OGGETTO: emendamento n 1 alla proposta di revisione dello Statuto comunale
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- Niccoletta Piazza
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1 Al Presidente del Consiglio Comunale OGGETTO: emendamento n 1 alla proposta di revisione dello Statuto comunale Premesso: che realizzare compiutamente la partecipazione popolare, creare e mantenere rapporti costanti con la cittadinanza, favorendo l impegno diretto dei cittadini, singoli ed associati, contribuisce allo sviluppo civile, sociale, economico e culturale della città, potenziando, al contempo, l efficacia dell operato dell amministrazione; Si propone di: aggiungere al termine dell Art.3, comma 2 successivamente alla lettera g) la lettera h) con il seguente testo: contribuisce a rinnovare la democrazia e le sue istituzioni integrandole con processi, pratiche e strumenti di democrazia partecipativa. Testo finale dell art.3 emendato: Art. 3 Finalità del Comune 1. Il Comune è l'ente che rappresenta la Comunità alessandrina, ne cura gli interessi, ne promuove lo sviluppo e ne tutela le specificità culturali e socio-economiche, ispirandosi al motto: DEPRIMIT ELATOS, LEVAT ALEXANDRIA STRATOS (Alessandria umilia i superbi e esalta gli umili) 2. A tal fine il Comune di Alessandria: a) tutela e promuove i diritti costituzionalmente garantiti attinenti alla dignità e alla libertà delle persone, contrastando ogni forma di discriminazione; b) contribuisce a rendere effettivo il diritto dei cittadini al lavoro, alla tutela della salute, all'accesso a tutti i beni essenziali e in particolare all'acqua, alla casa, all'istruzione e a uguali opportunità formative e culturali, nel rispetto della libertà di educazione; c) attua specifiche azioni positive volte a evitare le discriminazioni a carico delle donne e a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscano il pieno ed effettivo godimento da parte loro dei diritti di cittadinanza: promuove, altresì, la presenza di entrambi i sessi nella Giunta Comunale e negli Organi Collegiali, nonché negli Enti, Società, Aziende e Istituzioni dipendenti; d) tutela la famiglia, riconoscendone il ruolo sociale e assicurandone il sostegno anche tramite i servizi sociali ed educativi. Riconosce il valore sociale del volontariato, singolo o associato, come soggetto autonomo nella individuazione dei bisogni sociali, civili, culturali, nonché nella risposta a essi, e ne promuove lo sviluppo, il sostegno e la collaborazione. Organizza e coordina servizi sociali efficienti per rispondere ai bisogni delle fasce deboli della popolazione, mantenendo ferma la scelta della gestione associata e integrata dei servizi sociali e sanitari; e) realizza un equilibrato sviluppo economico della città attraverso: 1) il sostegno delle attività produttive con la istituzione di efficienti servizi pubblici e con adeguati interventi di promozione; 2) la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico della città, con una attenta politica del territorio; 3) la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale, architettonico, archeologico
2 della città, anche sotto il profilo turistico, nonché della storia e delle tradizioni locali; 4) la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tradizionali locali con specifici strumenti di denominazione d origine; f) garantisce la sicurezza di tutti i cittadini in armonia con la Comunità, individuando idonei strumenti; g) promuove, nello spirito della Carta Europea delle Lingue regionali o minoritarie e delle leggi regionali vigenti in materia, azioni di tutela e promozione della lingua piemontese e delle sue varianti locali nelle scuole, sui mezzi d informazione, recuperando la toponomastica tradizionale, stimolandone l uso corrente tra i cittadini; h) contribuisce a rinnovare la democrazia e le sue istituzioni integrandole con processi, pratiche e strumenti di democrazia partecipativa.
