I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI
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- Cosimo Di Giacomo
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1 I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI I mediatori chimici della flogosi attualmente noti sono numerosissimi e la loro conoscenza dettagliata va ben oltre gli obiettivi del corso. Punteremo, pertanto, l attenzione sui principali p cercando di focalizzare i principi generali attraverso i quali mediano le varie fasi del complesso processo infiammatorio.
2 Punti chiave I mediatori derivano dal plasma (importanza della vasodilatazione e della permeabilizzazione dei vasi) oppure vengono elaborati nel sito flogistico; I primi (sistema del complemento, chinine, fattori della coagulazione) sono presenti in circolo in forma inattiva e devono essere attivati (essenzialmente mediante proteolisi) i) per acquisire i le proprietà biologiche di cui sono dotati.
3 Punti chiave I mediatori prodotti in situ dalle cellule possono essere già presenti e sequestrati all interno di granuli (es. istamina) oppure sintetizzati de novo all occorrenza (es. prostaglandine).
4 Punti chiave La maggior parte dei mediatori chimici della flogosi devono la loro attività i al legame con specifici recettori localizzati sulle cellule target. Tuttavia, alcuni di essi (ROS, enzimi lisosomiali) agiscono indipen-dentemente dall interazione con recettori specifici.
5 Punti chiave Alcuni mediatori stimolano le cellule bersaglio a rilasciare degli ulteriori fattori (mediatori secondari). Questi ultimi possono avere la stessa funzione dei mediatori primari, ed in tal caso servono soltanto ad amplificare la risposta, oppure possono svolgere funzioni i del tuttott antitetiche e, quindi, di controllo e modulazione della risposta flogistica.
6 Punti chiave I mediatori possono svolgere un azione estremamente selettiva (una o poche cellule bersaglio), oppure intervenire su svariati tipi cellulari.
7 Punti chiave I mediatori agiscono sotto stretto controllo ; ; Solitamente decadono in tempi molto rapidi (es. metabolici i dell acido arachidonico) oppure vengono altrettanto rapidamente inattivati i i da enzimi specifici (es. istaminasi, sistemi anti-ossidanti).
8 Punti chiave Il controllo attento dell azione dei mediatori chimici dell infiam-mazione è fondamentale, dal momento che molti di essi sono potenzialmente dannosi per l organismo.
9 LE AMINE VASOATTIVE L ISTAMINA è ampiamente distribuita nei tessuti dell organismo organismo, soprattutto all interno dei mastociti presenti in prossimità dei vasi, dei granulociti basofili (precursori dei mastociti presenti in circolo) e delle piastrine.
10 ISTAMINA L istamina deriva da un aminoacido (istidina) per decarbossilazione; viene accumulata all interno dei granuli dei mastociti (mediatore chimico preformato)
11 ISTAMINA Viene rilasciata a seguito di vari stimoli: 1) traumi, calore; 2) reazioni allergiche; 3) frazioni del complemento (C3a, C5a, dette anche anafilotossine ); 4) proteine rilascianti l istamina prodotte dai leucociti; 5) neuropeptidi (es. sostanza P); alcune citochine (IL-1, IL-8).
12 ISTAMINA L istamina determina vasodilatazione arteriolare, vasocostrizione venulare ed aumento della permeabilità capillare. E considerato il mediatore più importante delle prime fasi della flogosi.
13 ISTAMINA La sua azione è limitata nel tempo; infatti, subito dopo il suo rilascio, viene inattivata da un enzima specifico (istaminasi).
14 SEROTONINA La SEROTONINA deriva dal triptofano per decarbossilazione ed ha effetti molto simili all istamina. Si accumula soprattutto all interno dei granuli densi (insieme ad istamina, ADP, ioni calcio) delle piastrine e viene rilasciata a seguito dell aggregazione piastrinica (l infiammazione e la coagulazione hanno molti punti di contatto!!!). tt
15 LE PROTEASI PLASMATICHE Molti degli effetti dell infiammazione sono mediati da tre sistemi presenti nel plasma ed intimamente correlati sistema della coagulazione, sistema del complemento, chinine poiché tutti accomunati dall attivazione attivazione iniziale del fattore di Hageman (fattore XII).
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17 SISTEMA DELLA COAGULAZIONE Il SISTEMA DELLA COAGULAZIONE consiste in una cascata di proteasi plasmatiche che può essere innescata dal fattore di Hageman attivato. Il fattore XII è una proteina sintetizzata dal fegato e presente in circolo in forma inattiva fino a che non viene a contatto con il collagene, la membrana basale oppure le piastrine attivate. Contemporaneamente, il fattore XII attiva anche il sistema fibrinolitico, che mira a dissolvere il coagulo.
18 SISTEMA DELLE CHININE L attivazione del SISTEMA DELLE CHININE porta alla formazione di bradichinina a partire da un precursore inattivo ad alto peso molecolare presente in circolo (chininogeno). La bradichinina determina vasodilatazione arteriolare, aumento della permeabilità vasale. Contrazione della muscolatura liscia extravasale (es. bronchiale) e dolore. Anche l azione della bradichinina è molto breve perché rapidamente inattivata da enzimi specifici.
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