Relazione sull applicazione della TARES nel Comune di Patti. Anno 2013

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1 Relazione sull applicazione della TARES nel Comune di Patti Anno

2 RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO L art. 14 Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito nella legge n. 22 dicembre 2011, n. 214 ha istituito a decorrere dal 1 gennaio 2013 in tutti i comuni del territorio nazionale il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni. Con l entrata in vigore del suddetto tributo sono abrogate sia la Tassa sui rifiuti solidi urbani ex art. del D.lgs. 507/93 che la Tariffa sui rifiuti solidi urbani nella versione TIA1 ex art. 49 D.lgs. 22/97 oppure TIA2 applicata in attuazione dell art.238 del Dlgs. N 152/2006, riconducendo ad un unica tipologia le modalità di prelievo relative all erogazione del servizio di igiene ambientale. Sebbene la TARES sia un entrata di natura tributaria, esiste la possibilità per i Comuni di introdurre un entrata corrispettivo, qualora il gestore del servizio sia in grado di determinare, la quantità di rifiuto conferito, riportando ancora una volta l accento sulle problematiche mai risolte di tale tipo di prelievo, in primis la problematica legata all applicazione dell IVA. Contestualmente alle predette abrogazioni, è prevista anche la soppressione dell addizionale per l integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza, mentre rimane applicabile il tributo dovuto per il servizio di gestione dei rifiuti delle istituzioni scolastiche ed il tributo provinciale per l esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell ambiente, di cui all articolo 19, del D.Lgs. n. 504/92. La novità del tributo introdotto con l art. 14 Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito nella legge n. 22 dicembre 2011, n. 214 consiste da un lato nella modifica delle modalità di determinazione del quantum dovuto per il servizio di igiene urbana e dall altro nell introduzione di un ulteriore prelievo, costituito dalla maggiorazione disciplinata dal comma 13 dell articolo 14 in esame, fissata nella misura di 0,30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni, i quali possono, con deliberazione del consiglio comunale, modificare in aumento la misura della maggiorazione fino a 0,40 euro, anche graduandola in ragione della tipologia dell'immobile e della zona ove è ubicato. Questa facoltà è però sospesa per l anno Per quanto concerne la riscossione del nuovo prelievo di natura tributaria, è stabilito che il Comune, incassi il tributo unitamente all addizionale ambientale, mentre la maggiorazione è versata direttamente allo Stato. Va rimarcato che la finalità del nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi è da un lato la copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti avviati allo smaltimento e dall altro la copertura parziale dei costi derivanti dai cosidetti servizi indivisibili dei Comuni. In particolare la copertura dei 2

3 costi del servizio di raccolta e smaltimento riguarda sia la gestione dei rifiuti solidi urbani, sia quella dei rifiuti assimilati, nell intento di accorpare in un unica tassa le diverse fasi della gestione dei rifiuti da parte di tutti i Comuni del territorio nazionale. A questo punto si vuole porre l attenzione sui criteri e le modalità da adottare per pervenire all elaborazione delle tariffe secondo quanto disposto dall art.14 Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito nella legge n. 22 dicembre 2011, n Innanzitutto per determinare la tariffa occorre avere come riferimento l anno solare, a cui corrisponde un autonoma obbligazione tributaria. Il contribuente è quindi obbligato a presentare la dichiarazione per comunicare la propria situazione; obbligo che rimane circoscritto alle sole modifiche sostanziali e cioè alle informazioni che riguardano l inizio/cessazione dell occupazione e quelle relative a variazioni intervenute rispetto alla denuncia originaria. Ai fini della determinazione della superficie imponibile è intervenuto l art. 1, comma 387 della LEGGE 24 dicembre 2012, n. 228 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita' 2013) che ha stabilito che <<Fino all'attuazione delle disposizioni di cui al comma 9 bis, la superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano assoggettabile al tributo è costituita da quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati. Ai fini dell'applicazione del tributo si considerano le superfici dichiarate o accertate ai fini della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di cui al decreto legislativo 13 novembre 1993, n. 507 (TARSU), o della Tariffa di igiene ambientale prevista dall'articolo 49 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (TIA 1) o dall'articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (TIA 2).>>, mentre gli altri elementi necessari, quali il numero dei componenti per le utenze domestiche sono desunti dall anagrafe comunale mentre per le utenze non domestiche la classificazione avviene in base alla tipologia dell attività svolta o al codice ATECO. Il comma 387 dell art. 1, della LEGGE 24 dicembre 2012, n. 228 Legge di stabilità 2013) ha inoltre stabilito che la metodologia di determinazione del tributo è quella prevista dal D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 Regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Obiettivo del legislatore è la realizzazione di un sistema in grado di calcolare una tariffa correlata al conferimento del rifiuto, nell intento di determinare le tariffe medesime facendo riferimento alla quantità e qualità media ordinaria dei rifiuti prodotti per ogni unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia dell attività svolta. Il D.P.R. n. 158/1999 detta specifici criteri per l'individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti, utili per la determinazione della tariffa. L elaborazione delle tariffe, in adesione alle norme del predetto decreto, avviene secondo il cosiddetto metodo normalizzato. 3