3 Al Presidente del Consiglio Comunale OGGETTO: emendamento n 2 alla proposta di revisione dello Statuto comunale Premesso: a) che c è differenza tra il concetto di rappresentanza e quello di partecipazione ; b) che per rappresentanza intendo l attività di ascolto della comunità rappresentata, la promozione delle istanze raccolte dalla comunità rappresentata presso gli organi decisionali e le operazioni di informazione delle decisioni assunte dagli organi decisionali verso la comunità rappresentata; c) che per partecipazione intendo la condivisione delle scelte degli organi decisionali con i destinatari delle decisioni includendo nei processi decisionali i soggetti interessati alle scelte, attraverso l attivazione di strumenti di coinvolgimento diretto dei cittadini nelle decisioni pubbliche; d) che la proposta di revisione dello Statuto comunale prevede l introduzione della Delegazione territoriale quale organismo di raccordo con le esigenze dei cittadini degli ambiti territoriali della città, articolati come le circoscrizioni di decentramento attualmente vigenti e rappresentati con un numero paritetico di rappresentanti all interno della Delegazione territoriale; e) che tale Delegazione territoriale risulta essere un organo di seconda istanza eletto dal Consiglio Comunale, assemblea elettiva rappresentativa dei cittadini di Alessandria; f) che la Delegazione Territoriale risulta essere un organo di rappresentanza dei cittadini attraverso lo svolgimento di due principali attività: l ascolto e la promozione degli interessi degli abitanti; la funzione consultiva a favore del Consiglio Comunale quando espressamente richiesta; g) che la previsione nella denominazione del CAPO II del TITOLO III di Forme di partecipazione appare essere incoerente con le prevalenti competenze previste in capo alla Delegazione territoriale ; h) che il testo del CAPO II del TITOLO III soffre di incoerenza e di errori di forma nelle disposizioni contenute nell articolato su cui è necessario intervenire. Si propone di: a) cassare dalla denominazione del CAPO II del TITOLO III le parole FORME DI PARTECIPAZIONE E ; b) aggiungere, in coda all Art.33 comma 3, la seguente frase, affidate al coordinamento di una consulta comunale speciale denominata Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale. ; c) modificare la denominazione dell Art. 34 in La Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale ; d) modificare l Art.34 comma 1 riformulando il testo come segue La Delegazione territoriale, alla quale sono affidate attività di ascolto e consultazione popolare, è composta complessivamente da non più di cinquanta membri, ovvero non più di dieci per ogni ambito territoriale. ; e) cassare le parole per la partecipazione nell Art.34 comma 3; f) cassare le parole Alla Delegazione nell Art.34 comma 4 e sostituirle con Alle riunioni della Delegazione territoriale ; g) cassare le parole per la Partecipazione nell Art. 34 comma 5; h) cassare le parole per la partecipazione nell Art. 34 comma 6;
4 i) cassare le parole per la partecipazione nell Art. 34 comma 7; j) rinominare l Art.35 in Art.34-bis (d ora in avanti l Art. 35 verrà denominato Art. 34-bis); k) modificare la denominazione dell Art.34-bis in Ufficio di Presidenza della Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale ; l) cassare le parole per la partecipazione nell Art.34-bis comma 1; m) sostituire la parola tre con la parola quattro nell Art. 34-bis comma 1, per armonizzare il testo alle altre modifiche apportate dalla Commissione Affari Istituzionali; n) cassare le parole per la partecipazione nell Art.34-bis comma 2; o) aggiungere, dopo la parola Regolamento al termine dell Art.34-bis comma 2, le parole della Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale ; p) cassare le parole per la partecipazione nell Art.34-bis comma 3; q) rinominare l Art. 36 in Art. 35 (d ora in avanti l Art. 36 verrà denominato Art.35); r) modificare la denominazione dell Art. 35 in Regolamento della Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale ; s) cassare le parole per la partecipazione nell Art.35 comma 1. Testo finale del Capo II emendato: CAPO II FORME DI PARTECIPAZIONE E ASCOLTO DELLA COMUNITA LOCALE Art. 33 Finalità e articolazione del territorio. 1. Considerata la conformazione del territorio del Comune di Alessandria, ove sono presenti numerose frazioni e nuclei abitati, ed allo scopo di favorire, in modo organico e continuativo, la partecipazione e la responsabilizzazione di tutti i Cittadini alla vita pubblica, all attività sociale ed all amministrazione della Città, il Comune suddivide il suo territorio in ambiti. 2. La suddivisione del territorio in ambiti ed il loro numero sono stabiliti con deliberazione del Consiglio Comunale. Per eventuali variazioni è competente il Consiglio Comunale. Alla data dell adozione del presente Statuto, gli ambiti sono cinque e precisamente: Alessandria Sud, Alessandria Nord, Centro, Europista e Fraschetta. 3. Nei sopraddetti ambiti territoriali saranno organizzate forme di partecipazione e ascolto aperte a tutti i cittadini, affidate al coordinamento di una consulta comunale speciale denominata Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale. Art. 34 La Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale per la partecipazione 1. La Delegazione territoriale per la partecipazione, alla quale sono affidate attività di ascolto partecipazione e consultazione popolare, è composta complessivamente da non più di cinquanta membri, ovvero non più di dieci venti membri per ogni ambito territoriale. 2. Essa è eletta dal Consiglio Comunale con propria deliberazione sulla base di liste di candidati che possono essere presentate da associazioni e organismi rappresentativi di interessi diffusi per l ambito territoriale nel quale sono insediati o dei cui interessi sono portatori. Le modalità di elezione sono disciplinate dal Regolamento del Consiglio Comunale salvaguardando la proporzione tra maggioranza e minoranza. 3. La Delegazione territoriale per la partecipazione ha durata pari a quello del Consiglio Comunale da cui è stata eletta. 4. Allae riunioni della Delegazione territoriale possono partecipare senza diritto di voto i Consiglieri Comunali, il Sindaco o un Assessore delegato. 5. Ai componenti della Delegazione territoriale per la Partecipazione non spetta alcuna indennità o
