PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

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1 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PER APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE E FOGNARIE ANNO NEI COMUNI GESTITI DA: A C Q U A N O V A R A.V C O S.p.A. Via Triggiani, Novara (NO) Committente: Acqua Novara.VCO SpA Via Triggiani, Novara Data progetto: 4 giugno 2012 Rev.00 (a cura del Geom. Soroldoni Giorgio) Versione: Giugno Rev.01 (a cura dell Arch. Milanesi Luca)

2 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 1 PARTE GENERALE 1.1 PREMESSA E DESCRIZIONE DELLE OPERE Le presenti norme sono destinate al personale tecnico ed operativo della Società Acqua Novara VCO SpA e delle ditte esecutrici dei lavori in appalto, operanti nei cantieri di cui all oggetto; queste costituiscono le direttive di comportamento antinfortunistico di tipo generale da applicare nel corso dei lavori. Il presente piano recepisce oltre alle disposizioni del D. Lgs 81/2008 e del successivo D. Lgs 106/2009 anche le disposizioni contenute nell allegato XI per la possibile presenza di condotte in cemento amianto; ovvero cercando in un unico documento, sulla base delle particolari esigenze operative del Gestore del Servizio Idrico Integrato, di fornire delle linee operative affinché si possa intervenire in una serie di tipologie d interventi sul territorio gestito con la dovuta sicurezza. Perciò rispettando il concetto fondamentale di nuova frontiera della Sicurezza soggettiva basata sul principio dell autotutela: <<Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro>> (art. 20 D.Lgs. 81/08). Il contesto territoriale prevede lavori in cantieri stradali da dislocarsi lungo le reti di acquedotti e fognature per tutti i comuni gestiti, ma non ad oggi prevedibili (nuovi allacci utenze, riparazioni, perdite ecc.) pertanto non è possibile descrivere direttamente nel documento tutte le situazioni in quanto trattandosi d interventi di manutenzione. Premesso ciò il presente piano dovrà quindi essere interpretato come linea guida che accompagnato dall utilizzo del modulo Verbale di cantiere (che è parte integrante del documento), che assieme al modulo anch esso in allegato fac simile dell aggiornamento della notifica preliminare (quando previsto), raggruppa tutte le procedure per operare in sicurezza, per maturare e per perfezionare col tempo e l esperienza, anche le giuste procedure di prevenzione infortuni di tutte quelle situazioni ad oggi non prevedibili. Laddove non direttamente realizzabile il verbale di cantiere a causa di interventi eseguiti in emergenza, il personale reperibile della ditta appaltatrice sarà tenuto a trasmettere le necessarie informazioni sui rischi intrinseci del singolo intervento al CSE il primo giorno utile successivo all intervento, indicando le eventuali anomalie rilevate al fine di individuare gli opportuni adeguamenti-apprestamenti migliorativi per affrontare le stesse situazioni in futuro. Il presente PSC sarà dunque soggetto a revisione al fine di elevare il livello di dettaglio dei contenuti e sarà integrato in fase di esecuzione da verbali di sopralluogo / riunione / formazione / coordinamento / scelte tecniche emerse dall analisi dei singoli Piani Operativi di Sicurezza (POS). Questo PSC è anche parte integrante del contratto di appalto per le opere in progetto. Il datore di lavoro dell impresa esecutrice metterà a disposizione copia di questo PSC al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. L impresa appaltatrice / subappaltatrice, presa visione del piano, potrà apportare variazioni e/o integrazioni allo stesso proponendo per iscritto al Committente ed al Coordinatore per la sicurezza le proprie osservazioni unitamente alla consegna del POS. pag. -1

3 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) L impresa esecutrice delle opere dovrà comunque verificare che il piano sia conforme alla propria organizzazione e alle proprie procedure (Documento di valutazione dei rischi e Piano Operativo di Sicurezza). Analogamente nel corso dell esecuzione dei lavori l impresa, qualora lo ritenga necessario, potrà proporre variazioni al piano al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. Tali variazioni dovranno essere comunicate in anticipo (10 giorni salvo diversa comunicazione) per permettere il loro esame, l analisi di fattibilità e l aggiornamento del piano. L impresa appaltatrice ha l obbligo di diffondere il piano non solo ai propri lavoratori ma anche agli eventuali subappaltatori, ai lavoratori autonomi ed a quanti a vario titolo parteciperanno all esecuzione dei lavori. Inoltre l impresa appaltatrice ha l obbligo di segnalare sia al Committente che al CSE i nominativi di coloro che parteciperanno all esecuzione dei lavori. L appaltatore dovrà anche fornire al CSE tutti i documenti che questo richiederà (per esempio la documentazione relativa alla formazione dei lavoratori, le consegne dei DPI, le modalità di spesa degli oneri della sicurezza pagati a stato avanzamento lavori oppure la loro programmazione di spesa minimo semestrale, ecc.) e dovrà farsi carico della raccolta di tale documentazione relativa ai subappaltatori, lavoratori autonomi, ecc. La valutazione dei rischi contenuta nel piano è stata elaborata sulla scorta di scenari prevedibili legati alla tipologia della costruzione, analogamente si è ipotizzato l utilizzo di determinate macchine, impianti ed attrezzature ricorrenti in lavori similari. L appaltatore potrà apportare eventuali migliorie conseguenti la propria organizzazione, alla propria tecnologia e soprattutto al proprio metodo di organizzazione del lavoro dandone comunque comunicazione scritta. Per quanto non espressamente indicato nel piano valgono le leggi vigenti nonché regole di buona tecnica e norme specifiche. 1.2 OGGETTO DELL INTERVENTO Le attività prevedono allacciamenti sia alle reti fognarie che a quelle dell acquedotto. Sono previsti inoltre gli interventi di riparazione sulle stesse con l obbligo di garantire la continuità del servizio anche fuori dai regolari orari di attività, ovvero: 1. interventi di scavo sul manto stradale per una profondità solitamente inferiore a 150 cm (che può essere caratterizzato da varie tipologie di substrato tra le quali asfalto, ciottolati, lastre in pietra, ecc.), preparazione del sottofondo (con materiale inerte), realizzazione delle opere idrauliche (stesura e collegamenti delle tubazioni), ripristino del manto stradale. 2. interventi di riparazione o manutenzione nonché piccole estensioni di reti e condotte per la distribuzione delle acque potabili o fognature (per le acque reflue si rimanda alla seconda parte del presente documento). 3. di interventi di scavo del manto stradale per una profondità talvolta superiore ad 150 cm ma anche a diversi metri di profondità (oltre i 300 cm e che come tali necessitano di un attenta valutazione preliminare prima dell inizio dei lavori), preparazione del sottofondo (con materiale inerte), realizzazione di idonee armature, realizzazione delle opere di allacciamento (stesura e collettamento della tubazione), ripristino della copertura o manto stradale. 4. interventi di riparazione o manutenzione nonché piccole estensioni di condotte per il conferimento delle acque reflue. I lavori in oggetto come da contratto di servizio prevedono principalmente interventi su suolo pubblico, dislocato nell intero comprensorio dei Comuni di competenza (come da allegato al bando) ed in condizioni spesso tra loro eterogenee (reti acquedottistiche e fognarie, spesso dislocate in aree ad alta densità di traffico sia veicolare che pedonale, interrate a profondità variabili, ecc.). Il presente documento ha inoltre cercato, con non poche difficoltà, di rendersi strumento di rapida consultazione per gli operatori che andranno ad intervenire lungo i cantieri, cercando pag. -2

4 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) di fornire anche attraverso una moltitudine di rappresentazione grafiche riportate nelle seguenti pagine (si auspica utili suggerimenti nella predisposizione del cantiere stradale relativamente ad ogni circostanza per i ben noti rischi ad esso connessi). Tale piano sarà inevitabilmente soggetto ad aggiornamenti durante l esecuzione dei lavori, anche da parte del responsabile unico di procedimento (RUP), che andrà a recepire le proposte di integrazione presentate dalla propria direzione lavori, dall impresa affidataria ed eventuali sub appaltatori. Il documento dovrà essere inevitabilmente parte integrante di tutti gli interventi connessi all ordinaria attività di fornitura del servizio idrico integrato; ovvero interventi pianificati, che per natura hanno durata di poche ore (diurne), molti dei quali realizzati esclusivamente dal solo appaltatore (tutti gli interventi di scavo ripristino delle reti fognarie) e caratterizzati da limitata sovrapposizione delle attività di cantiere a causa della logica sequenzialità delle operazioni da eseguirsi (delimitazione cantiere, scavo ed eventuale messa in sicurezza dello stesso, intervento idraulico e ripristino delle condizioni originali) quindi in ultima analisi dovrà divenire una sorta di linea guida, a tale tipologia di lavori. Occorrerà inoltre prevedere anche in situazioni di emergenza ovvero in quelle circostanze in cui per evidenti obblighi di continuità del sevizio (fornitura acqua potabile, ma anche incidenti su reti fognarie con potenziali formazioni di voragini e/o dispersione accidentale di liquami), si andrà ad operare fuori dai consueti orari di lavoro e magari in orari notturni (reperibilità). Gli interventi di cui sopra per natura difficili da prevedere sono spesso anch essi caratterizzati da cantieri di modesta entità e durata, circostanze in cui come da art. 100 comma 6 del Dlgs.81/08 come modificato Dlgs.106/09 non è prevista la redazione del PSC. Si specifica anche che il committente del presente piano di sicurezza, ovvero stazione appaltante, essendo anche impresa che interviene nei cantieri col proprio personale e mezzi, non dovrà produrre un POS specifico ma, ogni qualvolta ne ricorra la necessità (casistiche previste dal D.lgs. 81/08 e successive modifiche od integrazioni), basterà che la propria direzione lavori comunichi al coordinatore della sicurezza a mezzo di verbale di sopralluogo (comunicato anche attraverso la mail aziendale) il personale ed i mezzi specifici che andranno ad operare allegando il tutto al presente PSC. Infine per quanto concerne la programmazione dei lavori e le sovrapposizioni delle varie fasi lavorative (ovvero obbligo di redigere il Diagramma di Gantt) non potendo prevedere in anticipo le future lavorazioni quali perdite, nuovi allacci, sostituzioni o estensioni di tratte di fognature o reti idriche, si chiede alla direzione lavori di comunicare le programmazioni giornaliere/settimanali/mensili di tutte le aree operative, oppure di mettere a disposizione del CSE la consultazione dei file relativi alle agende reti di ciascuna sede attraverso il terminale o postazione ad egli dedicata. pag. -3

5 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 1.3 DATI ANAGRAFICI, INDIRIZZI, DURATA LAVORI Committente (affidatario del servizio): Acqua Novara.VCO S.p.A. Via Triggiani, 9 - NOVARA - Tel RUP: Ing. Marco Lombardi Via Triggiani, 9 - NOVARA - Tel RSPP: Dario Simonetti Via Triggiani, 9 - NOVARA - Tel RLS: (le figure non sono state ancora elette, quindi verranno comunicate non appena nominate) Direttori dei Lavori: (i nominativi verranno e dovranno essere comunicati insieme all inizio dei lavori) Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione delle opere: Arch. Milanesi Luca NB:All atto della redazione del presente Piano non è ancora nota l impresa appaltatrice e/o le eventuali sub-appaltatrici dei lavori. Gli interventi interesseranno la rete idrica e fognaria, le stazioni di sollevamento e gli impianti di depurazione dislocati lungo strade urbane ed extra urbane dei Comuni compresi nell appalto. La Ditta deve tenere presente che in molti casi non sono disponibili le planimetrie delle reti fognarie o che ove presenti, le informazioni contenute possono essere approssimative. Il personale di Acqua Novara.VCO sarà comunque sempre a disposizione (anche in orario di reperibilità) per fornire nei limiti delle proprie competenze e conoscenze, le informazioni relative ai lavori da eseguirsi. Si segnala che: sui cantieri stradali con durata lavori massima di 3gg. non sono previsti servizi igienici, spogliatoi, ecc.; sui cantieri stradali non sono disponibili l alimentazione elettrica né idrica, e pertanto ove fosse necessaria la Ditta dovrà provvedere con dotazioni autonome, mentre sono presenti presso le sedi del Committente; in tali sedi l acqua non è comunque potabile (salvo nelle palazzine uffici e spogliatoi); le sedi sono regolarmente illuminate e gli impianti di messa a terra sono sottoposti a verifica periodica come da DPR 462/01. La durata dei lavori è relativa alla durata dell appalto per cui viene redatto il presente documento, ovvero di dodici mesi (prorogabile di ulteriori dodici mesi) a far data dall aggiudicazione e consegna dei lavori. Si stimano in tutto circa mille interventi all anno (tale conteggio è basato sull esperienza degli anni precedenti). Questi interventi saranno di norma programmati e svolti all interno della normale giornata lavorativa ( ); occasionalmente si potranno rendere necessari interventi di emergenza in reperibilità, 24 ore su 24 nei 365 giorni dell anno. La durata dei singoli interventi è solitamente di poche ore (mediamente 2-4 ore), difficilmente superiori alla giornata lavorativa. Per tutti gli interventi che risulteranno di maggiore entità verranno esaminate le singole situazioni in maniera più analitica pianificandoli quando possibile per essere eseguiti nelle maggiori condizioni di sicurezza prevedibili. La Ditta si farà carico di richiedere l elenco completo del personale di riferimento presso ogni area operativa e di fornire i nominativi dei propri referenti organizzativi per ogni cantiere, così da potersi confrontare con le direzioni lavori del Committente. pag. -4

6 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 1.4 SEDI AZIENDALI E SUDDIVISIONE DEI COMUNI GESTITI Le sedi operative aziendali con competenza su territorio e servizi sono le seguenti: Lotto A Lotto B Lotto C Lotto D Lotto E Lotto F Lotto G SUD sotto SUD sopra DORMELLETTO BORGOMANERO OMEGNA NORD-Verbania NORD-Pieve NOVARA CASTELLAZZO NOVARESE ARONA AGRATE CONTURBIA AMENO ARIZZANO BANNIO ANZINO LUMELLOGNO BARENGO BELGIRATE BOCA ARMENO AURANO OLENGO BRIONA BROVELLO CARPUGNINO PERNATE CALTIGNAGA BORGO TICINO AGOGNATE CARPIGNANO SESIA CASTELLETTO TICINO CASALGIATE CAVAGLIETTO DIVIGNANO VIGNALE VEVERI TORRION QUARTARA CAVAGLIO D'AGOGNA FARA NOVARESE DORMELLETTO COLAZZA BEURA CADERZA BOGOGNO AROLA BEE PIEDIMULERA BOLZANO NOVARESE CESARA CAMBIASCA BORGOMANERO OMEGNA CAPREZZO BRIGA NOVARESE CAVALLIRIO CRESSA ORTA SAN GIULIO QUARNA SOPRA QUARNA SOTTO COSSOGNO GHIFFA INTRAGNA PIEVE VERGONTE PREMOSELLO CHIOVENDA VILLADOSSOLA VOGOGNA MONTESCHENO GRIGNASCO COMIGNAGO CUREGGIO PELLA PREMENO SEPPIANA PAGLIATE GHEMME GIGNESE FONTANETO PETTENASCO SAN BERNARDINO V.NO SOZZAGO LANDIONA LESA GOZZANO GERMAGNO VIGNONE TERDOBBIATE PRATO SESIA MEINA GARGALLO LOREGLIA VERBANIA GRANOZZO / MONT. BORGOLAVEZZARO GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA ROMAGNANO SESIA SILLAVENGO MASSINO VISCONTI OLEGGIO CASTELLO GATTICO MAGGIORA MADONNA DEL SASSO MASSIOLA SIZZANO INVORIO POGNO NONIO BELLINZAGO NOVARESE NEBBIUNO SUNO SAN MAURIZIO D'OP. CANNERO RIVIERA TRAREGO VIGGIONA CAVAGLIO SPOCCIA CURSOLO ORASSO VESPOLATE CAMERI PARUZZARO SORISO MIASINO FALMENTA SAN PIETRO MO. MARANO TICINO PISANO VERUNO VALSTRONA GRAVELLONA TOCE CASALEGGIO MEZZOMERICO POMBIA BAVENO VICOLUNGO MOMO VARALLO POMBIA CASALE CORTE CERRO BIANDRATE OLEGGIO STRESA MERGOZZO CASALBELTRAME CERANO GALLIATE TORNACO ROMENTINO RECETTO CASALVOLONE SAN NAZZARO SESIA VAPRIO D'AGOGNA VIGANELLA In alcuni Comuni sono presenti tratti di rete in Cemento Amianto per i quali è richiesta l adozione di idonee modalità di intervento. pag. -5

7 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 1.5 NUMERI DI TELEFONO UTILI All occorrenza per la richiesta di soccorso esterno si dovrà fare riferimento al servizio di pronto soccorso 118 (e contestualmente l ufficio personale di Acqua Novara.VCO SpA). Ogni singolo operatore o squadra deve essere munito di un telefono cellulare per l esecuzione della chiamate di pronto intervento e/o per consultare la direzione aziendale in caso si venissero a creare problematiche legate alla sicurezza sul lavoro. Deve essere sempre presente l apparecchio dal quale possono essere effettuate le chiamate di emergenza e l impresa appaltatrice ne dovrà garantire il funzionamento per tutta la durata del cantiere. Vista la tipologia di cantiere e l impossibilità di predisporre idonea segnaletica tutto il personale operante e con particolare riguardo al personale organizzativo, dovrà essere opportunamente informato sia dei numeri utili di emergenza (pronto soccorso, vigili del fuoco, polizia e carabinieri), sia di tutto il personale tecnico che è preposto al Servizio Prevenzione e Protezione. Numeri di pronto intervento: Emergenza sanitaria: 118 Pronto Intervento Vigili del Fuoco: 115 Soccorso Pubblico di emergenza: 113 Pronto Intervento Carabinieri: 112 N.B. l impresa dovrà indicare nei POS i numeri di telefono dei servizi di emergenza dei sottoservizi (gas, enel, telecom) e della polizia municipale di competenza Azienda Sanitaria Locale: Comune di Novara: Ospedale Maggiore C.so Mazzini, 18 centralino Comune di Arona: Centro Ospedaliero, via S.Carlo. - centralino , pronto soccorso Comune di Borgomanero: Viale Zoppis, 10 centralino Comune di Omegna: Via Mazzini, centralino Per raggiungere l Ospedale sono necessari mediamente non più di minuti con autovettura ad andamento moderato, tenendo conto del traffico. I centri di pronto soccorso sono comunque dotati di ambulanze. pag. -6

8 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 2 COMPITI E RESPONSABILITA DELLE FIGURE COINVOLTE 2.1 COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE Coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell'opera, di seguito denominato coordinatore per la progettazione: soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'art. 91 (art. 89, c. 1, lettera e, D.Lgs. 81/08); redige il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 100, primo comma, i cui contenuti sono dettagliatamente specificati nell'allegato XV ; predispone un fascicolo, i cui contenuti sono definiti all'allegato XVI, contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento UE Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all'art. 3, primo comma, lettera a), del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica , n Il fascicolo di cui al primo comma, lettera b), è preso in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi all'opera. Detto fascicolo in ogni caso, proprio per la natura dei lavori oggetto del presente piano e descritti in premessa, quando previsto coinciderà con le schede operative di sicurezza di cui all allegato A. 2.2 COORDINATORE PER L ESECUZIONE DEI LAVORI Coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell'opera, di seguito denominato coordinatore per l'esecuzione dei lavori: soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'art. 92, che non può essere il datore di lavoro delle imprese esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato (art. 89, c. 1, lettera f, D.Lgs. 81/08); verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 100 e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro; verifica l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di cui all'art. 100, assicurandone la coerenza con quest'ultimo, adegua il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 100 e il fascicolo di cui all'art. 91, primo comma, lettera b), in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza; organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione; verifica l'attuazione di quanto previsto negli accordi fra le parti sociali per realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere; segnala al committente ed al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli artt. 94, 95 e 96 e alle prescrizioni del piano di cui all'art. 100, e propone la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la pag. -7

9 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l'esecuzione dà comunicazione dell'inadempienza alla azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti; sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. Nei casi di cui all'art. 90, quinto comma, il coordinatore per l'esecuzione, oltre a svolgere i compiti di cui al primo comma, integra o redige il piano di sicurezza e di coordinamento e predispone il fascicolo, di cui all'art. 91, primo comma, lettere a) e b). 2.3 LEGALE RAPPRESENTANTE DELL IMPRESA Datore di Lavoro Osserva le misure generali di tutela di cui all art. 15 e all art. 96 del D.Lgs. 81/08; Non può delegare le seguenti attività: la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'art. 28; la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Il datore di lavoro deve inoltre: nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo. designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza; nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; prendere le misure appropriate affinché solo i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; richiedere al medico competente l'osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto; adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli artt. 36 e 37; astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato; pag. -8

10 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l'applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute; consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l'espletamento della sua funzione, copia del documento di cui all'art. 17, primo comma, lettera a), nonché permettere al medesimo rappresentante di accedere ai dati di cui alla lettera r); elaborare il documento di cui all'art. 26, terzo comma, e, su richiesta di questi e per l'espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio; comunicare all'inail, o all'ispettorato del lavoro, in relazione alle rispettive competenze, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell'evento e, a fini assicurativi, le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro superiore a tre giorni; consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle ipotesi di cui all'art. 50; adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all'art. 43. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell'attività, alle dimensioni dell'azienda o dell'unità produttiva, e al numero delle persone presenti; nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro; nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica di cui all'art. 35; aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione; comunicare annualmente all'inail i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l'obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità. 2.4 LAVORATORI DIPENDENTI Diritti dei lavoratori (art. 36 del D. Lgs. 81/08) Ciascun lavoratore deve ricevere un adeguata informazione/formazione relativa a: sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro; sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli artt. 45 e 46; sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente. sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; pag. -9

11 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve permettere loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo. Responsabilità dei lavoratori (art. 20 del D. Lgs. 81/08) In particolare i lavoratori devono: prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle loro azioni o omissioni, conformemente alla loro formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza; utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto. 2.5 NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI INFORTUNIO Gestione dell emergenza sanitaria In cantiere dovranno essere tenuti a cura di ciascuna ditta i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Detti presidi saranno tenuti in un pacchetto di medicazione o in una cassetta di pronto soccorso, posizionati all interno degli automezzi. Le cassette dovranno essere dotate dagli pag. -10

12 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) equipaggiamenti previsti da D.P.R. 388/03 e comunque di tutto l occorrente per la prima medicazione e/o comunque per interventi di primo soccorso; le cassette possono essere tenute sugli automezzi in posizione visibile e facilmente raggiungibile insieme al numeri di telefono utili di cui al precedente paragrafo 1.5; ogni singolo operatore o squadra è munita di un telefono cellulare (funzionante) per l esecuzione della chiamate di pronto intervento e/o per consultare la direzione aziendale in caso si venissero a creare problematiche legate alla sicurezza sul lavoro. Periodicamente il personale preposto dovrà verificare la dotazione delle cassette ed integrerà le stesse con l occorrente (verifica periodica semestrale e obbligo di richiesta reintegro da parte degli operatori in caso di materiale mancante/carente). All occorrenza per la richiesta di soccorso esterno si dovrà fare riferimento al servizio di pronto soccorso 118 (e contestualmente l ufficio personale di Acque S.p.A.). Vista la tipologia di cantiere e l impossibilità di predisporre idonea segnaletica il personale dovrà essere opportunamente informato sia dei numeri utili di emergenza (pronto soccorso, vigili del fuoco, polizia e carabinieri), sia di tutto il personale tecnico che preposto al Servizio Prevenzione e Protezione. In caso di infortunio sul lavoro il responsabile di cantiere dovrà: dare immediate disposizioni per il soccorso all infortunato dare immediata comunicazione telefonica al Responsabile dei Lavori e al Direttore dei Lavori, precisando il luogo, l ora e le cause dell infortunio, nonché i nominativi degli eventuali testimoni dell accaduto, redigere verbale dei fatti; nel caso di ferite lievi, superficiali e non conseguenti da cadute da altezza elevata, nel caso di lievi malori o malesseri dovuti a cause banali certe, accompagnare l infortunato al più vicino Pronto Soccorso o all ambulatorio INAIL, emettere in doppia copia la richiesta di visita medica evidenziando il codice fiscale della Società e verificare l esattezza delle dichiarazioni; in tutti i casi dubbi sulla reale gravità o pericolosità del trauma o del malore richiedere l intervento del personale specializzato del servizio di PRONTO SOCCORSO (tel. 118). Non eseguire interventi arbitrari, specie nel caso di traumi, che possano peggiorare in maniera imprevedibile o irreversibile le conseguenze sulla salute o sulla vita dell infortunato. Qualora l infortunio determini una inabilità temporanea al lavoro superiore a tre giorni, il Servizio del personale provvederà a trasmettere, entro 48 ore dalla data dell infortunio, attiverà tutte le procedure previste dalla normativa di riferimento. 2.6 ITER DI VERIFICA E CONTROLLO La Committente effettuerà controlli in campo per verificare lo svolgimento delle attività in conformità al D.Lgs. 81/2008 e della collegata normativa in materia di sicurezza. Anche se la Direzione Lavori del Committente e il CSE seguiranno i lavori contemporaneamente la ditta esecutrice dei lavori dovrà sempre segnalare tempestivamente eventuali anomalie rilevate, e all occorrenza sospendere l attività di cantiere la dove le circostanze potrebbero mettere a repentaglio l incolumità dei lavoratori e/o della salute pubblica. La Direzione Lavori, il Servizio Prevenzione e Protezione di Acqua Novara.VCO Spa o altro personale addetto del Committente affiancheranno il CSE nelle sua attività di prevenzione e vigilanza effettuando verifiche e sopralluoghi a campione segnalando eventuali pag. -11

13 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) inadempienze, anche ai fini dell applicazione delle penali contrattuali, nonché di interruzione delle attività. I risultati di dette verifiche saranno documentati e trasmessi alla Ditta solo in caso di contestazione. Le azioni di verifica e controllo sono le seguenti, salvo riserva di ulteriori e più approfonditi controlli: In sede di inizio lavori: 1. Convocazione per l inizio lavori e contestuale riunione di coordinamento. 2. Verbale di riunione di coordinamento. Da questa risulterà la verifica dei seguenti punti: a. Documentazione di cantiere b. Autorizzazioni comunali provinciali e di ogni ente competente c. Notifica preliminare ove necessaria d. Controfirma del piano di sicurezza e degli allegati da parte dell impresa, contestualmente a verifica/approvazione dei POS prodotti dall impresa e. Note eventuali, variazioni ed integrazioni del piano Dall esito dei punti precedenti ne deriverà: f. La sospensione di ogni attività sino all ottenimento di quanto sopra (primi quattro punti) g. Il via libera all inizio lavori (con eventuale riserva di produrre documentazione mancante) In sede di realizzazione dell opera: 3. Verifiche ispettive. Da questa deve risultare la verifica dei seguenti punti: a. Documentazione di cantiere (variazioni, integrazioni) b. Identificazione delle imprese e del personale c. Verifica delle prescrizioni operative d. Presenza ed uso dei DPI e. Rispetto del Piano della Sicurezza nelle operazioni in corso Per le imprese in sub-appalto: 4. Verifiche della regolarità della documentazione a carico dell impresa che dovrà effettuare opere in sub-appalto o che a qualunque titolo entrerà in cantiere dietro preventiva autorizzazione del RL/Committente/CSE. Da questa deve risultare la verifica dei seguenti punti assicurare tutti gli adempimenti previsti dall articolo 97 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.: a. Comunicazione all ASL di competenza circa le lavorazioni affidate in sub appalto (notifica preliminare) b. Trasmissione del POS da parte della società incaricata dal Committente e degli eventuali sub appaltatori al CSP/CSE. c. Inserimento nel POS suddetto dell elenco delle persone e dei mezzi impiegati d. Indicazione nel POS suddetto dei nominativi delle persone alle quali è delegata la verifica sul campo degli accessi e dei controlli relativi alla sicurezza dei lavoratori in conformità al PSC. Dal risultato di tali verifiche ne deriverà un verbale scritto e l eventuale applicazione delle sanzioni previste al paragrafo successivo. pag. -12

14 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 2.7 SANZIONI Il CSE potrà adottare nei confronti dell'appaltatore le sanzioni di: contestazione verbale; richiamo scritto; richiesta di applicazione sanzione come da capitolato speciale d appalto; proposta di allontanamento e/o sostituzione del personale e/o tecnici responsabili, previa contestazione scritta all Impresa; proposta di allontanamento e/o sostituzione del direttore di cantiere, previa contestazione scritta all Impresa; sospensione dei lavori; proposta di rescissione del contratto. In assenza di adozione dei provvedimenti proposti dal CSE in merito alle segnalazioni di cui ai precedenti punti, senza che sia stata fornita idonea motivazione, il CSE stesso provvederà a dare comunicazione all ASL territorialmente competente ed alla Direzione provinciale del lavoro dell inadempienza. pag. -13

15 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 3 VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE PREVENTIVE / PROTETTIVE 3.1 RISCHI SPECIFICI PREVEDIBILI NELLE LAVORAZIONI (RISCHI PROPRI DEL CANTIERE) Si ricorda che le operazioni lungo le rete idrica riferite al seguente piano, sono regolarmente realizzate mediante scavi solitamente di modesta entità sia in termini di estensione del cantiere sia di profondità dello scavo (quasi sempre inferiore a 1.5 m o comunque raramente superiori ai 2 m), sia nei tempi di realizzazione (arco della giornata). Si evidenzia inoltre che le varie fasi operative (allestimento cantiere, allacciamento alla rete acquedottistica o fognaria e re-interro/reintegro del manto stradale), raramente vanno ad interferire reciprocamente, dato che le operazioni sono condotte cronologicamente in tempi necessariamente diversi e consecutivi. I principali rischi presenti durante le lavorazioni di cantiere sono legati a: presenza di tubazioni impiantistiche interrate (energia elettrica, gas, acqua ecc); caduta in scavi aperti; caduta a livello; caduta e rotolamento di materiale dall alto; movimentazione dei carichi sospesi; seppellimento durante gli scavi; rovesciamento dei carichi duranti i trasporti con mezzi meccanici; punture per l eventuale presenza di chiodi sulle vie di transito o nel maneggiare i materiali; investimento da parte dei mezzi di cantiere; investimento da parte di mezzi esterni al cantiere; ferite, abrasioni, schiacciamenti dovute all impiego di attrezzi manuali; urti di persona contro ostacoli fissi (mezzi di cantiere o materiali stoccati); attività in ambienti confinati contusioni, distorsioni durante la movimentazione manuale dei carichi; danni all apparato uditivo durante l utilizzo di attrezzature particolarmente rumorose; danni all apparato respiratorio dovuti all inalazioni di polveri; eccessive vibrazioni; rischi biologici e/o inalazione di sostanze biologicamente attive e vapori fognari ; ustioni da incendio per la presenza in cantiere di materiale infiammabile; ustioni da sostanze calde; folgorazione per contatti diretti e indiretti in conseguenza all utilizzo di macchine e apparecchiature elettriche. Punture d insetti, presenza di topi e rettili. Per il dettaglio dei rischi concernenti le singole lavorazioni e le misure di protezione contro di essi, si rimanda alle SCHEDE A) B) C) D) E) F) allegate. 3.2 RISCHI INDOTTI DALL AMBIENTE ESTERNO VIABILITA ESTERNA AL CANTIERE- VIABILITA INTERNA VIABILITA DI EMERGENZA Data l esiguità del cantiere non sono previste opere di viabilità interna, occorrerà però attenersi alle seguenti regole di massima e sarà compito del responsabile del cantiere della ditta esecutrice provvedere a: Segnalare l arrivo di eventuali ulteriori mezzi di trasporto per manovre di pag. -14