4 Per la determinazione dei costi il citato regolamento prevede sia redatto il piano finanziario relativo alla gestione del servizio, in cui i costi sono riclassificati in apposite voci previste dall Allegato I del D.P.R. 158 ai fini della determinazione: 1. della quota, calcolata in relazione alle componenti essenziali o costi fissi del servizio di gestione dei rifiuti, riferiti agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti, da ripartire in funzione delle superfici delle utenze; 2. della quota di costi variabili da rapportare alle quantità di rifiuti presuntivamente prodotte dagli utenti e determinate in base ai coefficienti presuntivi di produzione dei rifiuti previsti per le singole classi di utenze domestiche e singole categorie di utenze non domestiche; la sommatoria delle quote di cui sopra deve essere pari ai costi di gestione del servizio al fine di assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio; Di fatto i costi di cui occorre garantire la copertura devono essere suddivisi in costi fissi, riguardanti la gestione del servizio nella sua parte indivisibile ed i costi variabili, tipici della parte di servizio dedicato alla raccolta ed allo smaltimento e direttamente correlati alla quantità di rifiuto prodotto. In particolare il costo del servizio è: T = TF + TV I costi fissi sono ottenuti dalla seguente sommatoria: TF = CSL + CARC + CGG + CCD + AC + CK dove CSL = Costi Spazzamento e Lavaggio CARC = Costi Amm.vi per Acc.to,Riscossione e Contenzioso CGG = Costi Generali di Gestione CCD = Costi comuni diversi AC = Altri costi CK = Costi d uso del capitale I costi variabili sono ottenuti dalla seguente sommatoria TV = CRT + CTS + CRD + CTR dove CRT CTS CRD = Costi Raccolta e Trasporto = Costi Trattamento e Smaltimento = Costi Raccolta Differenziata per materiale 4

5 CTR = Costi Trattamento e Riciclo Per il comune di Patti le componenti di costo imputabili alla gestione del servizio e riportate nel piano finanziario sono di seguito indicate: TF = , , , , , ,97 = ,00 TV = , , , ,65 = ,38 T = TF + TV è il costo totale del servizio T = , ,38 = ,38 Per determinare infine tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani occorre rispettare l equivalenza stabilita del D.P.R. 158/99 ALLEGATO l: Tn = (CG+CC)n 1 (1+Ipn Xn)+CKn Dove CG n 1 = Costi di gestione del ciclo dei servizi attinenti i rifiuti solidi urbani dell'anno precedente CC n 1 = Costi comuni imputabili alle attività relative ai rifiuti urbani dell'anno precedente IP n = Inflazione programmata per l'anno di riferimento X n = Recupero di produttività per l'anno di riferimento. CK n = Costi d'uso del capitale relativi all'anno di riferimento Nel caso di specie si ritiene opportuno, al fine di assicurare l equilibrio finanziario (integrale copertura dei costi del servizio con il gettito della tares), discostarsi dai Costi di Gestione e dei Costi Comuni registrati per l anno 2012 e di considerare la struttura dei costi prevista per l anno 2013 la quale, a causa di una variazione dei costi di smaltimento dei rifiuti presenta sostanziali modifiche nella gestione e nelle modalità di esecuzione del servizio ovvero a modifiche dei prezzi di approvvigionamento di servizi e forniture da terzi, così come contemplato dalle linee guida emanate dal Ministero delle Finanze (cfr. Linee Guida Ministero delle Finanze: Parte seconda Il Prospetto Economico Finanziario par. 5 ). Nel caso del Comune di Patti, a causa del cambio del gestore del servizio a seguito di rescissione contrattuale, abbiamo considerato i costi di gestione dell anno 2013 al fine di rispettare il vincolo di integrale copertura dei costi previsto dalla norma istitutiva della TARES. 5 Sostituendo nella formula i rispettivi valori si ottiene il costo del servizio da coprire con il gettito della tariffa:

6 Tn = ( , ,26) x (1+1,5% 1,5%) ,97 = ,38 L articolazione delle tariffe prevede la suddivisione degli utenti in due macroclassi: utenze domestiche ed utenze non domestiche. Ad ogni categoria vengono attribuiti specifici coefficienti che misurano la potenzialità di produrre rifiuto, sia in rapporto ai costi fissi che in relazione a quelli variabili. I predetti coefficienti sono distinti a seconda che la popolazione residente sia inferiore o superiore a abitanti e per ognuna di queste viene stabilita una suddivisione su base geografica: Nord, Centro e Sud. Cosi per le utenze domestiche sono fissati dei coefficienti di adattamento Ka per le determinazione della quota fissa, e dei coefficienti di adattamento Kb per la quantificazione della quota variabile. Analogamente per le utenze non domestiche sono attribuiti dei coefficienti Kc che misurano la potenzialità di produrre rifiuto utile per il calcolo della quota fissa, e dei coefficienti Kd in grado di determinare la quota variabile. Le due categorie di utenze sono ulteriormente suddivise: le utenze domestiche sono articolate in sei categorie in base al numero dei componenti il nucleo familiare, disponendo che l ultima categoria include, in via residuale, i nuclei con sei o più componenti. Per le utenze non domestiche il D.P.R. 158/99 ha riunito le diverse attività in categorie con omogenea potenzialità di produrre rifiuti, fissandone 30 per i Comuni con popolazione superiore a abitanti, e 21 per gli altri Comuni. Pertanto per il nostro Comune si farà riferimento a n. 30 categorie non domestiche. Il costo del servizio determinato in base alla seguente equivalenza è stato ripartito tra le utenze domestiche e le utenze non domestiche sulla base della capacità di produzione dei rifiuti calcolata sottraendo alla quantità complessiva di rifiuti prodotti quelli prodotti dalle utenze non domestiche in base al coefficiente K d della tabella allegata al D.P.R. 158/99 Utenze Domestiche 6 COSTO DA COPRIRE CON GETTITO TARES ,38 Incidenza percentuale

7 COSTI FISSI ,00 55,07% COSTI VARIABILI ,38 44,93% di cui Accantonamenti per riduzioni utenze domestiche ,00 utenze domestiche + NO DOMESTICHE ,00 Criterio di ripartizione costi A B CRITERIO PRODUZIONE RIFIUTI PRECEDENTE RIPARTIZIONE UT DOMESTICHE 71,22% 75,60% UT NON DOMESTICHE 28,78% 24,40% coefficienti medi CRITERIO DI RIPARTIZIONE UTILIZZATO RIPARTIZIONE COSTI A UTENZE DOMESTICHE UTENZE NON DOMESTICHE COSTI FISSI , ,61 COSTI VARIABILI , ,16 Utenze domestiche Costi fissi utenze domestiche = ,39 Costi Variabili utenze domestiche = ,21 Utenze non domestiche Costi fissi utenze non domestiche = ,61 Costi Variabili utenze non domestiche = ,1 Per giungere alla determinazione della tassa dovuta da ogni contribuente, le tariffe calcolate con le modalità sopra descritte devono essere rapportate ai coefficienti presuntivi di produzione del rifiuto che, per le utenze domestiche sono rappresentati dai componenti del nucleo familiare e dalla 7 superficie tassabile, mentre per le utenze non domestiche viene preso a riferimento la tipologia di attività svolta e la superficie tassabile. A tale fine occorre ribadire che la disposizione contenuta

8 nell art. 1, comma 387 della LEGGE 24 dicembre 2012, n. 228 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita' 2013) prevede che si considerino tassabili ai fini del tributo le superfici dichiarate o accertate ai fini della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di cui al decreto legislativo 13 novembre 1993, n. 507 (TARSU), o della Tariffa di igiene ambientale prevista dall'articolo 49 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (TIA 1) o dall'articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (TIA 2). Pertanto applicando l algoritmo di calcolo previsto dall allegato 1 al D.P.R.158/99 alle utenze domestiche precedentemente suddivise per numero di componenti e relativa superficie occupata con l applicazione dei coefficienti minimi previsti dalla normativa vigente si ottengono le tariffe sotto riportate TARIFFA PER COPERTURA COSTI FISSI PER CLASSE DI UTENZA DOMESTICA Costi Fissi Utenze Domestiche ,39 QUF 1,2521 comp nucleo famiglie per classe sup. occup. coeff corrka Gettito complessivo classe utenze superficie equivalente costo per metro quadro , ,65 1, , , ,25 1, , , ,32 1, , , ,52 1, , , ,70 1, ,40 >= , ,96 1, ,54 Totale , , ,39 TARIFFA PER COPERTURA COSTI VARIABILI PER CLASSE DI UTENZA DOMESTICA Costi Variabili utenze domestiche ,21 QUV 44,9174 Famiglie per classe Gettito complessivo classe utenze Tot utenze Superficie Costo variabile classe Occupata Coeff Kb Quantità per utenza , ,00 44, , , ,20 80, , , ,60 103, , , ,20 116, , ,90 791,70 130, ,07 >= ,40 357,00 152, ,50 8 Totale , , ,21

