IL BISCIONE. Tz3 stradale on demand. Giulia Gta peso piuma. walter de silva. Prototipi irrealizzati sogni dimenticati in un cassetto

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1 ANNO i NUMERO 4 aprile 2011 IL BISCIONE IL PERIODICO DI ALFACLUB.IT garage alfaclub La GTa del boss Prototipi irrealizzati sogni dimenticati in un cassetto Tz3 stradale on demand walter de silva Giulia Gta peso piuma

2 Sommario Editoriale zagato tz3 stradale pag...3 Cover Story prototipi sogni mai realizzati pag...4 Modelli giulia sprint gta peso piuma pag...-8 Personaggi walter de silva maestro del design pag Garage AlfaClub LA 147 gta del boss pag

3 Editoriale In questi giorni la Zagato ha consegnato nelle mani di Eric King, la prima delle 9 TZ3 Stradale, sviluppate sulla base meccanica della Viper ACR dotata del V10 da 8,4 l. Le reazioni degli appassionati sono state immediate e alquanto discordanti: la maggior parte degli utenti si è divisa tra gli elogi all estetica opera della carrozzeria Milanese e sulla decisione di adoperare una meccanica americana in luogo di quella di derivazione 8C che era già stata utilizzata per la realizzazione della TZ3 Corsa. Personalmente, nonostante apprezzi questa buona dose di nazionalismo, ritengo ingiusti certi commenti che cadono nella solita ed ormai nauseante retorica, mi sono veramente stancato di leggere elogi funebri dell Alfa Romeo, critiche espresse da persone che, arrivati a questo punto, non possono essere di certo considerate dei luminari dell automobilismo, capaci solamente di esternare critiche aspre e insensate. Le attività dell Alfa Romeo dopo l acquisizione da parte di Fiat vengono sempre e comunque malintese, (inizio a pensare volutamente malintese), si è perso quel senso di piacere che si provava nel possedere un Alfa. Eppure, relativamente a questo caso specifico, l intera attività di progettazione e realizzazione del modello in questione è stata gestita da un ente totalmente indipendente da Alfa Romeo e gruppo Fiat. Nelle parole di certa gente riesco a cogliere solo una grande invidia nei confronti di un marchio che ha fatto storia, se così non fosse non saprei trovare una spiegazione logica a tali comportamenti. Se non altro, la speranza di vedere moltiplicarsi iniziative del genere mi fa ben sperare per il futuro di questi piccoli atelier, auspicando un ritorno alle fuoriserie come avveniva negli anni Immaginatevi l Alfa Romeo che fornisce telai a carrozzerie indipendenti che plasmano su di esso la fredda lamiera per generare qualcosa di unico. Nostalgia? No penso che lo potremmo chiamare FUTURO! 3

4 Prototipi irrealizzati sogni dimenticati nel cassetto Sin dall inizio della civiltà umana, l uomo ha sempre cercato una forma per dar vita alle proprie emozioni, per fermare un istante e renderlo eterno. La forma artistica che ci coinvolge di più è sicuramente quella che riguarda i designer automobilistici. Sono innumerevoli i capolavori che la storia automobilistica ha consegnato all umanità, illuminando i nostri occhi ed accendendo in noi i più reconditi ed antropici desideri. Professione che da sempre ci affascina, elogio di follia e genio, sublime sunto di beltà e diabolica tentazione; il sapiente tocco di mani preziose forgia il freddo metallo creando qualcosa che esula dall umana comprensione. Da sempre finalizzata alla ricerca di nuove forme e materiali, il design ha vissuto una continua e costante evoluzione che lo ha condotto, più volte, a varcare i confini dell ordinario consegnandoci delle vere e proprie opere d arte; frutto dell opera instancabile di personaggi cresciuti sui tavoli a disegno, spinti da un inesauribile fantasia messa a servizio della funzionalità e dell innovazione. Vogliamo adesso proporvi una piccola raccolta di prototipi Alfa Romeo che sono apparsi come delle piccole e meravigliose comete nello sconfinato universo automobilistico, capaci di far nascere nelle persone che le osservavano un irresistibile desiderio di possesso, e che purtroppo non sono riusciti a varcare le soglie dei concessionari.in questo numero ci soffermeremo sui numerosi prototipi realizzati dall Alfa Romeo e che dopo aver fatto sognare tutti gli appassionati non hanno mai varcato gli ingressi dei concessionari. 4

