Cosa si pensa che siano i D.A.?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Cosa si pensa che siano i D.A.?"

Transcript

1 I DISTURBI ALIMENTARI TRA CREDENZE E FATTI Cosa si pensa che siano i D.A.?

2 Cosa si pensa che siano i D.A.? Caterina Fucili a

3 IL RAPPORTO CON IL CIBO IL RAPPORTO CON IL CORPO IL RAPPORTO CON GLI ALTRI L AUTOSTIMA Caterina Fucili a

4 RAPPORTO CON IL CIBO È ora di cena, ho tolto ogni filo di grasso o nervo che sia. Pensavo che fosse carne di tacchino ed invece no, è lombo di maiale, mi limito a mangiarne 70 gr, non ho condito niente con l olio, ho paura perché quella carne è maiale e sicuramente è abbastanza grassa. Ho paura, scuoto la testa e non metto l olio, ogni pensiero si insegue e si ferma di botto, sbattono tra di loro e mi fanno male così male che vorrei morire per non pensare. Da morti non si fa niente di niente. Ho preparato ogni cosa per domani, pane, pasta,verdure cotte, biscotti, latte. Passo le giornate ad organizzare quello che farò, ho la testa che fuma, ma non Caterina Fucili a

5 importa, sono più sicura se ogni volta peso e ripeso più volte il cibo e così faccio del mio corpo. Se penso a domani ho paura, l ansia è tanta, al solo pensiero di andare dalla dietista, all incontro tutto mi fa paura. Sono sbagliata dalla testa ai piedi. Caterina Fucili a

6 RAPPORTO CON IL CORPO Sono troppo impegnata a tenere imprigionato il mio corpo, come se fosse in punizione. Ho tracciato dei confini stretti dentro i quali deve stare, buono e a cuccia. Se prova ad uscire sono guai, non saprei come farlo rientrare. Come un gregge di pecore che escono dal recinto. Ecco la parola che rende più l idea: COSTRETTO. Il mio corpo è costretto dentro un angusto spazio. Ha voglia di uscire ma io sono il padrone che lo tiene segregato, tra un po esplode. Caterina Fucili a

7 Devo mangiare,sono agitata quando devo mangiare, ho il sintomo di vomitare tutte le volte. Mentre preparo salta in me la curiosità di andare sulla bilancia, cerco di resistere ma non ci riesco, spoglio il mio corpo dalle vesti e sulla bilancia salgo e scendo + volte, allo specchio mi guardo di continuo. Ho la pancia gonfia, non so da cosa è causato quel gonfiore. Il giorno sta arrivando,la dietista mi darà la dieta domani, è come se qualcuno entra nella mia vita,nelle mie abitudini, ho paura che venga cambiato qualcosa. Voglio MORIRE, ho paura Caterina Fucili a

8 sto piangendo non posso crederci, sono presa dal panico, voglio morire, non posso crederci, sto malissimo, perché, perché tutto questo, aiuto non voglio ingrassare, vi prego,vi prego non voglio ingrassare. Cosa mi succederà quando vedrò un giorno il mio corpo gonfiarsi. Vi prego ascoltatemi,non fatemi questo, vi prego. Mi asciugo le lacrime, sono tantissime,voglio morire, scendono una dietro l altra. Vorrei che il mio cuore smettesse di battere, perché non succede, perché. Caterina Fucili a

9 RAPPORTO CON GLI ALTRI La mia vita è obbligo, senso di colpa, e paura di rimanere senza qualcosa, ma anche paura di stare male fisicamente. Ecco la vita che il mio caro paparino mi ha inculcato!! Io alcune volte vorrei non mangiare, proprio per farlo soffrire perchè Caterina Fucili a

10 Mia madre mi sta troppo sopra non la sopporto, come vede che mangio un po di più mi toglie il piatto da sotto le mani. Mi irrita troppo il suo comportamento, quasi che andrei a vomitare per farle un dispetto. Sento quel pezzettino di crostata che si uniforma sui miei fianchi, ma non me ne importa nulla perché non sarà quel pezzettino a non farmi più entrare i pantaloni. Oggettivamente penso di non aver mangiato eccessivamente,come un abbuffata,però era troppo per i miei gusti. Poi mi fa troppo agitare mangiare sotto lo stretto controllo di mia madre che mi guarda fissa e mi toglie a volte il piatto da sotto le mani. Caterina Fucili a

11 AUTOSTIMA Mi capita di mangiare e di sentirmi molto gonfia; quando mi sento così non ho voglia di uscire né di vestirmi; mi scoraggio perché a volte mi sembra di non avere più volontà per nessuna cosa. Tutto scivola via per suo conto e io non sono in grado di riprendere il controllo. Mi sento stanca di ricominciare da capo ogni volta e di fare tanta fatica per ritrovarmi poi sempre da capo e mi sembra anche di essermi abituata, ormai a lasciarmi andare, a non pensare a niente e a non volere niente. Da questo stato mi distoglie solo il malessere derivante dalle mie azioni ed il senso di colpa per le mie mancanze nei confronti degli altri e dei miei. Caterina Fucili a

12 Anoressia Criteri Diagnostici D.S.M. IV - TR Nervosa (1) Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l età e statura. Intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso. Alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, o rifiuto di ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso. Nelle femmine dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi. Caterina Fucili a

13 Criteri Diagnostici D.S.M. IV - TR Anoressia Nervosa (2) Specificare il sottotipo Con restrizioni: nell episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto non ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione. Con abbuffate/condotte di Eliminazione: nell episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione (per es. vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi) Caterina Fucili a

14 Criteri Diagnostici D.S.M. IV - TR Bulimia Nervosa (1) Ricorrenti abbuffate. Un abbuffata è caratterizzata da entrambi i seguenti punti: 1. Mangiare in un definito periodo di tempo (ad es. 2 ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili. 2. Sensazione di perdere il controllo durante l episodio (ad es. Sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quando si sta mangiando). Ricorrenti ed inappropriate condotte compensatorie per prevenire l aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci, digiuno o eccessivo esercizio fisico. I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso corporei. Caterina Fucili a

15 Criteri Diagnostici D.S.M. IV - TR Bulimia Nervosa (2) Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno 2 volte alla settimana, per 3 mesi. L alterazione non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di Anoressia Nervosa. Specificare il sottotipo Con condotte di eliminazione: nell episodio attuale è presente vomito autoindotto o uso inappropriato di lassativi, diuretici o enteroclismi. Senza condotte di eliminazione: sono presenti altri comportamenti compensatori inappropriati quali il digiuno e l attività fisica praticata in maniera eccessiva. Caterina Fucili a