9 Per le utenze non domestiche applicando l algoritmo di calcolo previsto dal D.P.R. 158/99 con le seguenti condizioni : alle superfici occupate dalla singola categoria; al numero di utenze per ciascuna categoria; all adozione di coefficienti minimi si ottengono le tariffe sotto riportate TARIFFA PER COPERTURA COSTI FISSI PER CATEGORIA DI UTENZA NON DOMESTICA costi fissi utenze non domestiche ,61 Categoria utenza totale utenze per Categoria QUF 1,1438 sup. occup. coeff corr. Kc Superficie equivalente costo fisso/mq Gettito complessivo classe utenze 1) Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto , ,00 0, ,41 2) Cinematografi e teatri ,47 91,65 0, ,83 3) Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta , ,00 0, ,92 4) Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi , ,62 0, ,48 5) Stabilimenti balneari ,59.628,40 0, ,60 6) Esposizioni, autosaloni , ,88 0, ,33 7) Alberghi con ristorante , ,19 1, ,57 8) Alberghi senza ristorante , ,68 1, ,37 9) Case di cura e riposo ,09 876,36 1, ,40 10) Ospedale , ,65 1, ,02 11) Uffici, azenzie, studi professionali , ,21 1, ,39 12) Banche ed istituti di credito , ,45 0, ,41 13) Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta , ,96 1, ,51 14) Edicola, farmacia, tabacco, plurilicenze , ,50 1, ,44 15) Negozi particolari: filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli, antiquariato ,91 236,60 1, ,63 16) Banchi di mercato beni durevoli , ,99 1, ,47 17) Attivitá artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, astetista , ,50 1, ,44 18) Attivitá artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista , ,64 1, ,33 19) Carrozzeria, autofficina, elettrauto , ,04 1, ,45 20) Attivitá industriali con capannoni di produzione ,94 928,72 1, ,29 21) Attivitá artigianali, di produzione beni specifici , ,40 1, ,96 9

10 22) Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie , ,45 6, ,37 23) Mense, birrerie, amburgherie ,33 962,16 7, ,54 24) Bar, caffè, pasticceria , ,96 4, ,52 25) Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari , ,16 2, ,93 26) Plurilicenze alimentari e/o miste ,45 122,50 2, ,12 27) Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio , ,28 8, ,48 28) Ipermercati di generi misti 2,73 0,000 29) Banchi di mercato genere alimentari , ,20 9, ,26 30) Discoteche, night club ,91 807,93 2, , , ,61 Categoria utenza TARIFFA PER COPERTURA COSTI VARIABILI PER CATEGORIA DI UTENZA NON DOMESTICA Costi Variabili utenze non domestiche ,16 QUV 0,1150 totale utenze per Categoria sup. occup. coeff corr. Kd Prod rifiuti equivalente costo variabile /mq Gettito complessivo classe utenze 1) Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto , ,00 0, ,76 2) Cinematografi e teatri , ,40 0,47 92,37 3) Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta , ,50 0, ,80 4) Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi , ,65 0, ,63 5) Stabilimenti balneari , ,00 0, ,18 6) Esposizioni, autosaloni , ,36 0, ,77 7) Alberghi con ristorante , ,55 1, ,27 8) Alberghi senza ristorante , ,00 1, ,83 9) Case di cura e riposo , ,48 1,11 889,30 10) Ospedale , ,64 1, ,91 11) Uffici, azenzie, studi professionali , ,90 1, ,44 12) Banche ed istituti di credito , ,15 0, ,67 13) Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta , ,73 1, ,69 14) Edicola, farmacia, tabacco, plurilicenze 5.403,67 10

