1 INTRODUZIONE. 1.1 Scopo del lavoro

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1 INTRODUZIONE. 1.1 Scopo del lavoro"

Transcript

1 1 INTRODUZIONE 1.1 Scopo del lavoro Gli studi sulla biologia e sull ecologia dei gorgonacei condotti finora, hanno preso in considerazione prevalentemente aspetti riguardanti le strategie riproduttiva, la produzione secondaria in ambiente naturale e la produzione di sostanze chimiche di eventuale interesse farmacologico. Tali studi non hanno comunque contribuito a fornire informazioni utili per il mantenimento in cattività di questo gruppo di organismi, spesso presente nelle vasche espositive di molti acquari mediterranei. Le esigenze ecologiche delle gorgonie mantenute in acquario sono praticamente sconosciute. A tale scopo è stato studiato per due anni ( ) il comportamento di quattro specie di gorgonie (Paramuricea clavata, Eunicella cavolinii, E. singularis ed E. verrucosa) sotto diversi stimoli alimentari. In particolare sono state create tre diverse condizioni di alimentazione, rispettivamente a base di: Alghe (Nanochloropsis sp. e Thetraselmis suecica) Flake per pesci d acquario macinato Nauplii di Artemia salina 2

2 Per valutare gli effetti delle diverse condizioni sperimentali sono stati presi in considerazione i seguenti parametri: la velocità di crescita in colonie sane la velocità di rigenerazione in colonie parzialmente private del cenenchima i cicli di attività di espansione e contrazione dei polipi con osservazioni visive e tramite videoregistrazione interazioni tra le diverse specie. Inoltre sono stati confrontati alcuni parametri morfologici tra le specie studiate (correlazione tra la lunghezza e il numero di polipi). 3

3 1.2 I gorgonacei Posizione sistematica Nel presente lavoro sono state prese in esame quattro specie di gorgonacei. La loro posizione sistematica è la seguente: Paramuricea Eunicella Eunicella Eunicella clavata singularis cavolinii verrucosa (Risso,1826) (Esper,1794) (VonKoch,1887) (Pallas,1766) Phylum Classe Sottoclasse Ordine Cnidaria Anthozoa Ottocorallia Alcyonacea Famiglia Paramuriceidae Plexauridae Genere Paramuricea Eunicella 4

4 Morfologia esterna I gorgonacei sono organismi coloniali, bentonici, con struttura eretta o arborescente (a cespuglio o ventaglio) (Figura 1). Essi vanno a costituire un elemento rilevante delle comunità marine dei substrati duri infra e circalitorali. Le colonie sono costituite da gruppi di polipi connessi tra loro e capaci di svolgere tutte le loro funzioni biologiche in maniera indipendente (Russo & Vari, 1994). I polipi sono quindi le unità funzionali della colonia, in grado di traslocare, tra loro, i metaboliti; alcune aree della colonia sono specializzate per la riproduzione (Harrison & Wallace, 1990) o la difesa (Lang & Chornesky, 1990). Per quanto riguarda la struttura della colonia, essa si adatta alle variazioni di intensità e direzione delle correnti (Wainwright & Dillon, 1969; Riedl, 1971) ma è anche influenzata da fattori come la riproduzione (Brazeau & Lasker, 1992) e l approvvigionamento di cibo (Leversee, 1976). La colonia rappresenta il compromesso tra l esigenza di massimizzare la superficie esposta per gli scambi metabolici e quella di minimizzare la resistenza alle forze idrodinamiche (Koel, 1984). Eunicella cavolinii presenta variazioni nella morfologia delle colonie correlate all intensità delle correnti dominanti: in colonie esposte ad elevate sollecitazioni dovute a forti correnti, infatti, si nota un maggiore sviluppo in altezza accompagnato da una drastica diminuzione dello sviluppo in larghezza per mezzo di ramificazioni secondarie, mentre le colonie che si sviluppano su substrati riparati presentano un maggiore sviluppo in larghezza, 5

5 assumendo il tipico aspetto a ventaglio, con numerose e sottili ramificazioni secondarie (Velimirov, 1976). Le colonie del genere Eunicella presentano, generalmente, uno sviluppo planare, mentre in Paramuricea clavata la crescita è meno ordinata con varie ramificazioni che si estendono su diversi piani. La geometria di P. clavata è multiscalare, con numerose ramificazioni secondarie ed è stata analizzata con la geometria dei frattali (Burlando et al., 1991). I frattali descrivono il grado di occupazione di uno spazio Euclideo ed è stato rilevato che la dimensione frattale della colonia aumenta gradualmente con l età, a testimonianza del progressivo aumento della complessità strutturale; per lo stesso motivo le colonie giovani, con poche ramificazioni, hanno una dimensione frattale ridotta (Mistri & Ceccherelli, 1994). Le colonie di P. clavata possono raggiungere dimensioni notevoli, fino ad oltre il metro di altezza, con un diametro alla base fino a 4 cm. Le colonie del genere Eunicella risultano più sottili rispetto a quelle di P. clavata, e mentre in E. cavolinii e verrucosa resta alto il numero di ramificazioni, questo diminuisce in E. singularis dove la colonia assume un aspetto a candelabro. 6

6 Figura 1 Esempi di forme di colonie di Gorgonacei: 1) Eunicella singularis, 2) E. cavolinii, 3) Lophogorgia ceratophyta, 4) Paramuricea clavata. 5) Corallium rubrum. 7