5 BAT 5 BAT 7 BAT 9 BAT acronimo per Berlinetta Aereodinamica Tecnica, rappresentano per l epoca, la massima espressione nella ricerca aereodinamica. Tra il 1953 ed il 1955 furono presentate al salone dell auto di Torino lo scopo di questi tre prototipi, disegnati da Franco Scaglione e realizzate dalla Bertone su telaio Alfa Romeo 1900, consisteva nel raggiungimento del più basso coefficiente aereodinamico possibile. Gli obiettivi furono raggiunti per tutti e tre i modelli che potevano vantare un CX compreso tra gli 0,19 della BAT 7 ai 0,23 del BAT 5. 5

6 CARABO Basata sulla meccanica della 33 Stradale, la Bertone Carabò prende il nome, e la sua livrea, da un coleottero della famiglia dei cariatidi. Presentata al salone di Parigi del 1968, la carrozzeria è caratterizzata da un profilo a cuneo, le porte hanno un particolare sistema di apertura a forbice, soluzione che Marcello Gandini utilizzerà in seguito sulla Lamborghini Contach. La Carabò è capace di raggiungere i 250 km/h e di accelerare da 0 a 100 in 6,5 sec. È stata realizzata in un unico esemplare attualmente conservata presso il museo storico di Arese. 6

7 1996 NUVOLA La protagonista del salone dell auto di Parigi 1996 è una coupè Alfa Romeo, puro esercizio di stile che nasconde, tra le sue sinuose forme, un innovativa concezione di flessibilità produttiva. Grazie al ricorso alle tecnologia space frame, sullo stesso telaio della coupè Nuvola è possibile derivare, con la conseguente diminuzione del costo produttivo, diversi tipi di carrozzeria. Si era anche pensato di fornire solo il telaio, completo di meccanica, che sarebbe stato vestito da carrozzieri esterni. La meccanica è moderna il motore è il noto V6 a 2,5 litri biturbo da 300 cv e trazione integrale. 7

8 1997 SCIGHERA Incrociare di sera i fanali della Scighera metterebbero a soggezione chiunque. La Scighera, nebbia in dialetto milanese, coupè a due posti secchi è un tributo dell Italdesign all Alfa Romeo. Caratterizzata da un corpo vettura da supercar è derivata dalla 164, dotata di un motore V6 3 litri biturbo da 400 cv utilizza la trazione integrale della 155. Le prestazioni sono da sportiva di razza, accelerazione sullo in 3,7 sec ed è in grado di raggiungere la velocità massima di 299 km/h. Venne presentata in due versioni una stradale verniciata in grigio argento ed una allestita da gara che presentava la caratteristica livrea rossa con logo Alfa Romeo bianco denominata Scighera Gt. 8

9 2003 KAMAL Sintesi di due concetti diametralmente opposti, ovvero sportività e utilità, il nome di questo concept ha origine araba e significa per l appunto sintesi degli opposti. La sua linea è caratterizzata da giochi di luci e bombature che creano armonia ed equilibrio, nella parte posteriore, nonostante le ampie dimensioni, i designers sono riusciti a conservare una spiccata attitudine sportiva, riproponendo il profilo a V del lunotto come già avvenuto per 145 e 147. Se l esterno ripropone in chiave moderna il classico stile Alfa Romeo, gli interni si ripropongono di rivoluzionare gli attuali standard di fruibilità ed ergonomia, facendo ricorso a sistemi dedicati al miglioramento della praticità degli interni come i sedili girevoli e soluzioni di carico per attrezzature sportive. 9

10 2010 2ETTOTTANTA Concept che ha il compito di celebrare gli ottant anni della Pininfarina e i cento anni dell Alfa Romeo, la 2ettottanta è un tributo all Alfa Romeo Duetto degli anni 60. Dalla linea filante e pulita si pone come nuova tappa del connubio Pininfarina-Alfa Romeo che in passato ha già donato numerosi successi come la Giulietta Spider, la Duetto, la GTV e Spider 916. Lo stile moderno ed innovativo, lascia spazio a numerosi dettagli che richiamano a gran voce la tradizione Alfa Romeo come i cerchi in lega forati e il volante a calice in carbonio. di carico per attrezzature sportive. 10

11 2010 PANDION Erede concettuale dei prototipi Canguro, Carabò e Delfino; il Pandion è un coupè 2+2 con motore anteriore e trazione posteriore sviluppato sulla meccanica della 8C Competizione. Caratterizzata da uno stile ispirato al falco pescatore mostra un frontale aggressivo e di rottura, la fiancata è dominata dall ampia superficie vetrata che funge anche da elemento strutturale delle portiere con un originale sistema di apertura verticale che coinvolge non solo la superficie della portiera ma anche una porzione dei due parafanghi e da un volume di coda che si potrebbe paragonare ad una scultura futurista, che esprime una forte sensazione di movimento anche a vettura ferma. 11

