Paolo Galli. Direttore U.O.C. Prev. Sic. Ambienti di Lavoro -AUSL Imola

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Paolo Galli. Direttore U.O.C. Prev. Sic. Ambienti di Lavoro -AUSL Imola"

Transcript

1 Paolo Galli Direttore U.O.C. Prev. Sic. Ambienti di Lavoro -AUSL Imola 1

2 L ATTUALE CONTESTO: IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

3 3

4 4

5 I Progetti all interno del Setting «Ambienti di lavoro» per i prossimi 3 anni riguarderanno: - la costruzione di un sistema informativo integrato regionale - la promozione della salute nei luoghi di lavoro - il comparto edilizia - il comparto agricoltura - il rischio cancerogeno - il rischio per l apparato muscoloscheletrico - il rischio stress lavoro-correlato - il comparto sanità 5

6 Le azioni previste all interno dei progetti possono essere riassunte in : - azioni per le sensibilizzazione e l emersione delle malattie professionali - attività di vigilanza - attività di assistenza - attività di promozione della salute Eccezion fatta per l attività di vigilanza, che è esclusiva competenza dell UO PSAL, la sfida è quella di avviare per le altre attività un percorso integrato con altri soggetti, sia del settore sanitario (MMG, medici competenti, M.O.) sia esterni alla sanità (enti bilaterali, aziende) per rafforzare la rete della prevenzione e disseminare conoscenze e consapevolezza. 6

7 D.Lgs. 14 Settembre 2015 n. 151 Disposizioni per la razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in ateria di rapporto di lavoro e pari opportunità in attuazione della L. 10 DICEMBRE 2014, N. 183 (JOBS ACT) 7

8 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 3: Campo di applicazione Comma 8 riscritto alla luce delle modifiche apportate dalla Legge Fornero all art. 70 del D.Lgs. 276/03 (lavoro accessorio) Le norme del D.Lgs. 81/08 si applicano completamente nei casi in cui la prestazione di lavoro accessorio sia svolta a favore di un committente imprenditore o professionista. Negli altri casi si applica solo l art. 21. I piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresi l insegnamento privato supplementare e l assistenza domiciliare ai bambini, agli anziani, agli ammalati e ai disabili restano comunque ESCLUSI dal campo di applicazione. 8

9 6. Lavoro accessorio: ultima modifica da D.Lgs. 81/2015 Art. 70. (Definizione e campo di applicazione). 1. Per prestazioni di lavoro accessorio si intendono attività lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a euro nel corso di un anno civile (omissis) nei confronti dei committenti imprenditori o professionisti, le attività lavorative possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a euro, (omissis) Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano in agricoltura: a) alle attività lavorative di natura occasionale rese nell ambito delle attività agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e da giovani con meno di venticinque anni di età se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dell anno se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l università; b) alle attività agricole svolte a favore di soggetti di cui all articolo 34, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, che non possono, tuttavia, essere svolte da soggetti iscritti l anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli. (omissis) E' vietato il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio nell'ambito dell'esecuzione di appalti di opere o servizi, fatte salve le specifiche ipotesi individuate con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentite le parti sociali, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 9

10 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 3: Campo di applicazione 12-bis. Nei confronti dei volontari di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, dei volontari che effettuano servizio civile, dei soggetti che svolgono attività di volontariato in favore delle associazioni di promozione sociale di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383, delle associazioni sportive dilettantistiche di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 39, e all articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e delle associazioni religiose, dei volontari accolti nell ambito dei programmi internazionali di educazione non formale, nonché nei confronti di tutti i soggetti di cui all'articolo 67, comma 1, lettera m), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, si applicano le disposizioni di cui all'articolo 21 del presente decreto. Con accordi tra i soggetti e le associazioni o gli enti di servizio civile possono essere individuate le modalità di attuazione della tutela di cui al primo periodo. Ove uno dei soggetti di cui al primo periodo svolga la sua prestazione nell'ambito di un'organizzazione di un datore di lavoro, questi è tenuto a fornire al soggetto dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti nei quali è chiamato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla sua attività. Egli è altresì tenuto ad adottare le misure utili a eliminare o, ove ciò non sia possibile, a ridurre al minimo i rischi da interferenze tra la prestazione del soggetto e altre attività che si svolgano nell'ambito della medesima organizzazione.8 10

11 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 5: Comitato per l indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza 1) Il comitato, presso il Ministero della Salute, viene rafforzato, in quanto entrano a farne parte i Direttori Generali delle competenti direzioni generali dei ministeri della Salute e Lavoro, del VV.F., del Ministero dei trasporti e il Coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni. 2) viene individuato il Ministero della Salute come sede permanente delle riunioni del Comitato In sintesi viene confermato e rafforzato il ruolo strategico del Ministero della Salute nella definizione delle politiche e del coordinamento in merito alle attività di prevenzione e sciurezza sul lavoro 11

12 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 6: Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro 1) Il Ministero del Lavoro e p.s. diviene sede esclusiva della Commissione; 2) I rappresentanti delle regioni, delle OO.SS. dei lavoratori e dei datori di lavoro scendono da 10 a 6 per ogni categoria; 3) Vengono aggiunti tre esperti in medicina del lavoro, igiene industriale e impiantistica industriale e un rappresentante dell ANMIL; 4) Viene dato spazio alle differenze di genere; 5) Viene dato mandato alla Commissione di procedere al monitoraggio sull applicazione delle procedure standardizzate per la valutazione del rischio in virtù di una possibile revisione delle stesse. 12

13 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 6: Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro 6) Rafforzato il mandato di elaborare i criteri finalizzati alla definizione del sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi di cui all articolo 27. 7) Entro il 25 febbraio 2016 la Commissione monitora ed eventualmente rielabora le procedure semplificate per l'adozione ed efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese (art. 30/81); 8) la Commissione monitora ed eventualmente integra le procedure per la valutazione dello stress lavoro-correlato; In sintesi, viene confermato e rafforzato il ruolo tecnico del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali; la composizione delle commissione viene un po snellita e ne viene aumentato il contenuto tecnico; vengono poste le basi per la revisione delle procedure standardizzate, MOG, stress lavorocorrelato. 13

14 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 12: Interpello Le regioni e le province autonome vengono incluse tra i soggetti autorizzati a inoltrare alla commissione per gli interpelli quesiti di ordine generale sull applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Modifiche all art. 28: Valutazione dei rischi Viene aggiunto il comma 3-ter: 3-ter. Ai fini della valutazione di cui al comma 1, l Inail, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali per il tramite del Coordinamento Tecnico delle Regioni e i soggetti di cui all articolo 2, comma 1, lettera ee) (gli organismi paritetici), rende disponibili al datore di lavoro strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio. L Inail e le aziende sanitarie locali svolgono la predetta attivita con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. 14