7 Morfologia interna La struttura interna delle gorgonie consiste in una parte centrale chiamata sclerasse ed uno strato esterno che lo riveste detto cenenchima. Il cenenchima è il tessuto che unisce i polipi e ricopre l asse centrale scheletrico; esso comprende le spicole, l epidermide e la mesoglea, quest ultima è un tessuto costituito da una commistione di matrice polimerica e fibrille. Lo sclerasse può essere suddiviso in una parte più interna, detta medulla, ed una più esterna chiamata cortex ed è formato da gorgonina. La gorgonina è un composto organico costituito da proteine, carboidrati ed alogeni (iodio e bromo) (Goldberg, 1978) ed è prodotta da cellule epiteliali dell asse, specializzate, dette assoblasti. Gli assoblasti hanno una notevole polarità cellulare e, in essi, sono riconoscibili tre regioni citoplasmatiche: una basale che si affaccia sulla mesoglea, una centrale col nucleo ed una apicale rivolta verso il cortex, ricca di reticolo endoplasmatico, con vescicole esocitiche le quali contengono la matrice proteica del materiale scheletrico che poi subirà un processo di sclerotizzazione extracellulare (Tidball, 1979). Questo fenomeno sembra seguire ritmi stagionali essendo più lento in inverno e più rapido nel periodo estivo; si può così osservare, in una sezione trasversa della parte basale dell asse, una serie concentrica di anelli di colore chiaro più spessi (estivi) alternati ad altri scuri e sottili (invernali) (Grigg, 1974; Mistri e Ceccherelli, 1994). Il conteggio di tali anelli costituisce ancora oggi il metodo più preciso e sicuro, anche se distruttivo, per conoscere l età di una colonia (Grigg, 1974). 8

8 Per quanto riguarda la colorazione, le gorgonie presentano una notevole varietà di pigmentazioni. Il colore risiede nelle spicole, nell asse e anche nel cenechima. Le forme litorali sono solitamente rosse, gialle, marroni o biancastre; quelle abissali bianche, viola o marroni. Spesso la colorazione è dovuta anche alla presenza di simbionti come accade nel caso di E. singularis dove i polipi presentano una colorazione brunastra a causa delle zooxantelle contenute nei loro tessuti (Rossi, 1959). Il polipo è costituito da una porzione sacciforme, cava e mobile che contiene la cavità gastrica, i setti (otto a simmetria radiata) e, periodicamente, le gonadi e da otto tentacoli pennatulati che circondano il disco orale, con la bocca allungata in posizione centrale. Un sistema di tubuli (solenogastri) mette in comunicazione le cavità gastriche di ogni polipo (Figura 2). 9

9 Figura 2 Raffigurazione della sezione del fusto di una gorgonia. La funzione di sostegno e rinforzo è svolta oltre che dall asse centrale, dalle spicole calcaree che ricoprono parte della superficie della colonia e proteggono i singoli polipi. Esse sono composte da una frazione inorganica e da una matrice organica (contenenti AA quali Gli, Ala, Glu e Asp) e vengono prodotte da cellule differenziate chiamate scleroblasti che si aggregano durante la formazione della spicola (Kingsley & Watabe, 1982a, 1983, 1984, 1985). Le spicole sono molto varie nelle diverse specie per forma e dimensione e hanno distribuzione e densità correlate con le 10

10 esigenze meccaniche e strutturali della colonia (Muzik & Wainwright, 1977; Esford & Lewis, 1990). Studi sulla gorognia tropicale Leptogorgia virgulata hanno rivelato che la formazione delle spicole inizia con l aggregazione di scleroblasti nella mesoglea (Kingsley & Watabe, 1982). Sempre nella stessa specie, esperimenti di decalcificazione rivelano che la matrice organica può essere suddivisa in una frazione insolubile in acqua ed una solubile; la prima mostra caratteristiche tipiche del collagene, inusuale nelle strutture di carbonato degli invertebrati. La composizione della matrice, inoltre, varia in maniera stagionale ed in estate la componente di collagene è prevalente (Kingsley et al., 1990). Studi successivi (Kingsley et al., 2001) sempre in L. virgulata, hanno riscontrato la presenza di tiroxina (G-T4) negli scleroblasti della mesoglea, che potrebbe avere un ruolo nel processo di formazione delle spicole grazie alla sua capacità di fissare Ca 45. Sempre nello stesso lavoro si valuta l importanza della vitamina D (sintetizzata grazie alla radiazione UV) nel processo di formazione delle spicole; in colonie private della luce, infatti, si riscontrano spicole irregolari. Il carbonio utilizzato per la genesi delle spicole non deriva solo da carbonio organico disciolto nell ambiente (67%), ma anche da CO2 prodotta metabolicamente con la glicolisi (33%) (Lucas, 1997). Tra le diverse funzioni attribuite alle spicole vi sono quella di ridurre la flessibilità della colonia e proteggere i tessuti dall esposizione a forti correnti e/o a predatori (Figura 3). 11

11 Figura 3 Raffigurazione di polipi di P. clavata. A sinistra il polipo è contratto, a destra espanso. In evidenza le spicole che formano un collare a protezione del polipo. E stato dimostrato, per il gorgonaceo tropicale Briareum asbestinum, che la migliore difesa contro il principale predatore, il gasteropode Cyphoma gibbosum, è ottenuta con un alta densità di spicole di grandi dimensioni; nelle colonie situate a profondità non elevate e in zone esposte, però, si osserva un alta densità di spicole di dimensioni ridotte che lasciano una maggiore superficie di attacco ma rendono la colonia più resistente al moto ondoso. Moto ondoso e predazione agiscono quindi simultaneamente ma in direzioni opposte nel promuovere le diverse caratteristiche strutturali; il risultato è un equilibrio tra le due esigenze dove la composizione delle spicole varia secondo l esigenza prevalente (West, 1998). 12

Tutta la vita cellulare ha le seguenti caratteristiche in comune. tutte le cellule hanno una membrana cellulare che separa il liquido extracellulare

Tutta la vita cellulare ha le seguenti caratteristiche in comune. tutte le cellule hanno una membrana cellulare che separa il liquido extracellulare Tutta la vita cellulare ha le seguenti caratteristiche in comune. tutte le cellule hanno una membrana cellulare che separa il liquido extracellulare dal citoplasma cellulare che ha un alto grado di organizzazione.