5 gettone di presenza per l espletamento delle relative funzioni, nemmeno sotto forma di rimborso spese. 6. La Delegazione territoriale per la partecipazione svolge, tra l altro, attività di collaborazione con gli organi dell Amministrazione, di rappresentanza delle istanze della popolazione e del territorio, di raccordo con le realtà associative e di aggregazione sociale locale. Può inoltre essere consultata per la programmazione dei lavori relativi al verde pubblico, della mobilità, dei servizi sociali, culturali e sportivi. 7. L Amministrazione Comunale garantisce il coordinamento dei propri organi con la Delegazione territoriale per la partecipazione individuando una Commissione Consiliare cui attribuire la competenza in materia. La Commissione Consiliare adotta tutte le iniziative idonee a promuovere la partecipazione dei Cittadini al governo della città, l ascolto e il riscontro delle istanze provenienti dagli ambiti territoriali e l iniziativa popolare laddove consentita dalle leggi vigenti. Art bis Ufficio di Presidenza della Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale per la partecipazione 1. La Delegazione territoriale per la partecipazione ha un Ufficio di Presidenza composto da un Presidente e da tre quattro Vice Presidenti espressione, questi ultimi, degli ambiti territoriali diversi da quello di provenienza del presidente. 2. Il Presidente e i vicepresidenti sono eletti dalla Delegazione territoriale per la partecipazione tra i propri membri con le modalità previste dal Regolamento della Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale. 3. Il Presidente rappresenta la Delegazione territoriale per la partecipazione, convoca e presiede la Delegazione, intrattiene i rapporti con la Commissione Consiliare competente e con gli altri organi del Comune. Art Regolamento della Delegazione territoriale per l ascolto della comunità locale per la partecipazione territoriale Il Consiglio comunale approva il regolamento della Delegazione territoriale per la partecipazione che disciplina, tra l altro, l elezione e l organizzazione dell Ufficio di Presidenza, il funzionamento della Delegazione medesima, i rapporti con la Commissione Consiliare competente in materia.
6 Al Presidente del consiglio comunale OGGETTO: emendamento n 3 alla proposta di revisione dello Statuto comunale Premesso: a) che realizzare compiutamente la democrazia partecipativa, creare e mantenere rapporti costanti con la cittadinanza, favorendo l impegno diretto dei cittadini, singoli ed associati, contribuisce allo sviluppo civile, sociale, economico e culturale della città, potenziando, al contempo, l efficacia dell operato dell amministrazione; b) che alcuni enti locali hanno sviluppato in modo considerevole, nei rispettivi Statuti, la sfera degli istituti di partecipazione e collaborazione tra cittadini ed amministrazione; c) che tali processi sono ormai consolidati ed hanno dimostrato nel tempo tutta la loro validità; d) che esistono molteplici strumenti di coinvolgimento diretto dei cittadini quali: giurie di cittadini, scenario workshops, town meeting, open space technology, edemocracy, planning for real, ecc.; e) che una fattiva collaborazione tra l amministrazione locale e la cittadinanza contribuisce a ridurre i tempi ed i costi dei processi decisionali specie quando trattasi di trasformazioni urbane ed a prevenire possibili situazioni di conflittualità fra differenti gruppi di cittadini. Si propone di: inserire, in calce al CAPO II del TITOLO III, un nuovo CAPO III - FINALITÀ E FORME DELLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA con un unico articolo, così come di seguito enunciato: CAPO III FINALITÀ E FORME DELLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA Art Il Comune, avvalendosi delle opportunità della democrazia partecipativa, intende: a) creare maggiore coesione sociale, governando la conflittualità e facilitando l individuazione di obiettivi e mezzi condivisi tra gli attori territoriali: amministrazioni pubbliche, istituti pubblici, associazioni di rappresentanza economica e culturale, imprese, famiglie e cittadini; b) favorire l'inclusione dei soggetti deboli e l'emersione di interesse diffusi o scarsamente rappresentati, valorizzando i saperi, le competenze e l'impegno di chi vive e abita la città. 2. Il Consiglio Comunale, al fine di garantire le finalità di cui al precedente comma 1: a) promuove forme capillari di consultazione della popolazione secondo le più avanzate metodologie, pratiche e strumenti di democrazia partecipativa; tali processi potranno essere promossi parimenti dal Sindaco, dagli Assessori per le materie di competenza, da almeno tre Consiglieri Comunali o dalla Delegazione Territoriale; b) assicura il collegamento dei propri organi con gli organismi di partecipazione; c) assicura che dei risultati delle consultazioni sia dato atto nei provvedimenti adottati dall amministrazione; nel caso in cui i risultati del processo partecipativo fossero rigettati, sarà emesso un provvedimento motivato; d) mette gratuitamente a disposizione dei cittadini, gruppi e associazioni che ne facciano richiesta, strutture o spazi idonei per il corretto e proficuo svolgimento degli incontri finalizzati alla partecipazione.