15 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 29: Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi Viene sostituito il comma 6-quater: 6-quater. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da adottarsi previo parere della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, sono individuati strumenti di supporto per la valutazione dei rischi di cui agli articoli 17 e 28 e al presente articolo, tra i quali gli strumenti informatizzati secondo il prototipo europeo OIRA (Online Interactive Risk Assessment). Finora sono stati pubblicati 5 strumenti OIRA UE (cuoio e concia, parrucchieri, spettacoli dal vivo, pulizia e sicurezza privata), alcuni dei quali sono già stati adottati con successo dagli Stati membri, in particolare da Grecia, Portogallo, Spagna e Slovenia 15

16 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 34: Svolgimento da parte del datore di lavoro dei compiti di RSPP Viene soppresso il comma 1-bis, cioè viene eliminata la possibilità da parte del D.L. di svolgere direttamente i compiti di addetto al pronto soccorso e prevenzione incendi nelle aziende fino a 5 lavoratori; Tale facoltà resta in vigore nei soli casi previsti dal comma 1 e direttamente correlati all allegato II del D.Lgs. 81/08 16

17 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 55: Sanzioni per il datore di lavoro e il dirigente Viene aggiunto il comma 6-bis, cioè nel caso di mancato invio dei lavoratori a visita medica entro le scadenze previste dalla sorveglianza sanitaria e mancata richiesta al medico competente dell osservanza degli obblighi previsti a suo carico, nonché di mancata formazione dei lavoratori, dei dirigenti e preposti, dei lavoratori addetti alla lotta antincendio, primo soccorso e gestione dell emergenza e degli R.L.S., se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori gli importi della sanzione sono raddoppiati, se la violazione si riferisce a piu di dieci lavoratori gli importi della sanzione sono triplicati 17

18 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 69: Uso delle attrezzature da lavoro - definizioni Viene modificato il comma 1 lett. e) 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per:..omissis e) operatore: il lavoratore incaricato dell uso di una attrezzatura di lavoro o il datore di lavoro che ne fa uso 18

19 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 98: Requisiti professionali del coordinatore per la progettazione, del coordinatore per l esecuzione dei lavori Al comma 3, viene riconosciuta anche per queste figure, analogamente a quanto già previsto per la formazione dei lavoratori, la possibilità di effettuale in modalità e-learning il primo modulo di 28 ore (aspetti giuridici) contenuto nell allegato XIV al decreto 81. Viene inoltre previsto l aggiornamento dello stesso allegato XIV con accordo stato-regioni. 19

20 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Modifiche all art. 190: Valutazione del rischio rumore 5-bis. L emissione sonora di attrezzature di lavoro, macchine e impianti può essere stimata in fase preventiva facendo riferimento alle banche dati sul rumore approvate dalla Commissione consultiva permanente di cui all articolo 6, riportando la fonte documentale cui si è fatto riferimento. 20

21 Modificazioni al D.Lgs. 81/08 Novità contenute nell emanando accordo stato-regioni di recepimento del documento redatto dal Comitato per l indirizzo delle politiche attive per le attività di vigilanza ex art. 5 del D.Lgs.81/08 recante Indirizzi per la prevenzione di infortuni gravi e mortali correlati all assunzione di alcol e sostanze stupefacenti, l accertamento di condizioni di alcolmdipendenza e di tossicodipendenza e il coordinamento delle attività di vigilanza Il documento ha superato tutti i passaggi burocratico-istituzionali e dovrebbe essere pubblicato a breve. In ritardo di 7 anni rispetto alla previsione normativa dell art. 41-bis del D.Lgs. 81/08, il documento ridefinisce le condizioni e le modalità per l accertamento dell alcol-dipendenza e della tossicodipndenza 21

22 Unificazione delle liste alcol e stupefacenti dei lavori ad alto rischio di incolumità, salute e sicurezza per i lavoratori e per i terzi (Allegato A). 22

23 Unificazione delle liste alcol e stupefacenti dei lavori ad alto rischio di incolumità, salute e sicurezza per i lavoratori e per i terzi (Allegato A). 23

24 Unificazione delle liste alcol e stupefacenti dei lavori ad alto rischio di incolumità, salute e sicurezza per i lavoratori e per i terzi (Allegato A). 24

25 Unificazione delle liste alcol e stupefacenti dei lavori ad alto rischio di incolumità, salute e sicurezza per i lavoratori e per i terzi (Allegato A). 25

26 Obblighi del DL i cui lavoratori sono addetti alle lavorazioni di cui all allegato A 26

27 Obblighi del DL i cui lavoratori sono addetti alle lavorazioni di cui all allegato A 27

28 Disposizioni per i lavoratori NON addetti alle lavorazioni di cui all allegato A 28

29 Disposizioni per il medico competente - TUTTI i lavoratori inclusi nella lista sono soggetti ad obbligo di sorveglianza sanitaria con visita medica almeno triennale; - viene specificato il contenuto dell anamnesi e dell esame obiettivo mirato e viene individuato un percorso di accertamenti di primo livello multistep distinto tra abuso e dipendenza ; - devono essere effettuati controlli a sorpresa nei luoghi di lavoro con test rapidi e di screening in almeno il 10% dei lavoratori; - i controlli a sorpresa possono essere legittimamente richiesti al medico competente anche dal D.L.; 29

30 Disposizioni per l organo di vigilanza - COMPETENZA ESCLUSIVA delle ASL in materia di controlli sull assunzione di alcol e sostanze stupefacenti -ATTUAZIONE di specifici programmi di intervento per l anno 2016 all interno del Piano Regionale della Prevenzione - ANALISI DEL CONTESTO territoriale e adozione di opportune attività di DIVULGAZIONE delle misure di prevenzione ed EFFETTUAZIONE di controlli sull assunzione di alcolici tramite ETILOMETRO -I controlli saranno effettuati nel corso di sopralluoghi nei settori e comparti ad alto rischio - RIVALUTAZIONE e RIMODULAZIONE dopo il 2016 della campagna di intervento e dell area geografica o settore in cui effettuare i controlli 30