11 , ,10 1,52 15) Negozi particolari: filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli, antiquariato , ,00 0,92 239,16 16) Banchi di mercato beni durevoli , ,93 1, ,88 17) Attivitá artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, astetista , ,49 1, ,64 18) Attivitá artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista , ,51 1, ,30 19) Carrozzeria, autofficina, elettrauto , ,80 1, ,36 20) Attivitá industriali con capannoni di produzione , ,00 0,95 937,19 21) Attivitá artigianali, di produzione beni specifici , ,20 0, ,74 22) Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie , ,05 3, ,12 23) Mense, birrerie, amburgherie , ,40 6,40 973,46 24) Bar, caffè, pasticceria , ,00 2, ,23 25) Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari , ,60 1, ,99 26) Plurilicenze alimentari e/o miste , ,50 2,48 123,89 27) Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio , ,12 4, ,96 28) Ipermercati di generi misti , ) Banchi di mercato genere alimentari , ,40 8, ,87 30) Discoteche, night club , ,40 1,93 817, , ,16 Va inoltre ricordato che il contribuente è chiamato, oltre che a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, a versare una quota, pari a 0,30 euro al metro quadrato di superficie, finalizzata alla copertura parziale dei costi relativi ai servizi indivisibili. Tale maggiorazione è destinata allo Stato che per l anno 2013 ne beneficerà mediante versamento diretto in suo favore nei modi previsti dalla norma in sede di pagamento dell ultima rata TARES. 11

12 Le tariffe per l anno 2013 sono così determinate Tariffa per le utenze domestiche A B N componenti Quota fissa per utenza Costo variabile per utenza 1 1,0142 x N Mq 44, ,1770 x N Mq 80, ,2772 x N Mq 103, ,3648 x N Mq 116, ,3773 x N Mq 130,260 >= 6 1,3272 x N Mq 152,719 Alla tariffa indicata nella tabella precedente occorre aggiungere la quota di 0,30 per mq da versare direttamente allo Stato nei modi previsti dalla norma in sede di pagamento dell ultima rata TARES. La tariffa dovuta è dalla singola classe di utenza è data dalla somma delle colonne A + B Come riportato nell esempio seguente A B N componenti Quota fissa Costo variabile per utenza Tariffa totale 1 1,0142 x 100 Mq 44, ,34 2 1,1770 x 100 Mq 80, ,55 3 1,2772 x 100 Mq 103, ,03 4 1,3648 x 100 Mq 116, ,27 5 1,3773 x 100 Mq 130, ,99 >= 6 1,3272 x 100 Mq 152, ,44 12

13 TABELLA RIASSUNTIVA TARIFFE UTENZE NON DOMESTICHE Categoria TARES 1) Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 1,3530 x N Mq 2) Cinematografi e teatri 1,0113 x N Mq 3) Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 0,9517 x N Mq 4) Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 1,5995 x N Mq 5) Stabilimenti balneari 1,2727 x N Mq 6) Esposizioni, autosaloni 1,2315 x N Mq 7) Alberghi con ristorante 3,0443 x N Mq 8) Alberghi senza ristorante 2,3276 x N Mq 9) Case di cura e riposo 2,3529 x N Mq 10) Ospedale 3,0844 x N Mq 11) Uffici, agenzie, studi professionali 2,5226 x N Mq 12) Banche ed istituti di credito 1,7004 x N Mq 13) Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta 2,4308 x N Mq 14) Edicola, farmacia, tabacco, plurilicenze 3,2358 x N Mq 15) Negozi particolari: filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli, antiquariato 1,9607 x N Mq 16) Banchi di mercato beni durevoli 3,5992 x N Mq 17) Attivitá artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista 3,2346 x N Mq 18) Attivitá artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 2,2370 x N Mq 19) Carrozzeria, autofficina, elettrauto 2,9697 x N Mq 20) Attivitá industriali con capannoni di produzione 2,0238 x N Mq 21) Attivitá artigianali, di produzione beni specifici 1,9848 x N Mq 22) Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie 9,8124 x N Mq 23) Mense, birrerie, amburgherie 13,6447 x N Mq 24) Bar, caffè, pasticceria 7,1166 x N Mq 25) Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 3,8857 x N Mq 26) Plurilicenze alimentari e/o miste 5,2802 x N Mq 27) Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 12,6773 x N Mq 28) Ipermercati di generi misti 29) Banchi di mercato genere alimentari 17,7703 x N Mq 30) Discoteche, night club 4,1163 x N Mq Alla tariffa indicata nella tabella precedente occorre aggiungere la quota di 0,30 per mq da versare direttamente allo Stato nei modi previsti dalla norma in sede di pagamento dell ultima rata TARES In applicazione dell art.52 del D.lgs. 446/97 è stato redatto regolamento per la gestione della TARES IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Dott. 13

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