16 Disturbi dell alimentazione atipici I disturbi dell alimentazione atipici sono spesso severi e di lunga durata e in genere ricalcano l A.N. o la B.N.. In molti casi è presente una storia di AN o BN. Alcuni di disturbi atipici sono virtualmente identici ai due disturbi dell alimentazione maggiori, ma non soddisfano con precisione i criteri diagnostici richiesti. ESEMPI INCLUDONO: Un individuo con tutte le caratteristiche dell A.N., ma che nonostante un decremento ponderale significativo, ha una peso che rientra nella norma. Un individuo con tutte le caratteristiche dell A.N., ma senza l amenorrea. Un individuo con tutte le caratteristiche della B.N., ma con abbuffate che non soddisfano i criteri richiesti. Un individuo che segue una dieta ferrea, fa attività fisica, ha abbuffate occasionali, è lievemente sottopeso. Una categoria che si distingue all interno dei disturbi dell alimentazione è il DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA (B.E.D.). Gli individui che soffrono di questa condizione si abbuffano ma non usano regolarmente comportamenti di compenso; non seguono una dieta e tendono a mangiare in eccesso anche al di fuori delle abbuffate (ciò spiega la frequente condizione di sovrappeso o di obesità). Nella maggior parte dei casi è presente una eccessiva importanza data al peso ed alle forme, ed una condizione di umore depresso. Caterina Fucili a

17 Continuità nei quadri clinici dei D.A. A.N., B.N. e disturbi dell alimentazione atipici condividono alcune caratteristiche cliniche comuni e può verificarsi un movimento temporale da un disturbo all altro. Da questa osservazione è stata sviluppata una TEORIA TRANSDIAGNOSTICA. Caterina Fucili a

18 Caterina Fucili a

19 FATTORI DI RISCHIO GENERALI Condizioni non modificabili che aumentano in generale il rischio di sviluppare il disturbo. sesso femminile* adolescenza o prima età adulta* vivere nella società occidentale* I fattori che verranno contrassegnati dall asterisco hanno un ruolo nello sviluppo dei D.A. evidenziato dalla ricerca. I Fattori di Rischio e i Fattori Precipitanti sono stati ricavati dagli studi di Fairburn et al.( ). NB: per essere considerati Fattori di rischio le condizioni elencate devono comparire almeno un anno prima dell insorgenza del disturbo. Per essere considerati Fattori Precipitanti le condizioni elencate devono essere comparse nell anno che precede l insorgenza del disturbo. Va sottolineato che alcune persone possono sviluppare un D.A. senza incontrare le condizioni descritte. Caterina Fucili a

20 FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI Presenti esclusivamente nei D.A.. Rischio di fare diete membro della famiglia a dieta per qualsiasi motivo* membro della famiglia a dieta per peso o forme corporee* critiche dei familiari su alimentazione, peso, forme corporee* commenti ripetuti di altri su alimentazione, peso, forme corporee* essere presi in giro per alimentazione, peso, forme corporee* obesità genitori* obesità personale nell infanzia* frequentazione di ambienti che enfatizzano la magrezza (es. danza, moda, sport)* Disturbi dell alimentazione in famiglia Disturbo dell alimentazione dei genitori* disturbi dell alimentazione in altri parenti* Altri fattori di rischio menarca precoce* difficoltà alimentari precoci* aborti Caterina Fucili a

21 FATTORI DI RISCHIO GENERICI Presenti anche in altri disturbi mentali. Caratteristiche dell infanzia bassa valutazione di sé* timidezza perfezionismo clinico* accondiscendenza assenza di veri amici fobie (paure scolastiche) Disturbi psichiatrici depressione disturbo d ansia* alcoolismo* abuso di sostanze Problematiche relazionali in famiglia scarso contatto con i genitori* separazione dai genitori litigi in famiglia* ipercoinvolgimento dei genitori ipocoinvolgimento dei genitori criticismo dei genitori alte aspettative dei genitori* scarse manifestazioni d affetto bassa cura alta protettività Eventi distruttivi morte di un genitore cambiamento di una figura genitoriale malattia cronica di un genitore gravi problemi personali di salute frequenti traslochi Canzonature e molestie essere presi in giro (non per alimentazione, peso, forme corporee) Abusi sessuali o fisici abuso sessuale* abusi gravi e ripetuti* abuso fisico abusi fisici gravi e ripetuti Caterina Fucili a

22 FATTORI PRECIPITANTI Si tratta di situazioni che si verificano nell anno che precede l esordio del D.A. e che agiscono attivando lo schema di autovalutazione disfunzionale gradualmente formatosi per il concorso combinato di vari FATTORI DI RISCHIO. cambio di casa cambio di città o paese soffrire di una malattia importante gravidanza o aver avuto un bambino morte di una persona cara malattia grave di una persona cara una persona cara ha lasciato casa una nuova persona è venuta a vivere in casa inizio di una relazione sentimentale interruzione di una relazione sentimentale abuso sessuale abuso fisico fallimenti scolastici, lavorativi o sportivi esami scolastici o un anno scolastico impegnativi impegno lavorativo intenso stress per svariate ragioni commenti critici per alimentazione, peso e forme corporee Caterina Fucili a

23 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Autovalutazione disfunzionale Considerata come la psicopatologia nucleare dei D.A., da cui derivano la maggior parte delle altre caratteristiche cliniche. In genere le persone si valutano in base alla percezione delle loro prestazioni in una varietà di domini della loro vita (es. relazioni interpersonali, scuola, lavoro, abilità intellettuali, capacità genitoriali ). Le persone affette da un D.A. si valutano in modo esclusivo o predominante sulla base del peso o delle forme corporee o del controllo dell alimentazione (spesso su tutte e tre le caratteristiche). Caterina Fucili a

24 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Pensieri e preoccupazioni su alimentazione, peso e forme corporee Pensieri automatici e preoccupazioni che non dipendono da un ragionamento ma si verificano istantaneamente quando l individuo vive situazioni che attivano l autovalutazione disfunzionale che, a sua volta, produce altri pensieri e preoccupazioni che prendono la forma del rimuginio. Si viene a creare un blocco nello schema di autovalutazione e quindi nel D.A. Es. Una pz si pesa, vede un aumento; pensiero: sono grassa. Rimuginio: sono grassa, non piaccio a nessuno, devo dimagrire. Una pz mangia un dolce. Pensiero: ho perso il controllo, ingrasserò come una botte. Rimugionio: ho mangiato troppo, devo controllarmi, salterò il pranzo. Caterina Fucili a

25 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Dieta ferrea Esercizio fisico eccessivo Dieta ferrea Obiettivi assoluti e rigidi. Applicata attraverso tre strategie: 1) Saltare i pasti. 2) Ridurre le porzioni (fanno spesso eccezione cibi a basso contenuto calorico mangiati in quantità). 3) Eliminare certi cibi. Due categorie di cibi: buoni e sicuri (frutta, verdura, cibi light), cattivi e pericolosi (sono evitati o assunti solo durante le abbuffate). Effetti: mantiene il D.A. Favorisce lo sviluppo di pensieri e preoccupazioni che a loro volta mantengono attivato lo schema di autovalutazione disfunzionale. Determina la comparsa di basso peso, sindrome da digiuno. Favorisce la comparsa di abbuffate. Esercizio fisico eccessivo E tale quando interferisce con attività giornaliere importanti, se viene praticato in ore o in posti impropri e protratto nonostante precarie condizioni mediche. Viene praticato compulsivamente, in solitudine, è portato avanti per molte ore in modo estenuante. REGOLARE: per bruciare calorie SALTUARIO: per compensare l assunzione di calorie in eccesso. Effetti: mantiene il D.A. Aumenta la preoccupazione per peso e forme corporee. Favorisce l isolamento sociale. Produce euforia, sensazioni di leggerezza,di controllo e benessere che contrastano stati emotivi negativi. Causa perdita d interesse per il cibo (esperimenti su animali). Caterina Fucili a

