serraggio Difetti di serraggio di viti ed attacchi dei vari apparecchi di utenza. Pagina 14

16 Manuale d'uso INDICE 01 Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste pag Impianto elettrico Canalizzazioni in PVC Prese e spine Quadri elettrici BT Impianto di illuminazione Lampade fluorescenti Complessi autonomi illuminazione di sicurezza ed apparecchiature centralizzate di controllo Impianto di messa a terra Conduttori di protezione Sistema di equipotenzializzazione Impianto trasmissione fonia e dati Cablaggio Sistema di trasmissione 13 IL TECNICO Per. Ind. Claudio Pregara Pagina 15

17 Comune di Trieste Provincia di Trieste PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste Impianti elettrici e speciali COMMITTENTE: Trieste, 11/05/2011 IL TECNICO Per. Ind. Claudio Pregara Pagina 1 Studio Tecnico Claudio Pregara Via C.Battisti, Trieste

18 Manuale di Manutenzione Comune di: Provincia di: Oggetto: Trieste Trieste Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste Impianti elettrici e speciali Elenco dei Corpi d'opera: 01 Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste Pagina 2

19 Corpo d'opera: 01 Manuale di Manutenzione Palazzo Galatti, di Piazza Vittorio Veneto n 4 a Trieste Lavori di ristrutturazione ed adeguamento del piano terra per la realizzazione di nuovi uffici. Unità Tecnologiche: Impianto elettrico Impianto di illuminazione Impianto di messa a terra Impianto trasmissione fonia e dati Pagina 3

20 Unità Tecnologica: Impianto elettrico Manuale di Manutenzione Vedi relazione tecnica specialistica impianti elettrici e speciali progetto esecutivo Vedi Capitolato Speciale d'appalto - Norme tecniche Impianti elettrici e speciali Vedi voci di Elenco Prezzi e Computo metrico Premessa: Ogni attività che prevede interventi manutentivi su impianti o componenti elettrici (MT e BT) deve partire dalla consapevolezza del personale di cosa si accinga a fare e dove: imprescindibile è pertanto che gli addetti siano in possesso all'atto dell'inizio dei lavori della documentazione tecnica relativa all'oggetto dell'attività. E' indispensabile che la documentazione sia aggiornata, in quanto sono evidenti le difficoltà e soprattutto ai rischi cui l'operatore potrebbe dover far fronte trovandosi a che fare con un quadro che ha subito notevoli modifiche rispetto a quanto indicato nel progetto: si pensi solo al tempo necessario (e al costo che ne deriva) per comprendere che è proprio quello il quadro su cui si deve operare, che i componenti su cui si doveva intervenire non ci sono più, e sono stati sostituiti da altri differenti, e così via. Non è in generale compito degli addetti alla manutenzione l'adeguamento della documentazione tecnica: Il personale preposto alle operazioni di manutenzione (ordinaria, starordinaria, programmata., predittiva ecc.) deve però obbligatoriamente comunicare al Responsabile della Sicurezza della struttura le difformità riscontrate, per una correzione ed un aggiornamento della documentazione. In ogni caso e per qualsiasi parte dell'impianto dovranno venir annotare le modifiche che si andranno a realizzare, nel caso in cui queste non siano già state integrate nei documenti, per una successiva integrazione da parte di chi di competenza. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) R01 Isolamento elettrico Classe di Requisiti: Protezione elettrica Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Vedi Capitolato Speciale d'appalto R02 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli impianti elettrici devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni. Prestazioni: Gli elementi costituenti gli impianti elettrici devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli utenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Pagina 4

21 Manuale di Manutenzione Vedi Capitolato Speciale d'appalto R03 (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Per evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti elettrici devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio. Prestazioni: Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra dei componenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell ambito della dichiarazione di conformità prevista dall art.7 del D.M. n 37 del Vedi Capitolato Speciale d'appalto R04 Impermeabilità ai liquidi Classe di Requisiti: Sicurezza d'intervento Classe di Esigenza: Sicurezza I componenti degli impianti elettrici devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Vedi Capitolato Speciale d'appalto R05 Limitazione dei rischi di intervento Classe di Requisiti: Protezione dai rischi d'intervento Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R06 Montabilità / Smontabilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità Gli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità. Prestazioni: Gli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere montati in opera in modo da essere facilmente smontabili senza per questo smontare o disfare l'intero impianto. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Pagina 5