16 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) carico e scarico; Vigilare l'entrata e l'uscita dei mezzi dal cantiere fornendo la necessaria assistenza in caso di manovre complesse; Segnalare eventuali ostacoli presenti sul cantiere; Presidiare costantemente gli accessi durante la loro apertura e per impedire l'entrata di persone estranee; Delimitare e mettere in sicurezza l area di cantiere: interdire l accesso al personale esterno Durante lo stazionamento dei mezzi per carico e scarico di materiali è necessario non creare intralcio alla circolazione o limitarne il disagio il più possibile; in particolare se le operazioni dovessero prolungarsi troppo oppure in condizioni di forte traffico si dovrà procedere al completamento delle operazioni effettuando delle pause per far defluire il traffico accumulatosi. Dovranno essere sempre lasciati liberi dei percorsi che permettano alle singole imprese la mobilità all interno sia dei mezzi d opera che degli operai; dovranno pertanto essere lasciati sgombri passaggi pedonali della larghezza di almeno 90 cm. ACCESSIBILITA Le singole ditte esecutrici e/o fornitrici dovranno attenersi alle disposizioni indicate in merito alle mobilità all interno ed all esterno dell aree del cantiere, nel rispetto comunque del Codice stradale e delle norme di sicurezza. Sarà cura dei responsabili delle singole ditte esecutrici la sorveglianza nel tragitto tra l ingresso e l area di cantiere (come da contratto di fornitura del servizio). Sarà cura delle singole imprese prestare particolare cura alla movimentazione su strada e alla segnalazione dell area di cantiere, segnalando l entrata e l uscita di mezzi dall area di cantiere adottando la segnaletica prevista dal Codice della strada e dal Titolo V del DLGS.81/08 per le segnalazioni di pericolo e la regolamentazione della circolazione. Viene fatto divieto di fermare e/o sostare macchine, attrezzature, materiali al di fuori dell area di cantiere. NOTE GENERALI PER LE DISATTIVAZIONI DEI SOTTOSERVIZI La presenza di reti di servizio può provocare gravi incidenti (luce, gas, ecc), ma anche gravi danni materiali (cavi telefonici, fibre ottiche, ecc), quando si fa uso di utensili o macchine di scavo. Nel caso specifico in cui i lavori di scavo devono essere effettuati in prossimità di gasdotti o linee elettriche sotterranee, occorre comunicarlo all azienda erogatrice e ottenere le necessarie autorizzazioni. Dalla scheda di rilievo sopralluogo cantiere occorrerà obbligatoriamente rilevare eventuali presenze di linee elettriche / gas / telefoniche, ecc. all ente gestore di competenza, per essere poi successivamente concordata la relativa disattivazioni se necessarie. Laddove l accesso avviene in proprietà privata il proprietario e/o l impresa presente dovrà tramite un proprio titolare comunicare l eventuale localizzazione di reti sotterranee e procedere alla relativa disattivazione. In ogni caso la dove non ci fosse l assoluta certezza della presenza o meno di reti sotterranee si dovrà procedere alla disattivazione delle stesse per il tempo necessario ai lavori. Pertanto: durante lo scavo nessun operatore dovrà essere presente all interno dello stesso onde evitare oltre a potenziali urti coi mezzi d opera e possibili contatti accidentali con parti elettriche attive; Prima di accedere allo scavo assicurarsi mediante ispezione visiva della non presenza di cavi o condutture che possano essere danneggiate, allo scopo provvedere all eventuale pag. -15

17 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) aspirazione dell acqua presente nello stesso. lo scavo deve essere avviato solo quando le aziende di servizio hanno comunicato l effettiva collocazione delle canalizzazioni; quando non è possibile stabilire l esatta posizione delle canalizzazioni, il lavoro deve essere fatto con cautela e, quando possibile, con scavo manuale. per garantire la salubrità dell aria nella trincea e la sicurezza dei lavoratori dal rischio incendio o esplosione, si dovrà disporre all occorrenza di strumenti di rilevazione di gas nocivi od esplodenti. se, in fase di lavorazione, si danneggiano cavi, tubazioni, ecc., i lavoratori devono allontanarsi rapidamente dalla zona di scavo ed il responsabile tecnico è tenuto ad avvertire immediatamente le aziende di servizio e sospendere il lavoro fino al sopralluogo di controllo effettuato dalle stesse aziende fornitrici. successivamente, onde proseguire i lavori di scavo in sicurezza, tutte le canalizzazioni sotterranee individuate dovranno essere protette da barriere, schermi e quant altro occorra per non danneggiarle. Come da capitolato d appalto l onere di verificare le condizioni di cui sopra spettano al appaltatore Prima di iniziare gli scavi l'appaltatore dovrà procedere, a suo carico, all'individuazione dei servizi sotterranei esistenti, non solo mediante opportune informazioni acquisite presso gli Enti interessati, ma nel caso, mediante sondaggi e scavi d'indagine eseguiti a sua integrale cura e spese. Dovrà inoltre obbligatoriamente trasmetterne per conoscenza al Committente, comunicazione di quanto rilevato sia che presenti o meno di linee elettriche, gas, acqua, telefoniche, ecc. In ogni caso: E' severamente vietato eseguire lavori su elementi in tensione. E' vietato eseguire lavori su macchine apparecchi e condutture elettriche e nelle loro immediate vicinanze senza avere prima: a) tolta la tensione; b) interrotto visibilmente il circuito nei punti di possibile alimentazione dell'impianto su cui vengono eseguiti i lavori; c) esposto un avviso su tutti i posti di manovra e di comando con l'indicazione " lavori in corso, non effettuare manovre"; d) isolata e messa a terra, in tutte le fasi, la parte dell'impianto sulla quale o nelle cui immediate vicinanze sono eseguiti i lavori. e) Procedere SEMPRE durante le operazioni di scavo con la massima cautela, tale da garantire l immediata sospensione dei lavori in caso di rinvenimento tubazioni o altro all interno dello scavo. Quando i lavori su macchine, apparecchi e condutture elettrici sono eseguiti in luoghi dai quali le misure di sicurezza previste nei comma b) e c) precedenti, non sono direttamente controllabili dai lavoratori addetti, questi, prima di intraprendere i lavori, devono aver chiesto e ricevuto conferma della avvenuta esecuzione delle misure di sicurezza sopra indicate. in ogni caso i lavori non devono essere iniziati se i lavoratori addetti non abbiano ottemperato alle disposizioni di cui al comma d). La tensione non deve essere rimessa nei tratti già sezionati per la esecuzione dei lavori, se non dopo che i lavoratori che devono eseguire le relative manovre non abbiano ricevuto, dal capo della squadra che ha eseguito i lavori, avviso che i lavori sono stati ultimati e che la tensione può essere applicata. Nei lavori in condizioni di particolare pericolo sulle macchine, nell uso di apparecchiature o materiali conduttori elettrici la cui esecuzione sia normalmente affidata ad un solo lavoratore, deve essere presente anche un altro operatore. pag. -16

18 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) INTERFERENZE CON LA CIRCOLAZIONE STRADALE ESTERNA In relazione alla tipologia delle attività, alto permane il rischio di investimento del personale e di incidenti anche dei mezzi di cantiere. Rischio rilevante sia in fase di allestimento del cantiere dislocazione della segnaletica, sia nelle successive fasi operative, allo scopo (oltre a quanto indicato nell allegato APPRESTAMENTI ORGANIZZATIVI delimitazione cantiere e segnalazioni segnalare all interno della scheda di rilievo cantiere le eventuali situazioni di pericolo come da Verbale di cantiere, vedere fac-simile allegato) si dovrà: indossare obbligatoriamente indumenti ad ALTA VISIBILITA di Classe 2 o superiore; che gli stessi indumenti siano presenti durante tutte le attività di cantiere e in ogni condizione meteorica allo scopo dovranno disporre o di impermeabili AV o di gilet AV da sovrapporre agli usuali indumenti; si segnala inoltre la necessità di indossare durante le operazioni di allestimento cantiere e nelle successive fasi i seguenti DPI salvo eventuali ulteriori dispositivi in relazione alle specifiche mansioni dell appaltatore (quali uso di catrami, ecc), e successive integrazioni di cui alla seconda parte del presente documento (interventi lungo reti fognarie) 3.3 RISCHI INDOTTI DAL CANTIERE Per quanto riguarda invece i rischi che i cantieri, e tutto ciò ad esso connesso, può creare all ambiente ed alle persone circostanti è possibile individuare i seguenti aspetti: interferenze sulle attività contigue, ovvero quelli precedentemente citati relativi al traffico veicolare e ciclo-pedonale, i cui rischi inerenti si ricollegano sostanzialmente a quelli legati all ingombro della sede stradale dovuto alla movimentazione di materiali e mezzi. rottura delle reti di servizi esistenti, quali tubazioni dell acquedotto, di fornitura di metano, elettrica, di telefonia e di illuminazione pubblica, con tutti i rischi ad essa inerenti; scoppio e incendio. DISLOCAZIONE DEL CANTIERE Il cantiere dovrà possedere dimensioni minime tali da garantire : la localizzazione di una area di carico scarico interna all area di cantiere (mezzi e materiale di risulta). La localizzazione della viabilità adeguata ai mezzi meccanici previsti per le varie operazioni di carico e scarico; La localizzazione della viabilità pedonale normale ed in emergenza; La localizzazione delle aree destinate al deposito dei materiali; La localizzazione dei macchinari di supporto (se presenti). La localizzazione fisica del cantiere comporta alcune problematiche e vincoli per le scelte da effettuare in fase di allestimento in particolare in funzione delle larghezza della strada, la eventuale presenza di curve, dossi, incroci, ecc. che possano ostacolare la visibilità. ALIMENTAZIONI ELETTRICA: Sono previste apparecchiature a batteria o eventualmente alimentate da gruppo elettrogeno portatile a combustibile liquido. Non è previsto deposito di carburante nel cantiere. pag. -17

19 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) ALIMENTAZIONE IDRICA: Non prevista, nel caso necessitasse dovrà essere garantita idonea presa per acqua di cantiere ovvero sarà cura dell impresa provvedere all approvvigionamento idrico necessario mediante appositi contenitori trasportati con autocarro. NON è prevista la realizzazione di impianti elettrici da cantiere, dove l alimentazione avviene tramite l impiego di gruppi elettrogeni. In ogni caso osservare le indicazioni contenute nell allegato: IMPIANTI ATTREZZATURE ELETTRICHE DA CANTIERE. ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI STOCCAGGIO MATERIALI E DEI RIFIUTI Le lavorazioni possono prevedere una fase di lavorazione ed adattamento e/o assemblamento dei pezzi da posare, installare o montare, realizzati a quota del piano di riferimento o in scavo. Non sono previste lavorazioni sopra i m 2,00 di altezza del piano di campagna; all occorrenza sarà compito del CSE attivarsi per coordinare la sicurezza e produrre/modificare gli allegati del presente PSC. Si riportano di seguito i principali mezzi ed attrezzature compatibili con il cantiere. 1. Escavatore meccanico 2. Pale e picconi 3. Autocarri 4. trapani e martelli pneumatici 5. utensili a mano 6. Saldatrice per tubo tipo Geberit; 7. Filiere manuali e motorizzate 8. Trincetto; 9. Seghetto a mano e troncatrice 10. Seghetto pneumatico 11. Giratubi 12. Taglia tubi 13. Altre attrezzature minute 14. Gruppo elettrogeno 15. Pompe idrovore * di ogni attrezzatura presente dovranno essere fornite tutte le informazioni riguardanti le dichiarazioni di conformità, la valutazione del rischio rumore, vibrazioni, ecc. Solitamente le attrezzature sono contenute e trasportate sui mezzi; in particolare per quanto concerne le opere idrauliche, per le pose di tratti di condotta è necessario impiegare i fermi meccanici (morse) da tenere sugli automezzi. UBICAZIONE DEI DEPOSITI Se presenti dovranno essere opportunamente delimitati con nastro bianco e rosso, e disposti in modo tale che non costituiscano ingombro alle movimentazioni; dovranno essere posizionati in maniera che siano stabili. Sarà cura del responsabile del cantiere verificare che: materiale di pertinenza della propria ditta non sia al di fuori dell area di lavoro o di stoccaggio di competenza e sia depositato secondo le modalità prescritte; verificare che le vie di transito e di emergenza siano sempre sgombre e libere; venga rispettato il divieto di depositare materiale sul ciglio degli scavi. pag. -18

20 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) SMALTIMENTO MATERIALI DI RISULTA-RIFIUTI Ogni impresa qual ora presenti dovrà lasciare le strade pulite da ogni forma di residuo, quali terra, asfalti, ghiaie, ecc. raccogliere e tenere separati i propri rifiuti e conferire o smaltire gli stessi secondo le disposizioni normative vigenti. I rifiuti risultanti da operazioni di manutenzione e taglio delle tubazioni saranno opportunamente rimossi e smaltiti come previsto dalla normativa vigente, se trattasi di condotte in cemento amianto dovranno essere smaltiti secondo le norme vigenti (in nessun caso devono essere abbandonati nello scavo), come rifiuti pericolosi mediante l indicazione del codice CER* specifico, come da apposito Piano di Lavoro e smaltimento. In ogni caso si dovrà procedere affinché non si verifichi l insudiciamento del suolo pubblico, pertanto sarà onere della ditta appaltatrice, a termine dei lavori, provvedere alle operazioni di pulizia. RISHIO ANNEGAMENTO Le attività di ripristino delle reti non prevedono interventi in cui la presenza di acqua possa creare pericoli di annegamento, visto che la rottura di reti o allacciamento alle stese si realizza su reti preventivamente intercettate mediante la chiusura delle saracinesche nel tratto a monte ed in ogni caso la presenza di motopompe prevede l allontanamento di eventuali accumuli (max cm). RISCHI PARTICOLARI Oltre a quanto indicato ai precedenti punti si rimanda per prevenire le situazioni di rischio connesse alle fasi lavorative si rimanda alle SCHEDE DELLA SICUREZZA in allegato. EMISSIONI INQUINANTI Dall analisi delle opere da eseguirsi si rilevano le seguenti possibili fonti di emissioni inquinanti: EMISSIONI DI POLVERI NON SPECIFICATAMENTE CLASSIFICATE (operazioni di scavo e reinterro) EMISSIONI DI RUMORE (operazioni con macchinari per movimentazione terra, apparecchi portatili, pompe e motopompe); EMISSIONI DI POLVERI DI AMIANTO, solo in casi particolari, rilevabili da quanto noto esclusivamente nella Unità operativa di Dormelletto (sottoscrivere la comunicazione PRESENZA AMIANTO). Le emissioni di polveri conseguenti ad operazioni di movimentazione terra, se significative, dovranno essere limitate mediante abbattimento per innaffiatura con acqua; Per ridurre le emissioni di rumore si predilige l uso di macchinari e di apparecchi pneumatici a bassa emissione in ogni caso quasi tutte le operazioni sono condotte nelle ore diurne; inoltre per l acquisto di nuove attrezzature si verifichi all evenienza, le indicazioni come da linee guida Inail (in cui sono indicati sia il livello di rumore che di vibrazioni). Le lavorazioni più rumorose dovranno essere effettuate nel rispetto delle normative sull inquinamento acustico ambientale. Qualunque ulteriore emissione provenga dal cantiere non prevista in questa fase, nei confronti dell'ambiente esterno dovrà essere valutata al fine di limitarne gli effetti negativi; in particolare se si renderà necessario l uso di sostanze chimiche/nocive si dovrà operare attenendosi A quanto espressamente indicato dalle relative schede di sicurezza e agli apprestamenti organizzativi e tecnici previsti in caso di riversamenti accidentali. Si rimanda ad ulteriori considerazioni sulla valutazione del rischio rumore a quanto indicato dall appaltatore in relazione alle tipologia di attrezzature in uso, sicuramente più impattanti rispetto all attività di Acqua Novara.VCO SPA valutata come attività di cui Articolo 191 pag. -20

21 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile. In riferimento all'organizzazione del cantiere il PSC contiene, in relazione alla tipologia del cantiere, l'analisi dei seguenti elementi: Premessa: (segue stralcio di cui art. 96 del DLG 81/08 a cui si rimanda integralmente) 1. I datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti: a) adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui al XIII (prescrizione di sicurezza per la logistica di cantiere); b) predispongono l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili; c) curano la disposizione o l'accatastamento di materiali ; d) curano la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche..; e) curano le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi.; f) curano che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti ; g) redigono il POS di cui art. 89, comma 1, lettera h). 2. L'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro PSC e la redazione del POS costituiscono, adempimento alle disposizioni di cui art. 17 comma 1, lett. a) (valutaz. Rischi), art. 18, comma 1, lett. z) (aggiornamento alle mis.p.p), art. 26, commi 1, lettera b); le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni. Si rimanda integralmente a quanto indicato in allegato APPRESTAMENTI ORGANIZZATIVI delimitazione cantiere e segnalazioni. Si precisa allo scopo che l intera delimitazione del cantiere, e l allestimento dello stesso compresa tutta la necessaria segnaletica stradale, sarà a completo carico dell appaltatore, il quale dovrà inoltre provvedere al suo smantellamento ad opere completate. Necessità dettata da evidenti motivi organizzativi in base al crono programma degli interventi di cantiere (riassumibili in scavo, allacciamento/riparazione, reinterro/ripristino, ove solo la fase intermedia sarà curata salvo diverse indicazioni dal personale della società appaltante). Evidente che parte rilevante dell operazione per consentire il corretto apprestamento del cantiere e adeguata disponibilità di uomini (eventuale presenza di movieri) e mezzi, sarà il supporto delle indicazioni e della corretta compilazione del allegato Verbale di sopraluogo. In caso di operazioni condotte in emergenza ove potrebbero essere presenti le squadre prima dell arrivo dell appaltatore, le stesse dovranno essere sempre equipaggiate dalle dotazioni minime previste in azienda e rispettare le procedure previste in queste situazioni, e, laddove necessario (aree ad intenso traffico) il supporto tecnico della Polizia Municipale (PSQ 03 S.P.P.Proc. Cantieri in emergenza ). Il presente Piano e le eventuali successive modifiche legate al coordinamento con l impresa appaltatrice ed in particolare secondo le indicazioni trasmesse all interno del POS, potranno dare avvio ai lavori solo ed esclusivamente previo la sottoscrizione dei documenti da parte dei RLS Aziendali. Allo scopo, a seguito presentazione del POS il committente in stretta collaborazione del RLS dovrà (cercando di attenersi ai tempi di cui art 101 comma 3 ovvero entro 15 giorni) verificare la documentazione e nell eventualità presentare le proprie integrazioni. A seguito dell aggiudicazione dell appalto dovrà avvenire la presentazione della documentazione di cui all allegato DOCUMENTAZIONE - idoneità tecnico professionale; e prima dell avvio lavori presentare le eventuali preposte delle rappresentanze dell aziendali (Direzione lavori, Datori di lavoro delle imprese, Responsabili) nell organizzazione delle attività presso le diverse unità operative della committenza oltre la presenza dei Responsabili della sicurezza e Rappresentanze dei lavoratori dovranno incontrarsi in modo da consentire la successiva cooperazione e coordinazione tra le aziende. Tali incontri potranno essere inoltre successivamente programmati al fine di individuare nel tempo migliorie gestionali e in particolare di tutela del personale. pag. -21

22 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 4 MISURE DI SICUREZZA CONTRO I PRINCIPALI RISCHI Per il dettaglio delle misure di sicurezza da osservare e per i rischi concernenti le singole lavorazioni, le misure di protezione ecc, si rimanda alle SCHEDE A) B) C) D) E) F) allegate. 4.1 PREVENZIONE ED ESTINZIONE DEGLI INCENDI Occorre premettere che gli incendi sono classificabili in 5 classi così denominate: classe A incendi di materiali solidi (legno, carta, plastica, tessuti, ecc.) con formazione di brace, classe B incendi di materiali liquidi o solidi liquefabili (benzina, olio minerale, petrolio, vernici, solvente, grassi, ecc.), classe C incendi di gas (propano, idrogeno, acetilene, metano, ecc.), classe D incendi di sostanze metalliche (potassio, sodio, magnesio, ecc.), classe E incendi di impianti ed apparecchiature elettriche in tensione. Premesso ancora che nei cantieri in oggetto è realistico ritenere che non siano prevedibili incendi di classe D, i mezzi estinguenti utilizzabili in un cantiere sono l acqua, gli estintori ad anidride carbonica e gli estintori a polvere. Nel cantiere devono essere disponibili un congruo numero di estintori ad anidride carbonica o a polvere, portatili o carrellati.; la valutazione del numero, del tipo e della capacità dei mezzi estinguenti deve essere fatta dal direttore tecnico del cantiere, in relazione alle dimensioni dello stesso, alle macchine ed attrezzature utilizzate ed alle lavorazioni previste. In assenza di norme precise per individuare il numero ed il tipo dei mezzi estinguenti, a titolo puramente indicativo si possono seguire i seguenti suggerimenti di massima: data la presenza in tutta l area del cantiere di impianti, macchine ed apparecchi elettrici, è preferibile utilizzare unicamente estintori ad anidride carbonica o a polvere; per gli incendi di classe A (imballaggi, bancali, impalcati) prevedere almeno un estintore portatile a mano da 6 kg a bordo di ogni automezzo in maniera facilmente accessibile; per gli incendi di classe B (deposito materiali, automezzi, ecc.) non si può individuare una correlazione con la superficie; di massima prevedere un estintore portatile a mano da 6 kg a bordo di ogni automezzo in maniera facilmente accessibile; per gli incendi di classe C ed E (saldatura e taglio con l apparecchiatura ossiacetilenica, cortocircuiti nell impianto elettrico, ecc.) verranno predisposti quando sono previste lavorazioni per il suddetti rischi, appositi estintori che saranno tenuti a portata di mano sui mezzi. Tutti i mezzi di estinzione vanno controllati e verificati da lavoratori esperti all apertura del cantiere e, successivamente, almeno ogni 6 mesi per accertarne la funzionalità (integrità di tutte le loro parti, leggibilità delle etichette, integrità dei sigilli, ecc.). Tutti i lavoratori operanti nel cantiere devono conoscere l ubicazione dei mezzi estinguenti e devono essere istruiti sul loro impiego. Le principali norme di sicurezza per prevenire gli incendi sono le seguenti: è vietato fumare, introdurre fiamme libere o materiali incandescenti ed eseguire lavori con proiezione di scintille (saldare, smerigliare, tagliare, ecc...) in luoghi o in locali in cui sono utilizzati o conservati, anche se in contenitori chiusi, prodotti infiammabili o esplosivi (solventi, vernici, bombole di gas, ecc...). Il divieto vige anche sia durante la posa di materiale infiammabile (legno, plastica, tessuto, ecc...) sia quando si utilizzano prodotti pag. -22

23 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) chimici presentanti pericolo di incendio o di esplosione; il divieto è esteso a tutte le aree ed a tutti i locali nei quali si possono comunque propagare (per gravità o per volatilità) detti prodotti chimici o i loro vapori; gettare i mozziconi di sigaretta o di sigaro unicamente nei posacenere oppure, se questi non sono disponibili, in luoghi sicuri avendo cura di spegnerli; non gettare né lanciare a caso i mozziconi; rispettare l ordine e la pulizia sia del posto di lavoro che delle macchine ed attrezzature utilizzate (si ricorda infatti che sovente gli incendi si originano proprio a motivo dell abbandono incontrollato di materiali e rifiuti o della cattiva pulizia e manutenzione delle macchine e delle attrezzature); durante i lavori che comportano la proiezione di scintille (saldatura, smerigliatura, molatura, taglio, ecc...) usare schermi o ripari per evitare la proiezione incontrollata delle scintille; durante l eventuale travaso di liquidi infiammabili, evitare spandimento degli stessi; se ciò dovesse comunque accadere, asciugare e ripulire immediatamente il pavimento o il terreno; durante i lavori di cui ai precedenti punti, tenere a portata di mano un adeguato estintore; non saldare e non tagliare recipienti, fusti, bombole, taniche che hanno contenuto liquidi o gas infiammabili; rispettare tassativamente i divieti di fumare e di impiego di fiamme libere nelle aree a rischio indicate dai responsabili della committenza. Se, nonostante le precauzioni sopra illustrate, si verificasse comunque un incendio, le norme di sicurezza da osservare sono le seguenti: per quanto possibile, se l incendio è di piccole dimensioni, l intervento di spegnimento dell incendio deve essere effettuato dai lavoratori designati per la gestione dell emergenza che devono essere adeguatamente addestrati al riguardo; se l incendio si rivela non di piccole dimensioni e non spegnibile con gli estintori portatili o carrellati, chiamare immediatamente i Vigili del fuoco; dare immediatamente l allarme e far immediatamente allontanare i lavoratori dalla zona dell incendio e dai luoghi in cui sono depositati prodotti infiammabili o in cui sono in corso lavorazioni con materiali infiammabili; se non si riesce a contenere l incendio fare abbandonare il cantiere; metter fuori tensione l impianto elettrico nell area interessata dall incendio e nelle sue immediate vicinanze; se necessario togliere tensione all intero cantiere aprendo l interruttore d emergenza situato nel quadro elettrico di alimentazione generale. Se non è possibile mettere fuori tensione l impianto elettrico, utilizzare unicamente estintori ad anidride carbonica o a polvere; non utilizzare assolutamente l acqua; in caso di incendio da fuga di gas non spegnere le fiamme prima di aver intercettato il gas chiudendo le valvole del circuito di adduzione. utilizzare i mezzi di estinzione mobili, ossia gli estintori portatili e/o carrellati; circoscrivere, per quanto possibile, l incendio allontanando tutti i materiali combustibili, in special modo quelli infiammabili; in relazione al tipo di incendio, scegliere il mezzo estinguente più adatto; evitare assolutamente di usare l acqua per spegnere incendi interessanti l impianto elettrico e/o componenti elettrici; con gli estintori portatili o carrellati dirigere il getto alla base delle fiamme del focolaio principale; non dirigere il getto contro le persone né controvento; si ricorda che l autonomia degli estintori portatili, ossia la durata del getto, è assai limitata (poche decine di secondi); pag. -23

24 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) poiché gli estintori ad anidride carbonica possono provocare ustioni da freddo durante l erogazione, usare, per quanto possibile, dei guanti protettivi. Poiché l anidride carbonica può comportare pericolo di asfissia, prestare la massima attenzione all uso degli estintori ad anidride carbonica nei locali chiusi; in particolare, dopo l uso, aerare abbondantemente il locale; dopo l uso di estintori a polvere, lavarsi abbondantemente le mani e gli occhi; poiché la polvere può provocare irritazioni alle vie respiratorie, prestare attenzione all uso di tali estintori nei locali chiusi; a incendio domato, controllare attentamente che non sussistano focolai d incendio occulti; presidiare l area finché non si sia raggiunta la certezza che non è possibile la ripresa dell incendio; a incendio domato, pulire accuratamente le macchine, le attrezzature o gli apparecchi su cui sono stati utilizzati mezzi estinguenti, pulire l area o i locali interessati dall incendio, verificare, prima di ridare tensione, le condizioni dell impianto elettrico, sostituire le parti dell impianto elettrico danneggiate dal fuoco e dal fumo. 4.2 VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RUMORE Premessa Il presente documento è stato redatto ai sensi dell art. 103 del d.lgs. 81/08 e successive modifiche e integrazioni, al fine di valutare il livello di pressione sonora cui sono sottoposti i vari tipi di lavoratori in funzione delle attività svolte nel cantiere in questione. Metodologia operativa L esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore viene qui calcolata in fase preventiva facendo riferimento ai tempi di esposizione e ai livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni la cui validità è riconosciuta dalla commissione prevenzione infortuni. Più precisamente si è fatto riferimento ai dati desunti dalla letteratura tecnica e da una serie di rilevazioni condotte in numerosi cantieri italiani e riassunti nelle tabelle contenute in una circolare dell ANCE. Per quelle lavorazioni che comportano una notevole variazione dell esposizione quotidiana al rumore da una giornata lavorativa all altra verrà fatto riferimento al valore dell esposizione settimanale relativa alla settimana di presumibile maggiore esposizione, secondo quanto previsto dall art.188 del D.lgs n. 81/08. La metodologia di calcolo seguita, conforme all art. 188 del suddetto D.lgs, è svolta secondo le seguenti fasi: - suddivisione dei lavoratori del cantiere in gruppi omogenei - valutazione delle attività svolte per ogni gruppo per ogni attività svolta, ricerca del livello sonoro equivalente Leq(dBA) e stima della percentuale di tempo %Pi ( rispetto ad una giornata lavorativa ) che questa attività impegnerà il lavoratore in base ai L eq e alle %Pi di esposizione, calcolo, per ogni categoria, del L ep (livello di esposizione quotidiana personale) mediante la seguente formula: L ep =10 log (1/100 ( %Pi*10^(Leq/10))) Livelli di riferimento Una volta effettuate le valutazioni di cui sopra, in base ai risultati dei calcoli effettuati, i lavoratori dovranno essere suddivisi in quattro categorie in funzione del valore della esposizione personale (L eq ): pag. -24