26 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Comportamenti di controllo dell alimentazione (food checking) Es.: contare le calorie, pesare più volte il cibo, tagliuzzare, scolare i condimenti, mangiare lentamente, controllare quello che mangiano gli altri. Comportamenti di controllo del corpo (body checking) Es.: ispezionarsi allo specchio cercando difetti reali o presunti, pesarsi di continuo, tastarsi, chiedere rassicurazioni, confrontare il proprio aspetto con quello degli altri. Come le compulsioni possono durare varie ore e sono messi in atto per neutralizzare la preoccupazione. Effetti: mantengono il disturbo Più si controlla, più ci si preoccupa (rimuginio). Alterano la percezione corporea: sembra che lo scrutare o il palpare il proprio corpo in uno stato di ansia possa determinare una sovrastima della percezione corporea. Evitamenti dell esposizione del corpo Costante tentativo di mascherare la proprie apparenza indossando abiti particolari, assumendo posizioni che nascondano alcune parti del corpo o evitando le situazioni dove è inevitabile l esposizione corporea (spogliatoi, docce, costume). Nelle situazioni estreme si può arrivare al ritiro sociale Effetti: mantengono il D.A. Più si evita, più ci si preoccupa. Non permettono di fare esperienze che possano invalidare alcune convinzioni sul proprio peso e sulle forme corporee. Sensazione di essere grassi Gli stati emotivi avversi vengono etichettati come mi sento grasso. La sensazione di essere grassi si associa cioè a stati emotivi non riconosciuti. Caterina Fucili a

27 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Abbuffate e comportamenti di compenso (1) Abbuffate -Oggettive (quantità di cibo elevata) -Soggettive (quantità di cibo non elevata) -Alimentazione eccessiva oggettiva (quantità di cibo elevata, ma assenza di perdita di controllo) Le abbuffate sono prodotte dalla restrizione alimentare che favorisce la perdita di controllo attraverso vari meccanismi: REAZIONE ALLA TRASGRESSIONE: quando le rigide regole di controllo dell alimentazione vengono trasgredite può verificarsi un abbuffata come conseguenza di una modalità di pensiero tutto-nulla. ALTERAZIONE DELLA FAME E DELLA SAZIETA : la restrizione alimentare e il decremento ponderale determinano modificazioni neurormonali che inducono un aumento della fame e una riduzione della sazietà. EMOZIONI SECONDARIE ALLA DIETA FERREA ED AL DECREMENTO PONDERALE. In alcuni casi le abbuffate sono utilizzate per modulare stati emotivi intollerabili. Caterina Fucili a

28 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Abbuffate e comportamenti di compenso (2) Abbuffate Effetti: mantengono il D.A. Aumento delle preoccupazioni e della paura d ingrassare che viene gestita seguendo il modo più rigido la dieta o utilizzando comportamenti di compenso. favoriscono lo sviluppo di stati emotivi negativi (senso di colpa, tristezza). attivano lo schema di autovalutazione disfunzionale e peggiorano la valutazione di sé (critiche per mancato autocontrollo). Vomito auto-indotto Le persone si inducono il vomito nella speranza di eliminare tutto il cibo assunto in eccesso. Nel vomito, invece, sono presenti circa la metà delle calorie assunte (ricerca effettuata presso Laboratorio di Nutrizione Umana di Pittsburgh-USA). Determina un controllo parziale del peso corporeo. Contribuisce a mantenere il D.A. attraverso vari meccanismi. Effetti Diminuisce il controllo sull alimentazione perché chi vomita pensa di non assorbire quello che mangia. Più si mangia e più lo stomaco è pieno, più è facile vomitare. Crea uno stato di deprivazione psicobiologica che, con gli stessi meccanismi descritti per la dieta ferrea, facilita le abbuffate. Attiva lo schema di autovalutazione disfunzionale e peggiora la valutazione negativa di sé (autocritiche per mancato controllo). Caterina Fucili a

29 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Abbuffate e comportamenti di compenso (3) Uso improprio di lassativi e diuretici Circa un terzo delle persone con bulimia fa uso di lassativi e il circa il 10% assume diuretici. Assunti: SALTUARIAMENTE, per eliminare le calorie in eccesso assunte in una abbuffata (stesse finalità del vomito) REGOLARMENTE, a prescindere dalle abbuffate (stesse finalità della dieta ferrea). L uso di lassativi è una pratica pericolosa e poco efficace. Agiscono sop.tto svuotando l intestino crasso dove non avviene l assorbimento del cibo che si verifica nel tratto intestinale precedente (intestino tenue). La perdita di peso e l effetto pancia piatta sono il risultato di una copiosa perdita di liquidi, rimpiazzata appena si beve o si introduce del cibo. I diuretici non hanno alcun effetto sull assorbimento di calorie; determinano una temporanea riduzione ponderale modificando il bilancio idrico. Caterina Fucili a

30 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Abbuffate e comportamenti di compenso (4) Altri comportamenti di compenso Una minoranza di persone utilizza pillole dimagranti e/o ormoni tiroidei. Non sono efficaci nella perdita di peso: i soppressori dell appetito agiscono solo per poco tempo gli ormoni tiroidei fanno perdere principalmente massa muscolare. Alcune persone affette da Diabete Tipo1 possono ridurre la dose d insulina dopo una abbuffata: così fanno aumentare a dismisura i valori di zuccheri nel sangue che superando la soglia renale di eliminazione del glucosio, vengono eliminati con le urine. Caterina Fucili a

31 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Basso peso e sindrome da digiuno (1) I sintomi della sindrome da digiuno Atteggiamenti e comportamenti nei confronti del cibo -Preoccupazione per il cibo -Collezione di ricette, libri di cucina, menù -Inusuali abitudini alimentari -Incremento del consumo di caffè, tè, spezie -Occasionale introito esagerato e incontrollato di cibo Modificazioni emotive e sociali -Depressione -Ansia -Irritabilità -Labilità -Episodi psicotici -Cambiamenti di personalità -Isolamento sociale Modificazioni cognitive -Diminuita capacità di concentrazione -Diminuita capacità di pensiero astratto -Apatia Modificazioni fisiche -Disturbi del sonno -Debolezza -Disturbi gastrointestinali -Ipersensibilità al rumore e alla luce -Edema -Ipotermia -Parestesie -Diminuizione del metabolismo basale -Diminuizione dell interesse sessuale Altri -Aumento della fame -Precoce senso di sazietà Caterina Fucili a