31 Conclusioni Il decreto 151/05 non apporta modifiche rilevanti al decreto 81; in particolare l annunciata semplificazione sembra essere ancora rimandata. L istituzione dell Ispettorato Unico presso il Ministero del Lavoro impone una decisa operazione di coordinamento tra gli enti di vigilanza attraverso i Comitati regionali di coordinamento, azione peraltro già ampiamente avviata nella nostra regione, ed in particolare nella nostra provincia. Il nuovo piano regionale della prevenzione avrà il compito, tra l altro, di dare nuovo impulso a strategie per la prevenzione imperniate su nuove parole chiave, come integrazione, partecipazione, equità, consapevolezza, trasversalità, cercando di superare ancora una volta le logiche fondate esclusivamente sulla vigilanza, che rappresenta certamente uno dei mandati delle istituzioni preposte, ma non l unico. Ci sarà bisogno della diponibilità e della partecipazione di tutti per percorrere questa strada, per passare da una prevenzione subita ad una prevenzione partecipata. 31

32 Grazie per l attenzione! 32

Come il Jobs Act modifica il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro

Come il Jobs Act modifica il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro Come il Jobs Act modifica il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro Il pacchetto di norme introdotte dal Governo sul lavoro hanno una serie di effetti diretti anche sul tema della sicurezza. Facciamo il

Dettagli

NUOVE MODIFICHE AL DLGS 81/2008 SETTEMBRE 2015

NUOVE MODIFICHE AL DLGS 81/2008 SETTEMBRE 2015 W:.medicalservicesrl.it P.IVA:01099130732 Corretto l importo massimo previsto per l ammenda all art. 284 comma 1; Articolo 284 - Sanzioni a carico del medico competente 1. Il medico competente è punito

Dettagli

MODIFICHE AL DLGS 81/2008 DERIVANTI DAI DECRETI ATTUATIVI DEL JOBS ACT

MODIFICHE AL DLGS 81/2008 DERIVANTI DAI DECRETI ATTUATIVI DEL JOBS ACT W:.medicalservicesrl.it P.IVA:01099130732 art. 21 c. 4 del dlgs 14/09/2015 Soppresso l obbligo di tenuta del registro infortuni (a decorrere dal novantesimo giorno successivo al 24/09/2015, quindi dal

Dettagli

Jobs Act Decreti Attuativi D.Lgs. 151/ Sintesi Salute e sicurezza sul lavoro e in-direttamente collegati

Jobs Act Decreti Attuativi D.Lgs. 151/ Sintesi Salute e sicurezza sul lavoro e in-direttamente collegati Gabriello Palagi Luglio 2015 28 Settembre 2015 Jobs Act Decreti Attuativi D.Lgs. 151/2015 - Sintesi Salute e sicurezza sul lavoro e in-direttamente collegati 23/09/2015 - Pubblicati in Gazzetta Ufficiale

Dettagli

Prot. n 100 Salerno, lì 9 Febbraio 2016

Prot. n 100 Salerno, lì 9 Febbraio 2016 Prot. n 100 Salerno, lì 9 Febbraio 2016 A tutti gli iscritti all Albo e nell Elenco Speciale LORO SEDI OGGETTO: Circolare n 21/2016. Libera professione. Sicurezza: cosa cambia nel Testo Unico dopo l entrata

Dettagli

Le semplificazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro dopo il Jobs Act. Antonio Leonardi

Le semplificazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro dopo il Jobs Act. Antonio Leonardi Seminario LA SALUTE E LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO DOPO IL DECRETO 151/15 JOBS ACT UN OBIETTIVO COMUNE VISTO DA DIVERSE ANGOLAZIONI Catania, 27 gennaio 2016 Le semplificazioni in materia di salute

Dettagli

MODIFICHE APPORTATE AL D.LGS. 81/2008 (TESTO UNICO SULLA SICUREZZA) DALL'ART. 20 D.LGS. 14 SETTEMBRE 2015 N. 151 (JOBS ACT)

MODIFICHE APPORTATE AL D.LGS. 81/2008 (TESTO UNICO SULLA SICUREZZA) DALL'ART. 20 D.LGS. 14 SETTEMBRE 2015 N. 151 (JOBS ACT) MODIFICHE APPORTATE AL D.LGS. 81/2008 (TESTO UNICO SULLA SICUREZZA) DALL'ART. 20 D.LGS. 14 SETTEMBRE 2015 N. 151 (JOBS ACT) "VECCHIO" TESTO Art. 3 (campo di applicazione) Comma8. Nei confronti dei lavoratori

Dettagli

Ricadute dei provvedimenti derivanti dal Jobs Act,, in tema di salute e sicurezza sul lavoro

Ricadute dei provvedimenti derivanti dal Jobs Act,, in tema di salute e sicurezza sul lavoro Ricadute dei provvedimenti derivanti dal Jobs Act,, in tema di Lunedì 2 Novembre 2015 - CGIL Marche A cura di Gabriella Fanesi Gabriella Fanesi Dip.to Settori Produttivi Salute e Sicurezza CGIL Marche

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n (GU n.221 del Suppl. Ordinario n. 53) Capo III

DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n (GU n.221 del Suppl. Ordinario n. 53) Capo III DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 151 Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di

Dettagli

Lavoro accessorio: con i correttivi al Jobs Act cambia la comunicazione

Lavoro accessorio: con i correttivi al Jobs Act cambia la comunicazione CIRCOLARE A.F. N.140 del 13 Ottobre 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Lavoro accessorio: con i correttivi al Jobs Act cambia la comunicazione Premessa Come noto, con il D.Lgs. n. 81/2015 il legislatore

Dettagli

Circolare N. 140 del 13 Ottobre 2016

Circolare N. 140 del 13 Ottobre 2016 Circolare N. 140 del 13 Ottobre 2016 Lavoro accessorio: con i correttivi al Jobs Act cambia la comunicazione Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con il D.Lgs. n. 185 del 24.09.2016

Dettagli

OMISSIS ARTICOLO 32. (Semplificazione di adempimenti formali in materia di lavoro).