Dettagli

PORIFERI CELENTERATI O CNIDARI PRIMA LEZIONE A CURA DELLA PROF.SSA ROSA DOMESTICO I.I.S NINO BIXIO-PIANO DI SORRENTO

PORIFERI CELENTERATI O CNIDARI PRIMA LEZIONE A CURA DELLA PROF.SSA ROSA DOMESTICO I.I.S NINO BIXIO-PIANO DI SORRENTO Biologia marina organismi e classificazione PORIFERI CELENTERATI O CNIDARI PRIMA LEZIONE A CURA DELLA PROF.SSA ROSA DOMESTICO I.I.S NINO BIXIO-PIANO DI SORRENTO poriferi Poriferi- Phylum di Animali Parazoi,

Dettagli

Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule

Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule La cellula La cellula La cellula è la più piccola unità di un organismo in grado di funzionare in modo autonomo. Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule. La cellula Sebbene i virus siano in grado

Dettagli

Le giunzioni cellulari.

Le giunzioni cellulari. Le giunzioni cellulari www.fisiokinesiterapia.biz Le cellule sono oggetti piccoli, deformabili e spesso mobili, pieni di un mezzo acquoso e racchiusi in una membrana poco resistente, eppure si possono

Dettagli

Dopo l invenzione del microscopio è stato possibile scoprire l esistenza delle cellule.

Dopo l invenzione del microscopio è stato possibile scoprire l esistenza delle cellule. CELLULA Dopo l invenzione del microscopio è stato possibile scoprire l esistenza delle cellule. 1. La cellula Definizione di cellula 1. È la più piccola parte di un organismo (pluricellulare). 2. Può costituire

Dettagli

Botanica generale e sistematica

Botanica generale e sistematica Corso di laurea in Scienze agrarie, forestali e ambientali Botanica generale e sistematica AA 2016-17 matricole A-L Prof. AnnaMaria Carafa Botanica branca della Biologia che si occupa di organismi vegetali

Dettagli

La mobilità degli elementi chimici

La mobilità degli elementi chimici La mobilità degli elementi chimici Gli ioni contenuti nella parte sinistra del diagramma sono quelli che in soluzione si presentano sotto forma di cationi semplici. Gli ioni nella parte centrale del diagramma

Dettagli

5.4. La matrice di correlazione

5.4. La matrice di correlazione 6 CO 4 (mg/m 3 ) 2 domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato Giorni della settimana P. Bissuola Outliers Extremes P. Matter Outliers Extremes Le distribuzioni degli inquinanti non mostrano

Dettagli

EUNICELLA SINGULARIS E VERRUCOSA EUNICELLA CAVOLINI (gorgonia gialla)... 3 PARAMURICEA CLAVATA... 4 LEPTOGORGIA SARMENTOSA...

EUNICELLA SINGULARIS E VERRUCOSA EUNICELLA CAVOLINI (gorgonia gialla)... 3 PARAMURICEA CLAVATA... 4 LEPTOGORGIA SARMENTOSA... EUNICELLA SINGULARIS E VERRUCOSA... 2 EUNICELLA CAVOLINI (gorgonia gialla)... 3 PARAMURICEA CLAVATA... 4 LEPTOGORGIA SARMENTOSA... 5 CORALLIUM RUBRUM (corallo rosso)... 6 FLABELLINA AFFINIS... 7 DISCODORIS

Dettagli

I principi nutritivi

I principi nutritivi I principi nutritivi Quali sono? Qual è la loro funzione? In quali cibi si trovano? Perché sono importanti? Quante Kilocalorie sviluppano? Kilocalorie Unità di misura dell energia accumulata negli alimenti

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª) scientifico. all ambiente. Osservare e descrivere i cambiamenti della natura in rapporto al trascorrere delle stagioni. Analizzare oggetti e coglierne le principali

Dettagli

CITOSCHELETRO. Caratteristica degli epiteli: mutua adesività fra le singole cellule.

CITOSCHELETRO. Caratteristica degli epiteli: mutua adesività fra le singole cellule. CITOSCHELETRO Caratteristica degli epiteli: mutua adesività fra le singole cellule. Ematossilina eosina Ematossilina ferrica, fissazione in bicromato Nell epidermide l istologia rivela strutture di coesione

Dettagli

La biosfera e gli ecosistemi

La biosfera e gli ecosistemi La biosfera e gli ecosistemi La biosfera: l insieme di tutti gli ecosistemi L ecologia studia le interazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente a vari livelli: ECOSISTEMA COMUNITA POPOLAZIONE

Dettagli

Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio. Daniele Peri, E.F. Campana

Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio. Daniele Peri, E.F. Campana ÁÆ Ë Æ Simulazione numerica delle prove di rimorchio in acqua calma di un peschereccio Daniele Peri, E.F. Campana Committente: Intermarine SpA Loc. Cà del Sale PO Box 185 19038 SARZANA (SP) Roma, Gennaio

Dettagli

L Apparato Scheletrico e Articolare

L Apparato Scheletrico e Articolare L Apparato Scheletrico e Articolare Istologia Funzione Morfologia Modificazioni del Tessuto Osseo: accrescimento e riassorbimento Colonna Vertebrale Istologia Il tessuto osseo è costituito da una componente

Dettagli

Progetti didattici per le scuole

Progetti didattici per le scuole Parlando di MARE Progetti didattici per le scuole 2016-2017 Fondazione Cetacea Onlus Centro di Educazione Ambientale Via Torino 7/A- 47838 Riccione Tel.e fax 0541/691557 www.fondazionecetacea.org e-mail:

Dettagli

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici

Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici Il biodeterioramento dei manufatti storico-artistici a cura di Michele Aleffi Dipartimento di Scienze Ambientali Sezione di Botanica ed Ecologia Università di Camerino L opera d arte d o un qualsiasi reperto