32 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Basso peso e sindrome da digiuno (2) Effetti: mantiene il D.A. L estrema preoccupazione per il cibo esagera la tendenza all uso del controllo alimentare come indice di autocontrollo e autovalutazione. L intensa fame è vissuta come una minaccia al controllo alimentare. Il precoce senso di sazietà e pienezza (dovuto al rallentato svuotamento gastrico secondario alla denutrizione) può essere vissuto come un fallimento dell autocontrollo. In entrambi i casi la conseguenza è la restrizione. La tendenza ad abbuffarsi può provocare sensi di colpa che favoriscono il ricorso a comportamenti di compenso. La depressione, peggiorando l autostima, favorisce l uso del peso, delle forme corporee e del controllo come mezzi di autovalutazione. L ansia può portare ad aumentare il controllo dell alimentazione o favorire le abbuffate per ridurre tale stato avversivo. L isolamento sociale impedisce lo sviluppo di relazioni positive che migliorino l autostima e favorisce l uso dell alimentazione, del peso come strumenti per valutare se stessi. Il deficit di concentrazione può minacciare il senso di autocontrollo determinando minore attenzione agli eventi ed una aumentata percezione di imprevedibilità. Il rallentamento della perdita di peso (dovuto alla diminuizione del consumo di energia) può essere vissuto come un segno della perdita di controllo e affrontato con la restrizione e/o con i comportamenti di compenso. La diminuizione di interesse sessuale impedisce lo sviluppo di una vita di relazione adulta e di una valutazione di sé più articolata. Caterina Fucili a

33 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Basso peso e sindrome da digiuno (3) Minnesota Study (Prof. A.Keys) Ricerca eseguita nel 1944 durante la II Guerra Mondiale. Obiettivi: valutare gli effetti di sei mesi di dieta e perdita ponderale. Campione: 36 obiettori di coscienza fisicam.e psicologicam. sani. Primi tre mesi: alimentazione regolare. Sei mesi seguenti: semidigiuno (dieta che prevedeva l assunzione di circa la metà delle calorie abitualmente assunte) con una perdita di peso di circa il 25% rispetto all originale. Ultimi tre mesi: rialibitazione e ritorno al peso originario. Lo studio è stato di particolare rilevanza nel valutare i sintomi legati alla perdita di peso nei D.A.: infatti a differenza di ricerche eseguite in tempi di carestia o guerra, i soggetti volontari erano circondati da cibo e da persone che mangiavano regolarmente. Tutti gli esaminato mostrarono significativi cambiamenti fisici, psicologici e sociali. Caterina Fucili a

34 FATTORI DI MANTENIMENTO SPECIFICI Rinforzi positivi e negativi Senso di trionfo, di autocontrollo, di superiorità Commenti positivi degli altri (sop.tto se presente una precedente condizione di sovrappeso). Maggiore attenzione da parte degli altri (sopp.tto se prima del disturbo è carente). Evitare situazioni avversive (es. avere un corpo da donna adulta i conflitti e le sfide psicosessuali tipiche dell adolescenza, funzionare autonomamente). Il dimagrimento, con la conseguente assunzione di caratteristiche fisiche e psicologiche prepuberi, per alcune può costituire un nido sicuro che protegge dalle sfide ambientali dell adolescenza. Caterina Fucili a

35 FATTORI DI MANTENIMENTO AGGIUNTIVI PERFEZIONISMO CLINICO L individuo giudica se stesso in modo esclusivo o predominante sul fatto di riuscire a raggiungere standard elevati. Quando il perfezionismo clinico coesiste con un D.A. si produce una interazione per cui gli standard perfezionistici da un lato sono focalizzati a raggiungere il controllo di alimentazione, peso, forme corporeedall altro a, perseguire standard esigenti in altri domini (scuola, relazioni, lavoro, sport). Nei D.A., come in altre espressioni del perfezionismo, è presente la paura del fallimento (mangiare in eccesso, ingrassare), l attenzione selettiva alla prestazione (comportamenti di controllo dell alimentazione e del corpo) e l autocritica se non si raggiungono gli standard imposti (trasgressioni alla dieta ferrea) o l evitamento del danno. Caterina Fucili a

36 FATTORI DI AGGIUNTIVI BASSA AUTOSTIMA NUCLEARE La maggior parte delle persone con un D.A. è autocritica se non riesce a raggiungere i suoi obiettivi. Un sottogruppo di pazienti ha una visione negativa di sé più globale, incondizionalta e pervasiva. La valutazione di sé è autonoma dalla prestazione, quindi è meno influenzata dallo stato del D.A. Ostacola il cambiamento attraverso due meccanismi Crea senso di impotenza e sfiducia sulla possibilità di cambiare. Spinge la persona ad inseguire il raggiungimento del successo in altri domini (es. controllo alimentazione, peso) rendendo i cambiamenti in queste aree ancora più difficili. Caterina Fucili a

37 FATTORI DI MANTENIMENTO AGGIUNTIVI INTOLLERANZA ALLE EMOZIONI Incapacità di tollerare certi stati emotivi (rabbia, ansia, tristezza, ma anche eccitamento, gioia ). Determina l adozione di comportamenti disfunzionali di modulazione dell umore che riducano la consapevolezza dello stato emotivo e delle rappresentazioni associate. Alcuni comportamenti disfunzionali di modulazione dell umore: autolesionismo (tagliarsi, bruciarsi) assunzione di sostanze psicoattive (alcool, tranquillanti ) abbuffate vomito autoindotto eccessivo esercizio fisico Caterina Fucili a

38 FATTORI DI MANTENIMENTO AGGIUNTIVI PROBLEMI INTERPERSONALI Un sottogruppo di pazienti con D.A. ha problematiche interpersonali che possono contribuire in modo predominante a mantenere il disturbo. I problemi interpersonali favoriscono lo sviluppo di stati emotivi negativi e minano l autostima. Caterina Fucili a

39 EPIDEMIOLOGIA Oggi in Italia più di 3 milioni di persone soffre di un D.A.. Ogni giorno ci sono 6 nuovi casi di A.N., 12 nuovi casi di B.N. ogni abitanti 8 10% delle ragazze fra 12 e 25 anni Rapporto anoressia/bulimia =1/4 I maschi il 5% del totale Picco insorgenza: A.N. a 14 e 18 anni / B.N. a 18 anni Effetto iceberg (forme complete e parziali, forme subcliniche) La prevalenza ifetime della A.N. fra le donne è di circa lo 0,5%. Sembra che un disturbo subclinico (ad esempio un Disturbo dell alimentazione non altrimenti specificato) sia di più frequente riscontro. La prevalenza dell A.N. fra i maschi è circa un decimo di quella fra le femmine. Negli ultimi decenni sembra essersi verificato un incremento di incidenza dell A.N.. La prevalenza Lifetime della B.N. tra i soggetti adolescenti e giovani adulti di sesso femminile è di circa l 1-3%. Il tasso di presentazione nel sesso maschile è circa un decimo rispetto a quello nel sesso femminile. Caterina Fucili a