22 Manuale di Manutenzione R07 Attitudine a limitare i rischi di incendio Classe di Requisiti: Protezione antincendio Classe di Esigenza: Sicurezza I componenti dell'impianto elettrico devono essere realizzati ed installati in modo da limitare i rischi di probabili incendi. Prestazioni: Per limitare i rischi di probabili incendi i generatori di calore, funzionanti ad energia elettrica, devono essere installati e funzionare nel rispetto di quanto prescritto dalle leggi e normative vigenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R08 (Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale Classe di Requisiti: Sicurezza d'intervento Classe di Esigenza: Sicurezza I componenti degli impianti elettrici capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI Prestazioni: Si possono controllare i componenti degli impianti elettrici procedendo ad un esame nonché a misure eseguite secondo le norme CEI vigenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Canalizzazioni in PVC Prese e spine Quadri elettrici BT Pagina 6

23 Elemento Manutenibile: Canalizzazioni in PVC Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Impianto elettrico Le "canalette" sono tra gli elementi più semplici per il passaggio dei cavi elettrici. Le canalizzazioni dell'impianto elettrico sono generalmente realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI; dovranno essere dotati di marchio di qualità o certificati secondo le disposizioni di legge. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllo dello stato generale e dell'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole di passaggio. Verificare inoltre la presenza delle targhette nelle morsetterie. Requisiti da verificare: 1) Isolamento elettrico; 2) Resistenza meccanica. Ditte specializzate: Elettricista. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Ripristino grado di protezione Cadenza: quando occorre Ripristinare il previsto grado di protezione che non deve mai essere inferiore a quello previsto dalla normativa vigente. Ditte specializzate: Elettricista. Pagina 7

24 Elemento Manutenibile: Prese e spine Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Impianto elettrico Le prese e le spine dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette). REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) R01 Identificabilità Classe di Requisiti: Di funzionamento Classe di Esigenza: Gestione All'interno delle satole portafrutto i conduttori in arrivo alle singole prese devono riportare la sigla di dentificazione presente sullo schema elettrico (n linea e quadro di appartenenza) CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 2 anni Tipologia: Ispezione Verificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare che ci sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP40) onde evitare sovraccarichi, corto circuiti e contatti indiretti. Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche; 2) Impermeabilità ai liquidi; 3) Isolamento elettrico; 4) Limitazione dei rischi di intervento; 5) Montabilità / Smontabilità; 6) Resistenza meccanica. Ditte specializzate: Elettricista. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Sostituzioni Cadenza: quando occorre Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle norme, parti di prese e spine quali placchette, coperchi, telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando. NB: le prese di energia, se colorate, devono essere sostituite obbligatoriamente con nuove prese dello stesso colore; la colorazione indica il tipo di sorgente di alimentazione: nero o bianco: rete ordinaria verde: sorgente di riserva (es. gruppo elettrogeno) rosso: sorgente di sicurezza e/o continuità assoluta (es. UPS) Ditte specializzate: Elettricista. Pagina 8

25 Elemento Manutenibile: Quadri elettrici BT Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Impianto elettrico I quadri elettrici hanno il compito di distribuire ai vari livelli dove sono installati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione. Sono supporti o carpenterie che servono a racchiudere le apparecchiature elettriche di comando e/o a preservare i circuiti elettrici. Le strutture utilizzate sono: Quadri elettrici in lamiera d'acciaio (o in vetroresina) in esecuzione da parete o da pavimento (esecuzione ad armadio), con grado di protezione minimo IP40 (con porta in cristallo e serratura a chiave). NB: tutti i quadri devono essere sempre e comunque dotati di porta munita di chiusura a chiave; la chiave deve essere data in consegna esclusivamente al personale preposto alla manovra ordinaria di apparecchiature es. organi di comando) REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) R01 Accessibilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità I quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti. Prestazioni: E' opportuno che sia assicurata la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R02 Identificabilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità I quadri e le cabine elettriche devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione. Tutte le apparecchiature installate in ciascun quadro devono riportare la sigla di dentificazione presente sullo schema elettrico e devono essere munite di idonea targhetattura indicante la funzione svolta. Le targhette identificative dei quadro, dei singoli componenti e delle loro funzioni debbono permettere l'identificazione univoca sia delle funzioni svolte che delle caratteristiche dell'insieme o dei componente. Elementi staccati o di non sicura stabilità debbono essere fissati adeguatamente e nella posizione occupata in precedenza. Qualora un componente (interruttore o altro) abbia perduto la propria targhetta di componente, e ciò pregiudichi in qualche modo l'identificazione univoca delle sue caratteristiche e prestazioni, si ritiene che il componente vada rimosso e sostituito con uno identico o almeno equivalente, secondo quanto riportato nella documentazione tecnica costruttiva. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Pagina 9