7 Al Presidente del consiglio comunale OGGETTO: emendamento n 4 alla proposta di revisione dello Statuto comunale Premesso: a) che la conoscenza corretta e tempestiva degli atti e dei progetti della pubblica amministrazione rappresenta un requisito indispensabile per l esercizio di un effettiva partecipazione dei cittadini, in grado di superare l asimmetria informativa fra amministratori, tecnici e cittadini; b) che tale partecipazione, perché sia proficua, deve realizzarsi attraverso il confronto argomentato delle diverse posizioni che non può che avere come base di partenza dati oggettivi. Si propone: di inserire in calce all Art.30 un nuovo comma, il numero 7, con il seguente testo: Al fine di rendere effettivo il diritto alla partecipazione popolare alle decisioni dell amministrazione, il Comune assicura la diffusione preliminare di tutta la documentazione relativa a iniziative, progetti o interventi oggetto di processi partecipativi, di cui all art. 36 comma 2, lettera a). L informazione al pubblico si realizza attraverso strumenti telematici, avvisi pubblici, pubblicazioni, uffici di relazione con il pubblico ed ogni altro adeguato strumento di comunicazione. Nota bene: l art. 36 comma 2 lettera a) a cui fa riferimento il testo dell emendamento n 4 presuppone l approvazione dell emendamento n 3. Testo finale dell Art.30 emendato: Art. 30 Pubblicità degli Atti e Diritto d Accesso e di Informazione dei Cittadini 1. Tutti i documenti dell Amministrazione Comunale, di Aziende, Società, Consorzi partecipati e/o controllati e Fondazioni, delle Istituzioni e degli Enti dipendenti, sono pubblici, a eccezione di quelli per i quali disposizioni normative vigenti ne vietano la divulgazione o consentono il differimento di questa con dichiarazione motivata del Sindaco o del Presidente dell Azienda, dell Istituzione o degli Enti. 2. Il Regolamento assicura ai cittadini, singoli o associati, l esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi e ne disciplina il rilascio di copie, previo il pagamento dei soli costi. 3. Nei procedimenti relativi all adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive, le forme di partecipazione degli interessati sono disciplinate dal Regolamento di attuazione delle norme in materia di procedimento amministrativo e diritto d accesso, assicurando comunque l esercizio delle seguenti facoltà: a) accesso agli atti; b) presentazione di documentazione; c) formulazione di osservazioni; d) audizioni personali; e) partecipazione a conferenze di servizi, sopralluoghi e ispezioni. 4. Il Regolamento che disciplina i diritti di accesso e di informazione dei cittadini, prevede anche le forme di comunicazione continuativa agli Organi di informazione sull attività del Comune, in particolare sulle riunioni della Giunta Comunale, del Consiglio Comunale e delle Commissioni
8 Consiliari. Il diritto di accesso e di informazione si esercita anche attraverso il libero collegamento telematico al sistema informatico comunale. 5. Il Bollettino Ufficiale del Comune, realizzato secondo i criteri indicati nel Regolamento, assicura l informazione periodica e dettagliata sullo stato di attuazione dei programmi annuali e pluriennali dell Amministrazione. 6. Il bilancio annuale con la relazione previsionale e programmatica e il bilancio pluriennale sono preventivamente depositati presso l URP e la Segreteria Generale. I suddetti atti, a seguito della loro approvazione, vengono depositati presso l URP e la Segreteria Generale per la consultazione da parte dei cittadini in forma singola o associata. Il Regolamento può indicare ulteriori modalità di diffusione del contenuto essenziale del bilancio; 7. Al fine di rendere effettivo il diritto alla partecipazione popolare alle decisioni dell amministrazione, il Comune assicura la diffusione preliminare di tutta la documentazione relativa a iniziative, progetti o interventi oggetto di processi partecipativi, di cui all art. 36 comma 2, lettera a). L informazione al pubblico si realizza attraverso strumenti telematici, avvisi pubblici, pubblicazioni, uffici di relazione con il pubblico ed ogni altro adeguato strumento di comunicazione. Il Consigliere Comunale Dott. Emanuele Locci
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