40 I DANNI SOMATICI Sono un effetto della malnutrizione sia qualitativa che quantitativa per eccesso e per difetto delle condotte di compensazione (vomito, diuretici, lassativi, attività fisica ) Caterina Fucili a

41 L INSIDIA DEI D.A. Caterina Fucili a

42 Circolo vizioso di automantenimento Caterina Fucili a

43 L INSIDIA DEI D.A. Il confine normale/patologia all inizio è indistinto e indefinibile. Il passaggio alla patologia è lento, sfumato e progressivo. Tutte iniziano per perdere 2-3 Kg di peso. Le persone con anoressia riferiscono di non avere bisogno di aiuto. Tutte dicono che ce la fanno da sole, che smettono quando vogliono. Si può passare, anche a distanza di tempo, da una forma all altra. Frequenti sono le recidive. L accesso al trattamento, in genere, è in funzione della motivazione. L esito del trattamento, in genere, è in funzione della motivazione. SONO MALATTIE NON SONO CATTIVE ABITUDINI (O CAPRICCI) Caterina Fucili a

DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE

DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE DISTURBI DELL ALIMENTAZIONE ANORESSIA Anoressia significa letteralmente senza appetito. In realtà è qualcosa di più grave: le persone anoressiche smettono di mangiare perché provano una repulsione ossessiva

Dettagli

La Psico-dinamica dei disturbi alimentari. Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Te. 338/

La Psico-dinamica dei disturbi alimentari. Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Te. 338/ La Psico-dinamica dei disturbi alimentari Dr. Antonello Chiacchio Psicologo-Psicoterapeuta Te. 338/3523469 Percentuale dei DCA Anoressia nervosa (1-2%)Bulimia nervosa(1-3%) DCA NAS compreso BED (8-23%)

Dettagli

Monica Premoli Polo Clinico Idipsi Piacenza

Monica Premoli Polo Clinico Idipsi Piacenza Monica Premoli Polo Clinico Idipsi Piacenza I disturbi del comportamento alimentare, di cui anoressia e bulimia sono le manifestazioni più frequenti e note, sono diventati nell ultimo ventennio una vera

Dettagli

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Questa è un'area in forte espansione nella psichiatria ed è un'area di confine con altre aree della medicina essendo un problema che può portare molte complicanze

Dettagli

Disturbi del comportamento alimentare. Madga Di Renzo

Disturbi del comportamento alimentare. Madga Di Renzo Disturbi del comportamento alimentare Madga Di Renzo Disturbi della nutrizione e dell alimentazione Anoressia nervosa Bulimia nervosa Disturbo da binge-eating Disturbo evitante/restrittivo dell assunzione

Dettagli

PROBLEMI LEGATI ALLO SPORT

PROBLEMI LEGATI ALLO SPORT PROBLEMI LEGATI ALLO SPORT SPORT: comportamento capace di influenzare positivamente la salute psico-fisica dell individuo. ASPETTI NEGATIVI: Doping; Disturbi alimentari; Esercizio fisico compulsivo DOPING

Dettagli

I disturbi dell alimentazione

I disturbi dell alimentazione I disturbi dell alimentazione Argomenti In questa lezione parleremo di: I disturbi dell alimentazione L anoressia nervosa La bulimia nervosa 2 I disturbi dell alimentazione L anoressia nervosa e la bulimia

Dettagli

Adima Lamborghini P.d.F Componente Comitato Scientifico FIMP

Adima Lamborghini P.d.F Componente Comitato Scientifico FIMP Adima Lamborghini P.d.F Componente Comitato Scientifico FIMP Esame del D.d.L n.189. Introduzione dell art.580-bis del C.P., concernente il reato di istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a

Dettagli

Ruolo del dietista nel Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Dott.ssa Anna Pomarico

Ruolo del dietista nel Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Dott.ssa Anna Pomarico Ruolo del dietista nel Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare Dott.ssa Anna Pomarico I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono condizioni estremamente complesse, che hanno radici

Dettagli

Anoressia Nervosa. Che cos è

Anoressia Nervosa. Che cos è Anoressia Nervosa Kivia, una ragazza di 23 anni, dice soffro di disturbi del comportamento alimentare da 7 anni. A volte provo a non mangiare. A volte applico delle regole alimentari molto rigide e se

Dettagli

PREVENIRE I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL ALIMENTAZIONE NEGLI ADOLESCENTI E NEI BAMBINI

PREVENIRE I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL ALIMENTAZIONE NEGLI ADOLESCENTI E NEI BAMBINI REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE C A T A N I A PREVENIRE I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL ALIMENTAZIONE NEGLI ADOLESCENTI E NEI BAMBINI Guida per le famiglie, gli educatori e i cittadini

Dettagli

Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia

Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia Stare insieme a tavola: unione e condivisione. Gli aspetti psicologici della celiachia 13 Maggio 2017 - Ferrara Dott.ssa Michela Rizzardi Psicologa AIC ER 1 LA CELIACHIA E una intolleranza permanente al

Dettagli

L OBESITA E LE SUE CLASSIFICAZIONI

L OBESITA E LE SUE CLASSIFICAZIONI L obesità è una condizione di accumulo anormale o eccessivo di grasso nel tessuto adiposo. E un problema che provoca problemi sanitari, sociali e di incremento della mortalità. Il numero di persone con

Dettagli

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Studio PASSI 6 AUSL Modena Situazione nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso

Dettagli

Caso clinico 2. Medico psichiatra psicoterapeuta Dott.ssa Marinella Di Stani

Caso clinico 2. Medico psichiatra psicoterapeuta Dott.ssa Marinella Di Stani Caso clinico 2 Medico psichiatra psicoterapeuta Dott.ssa Marinella Di Stani Quali sono i fattori predisponenti? Fattori predispon enti: Genere Quali sono i fattori di mantenimento? Fattori di mantenimento

Dettagli

Disturbi del comportamento alimentare (DCA)

Disturbi del comportamento alimentare (DCA) Disturbi del comportamento alimentare (DCA) Criteri diagnostici ed elementi clinici di diagnosi differenziale Dr.ssa Michela Meneghetti, Psicologa, Psicoterapeuta C/C Perchè ne parliamo? Riguardano molte

Dettagli

Alessandro Mauro 2006

Alessandro Mauro 2006 lessandro Mauro 6 Queste slide sono state create da me nell'ambito del lavoro svolto come rappresentante d'istituto del Liceo Scientifico Le Filandiere nel 6. Sono frutto di grande lavoro di preparazione

Dettagli

Esercizio: Possiedi le 7 abilità?

