TERAPIA. Ø Attualmente disponibili. antivirali specifici capaci di curare la malattia.

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1 TERAPIA Ø Attualmente disponibili antivirali specifici capaci di curare la malattia.

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8 + Interferone specifico (Quantiferon test)

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11 / Epatite E

12 Come prevenire il rischio biologico? Ø Lavaggio e cura delle mani Ø Misure barriera per evitare contatto con sangue o liquidi biologici Ø Attenzione ad aghi e strumenti taglienti

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14 Se puntura o taglio procedere come segue: 1. Favorire il sanguinamento e detergere con acqua e sapone; 2. Disinfettare la ferita con cloro ossidante elettrolitico (10%) o prodotto a base di iodio; In caso di infortunio da contaminazione: 1. Cute: detergere con acqua e sapone e disinfettare con cloro ossidante elettrolitico (10%); 2. Mucose: risciacquare con cloro ossidante elettrolitico al 5-10% o acqua ossigenata; 3. Congiuntiva: risciacquare abbondantemente con acqua

15 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

16 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI = Azioni od operazioni comprendenti, non solo quelle più tipiche di sollevamento, ma anche quelle di spinta, traino e trasporto di carichi che comportano rischi di lesioni dorso-lombari (cervicalgie, lombalgie e discopatie) oltre a aumento del ritmo cardiaco e di quello respiratorio per lo sforzo muscolare richiesto. Rischio dipende da: Ø Caratteristiche del carico Ø Sforzo fisico richiesto Ø Caratteristiche dell'ambiente di lavoro Ø Esigenze connesse all'attività

17 Movimentazione manuale di pazienti

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20 Leva di 1 grado Leva Favorevole Kg Fulcro Leva Sfavorevole Kg

21 Leva di 1 grado Potenza Fulcro Resistenza 5 cm 50 cm Muscolatura Vertebrale Unità funzionale disco-vertebrale 20 Kg

22 Carico sul disco (applicando l equazione NIOSH) 23 Kg 350 Kg 25 cm

23 Sollevamento di un peso di 30 Kg da terra a schiena flessa e carico sul disco Fino a Kg 30 Kg

24 Consigli per la salute della colonna vertebrale Ø Nel sollevare un carico, il lavoro muscolare e la sollecitazione dei dischi intervertebrali risultano tanto minori quanto più eretta è la posizione del corpo e quanto più vicino il carico viene mantenuto al corpo. Ø Tenere la schiena dritta! Ø Tenere la base d appoggio larga e il carico più possibile vicino al corpo. Ø Nella movimentazione dei pesi si raccomanda di utilizzare prevalentemente i muscoli del bacino e quelli delle gambe a discapito di quelli del dorso, partendo da una posizione "iniziale" con la schiena diritta e ginocchia flesse. Ø Inoltre con la schiena diritta si riduce del 20% il carico sui dischi lombari.

25 STRESS e BURN-OUT

26 RISCHIO STRESS = Reazione ad aspetti avversi e nocivi del contenuto, dell ambiente e dell organizzazione del lavoro. Ø E uno stato caratterizzato da elevati livelli di eccitazione ed ansia; Ø Spesso accompagnati da senso di inadeguatezza. Lo stress si manifesta quando le persone percepiscono uno squilibrio tra: Ø le richieste avanzate nei loro confronti e Ø le risorse a loro disposizione per far fronte a tali richieste Se prolungato nel tempo è un rischio per la sicurezza Ø Problemi di salute, mentale e fisica.

27 SINTOMI INDIVIDUALI Ø Aumento pressione sanguigna Ø Stato di depressione Ø Bere in modo eccessivo Ø Insoddisfazione professionale Ø Aspirazioni ridotte, ecc. SINTOMI ORGANIZZATIVI Ø Alto assenteismo/presenzialismo Ø Elevato turn over Ø Difficoltà relazioni aziendali Ø Scarsi controlli di qualità Ø Alta conflittualità, ecc.

28 Sindrome stress correlata Ø Lo stress inerente l attività lavorativa diventa negativo quando il soggetto perde la capacità di dominarlo Diminuzione della qualità del lavoro Assenteismo, conflittualità Eccessivo turn-over dei dipendenti Alto tasso di infortuni sul lavoro Panico nelle situazione di emergenza Aumento degli errori sul lavoro

29 Riferimenti legislativi Le modifiche e le integrazioni al decreto legislativo 81/ 08 articolo 28 La risoluzione del consiglio dell Unione Europea del 3 Giugno 2002 Nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro (2002 / C161 / 01).

30 PREVENIRE, ELIMINARE O RIDURRE I PROBLEMI DI STRESS DA LAVORO Ø misure di gestione e di comunicazione in grado di chiarire gli obiettivi e il ruolo di ciascun lavoratore, di assicurare un sostegno adeguato ai singoli individui e ai team di lavoro, di migliorare l organizzazione, i processi, le condizioni e l ambiente di lavoro; Ø formazione dei lavoratori per migliorare la consapevolezza e la comprensione nei confronti dello stress, delle sue possibili cause e del modo in cui affrontarlo, e/o per adattarsi al cambiamento; Ø informazione e consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, in conformità alla legislazione europea e nazionale, ai contratti collettivi e alle prassi.

31 SINDROME DEL BURNOUT = stress lavorativo consistente in una sindrome caratterizzata da esaurimento emozionale, depersonalizzazione e riduzione delle capacità personali, le cui cause vanno individuate principalmente nell organizzazione disfunzionale delle condizioni di lavoro, sovraccarichi, svolgimento di mansioni frustranti. Colpisce soprattutto le professioni ad elevata implicazione relazionale come appunto quella di Operatore Socio Sanitario. Varietà di sintomi: Ø Sintomi aspecifici (irrequietezza, senso di stanchezza, apatia, nervosismo e insonnia ) Ø Sintomi somatici (ulcere, cefalee, aumento o calo ponderale, nausea ) Ø Sintomi psicologici (depressione, irritabilità, aggressività, isolamento, sospetto e paranoia, rigidità di pensiero e resistenza al cambiamento ).

32 STRATEGIE PER PREVENIRE IL BURNOUT: Ø Ridurre le richieste imposte agli operatori da loro stessi. Ø Incoraggiare gli operatori ad adottare nuovi obiettivi come fonti alternative di gratificazione. Ø Aiutare gli operatori a sviluppare ed utilizzare meccanismi di controllo e di feed-back. Ø Fornire frequenti possibilità di training. Ø Insegnare all operatore strategie di difesa quali tecniche di strutturazione del tempo. Ø Informare gli operatori descrivendo realisticamente frustrazioni e difficoltà tipiche.

33 GRAZIE PER L ATTENZIONE