Dettagli

ESAME DI MATURITÀ. Opzione specifica biologia e chimica. giugno 2015

ESAME DI MATURITÀ. Opzione specifica biologia e chimica. giugno 2015 ESAME DI MATURITÀ Opzione specifica biologia e chimica giugno 2015 UCORRELAZIONI Cognome:.......... Nome:.......... Gruppo:.......... Numero:.......... Tempo a disposizione: 60 minuti Punteggio correlazioni:

Dettagli

3. Citologia i. Strutture cellulari comuni tra cellule animali e vegetali

3. Citologia i. Strutture cellulari comuni tra cellule animali e vegetali Strutture cellulari comuni tra cellule animali e vegetali: CITOPLASMA CITOSCHELETRO RIBOSOMI RETICOLO ENDOPLASMATICO APPARATO DEL GOLGI MITOCONDRI NUCLEO PEROSSISOMI CITOPLASMA materiale gelatinoso incolore

Dettagli

Corso di Laurea inscienze Animali e Produzioni Alimentari (SAPA) - classe 38. Anno Accademico 2016/2017

Corso di Laurea inscienze Animali e Produzioni Alimentari (SAPA) - classe 38. Anno Accademico 2016/2017 Corso di Laurea inscienze Animali e Produzioni Alimentari (SAPA) - classe 38 Programma dell insegnamento di BIOLOGIA Anno di corso I Semestre I N CFU 7 Ore complessive 56 Anno Accademico 016/017 Programma

Dettagli

Biol Cell Anim BIOTEC Esempi di Testi da utilizzare (sono equivalenti) Unità didattica: Biologia della Cellula Animale (6 CFU)

Biol Cell Anim BIOTEC Esempi di Testi da utilizzare (sono equivalenti) Unità didattica: Biologia della Cellula Animale (6 CFU) http://www 3.unipv.it/webbio/anatcomp/freitas/freitas.html Insegnamento Biologia della Cellula Animale e Vegetale (9 CFU) Unità didattica: Biologia della Cellula Animale (6 CFU) Esempi di Testi da utilizzare

Dettagli

Citoscheletro, matrice extracellulare e giunzioni cellulari

Citoscheletro, matrice extracellulare e giunzioni cellulari Citoscheletro, matrice extracellulare e giunzioni cellulari Le distrofie muscolari Malattie come la distrofia muscolare di Duchenne determinano la mancanza di proteine (come la distrofina) coinvolte nei

Dettagli

CELLULA. La cellula è la più piccola unità di un organismo in grado di funzionare in modo autonomo. Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule.

CELLULA. La cellula è la più piccola unità di un organismo in grado di funzionare in modo autonomo. Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule. LA CELLULA CELLULA La cellula è la più piccola unità di un organismo in grado di funzionare in modo autonomo. Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule. CELLULA La teoria cellulare Le cellule furono

Dettagli

CONTENUTI COMPETENZE ATTIVITA. Nuclei fondanti Conoscitiva Comunicativa Linguistica Metodologica Operativa Personali

CONTENUTI COMPETENZE ATTIVITA. Nuclei fondanti Conoscitiva Comunicativa Linguistica Metodologica Operativa Personali Tematica portante SCIENZE PRIMO CICLO ISTITUTO COMPRENSIVO CARIGNANO CONTENUTI COMPETENZE ATTIVITA Nuclei fondanti Conoscitiva Comunicativa Linguistica Metodologica Operativa Personali FISI CA E CHI MIC

Dettagli

TURISMO SUBACQUEO. Continua il reportage tra gli abitanti del nostro mare. Le protagoniste di questo mese sono le meduse

TURISMO SUBACQUEO. Continua il reportage tra gli abitanti del nostro mare. Le protagoniste di questo mese sono le meduse Continua il reportage tra gli abitanti del nostro mare. Le protagoniste di questo mese sono le meduse Non c è stagione estiva che non veda i bagnanti lottare con le meduse. Questi simpatici abitanti del

Dettagli

S.Beninati. Tessuto Muscolare

S.Beninati. Tessuto Muscolare S.Beninati Tessuto Muscolare Lezioni di Istologia BCM/BU Il tessuto muscolare Nei mammiferi si possono distinguere tre tipi di tessuto muscolare: muscolo scheletrico o striato muscolo liscio muscolo cardiaco

Dettagli

VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA

VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA VALUTAZIONI PRELIMARI Valutazione dello stato nutrizionale del soggetto al fine di definire il peso ideale Valutazione del fabbisogno calorico giornaliero:

Dettagli

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I mediatori chimici della flogosi attualmente noti sono numerosissimi e la loro conoscenza dettagliata va ben oltre gli obiettivi del corso. Punteremo, pertanto, l attenzione

Dettagli

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.

ENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. ENZIMI ENZIMI Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. Catalizzatore = sostanza in grado di accelerare lo svolgimento di una reazione chimica e quindi di aumentarne la sua velocità,

Dettagli

Unità di Apprendimento 1: SCOPRIRE IL METODO SCIENTIFICO. dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca

Unità di Apprendimento 1: SCOPRIRE IL METODO SCIENTIFICO. dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca Unità di Apprendimento 1: SCOPRIRE IL METODO SCIENTIFICO Fisica e chimica Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell uomo. Conoscere l importanza dell esperimento per la scienza.