25 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) - L ep < 80 dba: la normativa non impone alcun obbligo; - 80<L ep <85 dba: la normativa impone l informazione diretta al lavoratore circa il problema del rumore e la visita audiometrica del lavoratore; - 85<L ep <90 dba: la normativa impone, oltre le disposizioni di cui al caso precedente, la formazione sull uso corretto dei mezzi di protezione individuale e delle macchine, la fornitura di DPI e il controllo sanitario; - L ep >90 dba: la normativa impone, oltre le disposizioni di cui al caso precedente, la segnaletica di perimetrazione e la comunicazione all organo di vigilanza nonché la registrazione dell esposizione dei lavoratori Suddivisione dei lavoratori del cantiere in gruppi omogenei Nel cantiere in questione sono stati individuati i seguenti gruppi omogenei di lavoratori GRUPPO OMOGENEO ATTIVITA Leq ( dba) Escavatorista Autista mezzi Operaio comune Carpentiere Scavo di sbancamento Scavo di fondazione Fisiologico Trasporto Carico e scarico Fisiologico Scavo con martello demolitore Scavo utensili a mano Lavoro alla betoniera Scarico merce Trasporto manuale materiale Vibrazione calcestruzzo Fisiologico Casseratura Disarmo Fisiologico Valutazione dei tempi e del livello di esposizione per gruppi omogenei e del relativo livello di esposizione personale ESCAVATORISTA ATTIVITA Leq(dBA) %Pi esposizione Scavo di sbancamento Scavo di fondazione Fisiologico Lep=82.55 < 85 dba AUTISTA MEZZI ATTIVITA Leq(dBA) %Pi esposizione Trasporto Carico e scarico pag. -25

26 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) Fisiologico Lep=76.01< 85 dba OPERAIO COMUNE ATTIVITA Leq(dBA) %Pi esposizione Scavo con martello demolitore Scavo utensili a mano Lavoro alla betoniera Scarico merce Trasporto manuale materiale Vibrazione calcestruzzo Fisiologico Lep=82.23< 85 dba CARPENTIERE ATTIVITA Leq(dBA) %Pi esposizione Casseratura Disarmo Fisiologico Lep=84.94< 85 dba In attesa di ulteriori indicazioni da parte dell appaltatore ed in particolare in relazione alle tipologia di attrezzature in uso presso lo stesso, sicuramente più impattanti rispetto all attività di Acqua Novara VCO Spa valutata come attività di cui Articolo 191 Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile. In ogni caso il rischio rumore deve essere opportunamente valutato in fase di piano di sicurezza dei lavori, secondo le modalità previste dalla normativa vigente. In caso di attività con uso di macchine ad elevata rumorosità che superano i valori limite di esposizione fissati dalle norme, l accesso alla zona di lavoro deve essere impedito con segnalazioni o recinzioni. Quando la presenza dei lavoratori è indispensabile, gli stessi devono essere dotati di dispositivi di protezione individuale. L operatore di escavatore deve sempre usare cuffie di protezione e avere cura di chiudere la cabina di comando. Prescindendo dagli adempimenti normativi di cui si tralascia la trascrizione e preso atto che dovranno essere trasmesse da parte delle ditte appaltatrici le opportune valutazioni in ogni caso vige l obbligo della valutazione del rumore, anche se tale valutazione deve essere ripetuta: - in caso di mutamento sostanziale delle lavorazioni; - su provvedimento motivato dell organo di vigilanza ( azienda U.S.L. competente per territorio). Facendo riferimento orientamenti del Ministero del Lavoro, l Associazione Nazionale Costruttori Edili nonché il Comitato paritetico Territoriale di CTO, per le tipologie di lavoro in progetto, sulla base delle tipiche attrezzature utilizzate, non è previsto un livello di esposizione sonora giornaliera Leq,d per i lavoratori superiore ad 90 db. pag. -26

27 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 4.3 RISCHIO LAVORAZIONI IN PRESENZA DI AMIANTO E possibile che durante gli interventi si debba intervenire su condotte realizzate in tempi passati e contenenti amianto; il censimento di dette condotte è in continuo sviluppo ed aggiornamento da parte della Società Acqua Novara.VCO Spa. Nel caso in cui si debba operare su dette condotte si dovrà far riferimento alle linee guida e prescrizioni riportate nella SCHEDA C) al punto RISCHIO DANNI DA FORTI VIBRAZIONI Per le lavorazioni oggetto del presente piano si ritiene che il rischi di danni dovuti a vibrazioni forti è ragionevolmente basso. In ogni caso i lavoratori presenti in cantiere dovranno essere sottoposti alla valutazione vibrometrica effettuata in ottemperanza al D.Lgs. 81/2008. Titolo VIII capo III, i cui risultati dovranno essere riportati nel piano operativo di sicurezza: la stessa prescrizione è prevista per le ditte in sub-appalto. 4.5 RISCHIO IN PRESENZA DI AGENTI CHIMICI Da quanto noto non sono presenti in cantiere in maniera permanente sostanze pericolose; in ogni caso all occorrenza si dovrà provvedere nella relativa valutazione del rischio e come tale si dovrà anticipatamente all uso delle stesse trasmettere le schede di sicurezza dei prodotti che si intende utilizzare e tutte le informazioni necessarie per la valutazione stessa. Solo dopo la valutazione, individuati gli opportuni criteri di manipolazione degli stessi e la corretta formazione del personale si potrà procedere all impiego. I Dati di seguito esposti sono stati tratti interamente dal Documento Regionale della Salute come indicato in premessa le cui schede sono rinvenibili nel sito presenti nelle lavorazioni: 3231 Acquedotto 3232 Fognatura Tutti i possibili cancerogeni rinvenuti e potenzialmente presenti nell attività appartengono alle Classi IAR: 2B e 3 di cui: Amianto Ipoclorito di sodio 14% cloro attivo (per lavaggio tubazioni, vedere scheda di sicurezza e foglio illustrativo allegati al presente piano) Lana di vetro Lana di roccia Lana di scoria Asfalto ossidato Bitumi flussati Fumi di saldatura A fronte di quanto sopra, alle classe IARC delle sostanza allegate, in relazione alla bibliografia in materia si ritiene che: a) I quantitativi a cui il personale è potenzialmente sottoposto alquanto ridotti (paragonabili al foll aut atmosferico); Inoltre: b) Il dei lavoratori potenzialmente esposti pur essendo in numero elevato, è assolutamente limitato il tempo di esposizione dato che l intervento diretto dell operatore o è esteso alla sola fase di sopraluogo (settore depurazione), o alla fase di allacciamento idrico (settore acquedotto), e la logica sequenzialità degli interventi di cantiere consente di non esporre il personale alle fasi di stesura dei catrami, o apertura e messa a nudo delle condotte. pag. -27

28 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) c) L attività è svolta in ambiente esterno d) Non si prevedono situazioni di emergenza dato che le sostanze in oggetto difficilmente possono essere sottoposte a situazioni di criticità in relazione alla tipologia di attività e alla distribuzione di tali sostanze; e) consulta il medico per apprestamenti organizzativi necessari; f) non è realizzabile un monitoraggio diretto come tale si è fatto riferimento bibliografia in materia. Infine durante le opere di asfaltatura è previsto l utilizzo di sostanze e preparati attualmente non classificati come cancerogeni o pericolosi per l uomo (bitume, emulsione bituminosa, ecc.); tuttavia durante la lavorazione si liberano IPA, alcuni dei quali riconosciuti come cancerogeni o pericolosi; attualmente da quanto noto non è tecnicamente possibile la sostituzione. Comunque da indagini condotte dalla Regione Lombardia Vademecum per il miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori nelle opere di asfaltatura, è risultato un esposizione dei lavoratori mediamente inferiore di tre ordini di grandezza rispetto al TLV- TWA. 4.6 RISCHIO DI PRESENZA DI AGENTI CHIMICI E BIOLOGICI Da quanto noto non sono presenti in cantiere sostanze pericolose; all occorrenza si dovrà provvedere nella relativa valutazione del rischio e come tale si dovrà anticipatamente all uso delle stesse trasmettere le schede di sicurezza dei prodotti che si intende utilizzare e tutte le informazioni necessarie per la valutazione stessa. Solo dopo la valutazione, individuati gli opportuni criteri di manipolazione degli stessi e la corretta formazione del personale si potrà procedere all impiego. Le lavorazioni prevedono l esposizione al rischio biologico dovuto alla presenza di fognature; per le norme di prevenzione previste si rimanda alla scheda F punto G. 4.7 RISCHIO APERTURA/CHIUSURA CHIUSINI I rischi connessi a tale fase comprendono: rischi legati al sollevamento e movimentazione dei chiusini (anche fino a 70kg); rischio di caduta dall alto (all interno dei chiusini) e/o eventuale annegamento; rischio biologico determinato dalla presenza di liquami di origine domestica e industriale (acque reflue); rischi intrinseci con l attività dell appaltatore (uso di attrezzature e macchinari in pressione e rumorosi, ecc.) per i quali la Ditta dovrà definire le relative modalità operative nel proprio POS. La Ditta dovrà adottare tutte le misure necessarie per prevenire e gestire i sopraindicati rischi, sia nei confronti del proprio personale, e sia impedendo l accesso all area di cantiere da parte di chiunque, onde prevenire la caduta di persone e/o cose all interno dei chiusini. La Ditta dovrà attenersi alle linee guida operative del presente piano ed alle direttive impartite dal coordinatore della sicurezza in fase d esecuzione. 4.8 RISCHIO DA VALUTARE NEI SOPRALLUOGHI PREVENTIVI Il rischio più significativo in fase di sopralluogo e allestimento dei cantieri su strada è il rischio di investimento. pag. -28

29 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) Ancorché il rischio risulti maggiore in fase di allestimento del cantiere e della relativa segnaletica, il rischio di investimento rimane presente anche nelle successive fasi di lavorazione e chiusura del cantiere stesso. La Ditta dovrà pertanto adottare tutte le misure necessarie e congruenti con: la tipologia e la velocità del traffico presente gli ostacoli alla visibilità del cantiere (curve, dossi, incroci, ecc.) eventualmente presenti; l eventuale presenza di sorgenti di traffico particolari, quali scuole, asili, ospedali, stazioni di mezzi pubblici, edifici pubblici, luoghi turistici, attività commerciali, ecc. In particolare la Ditta dovrà attenersi alle linee guida operative di cui all allegato Apprestamenti organizzativi delimitazione e segnalazione cantiere. 4.9 RISCHIO AMBIENTI CONFINATI Tutti gli interventi che richiedono l accesso a collettori fognari, vasche, cisterne od altre tipologie di aree confinate dovranno essere programmate ed espressamente autorizzata dal Committente e dal responsabile della Ditta, previa verifica dell attivazione di tutte le misure necessarie per garantire il rapido recupero del personale in ogni momento e condizione di emergenza. La Ditta dovrà definire specifica procedura operativa nel proprio POS, dando evidenza (registrata nel Verbale di sopraluogo redatto secondo lo schema allegato) in occasione di ogni intervento che il personale impiegato risulta conseguentemente addestrato e attrezzato. Tale procedura dovrà gestire i rischi connessi alle attività di: allestimento cantiere, apertura dei chiusini; ventilazione / ricircolo aria dell ambiente confinato; posizionamento scala di accesso adeguata (sporgenza dal piano terra almeno 1 mt, stabilizzata al fondo e/o legata (vietato uso scale interne presenti non conformi); posizionamento di dispositivo anti-caduta e sollevamento (treppiede e relativo argano) o dispositivi similari; misurazione atmosfera interna (con sospensione lavori in caso di ossigeno < 19% o presenza di gas nocivi); vestizione del personale con impiego adeguati DPI (imbragatura, maschera filtri ABEK o Respiratore, tute, guanti, occhiali ed elmetto) e collegamento a dispositivo anti-caduta e sollevamento; intercettazione del flusso fognario primario (tramite deviazioni / sfiori, ecc.) e secondario (tramite sacchi di sabbia, palloni, ecc.) discesa nell area confinata (costantemente presidiata da personale esterno mediante opportuna illuminazione per contatto visivo e contatto vocale per valutare lo stato di coscienza del personale); lavaggio e aspirazione del materiale presente e gestione dei tempi massimi di lavorazione continua e delle relative pause; risalita personale e smantellamento cantiere. Rischi da atmosfere non respirabili e a rischio esplosione; Rischi caduta dall alto (scale interne non utilizzabili e profondità anche considerevoli) Rischio di annegamento (difficoltà di fermare e garantire l interruzione del flusso di liquami dalle reti; Adeguatezza delle attrezzature e dei DPI disponibili (lunghezza funi di recupero, maschere adeguate) Obbligo di garantire il rapido recupero del personale in caso di emergenza pag. -29

30 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 5 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 5.1 TIPOLOGIA ED UTILIZZO I dispositivi di protezione individuale (in seguito indicati con la sigla DPI) devono essere indossati ed utilizzati dai lavoratori tutte le volte che esistono rischi di danni per la sicurezza o per la salute. I DPI devono essere assegnati ai lavoratori in dotazione individuale o collettiva; sono da assegnare in dotazione individuale i DPI di più frequente impiego e, per evitare l insorgere di problemi igienico-sanitari, quelli che durante l uso, sono a contatto dell epidermide (elmetto, guanti, ecc...). Premesso che i DPI sono suddivisi nelle seguenti tre categorie: I categoria: i DPI destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni di lieve entità (ad esempio, i guanti monouso per le pulizie), III categoria: i DPI destinati a salvaguardare dai rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente (ad esempio, l imbracatura anticaduta, gli elmetti), II categoria: i DPI che non rientrano nelle due precedenti categorie (ad esempio, i guanti di protezione contro il pericolo meccanico in genere), i DPI devono avere la marcatura CE, visibile, leggibile ed indelebile (posta sull imballaggio se il DPI ha dimensioni e/o caratteristiche incompatibili con la marcatura; in tal caso l imballaggio dev essere conservato unitamente al DPI); i soli DPI acquistati prima del 31 dicembre 1994 possono essere privi di marcatura CE ma tale fatto dev essere dimostrabile. I DPI privi di marcatura, tenuto conto delle precisazioni appena esposte, devono essere scartati e sostituiti da altri completi di marcatura. I DPI devono inoltre essere muniti di una nota informativa, redatta in italiano o anche in italiano, contenente il nome e l indirizzo del fabbricante, le istruzioni per il deposito, l impiego, la pulizia, la manutenzione, la revisione e la disinfezione, le prestazioni, gli accessori utilizzabili, il termine di scadenza, il tipo di imballaggio appropriato, il numero massimo di puliture, altri elementi. Dette note informative, o una loro fotocopia, dev essere conservata presso l ufficio di cantiere e tenuta a disposizione dei lavoratori che ne facessero richiesta e dei funzionari degli organismi di controllo. Si ricorda che sia il datore di lavoro, ossia il titolare dell impresa o un suo dirigente a ciò preposto, sia i lavoratori hanno precisi doveri, secondo le norme legislative vigenti, in tema di DPI, e precisamente: il datore di lavoro deve individuare i DPI da utilizzare in relazione alla valutazione dei rischi presenti nel cantiere, sia dovuti alla sua impresa che ad altre imprese, e li deve fornire ai lavoratori; dell avvenuta consegna ai lavoratori deve tenere una registrazione scritta (su schede o su supporti equivalenti) firmata per ricevuta dal lavoratore. Nella scelta dei DPI deve tener anche conto degli aspetti ergonomici, di salute e di adattabilità dei singoli lavoratori, ossia, in altri termini, nella scelta dei DPI deve tener conto, senza che ciò vada a discapito della sicurezza, degli aspetti dipendenti dalle caratteristiche personali del singolo lavoratore. il lavoratore deve utilizzare i DPI tutte le volte che sussiste il rischio per cui sono previsti, li deve utilizzare in modo appropriato ossia per l uso cui sono destinati e non per altre esigenze, non li deve manomettere o modificare, li deve riporre con cura dopo l uso, deve segnalare con tempestività al proprio preposto ogni difetto e/o rottura e/o improprietà osservati durante l uso. Anche i visitatori autorizzati (funzionari degli organismi di controllo, coordinatore per l esecuzione dei lavori, committente, loro collaboratori, ecc...) sono tenuti ad usare i DPI. A tale riguardo, per i visitatori che ne fossero sprovvisti si deve tenere in cantiere una congrua scorta di DPI, il capocantiere non deve consentire l accesso in cantiere a personale sprovvisto di idonei DPI. pag. -30

31 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 6 MACCHINE 6.1 PREMESSA Macchine e attrezzature utilizzate In cantiere saranno utilizzate esclusivamente macchine e attrezzature conformi alle disposizioni normative vigenti. Le verifiche dovranno essere compiuto possibilmente prima dell'invio in cantiere delle attrezzature. Al termine delle verifiche il materiale inidoneo sarà riparato o demolito. Documentazione di conformità e verifica delle macchine L appaltatore e le altre imprese e i lavoratori autonomi che interverranno in cantiere dovranno produrre la seguente documentazione, necessaria a comprovare la conformità normativa e lo stato di manutenzione delle attrezzature e macchine utilizzate. Dichiarazione rilasciata dal datore di lavoro per ogni attrezzatura e/o macchina in cantiere che: rispetta le prescrizioni del DPR 459/96 per le macchine in possesso della marcatura CE; rispetta le prescrizioni del DPR 547/55 se acquistata prima del 21/09/96; tutti i dispositivi di sicurezza e di protezione sono perfettamente funzionanti. Verbale di verifica dello stato di efficienza delle macchine, da redigersi ogni settimana a cura del Responsabile di cantiere, che dovrà riportare: tipo e modello dell attrezzatura; stato di efficienza dispositivi di sicurezza; stato di efficienza dei dispositivi di protezione; interventi effettuati. La documentazione di cui sopra dovrà essere tenuta a disposizione del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. Le macchine e le attrezzature di cui è prevista l utilizzazione all interno del cantiere sono evidenziate all interno delle diverse schede delle fasi. 6.2 ASPETTI GENERALI DI PROTEZIONE DELLE MACCHINE Misure di sicurezza L utilizzo di macchine e impianti deve essere consentito esclusivamente a personale addestrato e istruito in quanto comporta molteplici rischi per l'operatore e i terzi, pertanto è obbligatorio: proteggere e segregare gli elementi pericolosi delle macchine, per evitare ogni pericolo di cesoiamento, schiacciamento e trascinamento; munire di idonei schermi protettivi le macchine che, nell'utilizzo, possano rompersi con conseguente proiezione materiali; rendere impossibile la rimozione delle protezioni quando la macchina è in moto, provocandone l arresto automatico allo smontaggio della protezione e l'impossibilità della rimessa in funzione se non dopo il ripristino; mantenere in efficienza le macchine, impianti e attrezzature con manutenzione preventiva e programmata; che i comandi per la messa in moto degli organi lavoratori delle macchine siano chiaramente individuabili, conformati e disposti in modo da garantire manovre sicure e essere protetti contro azionamenti accidentali; che gli ingranaggi e gli altri organi o elementi di trasmissione siano segregati o protetti qualora costituiscano pericolo. pag. -31

32 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) che siano adottati accorgimenti quali dispositivi automatici di arresto, di delimitazione degli organi lavoratori e delle zone di operazioni pericolose, sistemi di arresto e di blocco automatico, ecc., se per esigenze di lavorazione o motivi tecnici non si possono adottare carter; che l'equipaggiamento e l'impiantistica elettrica relativi alle macchine e agli impianti rispondano alle norme CEI e che abbiano adeguate protezioni; che le macchine elettriche abbiano un interruttore di comando generale facilmente accessibile e deve essere garantito il collegamento a terra di tutte le masse metalliche. E inoltre vietato rimuovere anche temporaneamente dispositivi di sicurezza e pulire, oliare, ingrassare e svolgere operazioni di registrazione e/o riparazione su organi in moto. Qualora sia indispensabile procedere a tali operazioni bisogna adottare adeguate cautele per la sicurezza dei lavoratori. 6.3 APPARECCHI ELETTRICI MOBILI E PORTATILI Misure di sicurezza Gli utensili elettrici portatili e le macchine e apparecchi mobili con motore elettrico incorporato devono essere conformi alle prescrizioni del DPR 81/08 e alle norme CEI, quindi: gli utensili portatili vanno alimentati solo da circuiti a bassa tensione; nei lavori all'aperto la tensione non deve superare i 220 V verso terra e, per l'uso in luoghi bagnati, molto umidi o a contatto o entro grandi masse metalliche, e nei luoghi conduttori ristretti non deve superare i 50 V verso terra; la tensione di sicurezza deve essere ottenuta mediante trasformatore rispondente alla norma CEI 96-2; gli utensili portatili devono avere un interruttore incorporato nell'incastellatura, per consentire una facile esecuzione delle operazioni di messa in moto e di arresto. 6.4 APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO Misure di sicurezza Gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg., esclusi quelli azionati a mano, vanno sottoposti a verifiche annuali da parte dell azienda A.S.L. competente per territorio. Sarà buona norma assicurarsi che: la discesa dei carichi debba avvenire a motore innestato, siano esposte le targhe con l'indicazione dei bracci o dello spostamento dei contrappesi; siano esposte istruzioni d'uso e di manovra, si eseguano a regola d'arte le vie di corsa per evitare cedimenti, sia garantita la stabilità per prevenire il rovesciamento, vengano usate funi metalliche con coefficiente di sicurezza non inferiore ad 8 per argani, e non inferiore a 6 per gli altri apparecchi e non inferiori a 10 per funi di fibra tessile; si adottino misure per prevenire lo snervamento delle funi; utilizzare esclusivamente funi marchiate, e i ganci con dispositivi di sicurezza e indicazione della portata massima; si curi l'imbracatura dei carichi, controllando lo stato di efficienza delle funi metalliche e tessili per prevenire i rischi di caduta dei carichi. Ai fini della sicurezza sono essenziali: dispositivi contro le fuoriuscite di funi o catene, dispositivi di arresto automatico in caso di mancanza di emissione elettrica, dispositivi di fine corsa, protezioni contro i sovraccarichi. pag. -32

33 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 7 VALUTAZIONI RISCHI DELLE SINGOLE LAVORAZIONI E MISURE DI PREVENZIONE La valutazione dei rischi e le conseguenti linee guida operative finalizzate alla prevenzione e gestione dei rischi significativi sono organizzate per tipologia di attività, come di seguito sintetizzato, e nello specifico riportate nelle schede allegate. Attività FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Documenti di riferimento SCHEDA A) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM SCHEDA B) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI SCHEDA C) REINETRRI SISTEMAZIONI ESTERNE - ASFALTATURE SCHEDA D) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM SCHEDA E) INTERVENTI IDRAULICI SU CONDOTTE FOGNARIE SCHEDA F) 7.1 INTERVENTI SU RETI FOGNARIE, CADITOIE, STAZIONI DI POMPAGGIO UBICATE LUNGO STRADE L attività, svolta dalla sola impresa affidataria del servizio, è normalmente riconducibile alle seguenti fasi: sopralluogo preventivo (fatto salvo quanto previsto per i casi di emergenza di cui all art. 100 comma 6 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) finalizzato a programmare le attività ed individuare i rischi specifici del cantiere e dei fattori ambientali presenti in quel momento; allestimento cantiere mediante posizionamento dei mezzi, della segnaletica e l eventuale sospensione del traffico (previa richiesta / collaborazione della Polizia Municipale); apertura del/dei chiusini / caditoie ; lavaggio e aspirazione del materiale presente all interno della rete fognaria e delle caditoie; eventuale video ispezione delle condotte fognarie chiusura dei pozzetti e rimozione della segnaletica di cantiere; conferimento del residuo fognario presso impianto di depurazione idoneo. 7.2 AUTO SPURGO Qual ora necessaria la presenza di auto spurgo per la pulizia di reti fognarie o ispezioni per rotture accidentali delle stesse, l appaltatore prenderà in carico l allestimento dell intero cantiere mediante propria attrezzatura e apprestamenti per l eventuale delimitazione. Compito dello stesso sarà la rimozione ad ultimazione lavori della segnaletica e quanto necessario per la messa in sicurezza dello stesso. In ogni caso mediante verbale di sopraluogo il referente della società dovrà provvedere nel fornire le indicazioni in merito alla gestione del cantiere e coordinarne le operazioni (anche tramite diretto coinvolgimento del Direttore lavori). pag. -33

34 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 8 COORDINAMENTO DELLE VARIE FASI LAVORATIVE 8.1 PROGRAMMAZIONE FASI LAVORATIVE La programmazione verte cautelativamente sulla non sovrapponibilità delle operazioni per cui sono previsti tempistiche distinte consecutive individuate come: - ALLESTIMENTO DEL CANTIERE - SCAVI - OPERE IDRAULICHE SULLE TUBAZIONI IN CEMENTO AMIANTO - REINTERRO E SISTEMAZIONI ESTERNE - SMOBILIZZO DEL CANTIERE Le prime due fasi interamente ad opera del appaltatore ove il personale di Acque se presente è tenuto a restare a distanza di sicurezza da mezzi e attrezzature ed in particolare dal raggio d azione della pala meccanica. SCAVI /DEMOLIZIONI L'impresa che svolgerà le fasi lavorative di intervento avrà il compito di delimitare le aperture che si andranno a creare durante lo svolgimento delle lavorazioni; sarà sempre compito dell'impresa vigilare perché personale non addetto alle lavorazioni si trovi a transitare o ad operare nelle aree coinvolte dalle lavorazioni di scavo/demolizione ecc.. INTERVENTI SU TUBAZIONI IN CEMENTO - AMIANTO L'impresa che svolgerà le fasi lavorative di intervento avrà il compito di delimitare l area di intervento, segnalare il pericolo e vietare l accesso ai non addetti al lavoro; sarà sempre compito dell'impresa vigilare perché personale non addetto alle lavorazioni si trovi a transitare o ad operare nelle aree coinvolte dalle lavorazioni. SI RIMANDA AL PIANO DI LAVORO E SAMLTIMENTO, che dovrà essere fornito dalla ditta affidataria e firmato da un tecnico abilitato CAT 10 A (matrice compatta). La ditta di cui sopra dovrà garantire interventi anche in condizioni di emergenza idrica la dove presenti condotte in cemento amianto, secondo le tempistiche stabilite da contratto. Le opere idrauliche sono in gran parte ad opera del committente mediante l impiego dei propri mezzi e attrezzature, salvo non sia richiesto diversamente o in caso di condotte in cemento amianto. A conclusione lavori di allacciamento / ripristino delle reti il personale della stazione appaltante non avrà nessuna mansione, e come tale salvo particolari necessità potrà abbandonare il cantiere. Le attività previste nell appalto riguardano esclusivamente la presenza congiunta di solo due imprese, l appaltatore per le attività di scavo e ripristino e l impresa committente per le attività di allaccio/riparazione delle condotte. Talvolta ed all occorrenza la ditta appaltatrice potrà realizzare integralmente i lavori. Le situazioni particolari che si potranno verificare negli interventi lungo le reti fognarie dovranno valutare singolarmente integrando ove necessario il presente piano e le schede allegate. La fase di apprestamento cantiere sarà esclusivamente di competenza dell appaltatore il quale dovrà provvedere alla messa in sicurezza dello stesso secondo le indicazioni di massima contenute nell allegato APPRESTAMENTI ORGANIZZATIVI delimitazione cantiere e segnalazioni Non si prevede l uso congiunto di attrezzature, ogni impresa dovrà esclusivamente utilizzare i propri mezzi e attrezzature, avrà inoltre l assoluto obbligo di allontanare il personale dall attrezzatura in uso e dal raggio d azione dello stesse sia per rischio da urti e schiacciamenti (pale meccaniche e automezzi) che da rumore proveniente da martelli demolitori o quant altro; pag. -34

35 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) Per scavi a profondità superiore al 1.5 mt ove è previsto utilizzo di attrezzature congiunte (dispositivi di protezione degli scavi) si rimanda alla seconda parte del presente documento ed alla scheda ad esso collegata. Da quanto noto le tubazione dell acquedotto non superano mai tali soglie di profondità. (vedi scheda RISCHI PARTICOLARI). Vista l impossibilità da parte del Direttore lavori di seguire tutti i lavori presso ogni unità locale, anche in ragione della possibilità che siano contemporaneamente aperti diversi cantieri in località variamente distribuite sul territorio, oltre a quanto già indicato a riguardo della breve durata temporale degli interventi da realizzare; ogni azienda in relazione agli incarichi attribuiti in sede d appalto e in ragione al personale con superiore grado gerarchico dovrà verificare il rispetto delle disposizioni del presente documento e segnalare le eventuali anomalie rilevate e in caso di situazioni che possano comportare il rischio per l incolumità del personale e/o la salute pubblica saranno autorizzati alla sospensione del cantiere e alla messa in sicurezza del cantiere mediante opportuna delimitazione dello stesso a cui si rimanda in apposito paragrafo. 9 SORVEGLIANZA SANITARIA I datori di lavoro dovranno attuare la sorveglianza sanitaria dei propri dipendenti con l ausilio del medico competente, secondo quanto previsto dai propri documenti di valutazione dei rischi, dalla Normativa per la tutela fisica dei lavoratori e per gli eventuali rischi specifici individuati per il cantiere in oggetto. 10 FORMAZIONE E INFORMAZIONE DEL PERSONALE E necessario premettere che la formazione e la informazione sono due fasi di un unico processo volto a sensibilizzare, istruire ed addestrare i lavoratori sui concetti generali relativi alla salute ed alla sicurezza, sulle norme specifiche per l uso delle macchine, attrezzature ed apparecchiature, sulle procedure di lavoro, sulle caratteristiche del cantiere, fornendo loro tutte le notizie, sia generali che particolari, necessarie per svolgere l attività lavorativa nel migliore dei modi, soprattutto sotto il profilo della salute e della sicurezza. Pur non essendo sempre netta la distinzione tra formazione ed informazione, si può tuttavia ritenere, in modo approssimato, che la formazione miri a fornire nozioni riguardanti il posto di lavoro e le mansioni di ogni singolo lavoratore, mentre l informazione miri a fornire concetti e notizie di carattere generale riguardanti l attività dell impresa (rischi, pronto soccorso, prevenzione incendi, ecc...); per maggiori dettagli sulla differenza tra l una e l altra si rinvia agli articoli 36 e 37 del Decreto Legislativo n 81/08. Ad ogni modo, ai fini del presente piano la differenza tra formazione ed informazione è ininfluente in quanto necessarie e fondamentali entrambe. Tutte le imprese operanti nel cantiere devono consegnare al responsabile del servizio di prevenzione e protezione e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e al medico competente (se egli la richiede) copia del presente piano consegnando il Piano ogni datore di lavoro deve fornire i chiarimenti opportuni e valutare le eventuali modifiche proposte da Rappresentante dei lavoratori e comunicarle al Coordinatore. pag. -35