Esercizio: Possiedi le 7 abilità? Esercizio: Possiedi le 7 abilità? Consapevolezza Spesso sono distratto mentre mangio e tendo a spizzicare il cibo Spesso mangio più di quanto vorrei o semplicemente non ascolto quello di cui il mio corpo

Dettagli

L alimentazione. Enrico Degiuli Classe Seconda

L alimentazione. Enrico Degiuli Classe Seconda L alimentazione Enrico Degiuli Classe Seconda Il fabbisogno energetico Il nostro corpo ha bisogno di energia per svolgere le funzioni vitali di base: Il mantenimento della temperatura corporea La circolazione

Dettagli

CLINICA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

CLINICA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE CLINICA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Stefano Erzegovesi Centro per i Disturbi Alimentari HSR erzegovesi.stefano@hsr.it La donna ideale per i nostri antenati? Venere di Willendorf (Austria,

Dettagli

RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO

RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO TIPI INFORTUNIO MILD: terapia senza interruzione degli allenamenti; MODERATE: limita la partecipazione al programma di allenamento; MAJOR: richiede tempi lunghi,

Dettagli

Percorso aziendale obesità

Percorso aziendale obesità Formazione MMG Disturbi del comportamento alimentare Percorso aziendale obesità Giuseppe Benati Rete di dietetica e nutrizione clinica AUSL Romagna Valutazione delle criticità nazionali in ambito nutrizionale

Dettagli

Eccesso ponderale. Alimentazione eccessiva. Contenimento delle emozioni

Eccesso ponderale. Alimentazione eccessiva. Contenimento delle emozioni 2 Magrezza / malnutrizione Eccesso ponderale Alimentazione insufficiente Alimentazione eccessiva Controllo della propria vita attraverso il cibo Contenimento delle emozioni Normopeso o quasi Comportamenti

Dettagli

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA CATTEDRA DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE DIRETTORE: PROF. D. MAZZONE SIMILI R., LAURIA S., MANNINO V., REALE L., MORIELLA F., STISSI M. I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Dettagli

Alimentazione e stato nutrizionale

Alimentazione e stato nutrizionale 1 Dicembre 2015 Regione Liguria Alimentazione e stato nutrizionale Federica Pascali La colazione La colazione rappresenta un pasto molto importante per l equilibrio fisiologico e psicologico soprattutto

Dettagli

Classificazione DCA dal dsm IV-Tr al 5

Classificazione DCA dal dsm IV-Tr al 5 Classificazione DCA dal dsm IV-Tr al 5 Roberta Covezzi CSM Mirandola Dipartimento di Salute Mentale Azienda USL di Modena Il DSM 5 si differenzia dalla precedenti edizioni in alcuni punti fondamentali.

Dettagli

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Qual è lo stato nutrizionale nella popolazione

Dettagli

Bipolar Depression Rating Scale (BDRS) Traduzione italiana a cura di Guido Di Sciascio e Salvatore Calò

Bipolar Depression Rating Scale (BDRS) Traduzione italiana a cura di Guido Di Sciascio e Salvatore Calò Traduzione italiana a cura di Guido Di Sciascio e Salvatore Calò Istruzioni: Le farò alcune domande riguardante i sintomi da Lei accusati. Nel rispondere, La prego di tenere presente solo le sue condizioni

Dettagli

SABATO 4 NOVEMBRE 2017 TAVOLA ROTONDA LA DIAGNOSI PRECOCE: DESTINO O DESTINAZIONE? LA VALUTAZIONE NUTRIZIONALE NEL TEAM INTERDISCIPLINARE

SABATO 4 NOVEMBRE 2017 TAVOLA ROTONDA LA DIAGNOSI PRECOCE: DESTINO O DESTINAZIONE? LA VALUTAZIONE NUTRIZIONALE NEL TEAM INTERDISCIPLINARE ALGHERO 3 E 4 NOVEMBRE 2017 L ASSOCIAZIONE CANNE AL VENTO ORGANIZZA IL 2 CONGRESSO NAZIONALE SIRIDAP E POI HO VISTO I TUOI OCCHI I disturbi del comportamento alimentare in età infantile e adolescenziale

Dettagli

Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna

Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna NEWSLETTER Onda N 7 Il rapporto distorto tra cibo e immagine corporea alla base dei disturbi del comportamento alimentare. Riconoscimento precoce e cure efficaci come azioni fondamentali per combatterli

Dettagli

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta

PSICOLOGIA CLINICA. dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta PSICOLOGIA CLINICA dott.ssa Paoletta Florio psicologa-psicoterapeuta CAREGIVER E CAREGIVER BURDEN IL CAREGIVER il caregiver può essere chiamato a rispondere a bisogni fisici, sociali, emotivi ed economici

Dettagli

La diagnosi e l assessment nei Disturbi dell Alimentazione. Patrizia Moretti

La diagnosi e l assessment nei Disturbi dell Alimentazione. Patrizia Moretti La diagnosi e l assessment nei Disturbi dell Alimentazione Patrizia Moretti Disturbi dell Alimentazione disturbi psichiatrici complessi caratterizzati da: - alterazioni del comportamento alimentare - frequenti

Dettagli

Riabilitazione nutrizionale

Riabilitazione nutrizionale Linee di Indirizzo nazionali per la riabilitazione nutrizionale in ambito Disturbi dell Alimentazione Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE

Dettagli

Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?

Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale? Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie

Dettagli

Quali interventi nutrizionali nei pazienti con DCA?

Quali interventi nutrizionali nei pazienti con DCA? Una grave epidemia sociale I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA) Epidemiologia, prevenzione, clinica, riabilitazione - Esperienze a confronto 17 MARZO 2018 Auditorium Palazzo Sirena Francavilla

Dettagli

L'altra me: viaggio nei Disturbi Alimentari

L'altra me: viaggio nei Disturbi Alimentari L'altra me: viaggio nei Disturbi Alimentari Quali sono i disturbi alimentari? Anoressia nervosa Bulimia nervosa Binge Eating Disorder e Disturbi NAS Anoressia nervosa 1- Rifiuto di mantenere il proprio

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Sistema di Sorveglianza PASSI 28 Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta

Dettagli

PRP PROGETTO PIŬ FRUTTA E VERDURA IN MOVIMENTO

PRP PROGETTO PIŬ FRUTTA E VERDURA IN MOVIMENTO PRP 2015-2018 PROGETTO 3.3.1 PIŬ FRUTTA E VERDURA IN MOVIMENTO Life skill Anno scolastico 2017-2018 OBIETTIVO DELL EDUCATORE ALLA SALUTE L informazione da sola non genera cambiamento Perché la frutta (e

Dettagli

Depressione: domande e risposte. a cura di P. De Luca

Depressione: domande e risposte. a cura di P. De Luca Depressione: domande e risposte a cura di Cos è la Depressione? La tristezza e l infelicità costituiscono in genere la risposta ad eventi di perdita (come la morte di una persona cara, la perdita del lavoro,

Dettagli

Comunicare con il corpo il proprio disagio

Comunicare con il corpo il proprio disagio Comunicare con il corpo il proprio disagio EDUCARE PER CRESCERE GRANDI SI DIVENTA Dott.ssa Maria Nobile Dott.ssa Maddalena Mauri Quali comportamenti problematici / sintomi osserviamo nel trailer? Comportamenti

Dettagli

Osservazioni relative al D.d.L n.438. Adima Lamborghini

Osservazioni relative al D.d.L n.438. Adima Lamborghini Osservazioni relative al D.d.L n.438 Adima Lamborghini Adolescenza: Fase iniziale Abitudine a una nuova immagine corporea, adattamento ai cambiamenti della sessualità emergente Pensiero concreto, primi