Dettagli

Capitolo 1 Strutture e funzioni degli animali: i concetti unificanti

Capitolo 1 Strutture e funzioni degli animali: i concetti unificanti Capitolo 1 Strutture e funzioni degli animali: i concetti unificanti ANATOMIA : FISIOLOGIA : struttura di un organismo; funzioni delle varie parti di un organismo; Arto anteriore Polso Primo dito Rachide

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE TRAGUARDI

Dettagli

Relazione di tirocinio di:

Relazione di tirocinio di: Università degli Studi di Palermo Polo didattico di Trapani Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea triennale in Biologia Marina Metodi di valutazione dei popolamenti del coralligeno:

Dettagli

Diversità tra i viventi

Diversità tra i viventi Diversità tra i viventi Unità didattica di biologia Proprietà della VITA La CELLULA Classificazione dei viventi Info Per una corretta visualizzazione è necessario attivare le Macro! Premere Esc per Uscire

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO ILARIA ALPI VICOPISANO

ISTITUTO COMPRENSIVO ILARIA ALPI VICOPISANO ISTITUTO COMPRENSIVO ILARIA ALPI VICOPISANO CURRICOLO DI SCIENZE al termine della classe prima della scuola primaria naturale e agli aspetti della vita quotidiana la validità con semplici esperimenti anche

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta in un recipiente, ad esempio 5g di ossigeno. Dato l elevato numero di molecole

Dettagli

In base alle caratteristiche delle miofibrille

In base alle caratteristiche delle miofibrille Tessuto muscolare Rende possibili sia i movimenti del corpo nell insieme che quelli delle singole parti. Il tessuto muscolare è dotato di contrattilità oltre che di eccitabilità. In base alle caratteristiche

Dettagli

Reti alimentari e dinamica trofica

Reti alimentari e dinamica trofica Reti alimentari e dinamica trofica Dinamica trofica è lo studio delle relazioni nutrizionali tra organismi di un ecosistema. Livello trofico: posizione di un gruppo di organismi che si nutrono in modo

Dettagli

Approfondimenti sui VERMI. Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012

Approfondimenti sui VERMI. Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012 Approfondimenti sui VERMI Giacomo Zagli e Renato Asenjo 29 Marzo 2012 Aspetti scientifici Nomi di animali invertebrati caratterizzati da una forma allungata,consistenza molle,assenza di zampe. Dal punto

Dettagli

http://digilander.libero.it/glampis64 Il corpo umano è organizzato in livelli gerarchici Un organismo è costituito da un insieme di sistemi, formati a loro volta da organi, tessuti e cellule. I tessuti

Dettagli

Principi di biologia Introduzione alla biologia

Principi di biologia Introduzione alla biologia Principi di biologia Introduzione alla biologia Prof.ssa Flavia Frabetti BIOLOGIA è la scienza della vita, che indaga le caratteristiche dei sistemi viventi biologia animale biologia cellulare biologia

Dettagli

SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA

SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Competenza 1 SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà quotidiana. 1.a Osservare

Dettagli

Lezioni di Biomeccanica

Lezioni di Biomeccanica Università di Genova Scienze Mediche e Farmaceutiche CORSO DI LAUREA IN FISIOTERAPIA Lezioni di Biomeccanica Corso integrato di Cinesiologia, Biomeccanica Andrea Fusco Pt, SPt, OMT, SSc Lezione n 4n La

Dettagli

Alessia Pertuso. Veronica Cassiano. Pietro Mongiardini. Alessia Cacciò

Alessia Pertuso. Veronica Cassiano. Pietro Mongiardini. Alessia Cacciò Alessia Pertuso Veronica Cassiano Pietro Mongiardini Alessia Cacciò Alghe azzurre sono in grado di sopravvivere in qualsiasi situazione sfavorevole. sono autotrofe (trasformano lesostanze da inorganiche

Dettagli

BIOLOGIA GENERALE. Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17)

BIOLOGIA GENERALE. Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17) BIOLOGIA GENERALE Facoltà di Scienze della Formazione Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17) massolo@unifi.it Massolo Alessandro massolo@unifi.it;

Dettagli

I eat Mediteraica, therefore I slim!

I eat Mediteraica, therefore I slim! I eat Mediteraica, therefore I slim! My personal 20 days slimming program Mediteraica: mangiare bene ed essere in forma. Di che cosa ha bisogno il nostro corpo? Da troppi anni avere qualche chilo di troppo

Dettagli

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza

Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza Relazioni evolutive tra i viventi. Le distanze tra le ramificazioni sono proporzionali alla entità della differenza LUCA: Last Universal Common Ancestor 1 µm ARCHAEA La morfologia e le dimensioni degli

Dettagli

Phylum Chlorophyta Phylum Chromophyta Phylum Rhodophyta. Phylum Charophyta. Phylum Euglenophyta Phylum Dinophyta. Mixomiceti Oomiceti

Phylum Chlorophyta Phylum Chromophyta Phylum Rhodophyta. Phylum Charophyta. Phylum Euglenophyta Phylum Dinophyta. Mixomiceti Oomiceti Phylum Chlorophyta Phylum Chromophyta Phylum Rhodophyta Phylum Euglenophyta Phylum Dinophyta Phylum Charophyta Mixomiceti Oomiceti Tutti membri hanno cellule eucariotiche. I cicli vitali individuali variano

Dettagli

strutture specializzate nella produzione e secrezione di sostanze che svolgono una varietà di funzioni biologiche nell organismo ghiandole

strutture specializzate nella produzione e secrezione di sostanze che svolgono una varietà di funzioni biologiche nell organismo ghiandole strutture specializzate nella produzione e secrezione di sostanze che svolgono una varietà di funzioni biologiche nell organismo ghiandole parenchima e stroma le ghiandole sono formate da un parenchima

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE a. s. 2013/ 14. Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE a. s. 2013/ 14. Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture Pagina 1 di 6 DISCIPLINA: SCIENZE INTEGRATE : BIOLOGIA INDIRIZZO: ITC classe 2 TU DOCENTE : Paola Leggeri Elenco moduli Argomenti Strumenti / Testi Letture Periodo / ore 1 La chimica della vita L acqua

Dettagli

Studio scientifico delle interazioni tra gli organismi ed il loro ambiente (Haeckel)