36 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) Inoltre, in armonia con le prime due figure appena citate, devono provvedere a formare ed informare tutto il loro personale operante nel cantiere, prima dell inizio dei lavori, sia sulle norme di sicurezza (comprese le norme di primo soccorso) contenute nel presente piano, sia sulle macchine, sulle attrezzature e sulle apparecchiature utilizzate nel cantiere e le misure contenute nei POS. L opera di formazione ed informazione non può consistere in una mera consegna ai lavoratori di copia del piano di sicurezza e di coordinamento, neppure se la consegna è effettuata pretendendo una firma di ricevuta da parte dei lavoratori. Detta opera di formazione ed informazione deve consistere in un esposizione dettagliata, corredata da esempi, del contenuto del piano, almeno per le parti riguardanti le attività di competenza, con riscontri (da farsi mediante colloqui, conversazioni guidate, test o altri sistemi) sull effettivo apprendimento delle norme di sicurezza con particolare attenzione nei confronti di eventuali lavoratori stranieri aventi difficoltà di comprensione della lingua italiana. Si suggerisce, affinché gli incontri di formazione ed informazione siano efficaci, di far partecipare ad essi non più di lavoratori per volta. L opera di formazione ed informazione può essere omessa se i lavoratori dell impresa sono già stati oggetto di tale opera in altra occasione; in tale evenienza, ci si può limitare ad informare i lavoratori sulle norme di sicurezza specifiche per il cantiere oggetto del presente piano. Dell avvenuta opera di formazione ed informazione, ogni impresa deve dare comunicazione scritta al coordinatore per l esecuzione dei lavori, precisando le date e la durata degli incontri, il numero di partecipanti e gli argomenti trattati. Le imprese che, per carenza di struttura o per altri motivi, si dichiarano non in grado di eseguire una corretta opera di formazione ed informazione del loro personale, devono segnalare ciò al coordinatore suddetto e concordare con lui di volta in volta le azioni da intraprendere. Si ribadisce ancora una volta che i lavoratori, qualunque siano le loro mansioni, devono essere convenientemente istruiti, addestrati e tenuti aggiornati sia sulle norme di sicurezza riguardanti i lavori ad essi assegnati sia sulle macchine, attrezzature, apparecchi, utensili e dispositivi di protezione loro affidati. In particolare i lavoratori neoassunti privi di specifica preparazione devono, almeno per i primi 15 giorni lavorativi e comunque fintantoché dimostrino un sufficiente grado di conoscenza, essere affiancati ad un lavoratore esperto e non devono, per il suddetto periodo, essere adibiti in via autonoma all uso di macchine, attrezzature ed apparecchi potenzialmente pericolosi (gru, betoniera, argano, escavatore, motosega, ecc...). Si ricorda inoltre che i lavoratori adolescenti (cioè i lavoratori di età compresa fra 15 e 18 anni e non più soggetti all obbligo scolastico) non possono essere adibiti ai lavori elencati nell allegato I contenuto nell articolo 6 della Legge n 977 del 17/10/67 così come modificata e integrata dal D.Lgs. 4/08/1999 n 345 contenente la attuazione della direttiva 94/33/CE relativa alla protezione dei giovani sul lavoro ; rinviando a detto allegato per un elencazione esaustiva, fra tali lavori rientrano le lavorazioni rumorose, le demolizioni, l allestimento e lo smontaggio delle armature, gli scavi, la conduzione e la manovra di mezzi meccanici, la manovra di apparecchi di sollevamento, i lavori nei pozzi e simili, l abbattimento di alberi, l impiego di attrezzi e strumenti soggetti a vibrazione, l impiego di pistole sparachiodi, la saldatura ad arco, la saldatura o il taglio con l apparecchiatura ossiacetilenica. pag. -36

37 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 11 DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE, IL COORDINAMENTO E L ADEGUAMENTO DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Modalità di coordinamento delle diverse imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi La regola principale del coordinamento consiste nell affrontare le situazioni prima che si manifestino in cantiere, con possibili difformità nella produzione circa tempi, costi, qualità e sicurezza. Ciò deve essere perseguito soprattutto attraverso l aggiornamento da parte dell impresa del programma dei lavori. Il principale strumento per il coordinamento sarà quello delle riunioni periodiche o straordinarie, da effettuare principalmente presso il cantiere. La frequenza ordinaria di tali riunioni sarà stabilita dal coordinatore, con modalità e orari da concordare di volta in volta; eventuali riunioni straordinarie dovranno essere svolte secondo le indicazione del committente, del direttore dei lavori e del coordinatore per la sicurezza. L impresa appaltatrice, nella persona del direttore di cantiere, avrà l obbligo di partecipare a tali riunioni e convocare per tempo eventuali sub-affidatari. Le riunioni verteranno innanzitutto sugli aspetti programmatici del lavoro; il contenuto delle riunioni sarà verbalizzato e sottoscritto dai partecipanti. La impresa appaltatrice dovrà ordinatamente raccogliere in apposita cartella i verbali delle riunioni di coordinamento, conservandola in cantiere. Il direttore tecnico di cantiere ha il dovere di comunicare al proprio datore di lavoro tutte le informazioni riguardanti la sicurezza e il coordinamento, comprese quelle sulla documentazione prodotta. In cantiere, in caso di mancanza o insufficienza o incomprensione delle regole di coordinamento, il direttore tecnico di cantiere, in virtù della sua appartenenza alla impresa appaltatrice, deve di propria iniziativa mettere in atto verso i sub-affidatari le regole e gli atteggiamenti di coordinamento che siano orientati a prudenza, diligenza e alle regole dell arte, per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori dipendenti delle varie imprese e dei lavoratori autonomi attraverso la sensibilizzazione dei singoli datori di lavoro. Dato il carattere preventivo del coordinamento, le imprese e i lavoratori autonomi sono comunque tenute a predisporre misure operative improntate alle regole dell arte, alla prudenza e alla diligenza in rapporto alla presenza in cantiere di altri attori, anche in mancanza di particolari indicazioni del piano di sicurezza e coordinamento. Assume pertanto carattere prioritario ed essenziale l informazione che il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, supportato dall impresa appaltatrice deve fornire ai coinvolti circa l organizzazione del cantiere e del lavoro, la presenza di altre imprese e lavoratori autonomi, l utilizzo di apprestamenti e attrezzature in comune e così via. E necessario che tali elementi, e tutti gli altri attinenti la sicurezza e il coordinamento, vengano sanciti già all atto degli ordini di fornitura o dei contratti tra impresa appaltatrice e sub-affidatari. I lavoratori che frequenteranno il cantiere in modo discontinuo o saltuario dovranno comunque essere informati dall impresa appaltatrice circa la necessità di comunicare la loro presenza al direttore di cantiere, i percorsi che dovranno seguire, le precedenze da dare ad altre lavorazioni, l adeguamento di loro competenza alle regole del cantiere. Impresa appaltatrice Al fine di realizzare, unicamente sotto il profilo della sicurezza e della salute nel cantiere, un coordinamento ed una cooperazione razionali delle varie imprese operanti nel cantiere, è necessario attenersi ad seguente schema organizzativo: un impresa assume la funzione di impresa capofila o capocommessa, ossia la funzione di impresa di riferimento cui tutte le altre imprese devono rivolgersi per ogni pag. -37

38 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) problema riguardante il cantiere. Tale funzione è assegnata all impresa aggiudicataria del contratto d appalto per le opere edili, in quanto impresa di norma presente nel cantiere per tutta la durata dei lavori o per gran parte di essi; l impresa capofila designa il direttore tecnico del cantiere. Il direttore tecnico del cantiere è, sotto il profilo organizzativo e non sindacale, un dirigente, ossia una figura avente il compito di dirigere le attività del cantiere; egli deve avere la facoltà ed il potere necessari per dare attuazione al presente piano e per esigerne il rispetto da parte di tutte le imprese operanti nel cantiere. Il direttore tecnico del cantiere è l interlocutore principale del coordinatore per l esecuzione dei lavori ed è il suo tramite per diffondere nel cantiere le disposizioni date da detto coordinatore. In caso di assenza prolungata dal cantiere, il direttore tecnico del cantiere designa un altra persona, di sicura competenza ed affidabilità, a sostituirlo temporaneamente; ogni impresa diversa dalla capofila designa, tra i suoi dipendenti di sicura competenza ed affidabilità, un proprio capo-cantiere che ha il compito di assicurare l attuazione, per quanto compete la sua impresa, del presente piano e delle norme di sicurezza e di salute sia per quanto riguarda le attività eseguite dalla sua impresa (rischi propri), sia per le interazioni con le altre imprese operanti nel cantiere tenendo conto, tanto dei rischi che la sua impresa genera nei confronti delle altre, quanto dei rischi che le altre imprese generano nei confronti della sua. Per quanto concerne l organizzazione generale del cantiere (recinzione, viabilità interna, servizi logistici ed organizzativi, ecc.), egli si attiene alle disposizioni impartite al riguardo dal direttore tecnico del cantiere. A sua volta, il direttore tecnico del cantiere, per ogni problema relativo alla sicurezza ed alla salute riguardante una qualunque impresa, colloqui col capo-cantiere di quell impresa; l impresa capofila può designare anch essa un proprio capocantiere, ma nulla vieta che esso coincida col direttore tecnico del cantiere purché venga soddisfatta l ipotesi di cui al punto successivo; ogni capocantiere deve assicurare una presenza pressoché costante nel cantiere; in caso di assenza prolungata dal cantiere, il capocantiere designa un altra persona, di sicura competenza ed affidabilità, a sostituirlo temporaneamente; ogni impresa, compresa la capofila, designa uno o più preposti alle varie attività (ad esempio: preposto agli scavi, preposto all uso della gru semovente, preposto alla posa dei casseri, ecc..) aventi il compito, oltre che di guidare i lavoratori loro affidati, di pretendere ed esigere che gli stessi operino secondo le norme di cui al presente piano e degli altri documenti di sicurezza (documento di valutazione dei rischi, piano operativo di sicurezza, schede di sicurezza dei prodotti chimici, manuali di uso e di istruzione delle macchine, ecc..). Non ha alcuna rilevanza che i preposti siano talvolta chiamati responsabile o caposquadra o in altro modo. Resta inteso che, qualora i preposti non vengano individuati o vengano individuati soltanto per alcune attività, le funzioni di preposto per ogni attività o per quelle non individuate sono per ciò stesso affidate al capo-cantiere. L impresa capofila e le altre imprese devono comunicare al coordinatore per l esecuzione dei lavori i nominativi del direttore tecnico del cantiere e dei capi-cantiere. tali nominativi devono anche essere depositati presso l ufficio di cantiere. Sotto il profilo operativo, il coordinamento e la cooperazione si concretizzano in quanto segue: l impresa capofila è incaricata di realizzare la recinzione del cantiere e di recuperare la medesima a cantiere ultimato e chiuso; nessuna impresa, neppure l impresa capofila, può iniziare l attività né può depositare attrezzature e/o materiali nell area del cantiere prima della realizzazione della recinzione di cui al precedente punto; pag. -38

39 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) l impresa capofila può recuperare o demolire la recinzione soltanto dopo che tutte le imprese abbiano terminato i loro lavori; sono escluse dalla presente prescrizione quelle attività che vengono eseguite ad opera pressoché ultimata purché la stessa siano già in opera porte o cancelli o serrande che possono essere tenuti chiusi a chiave per evitare l accesso di persone estranee o di curiosi o di bambini; recuperata o demolita la recinzione, l impresa capofila ha l onere di ripulire e sistemare l area di lavoro prima della sua riconsegna al committente; l impresa capofila, completata la recinzione, predispone le sistemazioni logistiche, la viabilità interna e la segnaletica di sicurezza e provvede alla sistemazione organizzativa del cantiere (ossia ad individuare la posizione dei depositi temporanei di materiali e/o attrezzature e/o rifiuti, la posizione delle principali macchine di cantiere, i fronti di scavo, la posizione dell impianto di messa a terra dell opera costruenda, la posizione delle opere provvisionali, il numero e la posizione degli estintori d incendio ed ogni altra necessità) sentendo anche le esigenze delle altre imprese operanti nel cantiere; tutte le imprese diverse dalla capofila devono conformare le loro attività al cantiere realizzato dall impresa capofila, in particolare per quanto riguarda le sistemazioni logistiche, la viabilità interna e la segnaletica di sicurezza. Nel caso che dette imprese abbiano necessità di modificare il cantiere in una particolare area dello stesso (sia per quanto riguarda la recinzione e/o la viabilità interna e/o la segnaletica di sicurezza e/o altri aspetti) devono segnalare tali loro esigenze al coordinatore per l esecuzione dei lavori il quale, valutate le stesse d intesa con l impresa capofila e le imprese proponenti, dispone per l esecuzione di tali modifiche il cui eventuale onere finanziario è regolato tra di essi, comunque senza alcun addebito a carico del committente; tutte le imprese operanti nel cantiere devono attenersi oltre che alle norme di sicurezza previste nei rispettivi documenti di sicurezza più sopra citati, anche a tutte le norme di sicurezza previste nel presente piano di coordinamento e di sicurezza. Le imprese che ritengano di apportare a detto piano, motivate e circostanziate modifiche e/o integrazioni (ad esempio le norme di sicurezza per l uso di macchine o attrezzature non previste nel presente piano) devono comunicare le stesse al coordinatore per l esecuzione dei lavori. Egli valuterà tali proposte di modifica e/o integrazione e, se riterrà di accoglierle, provvederà a modificare di conseguenza il piano di coordinamento e sicurezza che verrà ritrasmesso a tutte le imprese operanti nel cantiere. Naturalmente la nuova versione di detto piano annullerà e sostituirà la precedente e costituirà il nuovo documento cui ci si dovrà attenere. In relazione alle esigenze di sicurezza, le modifiche e/o integrazioni potranno essere proposte anche più di una volta; nulla osta che un impresa utilizzi attrezzature e/o opere provvisionali appartenenti ad un altra impresa (ad esempio, nulla osta che il ponteggio realizzato dall impresa A venga utilizzato dall impresa B oppure che il complesso di saldatura ossiacetilenica di proprietà dell impresa C venga utilizzato dall impresa D). Naturalmente i rapporti di prestito e/o di noleggio e/o di comodato d uso e/o di altro tipo devono essere regolati tra le singole imprese, comunque senza alcun onere per il committente. E necessario che chi utilizza un attrezzatura o un opera provvisionale di proprietà di un altra impresa (e/o posata da un altra impresa) ne valuti, prima dell uso, la congruità e l efficienza sia sotto l aspetto funzionale che sotto quello della sicurezza, attenendosi in ogni caso, durante l uso, alle norme di sicurezza previste al riguardo; è compito del direttore tecnico del cantiere fissare le precedenze oppure individuare i più opportuni interventi in caso di conflitto fra due o più imprese circa l uso della medesima attrezzatura o della medesima opera provvisionale; il direttore tecnico del cantiere e il direttore tecnico dell impianto sono responsabili dell incolumità anche delle persone non addette al cantiere ma che, per vari motivi, hanno necessità di accedervi (fornitori, visitatori, funzionari degli organismi di vigilanza, committente, coordinatore per l esecuzione dei lavori e loro collaboratori). Essi, pag. -39

40 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) nell ambito del cantiere, devono essere, per quanto possibile, accompagnati dal direttore tecnico o da persona da lui delegata che farà loro utilizzare i necessari dispositivi di protezione; ogni esigenza ed ogni contestazione in tema di sicurezza derivanti dalla presenza di più imprese operanti nel cantiere devono essere sottoposte al coordinatore per l esecuzione dei lavori il quale di volta in volta valuta la cosa e decide in merito. Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza Copia del presente Piano di Sicurezza, a cura dei datori di lavoro, dovrà essere messa a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori almeno 10 giorni prima dell inizio dei lavori. I rappresentanti per la sicurezza, che dovranno essere preventivamente consultati sul piano da ciascun datore di lavoro, hanno il diritto di ricevere i necessari chiarimenti sui contenuti del piano stesso e di formulare proposte al riguardo. In ogni caso tali rappresentanti saranno consultati preventivamente sulle eventuali modifiche da apportare al piano e da presentare al coordinatore per l esecuzione dei lavori, come si dirà in seguito, da parte dell impresa che si aggiudica i lavori. Le procedure di consultazione e le eventuali proposte dei rappresentanti per la sicurezza dovranno risultare da appositi verbali di consultazione sottoscritti dai datori di lavoro e dagli stessi rappresentanti per la sicurezza, che apponendo la propria firma confermano l avvenuta consultazione, con l osservanza delle norme contenute nell Accordo interconfederale 22 giugno 1995 e s.m.i. per il settore industriale e nella contrattazione specifica di categoria. Nei cantieri ove si svolgono i lavori in cui siano presenti più imprese dovranno essere programmati incontri, a cura del coordinatore per l esecuzione dei lavori, per verificare l attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di assicurare il coordinamento tra i rappresentanti per la sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere, ovvero per rimuovere le difficoltà che dovessero ostacolare tale coordinamento. Adeguamento del piano Durante la realizzazione dell opera, il coordinatore per l esecuzione dei lavori adeguerà il presente piano in relazione all evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute. L impresa che si aggiudica i lavori potrà presentare al coordinatore per l esecuzione dei lavori proposta di integrazione al piano generale di sicurezza, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza. Sospensione dei lavori Il coordinatore per l esecuzione dei lavori, durante la realizzazione dell opera, provvederà a sospendere in caso di pericolo grave ed imminente le relative lavorazioni fino alla comunicazione scritta degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. Il coordinatore per l esecuzione dei lavori proporrà al committente, in caso di gravi inosservanze delle norme di sicurezza e di salute da attuare nel cantiere, la sospensione dei lavori, l allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il Committente o il Responsabile dei lavori non addotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, il Coordinatore provvederà a dare comunicazione dell inadempienza all Azienda Sanitaria Locale e alla Direzione Provinciale del lavoro. Controlli periodici di attrezzature e impianti antincendio, segnalazione, allarme - manutenzione pag. -40

41 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) A cura di ciascun datore di lavoro dovranno essere previsti controlli regolari su tutte le attrezzature e impianti antincendio, nonché sugli apparecchi di segnalazione e di allarme incendio, illuminazione di emergenza. Gli interventi di manutenzione saranno effettuati in conformità a quanto previsto dalla normativa cogente e/o dalla normativa tecnica e dalle istruzioni dei fabbricanti delle attrezzature stesse. Verifica delle misure di tutela I datori di lavoro, durante l esecuzione dell opera, osserveranno le misure di tutela di cui all art. 15 del D. Lgs. 81/08, e cureranno e verificheranno, in particolare: - il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; - la scelta dell ubicazione dei posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione; - le condizioni di movimentazione dei vari materiali; - la delimitazione e l allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose; - la corretta evacuazione dei detriti e delle macerie. Rischi prima non individuati: integrazione La valutazione dei rischi, così come elaborata nel presente Piano di sicurezza, dovrà essere periodicamente verificata dal COORDINATORE per l esecuzione dei lavori. Dopo piogge o altre manifestazioni atmosferiche notevoli e dopo le interruzioni prolungate dei lavori, la ripresa degli stessi sarà preceduta dal controllo della stabilità dei terreni, delle opere provvisionali, delle reti dei servizi e di quant altro suscettibile di comprometterne la sicurezza. In caso di individuazioni di situazioni di rischio prima non rilevate la valutazione dovrà essere opportunamente integrata con l aggiornamento delle misure di prevenzione. Operazioni di ripristino di una anomalia verificatasi In occasione di azioni da svolgere per fare rientrare nella normalità un anomalia verificatasi, non considerata nel presente documento, dovranno essere definite preventivamente a cura del COORDINATORE per l esecuzione dei lavori le modalità operative da eseguire e l efficienza delle attrezzature da utilizzare in relazione agli elementi di rischio presenti. Controllo della regolarità dei contratti di lavoro Il committente, il direttore dei lavori e il coordinatore per la sicurezza potranno visionare e avere copia di tutti quei documenti che riterranno legati agli aspetti della sicurezza del lavoro. Le imprese esecutrici dovranno consegnare al coordinatore per la sicurezza dichiarazione firmata dal legale rappresentante con l indicazione dei contratti collettivi applicati a tutti i lavoratori dipendenti e riportante il rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti da leggi, regolamenti e contratti collettivi. L impresa appaltatrice dovrà raccogliere tali dichiarazioni presso i suoi sub-affidatari e inoltrarle al coordinatore per la sicurezza. Le dichiarazioni sopra citate dovranno essere inoltrate entro due giorni dall inizio delle lavorazioni. Prescrizioni, disposizioni, verbali degli organi di vigilanza pubblici e paritetici Eventuali comunicazioni, prescrizioni, disposizioni, verbali degli organi di vigilanza e paritetici, rivolti alle imprese esecutrici, dovranno essere messi ad immediata conoscenza dei lavoratori e del coordinatore per la sicurezza ed esposte in bacheca. Tali documenti dovranno essere ordinatamente e completamente conservati in cantiere a cura della impresa appaltatrice, anche per quanto riguardasse i sub-affidatari. Il coordinatore per la sicurezza riceverà copia di tali documenti. pag. -41

42 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 12 DOCUMENTAZIONE DI CANTIERE In questo capitolo si riassumono i documenti che le imprese debbono possedere o richiedere o produrre per l attuazione del presente piano; naturalmente non sono necessari i documenti relativi ad eventi non attuati nel cantiere. Alcuni documenti devono essere depositati presso l ufficio di cantiere a disposizione dei funzionari degli organismi di controllo, del committente, del coordinatore per l esecuzione dei lavori, delle imprese stesse e dei loro lavoratori, altri documenti devono essere invece inviati o consegnati al coordinatore per l esecuzione dei lavori. Salvo casi particolari è sufficiente la fotocopia; le imprese devono però conservare gli originali presso i loro uffici, da esibire a richiesta; le dichiarazioni che le imprese debbono inviare o consegnare al committente e/o al coordinatore per l esecuzione dei lavori. Documentazione da depositare in cantiere L elenco dei documenti che ogni impresa, appaltatrice o subappaltatrice, deve depositare presso l ufficio di cantiere è il seguente: 1. Piano di sicurezza e coordinamento controfirmato. 2. Piano operativo di sicurezza controfirmato (tutte le imprese). 3. Il o i verbali di cantiere secondo il fac simile allegato al presente piano di sicurezza. 4. Copia della notifica preliminare e degli aggiornamenti della stessa ad integrazione quando previsto secondo il fac simile in allegato. L elenco sopra esposto riguarda unicamente i documenti aventi attinenza col presente piano, ossia con i temi afferenti la sicurezza e la salute dei lavoratori nel cantiere. Naturalmente presso la sede operativa delle imprese dovranno essere depositati e conservati anche altri documenti afferenti aspetti diversi da quelli appena indicati, come, ad esempio, l eventuale permesso edilizio, permessi di manomissione del suolo, ordinanza gestione traffico rilasciata dall ente preposto, il progetto dell opera se previsto, i libretti degli eventuali impianti di sollevamento, i libretti d uso e manutenzione delle macchine, i verbali di consegna e le informative sull uso dei DPI ai lavoratori, ecc. pag. -42

43 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 13 CONTENUTI DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA Di seguito si riportano i contenuti da inserire nel Piano Operativo di Sicurezza (POS) da predisporre da parte delle imprese appaltatrici; inoltre l impresa dovrà fornire quanto previsto dell allegato FAC SIMILE IDONEITÀ TECNICO PROFESSIONALE. Anagrafica impresa esecutrice Dovranno essere riportati i seguenti dati: Ragione sociale Indirizzo cap località Tel Fax Dichiarazione relativa ai requisiti tecnico professionali Dichiarazione relativa all organico medio annuo Notifica adempimenti relativi alla sicurezza Dichiarazione di avvenuta redazione del documento di valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. 81/08 dal quale risultino: nominativo del datore di lavoro nominativo del RSPP nominativo del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere nominativo del Medico competente nominativo/i degli addetti alla gestione delle emergenza del cantiere (pronto soccorso, lotta antincendio ed evacuazione) nominativo/i del RLS aziendale nominativo del soggetto delegato dal datore di lavoro per l attuazione delle misure di sicurezza contenuti della formazione e modalità di informazione assicurata ad ogni figura. Dichiarazione del medico competente dalla quale risulti: Programma sanitario Numero e relative qualifiche dei lavoratori dei lavoratori dipendenti dell impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa Idoneità dei lavoratori dell impresa in merito alle mansioni svolte Presa visione del PSC Valutazione in merito ad eventuali sostanze che verranno utilizzate dall impresa Ubicazione del cantiere Dovranno essere riportati i seguenti dati: Indirizzo cap località Tel Fax Natura dei lavori da eseguire Descrizione dei lavori oggetto dell appalto indicando le attività e/o le lavorazioni per le quali si richiederà l autorizzazione a subappalti e/o lavoratori autonomi (da aggiornare in corso d opera) e dei turni di lavoro Programma lavori L impresa aggiorna, dettagliandolo, il programma lavori fornito dal Committente, Progettista, Coordinatore, al fine di determinare la durata delle singole lavorazioni, l eventuale interferenza tra le fasi e la relativa successione secondo l organizzazione dell impresa pag. -43

44 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) Integrazioni e/o dettaglio ai contenuti del PSC Il dettaglio operativo e/o eventuali integrazioni ai contenuti del PSC, per meglio garantire la sicurezza dovranno essere riferite alla realtà del cantiere nel rispetto dei punti sotto elencati: a) modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni; b) protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall ambiente esterno; c) servizi igienico assistenziali; d) protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee; e) viabilità principale di cantiere; f) impianti di alimentazione e rete principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo; g) impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; h) misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento da adottare negli scavi; i) misure generali da adottare contro il rischio di annegamento; j) misure generali di protezione da adottare contro il rischio di caduta dall alto; k) misure per assicurare la salubrità dell aria nei lavori in galleria; l) misure generali di sicurezza da adottare nel caso di estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto; m) misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere; n) disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall art. 102 D.Lgs. 81/08; o) disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall art. 92, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 81/08; p) misure generali di protezione da adottare contro gli sbalzi eccessivi di temperatura. In relazione all ubicazione del cantiere ed al n d ei lavoratori presenti andranno specificati i presidi sanitari e di pronto soccorso indicando inoltre i numeri di telefono di pubblica utilità. Misure di prevenzione Estratto delle procedure aziendali di sicurezza relative alle mansioni svolte nello specifico cantiere dai propri lavoratori ed eventuali indicazioni sulla movimentazione manuale dei carichi Descrivere le procedure di sicurezza di tipo funzionale/organizzativo che dovranno essere osservate nelle fasi e sottofasi di lavoro previste nel PSC, che sono di competenza dell impresa, ivi compresa l installazione di attrezzature, macchine ed impianti. Elenco delle macchine ed attrezzature Indicare le macchine e le attrezzature che verranno utilizzate in cantiere riportando le procedure per il loro utilizzo in sicurezza. Elenco ponteggi Indicare i ponteggi, i ponti su ruote a torre e le altre opere provvisionali di notevole importanza, nonché degli impianti utilizzati nel cantiere Elenco dei DPI Indicare, in relazione alle mansioni svolte, i DPI messi a disposizione dei lavoratori e le modalità per il loro utilizzo. Informazione e Formazione Indicare la documentazione in merito all informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere. Utilizzo prodotti chimici e/o pericolosi pag. -44

45 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) Indicare le procedure di sicurezza e le informazioni per i lavoratori in merito all uso di prodotti chimici e/o pericolosi non indicati nel PSC. Stoccaggio materiali e/o rifiuti Identificare le aree di cantiere individuate per lo stoccaggio di: materiali, attrezzature, rifiuti (indicandone le modalità di evacuazione e l eventuale documentazione di riferimento) Valutazione rischio rumore e del rischio danni da forti vibrazioni Estratto dei valori (livello di esposizione medio) assegnati ai gruppi omogenei dei lavoratori, individuati nel documento di valutazione del Rischio Rumore redatto ai sensi del D.Lgs. 81/08, e quello per le valutazioni sul rischio danni da forti Vibrazioni. Gestione emergenze Dichiarazione dalla quale risulta che gli addetti alle emergenze hanno preso visione delle procedure previste dal POS controfirmata dagli stessi. Gestione subappalti L impresa verifica i requisiti tecnico professionali e l iscrizione alla CCIAA delle imprese subappaltatrici e richiede alle stesse la redazione del POS con i relativi allegati. Revisione POS Il POS dovrà essere aggiornato in seguito a eventuali variazioni del PSC e/o eventuali variazioni di attività lavorative e/o procedure già predisposte dall impresa. pag. -45

46 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 14 ALLEGATI ALLEGATO 1) CALCOLO ONERI PER LA SICUREZZA ALLEGATO 2) SCHEDE DELLE SICUREZZA Attività FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Documenti di riferimento SCHEDA A) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM SCHEDA B) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI SCHEDA C) REINETRRI SISTEMAZIONI ESTERNE - ASFALTATURE SCHEDA D) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM SCHEDA E) INTERVENTI IDRAULICI SU CONDOTTE FOGNARIE SCHEDA F) ALLEGATO 3) FAC SIMILE NOTIFICA PRELIMINARE ALLEGATO 4) FAC SIMILE VERBALE DI CANTIERE - FASCICOLO ALLEGATO 5) FAC SIMILE IDONEITÀ TECNICO PROFESSIONALE (da allegare all appalto) pag. -46

47 "' ACQUA.) NOVARA.VCO \, S.pA APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev oo (giugno 2012) 14.1 ALLEGATO 1) "CALCOLO ONERI PER LA SICUREZZA" pag. -47

48 Complessa e problematica è stata l individuazione degli oneri per la sicurezza per i motivi di seguito riportati: Che l appalto ha per oggetto prestazioni continuative di servizio quale obbligo di garantire la continuità di servizi essenziali anche in condizioni di emergenza ex art. 100 comma 6 d.lgs 81/08 e smi (servizio idrico integrato). Che il PSC ha per scopo l individuazione di carattere di guida per interventi di allacciamento manutenzione delle reti, e interventi potenziali in emergenza (che prevede in prima istanza la messa in sicurezza del cantiere stesso; Che il numero degli interventi non è facilmente quantificabile nell arco della durata dell appalto; Che la tipologia degli interventi è estremamente eterogenea e come tale gli apprestamenti organizzativi e di messa in sicurezza sono estremamente variabili (in funzione alla estensione dello scavo, alla profondità, alla viabilità dell area ed all eventuale presenza assenza di movieri e/o impianti semaforici, tipologia di condotte interessate dall intervento, ecc. Da quanto sopra si elencano le principali voci alle quali si cercherà di fare una stima di massima. Sono comprese: AZIONI ORGANIZZATIVE -GESTIONALI Y azioni di informazione e formazione del personale agli specifici rischi di cantiere e le azioni di coordinamento con le imprese appaltatrici/subappaltarici; Y azioni di verifica e controllo aggiuntive previste nel piano di sicurezza e coordinamento; AZIONI OPERATIVE FINALIZZATE ALLA SICUREZZA Y installazione cartelli segnalatori, delimitazione con coni, deviazioni del traffico veicolare, lampade di segnalazione, cassette pronto soccorso per ciascuna squadra, estintore sul mezzo, armature degli scavi con semplici pannelli di legno e puntelli (scavi fino a 2mt), utilizzo di cellulare di cantiere sempre carico e funzionante. Y Delimitazione di zone realizzata mediante transenne metalliche continue costituite da cavalletti e fasce orizzontali di metallo di altezza approssimativa cm 15 colorate a bande inclinate bianco/rosso (nei cantieri di semplice esecuzione e che si devono concludere nell arco dela giornata lavorativa), recinzione in pannelli di rete metallica su idonee basette in cls o metalliche (per cantieri che prevedono l aggiornamento della notifica preliminare) o nastro a bande inclinate bianco/rosso nei cantieri più veloci e semplici (2-4ore). Allestimento in opera e successiva rimozione. (PER I CANTIERI INERENTI ESTENSIONI DI RETE LE RECINZIONI EVRRANNO COMPUTATE A MISURA CASO PER CASO). Y fornitura di tutti i D.P.I. previsti nel piano. Y Manutenzione macchinari ed attrezzature (obbligatorie). Tutti i prezzi per la determinazione analitica degli oneri della sicurezza, nonché quelli di riferimento per la determinazione di oneri aggiuntivi per opere provvisionali impiegate in corso d opera oltre a quanto previsto nella presente valutazione, sono riportati nell ultima pubblicazione del prezzario della Regione Piemonte OO.PP. 2014, pertanto non si allega tutto il prezzario in quanto è pubblico.