Dettagli

IMMAGINE 1 Il sale iodato è amico della tiroide! IMMAGINE 2

IMMAGINE 1 Il sale iodato è amico della tiroide! IMMAGINE 2 IMMAGINE 1 Il sale iodato è amico della tiroide! Lo iodio rappresenta il principale costituente degli ormoni prodotti dalla tiroide e la principale fonte di iodio è l alimentazione che però, spesso, non

Dettagli

10 Non provo più interesse o piacere in qualche attività che prima mi piaceva fare (se ti succede, specifica nel diario quali attività)

10 Non provo più interesse o piacere in qualche attività che prima mi piaceva fare (se ti succede, specifica nel diario quali attività) Modulo 2.1 - QUESTIONARIO SULLE CARATTERISTICHE DELLA DEPRESSIONE Per favore, scrivi le tue iniziali e la data e fai un segno sul riquadro vicino a ciascun problema e a ciascun sintomo che hai avuto negli

Dettagli

COS E L ANORESSIA? di negazione) e òrexis, appetito.

COS E L ANORESSIA? di negazione) e òrexis, appetito. ANORESSIA COS E L ANORESSIA? L'anoressia è un grave stato morboso sintomatico causato da una malattia o da un'alterazione psichica (anoressia mentale, nota anche come anoressia nervosa). ) Il termine anoressia

Dettagli

OMEOSTASI ENERGETICA

OMEOSTASI ENERGETICA OMEOSTASI ENERGETICA Omeostasi energetica: i processi biologici con cui l organismo mantiene costante il peso corporeo, bilanciando l assunzione e la spesa energetica Gli animali tendono a modulare l assunzione

Dettagli

Test e strumenti di valutazione psicologica e educativa. Collana diretta da Cesare Cornoldi e Luigi Pedrabissi

Test e strumenti di valutazione psicologica e educativa. Collana diretta da Cesare Cornoldi e Luigi Pedrabissi Test e strumenti di valutazione psicologica e educativa Collana diretta da Cesare Cornoldi e Luigi Pedrabissi Tiziana De Meo, Patrizia Corbellini, Claudio Vio e Dino Maschietto ICAP Individuazione Comportamenti

Dettagli

I D. C. A. Dai segni premonitori alla diagnosi: il ruolo del pediatra

I D. C. A. Dai segni premonitori alla diagnosi: il ruolo del pediatra I D. C. A. Dai segni premonitori alla diagnosi: il ruolo del pediatra Dr. GRAZIELLA FILATI U.O.di Pediatria e Neonatologia Ospedale Guglielmo Da Saliceto Piacenza CASERTA 30 MAGGIO 2 GIUGNO 2008 Il rapporto

Dettagli

I disturbi dell alimentazione: chi colpiscono e che cosa sono

I disturbi dell alimentazione: chi colpiscono e che cosa sono I disturbi dell alimentazione: chi colpiscono e che cosa sono Tratto da Dalle Grave R (2016). Come vincere i disturbi dell alimentazione. Un programma basato sulla terapia cognitivo comportamentale. Seconda

Dettagli

01 Perché mangiamo? 2

01 Perché mangiamo? 2 VI Sommario Parte prima Il cibo e il corpo Perché mangiamo? Di che cosa ha bisogno il nostro organismo? Che cosa contengono gli alimenti? Come organizzare la nostra giornata alimentare? Quali relazioni

Dettagli

Attivita sportiva e anoressia nervosa. Annalisa Maghetti

Attivita sportiva e anoressia nervosa. Annalisa Maghetti Attivita sportiva e anoressia nervosa Annalisa Maghetti LE ATLETE OGGI TITOLO IX : LEGGI CHE PROIBISCONO DISCRIMINAZIONI IN BASE AL SESSO NEI PROGRAMMI EDUCATIVI E NELLE ATTIVITA DAL 1972 LE ATLETE SONO

Dettagli

A distanza di un anno :

A distanza di un anno : PKU DAY Padova, 16 Gennaio 2010 Il SUPPORTO PSICOLOGICO NEI PAZIENTI CON FENILCHETONURIA: Risultati di 2 anni di studio Dott.ssa Chiara Cazzorla U.O.C. Malattie Metaboliche Ereditarie Dipartimento A.I.

Dettagli

LA TERAPIA COMPORTAMENTALE DI GRUPPO E L AUTO-MUTUO-AIUTO

LA TERAPIA COMPORTAMENTALE DI GRUPPO E L AUTO-MUTUO-AIUTO LA TERAPIA COMPORTAMENTALE DI GRUPPO E L AUTO-MUTUO-AIUTO dr.ssa Flavia Munari Medico e psicoterapeuta Presidente ANDI e non solo Onlus OBESITÀ: CAUSE, RISCHI E CURE RAZIONALI - Pordenone, Da responsabilità

Dettagli

Il bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali

Il bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Settore Psicosociale Dipartimento Materno-Infantile U.O. Pediatria Direttore: Prof.ssa F. Balli Il bambino affetto da obesità: aspetti psicologici e relazionali

Dettagli

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico

I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico I DISTURBI PSICOSOMATICI IN ETA EVOLUTIVA Studio clinico Notari, Gandione M, Tocchet A, Galli dela Mantica M, Longo E, Notari D, Davico C, Larosa P, Gerardi S, Bartolotti I, Pagana L, Ruffino C Dipartimento

Dettagli

FARMACOLOGIA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE. Chiara Ruzza

FARMACOLOGIA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE. Chiara Ruzza FARMACOLOGIA DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Chiara Ruzza chiara.ruzza@unife.it DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE ANORESSIA NERVOSA Patologia caratterizzata da una fobia di obesità, perdita

Dettagli

Dott. Calogero Lo Destro Dott.ssa Corinna Gasparini

Dott. Calogero Lo Destro Dott.ssa Corinna Gasparini Dott. Calogero Lo Destro Dott.ssa Corinna Gasparini Istituto Medicina e Scienza dello Sport Coni Roma Sapienza Università di Roma Terni, 21 Novembre 2015 1 Di cosa parleremo oggi Il Disagio Giovanile Cos

Dettagli

Dipendenza Affettiva

Dipendenza Affettiva Dipendenza Affettiva 17 maggio 2015 Le origini Modalità difensiva arcaica Compensa e contrasta l angoscia principale di abbandono, perdita, vuoto, morte Per non provare l angoscia si cerca di preservare

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita

Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita L importanza di un corretto stile di vita per il trattamento del paziente diabetico Giuseppina Floriddia Prevalenza di diabete

Dettagli

L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare. Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto

L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare. Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto L importanza del Sostegno a Domicilio nei pazienti affetti da Disturbo del Comportamento Alimentare Relatore: Dott.ssa Alessia Lorenzetto Lo Psicologo a Domicilio Un nuovo modo di fare Psicologia modificando