Studio scientifico delle interazioni tra gli organismi ed il loro ambiente (Haeckel) Principi di Ecologia Dipartimento di Biologia Animale-Università di Pavia Dott. Nicola Gilio Definizioni di ecologia Studio scientifico delle interazioni tra gli organismi ed il loro ambiente (Haeckel)

Dettagli

IL SISTEMA SCHELETRICO: GENERALITA

IL SISTEMA SCHELETRICO: GENERALITA IL SISTEMA SCHELETRICO: GENERALITA Lo scheletro è formato dalle ossa,, dalle parti cartilaginee che ne rivestono le estremità e dalle connessioni articolari che si stabiliscono tra esse Le ossa sono di

Dettagli

GRANDI IDEE DELLA BIOLOGIA L ACQUA E LE BIOMOLECOLE NEGLI ORGANISMI RISORSE DIGITALI RISORSE DIGITALI

GRANDI IDEE DELLA BIOLOGIA L ACQUA E LE BIOMOLECOLE NEGLI ORGANISMI RISORSE DIGITALI RISORSE DIGITALI B1 GRANDI IDEE DELLA BIOLOGIA 1. GLI ESSERI VIVENTI POSSIEDONO CARATTERISTICHE TIPICHE B2 2. LA CELLULA È L UNITÀ DI BASE DELLA VITA B3 3. LA VITA È ORGANIZZATA IN DIVERSI LIVELLI DI COMPLESSITÀ B4 4.

Dettagli

Cos'è KENDAL COPS? KENDAL COPS è il risultato della ricerca e sviluppo di VALAGRO; è assolutamente sicuro, naturale e facile da usare.

Cos'è KENDAL COPS? KENDAL COPS è il risultato della ricerca e sviluppo di VALAGRO; è assolutamente sicuro, naturale e facile da usare. Cos'è KENDAL COPS? KENDAL COPS è il fertilizzante naturale e attivatore dei meccanismi di resistenza della pianta che permette una resa migliore e di migliore qualità. KENDAL COPS è il risultato della

Dettagli

CORSO DI METEOROLOGIA GENERALE E AERONAUTICA 6 - Le Correnti a Getto

CORSO DI METEOROLOGIA GENERALE E AERONAUTICA 6 - Le Correnti a Getto CORSO DI METEOROLOGIA GENERALE E AERONAUTICA 6 - DEFINIZIONE - ANALISI - GETTO POLARE GETTI A BASSA QUOTA - GETTO SUBTROPICALE GETTO TROPICALE DA EST C.A.T. - CLEAR AIR TURBULENCE Dr. Marco Tadini meteorologo

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 RICONOSCERE E DESCRIVERE FENOMENI FONDAMENTALI DEL MONDO FISICO E BIOLOGICO - I cinque sensi - Alcuni esseri

Dettagli

Polimorfismo genetico del collageno

Polimorfismo genetico del collageno COLLAGENO È la proteina più abbondante del nostro corpo costituendo il 25% delle proteine totali. È la proteina principale dei tessuti connettivi, la cui matrice extracellulare contiene anche: -proteoglicani

Dettagli

Dighe ed ecologia delle acque

Dighe ed ecologia delle acque HYDROS e SE Hydropower Gruppo SEL Dighe ed ecologia delle acque Bolzano, 15 maggio 2014 Vito Adami Laghi artificiali Dal punto di vista qualitativo, ecologico e funzionale, i laghi artificiali non possono

Dettagli

OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE

OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE OBIETTIVI MINIMI DI SCIENZE LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSI SECONDE Chimica Competenze Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di : Saper riconoscere proprietà misurabili e non misurabili

Dettagli

Caratteristiche generali dei sistemi viventi

Caratteristiche generali dei sistemi viventi Caratteristiche generali dei sistemi viventi Unicità chimica Possesso di un programma genetico Riproduzione Sviluppo Complessità ed organizzazione gerarchica Metabolismo Interazione ambientale Lo sviluppo

Dettagli

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 22_MES

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 22_MES a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine 0701101122 * Scoglio Nero-inizio zona B Area Protetta Cinque Terre * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione

Dettagli

Unità fondamentale di tutti gli organismi viventi.

Unità fondamentale di tutti gli organismi viventi. La cellula Unità fondamentale di tutti gli organismi viventi. Cellula procariote Cellula animale Cellula vegetale Le cellule procariote e eucariote Cellula procariote Cellula eucariote Cromosomi Membrana

Dettagli

Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI

Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI Differenze tra SINAPSI CENTRALI E GIUNZIONI NEUROMUSCOLARI 1. Ogni fibrocellula muscolare riceve segnali da un singolo neurone (motoneurone) 2. I potenziali postsinaptici (potenziali di placca) sono sempre

Dettagli

Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause

Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause degli NOx I principali NOx presenti nell'atmosfera sono

Dettagli

caratteristiche dei viventi

caratteristiche dei viventi caratteristiche dei viventi teoria cellulare Teoria cellulare La Teoria Cellulare formulata da Schleiden e Schwann tra il 1838 e il 1839 afferma che Tutti gli organismi viventi sono formati da cellule.

Dettagli

Il controllo della crescita e dello sviluppo di una pianta è di tipo genetico e dipende dagli ormoni vegetali.