49 Se ne deduce quindi le seguenti e principali voci, per quali si cercherà di fare una stima di massima tenuto conto dei seguenti fattori: Durata media dei lavori ad intervento: mezza giornata (4 ore) Imprese e squadra tipo intervento: N imprese presenti acquedotto 2 Ditta + Committente. N imprese presenti fognatura 1 Ditta N dipendenti medio acquedotto 4 Ditta+2 Committente N dipendenti medio fognatura 3 Ditta Nota: il personale della committenza non sarà sempre presente per gli allacciamenti su acquedotti, inoltre lo stesso non è autorizzato ad accedere al cantiere in caso di condotte in cemento amianto; Lavorazioni previste: allestimento cantiere, scavo, allacciamento e chiusura cantiere. Si deve inoltre garantire il ripristino dei tappetini (come da indicazioni scheda A) Dotazione minima della squadra per lavori ordinari e di semplice esecuzione oltre al materiale (tubi materiali di consumo, chiusini ecc.)previsto per l intervento (max.1 giornata lavorativa): n.1 scavatore, mezzo autorizzato al trasporto dei materiali di risulta, n.1 taglia asfalti, n.1 martello demolitore, n. 10 sacchi di asfalto a freddo, n.5 sacchi di cemento a presa rapida, n.10 coni di segnalazione, n.8 cartelli di cantiere per segnalazione e regolamentazione traffico, nastro bianco e rosso,n.8 transenne mobili o estensibili con fascia metallica bianca e rossa, cassetta pronto soccorso, estintore sul mezzo, n.2 lampade di segnalazione a luce intermittente gialla (da impiegare solo nelle segnalazione di eventuali mancati ripristini o dissesti a seguito dei reinterri degli scavi GLI SCAVI NON DEVONO RIMANERE APERTI DI NOTTE SE NON PREVIA AUTORIZZAZIONE DEL CSE), n.2 occhiali di protezione da schegge oltre ai normali DPI previsti. ATTIVITÀ DI CANTIERE: SOGGETTO NOTIFICA PRELIMINARE GENERALE DELL INIZIO DELL APPALTO COMMITENZA (DA COMUNICARE AGLI ENTI AD INIZIO APPALTO) AUTORIZZAZIONE MANOMISSIONE SUOLO PUBBLICO /ORDINANZA CHIUSURA O VARIAZIONE CIRCOLAZIONE VEICOLI: SOPRALUOGO PREVENTIVO AL CANTIERE (DETERMINAZIONE DEI RISCHI) COMMITTENZA DITTA AFFIDATARIA CON COMUNICAZIONE SCRITTA AL CSE A MEZZO DI VERBALE DI SOPRALLUOGO (COMMITENZA/CSE SE RICHIESTO PER ISCRITTO DALLA DITTA AFFIDATARIA) AGGIORNAMENTO NOTIFICA PRELIMINARE VERIFICA SOTTOSERVIZI E RICHIESTA SOPRALUOGO/DOCUMENTI ENTI GESTORI ALLESTIMENTO CANTIERE: SCAVO ALLACCIAMENTO / RIPARAZIONE CONDOTTE ACQUEDOTTO ALLACCIAMENTO / RIPARAZIONE CONDOTTE FOGNATURA CHIUSURA SCAVO E SMANTELLAMENTO CANTIERE COMMITTENZA (SULLA BASE DELLE INDICAZIONI COMUNICATE PER INSCRITTO A MEZZO DI VERBALE DI SOPRALLUOGO DALLA DITTA AFFIDATARIA) DITTA AFFIDATARIA DITTA AFFIDATARIA DITTA AFFIDATARIA COMMITTENZA - DITTA AFFIDATARIA (ALL OCCORRENZA) DITTA AFFIDATARIA DITTA AFFIDATARIA

50 RIPRISTINI MEDIANTE STESURA DI CONGLOMERATO BITUMINOSO CHIUSO TAPPETO DI USURA : DITTA AFFIDATARIA : COME INDICATO IN ALLEGATO A DEL PSC IL TAPPETO DI ASFALTO SOLITAMENTE REALIZZATO IN FASE SUCCESSIVA ALL ALLACCIAMENTO. IL SISTEMA DI SEGNALAMENTO È COSTITUITO DA UN SEGNALE MOBILE DI PREAVVISO E DA UN SEGNALE MOBILE DI PROTEZIONE CHE SI SPOSTANO IN MODO COORDINATO ALL AVANZAMENTO DEI LAVORI IN MODO CHE ENTRAMBI SIANO COMUNQUE SEPARATAMENTE VISIBILI DA ALMENO 300 METRI. I SEGNALI MOBILI POSSONO ESSERE POSTI SU UN VEICOLO DI LAVORO O SU UN CARRELLO TRAINATO. GENERALMENTE SI DELIMITA LA ZONA DI LAVORO CON CONI O PALETTI DI DELIMITAZIONE.

51 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.00 (giugno 2012) 14.2 ALLEGATO 2) SCHEDE DELLE SICUREZZA Attività FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Documenti di riferimento SCHEDA A) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM SCHEDA B) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI SCHEDA C) REINETRRI SISTEMAZIONI ESTERNE - ASFALTATURE SCHEDA D) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM SCHEDA E) INTERVENTI IDRAULICI SU CONDOTTE FOGNARIE SCHEDA F) pag. -48-

52 SCHEDA A) FASE DI ALLESTIMENTO APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI 1. A T T R E Z Z A T U R E M I N I M E / M A N U T E N Z I O N I Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni sono: Segnaletica da cantiere stradale Autocarro e autogrù; Solleva chiusini (o piccone/ leve varie) Dispositivi di illuminazione per eventuali interventi in ore serali o notturne con adeguata autonomia La Ditta dovrà garantire la necessaria manutenzione di macchinari e attrezzature fornite, nonché dei dispositivi di protezione individuali messi a disposizione del personale. 2. R E Q U I S I T I D I I D O N E I T À D E L P E R S O N A L E Al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività la Ditta dovrà: utilizzare personale esperto; garantire la formazione, informazione e addestramento, del personale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e all uso degli specifici macchinari e attrezzature messe a disposizione. 3. R I S C H I E M I S U R E D I P R E V E N Z I O N E N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione Predisporre cantiere attenendosi a quanto indicato nelle seguenti note * A Incidenti stradali in genere, malfunzionamento dei dispositivi frenanti o di segnalazione, manovre erronee dell automezzo protagonisti attivi o passivi Compreso rischi da ribaltamento del mezzo Schiacciamenti investimenti R 4*3=12 alto Mezzi di trasporto in buono stato di conservazione e revisionati; macchine immesse sul mercato e conformi alle norme di sicurezza ("Direttiva Macchine"). In particolare dovranno essere sempre ben funzionanti i segnalatori acustici e luminosi durante le manovre di retromarcia. Disporre di rampe di salita delle pale meccaniche conformi e certificate. L operatore dell automezzi e pala meccanica deve attenersi alle seguenti istruzioni: o rispettare il codice stradale (inoltre mezzi di trasporto confortevoli, cabina di guida insonorizzata, ammortizzata) ed in particolare limitare la velocità del mezzo (presso impianti limiti 10 Km/h); Utilizzare la macchina solo per il suo uso specifico; o lasciare la macchina in posizione sicura e in modo tale da non poter essere utilizzata da persone non autorizzate; o posizionare le eventuali rampe di salita del automezzo (rampe per piccole pale meccaniche), adeguatamente e ben stabilizzate al suolo e al mezzo, evitare movimenti improvvisi o cedimenti (utilizzare e verificare il SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 1/10 01 SPP Direzione Operativa

53 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione regolare funzionamento dei dispositivi frenanti e stabilizzanti del automezzo); o durante la salita della pala sul automezzo, nessun altro operatore dovrà sostare nel raggio di azione (della rampa e della pala). o un operatore da terra ed adeguata distanza dei mezzi dovrà controllare ogni operazione e segnalare tempestivamente eventuali situazioni di pericolo (es. movimenti improvvisi della rampa, o manovre erronee con sbilanciamento del carico sulle stesse, ecc). o allontanare le persone prima dell inizio manovra e dei successivi lavori; o non operare in presenza di personale nel raggio di azione della macchina; o verificare la stabilità del automezzo in relazione alle condizioni di stabilità del suolo (tenuto conto di eventuali fronti di scavo o terreni sconnessi) e al carico complessivo della stessa; o verificare che l area di manovra sia libera da materiale / persone (chiedere ausilio a distanza del personale a terra con bandierine segnaletiche durante le manovre); o effettuare opportune pause fisiologiche. B Caduta di materiale trasportato dagli autocarri o dagli elevatori Rischi di schiacciamento, ribaltamento, seppellimento, urti e colpi a varie parti del corpo capo compreso; R 4*2=8 Medio alto - posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che non possa subire spostamenti durante il trasporto, tenendo anche conto di situazioni anormali (incidenti stradali ecc), e di eventuali piani inclinati (distribuire adeguatamente il carico; - Non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata ed utilizzare sempre gli stabilizzatori. - Non caricare materiale sfuso oltre l altezza delle sponde; Non posizionarsi in prossimità di scavi e/o voragini. - Utilizzare gru omologate, verificate, certificate, corrispondente alla norma; - Utilizzare funi e cavi di imbraco, ganci idonei per il carico da sollevare (costantemente monitorati e revisionati). Durante lo spostamento degli elementi mantenere equilibrati i carichi curando la corretta tensione delle funi di imbracatura. Utilizzare i punti di fissaggio previsti dal fabbricante per il fissaggio delle funi di imbracatura. Non tenere i carichi sospesi oltre il tempo necessario alle operazioni di scarico. C Movimentazione materiali vari attrezzature, chiusini (urti colpi schiacciamenti, MMC) MMC, schiacciamento arti R 3*3=9 Medio alto Fermo il principio di limitare il più possibile la movimentazione manuale, soprattutto se i carico è ingombrante o difficile da afferrare; deve essere rispettato il limite di 25kg per persona. I lavoratori devono essere informati per le modalità corrette di movimentazione. Il personale addetto a protratte operazioni di carico e scarico di materiali deve essere frequentemente turnato. SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 2/10 01 SPP Direzione Operativa

54 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione Durante la movimentazione della segnaletica indossare sempre i guanti (rischio di taglio da parte delle lamiere) CHIUSINI: Sbloccare eventuali chiusini (generalmente del peso di circa 70 kg) dalle sedi rimuovendo preventivamente le incrostazioni/residui o chiederne la rimozione. Pulire i punti di ancoraggio chiusini per consentire la buona presa dei dispositivi di sollevamento. Operare con la massima cautela possibilmente utilizzando idonei solleva chiusini e /o adeguate leve; Mantenere a debita distanza gli arti in modo tale da evitare urti colpi e schiacciamenti o proiezione delle attrezzature in uso. Posizionare i chiusini in posizione tale da non creare ulteriore intralcio nelle operazioni successive. Evitare ogni movimentazione manuale o movimenti repentini che possano causare danno alla schiena e/o arti. Posizionare barriere di protezione del chiusino aperto per evitare la caduta del personale all interno e/o di terzi eventuali. Presidiare costantemente il o i chiusini aperti. In caso di caduta del chiusino all interno della botola oltre la delimitazione adeguata dello stesso e la segnalazione cantiere sollecitare l immediata sostituzione (non accedere all interno). D Utilizzo di macchinari e attrezzature. Vedasi POS della Ditta I lavoratori di ACQUA NOVARA.VCO S.p.A. dovranno essere allontanati dal raggio di azione sia degli eventuali bracci meccanici utilizzati, sia da eventuali operazioni in cui si potrebbero verificare ribaltamenti del mezzo (ribaltamento materiale e operazioni di salita e discesa della pala meccanica dal mezzo), compreso il divieto di accesso in cabina); Disporre di automezzi confortevoli con cabine guida adeguatamente ammortizzati da rischio vibrazioni ed eventualmente insonorizzati e climatizzati) SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 3/10 01 SPP Direzione Operativa

55 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione In prossimità di linee elettriche aeree è obbligo rispettare la distanza di sicurezza, come previsto da Buona Tecnica (vedi tabella), distanza evidentemente dovrà essere tenuta dalle parti più sporgenti della pal meccanica o del mezzo. E Interferenza con linee elettriche aeree Elettrocuzione R 4*1=4 Medio Prima dell avvio attività monitorare anche per mezzo della scheda cantiere la presenza ed eventuale interferenza con linee elettriche aeree. In prossimità di linee elettriche aeree è obbligo rispettare la distanza di sicurezza, almeno di 5,00 m dalle parti più sporgenti (prestare la massima attenzione in caso di accesso a cantieri edili dove potenzialmente presenti cavi volanti ). Potenza (KW) < 1 Distanza minima consentita (m) ,5 3,5 3 F Ipoacusia da rumore e vibrazioni Non rilevato Utilizzare mezzi di trasporto confortevoli, cabina di guida insonorizzata, ammortizzata. Si resta in attesa di indicazioni come da POS. G Uso di sostanze alcoliche e stupefacenti Uso automezzi patenti C e pala meccanica. Obbligo di monitoraggio del personale secondo le vigenti normative in materia. Scarpe e/o stivali antinfortunistiche (antisdruciolo, lamina e puntale rinforzati ) Guanti (ad adeguata resistenza meccanica e protezione da agenti biologici) D.P.I. suggeriti da utilizzare/ disporre Elmetto Vestiario alta visibilità (anche in caso di pioggia) Ortoprotettori se previsti da POS e valutazione rischio del appaltatore (su cantieri stradali dove sussiste il rischio di essere coinvolti in incidenti provocati da automezzi in circolazione dovranno essere utilizzati con oculata attenzione) La Ditta dovrà inoltre provvedere affinché lo stoccaggio e l evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente. SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 4/10 01 SPP Direzione Operativa

56 4. A P P R E S T A M E N T I O R G A N I Z Z A T I V I D E L I M I T A Z I O N E C A N T I E R E 4.1 Riferimenti normativi - stralcio Art. 21 del Nuovo Codice della Strada (D.Lgs. 285 del ) stabilisce le norme relative alle modalità e ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri, alla realizzazione della visibilità sia di giorno che di notte del personale addetto ai lavori, agli accorgimenti necessari per la regolazione del traffico, nonché le modalità di svolgimento dei lavori nei cantieri stradali. Articoli dal 30 al 43 del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della Strada D.P.R. 495 del Decreto Ministeriale : disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo. Articolo 108 Dlgs.81/08 e smi - Viabilità nei cantieri: fermo restando quanto previsto al punto 1 dell ALLEGATO XVIII., durante i lavori deve essere assicurata nei cantieri la viabilità delle persone e dei veicoli. 4.2 Che cos è un cantiere stradale e quale tipologia di cantieri stradali si prevedono nel PSC/PSS? Deve intendersi tutto ciò che rappresenta un anomalia della sede stradale ed ogni tipo di ostacolo che si può trovare sulla strada. Evidente allora la necessità di far fronte a delle situazioni anomale che, se non organizzate e disciplinate in modo uniforme sono fonti di potenziale pericolo per tutti. Si tratta di: cantieri la cui durata non superi i due giorni: comportano l utilizzazione di segnali mobili (es. coni di delimitazione del cantiere) cantieri mobili caratterizzati da una velocità media di avanzamento dei lavori, che può variare da poche centinaia di metri al giorno a qualche chilometro l ora; pertanto deve essere adeguatamente presegnalato e segnalato; il sistema di segnalamento è costituito da un segnale mobile di preavviso e da un segnale mobile di protezione che si spostano in modo coordinato all avanzamento dei lavori in modo che entrambi siano comunque separatamente visibili da almeno 300 metri; i segnali mobili possono essere posti su un veicolo di lavoro o su un carrello trainato; generalmente si delimita la zona di lavoro con coni o paletti. 4.3 Delimitazione cantiere criticità varie Visti l intenso traffico veicolare lungo diverse strade urbane e ed extraurbane (rischio alto di investimento), la presenza di aree con elevata presenza di pedoni (turistiche, scuole, ecc. ecc.), la necessità di aprire i chiusini stradali con passo uomo (in alcuni casi posto anche a notevole profondità), l evenienza di interventi in emergenza (anche giorni festivi e/o ore notturne), per la delimitazione/gestione cantiere da parte della Ditta saranno necessari: personale adeguatamente addestrato, formato ed equipaggiato per allestimento dei cantieri stradali (disporre di adeguata segnaletica e conoscenze adeguate alla corretta distribuzione della stessa) adeguata numero di cartelli o attrezzature segnaletiche tenuto conto anche delle condizioni locali (situazioni di bassa visibilità per condizioni meteoriche avverse o notturne, presenza di curve e dossi, ecc.) personale munito di adeguati DPI (obbligo di indumenti AV di classe II o superiore); adeguate transenne o parapetti al fine di garantire che il personale o terzi non cadano all interno dei pozzetti, che la Ditta dovrà comunque presidiare costantemente; SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 5/10 01 SPP Direzione Operativa

57 pianificare opportunamente gli interventi affinché siano evitati gli orari di massima presenza di pedoni e/o automezzi (orari di punta del traffico, uscita / accesso scuole, ecc.); interdire l accesso a terzi nel cantiere o lasciare incustoditi pozzetti o botole aperte. programmare i lavori al fine di evitare le situazioni di maggiore rischio per la propria o altrui incolumità. Ai fini di quanto sopra la Ditta ha l onere di delimitare il cantiere e la messa in sicurezza dello stesso (si ricorda che il personale di Acqua Novara.VCO S.p.A. ha funzioni meramente di presidio) 4.4 NOTE e linee guida operative inerenti la segnaletica e il controllo della circolazione Le strade dove si svolgeranno i lavori dovranno essere delimitate e in alcuni casi dovrà essere impedito il traffico veicolare. Sarà perciò necessario verificare preliminarmente la situazione locale (verbale di cantiere), e al occorrenza concordare con il Comune l occupazione del suolo pubblico nonché tempistiche e segnalazioni delle interruzioni stradali. Occorre tenere in debito conto di una ulteriore serie di esigenze nell allestimento cantiere, quali: consentire il passaggio di mezzi di soccorso anche estranei al cantiere; verificare lo spazio di arresto degli automezzi si di cantiere che del traffico stradale (pioggia, gelo, neve, situazioni di scarsa visibilità per presenza di nebbie o ostacoli visivi, ecc); presenza di idonei passaggi anche per gli operatori di cantiere (oltre che per i pedoni), anche a fronte di eventuali schizzi e getti; Adeguata visibilità e protezione dei movieri e garantire la comunicazione tra gli stessi. 7.3 ESEMPI DI DELIMITAZIONE E SEGNALAZIONE CANTIERE IN: AMBIENTE URBANO SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 6/10 01 SPP Direzione Operativa

58 Lavori su strade urbane: larghezza della carreggiata disponibile: > 5.60 m Larghezza della corsia disponibile > 2.75 m - delimitare sempre l area con birilli e nastro segnaletico; - osservare le distanze (tra segnaletica e segnaletica tra inizio cantiere e segnaletica); Lavori su strade urbane: larghezza della carreggiata disponibile: > 5.60 m Larghezza della corsia disponibile < 2.75 m - delimitare sempre l area con birilli e nastro segnaletico; - osservare le distanze (tra segnaletica e segnaletica tra inizio cantiere e segnaletica); Lavori su strade urbane: ORE NOTTURNE: vedi segnalatori luminosi (da ½ ora dopo il tramonto a ½ ora dopo l alba) Lavori su strade urbane: PASSAGGI PEDONALI: se non esiste un marciapiede o è occupato dal cantiere predisporre un corridoio largo almeno 1 m IN CASO DI PERICOLO, GLI OPERATORI DEVRANNO SEGNALARE IMMEDIATAMENTE la situazione, AL FINE DI INDIVIDUARE E ADOTTARE GLI OPPORTUNI ACCORGIMENTI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI (movieri, integrazione della segnaletica, semafori, blocco del traffico e/o attesa di orari con minore traffico veicolare- pedonale, ecc.). 7.4 ESEMPI DI DELIMITAZIONE E SEGNALAZIONE CANTIERE IN: AMBIENTE URBANO SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 7/10 01 SPP Direzione Operativa

59 7.5 ESEMPI DI DELIMITAZIONE E SEGNALAZIONE CANTIERE IN AMBIENTE EXTRA URBANO SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 8/10 01 SPP Direzione Operativa

60 MEZZI e ATTREZZATURE da CANTIERE SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 9/10 01 SPP Direzione Operativa

61 I cartelli segnaletici dovranno essere sistemati / risistemati in corso d opera all occorrenza in modo che siano sempre visibili a distanza, eventualmente utilizzando strutture di sostegno rialzate ad altezza uomo per una maggiore visibilità, opportunamente trattenuti al piede (contrappesi). In caso di rischi specifici o di segnalazione di manufatti e/o oggetti particolari, i cartelli dovranno essere installati nelle immediate vicinanze del manufatto/oggetto. I cartelli dovranno essere rimossi quando non sussiste più la situazione che ne richiedeva la presenza. I mezzi devono segnalare acusticamente i movimenti in particolare il segnalatore acustico di retromarcia. Le movimentazione mezzi se la visibilità non fornisce adeguate garanzie deve essere accompagnata da operatore a terra che effettui segnalazioni gestuali nel rispetto della normativa vigente (come di seguito). Comando: Attenzione inizio operazioni Verbale: VIA Gestuale: Le due braccia sono aperte in senso orizzontale, le palme delle mani rivolte in avanti. Comando: Alt interruzione fine del movimento Verbale: ALT Gestuale: Il braccio destro è teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti. Comando: Fine delle operazioni Verbale: FERMA Gestuale: Le due mani sono giunte all'altezza del petto. Comando: Sollevare Verbale: SOLLEVA Gestuale: Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrive lentamente un cerchio. Comando: Abbassare Verbale: ABBASSA Gestuale: Il braccio destro teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrive lentamente un cerchio. Comando: Distanza verticale Verbale: MISURA DELLA DISTANZA Gestuale: Le mani indicano la distanza. Comando: Avanzare Verbale: AVANTI Gestuale: Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all'indietro; gli avanbracci compiono mivimenti lenti in direzione del corpo Comando: Retrocedere Verbale: INDIETRO Gestuale: Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli avambracci compiono movimenti lenti che si allontanano dal corpo. Comando: A destra Verbale: A DESTRA Gestuale: Il braccio destro, teso più o meno lungo l'orizzontale, con la palma della mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione. Comando: A sinistra Verbale: A SINISTRA Gestuale: Il braccio sinistro, teso più o meno in orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione. Comando: Pericolo alt o arresto di emergenza Verbale: ATTENZIONE Gestuale: Entrambe le braccia tese verso l'alto; le palme delle mani rivolte in avanti. Comando: Distanza orizzontale Verbale: MISURA DELLA DISTANZA Gestuale: Le mani indicano la distanza. SCHEDA A) FASE DI APPROVVIGIONAMENTO E MOVIMENTAZIONE MATERIALI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 10/10 01 SPP Direzione Operativa

62 S C A V I A P R O F O N D I T A I N F E R I O R E A C M SCHEDA B) 1. A T T R E Z Z A T U R E M I N I M E / M A N U T E N Z I O N I Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni sono: - martello demolitore - escavatore - autocarro - utensili a mano La Ditta dovrà garantire la necessaria manutenzione di macchinari e attrezzature fornite, nonché dei dispositivi di protezione individuali messi a disposizione del personale. Se in presenza di scavi profondi (maggiori a 150 cm), ci si dovrà attenere alle indicazioni di cui all allegato: RISCHI PARTICOLARI punto 1) Nel caso di presenza di condotte in cemento amianto si dovranno proseguire i lavori come da Piano di Lavoro condiviso con la committenza e approvato dall organo di vigilanza territorialmente competente (SPRESAL). Allo scopo si precisa che oltre attenersi alle disposizioni di cui Tit.IX Capo III Protezione dai rischi connessi all esposizione all Amianto di cui Dlgs 81/08 come modif. da Dlgs 106/09 l impresa affidataria o sub appaltatrice dovrà obbligatoriamente disporre dei requisiti tecnici come previsti dal art.256 del succitato decreto. Si allega al presente PSC: - Censimento delle condotte esistenti lungo il territorio di competenza 2. R E Q U I S I T I D I I D O N E I T À D E L P E R S O N A L E Al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività la Ditta dovrà: utilizzare personale esperto; garantire la formazione, informazione e addestramento, del personale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e all uso degli specifici macchinari e attrezzature messe a disposizione. 3. R I S C H I E M I S U R E D I P R E V E N Z I O N E N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione A Incidenti stradali in genere, malfunzionamento dei dispositivi frenanti o di Schiacciamenti investimenti R 4*2=8 medio alto L operatore delle macchina per il movimento della terra deve attenersi all seguenti istruzioni: deve allontanare le persone prima dell inizio del lavoro; deve lasciare la macchina in posizione sicura e i modo tale da non poter SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 1/9

63 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione segnalazione, manovre erronee dell automezzo protagonisti attivi o passivi Compreso rischi da ribaltamento del mezzo essere utilizzata da persone non autorizzate; non deve utilizzare la macchina per il sollevamento di persone; Non operare in presenza di personale nel raggio di azione della macchina; Verificare ulteriori indicazioni come da SCHEDA A) allegata al presente documento. B caduta nello scavo lasciato scoperto Rischio di distorsioni e rottura arti R 3*2=8 medio - delimitare lo scavo; - non sostare lungo il fronte dello scavo (cedimento terreno) - predisposte idonee andatoie con larghezza non inferiore a m 0,6 per il transito di uomini ed a m. 1,20 per il trasporto di materiali. - tutte le zone prospicienti il vuoto ( dislivello superiore a m 0,5 ) devono essere protette con parapetto solido o mezzi equivalenti; Controllare frequentemente le condizioni delle barriere e delle delimitazioni predisposte provvedendo se necessario alla loro manutenzione. - I cumuli di materiali di sterro, i materiali ed i veicoli in movimento devono essere tenuti a distanza dai luoghi di scarico; non è consentito lo stoccaggio dei materiali sui bordi dello scavo. - Si rimanda a scheda A per quanto concerne le linee elettriche aeree; C Interferenza con sottoservizi (reti gas e rete elettrica interrate) Elettrocuzione R 4*2=8 Medio Alto Prima dell'inizio dello scavo, devono essere prese le misure necessarie ad individuare e ridurre al massimo i pericoli derivanti dalla presenza di cavi sotterranei e altri sistemi o reti di distribuzione; è obbligatorio coordinare le procedure di scavo con gli enti ed i soggetti locali preposti alla gestione ed alla manutenzione delle reti al fine di provvedere alle eventuali disattivazioni. Come da capitolato d appalto l onere di verificare le condizioni di cui sopra spettano alla Ditta Prima di iniziare gli scavi la Ditta dovrà procedere, a suo carico, all'individuazione dei servizi sotterranei esistenti, non solo mediante opportune informazioni acquisite presso gli Enti interessati, ma nel caso, mediante sondaggi e scavi d'indagine eseguiti a sua integrale cura e spese. Dovrà inoltre obbligatoriamente trasmetterne per conoscenza al Committente, comunicazione di quanto rilevato sia che presenti o meno di linee elettriche, gas, acqua, telefoniche, ecc. D Seppellimento per frana Seppellimento R 4*1=4 I lavori mobili o fissi situati in uno scavo devono essere solidi e stabili, tenendo SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 2/9

64 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione Medio conto: - del numero di lavoratori che li occupano; - dei carichi massimi che essi possono essere chiamati a sopportare e della loro ripartizione; - delle influenze esterne che essi possono subire; Qualora il supporto e gli altri componenti di questi posti di lavoro non presentino una stabilità intrinseca, bisognerà assicurare la loro stabilità con mezzi di fissaggio appropriati e sicuri per evitare ogni spostamento intempestivo o involontario dell'intero posto di lavoro o di parti di esso. Devono prevedersi adeguate precauzioni nel caso di scavi a seconda delle singole esigenze che si possano verificare, in particolare: - la predisposizione eventuale di strutture di sostegno (ad es. puntellatura, sostegno a scarpa, paratie, pendenze particolari) previa esecuzione degli scavi, con l obiettivo di evitare frane o smottamenti del terreno; - la predisposizione di strutture di recinzione, di parapetti e relative coperture delle aree soggette a scavo per prevenire i pericoli relativi alla caduta di una persona, di materiali o di oggetti; - consentire ai lavoratori di mettersi al sicuro in caso d'incendio o di irruzione di acque o di materiali. - posizionare automezzi in modo tale che non possano essere coinvolti nello scavo e del personale in esso operante Oltre quanto indicato in scheda A allegata al presente, i lavoratori dovranno rimanere nell area delimitata ed indossare comunque indumenti ad alta visibilità. E Investimento R= 4*2=8 Medio alto Sarà valutata tra Committenza e con la Ditta la possibilità di bloccare la viabilità almeno su una carreggiata, secondo quanto previsto nella fase di allestimento cantiere. - Bisogna comunque: - esporre idonea segnaletica inerente la viabilità, le prescrizioni di sicurezza, i divieti e gli obblighi da osservare. - la velocità dei mezzi in entrata, uscita e transito nell'area di cantiere deve essere ridotta il più possibile e comunque osservando i limiti stabiliti; - eventualmente spostata e riposizionata la segnaletica in caso di avanzamento cantiere F Ipoacusia da rumore e vibrazioni Non rilevato Utilizzare mezzi di trasporto confortevoli, cabina di guida insonorizzata, ammortizzata. Si resta in attesa di indicazioni come da POS. G produzione polveri basso prevedere alla bagnatura del terreno ed eventualmente all uso di maschere con protezione almeno P1. SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 3/9