26 Manuale di Manutenzione CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C03 Verifica TEST mensile funzionamento interruttori differenziali Cadenza: ogni mese Tipologia: Prova Azionamento periodico del tasto di prova di ogni interruttore differenziale per la verifica del corretto funzionamento del meccanismo di sgancio CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO C01 Controllo generale Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllo dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione alla presenza delle chiavi e del funzionamento delle serrature, dello stato degli interblocchi elettrici con prova delle manovre di apertura e chiusura. Verificare la corretta pressione di serraggio delle connessioni (morsettiere ingresso-uscita e connessioni sulle apparecchiature); pulizia accurata con soffiatura di aria compressa. Vanno eseguite tutte le attività di pulizia, sia esterna che interna, volte a eliminare tracce di sporcizia, polvere, sudiciume, nonché ad eliminare dal quadro insetti o piccoli animali decedutivi. Deve essere tenuta debita considerazione la presenza di eventuali sfiammate, utili per porre una maggior attenzione su alcuni componenti del quadro. La pulizia va effettuata al di là delle indicazioni di base, con una frequenza proporzionata al deposito di polvere e sporcizia. Polvere e umidità costituiscono un significativo fattore di pericolosità. Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche; 2) Accessibilità; 3) Attitudine a limitare i rischi di incendio; 4) Identificabilità; 5) Impermeabilità ai liquidi; 6) Isolamento elettrico; 7) Limitazione dei rischi di intervento; 8) Montabilità / Smontabilità. Ditte specializzate: Elettricista C02 Verifica apparecchiature di taratura e controllo Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Controllo Verificare l'efficienza delle lampade di segnalazione, verificare la corretta taratura (a scanso di manomissioni) degli sganciatori magnetotermici differenziali regolabili, dei relè, dei temporizzatori, dei programmatori ecc. Controllo lampade spia, strumenti ed eventuale loro sostituzione: Il funzionamento delle lampade spia è importante per comprendere lo stato attuale degli organi o dei componenti presenti a bordo quadro, e quindi delle utenze o dei carichi sottesi. Buona norma progettuale è la presenza nel quadro di un pulsante di prova lampade, che permetta l'immediata evidenziazione dei componenti guasti, permettendone la rapida sostituzione. Deve essere tenuta in debita considerazione la durata della vita utile delle lampade presenti, in modo da poter valutare l'eventuale opportunità di una sostituzione generalizzata preventiva. Non si intende l'esecuzione della verifica della precisione degli strumenti, ma la valutazione dei loro stato di integrità (vetro di protezione rotto, scala spostata, ecc.): il loro funzionamento deve essere valutato prima della messa in sicurezza dei quadro, confrontando le indicazioni fornite con le entità elettriche effettivamente attese. Requisiti da verificare: 1) Limitazione dei rischi di intervento; 2) Resistenza meccanica. Ditte specializzate: Elettricista C04 Verifica strumentale funzionamento interruttori differenziali Cadenza: ogni anno Tipologia: TEST - Controlli con apparecchiature Pagina 10