OMISSIS ARTICOLO 32. (Semplificazione di adempimenti formali in materia di lavoro). OMISSIS ARTICOLO 32. (Semplificazione di adempimenti formali in materia di lavoro). 1. Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all articolo 26, i commi

Dettagli

A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP. F. D Orsi M. Di Giorgio

A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP. F. D Orsi M. Di Giorgio della SICUREZZA ad uso del datore di lavoro e del RSPP F. D Orsi M. Di Giorgio Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e il D.Lgs. 106/2009 1 della SICUREZZA ad uso del Datore

Dettagli

D. Lgs. 81/2015 (Testo vigente) A.C RAFFRONTO TRA IL D.LGS. 81/2015 E LE MODIFICHE PREVISTE NELL A.C. 3601

D. Lgs. 81/2015 (Testo vigente) A.C RAFFRONTO TRA IL D.LGS. 81/2015 E LE MODIFICHE PREVISTE NELL A.C. 3601 RAFFRONTO TRA IL D.LGS. 81/2015 E LE MODIFICHE PREVISTE NELL A.C. 3601 Art. 48. Definizione e campo di applicazione 1. Per prestazioni di lavoro accessorio si intendono attività lavorative che non danno

Dettagli

LE MODIFICHE APPORTATE DAL D.Lgs. 151/2015 AL TESTO UNICO. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. 81/2008

LE MODIFICHE APPORTATE DAL D.Lgs. 151/2015 AL TESTO UNICO. SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. 81/2008 LE MODIFICHE APPORTATE DAL D.Lgs. 151/2015 AL TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. 81/2008 Tra le previsioni contenute nel D.lgs. 151/15 Il Capo III si occupa nello specifico di razionalizzazione

Dettagli

Decreto Legislativo 81/08 Nuova Formulazione JOBS ACT COMMENTI

Decreto Legislativo 81/08 Nuova Formulazione JOBS ACT COMMENTI Aggiornamento 23 ottobre IL SINDACATO DEI CITTADINI Decreto Legislativo 81/08 Nuova Formulazione JOBS ACT COMMENTI DECRETO LEGISLATIVO 14 settembre 2015, n. 151 Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione

Dettagli

Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE (PRP) Ferdinando Luberto

Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE (PRP) Ferdinando Luberto Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2014-2018 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2015-2018 (PRP) Ferdinando Luberto Reggio Emilia, 18 maggio 2017 Servizio Servizio Interaziendale di Epidemiologia, di

Dettagli

COMPARTO AGRICOLTURA Rossella Baragiola ATS dell Insubria

COMPARTO AGRICOLTURA Rossella Baragiola ATS dell Insubria COMPARTO AGRICOLTURA Rossella Baragiola ATS dell Insubria Varese, 12/12/2017 ATS INSUBRIA VIGILANZA GRUPPO REGIONALE PSR 2014-2020 ATTIVITA 2017 FORMAZIONE NOVITA NORMATIVE VIGILANZA 2017 Aziende con dipendenti

Dettagli

OGGETTO: LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO - CHIARIMENTI MINISTERIALI SULLA DISCIPLINA IN VIGORE DAL 18/07/2012

OGGETTO: LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO - CHIARIMENTI MINISTERIALI SULLA DISCIPLINA IN VIGORE DAL 18/07/2012 CONFIMI RAVENNA NEWS N. 4 DEL 15/02/2013 SINDACALE E PREVIDENZIALE OGGETTO: LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO - CHIARIMENTI MINISTERIALI SULLA DISCIPLINA IN VIGORE DAL 18/07/2012 Con l acclusa circolare, il

Dettagli

(S.O. n G.U. n. 101 del ) TITOLO I - Sezione IV Formazione, Informazione, Addestramento

(S.O. n G.U. n. 101 del ) TITOLO I - Sezione IV Formazione, Informazione, Addestramento Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 (S.O. n. 108 - G.U. n. 101 del 30-4-2008) TITOLO

Dettagli

Provvedimenti attuativi della L. 98/2013 in materia di sicurezza sul lavoro

Provvedimenti attuativi della L. 98/2013 in materia di sicurezza sul lavoro Provvedimenti attuativi della L. 98/2013 in materia di sicurezza sul lavoro Autore: Staiano Rocchina In: Diritto del lavoro Premessa Gli artt. 32 e 35 della L. 9 agosto 2013, n. 98, che ha convertito il

Dettagli

News Sicurezza sul Lavoro

News Sicurezza sul Lavoro DATA NEWS: 10-09-2013 Legge n 98/2013 Il 20 agosto 2013 è stata pubblicata sulla G.U. n. 194 la Legge n.98/2013 di conversione del Decreto Legge n.69/2013 (DECRETO DEL FARE) di cui avevamo dato precedente

Dettagli

Lavoro accessorio: evoluzione normativa (I)

Lavoro accessorio: evoluzione normativa (I) Voucher Lavoro accessorio: evoluzione normativa (I) Lavoro accessorio: evoluzione normativa (II) Lavoro accessorio: evoluzione normativa (III) Lavoro accessorio: evoluzione normativa (IV) Lavoro accessorio:

Dettagli

Il D.Lgs.151/2015. D.Lgs.14 settembre 2015 n.151

Il D.Lgs.151/2015. D.Lgs.14 settembre 2015 n.151 Il D.Lgs.151/2015 D.Lgs.14 settembre 2015 n.151 Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di

Dettagli

Imprese familiari e lavoratori autonomi

Imprese familiari e lavoratori autonomi Imprese familiari e lavoratori autonomi Articolo 21 - Disposizioni relative ai componenti dell impresa familiare di cui all articolo 230-bis del Codice civile e ai lavoratori autonomi 1. I componenti dell

Dettagli

Sede Inail di Teramo. Processo Prevenzione e Sicurezza. Dott.ssa Maria Stefania Di Renzo

Sede Inail di Teramo. Processo Prevenzione e Sicurezza. Dott.ssa Maria Stefania Di Renzo Sede Inail di Teramo Processo Prevenzione e Sicurezza Dott.ssa Maria Stefania Di Renzo Gli articoli oggetto di intervento in materia di sicurezza Art 32 «Semplificazione lf di adempimenti formali in materia

Dettagli

Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro \ nelle Associazioni di Volontariato

Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro \ nelle Associazioni di Volontariato Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro \ nelle Relatore: Dott. Ing. Piero Mattioli INTRODUZIONE Le condizioni minime di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori

Dettagli

Igiene e sicurezza nelle piscine Lavoratore sicuro - Nuotatore Sicuro

Igiene e sicurezza nelle piscine Lavoratore sicuro - Nuotatore Sicuro Igiene e sicurezza nelle piscine Lavoratore sicuro - Nuotatore Sicuro Sicurezza del lavoratore: quadro normativo di riferimento Dott. Roberto Agnesi SPISAL distretto Treviso Progetto integrato SISP-SPISAL

Dettagli

SICUREZZA ad uso del DATORE DI LAVORO e del RSPP. della. vai alla scheda del libro. l autore. della stessa collana. F. D Orsi

SICUREZZA ad uso del DATORE DI LAVORO e del RSPP. della. vai alla scheda del libro. l autore. della stessa collana. F. D Orsi F. D Orsi l autore vai alla scheda del libro della stessa collana Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i della SICUREZZA ad uso del DATORE DI LAVORO e del RSPP della

Dettagli

La riunione e stata molto partecipata e la discussione è stata molto utile ed produttiva.