65 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione Scarpe e/o stivali antinfortunistiche (antisdruciolo, lamina e puntale rinforzati ) Guanti (ad adeguata resistenza meccanica e protezione da agenti biologici) Stivali antinfortunistica (all occorrenza) D.P.I. suggeriti da utilizzare/ disporre Elmetto Vestiario alta visibilità (anche in caso di pioggia) Ortoprotettori se previsti da POS e valutazione rischio del appaltatore (su cantieri stradali dove sussiste il rischio di essere coinvolti in incidenti provocati da automezzi in circolazione dovranno essere utilizzati con oculata attenzione); Mascherine di protezione da polveri all occorrenza (FFP1-2) 4. N O T E G E N E R A L I D I S A T T I V A Z I O N E S O T T O S E R V I Z I 4.1 note generali La presenza di reti di servizio può provocare gravi incidenti per la sicurezza dei lavoratori ed eventuali terzi presenti (luce, gas, ecc), ma anche gravi danni materiali (cavi telefonici, fibre ottiche, ecc), quando si fa uso di utensili o macchine di scavo. Nel caso specifico in cui i lavori di scavo devono essere effettuati in prossimità di gasdotti o linee elettriche sotterranee, occorre comunicarlo all azienda erogatrice e ottenere le necessarie autorizzazioni. Dalla scheda di rilievo sopralluogo cantiere la Ditta dovrà obbligatoriamente rilevare eventuali presenze di linee elettriche / gas / telefoniche, ecc. all ente gestore di competenza, per essere poi successivamente concordata la relativa disattivazioni se necessarie. Laddove l accesso avviene in proprietà privata il proprietario e/o l impresa presente dovrà tramite un proprio titolare comunicare l eventuale localizzazione di reti sotterranee e procedere alla relativa disattivazione. Dove non ci fosse l assoluta certezza della presenza o meno di reti sotterranee si dovrà procedere alla disattivazione delle stesse per il tempo necessario ai lavori. SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 4/9

66 4.2 comportamenti da tenere durante lo scavo al fine di evitare il contatto accidentale con sotto servizi - durante lo scavo nessun operatore dovrà essere presente all interno dello stesso onde evitare oltre a potenziali urti, possibili contatti accidentali con parti elettriche attive; - prima di accedere allo scavo assicurarsi mediante ispezione visiva della non presenza di cavi o condutture che possano essere danneggiate, allo scopo provvedere all eventuale aspirazione dell acqua presente nello stesso. - lo scavo deve essere avviato solo quando le aziende di servizio hanno comunicato l effettiva collocazione delle canalizzazioni; - quando non è possibile stabilire l esatta posizione delle canalizzazioni, il lavoro deve essere fatto con cautela e, quando possibile, con scavo manuale. - per garantire la salubrità dell aria nella trincea e la sicurezza dei lavoratori dal rischio incendio o esplosione, si dovrà disporre all occorrenza di strumenti di rilevazione di gas nocivi od esplodenti. - se in fase di lavorazione si danneggiano cavi, tubazioni, ecc., i lavoratori devono allontanarsi rapidamente dalla zona di scavo ed il responsabile tecnico della Ditta è tenuto ad avvertire immediatamente le aziende di servizio e sospendere il lavoro fino al sopralluogo di controllo effettuato dalle stesse aziende fornitrici. - successivamente, onde proseguire i lavori di scavo in sicurezza, tutte le canalizzazioni sotterranee individuate dovranno essere protette da barriere, schermi e quant altro occorra per non danneggiarle. Si ricorda che come da capitolato d appalto l onere di verificare le condizioni di cui sopra spettano al appaltatore Prima di iniziare gli scavi l'appaltatore dovrà procedere, a suo carico, all'individuazione dei servizi sotterranei esistenti, non solo mediante opportune informazioni acquisite presso gli Enti interessati, ma nel caso, mediante sondaggi e scavi d'indagine eseguiti a sua integrale cura e spese. Dovrà inoltre obbligatoriamente trasmetterne per conoscenza al Committente, comunicazione di quanto rilevato sia che presenti o meno di linee elettriche, gas, acqua, telefoniche, ecc. IN OGNI CASO - E' severamente vietato eseguire lavori su elementi in tensione. - E' vietato eseguire lavori su macchine apparecchi e condutture elettriche e nelle loro immediate vicinanze senza avere prima: a) tolto tensione; b) interrotto visibilmente il circuito nei punti di possibile alimentazione dell'impianto su cui vengono eseguiti i lavori; c) esposto un avviso su tutti i posti di manovra e di comando con l'indicazione " lavori in corso, non effettuare manovre"; d) isolata e messa a terra, in tutte le fasi, la parte dell'impianto sulla quale o nelle cui immediate vicinanze sono eseguiti i lavori. e) Procedere SEMPRE durante le operazioni di scavo con la massima cautela, tale da garantire l immediata sospensione dei lavori in caso di rinvenimento tubazioni o altro all interno dello scavo. Quando i lavori su macchine, apparecchi e condutture elettrici sono eseguiti in luoghi dai quali le misure di sicurezza previste nei comma b) e c) precedenti, non sono direttamente controllabili dai lavoratori addetti, questi, prima di intraprendere i lavori, devono aver chiesto e ricevuto conferma della avvenuta esecuzione delle misure di SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 5/9

67 sicurezza sopra indicate. in ogni caso i lavori non devono essere iniziati se i lavoratori addetti non abbiano ottemperato alle disposizioni di cui al comma d). La tensione non deve essere rimessa nei tratti già sezionati per la esecuzione dei lavori, se non dopo che i lavoratori che devono eseguire le relative manovre non abbiano ricevuto, dal capo della squadra che ha eseguito i lavori, avviso che i lavori sono stati ultimati e che la tensione può essere applicata. Nei lavori in condizioni di particolare pericolo su macchine, apparecchi o conduttori elettrici la cui esecuzione sia affidata ad un solo lavoratore, deve essere presente anche un'altra persona per segnalare tempestivamente le condizioni di emergenza. 4.3 Impianti ed attrezzature elettriche di cantiere Le caratteristiche degli interventi richiedono energia elettrica per l alimentazione delle macchine e per l eventuale illuminazione. Strutturalmente trattasi di gruppo elettrogeno portatile (montato su autocarro) funzionante a 400/230 V. 50 Hz per una potenza di circa 3 kw, a cui saranno installate all occorrenza le seguenti apparecchiature: alimentazione delle elettropompe e macchinari del l impresa idraulica. Lo schema tipo dovrebbe essere il seguente come da illustrazione (stralcio tratto da siti SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 6/9

68 Gli impianti elettrici, provvisori e temporanei, non potranno essere dotati di impianti di messa a terra e quindi, dovranno essere distribuiti in doppio isolamento, in modo che non sia necessario il collegamento a terra delle masse estranee. Gli interruttori differenziali ad alta sensibilità, non indispensabili, per gli impianti in doppio isolamento, saranno comunque installati all uscita del gruppo elettrogeno, in modo da garantire una protezione ridondante e comunque garantire l apertura del circuito in caso di eventi rari, ma possibili in cantieri mobili, quali taglio accidentale della conduttura e similari. Questo in ottemperanza al ex D.P.R. 547/55, artt. 271 e 272. In particolare si prevede che il quadro e l impianto elettrico di cantiere dovranno essere realizzati in esecuzione con cavi a doppio isolamento, ad esempio tipo FG7 e componenti con grado di protezione meccanica almeno IP 55. Le condutture per attrezzi mobili dovranno essere alimentate con specifici cavi flessibili. Il quadro del cantiere mobile e/o temporaneo, sarà ubicato immediatamente a valle del gruppo elettrogeno, e sarà del tipo a doppio isolamento IP 55, conforme alla norma EN sarà protetto da interruttore generale magnetotermico differenziale In (dimensionamento a cura del progettista elettrico) Idn 0,5 A, mentre le linee di alimentazione delle prese CEE sempre interbloccate sempre IP 55, per alimentazione macchine, saranno equipaggiati con interruttori differenziali 0,03A-6 ka. La protezione contro i contatti indiretti sarà realizzata con il metodo del doppio isolamento, gli interruttori differenziali saranno installati comunque, in ridondanza, e in modo da garantire l apertura del circuito in casi accidentali quali il taglio di una conduttura. a) Cavi elettrici di cantiere Per la elettrificazione del cantiere, per posa mobile e per le alimentazioni delle macchine e/o apparecchi trasportabili si dovranno utilizzare cavi tipo H07/RN-F conformi alle norme CEI e CEI con isolamento in gomma e guaina in policloroprene idonei per il servizio pesante di cantiere. SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 7/9

69 b) Prese a spina Le prese a spina costituiscono dal punto di vista della sicurezza elettrica, uno dei punti critici dell impianto di cantiere. Le prese a spina di tipo mobile, cosiddette prese a spina volanti, devono essere esclusivamente del tipo industriale (CEI 23-12) con grado di protezione meccanica almeno IP 55. Comunque le giunzioni volanti dovranno essere utilizzate esclusivamente per alimentazioni momentanee di piccoli apparecchi mobili e comunque di potenza elettrica inferiore a 1kW. Le prese a spina in condizioni normali di utilizzo dovranno essere poste all'interno di quadri elettrici realizzati come da specifica normativa CEI 64-8 capitolo c) In ambienti classificati o classificabili come "luoghi conduttori ristretti" secondo le norme CEI 64-8 sez. 706 si dovranno utilizzare: - apparecchi e utensili elettrici, mobili e portatili di classe II alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); Le lampade portatili devono essere dotate di vetro protettivo e devono avere l'impugnatura di materiale isolante. - apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 50 Volt). Si richiamano integralmente le prescrizioni della norma CEI 64-8 sez 706, luoghi conduttori ristretti, che dovranno essere applicate qualora si verificasse la presenza di un ambiente classificato o classificabile "luogo conduttore ristretto" d) Attrezzature necessarie Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni connesse all'installazione dell'impianto elettrico del cantiere sono le seguenti: - gruppo elettrogeno portatile; - quadro elettrico portatile; - condutture elettriche; - morsetti di derivazione; - derivazioni spina presa; e) Rischi risultanti I rischi relativi alla scelta delle attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni connesse all'installazione dell'impianto elettrico del cantiere sono i seguenti: RISCHIO EFFETTO Misure di sicurezza e tutela della salute Rischio diretto: Elettrocuzione. Le misure di sicurezza e tutela della salute necessarie allo svolgimento delle lavorazioni connesse all'installazione dell'impianto elettrico del cantiere sono Rischio indiretto: le seguenti: Elettrocuzione e corto circuito. SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 8/9

70 Rischio indotto: D.P.I. da utilizzare Mancanza improvvisa di corrente elettrica. - Uso di apparecchiature, componenti, conduttori elettrici, conformi alle attuali normative CEI. - Esecuzione dell impianto a cura di ditta abilitata ai sensi della Legge 46/90 che al termine dei lavori dovrà rilasciare apposita dichiarazione di conformità. - L'uso degli apparecchi mobili e portatili deve essere consentito solo a personale addestrato e a conoscenza dei possibili rischi durante l'uso. - Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento e alla polvere. - I lavoratori devono segnalare immediatamente al capocantiere e agli assistenti qualsiasi anomalia riscontrata rispetto ai mezzi ed alle attrezzature utilizzate - In caso di dubbi o difficoltà esecutive delle diverse fasi lavorative i lavoratori non devono effettuare azioni che possano compromettere la propria sicurezza e quella degli altri lavoratori. - Gli interruttori dei quadri elettrici devono riportare l'indicazione dei circuiti di riferimento; - I tracciati dei cavi non dovranno intralciare il passaggio sia delle persone che della movimentazione meccanica e manuale dei materiali e delle attrezzature di cantiere; Devono essere adottati guanti di protezione in caso di interventi di manutenzione su quadri elettrici (interventi consentiti solo a personale specializzato*), in ogni caso si dovrà provvedere allo spegnimento dell elettropompa e alla relativa interruzione della linea prima di ogni manipolazione di quadri, prese, spine o cavi. * NOTE: Eventuali interventi di manutenzione IL PERSONALE PRESENTE IN CANTIERE NON DEVE ESEGUIRE NESSUNA OPERAZIONE DI MANUTENZIONE E/O INTERVENTO SU APPARECCHIATURE ELETTRICHE SE NON ESPRESSAMENTE ABILITATO (mediante incarico scritto dalla Ditta). La manutenzione deve essere effettuata solo a cura di personale specializzato DM 37/08 (ex 46/90), secondo le scadenze di legge. SCHEDA B) SCAVI A PROFONDITA' INFERIORE A 150 CM Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 9/9

71 INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI 1. ATTREZZATURE MINIME/ MANUTENZIONI SCHEDA C) Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni sono: - filiere manuali e motorizzate; - saldatrici per tubazioni in plastica tipo geberit - taglio mediante cannello (occasionale su condotte in metallo) - trincetto; - seghetto a mano; - giratubi; - taglia tubi; - altre attrezzature minute; - mastice sigillante. - elettroutensili, pompe ecc - scale a mano (solo per scavi a profondità superiore a 150 cm dove non prevedibile rampa di risalita) - argani (mezzi di sollevamento occasionali) La Committenza e in caso di lavori idraulici realizzati dalla Ditta, dovrà/dovranno garantire la necessaria manutenzione di macchinari e attrezzature fornite, nonché dei dispositivi di protezione individuali messi a disposizione del personale. NOTE: nel caso di presenza di condotte in cemento amianto si dovranno proseguire i lavori come da Piano di Lavoro condiviso con la committenza e approvato dall organo di vigilanza territorialmente competente (SPRESAL). - Allo scopo si precisa che oltre attenersi alle disposizioni di cui Tit.IX Capo III Protezione dai rischi connessi all esposizione all Amianto di cui Dlgs 81/08 come modif. da Dlgs 106/09 la Ditta dovrà obbligatoriamente disporre dei requisiti tecnici come previsti dal art.256 del succitato decreto, inoltre solo il personale debitamente abilitato potrà condurre i lavori (formazione specifica di 30 ore e 50 ore per dirigenti e preposti), personale che sarà allo scopo fornito dalla Ditta. - Si allega Censimento delle condotte esistenti lungo il territorio di competenza per quanto ad oggi rilevato; SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 1/14

72 2. REQUISITI DI IDONEITÀ DEL PERSONALE Al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività la Ditta dovrà: utilizzare personale esperto; garantire la formazione, informazione e addestramento, del personale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e all uso degli specifici macchinari e attrezzature messe a disposizione. 3. RISCHI E MISURE DI PREVENZIONE N Descrizione A Incidenti stradali in genere, investimenti RISCHIO R=PxD Schiacciamenti investimenti R 4*2=8 medio alto Misure di prevenzione - Attenersi alle indicazioni di cui schede A e B Attenersi alle indicazioni di cui schede A e B ovvero accedere al cantiere solo dopo le opportune delimitazioni ed indossando sempre indumenti ad alta visibilità anche in caso di condizioni meteoriche avverse (impermeabili AV); B caduta nello scavo lasciato scoperto Rischio di distorsioni e rottura arti R 3*2=8 - Attenersi alle indicazioni di cui scheda B medio C Interferenza con sottoservizi (reti gas e rete elettrica interrate) Elettrocuzione R 4*2=8 Medio Alto - Attenersi alle indicazioni di cui scheda B D Seppellimento per frana Seppellimento R 4*1=4 Medio - Attenersi alle indicazioni di cui scheda B E USO di attrezzature e fiamme libere (Bombole acetilene per taglio tubazioni in metallo) Ustioni, Lesioni dell apparato visivo, schiacciamento da parte delle bombole, esplosioni R=4*1=4 medio Prima di effettuare ogni operazione che comporti l uso di fiamme libere, provochi scintille o qualsiasi fonte di innesco accertarsi; a) dell assenza di materiali infiammabili o comburenti, quali condotte gas, depositi di combustibili vari, ecc. b) in caso di presenza condotte elettriche interrate le quali dovranno essere disattivate /si rimanda a scade A e idoneamente protette.; c) di non effettuare nessuna operazione in ambienti confinati o con inadeguato ricircolo d aria; d) disporre di estintore portatile, sottoposto a regolare manutenzione; e) durante tali operazioni solo il personale equipaggiato di idonei DPI potrà essere presente, mentre i restanti dovranno essere allontanati (possibili danni alla vista anche se distanti dal area di intervento) SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 2/14

73 N Descrizione F G Saldature Varie Uso di attrezzature elettriche portatili varie (flessibile, trapano, filiere, ecc.) RISCHIO R=PxD Ustioni, Lesioni dell apparato visivo, presenza di radiazioni ionizzanti R=3*2=6 medio Elettrocuzione, Proiezione di schegge, tagli abrasioni (vedere oltre Misure di prevenzione inoltre: - le bombole devono essere in posizione verticale, ancorate ad una parete o ad un carrello, chiuse, munite di cappellotto, separando i gas combustibili da quelli comburenti; - Le attrezzature di saldatura/taglio devono avere i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa tecnica specifica (riduttori di pressione, dispositivi di arresto di fiamma e di gas, tubi flessibili in gomma, raccordi, innesti rapidi, giunti); - I dispositivi di sicurezza contro il ritorno di fiamma devono essere collocati sui cannelli e sui riduttori, sia della linea del gas combustibile che di quella dell ossigeno. - Utilizzare gli idonei DPI (occhiali bruniti con guscio laterale o visiera, guanti isolanti a manicotto, calzature antinfortunistiche a sfilamento rapido, ghette in crosta o in tela ignifuga, tuta in tessuto ignifugo, grembiule in crosta, mascherine per vapori di saldatura) - Il personale adeguatamente informato, formato e l addestrato in merito ai rischi derivanti da: uso gas compressi; esposizione a polveri, fumi e gas; emissione di radiazioni; contatto con e proiezione di materiali caldi; presenza di prodotti infiammabili e all uso corretto di attrezzature e DPI (patentino saldatori) - Personale sottoposto a visita medica periodica; Prima di condurre qualsiasi operazione a caldo o che possa determinare la formazione di scintille o fiamme verificare le indicazioni riportate al punto precedente (assenza di elementi infiammabili o combustibili ovvero punti da.a) a e); - L impianto di alimentazione elettrica e quello di messa a terra devono essere conformi ai regolamenti e alle norme vigenti ( vedasi scheda B); - Le attrezzature di saldatura abbiano i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa tecnica specifica (isolamento della pinza porta-elettrodo/torcia, isolamento dei cavi e dei raccordi elettrici, collegamento, equipotenziale degli elementi conduttori circostanti, ecc. come da manuale uso degli stessi); - Devono essere rispettate apposite procedure e istruzioni operative per la verifica regolare del buon funzionamento e per la manutenzione periodica degli apparecchi e degli accessori; - Utilizzare gli idonei DPI (occhiali bruniti con guscio laterale o visiera, guanti isolanti a manicotto, calzature antinfortunistiche a sfilamento rapido, ghette in crosta o in tela ignifuga, tuta in tessuto ignifugo, grembiule in crosta, mascherine per vapori di saldatura) - Il personale adeguatamente informato, formato e l addestrato in merito ai rischi derivanti da: uso gas compressi; esposizione a polveri, fumi e gas; emissione di radiazioni; contatto con e proiezione di materiali caldi; presenza di prodotti infiammabili e all uso corretto di attrezzature e DPI (patentino saldatori) - Personale sottoposto a visita medica periodica; - Prima di condurre qualsiasi operazione a caldo o che possa determinare la formazione di scintille o fiamme verificare le indicazioni riportate al punto precedente (assenza di elementi infiammabili o combustibili ovvero punti da.a) a e); - Verificare indicazioni come da scheda B punto 4 (elettroutensili alimentati da gruppo elettrogeno); - Le attrezzature abbiano i requisiti di sicurezza previsti dal manuale uso degli SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 3/14

74 N Descrizione RISCHIO R=PxD rumore e vibrazioni) R=3*3=9 medio alto Misure di prevenzione stessi (dispositivi mano presente, corretto funzionamento del interruttore,, corretto serraggio delle componenti, presenza dei proteggi lama dove previsti, ecc); - Devono essere rispettate apposite procedure e istruzioni operative per la verifica regolare del buon funzionamento e per la manutenzione periodica degli apparecchi e degli accessori compresa la pulizia da insudiciamento e polveri seguito attività di cantiere; - Particolare cura deve essere posta ai cavi elettrici di alimentazione che dovranno essere sostenuti, fissati e disposti in modo da non essere danneggiati da vibrazioni sfregamenti e urti ed in modo da non ostacolare i passaggi. - Non usare gli elettroutensili in ambiente umido o bagnato senza aver verificato la compatibilità con il sistema di alimentazione. - Utilizzare elettroutensili a doppio isolamento. - Non rimuovere viti o coperchi installati sull apparecchio. - Non usare l utensile per usi diversi da quelli indicati nel manuale di utilizzazione e lavorare in posizione stabile; - Segnalare immediatamente qualsiasi anomalia riscontrata rispetto ai mezzi ed alle attrezzature utilizzate. In caso di dubbi o difficoltà esecutive delle diverse fasi lavorative non effettuare azioni che possano compromettere la propria sicurezza e quella degli altri lavoratori. - Non sollevare l elettroutensile o togliere la spina tirando il cavo di alimentazione. - Dopo aver ultimato un lavoro non lasciare mai l utensile in alimentazione elettrica. - Utilizzare gli idonei DPI (occhiali o visiera, guanti, calzature antinfortunistiche, tuta in tessuto ignifugo, mascherine per polveri), e prestare la massima attenzione a vestiti, capelli ed ogni parte degli indumenti che posa prendere contattato con gli organi in movimento (compresa l eventuale proiezione di scintille su indumenti. - Il personale adeguatamente informato, formato e l addestrato in merito ai rischi derivanti da: uso attrezzature; esposizione a polveri, fumi e gas; presenza di prodotti infiammabili e all uso corretto di attrezzature e DPI. - Personale sottoposto a visita medica periodica; H Movimentazione manuale dei carichi R= 2*3=6 medio - la movimentazione manuale deve essere ridotta il più possibile, vista la presenza di passaggi difficoltosi, terreno sconnesso, soprattutto se i carico è ingombrante o difficile da afferrare; deve essere rispettato il limite di 25kg per persona. - I lavoratori devono essere informati per le modalità corrette di movimentazione I Rumore e Vibrazioni Ipoacusia da rumore e vibrazioni mano braccio e corpo intero - Utilizzare mezzi di trasporto confortevoli, cabina di guida insonorizzata, ammortizzata per vibrazioni corpo. - Le attrezzature ACQUE Novara VCO e relative mansioni comportano operazioni sporadiche quali uso di attrezzature per il taglio delle tubazioni, ecc. che comportano rischio rumore al di sopra della soglia inferiore d azione, nella fascia compresa tra 80 ed 85 db Laeq e/o peak compreso tra 135 e 137 dbc. SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 4/14

75 N Descrizione RISCHIO R=PxD Allo scopo Misure di prevenzione - Utilizzare ortoprotettori per lavorazioni superiori a 80 db. - Fornire orto protettori solamente durante le operazioni all interno dello scavo tenuto in considerazione che il cantiere sia opportunamente delimitato (non utilizzare gli orto protettori fuori dallo scavo rischio di investimento, e tenersi a debita distanza durante le operazioni di taglio del manto stradale); - Protezione da vibrazioni inferiore al valore di azione ( obbligo di utilizzare guanti i quali consentano durante i mesi invernali di mantenere le mani calde oltre la necessaria protezione meccanica); - Il datore di lavoro è tenuto a presentare valutazione del rischio rumore e vibrazioni (allegato al POS). - Se le lavorazioni comportano il superamento di 85 db(a), il datore di lavoro è tenuto a fornire documentazione dell avvenuta formazione all suo dei D.P.I. - Si resta in attesa di indicazioni come da POS. L Produzione polveri R= 2x2= 4 basso Prevedere alla bagnatura del terreno ed eventualmente all uso di maschere con protezione almeno FFP1-2. M Uso di Sostanze pericolose R= 3x2= 6 Medio Salvo indicazioni della Ditta (come da POS), relative all uso di proprie sostanze pericolose, e, tenuto in considerazione che il personale delle 2 imprese (Committenza e Ditta) non dovranno fare uso delle sostanze che non siano di propria competenza; Il personale della Committenza per la disinfezione tubazioni potrà fare uso di Ipoclorito di Sodio (CORROSIVO), di cui segue scheda di sicurezza semplificata. - Vedere indicazioni scheda D: Uso di bitumi N Sorveglianza sanitaria MMC, Rumore, Uso di agenti chimici, Rischio biologico Annualmente la Committenza sottopone il personale operativo a protocollo sanitario mediante visita medica con accertamenti analitici e strumentali: analisi del sangue, delle urine, audiometria, spirometria, verifica della postura. - Vaccinazione antitetanica e antitifica obbligatorie - altre vaccinazioni controlli a disposizione del personale della Committenza (anti epatite A e B, ECG e analisi del sangue aggiuntive). SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 5/14

76 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione D.P.I. suggeriti da utilizzare/ disporre - Scarpe o stivali o stivali tutto coscia antinfortunistiche (antisdruciolo, lamina e puntale rinforzati ) - Guanti (ad adeguata resistenza meccanica) - Occhiali - Elmetto - Vestiario alta visibilità (anche in caso di pioggia) - Orto protettori se previsti da POS e valutazione rischio del appaltatore (su cantieri stradali dove sussiste il rischio di essere coinvolti in incidenti provocati da automezzi in circolazione dovranno essere utilizzati con oculata attenzione); - Mascherine di protezione da polveri all occorrenza (FFP1-2) - Vedere dotazioni per attività di saldatura come da punti E, F 4. NOTE GENERALI AGENTI CHIMICI C O MI T T E N Z A IPOLICLORITO DI SODIO 12-18% C (R: 31, 34) Formula: Na ClO 5 H2O N Cas NOME COMMERCIALE CANDEGGINA O VARECHINA Fornitore: VARI per URGENZE tel. Il reagente utilizzato per la disinfezione sia delle acque potabili che delle acque reflue ed è tenuto solitamente in fusti da lt nel primo caso, e in serbatoio per il settore depurazione acque (o per impianti di potabilizzazione), il riempimento dei serbatoi è realizzato dal fornitore. Caratteristiche - liquido giallognolo - odore caratteristico pungente (cloro candeggina) 4.2 IDENTIFICAZIO NE DEI PERICOLI C - CORROSIVO R: 31, A contatto con acidi libera gas tossico R: 34 Provoca ustioni - Principali rischi per la salute: può determinare irritazione e causticazione dei tessuti e delle mucose; - Principali rischi per l ambiente: la sostanza può essere tossica per gli organismi acquatici; SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 6/14

77 - Incombustibile, ma favorisce la combustione di altre sostanze CONTROLLO ALL ESPOSIZIONE: DISPOSITIVI DI PROTEZIONE D.P.I. Aerazione dei locali. Protezione delle vie Respiratorie: NON necessario Protezione mani: Guanti Rischio Chimico/biologico (EN 374) Protezione occhi: Occhiali di sicurezza a tenuta (EN 166)/ visiera Protezione della pelle: Abiti da lavoro, (tute tyvek/grembiuli, stivali se esiste il rischio di proiezioni) NON mangiare, bere, fumare Togliere immediatamente abiti contaminati Lavarsi le mani a lavoro terminato; EVITARE il contatto con occhi e pelle; Verificare esistenza di un buon ricircolo aria NORME GENERALI: (consentire il adeguato ricircolo prima di accedere ai locali MISURE DI PRIMO SOCCORSO Indicazioni Generali: Allontanare immediatamente gli abiti contaminati dal prodotto; Inalazione (vapori): Se il soggetto è svenuto provvedere a tenerlo durante il trasporto in posizione stabile sul fianco: Contatto con la pelle: Lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua; Contatto con gli occhi: senza perdere tempo, lavare gli occhi con acqua corrente per 15 min., tenendo le palpebre ben aperte e consultare il medico; (se presenti lenti a contatto rimuoverle prima del lavaggio) Ingestione: Non far vomitare, chiamare subito il medico. Bere abbondantemente acqua e sostare in zona ben areata MISURE CONTRO L INCENDIO Mezzi di estinzione idonei: CO2, polvere o acqua nebulizzata Mezzi di protezione specifici: In ambienti confinati indossare il respiratore MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE Misure cautelari rivolte alle persone dispersioni accidentali o interventi prolungati (sostituzione pompe, tubazioni, guarnizioni, ecc): OLTRE I DPI di cui sopra -Indossare respiratore (sigla EN 141 ) filtri ABEK ; Indossare equipaggiamnto protettivo. Allontanare le persone non equipaggiate. In caso di vapori/ polveri / aerosol adottare protezioni respiratorie; Misure di protezione ambientale: Diluire abbondantemente con acqua dop aver raccolto il prodotto; Impedire infiltrazioni nelle fognature/nelle acque/nelle falde SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 7/14