27 Manuale di Manutenzione Verifica strumentale dei tempi di intervento degli interruttori e dei relè differenziali. NB: tale intervento di manutenzione deve essere certificato e riportato all'interno del registro di esercizio della struttura (anche con allegati) in modo da attestare il n e l'ubicazione degli interruttori verificati ed i risultati delle prove (tempi di intervento in msec.) Ditte specializzate: Elettricista. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Pulizia generale Cadenza: ogni 12 mesi Pulizia generale degli interruttori, dei sezionatori di manovra, delle morsettiere con soffiatura di aria compressa Ditte specializzate: Elettricista I02 Serraggio Cadenza: ogni anno Eseguire il serraggio di tutti i bulloni, dei morsetti e degli interruttori. Le vibrazioni, le dilatazioni termiche e gli scuotimenti meccanici che si verificano naturalmente nei quadri, possono portare ad allentamenti delle viti di fissaggio dei conduttori ai componenti e alle morsettiere (in alcuni casi anche delle sbarre). Una connessione allentata è sede di surriscaldamenti localizzati, che possono portare all'accensione di focolai di incendio. E' richiesto che gli addetti "ripassino" tutte le connessioni elettriche, stringendo e serrando quelle che risultassero poco ferme o allentate I03 Prove funzionali e sganci/blocchi di sicurezza Cadenza: ogni 6 mesi La semplice movimentazione dei componenti elettrici di interruzione permette di verificare la presenza di anomalie rilevanti (incapacità di richiusura, bloccaggio, impuntamenti, ecc.): la sostituzione dei componenti che si rivelassero difettosi va nella direzione di evitare comportamenti anomali e difficoltà durante il normale funzionamento dei quadro, quando le interruzioni dei servizio per interventi di emergenza risulterebbero alquanto fastidiose e costose. Eventuali organi di comando speciali e le sequenze di manovra, anche se di tipo interbloccato (meccanicamente o elettricamente), devono essere accompagnati da chiare istruzioni. La manovra dei comandi non deve richiedere uno sforzo fisico elevato, poiché con difficoltà si distinguerebbe tra una manovra difficoltosa e una impossibile in quanto bloccata. Ogni manovra va pensata preventivamente circa gli obiettivi da raggiungere, e verificata, sempre preventivamente, circa l'effettiva presenza delle condizioni che ne rendono possibile l'esecuzione in sicurezza. La presenza di interblocchi non sufficientemente affidabili, oppure errati o non esaustivi, può aumentare le probabilità di pericolo, in quanto giustifica un atteggiamento passivo degli operatori. Va effettuata una prova funzionale di tutti gli sganci di sicurezza e/o di blocchi di emergenza di tutte le protezioni doate di appositi sganciatori (a lancio di corrente, di minima tensione, a sicurezza positiva) agendo su tutti i pulsanti (a rottura di vetro) installati nella struttura. Per i circuiti a lancio di corrente deve essere costantemente garantita la continuità del circuito di sgancio mediante la verifica della funzionalità della lampada spia montata sul pulsante. Pagina 11

28 Unità Tecnologica: Impianto di illuminazione Manuale di Manutenzione L'impianto di illuminazione consente di creare condizioni di visibilità negli ambienti. L'impianto di illuminazione deve consentire, nel rispetto del risparmio energetico, livello ed uniformità di illuminamento, limitazione dell'abbagliamento, direzionalità della luce, colore e resa della luce. E' costituito da: - lampade ad incandescenza; - lampade fluorescenti; - lampade alogene; - lampade compatte; - lampade a scarica: Vedi relazione tecnica specialistica impianti elettrici e speciali progetto esecutivo Vedi Capitolato Speciale d'appalto - Norme tecniche Impianti elettrici e speciali Vedi voci di Elenco Prezzi e Computo metrico REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) R01 (Attitudine al) controllo del flusso luminoso Classe di Requisiti: Visivi Classe di Esigenza: Aspetto I componenti degli impianti di illuminazione devono essere montati in modo da controllare il flusso luminoso emesso al fine di evitare che i fasci luminosi possano colpire direttamente gli apparati visivi delle persone. Prestazioni: E' opportuno che sia assicurata la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R02 (Attitudine al) controllo della condensazione interstiziale Classe di Requisiti: Sicurezza d'intervento Classe di Esigenza: Sicurezza I componenti degli impianti di illuminazione capaci di condurre elettricità devono essere in grado di evitare la formazione di acqua di condensa per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazioni per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla norma CEI Prestazioni: Si possono controllare i componenti degli impianti di illuminazione procedendo ad un esame nonché a misure eseguite secondo le norme CEI vigenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R03 (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Per evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti di illuminazione devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio. Prestazioni: Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra dei componenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra. Pagina 12