La riunione e stata molto partecipata e la discussione è stata molto utile ed produttiva. Data : 3 novembre2015 Prot. : 85 Servizio : Politiche del Sociale e sostenibilità Oggetto: materiale Seminario UIL e Coordinamento SSL UIL del 28 ottobre. A tutte le strutture UIL LORO SEDI Cari amici

Dettagli

Pagina 1 di 5 DECRETO-LEGGE 21 giugno 2013, n. 69 Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia. (13G00116) (GU n.144 del 21-6-2013 - Suppl. Ordinario n. 50) Vigente al: 22-6-2013 TITOLO II SEMPLIFICAZIONI

Dettagli

Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro. Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze

Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro. Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze Il ruolo delle ASL in relazione alla sicurezza e igiene del lavoro Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL 10 di Firenze Enti preposti al controllo: ASL Azienda USL (Unità funzionali

Dettagli

Prot.n Le modifiche apportate dal "Decreto del fare" al Testo unico sulla sicurezza.

Prot.n Le modifiche apportate dal Decreto del fare al Testo unico sulla sicurezza. Prot.n. 851 CIRC.n. 228 del 06.09.2013 A TUTTE LE IMPRESE ASSOCIATE Le modifiche apportate dal "Decreto del fare" al Testo unico sulla sicurezza. È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20 agosto

Dettagli

Provincia di Forlì-Cesena

Provincia di Forlì-Cesena Provincia di Forlì-Cesena Servizio Progettazione e Manutenzione Fabbricati Ufficio Servizio Prevenzione e Protezione PROGRAMMA DELLA FORMAZIONE ANNUALE Provincia di Forlì-Cesena 2012 sito web: www.provincia.fc.it

Dettagli

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO «RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO» DOTT.SSA ANNA VENDITTI DOTT.SSA LAURA BARNABA Argomenti: Introduzione alla salute

Dettagli

Lavoro & Previdenza La Circolare su temi previdenziali e di lavoro

Lavoro & Previdenza La Circolare su temi previdenziali e di lavoro Lavoro & Previdenza La Circolare su temi previdenziali e di lavoro N. 23 13.06.2017 Prestazioni occasionali PrestO e Libretti famiglia sono i nuovi strumenti disponibili A cura di Debhorah Di Rosa Categoria:

Dettagli

Scheda di sintesi Accordo Stato Regioni in materia di Formazione per Lavoratori Preposti Dirigenti

Scheda di sintesi Accordo Stato Regioni in materia di Formazione per Lavoratori Preposti Dirigenti 1 Scheda di sintesi Accordo Stato Regioni in materia di Formazione per Lavoratori Preposti Dirigenti Accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome per la

Dettagli

VERIFICA PRELIMINARE DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/08

VERIFICA PRELIMINARE DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/08 è un iniziativa di MULTIconsult Srl e SINGEST Sas www.multisinergie.com VERIFICA PRELIMINARE DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/08 Organizzazione della Sicurezza in Azienda 1. E stato nominato l RSPP (Responsabile

Dettagli

OGGETTO: La comunicazione per l utilizzo dei buoni lavoro

OGGETTO: La comunicazione per l utilizzo dei buoni lavoro Informativa per la clientela di studio N. 6 del 12.10.2016 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: La comunicazione per l utilizzo dei buoni lavoro Gentile Cliente, con la stesura del presente documento

Dettagli

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO: facciamo il punto Imola, 25 novembre 2015 Dott.ssa Paola Tarozzi Tecnico della Prevenzione presso l unità operativa Complessa Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di Lavoro

Dettagli

Il provvedimento è entrato in vigore (progressivamente) a partire dal quindicesimo giorno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e cioè il:

Il provvedimento è entrato in vigore (progressivamente) a partire dal quindicesimo giorno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e cioè il: Il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Testo Unico sulla Sicurezza Introduzione Sulla Gazzetta Ufficiale del 30/4/08 è stato pubblicato il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 che riscrive tutta la (pre)vigente normativa

Dettagli

IDONEITÀ. Sanitaria. PDF created with pdffactory trial version

IDONEITÀ. Sanitaria. PDF created with pdffactory trial version IDONEITÀ Sanitaria Dott. Giancarlo Bianucci Idoneità sanitaria alle mansioni specifiche, relativi adempimenti e prescrizioni. D.Lgs. n 81/2008, n TITOLO IV, Art.90 (Obblighi del committente o del responsabile

Dettagli

OGGETTO: La comunicazione per l utilizzo dei buoni lavoro

OGGETTO: La comunicazione per l utilizzo dei buoni lavoro Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: La comunicazione per l utilizzo dei buoni lavoro Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che è stato approvato

Dettagli

ART. 32 DEL DECRETO DEL FARE 69/ SEMPLIFICAZIONE DI ADEMPIMENTI FORMALI IN MATERIA DI LAVORO

ART. 32 DEL DECRETO DEL FARE 69/ SEMPLIFICAZIONE DI ADEMPIMENTI FORMALI IN MATERIA DI LAVORO ART. 32 DEL DECRETO DEL FARE 69/2013 - SEMPLIFICAZIONE DI ADEMPIMENTI FORMALI IN MATERIA DI LAVORO 32 26 comma 3 Tale documento è allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell

Dettagli

La formazione per lavoratori, dirigenti e preposti

La formazione per lavoratori, dirigenti e preposti Seminario tecnico Quale formazione per la sicurezza Perugia, 28 settembre 2012 Hotel Giò Jazz Via Ruggero D'Andreotto, 19 (PG) La formazione per lavoratori, dirigenti e preposti Dispensa a cura del relatore

Dettagli

La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro:l evoluzione del sistema di tutele

La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro:l evoluzione del sistema di tutele La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro:l evoluzione del sistema di tutele Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali - Roma, 7 aprile 2010 Le politiche delle Regioni e delle Province

Dettagli

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche

Dettagli

LA POLITICA NAZIONALE E REGIONALE DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO

LA POLITICA NAZIONALE E REGIONALE DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO LA POLITICA NAZIONALE E REGIONALE DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO Belluno, 7 aprile 2011 avv. Alberto Chinaglia Direzione Regionale Prevenzione Sistema istituzionale Sistema Istituzionale Art. 5,