78 Metodi di pulitura / assorbimento: Aspirare il liquido in adatto recipiente e assorbire il resto con materiali porosi (legante universale) Utilizzare mezzi di neutralizzazione; Smaltire i rifiuti secondo norma NORME DI MANIPOLAZIONE - STOCCAGGIO E TRASPORTO: vedi allegato: Gruppo imballaggio II trasporto su strada ADR/RID: Classe 8 S. corrosive (Kg 333) max Non trasportare il prodotto nello stesso vano a contatto con la cabina di guida; Verificare attentamente chi i fusti siano ben chiusi; Non trasportare se presenti perdite o esalazioni; Fissare bene i fusti onde evitare ribaltamenti o urti; DPI da utilizzare obbligatoriamente in ogni circostanza: Guanti EN 374, occhiali/visiere o copri occhiali EN166; In caso di esposizioni prolungate o in ambienti a scarso ricircolo aria: maschere o semi maschere filtri ABEK 4.3 TRASPORTO REAGENTI: E S E N Z I O N E T R A S P O R T O A D R La violazione di una delle predette prescrizioni è riconducibile all art. 168 del Codice della Strada (Euro 343 e punti 2). - Il trasporto dovrà essere effettuato solo per singoli reagenti; - Il trasporto potrà essere realizzato solo utilizzando automezzi muniti di idonea ventilazione / ricambio aria (cassoni aperti, separazione vano guida con vano carico munito di presa d aria), sistema di contenimento di idonee dimensioni inoltre i fusti dovranno essere opportunamente fissati onde evitare ribaltamenti urti e colpi che ne possano compromettere la tenuta. - I fusti impiegati per il trasporto dovranno garantire la perfette tenuta ermetica (per evitare esalazioni); - Il volume massimo consentito per il trasporto non dovrà in ogni caso superare i 200 lt (massimo 8 fusti); In caso di trasporto di carburanti le norme di esenzione prevedono massimo di 60 lt, (le taniche devono essere utilizzate esclusivamente allo scopo); - Il personale dovrà essere equipaggiato di idonei DPI (maschera, occhiali / visiera, guanti, stivali, tute tyvek, gilet AV); - Inoltre come previsto da Codice della Strada (estintore 2Kg, D.D.T., faro portatile ed etichettatura dei fusti); - Assoluto divieto di fumare 5. NOTE GENERALI SOSTANZE PERICOLOSE: AMIANTO Lungo il territorio non si può escludere la presenza di condotte in cemento amianto, in alcuni casi si è stati in grado di individuarne la localizzazione, mentre in altre situazioni nonostante un censimento presso i Comuni di competenza le risposte sono state assenti e in molti casi del tutto deludenti nessuna installazione dal 1992, tenuto conto che il Legge 257/92 ne vietava l uso in tale anno. Seguiranno alcune segnalazioni provenienti dal territorio censito ovvero dall area Medio N.se di cui occorrerà tenerne in dovuto conto, oltre varie ed eventuali che dovessero verificarsi durante le attività di sostituzione e ripristino reti. SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 8/14

79 VEDERE ELENCO SOSTANZE PERICOLOSE POTENZIALMENTE PRESENTI IN CANTIERE ED INCDICAZIONI PUNTO BREVI CENNI NORMAT IVI E OBBLIGHI DI ADEMPIMENTO Preso atto che: 1. I lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto possono essere effettuati solo da imprese rispondenti ai requisiti di cui all articolo 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n Il datore di lavoro, prima dell'inizio di lavori di demolizione o di rimozione dell amianto o di materiali contenenti amianto da edifici, strutture, apparecchi e impianti, nonché dai mezzi di trasporto, predispone un piano di lavoro. 3. Il piano di cui al comma 2 prevede le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e la protezione dell'ambiente esterno. 4. Che i lavoratori addetti alla rimozione dell amianto devono frequentare corsi di formazione con abilitazione alla professione di 30 ore per addetti e 50 ore per responsabili tecnici (oltre a modulo base rifiuti); 5. Che le attività in oggetto non rientrino nel caso di cui art.249 comma 2 del Dlgs.81/08 e smi Esposizioni sporadiche e di debole intensità (attività non prevista per iscritti all albo di cui sopra); Si stabilisce che la Ditta, sia abilitata alla rimozione delle condotte in cemento amianto e come tale sia iscritta all Albo Gestori Ambientali Bonifica amianto categoria 10A, e come tale ogni attività in tal senso comporterà l immediato allontanamento del personale della Committenza e l opportuna delimitazione del cantiere. 5.2 CENSIMENTO PRESE NZA CEMENTO AMIANTO CONDOTTE FOGNATURA / ACQUEDOTTO AGGIORNAMENTO LUGLIO 2009 OGGETTO AREA BORGOMANERO ACQUEDOTTO - FOGNATURA Comune Mezzo Verifica Sollecito comuni si/no Agrate Si DATI NON TRASMESSI Boca Si DATI NON TRASMESSI Indicazioni presenza reti in amianto da parte tecnico Comunale Verifiche AREA MEDIO N.se Bolzano Nov Si Non presenti Fogna da 600 che attraversa tutto il paese Borgomanero Si Non è a conoscenza Bogogno Si Non presenti Briga Nov Si DATI NON TRASMESSI Cavallirio Si Non presenti SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 9/14

80 Cressa Si DATI NON TRASMESSI Cureggio Si Dal 2001 non realizzate condotte in CA Nel 1999 è stata realizzato uno studio (Studio Pagani di Novara) delle reti, commissionato dal Consorzio Fontaneto, Suno, Cressa, Cureggio (non disponibile copia) Fontaneto d Agogna Si DATI NON TRASMESSI Gargallo S DATI NON TRASMESSI Gozzano Si Non note, forse rari casi esiste uno studio del 1982 (ing. Pagani di Novara. Dopo il 93 tutto cemento gress). Maggiora Si Non presenti Pogno Si Soriso Si No a far data dal 1997 Suno Si Fogna da 600 che attraversa tutto il paese Veruno Si Fogna da 300 Via S. Pietro OMEGNA Comune Mezzo Verifica Sollecito comuni si/no Indicazioni presenza reti in amianto da parte tecnico Comunale Omegna Si Il Comune segnala con nota del 06/05/09 prot di non essere in grado di fornire informazioni. vedasi planimetrie Madonna del Sasso Si No Germano Si No Valstrona Si No Armeno Si No note Quarna Sopra Si No note Cesera Si No Verifiche AREA MEDIO N.se Collettore di attraversamento abitato di Omegna diam. progressivi da 600 fino a via Brughiere 1000 Loreglia Si No, esiste una condotta di sole acque bianche. Presenza di una condotta per le sole acque bianche non di competenza Acque Spa di lunghezza 300mt da piazza Costantino Cane a loc. Cranna. Nonio Si No Miasino Si No Quarna Sotto Si No note Pella Si No S. Maurizio d Op Si No Pettenasco Si No Arola Si Arola dim 300 tot.76,060mt Pianezza ml vedere planimetrie SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 10/14

81 Massiola Si No Orta S. Giulio Si DATI NON TRASMESSI Ameno Si DATI NON TRASMESSI DORMELLETTO All occorrenza il tecnico potrà fornire ulteriori informazioni Comune Mezzo Verifica Sollecito comuni si/no Indicazioni presenza reti in amianto da parte tecnico Comunale Verifiche AREA MEDIO N.se (*) Arona NO NESSUNA Da quanto noto collettore fognario stazioni pompaggio lungo lago Borgoticino NO NESSUNA NESSUN DATO DISPONIBILE Castelletto T NO NESSUNA Come Arona D O R M E L L E T T O NO NESSUNA Come Arona Comignago NO NESSUNA NESSUN DATO DISPONIBILE Divinano NO NESSUNA Si prevedono interventi a breve termine di sostituzione reti richiedere approfondimenti Direzione lavori Invorio NO NESSUNA NESSUN DATO DISPONIBILE Oleggio C NO NESSUNA Probabile presenza lungo collettore acquedotto lungo via per Borgomanero Pombia NO NESSUNA NESSUN DATO DISPONIBILE Varallo Pombia NO NESSUNA Diffusa presenza di condotte della rete acquedotto (*) indicazioni del SPP Aziendale nessuna comunicazione ufficiale SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 11/14

82 5.3 ELENCO SOSTANZE PERICOLOSE POTENZIALMENTE PRESENTI IN CANTIERE Durante le opere di asfaltatura è previsto l utilizzo di sostanze e preparati attualmente non classificati come cancerogeni o pericolosi per l uomo (bitume, emulsione bituminosa, ecc.) Tuttavia durante la lavorazione si liberano IPA, alcuni dei quali riconosciuti come cancerogeni o pericolosi; attualmente da quanto noto non è tecnicamente possibile la sostituzione. Comunque da indagini condotte dalla Regione Lombardia Vademecum per il miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori nelle opere di asfaltatura, è risultato un esposizione dei lavoratori mediamente inferiore di tre ordini di grandezza rispetto al TLV-TWA. Da quanto noto non sono presenti in cantiere ulteriori sostanze pericolose, all occorrenza si dovranno integrare nel POS e valutarne i possibili rischi e interferenze possibili prima che il personale ne faccia uso o ne sia in qualsiasi modo esposto. I Dati di seguito esposti sono stati tratti integralmente dal Documento Regionale della Salute ( presenti nelle lavorazioni: Acquedotto Fognatura Possibili cancerogeni rinvenuti e potenzialmente presenti appartengono alle Classi IAR: 2B e 3 di cui: - Amianto - Lana di vetro - Lana di roccia - Lana di scoria - Asfalto ossidato - Bitumi flussati - Fumi di saldatura A fronte di quanto sopra, alle classe IARC delle sostanza allegate, in relazione alla bibliografia in materia si ritiene che: I quantitativi a cui il personale è potenzialmente sottoposto sono ridotti (paragonabili al foll aut atmosferico); Inoltre - Il numero lavoratori potenzialmente esposti è elevato (tutti operatori reti), ma è limitato il tempo di esposizione dato che l intervento diretto dell operatore della Committenza o (sola fase di sopraluogo per l allacciamento reti fognatura e il solo allacciamento alla rete acquedotto); tenuto conto della logica sequenza degli interventi di cantiere, la situazione consente di non esporre il personale alle fasi di stesura dei catrami, o apertura e messa a nudo delle condotte. - L attività è svolta in ambiente esterno - Non si prevedono situazioni di emergenza (contatti diretti) da parte del personale della Committenza - non è realizzabile un monitoraggio diretto come tale si è fatto riferimento bibliografia in materia. SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 12/14

83 Sostanza IARC Impiego Rischio stimato Lana di vetro Lana di roccia Lana di scoria Asfalto Bitumi flussati 3 2B Potenziale presenza per come elementi di coibentazione tubi e condotte Utilizzato da ditte appaltatrici per il rifacimento del manto stradale BASSO BASSO Interventi migliorativi previsti o prevedibili a) Sostituire dove presenti con altre tipologie di coibentanti (materie plastiche), evitando ogni forma di dispersione; b) indossare sempre i DPI per la protezione vie respiratorie EN 49 mod. FFP3, tute U/G tipo tyvek classe 5-6. Guanti Rischio Chimico EN 374 per agenti chimici ma con adeguata tenuta meccanica EN 388., Occhiali di protezione c) Integrare la formazione del personale a) Indossare sempre i DPI per la protezione vie respiratorie EN 49 mod. FFPSL (per liquidi e aerosol), tute U/G tipo tyvek classe 5-6. Guanti Rischio Chimico EN 374 per agenti chimici in caso di contatto o potenziale, e occhiali di protezione b) integrare formazione del personale Fumi di saldatura Amianto 1 2B Piccoli lavori interni di carpenteria e taglio tubazioni in ferro Tubazioni esistenti in cemento amianto BASSO MEDIO - ALTO (in alcune zone) a) Dotazioni complete vedere scheda C); c) Integrare la formazione del personale a) verificare come da scheda censimento dove accertata presenza; - se esiste il ragionevole dubbio della presenza di condotte in cemento amianto interrompere i lavori e approfondire indagine mediante segnalazione al preposto o direzione lavori; - adottare le procedure come previste da Piano di Lavoro della Ditta; la ditta dovrà: - essere Iscritta all albo gestori ambientali cat.10; - avere personale formato e dovrà fornire copia degli attestati rilasciati dalla Provincia di competenza; - durante le operazioni dovrà: delimitare il cantiere e segnalare adeguatamente, non fare accedere nessuno se non equipaggiato e formato opportunamente; indossare gli adeguati DPI in particolare per la protezione delle vie respiratorie, bagnare e mantenere bagnata l area di lavoro, utilizzare adeguate attrezzature per il taglio (a bassa velocità o preferibilmente manuali), incapsulare le aree di taglio e i tratti di condotta sottoposti ad intervento, impacchettare, etichettare e smaltire i rifiuti conformemente. SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 13/14

84 SEGUE ALCUNE PLANIMETRIE DOVE DOSPONIBILI, nei casi in cui è indicato il Comune con presenza di condotte in amianto, richiedere alla Direzione Lavori maggiori informazioni e planimetrie. GOZZANO SCHEDA C) INTERVENTI IDRAULICI SU TUBAZIONI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 14/14

85 SCHEDA D) R E I N T E R R I S I S T E M A Z I O N I E S T E R N E A S F A L T A T U R E 1. A T T R E Z Z A T U R E M I N I M E / M A N U T E N Z I O N I Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni sono: - mezzi meccanici per il re-interro - utensili manuali (badili, ecc). - autocarro - finitrice stradale - rullo compressore / compattatore La Ditta, dovrà/dovranno garantire la necessaria manutenzione di macchinari e attrezzature fornite, nonché dei dispositivi di protezione individuali messi a disposizione del personale. 2. R E Q U I S I T I D I I D O N E I T À D E L P E R S O N A L E Al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività la Ditta dovrà: utilizzare personale esperto; garantire la formazione, informazione e addestramento, del personale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e all uso degli specifici macchinari e attrezzature messe a disposizione. 3. R I S C H I E M I S U R E D I P R E V E N Z I O N E N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione A Incidenti stradali in genere, investimenti Schiacciamenti investimenti R 4*2=8 medio alto Attenersi alle indicazioni di cui schede A e B Attenersi alle indicazioni di cui schede A e B ovvero accedere al cantiere solo dopo le opportune delimitazioni ed indossando sempre indumenti ad alta visibilità anche in caso di condizioni meteoriche avverse (impermeabili AV); INOLTRE. FINITRICE STRADALE - Verificare l efficienza dei comandi sul posto di guida e sulla pedana posteriore, i dispositivi ottici, le connessioni dell impianto oleodinamico; verificare l efficienza del riduttore di pressione, del manometro e delle SCHEDA D) REINETRRI SISTEMAZIONI ESTERNE - ASFALTATURE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 1/3

86 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione connessioni tra tubazioni, bruciatori e bombole. RULLO COMPRESSORE - Controllare i percorsi da effettuare e verificare la presenza di eventuali situazioni di instabilità che possano produrre l instabilità del mezzo; limitare la velocità a quanto riportato sul libretto di omologazione. B caduta nello scavo lasciato scoperto Rischio di distorsioni e rottura arti R 3*2=8 - Attenersi alle indicazioni di cui scheda B medio C Uso di Sostanze pericolose (vedere anche scheda C) contatto degli operatori con il conglomerato che viene applicato a temperature tali da provocare ustioni R=3*2= 6 Medio - Il bitume deve essere applicato alla temperatura più bassa possibile compatibilmente con le esigenze tecniche, in modo da ridurre la quantità di fumi prodotti. - Nel caso sia ipotizzabile la produzione di vapori tossici e non sia possibile attuare una completa bonifica, gli addetti dovranno essere dotati di idonei respiratori. - I Lavoratori devono essere inoltre dotati di calzature di sicurezza, indumenti protettivi che non consentano l accumulo di cariche elettrostatiche, guanti, occhiali antispruzzo durante operazioni che possono causare schizzi di materiale. - Deve essere fatto assoluto divieto di fumare. D Dermatiti da contatto; R=2*1= 2 minimo utilizzare guanti ed indumenti protettivi. I lavoratori addetti ad operazioni che espongono abitualmente al contatto con catrame, bitume, oli minerali devono essere visitati da medico competente. E Lesioni agli occhi da proiezione di materiali; R=3*2= 6 Medio - assicurarsi che non vi sia personale nel raggio di azione e utilizzare occhiali di sicurezza F Interferenza con sottoservizi (reti gas e rete elettrica interrate) Elettrocuzione R 4*2=8 Medio Alto - Attenersi alle indicazioni di cui scheda B G Rumore e Vibrazioni Ipoacusia da rumore e vibrazioni - Vedere scheda C H Produzione polveri e vapori R= 2x2= 4 basso Prevedere alla bagnatura del terreno ed eventualmente all uso di maschere con protezione almeno FFP1-2. SCHEDA D) REINETRRI SISTEMAZIONI ESTERNE - ASFALTATURE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 2/3

87 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione - Verifocare come da POS le dotazioni necessaria I Sorveglianza sanitaria MMC, Rumore, Uso di agenti chimici, Rischio biologico VEDERE scheda C). D.P.I. suggeriti da utilizzare/ disporre - Scarpe (antisdruciolo, lamina e puntale rinforzati e resistenti ad agenti chimici e temperature elevate ) - Guanti (ad adeguata resistenza meccanica e termica) - Occhiali - Elmetto - Vestiario alta visibilità (anche in caso di pioggia) - Orto protettori se previsti da POS e valutazione rischio del appaltatore (su cantieri stradali dove sussiste il rischio di essere coinvolti in incidenti provocati da automezzi in circolazione dovranno essere utilizzati con oculata attenzione); - Mascherine di protezione da polveri e vapori adeguate (come da POS) SCHEDA D) REINETRRI SISTEMAZIONI ESTERNE - ASFALTATURE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 3/3

88 SCHEDA E) S C A V I A P R O F O N D I T A M A G G I O R E D I C M R I S C H I P A R T I C O L A R I 1. A T T R E Z Z A T U R E M I N I M E / M A N U T E N Z I O N I Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni sono: - martello demolitore - escavatore - autocarro - utensili a mano - eventuali da POS La Ditta, dovrà/dovranno garantire la necessaria manutenzione di macchinari e attrezzature fornite, nonché dei dispositivi di protezione individuali messi a disposizione del personale. NOTA: VEDERE : RISCHI PARTICOLARI punto 4 della presente oltre che indicazioni relative all uso di sostanze pericoloso amianto scheda C; Ulteriori informazione sono riportate al interno delle schede precedenti (microclima, attrezzature, ecc.) 2. R E Q U I S I T I D I I D O N E I T À D E L P E R S O N A L E Al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività la Ditta dovrà: utilizzare personale esperto; garantire la formazione, informazione e addestramento, del personale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e all uso degli specifici macchinari e attrezzature messe a disposizione. 3. R I S C H I E M I S U R E D I P R E V E N Z I O N E N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione A Incidenti stradali in genere, investimenti Schiacciamenti investimenti R 4*2=8 medio alto Attenersi alle indicazioni di cui schede A e B Attenersi alle indicazioni di cui schede A e B ovvero accedere al cantiere solo dopo le opportune delimitazioni ed indossando sempre indumenti ad alta visibilità anche in caso di condizioni meteoriche avverse (impermeabili AV); Per evitare situazioni di rischio è opportuno che: - nessun lavoratore si trovi nel campo d azione delle macchine; SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 1/10 01 SPP Direzione Operativa

89 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione - i lavoratori non sostino in prossimità dei lavori; - non ci sia la presenza contemporanea nello scavo di macchine ed operai; - i lavoratori non indossino indumenti che si possono impigliare negli organi in movimento. Ribaltamento ed uso improprio Quando l operatore della macchina non ha una visione ottimale o diretta del fronte di scavo, oppure deve operare in retromarcia o con rotazione della cabina, occorre utilizzare sistemi di protezione quali: - barriere protettive; - segnali di avviso acustici manuali o automatici. È indispensabile individuare preventivamente l escavatore da utilizzare, scegliendo quello più adatto per il tipo di lavoro da effettuare e, quindi, delimitare le aree di rispetto e di pericolo per il movimento della macchina operatrice. Comunque, in presenza di mezzi meccanici, è sempre opportuno rispettare le seguenti indicazioni: - non lasciare mai le macchine accese senza l operatore; - non transitare o lasciare le macchine in sosta presso il ciglio dello scavo; - verificare che le rampe naturali o meccaniche di accesso allo scavo siano adeguate al tipo di macchina impiegata. - non fare uso improprio della macchina (ad esempio usare la benna di un escavatore come mezzo di sollevamento, oppure utilizzare la benna per accedere al fondo dello scavo). - Devono essere predisposte idonee andatoie con larghezza non inferiore a m 0,6 per il transito di uomini ed a m. 1,20 per il trasporto di materiali. B caduta nello scavo lasciato scoperto medio alto - Tutte le zone prospicienti il vuoto ( dislivello superiore a m 0,5 ) devono essere protette con parapetto solido o mezzi equivalenti; - Controllare frequentemente le condizioni delle barriere e delle delimitazioni predisposte provvedendo se necessario alla loro manutenzione. - I cumuli di materiali di sterro, i materiali ed i veicoli in movimento devono essere tenuti a distanza dai luoghi di scarico; non è consentito lo stoccaggio dei materiali sui bordi dello scavo. C Interferenza con sottoservizi (reti gas e rete elettrica interrate) Elettrocuzione R 4*2=8 Medio Alto - Attenersi alle indicazioni di cui scheda B D seppellimento per alto SEGUE DESRIZIONE: SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 2/10 01 SPP Direzione Operativa

90 N Descrizione frana qualora si cali nello scavo RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione E Rumore e Vibrazioni Ipoacusia da rumore e vibrazioni - Vedere scheda C F Produzione polveri R= 2x2= 4 basso Prevedere alla bagnatura del terreno ed eventualmente all uso di maschere con protezione almeno FFP Verificare come da POS le dotazioni necessaria G Presenza di micro organismi (reflui fognari) basso Chi conduce le operazioni di scavo salvo in caso di rotture o perdite delle condotte pre esistenti non dovrebbe essere sottoposto a contaminazione da reflui fognari si rimanda pertanto alla successiva scheda F H Rischio di annegamento Si rimanda a scheda F D.P.I. suggeriti da utilizzare/ disporre - Scarpe (antisdruciolo, lamina e puntale rinforzati) - Guanti (ad adeguata resistenza meccanica e termica) - Occhiali - Elmetto - Vestiario alta visibilità (anche in caso di pioggia) - Orto protettori se previsti da POS e valutazione rischio del appaltatore (su cantieri stradali dove sussiste il rischio di essere coinvolti in incidenti provocati da automezzi in circolazione dovranno essere utilizzati con oculata attenzione); - Mascherine di protezione da polveri adeguate (come da POS) 4. E L E N C O D E I L A V O R I C O M P O R T A N T I R I S C H I P A R T I C O L A R I P E R L A S I C U R E Z Z A E L A S A L U T E D E I L A V O R A T O R I D I C U I A L L ' A R T I C O L O 1 0 0, C O M M A 1 Come da aggiornamento normativo al T.U. salute e sicurezza sul lavoro il D.lgs. 106/09 all allegato XI ha apportato la seguente modifica: Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento a profondità superiori a 2,5 m e sviluppo lineare superiore a 6 m o di sprofondamento a profondità superiori a 3 m o di caduta dall alto da altezza superiore a 4 m, che richieda l installazione di opere provvisionali con un estensione lineare superiore a 6 m Ovvero che espongono i lavoratori a rischi di : a) seppellimento a profondità > a 2,5 m e sviluppo lineare > a 6 m ; SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 3/10 01 SPP Direzione Operativa

91 b) sprofondamento a profondità > a 3 m, c) caduta dall alto da altezza > a 4 m che richieda l installazione di opere provvisionali con un estensione lineare > a 6 m Le situazioni sopra indicate NECESSITANO OBBLIGATORIAMENTE DEGLI APPRESTAMENTI ( di seguito riportati), in ogni caso occorre valutare le condizioni specifiche di cantiere (stabilità del terreno, presenza di strutture adiacenti, distanza dallo scavo, adeguata protezione anche di terzi dal rischio di caduta, ecc. ecc.). Si ricorda infine che: - lavori in quota e rischio di caduta dall alto si intende: Art 107 comma 1. attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza > a 2 m rispetto ad un piano stabile; - l art. 118 comma 1. Nei lavori di splateamento o sbancamento, se previsto l accesso di lavoratori, eseguiti senza l'impiego di escavatori meccanici, le pareti delle fronti di attacco devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti. Quando la parete del fronte di attacco supera l'altezza di m 1,50, è vietato il sistema di scavo manuale per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. - art. 111 comma 8. Il datore di lavoro dispone affinché sia vietato assumere e somministrare bevande alcoliche e superalcoliche ai lavoratori addetti ai cantieri temporanei e mobili e ai lavori in quota. Segue rischi particolari di cui allegato XI 2. Lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che comportano un'esigenza legale di sorveglianza sanitaria VEDERE indicazioni reti fognarie scheda F 3. Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o sorvegliate, quali definite dalla vigente normativa in materia di protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti. NON PREVISTI 4. Lavori in prossimità di linee elettriche aree a conduttori nudi in tensione. VEDERE SCHEDA A 5. Lavori che espongono ad un rischio di annegamento. VEDERE PSC b2) 6. Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie. NON PREVISTI 7. Lavori subacquei con respiratori. NON PREVISTI 8. Lavori in cassoni ad aria compressa. NON PREVISTI 9. Lavori comportanti l'impiego di esplosivi. NON PREVISTI 10. Lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti. NON PREVISTI SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 4/10 01 SPP Direzione Operativa

92 5. S C A V I E L A V O R I E N T R O S C A V I Tenuto conto che nessuno può stabilire con assoluta certezza che uno scavo sia sicuro e che non occorra predisporre nessun tipo di armatura a tal proposito la base di riferimento alla tabella di seguito. TAB 1: Modalità di scavo che consentono di non utilizzare armature per scavi maggiori o uguali ad 150 cm di profondità; tenendo inoltre in dovuta considerazione che gli automezzi ed ogni tipologia di depositi NON vadano ad interferire sulla distribuzione dei carichi lungo le pareti (ovvero che siano posti a debita distanza) Segue modalità di scavo e consolidamento pareti ATTIVITA DI SCAVO E CONSOLIDAMENTO PARETI NOTE GENERALI Per la particolare pericolosità dei lavori di scavo, il responsabile tecnico, durante i controlli, deve avere cura di rinnovare le seguenti importanti raccomandazioni che costituiscono una buona base conoscitiva per prevenire il verificarsi di eventi dannosi. 1. Nessuno può stabilire con assoluta certezza che uno scavo sia sicuro e che non occorra predisporre nessun tipo di armatura a tal proposito base di riferimento può essere la tabella di cui sopra. 2. Infortuni mortali o estremamente gravi si possono verificare anche se il lavoratore non è completamente sommerso dal SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 5/10 01 SPP Direzione Operativa

93 terreno (è sufficiente la pressione esercitata sul corpo dal terreno). 3. Gli scavi eseguiti vicino a precedenti scavi sono particolarmente pericolosi in quanto il terreno possiede scarsa compattezza. 4. La presenza di acqua aumenta la possibilità che lo scavo possa franare (fenomeni di smottamento). 5. L argilla può essere estremamente pericolosa se asciugata dal sole (distaccamenti in blocco). 6. Le pareti gelate di uno scavo non devono essere considerate come alternative alle strutture di sostegno. 7. Quando necessita, lo scavo dovrebbe essere considerato alla stregua di uno spazio chiuso in cui controllare e verificare che i lavoratori non siano sottoposti a sostanze atmosferiche pericolose. 8. Le strutture di sostegno degli scavi devono sempre tener conto dei carichi addizionali determinati dal peso del terreno accumulato ai bordi della trincea, del traffico veicolare, di altre strutture adiacenti, ecc. 9. Quando un lavoratore o una parte di una macchina o attrezzatura edile si trova ad una distanza inferiore a 5 metri da una linea elettrica interrata o aerea occorre contattare l azienda erogatrice al fine di poter proseguire i lavori. 10. Le opere di sostegno vanno sempre realizzate secondo gli schemi predisposti dal responsabile tecnico competente. 11. I montanti, pannelli, puntoni utilizzati per le opere di sostegno devono sempre essere dimensionati in funzione delle condizioni del suolo, della profondità e della larghezza della trincea, nonché delle condizioni specifiche di carico presenti. 12. Nessun lavoratore deve operare in trincea al di fuori dell armatura di sostegno. 13. Le rampe o eventuali scale predisporre per l uscita dallo scavo dovranno essere posizionate a distanza non superiore a 10 m In base a quanto esposto, prima di iniziare i lavori, il responsabile tecnico dell attività dovrà effettuare un attenta analisi della zona di scavo al fine di individuare tutte le misure di sicurezza da porre in essere. Il tecnico utilizzerà in questa fase il piano di sicurezza predisposto, ove previsto, e comunque dovrà tenere conto dei diversi fattori ambientali (naturali e/o antropici) di seguito elencati: ULTERIORI INTEGRAZIONI 1 Condizioni meteorologiche: Le caratteristiche di tenuta del terreno possono variare in rapporto alle condizioni atmosferiche, considerazioni in merito possono essere estrapolate dalla tabella sopra indicata. Occorre inoltre tenere in considerazione altri fattori quali gelo siccità, presenza di acqua nello scavo, ecc, i quali possono determinare anche considerevoli cali di tenuta e coesione del suolo. 2 Scavi in presenza di acque Qualora negli scavi ci sia o possa verificarsi un accumulo di acqua, le precauzioni da prendere variano in funzione della situazione specifica e possono prevedere: armature particolari per evitare franamenti delle pareti dello scavo; sistemi adeguati per l eliminazione delle acque o per il controllo del livello; uso di opportuni dispositivi di protezione individuali. Se lo scavo interrompe il naturale drenaggio del terreno, ove possibile, occorre predisporre canalizzazioni e/o barriere o altri SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 6/10 01 SPP Direzione Operativa

94 adeguati mezzi per impedire l allagamento dello scavo. Per la captazione preventiva delle acque di falda, che potrebbero invadere la superficie di splateamento o il fondo di trincee, si possono utilizzare pompe. In ogni caso, ogni qual volta si ravvisi il rischio di presenza d acqua, sarà indispensabile prevedere l impiego di sistemi di pompaggio. Nell eventualità di allagamento dell area di scavo occorre attivare la procedura di emergenza, con l immediato allontanamento dei lavoratori. 3 Presenza di canalizzazioni di servizio Importante si rimanda alla SCHEDA B : DISATTIVAZIONI 4. Scavi in prossimità di strutture edilizie esistenti Quando la stabilità di edifici adiacenti, muri o altre strutture può essere compromessa dalle operazioni di scavo, occorre predisporre opportuni sistemi di protezione quali armature, puntelli, ecc., che garantiscano sia la sicurezza dei lavoratori addetti che la stabilità delle strutture stesse. In via generale non deve essere consentito lo scavo sotto il livello di fondazione delle strutture edilizie o di muri di sostegno, quando ciò possa comportare situazioni di rischio. Tali lavori si possono effettuare quando: viene realizzato un sistema di supporto o di puntellamento in grado di garantire la sicurezza dei lavoratori e la stabilità della struttura adiacente; lo scavo interessa una roccia stabile; un tecnico competente certifichi, sulla base di uno studio geotecnico, che lo scavo è ad una distanza tale da non comportare rischi alla stabilità delle strutture adiacenti. Stesse considerazioni vanno fatte quando si realizzano scavi sotto marciapiedi, pavimenti, ecc.. 5 Rischi per la caduta di detriti I lavoratori che operano all interno dello scavo devono essere sempre protetti dalla possibile caduta di terreno, detriti o frammenti di roccia che si possono staccare dalle pareti dello scavo stesso. Una adeguata protezione può essere realizzata con la rimozione di tutte le parti rischiose delle superfici di scavo e con la predisposizione di barriere protettive sufficienti a fermare e contenere il materiale. Per prevenire la caduta di arnesi e di detriti, occorre che il materiale di scavo e le relative attrezzature siano collocate almeno ad 1 metro di distanza dal ciglio dello scavo stesso; qualora questo non sia possibile, si devono installare barriere e parapetti adeguati. Per quanto riguarda il materiale accumulato, la distanza di 1 metro dal bordo dello scavo va misurata dalla base del deposito di terreno e non dalla cima dello stesso. Ove possibile, il terreno di risulta dovrebbe essere disposto in modo tale da rappresentare una barriera all ingresso dell acqua piovana nello scavo. SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 7/10 01 SPP Direzione Operativa