Il controllo della crescita e dello sviluppo di una pianta è di tipo genetico e dipende dagli ormoni vegetali. Una pianta può rispondere ad uno stimolo esterno (es luce, gravità, temperatura-vernalizzazione) con una crescita direzionale che va sotto il nome di TROPISMO. Il controllo della crescita e dello sviluppo

Dettagli

1. Il ciclo biologico: allevamento di artemia salina

1. Il ciclo biologico: allevamento di artemia salina . Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina L Artemia salina è un piccolo crostaceo che predilige come habitat le paludi salate, le acque soprasalate e le saline (fig. ). La facilità dell allevamento

Dettagli

Tecnologie di Recupero e Riciclo dei Materiali Alberto Simboli I MATERIALI NELLA PRODUZIONE

Tecnologie di Recupero e Riciclo dei Materiali Alberto Simboli I MATERIALI NELLA PRODUZIONE Tecnologie di Recupero e Riciclo dei Materiali Alberto Simboli 3. I MATERIALI NELLA PRODUZIONE 3.1. INTRODUZIONE Origine dei materiali I materiali, dal punto di vista della loro origine si possono suddividere

Dettagli

HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA

HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA Fattori ecologici Limiti di tolleranza Definizione di habitat Definizione di nicchia ecologica Nicchia ecologica fondamentale e realizzata Ampiezza e sovrapposizione Principio

Dettagli

I materiali della vita

I materiali della vita I materiali della vita I componenti chimici dei viventi Il corpo dei viventi è formato da relativamente pochi elementi chimici e in percentuale diversa da quella del mondo non vivente. Le molecole dei

Dettagli

Oggetti, materiali e trasformazioni

Oggetti, materiali e trasformazioni SCIENZE CLASSE SECONDA Oggetti, materiali e trasformazioni È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell ineguaglianza dell accesso a esse, e

Dettagli

SCIENZE NATURALI. Liceo scientifico. Scienze Applicate. Gli obiettivi che lo studente, alla fine del corso, deve aver raggiunto, sono:

SCIENZE NATURALI. Liceo scientifico. Scienze Applicate. Gli obiettivi che lo studente, alla fine del corso, deve aver raggiunto, sono: SCIENZE NATURALI Liceo scientifico Scienze Applicate CLASSE 2^ E A.S. 2013-14 insegnante : Prato Gabriella FINALITÀ Si ritengono finalità fondamentali del corso di Scienze naturali: l ampliamento ed il

Dettagli

Capitolo 6 La respirazione cellulare

Capitolo 6 La respirazione cellulare Capitolo 6 La respirazione cellulare Introduzione alla respirazione cellulare 6.1 La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio La respirazione polmonare

Dettagli

Il DNA, insieme a diverse proteine si organizza in una

Il DNA, insieme a diverse proteine si organizza in una MITOSI E MEIOSI Il DNA, insieme a diverse proteine si organizza in una struttura che è detta CROMOSOMA. I cromosomi sono costituiti da cromatina, che consiste di fibre contenenti DNA e proteine. Quando

Dettagli

Principi di Biochimica

Principi di Biochimica Principi di Biochimica Augusto Innocenti Biologo Nutrizionista Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Materia: Atomi e Molecole La materie è costituita

Dettagli

C.d.L. Scienze Biosanitarie e Farmaceutiche Corso di Microbiologia e Biotecnologie dei Microrganismi

C.d.L. Scienze Biosanitarie e Farmaceutiche Corso di Microbiologia e Biotecnologie dei Microrganismi C.d.L. Scienze Biosanitarie e Farmaceutiche Corso di Microbiologia e Biotecnologie dei Microrganismi AA 2007 2008 L ENDOSPORA BATTERICA 1 1 2 La spora batterica è una struttura che il batterio produce

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 RICONOSCERE E DESCRIVERE FENOMENI FONDAMENTALI DEL MONDO FISICO E BIOLOGICO - I cinque sensi - Alcuni esseri

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2016/2017

CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2016/2017 SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2016/2017 Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e

Dettagli

5 motivi per mangiare arance rosse

5 motivi per mangiare arance rosse 5 motivi per mangiare arance rosse Contengono circa il 40% in più di vitamina C e non solo... http://www.elle.it/cucina/5-motivi-per-mangiare-arance-rosse#1 1/6 http://www.elle.it/cucina/5-motivi-per-mangiare-arance-rosse#1

Dettagli

Paleontologia Generale e Laboratorio

Paleontologia Generale e Laboratorio Paleontologia Generale e Laboratorio Dott. Marco Cherin A.A. 2011/12 02 Porifera e Archaeocyatha Organismi pluricellulari generalmente marini Privi di simmetria Forma e dimensioni varie (1mm-1m) Organismi

Dettagli

Cnidari Corallium rubrum (Linnaeus, 1758) regno animali fam. Corallidae

Cnidari Corallium rubrum (Linnaeus, 1758) regno animali fam. Corallidae Cnidari Corallium rubrum (Linnaeus, 1758) regno animali fam. Corallidae Fonte immagine foto A. Vanzo Il corallo rosso è un ottocorallo dallo scheletro molto bello e duro, ma altrettanto fragile e per nulla

Dettagli

Coprono 71% superficie terrestre vita originata Fonte Contengono 97%

Coprono 71% superficie terrestre vita originata Fonte Contengono 97% Gli oceani e i mari Coprono il 71% della superficie terrestre (81% nell emisfero australe e 61% emisfero boreale) La vita si è originata nelle acqua marine Fonte di cibo, sale, acqua, petrolio Contengono

Dettagli

Transizioni liquido-solido: Aspetti cinetici

Transizioni liquido-solido: Aspetti cinetici Transizioni liquido-solido: Aspetti cinetici Prof.G.Marletta Chimica Fisica dei Materiali II e Laboratorio Laurea Magistrale in Chimica dei Materiali Università di Catania A.A. 2011/2012 1- Caratteri generali

Dettagli

I viventi e l'ambiente. Lezioni d'autore Treccani

I viventi e l'ambiente. Lezioni d'autore Treccani I viventi e l'ambiente Lezioni d'autore Treccani Introduzione VIDEO L'ambiente L ecologia studia l interazione degli organismi tra loro e con l ambiente in cui vivono. Essa prende in considerazione le

Dettagli

Università di Genova. Fondazione AMGA Gruppo Test Biologici APPLICAZIONE DEL TEST BIOLOGICO E-SCREEN ASSAY E RISULTATI