Dettagli

Formazione per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro I RECENTI ACCORDI STATO-REGIONI. Udine, 3 aprile 2012

Formazione per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro I RECENTI ACCORDI STATO-REGIONI. Udine, 3 aprile 2012 Formazione per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro I RECENTI ACCORDI STATO-REGIONI Udine, 3 aprile 2012 CLAUDIA SILVESTRO ALESSANDRA TONELLI AREA AMBIENTE, SICUREZZA ED ENERGIA CONFINDUSTRIA

Dettagli

IL CONTRATTO DI PRESTAZIONE OCCASIONALE E IL LIBRETTO DI FAMIGLIA

IL CONTRATTO DI PRESTAZIONE OCCASIONALE E IL LIBRETTO DI FAMIGLIA IL CONTRATTO DI PRESTAZIONE OCCASIONALE E IL LIBRETTO DI FAMIGLIA Due distinte modalità di utilizzo: Libretto di Famiglia (LF) Contratto di prestazione occasionale (Presto ovvero CPO) Utilizzato da persone

Dettagli

Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza in cantiere

Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza in cantiere DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA REGGIO EMILIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza

Dettagli

DAL 1 LUGLIO 2013 AUMENTATE LE SANZIONI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

DAL 1 LUGLIO 2013 AUMENTATE LE SANZIONI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO DAL 1 LUGLIO 2013 AUMENTATE LE SANZIONI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO L art. 9, comma 2, del D.L. n. 76/2013, è stato sostituito il comma 4-bis del D.Lgs. n., relativo alle contravvenzioni

Dettagli

Decreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265)

Decreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265) Decreto legislativo 19.09.1994, n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265) Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE,

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008

CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI ED ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AI SENSI DEL D. LGS. N 81/2008 Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 Modulo A4 Sorveglianza Sanitaria in collaborazione

Dettagli

Il Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna (2019)

Il Piano della Prevenzione della Regione Emilia-Romagna (2019) AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA - DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO PRESENTAZIONE P.R.P. 2015-2019 MEDICI COMPETENTI 14 Dicembre 2018 I luoghi di lavoro sono

Dettagli

CONVEGNO NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA IN AGRICOLTURA E SELVICOLTURA LE PROSPETTIVE. IL PIANO Lodi, 8 settembre 2015

CONVEGNO NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA IN AGRICOLTURA E SELVICOLTURA LE PROSPETTIVE. IL PIANO Lodi, 8 settembre 2015 ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO CONVEGNO NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA IN AGRICOLTURA E SELVICOLTURA LE PROSPETTIVE. IL PIANO 2014-2018 Tommaso De Nicola - Direzione

Dettagli

Le ricadute del d.lgs. 81/2008 sugli infortuni e sulle malattie professionali e il ruolo prevenzionale di INAIL

Le ricadute del d.lgs. 81/2008 sugli infortuni e sulle malattie professionali e il ruolo prevenzionale di INAIL Roma, 15 maggio 2018 Tommaso De Nicola Le ricadute del d.lgs. 81/2008 sugli infortuni e sulle malattie professionali e il ruolo prevenzionale di INAIL D.LGS. 81/2008, A DIECI ANNI DALL ENTRATA IN VIGORE:

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI CAPITOLO 3 Programma per il miglioramento nel tempo dei livelli di e procedure per l da realizzare Documento unico, numero pagine, / / (firma) Si richiede l apposizione

Dettagli

Aggiornamento n luglio 2013 Indice aggiornamenti al Quaderno di cantiere

Aggiornamento n luglio 2013 Indice aggiornamenti al Quaderno di cantiere Aggiornamento n. 60-01 luglio 2013 Indice aggiornamenti al Quaderno di cantiere N. Data Argomenti Argomenti Argomenti Argomenti 1 29/11/2010 Obbligo di formazione per Indicazione per la Piano Operativo

Dettagli

Elenco degli aggiornamenti introdotti rispetto al testo originale del D. Lgs n. 81/08 - giugno 2016

Elenco degli aggiornamenti introdotti rispetto al testo originale del D. Lgs n. 81/08 - giugno 2016 Elenco degli aggiornamenti introdotti rispetto al testo originale del D. Lgs n. 81/08 - giugno 2016 Novità nella versione GIUGNO 2016 : Modifiche introdotte agli articoli 20, 28, 36, 37, 50, 222, 223,

Dettagli

PRINCIPALI INTEGRAZIONI E MODIFICHE AL D.Lgs. n.81/2008 TITOLO I - con attenzione al settore Edile

PRINCIPALI INTEGRAZIONI E MODIFICHE AL D.Lgs. n.81/2008 TITOLO I - con attenzione al settore Edile PRINCIPALI INTEGRAZIONI E MODIFICHE AL D.Lgs. n.81/2008 TITOLO I - con attenzione al settore Edile Rif. Legge n.88/2009 - Gazzetta Ufficiale 14 luglio 2009 D.Lgs. n.106/2009 - Gazzetta Ufficiale 5 agosto

Dettagli

I VOUCHER, OVVERO DEI BUONI LAVORO PER IL COMPENSO DEL LAVORO ACCESSORIO. Parte prima: Cosa sono e come si modifica nel tempo (in peggio) la

I VOUCHER, OVVERO DEI BUONI LAVORO PER IL COMPENSO DEL LAVORO ACCESSORIO. Parte prima: Cosa sono e come si modifica nel tempo (in peggio) la OVVERO DEI BUONI LAVORO PER IL COMPENSO DEL LAVORO ACCESSORIO. Parte prima: Cosa sono e come si modifica nel tempo (in peggio) la normativa. Il lavoro accessorio : la prima definizione. E quella che deriva

Dettagli

(aggiornato al decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106)

(aggiornato al decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106) DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (G.U. n. 101 del 30 aprile

Dettagli

CAPITOLO 1 IL QUADRO NORMATIVO ESSENZIALE

CAPITOLO 1 IL QUADRO NORMATIVO ESSENZIALE INDICE GENERALE Introduzione...9 CAPITOLO 1 IL QUADRO NORMATIVO ESSENZIALE 11 1.1 La legislazione nazionale (competenze)... 11 1.2 Le particolari esigenze di alcuni Servizi... 18 1.3 La legislazione regionale

Dettagli

(L. 96 del INPS, Circolare n. 107 del

(L. 96 del INPS, Circolare n. 107 del CIRCOLARE N. 17/2017 [Luglio 2017] LAVORO OCCASIONALE (L. 96 del 21.06.2017 INPS, Circolare n. 107 del 05.07.2017 Agenzia delle Entrate, Risoluzione n. 81/E del 03.07.2017 ) Lo scorso 23 giugno, a seguito

Dettagli

Piano della Prevenzione. Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro

Piano della Prevenzione. Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Piano della Prevenzione e Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Dott. Domenico Pompei SPSAL - ASL L Aquila L'Aquila 22 Aprile 2008 LNGS Insieme di Regole ed Indirizzi P.S.N.