12 Walter De Silva Responsabile della rinascita Alfista nella seconda metà degli anni 90, non ha mai nascosto la sua passione per l Alfa. Ci ha regalato la 156 e la 147. Il merito della rinascita dell Alfa Romeo nella seconda metà degli anni novanta è da attribuire in parte anche al lavoro del centro stile della casa. La direzione di quel gruppo di designers era affidato ad un giovane architetto italiano, Walter De Silva. Classe 51, di origini lombarde, inizia la sua carriera nel centro stile FIAT a Torino nel 1972; fa ritorno a Milano nel 1975 per portare a termine una collaborazione con Rodolfo Bonetto nel suo centro di design indipendente, per passare successivamente alle dipendenze dell I.DE.A. Institute dove vi presterà servizio dal 1979 al Nel 1986 la dirigenza FIAT dopo aver acquisito l Alfa Romeo è in cerca, per il centro stile di Arese, di un successore di Ermanno Cresoni (il padre della 33 e della 75 ndr) 12

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14 ed il nome che sembra più probabile per ricevere questa pesante eredità è proprio quello dell architetto di Lecco. L assunzione avviene contestualmente al passaggio di consegne tra i due designers, e permette a De Silva di ribadire il forte legame che c è tra lui e la città milanese. Nonostante la recente istituzione della società Alfa Lancia Industriale e il conseguente decentramento della produzione, le attività del centro stile Alfa Romeo conservano un forte grado d indipendenza da Torino, rappresentando l ultimo baluardo che lega l Alfa Romeo alla sua città natale. Considerato da chi gli è vicino alfista fino al midollo De Silva, grazie al suo forte carisma, riesce a trasmettere al suo gruppo di lavoro un forte entusiasmo che contribuirà in maniera decisiva il conseguimento di importanti ob- 14

15 biettivi. Altra caratteristica al di fuori del comune è rappresentata dalle capacità comunicative che consentono al designer lecchese di trasmettere empaticamente la sua sconfinata passione per il suo lavoro a chiunque lo ascolti. Se i primi frutti di questa sua collaborazione, rappresentati dal trio /146, risentono anche a livello commerciale dell influenza della dirigenza torinese; i veri successi e la consacrazione alla luce della ribalta per il centro stile arrivano nel 1997 e nel 2000 con la presentazione dei modelli 156 e 147 (entrambe premiate con il titolo di auto dell anno rispettivamente nel 1998 e nel 2001 ndr). Questi due modelli rappresentano le capostipiti del nuovo corso stilistico inaugurato da De Silva, che ha il merito di infiammare nuovamente gli animi degli appassionati, meritandosi il plauso dell intero mondo automobilistico. Ma questa favola non può durare a lungo, il rapporto con Paolo Cantarella è caratterizzato da momenti di assoluta convergenza e forti scontri, come quello che avviene nel 1999 e che costringe Walter De Silva ad un forzato esilio da Milano. 15

16 Dopo la dolorosa separazione dall Alfa assume la direzione del centro stile Seat per poi approdare prima al centro stile Audi e poi diventare il responsabile del design dell intero gruppo VW. 16

17 Giulia sprint Gta diavolo di un peso piuma La Giulia Sprint GT viene presentata il 9 settembre 1963, rappresenta la degna erede dell ormai anziana Giulietta Sprint, lo stile opera di Bertone ha dimensioni compatte, la coda tronca ed un pregevole equilibrio tra i volumi. La meccanica prevede l adozione del quattro cilindri da 1570 cc utilizzato anche sulla berlina, che grazie al ricorso a due carburatori Weber eroga 103 cv. Nonostante siano trascorsi numerosi anni dalle ultime vittorie, l eco delle imprese sportive delle vetture della casa del biscione, ancora non si sono spente. La gente considera ancora le Alfa Romeo le berline che vincono le corse, è chiaro sin da subito che anche la nuova coupè non può sottrarsi al destino agonistico che accomuna le sue progenitrici. Per ottenere un elevato livello di competitività la Giulia GT 1600 ha però bisogno di alcuni interventi che puntualmente arrivano. La Giulia GTA fa il suo debutto in società al salone di Ginevra nel 1965, rispetto alla versione borghese, la GTA (Gran Turismo Alleggerita) vanta un peso che passa da 1040 a 820 kg (giustificando così l attribuzione della sigla ndr), tale alleggerimento è stato ottenuto con l adozione di materiali leggeri come il Peraluman 25 per la carrozzeria, l eliminazione dell antirombo, interni più scarni e sedili più 17