29 Manuale di Manutenzione Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell ambito della dichiarazione di conformità prevista dall art.7 del D.M. n 37 del R04 Accessibilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità Gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti. Prestazioni: E' opportuno che sia assicurata la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R05 Comodità di uso e manovra Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Gli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità. Prestazioni: I componenti degli impianti di illuminazione devono essere disposti in posizione ed altezza dal piano di calpestio tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro, ed essere accessibili anche da parte di persone con impedite o ridotta capacità motoria. Livello minimo della prestazione: In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi) R06 Efficienza luminosa Classe di Requisiti: Visivi Classe di Esigenza: Aspetto I componenti che sviluppano un flusso luminoso devono garantire una efficienza luminosa non inferiore a quella stabilita dai costruttori delle lampade. Prestazioni: E' opportuno che sia assicurata la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R07 Identificabilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità Gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Pagina 13

30 Manuale di Manutenzione R08 Impermeabilità ai liquidi Classe di Requisiti: Sicurezza d'intervento Classe di Esigenza: Sicurezza I componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R09 Isolamento elettrico Classe di Requisiti: Protezione elettrica Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R10 Limitazione dei rischi di intervento Classe di Requisiti: Protezione dai rischi d'intervento Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose. Prestazioni: E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R11 Montabilità / Smontabilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità Gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità. Prestazioni: Gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere montati in opera in modo da essere facilmente smontabili senza per questo smontare o disfare l'intero impianto. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R12 Regolabilità Classe di Requisiti: Funzionalità in emergenza Classe di Esigenza: Funzionalità I componenti degli impianti di illuminazione devono essere in grado di consentire adeguamenti funzionali da parte di operatori Pagina 14

31 Manuale di Manutenzione specializzati. Prestazioni: Gli elementi costituenti l'impianto di illuminazione devono essere facilmente modificati o regolati senza per questo smontare o disfare l'intero impianto. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R13 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli impianti di illuminazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni. Prestazioni: Gli elementi costituenti gli impianti di illuminazione devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli utenti. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto R14 Stabilità chimico reattiva Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza L'impianto di illuminazione deve essere realizzato con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche. Prestazioni: Per garantire la stabilità chimico reattiva i materiali e componenti degli impianti di illuminazione non devono presentare incompatibilità chimico-fisica. Livello minimo della prestazione: Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Lampade fluorescenti Complessi autonomi illuminazione di sicurezza ed apparecchiature centralizzate di controllo Pagina 15

32 Elemento Manutenibile: Lampade fluorescenti Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Impianto di illuminazione Durano mediamente più di quelle a incandescenza e, adoperando alimentatori adatti, hanno un ottima efficienza luminosa fino a 100 lumen/watt. L interno della lampada è ricoperto da uno strato di polvere fluorescente cui viene aggiunto mercurio a bassa pressione. La radiazione visibile è determinata dall emissione di radiazioni ultraviolette del mercurio (emesse appena la lampada è inserita in rete) che reagiscono con lo strato fluorescente. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Abbassamento livello di illuminazione Abbassamento del livello di illuminazione dovuto ad usura delle lampadine, ossidazione dei deflettori, impolveramento delle lampadine A02 Avarie Possibili avarie dovute a corto circuiti degli apparecchi, usura degli accessori, apparecchi inadatti. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Controllo a vista Controllo dello stato generale e dell'integrità delle lampade. Sostituzione di lampade danneggiate meccanicamente (es. rottura per urto accidentale) Anomalie riscontrabili: 1) Abbassamento livello di illuminazione. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Sostituzione delle lampade Cadenza: ogni 40 mesi Sostituzione delle lampade e dei relativi elementi accessori (es. condensatori e starters elettronici per apparecchi a basse perdite) secondo la durata di vita media delle lampade certificata dal produttore. Nel caso delle lampade fluorescenti si prevede una durata di vita media pari a 7500 h sottoposta a tre ore consecutive di accensione. (Ipotizzando, pertanto, un uso giornaliero di 6 ore, dovrà prevedersi la sostituzione della lampada circa ogni 40 mesi). In ogni caso tale operazione dovrà essere programmata in modo da intervenire con sostituzioni o complessive o suddivise per aree e/o blocchi di edificio; sono pertanto assolutamente vietate le sostituzioni non programmate (manutenzione predittiva) e ceritificate. Il tipo ed il n di lampade sostituite con l'indicazione dell'ubicazione, data dell'intervento ecc. sono dati obbligatori che devono essere riportati sul registro di esercizio della struttura. Ditte specializzate: Elettricista. Pagina 16

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