Università di Genova. Fondazione AMGA Gruppo Test Biologici APPLICAZIONE DEL TEST BIOLOGICO E-SCREEN ASSAY E RISULTATI Università di Genova Dipartimento per lo Studio del territorio e delle sue Risorse - DIPTERIS Fondazione AMGA Gruppo Test Biologici APPLICAZIONE DEL TEST BIOLOGICO E-SCREEN ASSAY E RISULTATI Prof. Laura

Dettagli

SCUOLA 21 VERIFICA DI BIOLOGIA COGNOME CLASSE DATA NOME

SCUOLA 21 VERIFICA DI BIOLOGIA COGNOME CLASSE DATA NOME SCUOLA 21 VERIFICA DI BIOLOGIA COGNOME CLASSE DATA NOME 1 Completa con i termini mancanti. a) L...si occupa delle interazioni tra individui della stessa specie, tra individui di specie diverse e tra gli

Dettagli

CARBOIDRATI DELLA DIETA. Amido Saccarosio Lattosio Fru, Glc Fibre. scaricato da

CARBOIDRATI DELLA DIETA. Amido Saccarosio Lattosio Fru, Glc Fibre. scaricato da CARBOIDRATI DELLA DIETA Amido Saccarosio Lattosio Fru, Glc Fibre Oligosaccaridi Polisaccaridi Saccarosio Dopo l amido, è il carboidrato più abbondante della nostra dieta. Trealosio È contenuto nella linfa

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Plas-di. cloroplas- amiloplas- ezioplas- proplas-di. leucoplas- cromoplas-

Plas-di. cloroplas- amiloplas- ezioplas- proplas-di. leucoplas- cromoplas- La cellula vegetale Plas-di cloroplas- ezioplas- amiloplas- proplas-di leucoplas- cromoplas- Nelle cellule non ancora differenziate si trovano i PROPLASTIDI piccoli e con sistema interno di membrane poco

Dettagli

L ALIMENTAZIONE RICERCA DI SCIENZE CLASSE 2 A, SCUOLA MEDIA G. CASATI, TRIUGGIO ALESSIO, AMIR, FILIPPO, SOFIA, SOFIA CON SOTTOFONDO MUSICALE

L ALIMENTAZIONE RICERCA DI SCIENZE CLASSE 2 A, SCUOLA MEDIA G. CASATI, TRIUGGIO ALESSIO, AMIR, FILIPPO, SOFIA, SOFIA CON SOTTOFONDO MUSICALE L ALIMENTAZIONE RICERCA DI SCIENZE CLASSE 2 A, SCUOLA MEDIA G. CASATI, TRIUGGIO ALESSIO, AMIR, FILIPPO, SOFIA, SOFIA CON SOTTOFONDO MUSICALE I PRINCIPI NUTRITIVI Gli alimenti forniscono al corpo l energia

Dettagli

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi

I leucociti o globuli bianchi sono cellule coinvolte nella risposta immunitaria. Grazie al loro intervento il corpo umano si difende dagli attacchi GLOBULI BIANCHI I leucociti sono cellule del sangue provviste di nucleo e si trovano nel circolo sanguigno, nel sistema linfatico e nei tessuti. La loro caratteristica assenza di pigmentazione gli conferisce

Dettagli

IL REGNO ANIMALE.

IL REGNO ANIMALE. IL REGNO ANIMALE http://digilander.libero.it/glampis64 Gli animali, al contrario delle piante, sono organismi attivi. Infatti sono, in genere, capaci di movimento e di comportamento nei confronti dell

Dettagli

elio giroletti effetti del sangue reale MECCANICA FLUIDI effetti del sangue reale MECCANICA FLUIDI

elio giroletti effetti del sangue reale MECCANICA FLUIDI effetti del sangue reale MECCANICA FLUIDI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA dip. Fisica nucleare e teorica via bassi 6, 27100 pavia, italy - tel. 038298.7905 girolett@unipv.it - www.unipv.it/webgiro webgiro 1 elio giroletti effetti del sangue reale

Dettagli

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto

1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno 5. Legami a confronto Unità n 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno

Dettagli

aboratorio 1. Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SALINA

aboratorio 1. Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SALINA . Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SAINA Artemia salina è un piccolo crostaceo che predilige come habitat le paludi salate, le acque soprasalate e le saline (fig. ). a facilità

Dettagli

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia

Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia Capitolo 12 Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia 1. Le forze intermolecolari 2. Molecole polari e apolari 3. Le forze dipolo-dipolo e le forze di London 4. Il legame a idrogeno

Dettagli

Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro.

Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro. Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro. Molte delle sue proprietà, come il sapore, il colore, l odore,

Dettagli

Lo sviluppo delle piante

Lo sviluppo delle piante Lo sviluppo delle piante IN COSA CONSISTE LO SVILUPPO DI UNA PIANTA? OGNI PIANTA HA IL SUO SVILUPPO LE FASI PRINCIPALI DELLO SVILUPPO ORIGINE DEI TESSUTI NELLE PIANTE LO SVILUPPO DELLE PIANTE PASSA ATTRAVERSO

Dettagli

SC.BIOLOGICHE I Anno - CORSO A LABORATORIO CITOLOGIA-ISTOLOGIA. Esercitazione n 4 CONNETTIVI DI SOSTEGNO

SC.BIOLOGICHE I Anno - CORSO A LABORATORIO CITOLOGIA-ISTOLOGIA. Esercitazione n 4 CONNETTIVI DI SOSTEGNO SC.BIOLOGICHE I Anno - CORSO A LABORATORIO CITOLOGIA-ISTOLOGIA Esercitazione n 4 CONNETTIVI DI SOSTEGNO Epiteliale Di Di rivestimento rivestimento Sensoriale Sensoriale Ghiandolare Ghiandolare Connettivo

Dettagli