95 In presenza di materiale di stoccaggio necessario per i lavori, occorre verificare che lo stesso non determini instabilità dello scavo o renda insufficienti i sistemi di protezione predisposti. I bordi superiori dello scavo devono essere, per quanto possibile, tenuti puliti e sgombri e, in caso di pioggia, protetti con teli impermeabili atti a evitare gli effetti erosivi dell acqua piovana. 6 Rischi da polveri ed altre sostanze aero disperse (vedi tabella punto G) Cosa fare in situazioni di rischio Per prevenire, dentro lo scavo, situazioni di rischio connesse al microclima inaccettabile o alla presenza in eccesso di sostanze pericolose, si riportano di seguito alcune importanti norme da tenere sempre presenti: in mancanza di ossigeno (atmosfera con contenuto di ossigeno al di sotto del 19,5 %) o per la presenza di sostanze pericolose, è necessario effettuare i dovuti controlli prima che i lavoratori entrino nello scavo; quando ritenuto opportuno, i lavoratori devono essere dotati di autorespiratori o di equivalenti sistemi di ventilazione; in presenza di rischio gas infiammabili occorre attivare un sistema di ventilazione adeguato contro la pericolosità connessa alla concentrazione; per accertare i livelli di contaminanti di qualsiasi genere dentro lo scavo, i relativi test devono essere fatti e ripetuti con frequenza tale da assicurare nel tempo le condizioni di sicurezza; l equipaggiamento di emergenza deve essere costantemente controllato, testato e rapidamente disponibile. Macchine operatrici Si rimanda al punto A della tabella Rumorosità delle macchine Si rimanda alla sezione 1 Opere revisionali di sostegno e sistemi di protezione In generale, quando si deve realizzare uno scavo, sulla scorta di tutte le indicazioni riportate nei capitoli precedenti, occorre prima verificare se necessitano opere di sostegno. Quando si effettua uno sbancamento (o scavo a cielo aperto) di larghezza superiore rispetto all altezza, in materiali a comportamento granulare, il sistema di protezione è necessario solo se l inclinazione della parete dello scavo è maggiore dell angolo di attrito interno del terreno, o se si supera l altezza critica in materiali coesivi (vedi tabella). Nel caso di scavi a sezione obbligata, in cui la profondità è maggiore della larghezza, occorre necessariamente armare lo scavo per evitare crolli e franamenti delle pareti. Fanno eccezione i casi in cui lo scavo non raggiunge la profondità di 1 metro, o quando esso è realizzato in roccia ed il tecnico competente ritiene non verificabile un crollo delle pareti di scavo. Opere di contrasto e di sostegno SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 8/10 01 SPP Direzione Operativa

96 Armature, contrafforti e puntelli Quando la collocazione dello scavo o la sua profondità non consentono di realizzare le pareti secondo l angolo d attrito interno del terreno, o si supera l altezza critica caratteristica del materiale, è necessario armare lo scavo. L armatura deve essere tale da resistere alle sollecitazioni indotte da: pressione del terreno; strutture adiacenti; carichi addizionali e vibrazioni (attrezzature, traffico veicolare, materiale di stoccaggio, ecc.). Le strutture di sostegno devono essere installate a diretto contatto con la facciata dello scavo e, ove necessario, deve essere inserito del materiale di rincalzo tra la facciata dello scavo e l armatura, per garantire la continuità del contrasto. L armatura deve comunque rispettare sempre le seguenti tre condizioni: 1. essere realizzata in modo da evitare il rischio di seppellimento: in un terreno incoerente la procedura dovrà consentire di disporre armature parziali tali da permettere di raggiungere in sicurezza la profondità richiesta nel terreno; in un terreno dotato di coesione, in cui lo scavo può essere realizzato in avanzamento continuo fino alla profondità desiderata, la procedura dovrà prevedere la collocazione di una gabbia di protezione prima che i lavoratori addetti accedano allo scavo. 2. essere sufficientemente resistente da opporsi, senza deformarsi o rompersi, alla pressione esercitata dal terreno sulle pareti dello scavo; 3. essere realizzata in modo da poter sopportare, senza deformarsi, anche carichi asimmetrici del terreno. Brevi cenni di armature che si possono realizzare. Protezioni blindate A) Pannelli metallici. I cassoni da realizzare comprendono due pannelli metallici laterali tenuti insieme da due puntoni d acciaio. Nei terreni coesivi è possibile realizzare lo scavo fino alla profondità definitiva e collocare quindi i cassoni sul fondo dello scavo. Per canalizzazioni corte (da 2 a 3 metri) bastano solo due elementi di cassoni. Conviene sempre utilizzare cassoni di un altezza leggermente superiore alla profondità dello scavo. Quando non si può armare lo scavo per tutta la sua altezza è preferibile collocare i cassoni nella parte superiore dello scavo e lasciare non armato il fondo, il cui franamento è molto improbabile, a meno che non ci si trovi in presenza di argille molli o terreni similari. Sistemi di protezione e di accesso allo scavo SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 9/10 01 SPP Direzione Operativa

97 Parapetti In presenza di scavi profondi oltre 2 metri, per evitare rischi di caduta dall alto, si devono predisporre lungo i bordi dello scavo appositi parapetti, alti almeno 1 metro, dotati di tavola ferma piede di circa 20 cm. Lo spazio tra la tavola ferma piede e il corrente superiore non deve superare i 60 cm. I parapetti dovranno poter sopportare un carico di almeno 50 kg/m. In presenza di persone o traffico veicolare, il parapetto deve essere sempre segnalato con nastro di colore rosso/bianco e con lampade elettriche o lanterne ad olio durante la notte. Passerelle e rampe Quando le rampe sono costruite con due o più elementi strutturali, gli stessi devono essere assemblati in modo da evitare movimenti o spostamenti che ne compromettano la stabilità. Per rendere possibile e sicuro l attraversamento dello scavo o della trincea da parte dei soli lavoratori, occorre predisporre delle passerelle larghe almeno 60 cm. Quando le passerelle vengono utilizzate anche per il trasporto di materiale, devono essere larghe minimo 120 cm. In tutti i casi devono comunque essere sempre dotate di parapetti e barriere ferma piede su entrambi i lati. Scale Le scale a mano utilizzate per accedere al fondo dello scavo devono essere: sporgenti di almeno 1 metro oltre il bordo dello scavo; raggiungibili entro 10 metri da un qualsiasi punto del fondo scavo; realizzate con materiale isolante quando si prevede nello scavo la presenza di linee elettriche interrate; ispezionate prima dell uso; quelle difettose devono essere rimosse e segnalate con un cartello non usare ; utilizzate solo su superfici di appoggio stabili e a livello. In caso contrario esse vanno stabilizzate con opportuni vincoli; posizionate con un inclinazione tale che la distanza tra il piede della scala e la parete verticale sia pari a circa un quarto dell altezza dello scavo. Quando si prevede sul fondo dello scavo la presenza di oltre 25 addetti e quando la scala rappresenta l unica via di uscita, è necessario prevedere almeno due scale. Ai lavoratori che fanno uso delle scale deve essere vietato il trasporto di materiale o carichi che possano determinare il rischio di caduta. Un altro sistema che può essere utilizzato per accedere alla base dello scavo è quello di realizzare gradini ricavati nel terreno, che vanno opportunamente rinforzati e resi sicuri. SCHEDA E) SCAVI A PROFONDITA' MAGGIORE A 150 CM - RISCHI PARTICOLARI Rev. N Del Predisposizione Approvazione 10/10 01 SPP Direzione Operativa

98 SCHEDA F) I N T E R V E N T I I D R A U LI C I S U C O N D O T T E F O G N A R I E 1. A T T R E Z Z A T U R E M I N I M E / M A N U T E N Z I O N I Le attrezzature necessarie allo svolgimento delle lavorazioni sono: NOTE: - saldatrici per tubazioni in plastica tipo geberit - Attrezzature manuali varie; - Elettroutensili, pompe ecc - Scale a mano - sistemi di sollevamento su automezzi o pale meccaniche - auto spurgo (all occorrenza) - Vedere SCHEDA E (scavi in profondità e rischi particolari) tenuto conto che in tale situazione spesso gli scavi sono posizionati a profondità superiore a 150cm, in presenza di agenti biologici e con potenziale rischio di annegamento la dove presenti stazioni di pompaggio concomitanti. - Vedere SCHEDA C: sostanze pericoloso amianto scheda C; - Ulteriori informazione sono riportate al interno delle schede precedenti (microclima, attrezzature, ecc.); - Nessuna delle attività indicate prevede l accesso ad AREE CONFINATE; in tale circostanza sarà obbligatorio disporre: di adeguate attrezzature, formazione all uso delle stesse, garantire la tutela del personale anche in caso di emergenza ovvero disporre di procedure operative e permesso di lavoro sottoscritto dalla Committenza e dalla Ditta. 2. R E Q U I S I T I D I I D O N E I T À D E L P E R S O N A L E Al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività la Ditta dovrà: utilizzare personale esperto; garantire la formazione, informazione e addestramento, del personale in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e all uso degli specifici macchinari e attrezzature messe a disposizione. 3. R I S C H I E M I S U R E D I P R E V E N Z I O N E N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione A Incidenti stradali in genere, investimenti medio alto Attenersi alle indicazioni di cui schede A e B ed E Si segnala inoltre l eventualità in cui si dovesse fare ricorso all uso di un auto spurgo per l aspirazione di reflui fognari: in tale circostanza l auto spurgo SCHEDA F) INTERVENTI IDRAULICI SU CONDOTTE FOGNARIE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 1/3 01 SPP Direzione Operativa

99 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione dovrà essere equipaggiato di idoneo sistema di aspirazione che consenta di operare ad adeguata distanza dal punto di scavo onde evitare franamenti e/o ribaltamenti del mezzo. - Attenersi alle indicazioni di cui schede A e B ed E B caduta nello scavo lasciato scoperto Caduta dall alto e annegamento R= alto - Durante tali operazioni possono verificarsi rischi oltre di caduta dall alto nello scavo anche situazioni a rischio quali la caduta in pozzetti (talvolta a quota considerevole), sia il potenziale rischio di annegamento (dove presenti ristagni d acque reflue quali le stazioni pompaggio o fosse imhoff o accumuli vari), all occorrenza si dovrà: Tutte le tombinature aperte dovranno essere opportunamente delimitate con idonei parapetti. Nessun chiusino potrà essere lasciato aperto incustodito. - Disporre di salvagente in dotazione al mezzo con adeguata fune di recupero. C Interferenza con sottoservizi Medio Alto - Attenersi alle indicazioni di cui scheda B D seppellimento per frana qualora si cali nello scavo alto Attenersi alle indicazioni di cui schede E E Rumore e Vibrazioni - Vedere scheda C F Uso di attrezzature varia - Vedere scheda C G Movimentazione manuale dei carichi R= 3*2=6 medio - Vedere scheda C F Produzione polveri R= 2x2= 4 basso - Vedere scheda C G Presenza di micro organismi R. Biologico (reflui fognari) R=2x3= medio Agenti biologici del gruppo 1 e 2. Ogni intervento su reti fognarie pre esistenti comporta la presenza di agenti biologici (Leptospira spp., Leginella spp, Salmonella spp, Mycobacterium spp., Actinomyces spp., Compylobacter spp, ecc.) allo scopo sarà necessario evitare il contato con tali elementi mediante: Piano di protezione della pelle (disporre di prodotti disinfettanti e tanica contenente acqua pulita per lavaggio parti del corpo potenzialmente insudiciate). Pulizia e disinfezione regolare (mani e corpo): come sopra Procedura per lavaggio indumenti contaminati: deve esser garantita l igiene degli indumenti da parte della Ditta o mediante attività di lavanderia o garantendo l uso di indumenti a perdere tute usa e SCHEDA F) INTERVENTI IDRAULICI SU CONDOTTE FOGNARIE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 2/3 01 SPP Direzione Operativa

100 N Descrizione RISCHIO R=PxD Misure di prevenzione getta. Protezione nei punti e nei periodi di maggior esposizione dell apparato respiratorio: all occorrenza disporre di maschere respiratorie (SI RIMANDA A NOTE AMBIENTI CONFINATI) Misure sanitarie preventive (controlli preventivi, vaccinazioni). Informazione e formazione del personale Divieto di mangiare e bere durante il lavoro; indossare indumenti e guanti protettivi monouso per contatto con liquami Procedure per utilizzo D.P.I. e loro pulizia e manutenzione; Sorveglianza sanitaria; ripulire a conclusione lavori le superfici o strutture eventualmente insudiciate; mantenere a debita distanza, anche mediante delimitazione del cantiere, l accesso di terzi compreso il personale della committenza. Dove si venissero a creare o potenzialmente potessero essere presenti, dispersioni di liquami sarà necessario provvedere nel deviare il flusso (scolmando i liquami a monte del tratto fognario interessato) e disporre all occorrenza del servizio di auto spurgo (veder nota al punto A). D.P.I. suggeriti da utilizzare/ disporre - Scarpe (antisdruciolo, lamina e puntale rinforzati); - Stivali o stivali tutto coscia con lamina e puntale rinforzati; - Guanti (ad adeguata resistenza meccanica ed idonei al rischio biologico EN374 e EN388) - Occhiali - Elmetto - Vestiario alta visibilità (anche in caso di pioggia) - Tute usa e getta (idonee per agenti biologici) - Orto protettori se previsti da POS e valutazione rischio del appaltatore (su cantieri stradali dove sussiste il rischio di essere coinvolti in incidenti provocati da automezzi in circolazione dovranno essere utilizzati con oculata attenzione); - Mascherine di protezione da polveri e da agenti biologici SCHEDA F) INTERVENTI IDRAULICI SU CONDOTTE FOGNARIE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 3/3 01 SPP Direzione Operativa

101 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 14.3 ALLEGATO 3) FAC SIMILE NOTIFICA PRELIMINARE pag. -49-

102 FAC SIMILE NOTIF ICA PRELIMINARE Prot. n Luogo e data, A GGI O RN A ME N T O N O T IF I CA P RE L I MI N A RE PR ES EN TA TA I L N ELL A MB I TO D EI LA VO R I A PPA LTA TI PER L A N N O / I N ER EN TI LA MA N U TEN Z I O N E D ELLE R ETI I D RI C HE E F O G N A RI EG ES TI TE D A A CQ U A N O V AR A.V C O S PA. Rif. Art. 99 dl D.lgs. 81/08 e s.m.i. OGGETTO : Spett.le A.S.L. n 13 Indirizzo, fax. Spett.le Spett.le DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO - NOVARA Indirizzo, fax. SPRESAL Indirizzo, fax. NOTIFICA PRELIMINARE aggiornamento ai sensi art. 99 D.lgs. 81/2008 allegato XII. (tale procedura è stata condivisa con servizio SPRESAL di Novara) Data comunicazione: Indirizzo del cantiere: Natura dell'opera: (Descrizione sommaria dell intervento) Committente: ACQUA NOVARA VCO S.p.A. (P.iva e c.f ) Amministratore Delegato: (Nominativo e codice fiscale) (indirizzo) (tel. e fax.) Direttore Lavori: (Nominativo e codice fiscale) (indirizzo) (tel. e fax.) Responsabile Unico di Procedimento (RUP) (Nominativo e codice fiscale) (indirizzo) (tel. e fax.) Coordinatore della sicurezza: Data presunta d'inizio dei lavori in cantiere: Durata presunta dei lavori in cantiere : Entità stimata dei lavori: Numero max presunto dei lavoratori: Numero previsto di imprese e di lavoratori: Identificazione dell impresa selezionata: (Nominativo e codice fiscale) (indirizzo) (tel. e fax.) (importo lavoro) (Regione sociale e P.iva / codice fiscale) Sede Legale e Sede Operativa (indirizzi) (tel. e fax.) Il Direttore dei lavori FAC SIMILE NOTIFICA PRELIMINARE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 1/3

103 N O T E E S P E C I F I C A Z I O N I I N E R EN T I L A PR E S E N T A Z I O N E D E L L A N O T I F I C A P R E L I M I N A R E NATURA DELLE OPERE La presente notifica riguarda l inizio dell appalto dei lavori di manutenzione delle reti idriche e fognarie gestite da Acqua Novara.VCO SpA, gestore del servizio idrico integrato nei comuni gestiti delle province di Novara e del VCO, individuati nell applato. La convenzione di affidamento, regolante i rapporti tra gestore del servizio idrico integrato e Autorità d Ambito, autorizza Acqua Novara.VCO ad operare ad intervenire su tutti gli impianti e le reti di detti comuni, coi quali sono attive le procedure di comunicazione degli interventi e rilascio delle autorizzazioni alla manomissione del suolo comunale di competenza. I lavori oggetto della presente notifica riguardano gli interventi di semplice esecuzione, programmati ed in emergenza, che, sulla base dell esperienza maturata da Acqua Novara.VCO sul territorio in questione, costituiscono la maggior parte degli interventi ad oggi previsti ed appaltati. La definizione di semplice esecuzione raggruppa tutti quei lavori normalmente eseguiti da una squadra composta da due/tre addetti, impegnati in scavi mediamente compresi tra 1 ed 1,5 metri di profondità, propedeutici all effettuazione di riparazioni o sostituzioni, quali l installazione o ricambio di piccoli tratti di condotta idrica o foganria come prese e allacci (circa 2/3 mt), la messa in quota di chiusini dissestati, il ripristino di cedimenti su condotte fognarie. Si precisa inoltre che gli interventi di semplice esecuzione : non vengono normalmente eseguiti su strade ad alta percorrenza o per le quali si debbano ottenere pareri dell ente che le gestisce, nè in prossimità d interferenze esterne (ad esempio altri cantieri); hanno una durata consecutiva compresa tra le due e le sei ore, e che si deve chiudere nell ambito della stessa giornata lavorativa. Ogni altro lavoro programmato od in emergenza che non rientra nella suddetta definizione di semplice esecuzione, o nei casi in cui oppure al passaggio di un intervento di semplice esecuzione a intervento prolungato per l insorgere dei problematiche non prevedibili, la società Acqua Novara.VCO SpA invierà notifiche specifiche, contenenti gli indirizzi specifici degli interventi, l entità ed ogni altro dato ai sensi art. 99 D.lgs. 81/2008 (allegato XII), utilizzando il modello in allegato. INFINE: I lavori da notificare potranno anche essere elencati in un'unica notifica allegando alla stessa l elenco degli stessi in una tabella riassuntiva (settimanale/quindicinnale/mansile) come l esempio di seguito riportato: ELENCO DEGLI INTERVENTI PROGRAMMATI SETTIMANA DAL AL MESE DI ANNO.. FAC SIMILE NOTIFICA PRELIMINARE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 2/3

104 Indirizzo Cantiere Natura dell opera Data presunta inizio lavori (*) (*) N.B. la data indicata corrisponde a quella concordata con la ditta esecutrice che può esser soggetta a modifiche per cause di forza maggiore o no prevedibili (condizioni meteoriche avverse, emergenze idriche, ecc.) NOTE: Si ricorda che ai sensi dell Articolo 99 - Notifica preliminare 1. Il committente o il responsabile dei lavori, prima dell'inizio dei lavori, trasmette all'azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti la notifica preliminare elaborata conformemente a quanto sopra (precisando che tale procedura è stata ad oggi condivisa con servizio SPRESAL di Novara), nei seguenti casi: a) Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea (compresa la committenza); b) cantieri che, inizialmente non soggetti all'obbligo di notifica, ricadono nelle categorie di cui alla lettera a) per effetto di varianti sopravvenute in corso d'opera; c) cantieri in cui opera un'unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a duecento uominigiorno. NON PREVISTO PER I LAVORI DEL PRESENTE PSC 2. Copia della notifica deve essere custodita a disposizione dell'organo di vigilanza territorialmente competente completa di ricevuta d invio. 3. In caso della presenza di condotte in cemento amianto attenersi alle disposizioni del Piano di Lavoro e smaltimento previsto e obbligatorio. FAC SIMILE NOTIFICA PRELIMINARE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 3/3

105 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 14.4 ALLEGATO 4) FAC SIMILE VERBALE DI CANTIERE - FASCICOLO pag. -50-

106 2 COMMITTENTE Cel _ REV.00 del mag.2011 VERBALE DI CANTIERE - FASCICOLO - IDENTIFICAZIONE INTERVENTO - RISCHI E LAVORAZIONI - COORDINAMENTO / INTERFERENZE - INFORMAZIONI AI LAVORATORI- APPALTATORE Cel. I PARTE - SOPRALUOGO CONGIUNTO DI CANTIERE COMUNE VIA LOCALITA DATA Tipologia di lavorazione Allacciamento riparazione. Settore acquedotto fognatura N commessa.. Descrizione area di intervento Seguito sopraluogo / valutazione, si è riscontrata la seguente condizione Apprestamenti Tipologia di strada/area: Strada statale/provinciale Strada comunale a doppia corsia Strada comunale ad una corsia Larghezza carreggiata: m Installazione cantiere temporaneo Presenza di incroci in prossimità dell area Si No Prevedere segnaletica in prossimità incrocio Intensità del traffico veicolare: Note: Movieri, Semaforo, Ordinanza Molto alta/alta media intensità bassa intensità chiusura, Presenza di idonei passaggi pedonali: Si No Accessibilità al cantiere: Buona Adeguata Problematica Presenza ponti viadotti, sovrapassaggi: verificare se passaggio adeguato Eventuali ulteriori indicazioni Presenza di ostacoli visivi alla viabilità: Si No Se si quali (curve, dossi, incroci, ecc.) indicare tipo/distanza da cantiere ed eventuali soluzioni prospettate: Presenza di strutture/opere che necessitano protezione in caso di cedimenti Necessitano strutture di rinforzo Si No (muri, marciapiedi, cordoli, ecc.) (valutare tipologia) Presenza di idonei passaggi pedonali (prestare particolare attenzione in caso di passaggi pedonali prossimali, scuole, ecc. Si No - Delimitare passaggi - Mettere passerelle pedonali - - SI / NO Presenti adeguate aree di deposito attrezzature e mezzi Si No 2 Reti Aeree o Visibili linee elettriche (in prossimità del cantiere): Si No Distanza da cantier Apprestamenti Richiedere dismissione servizio SI / NO e (considerare la massima elevazione del mezzo che sarà impiegato): > 10m tra 5 10 m < 5 m linee gas in prossimità del cantiere Si No Richiedere dismissione servizio altri servizi / linee rilevabili (telefono, ecc.) Si (quali ) No Richiedere dismissione servizio 3 Caratteristiche previste del cantiere (***) Apprestamenti SI / NO Estensione prevista del cantiere: lunghezza m larghezza m, tempi previsti di realizzazione: ore Pprofondità presunta dello scavo < 150cm > 150cm > 200 cm Necessita strutture di rinforzo NOTA: Prima dell avvio lavori sarà necessario verificare le condizioni meteo, in particolare la visibilità ore notturne/nebbia, piogge, neve, ecc, e provvedere alle opportune segnalazioni luminose,a deguamento della segnaletica, ecc. (per garantire adeguati spazi di fernata e visibilità del cantiere); 4 Altri pericoli (eventuali) Apprestamenti SI / NO Si prevede la presenza di condotte in cemento amianto Attuare procedure come da Piano lavoro tipo Si prevedono lavori di saldatura SI NO se si quali: (ossiacetilenica, ad elettrodo, altro ) Si è all interno di cantieri in cui si prevede la presenza di carichi sospesi o caduta di materiali dall alto: SI NO Presenza di ulteriori condizioni di pericolo: SI quali No 5 Rappresentazione schematica dell area di intervento e/o fotografia Allegati SI / NO Note: Firma per Committenza Firma per Appaltatore (***) Lavori che espongono i lavoratori a rischi di : a) seppellimento a profondità > a 2,5 m e sviluppo lineare > a 6 m ; b) sprofondamento a profondità > a 3 m, c) caduta dall alto da altezza > a 4 m che richieda l installazione di opere provvisionali con un estensione lineare > a 6 m NECESSITANO OBBLIGATORIAMENTE DEGLI APPRESTAMENTI DI CUI ALL. RISCHI PARTICOLARI del PSC, ogni caso occorre valutare le condizioni specifiche di cantiere la dove non previsti gli apprestamenti di cui sopra (stabilità sia del terreno che per presenza di strutture adiacenti, distanza, adeguata protezione anche di terzi, dal fronte di scavo, ecc. ecc.) 1/2

107 Op. Specializ. Op. qualific. Op. Comune Escavatore Automezzo attrezzato a) Motosaldat. b) Motopompa c) Motocompr. AUTOC. >70 ql 2 COMMITTENTE Cel _ REV.00 del mag.2011 VERBALE DI CANTIERE - FASCICOLO - IDENTIFICAZIONE INTERVENTO - RISCHI E LAVORAZIONI - COORDINAMENTO / INTERFERENZE - INFORMAZIONI AI LAVORATORI- APPALTATORE Cel. II PARTE - DOCUMENTAZIONE PREVISTA prima avvio lavori: Committente: Autorizzazione manomissione suolo pubblico Scheda progetto e computazione lavori (N Commessa) Eventuale Ordinanza chiusura o variazione circolazione veicoli Notifica preliminare (sempre in presenza di 2 o più imprese compreso la committenza) Ripristino viabilità / CHIUSURA LAVORI DATA Rifacimento tappetino asfalto Si No prevista entro SI - NO Appaltatore: POS Note / Apprestamenti SI - NO Presenza di linee elettriche interrate in prossimità del cantiere Operatore contattato (nome e cognome) N di tel. Verifica strumentale SI NO Presenza di linee gas sotterranee in prossimità del cantiere: Operatore contattato (nome e cognome) N di tel. Verifica strumentale SI NO Caduta dall Alto Caduta del materiale dall alto Note: Elettrocuzione: Note: Incendi esplosioni: Note: Rumore Note: Ustioni. Note: Vibrazioni Note: Getti e schizzi: (se presente fognatura prevedere sempre le adeguate protezioni come da PSC) Note: Investimento e ribaltamento (verificare traffico int/est cantiere: Note: Scivolamento e cadute (pendenze, lubrificanti, ecc. Note: Rischi incidenti causati da terzi (traffico, pedoni, movieri, ecc.) Note: Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni Note: Inalazione Polveri, fibre, gas, vapori (attenzione a sottopassi, gallerie, ecc.): Note: Movimentazione manuale dei carichi: Note: Seppellimenti e sprofondamenti (scavi, lati strada, ecc) Note: Utilizzo di atterzzature diverse d quanto indicato POS Note: 1 Si allega rappresentazione grafica del cantiere (schema) SI NO Note: Annotazioni Speciali e Generali Operai e mezzi impiegati OSSERVAZIONI Descrizione puntuale delle opere svolte: Ed Istruzioni della DIREZIONE LAVORI Appaltatore TIMBRO e Firma (leggibile) NOTA: La parti in grigio dovranno essere completate dall appaltatore come sommariamente sopra riportate e consegnata all ufficio tecnico di Acque Sp.A. il quale all occorrenza richiederà le dovute integrazioni) VERBALE DI CANTIERE III PARTE - VERBALE DI CANTIERE (monitoraggio lavori) (DA COMPILARE DURANTE L ESECUZIONE LAVORI): Note e osservazioni (riferiemnto quanto indicato nei verbali, quali idoneità segnaletica, profondita scavi, controllo linee aeree e sotterranee, presenza di cartellino del personale, riconsegna del cantiere in buono stato, ecc. ecc. ):, li Incaricato ACQUE SpA Firma (leggibile) _ 2/2

108 APPALTO LAVORI DI MANUTENZIONE RETI IDRICHE ANNO rev.01 (Giugno 2014) 14.5 ALLEGATO 5) FAC SIMILE IDONEITÀ TECNICO PROFESSIONALE (da allegare all appalto) pag. -51-

109 FAC SIMILE IDONEITA TECNICO PROF ESSIONALE DOCUMENTAZIONE APPALTO Rif. Artt. 90, 97 e allegato XVII del D.lgs. 81/08 e s.m.i., OGGETTO : Elenco dati / documentazione / procedure da trasmettere al Committenza prima dell inizio lavori TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DOVRA AD INTEGRAZIONE DEL PRESENTE DOCUMENTO: - ESSERE TRASMESSA ALLA COMMITTENZA IN FORMATO WORD; TALE DA CONSENTIRE UNA RAPIDA INTEGRAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE IN UN DOCUMENTO UNICO - ESSERE INVIATA IN DUPLICE COPIAPER CONSENTIRE LA RAPIDA CONSULTAZIONE DEL SERVIZIO PREVENZIONE / DIRIGENTE E DEL RLS AZIENDALE I PARTE: DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE AL BANDO E SOTTOSCRITTA dalla Ditta (pena esclusione dallo stesso) a) Iscrizione alla camera del commercio industria e artigianato contenente le indicazioni previste dal bando SG 06 b) dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate: - all'istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), - all'istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) - alle casse edili, - dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti. - Personale incaricato ai sensi art. 97 del Dlgs. 81/08 e smi c) documento unico di regolarità contributiva (DURC); d) Copia dei requisiti di cui art. 256 Dlgs 81/08 e smi (iscrizione Albo Gestori categoria 10 Bonifica Amianto, ecc) II PARTE: DOCUMENTAZIONE DA CONSEGNARE ENTRO 15 GIORNI DALL AFFIDAMENTO DEL INCARICO (pena esclusione dallo stesso) IDONEITA' TECNICO PROFESSIONALE Rev. N Del Predisposizione Approvazione 01 SPP Direzione Operativa 1/2

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