Dettagli

Roma, 9 luglio 2012 ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO SEDI

Roma, 9 luglio 2012 ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO SEDI Roma, 9 luglio 2012 Circ. n. 168 / 2012 Prot. n. 560 / AGC-AS Arch. n. 8 / C ALLE ASSOCIAZIONI ALBERGATORI ALLE UNIONI REGIONALI AI SINDACATI NAZIONALI AL CONSIGLIO DIRETTIVO AI REVISORI DEI CONTI LORO

Dettagli

Accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza. dott.ssa Edi Casagrande Servizio aziendale medicina del lavoro - Sezione ispettorato medico

Accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza. dott.ssa Edi Casagrande Servizio aziendale medicina del lavoro - Sezione ispettorato medico Accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza dott.ssa Edi Casagrande Servizio aziendale medicina del lavoro - Sezione ispettorato medico Alcol e lavoro Normativa L. 125, 30.03.2001 Legge quadro

Dettagli

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI DECRETO 16 febbraio 2012, n. 51 Regolamento recante disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza degli uffici all'estero ai sensi dell'articolo 3, comma

Dettagli

Sorveglianza sanitaria

Sorveglianza sanitaria Sorveglianza sanitaria Gli accertamenti sanitari: quando devono essere effettuati chi deve essere sottoposto a tali accertamenti cosa sono e a cosa servono quale medico li effettua Compiti del medico competente

Dettagli

I VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO E LA NUOVA COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI INIZIO DELLA PRESTAZIONE

I VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO E LA NUOVA COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI INIZIO DELLA PRESTAZIONE INFORMATIVA N. 296 20 OTTOBRE 2016 ADEMPIMENTI I VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO E LA NUOVA COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI INIZIO DELLA PRESTAZIONE D.Lgs. n. 185/2016 Circolare Ispettorato Nazionale Lavoro

Dettagli

VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO: LE NUOVE MODALITA DI COMUNICAZIONE ALLA DTL

VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO: LE NUOVE MODALITA DI COMUNICAZIONE ALLA DTL CIRCOLARE N. 12 DEL 20/10/2016 VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO: LE NUOVE MODALITA DI COMUNICAZIONE ALLA DTL Con la circolare n. 1 del 2016 in tema di voucher per lavoro accessorio, l Ispettorato Nazionale

Dettagli

6 Gli adempimenti della sicurezza sul lavoro negli studi professionali SOMMARIO

6 Gli adempimenti della sicurezza sul lavoro negli studi professionali SOMMARIO SOMMARIO CAPITOLO 1 - L OBBLIGAZIONE PER GLI STUDI PROFESSIONALI 1. Evoluzione normativa... pag. 10 2. Il ruolo del professionista... pag. 12 3. Individuazione dei professionisti soggetti alla normativa

Dettagli

Edizione curata da. Dott. Stefano Bianchi Responsabile Area Lavoro - Relazioni Sindacali. in collaborazione con. Avv.

Edizione curata da. Dott. Stefano Bianchi Responsabile Area Lavoro - Relazioni Sindacali. in collaborazione con. Avv. «DISPOSIZIONI URGENTI PER LA DIGNITA DEI LAVORATORE E DELLE IMPRESE» LE NOVITA APPORTATE ALLA DISCIPLINA DEL CONTRATTO DI PRESTAZIONI OCCASIONALI FONTI: D.L 87/2018 LEGGE DI CONVERSIONE 96/2018 Edizione

Dettagli

ELENCO DELLE POSSIBILI VIOLAZIONI E RELATIVE SANZIONI

ELENCO DELLE POSSIBILI VIOLAZIONI E RELATIVE SANZIONI ELENCO DELLE POSSIBILI VIOLAZIONI E RELATIVE SANZIONI Illecito Non aver valutato i rischi e non aver elaborato il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) (in attività particolari e con rischi gravi è

Dettagli

Sicurezza nei lavori in appalto: obblighi, soggetti e adempimenti per gestire la sicurezza nei contratti d appalto o d opera

Sicurezza nei lavori in appalto: obblighi, soggetti e adempimenti per gestire la sicurezza nei contratti d appalto o d opera Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Sicurezza nei lavori in appalto: obblighi, soggetti e adempimenti per gestire la sicurezza nei contratti d appalto o d opera Ruolo e interventi dell'ente di controllo

Dettagli

di Maria Capozzi ispettore del lavoro presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna *

di Maria Capozzi ispettore del lavoro presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna * D.P.R. 77 del 4.09.0 Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. di Maria Capozzi ispettore del lavoro

Dettagli

Sorveglianza Sanitaria e Medico Competente

Sorveglianza Sanitaria e Medico Competente Sorveglianza Sanitaria e Medico Competente IL MEDICO COMPETENTE Art.2 comma 2 lettera h del D. Lgs. 81/08 in possesso Titolo di CORSO uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali (art.38) collabora

Dettagli

La politica regionale per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro. Belluno, 17 aprile 2019

La politica regionale per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro. Belluno, 17 aprile 2019 La politica regionale per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro Belluno, 17 aprile 2019 1 Temi Inquadramento normativo Iniziative passate Contesto attuale 2 Temi Inquadramento normativo Iniziative

Dettagli

1 Workshop: LA SICUREZZA DELLE MACCHINE

1 Workshop: LA SICUREZZA DELLE MACCHINE 1 Workshop: LA SICUREZZA DELLE MACCHINE DRSSA ANNA RITA COMODI SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO ASL1 REGIONE UMBRIA CITTA' DI CASTELLO 1 GIUGNO 2012 DECRETO LEGISLATIVO N. 81 9 aprile

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO. Tommaso De Nicola - Direzione Centrale Prevenzione. Bologna, 19 ottobre 2016

ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO. Tommaso De Nicola - Direzione Centrale Prevenzione. Bologna, 19 ottobre 2016 ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Tommaso De Nicola - Direzione Centrale Prevenzione Bologna, 19 ottobre 2016 STRATEGIA EUROPEA SSL 2014-2020 Le sfide 1. Micro e Piccole

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NELLE ATTIVITA SPERIMENTALI DELL I.N.F.N.

LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NELLE ATTIVITA SPERIMENTALI DELL I.N.F.N. ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Commissione Nazionale Permanente Igiene Sicurezza Ambiente LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE NELLE ATTIVITA SPERIMENTALI DELL I.N.F.N. Revisione 2012 LINEE

Dettagli

Sommario PARTE I - T.U. N. 81/2008

Sommario PARTE I - T.U. N. 81/2008 XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...

Dettagli

Con Giulia & Angela ricapitoliamo la Sorveglianza Sanitaria e il ruolo del Medico Competente

Con Giulia & Angela ricapitoliamo la Sorveglianza Sanitaria e il ruolo del Medico Competente Con Giulia & Angela ricapitoliamo la Sorveglianza Sanitaria e il ruolo del Medico Competente Qual è il ruolo del Medico Competente? Principalmente assolve, per conto del DDL, l obbligo di sorveglianza

Dettagli

D.lgs 3 agosto 2009 n. 106 (Nuovo testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) Legge 9 Agosto 2013, n 98

D.lgs 3 agosto 2009 n. 106 (Nuovo testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) Legge 9 Agosto 2013, n 98 LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI NORMA DI RIFERIMENTO: D.lgs N 81 DEL 09/04/2008 (TUSL) La norma (composta da XIII Titoli e 306 articoli), in attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007

Dettagli

FORMAZIONE PER IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

FORMAZIONE PER IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA FORMAZIONE PER IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Corso rivolto agli RLS Date 18, 20, 25, 27 SETTEMBRE e 02, 04, 09, 11 OTTOBRE 2019 Orari DALLE 09.00 ALLE 13.00 Durata Sede C.F.A. sede

Dettagli

IL MEDICO COMPETENTE AZIENDALE

IL MEDICO COMPETENTE AZIENDALE Seminario di approfondimento per RLS FIOM CGIL Brescia, 28 novembre 2014 A cura del Servizio Ambiente e Sicurezza della FIOM-CGIL di Brescia LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI IL

Dettagli

LO SVILUPPO NORMATIVO DEL LAVORO ACCESSORIO di Roberto Camera 1

LO SVILUPPO NORMATIVO DEL LAVORO ACCESSORIO di Roberto Camera 1 LO SVILUPPO NORMATIVO DEL LAVORO ACCESSORIO di Roberto Camera 1 Quella che vedrete è una guida cronologica alle modifiche legislative succedutesi negli anni al lavoro accessorio, dalla quale si può capire

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA

CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti

Dettagli

I VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO E LA NUOVA COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI INIZIO DELLA PRESTAZIONE

I VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO E LA NUOVA COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI INIZIO DELLA PRESTAZIONE I VOUCHER PER IL LAVORO ACCESSORIO E LA NUOVA COMUNICAZIONE PREVENTIVA DI INIZIO DELLA PRESTAZIONE Come noto il D.Lgs. n. 276/2003 ha introdotto la disciplina del lavoro accessorio e dei buoni lavoro (c.d.

Dettagli

SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA

SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA (DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81) CAPO II - SISTEMA ISTITUZIONALE Articolo 5 - Comitato per l indirizzo e la valutazione delle politiche

Dettagli

D. Lgs. 81 del aggiornato al D.Lgs. 106 del

D. Lgs. 81 del aggiornato al D.Lgs. 106 del Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 aggiornato al D.Lgs. 106 del 3.8.2009 TITOLO I -

Dettagli

IL DLgs 81/08: QUALI OBBLIGHI? leo morisi

IL DLgs 81/08: QUALI OBBLIGHI? leo morisi IL DLgs 81/08: QUALI OBBLIGHI? leo morisi 1 Struttura Il DLgs 81/08 è composto da 305 articoli, 51 allegati + di 20 decreti o linee guida o regolamenti delegati Abroga: Il DPR 547/55 Il DPR 164/56 Il DPR

Dettagli

Modulo B6. PROGRAMMA CORSO MODULO A Il sistema legislativo: D. Lgs. 81/2008 e modifiche (D. Lgs. 106/09)

Modulo B6. PROGRAMMA CORSO MODULO A Il sistema legislativo: D. Lgs. 81/2008 e modifiche (D. Lgs. 106/09) Corso RSPP Modulo A+B+C+ per consulenti Titolo corsosettore Costo (IVA Durata ore esclusa) Modulo A 28 600 Modulo B1 Agricoltura 36 800 Modulo B2 Pesca 36 800 Modulo B3 Estrazioni Minerali e Costruzioni

Dettagli

La Valutazione dei Rischi per le piccole e medie imprese. Un modello di Documento di Valutazione dei Rischi semplificato e standardizzato

La Valutazione dei Rischi per le piccole e medie imprese. Un modello di Documento di Valutazione dei Rischi semplificato e standardizzato La Valutazione dei Rischi per le piccole e medie imprese. Un modello di Documento di Valutazione dei Rischi semplificato e standardizzato Geometra Dino Rondina Responsabile della Consulenza e Formazione

Dettagli

Inail: sostegno e prospettive per il settore agricolo

Inail: sostegno e prospettive per il settore agricolo Foggia, 29 aprile 2017 Tommaso De Nicola - Direzione Centrale Prevenzione Inail: sostegno e prospettive per il settore agricolo CONVEGNO NAZIONALE LA PREVENZIONE E LA SALVAGUARDIA DI CHI LAVORA E PRODUCE

Dettagli

DEFINIZIONE E FINALITÀ. Definizione e finalità

DEFINIZIONE E FINALITÀ. Definizione e finalità LAVORO ACCESSORIO DEFINIZIONE E FINALITÀ Definizione e finalità DEFINIZIONE E FINALITÀ Perché introdurre questa tipologia di lavoro? 1. per regolare legalmente e dal punto di vista previdenziale le prestazioni

Dettagli

Formazione generale Unità Didattica 1. Normativa in materia di sicurezza sul lavoro

Formazione generale Unità Didattica 1. Normativa in materia di sicurezza sul lavoro Formazione generale Unità Didattica 1 Normativa in materia di sicurezza sul lavoro I. Normativa di riferimento Codice penale Codice civile Costituzione Statuto dei lavoratori Normativa comunitaria D. lgs.

Dettagli

C o n v e g n o 11 Giugno 2018

C o n v e g n o 11 Giugno 2018 C o n v e g n o 11 Giugno 2018 Aggiornamento prima del prossimo cambiamento Medicina del lavoro e normativa: la funzione del medico competente Dott. Andrea Lombroni Studio Ass.to di Medicina del Lavoro

Dettagli