18 leggeri. La meccanica subisce importanti interventi, in particolare, la testata guadagna due candele per cilindro, cambiano i carburatori ora due doppio corpo Weber alimentati da due pompe elettriche Bendix, che portano la potenza massima a 115 cv e la velocità di punta dagli originali 179 ai 185 della GTA. L unica nota stonata che mina l armonia di questa sinfonia è facilmente individuabile nell elevato prezzo di vendita della GTA, rispetto alla Giulia Sprint GT 1600 è di lire quello della GTA sfiora i A giustificare un divario così importante sul listino finale è la grande capacità della GTA di fornire un ottima base per la preparazione delle vetture da corsa. La parte del leone nelle versioni preparate lo fa il bialbero Alfa che è in grado di erogava fino a 170 cv per la versione aspirata e fino a 220 cv per quelle sovrali m e n t a t e. L evoluzione del modello non conosce numerose tappe fondamentali, nel 1966 per consentire anche ai piloti più giovani di intraprendere la carriera agonistica, viene proposta la 1300 junior GTA. Sviluppata sulla base della junior, la GTA com è logico pensare ha un peso inferiore (da 990 a 920 kg) e una potenza superiore (da 88 a 96 cv) che grazie alle cure dell Autodelta il motore riesce a raggiungere la ragguardevole potenza di 160 cv. La caratterizzazione estetica della Junior GTA è appariscente, l intera fiancata è bordata da una striscia bianca, il triangolo bi- 18

19 anco dove campeggia il quadrifoglio verde è stato sostituito da un quadrifoglio di dimensioni maggiori e sul cofano fa bella mostra di se un biscione bianco. nel 1967 a Ginevra fa l apparizione la GTA SA, preparata dall Autodelta in vista della partecipazione alle gare del gruppo 5, dotata di due compressori centrifughi ed una potenza di 220 cv per una produzione totale di 10 esemplari. L ultime evoluzioni della gamma GTA si concentrano tra il 1970 e il 1971, e sono la 1750 GTAm e la 2000 GTAm; grazie all introduzione del campionato turismo gruppo 2, che permetteva l ammissione di vetture prodotte in almeno 1000 esemplari concepiti appositamente per le competizioni. Entrambe dotate del motore da 1985 cc con potenze comprese tra i 195 e 220 cv nel 1970 e tra i 210 e 240 cv nell anno seguente. L Autodelta ne ha realizzato 40 esemplari che si ricopriranno di gloria sulle piste d Europa. Impressionante il palmares agonistico delle Giulia GTA, epiche le sfide ingaggiate con le BMW 2002, le Ford Cortina e le Lotus Escort. 19

20 La Gta del boss garage alfaclub Marco, meglio noto con il nome di Marcoboss156, è un nostro moderatore; nato a Chieri (To) culla dell automobilismo italiano 24 anni fa. Ha fatto il suo ingresso nella nostra community il 6 settembre del 2008 a bordo di una bellissima jtd sportwagon restyling. Adesso che la 156 viaggia in mani straniere sulle strade francesi, come doveroso tributo le vogliamo rendere omaggio con la recensione dell unica Alfa Romeo superstite la 147 GTA. Entrata a far parte della famiglia in sostituzione della Lancia Ypsilon 1.3 Mjet, per placare il violento desiderio di possedere un Busso. Sembrerebbe una favola, unico vincolo? Doveva essere dotata di cambio automatico Selespeed, per permettere anche alla madre di usufruirne. La ricerca di un modello in buone condizioni ed in possesso delle caratteristiche ricercate è molto difficile, tanto da prendere in considerazione l acquisto di una GT 3.2 luxury. Quasi rassegnato nel giorno del suo ventiduesimo compleanno appare in un concessionario di Belluno (a 500 km di distanza) ne appare una con km, rosso Alfa. Dopo un giro di prova la decisione è presa, il colpo di fulmine ormai è avvenuto e venti giorni più tardi la 147 GTA farà bella mostra di se nel garage di famiglia. 20

21 Marca: FIAT AUTO spa Modello: Alfa Romeo i gta selespeed Classificata come Auto di futuro interesse storico Data acquisto: Data 1 immatricolazione: Meccanica: Completamente originale Motore 6V Busso 3179 cc 24 valvole, potenza massima: 250 cv (184 giri/min, coppia massima giri/min. assetto: Completamente originale. Con cerchi in lega e gomme da 235/35 ZR18 estetica: Completamente originale colore vettura Rosso alfa 130 tetto apribile elettrico Interni: Completamente originale con interni in pelle montecarlo neri cod 530 Audio: connect nav+ con schermo da 5 ed impianto audio Bose 21

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