Dettagli

Disabilità intellettiva. Generalità

Disabilità intellettiva. Generalità Disabilità intellettiva Generalità Criteri diagnostici: dal DSM-IV al DSM-5 DSM-IV 1. Funzionamento intellettivo, misurato tramite QI, significativamente al di sotto della norma 2. Importante compromissione

Dettagli

MENS SANA IN CORPORE SANO. COME ESSERE IN FORMA E VIVERE FELICI

MENS SANA IN CORPORE SANO. COME ESSERE IN FORMA E VIVERE FELICI MENS SANA IN CORPORE SANO. COME ESSERE IN FORMA E VIVERE FELICI I Giovedì di Nestore Dott.ssa Vanessa Costa Psicologa Clinica e dello Sport vanessa.costa@bmteam.it www.bmteam.it DEFINIZIONE DI SALUTE Uno

Dettagli

QUESTIONARIO SINTOMATOLOGIE

QUESTIONARIO SINTOMATOLOGIE QUESTIONARIO SINTOMATOLOGIE NOME:. COGNOME:. DATA DI NASCITA: /../ PESO:.. Kg ALTEZZA:.. cm RISPONDERE ALLE SEGUENTI DOMANDE METTENDO UNA CROCETTA SU SI o NO SE LA RISPOSTA È POSITIVA, INDICARE CON UNA

Dettagli

Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale

Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale CNESPS Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale Massimo O. Trinito Dipartimento di Prevenzione Azienda Usl Roma C Roma, 21 luglio 2005 La rilevanza del problema ECCESSO PONDERALE

Dettagli

Cosa è il Burnout Dr.ssa Lara Bellardita Psicologa, Psicoterapeuta

Cosa è il Burnout Dr.ssa Lara Bellardita Psicologa, Psicoterapeuta Cosa è il Burnout Dr.ssa Lara Bellardita Psicologa, Psicoterapeuta Il costo della cura 26/09/11 Riconoscere e prevenire il burnout nelle RSA e nei CDI Bergamo - 14 Novembre 2012 Definizione di burnout

Dettagli

COSA SONO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?

COSA SONO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE? COSA SONO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE? SONO CLASSIFICATI COME DISTURBI PSICHIATRICI ANCHE SE SPESSO GIUNGONO ALL'ATTENZIONE PRIMA DEL NUTRIZIONISTA E DEL MEDICO I DISTURBI ALIMENTARI SONO UN

Dettagli

LG SINPIA Disturbo Depressivo Maggiore (DDM) e il Disturbo Distimico (DD)

LG SINPIA Disturbo Depressivo Maggiore (DDM) e il Disturbo Distimico (DD) LG SINPIA 2007 Disturbo Depressivo Maggiore (DDM) e il Disturbo Distimico (DD) rappresentano disturbi comuni in età evolutiva, che determinano un significativa compromissione funzionale, influiscono sullo

Dettagli

La visita psichiatrica

La visita psichiatrica La visita psichiatrica La prima visita Immaginiamo un paziente che soffra di un disturbo depressivo di gravità media e descriviamo l iter della sua consulenza psichiatrica. Nel corso della prima visita

Dettagli

Curiosa Ribelle Diversa Ansiogena Impegnativa Critica Spensierata.. CAMBIAMENTO Cambiamento corporeo (gioia e paura di crescere) CAMBIAMENTO Bisogno di essere riconosciuti: amicizia (bisogno di confidenza),

Dettagli

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli www.spaziogratis spaziogratis.net/web/.net/web/associazionepraxis

Dettagli

GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO

GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, GESTIONE DELLO STRESS NEL CONTESTO SANITARIO CONTESTO SINTOMI VULNERABILITA Mario Di Pietro www.educazione-emotiva.it Relazioni sintomatiche tra: CONTESTO, Relazioni

Dettagli

Disturbi del Comportamento Alimentare nell infanzia e nell adolescenza Il percorso socio sanitario e la rete dei servizi

Disturbi del Comportamento Alimentare nell infanzia e nell adolescenza Il percorso socio sanitario e la rete dei servizi Disturbi del Comportamento Alimentare nell infanzia e nell adolescenza Il percorso socio sanitario e la rete dei servizi 14 MARZO 2015 CENTRO CONGRESSI INTERBRENNERO, VIA INNSBRUCK, 15 TRENTO DISTURBI

Dettagli

Dott.ssa Primola Rossella Psicologa - Psicoterapeuta

Dott.ssa Primola Rossella Psicologa - Psicoterapeuta Dott.ssa Primola Rossella Psicologa - Psicoterapeuta Paura, rabbia, frustrazione, dolore, tristezza, senso di impotenza, dipendenza, solitudine, diversità, paura per il futuro, scoraggiamento, sfiducia

Dettagli

CASO CHIARA UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA

CASO CHIARA UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA CASO CHIARA UNA PROSPETTIVA PSICOANALITICA IL CAMPO TRANS-GENERAZIONALE FUNZIONAMENTO DEL SE AFFETTI ED EMOZIONI NEGATIVE (ICAT) IL CAMPO INTERPERSONALE IL DISTURBO ALIMENTARE 1.IL CAMPO TRANS-GENERAZIONALE

Dettagli

Progetto Scuola Osteoporosi Anoressia

Progetto Scuola Osteoporosi Anoressia Progetto Scuola Osteoporosi Anoressia ALIMENTAZIONE E MALATTIA CONOSCENZA, CONSAPEVOLEZZA E GRADO DI AUTONOMIA NELLE SCELTE DELLO STILE DI VITA IN UN GRUPPO DI STUDENTI Classi 4A, 5A e 5B Istituto Alberti-Porro

Dettagli

Il BURNOUT. a cura di Claudia Righetti

Il BURNOUT. a cura di Claudia Righetti IL COORDINATORE PEDAGOGICO Strumenti per il contrasto allo stress lavoro correlato nei servizi educativi 0-6 CPT RIMINI Il BURNOUT a cura di Claudia Righetti claudiarighettimail@gmail.com Cosa è Si tratta

Dettagli

LE 10 REGOLE D ORO DELLA BUONA DIGESTIONE INDICATE DA

LE 10 REGOLE D ORO DELLA BUONA DIGESTIONE INDICATE DA ACQUA E TERME DI ULIVETO PISA LE 10 REGOLE D ORO DELLA BUONA DIGESTIONE INDICATE DA LE 10 REGOLE D ORO DELLA BUONA DIGESTIONE 1. ASSUMI UNA DIETA VARIA, RICCA DI FIBRE E CIBI GENUINI, SECONDO LO SCHEMA

Dettagli

regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale

regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale 10 regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale La calcolosi renale è una patologia frequente, ricorrente e potenzialmente pericolosa se non adeguatamente inquadrata, prevenuta e trattata. Se

Dettagli

Disturbi alimentari e adolescenza se solo lo avessi capito prima. Dott.ssa Angela Focarelli Dietista

Disturbi alimentari e adolescenza se solo lo avessi capito prima. Dott.ssa Angela Focarelli Dietista Disturbi alimentari e adolescenza se solo lo avessi capito prima Dott.ssa Angela Focarelli Dietista DISTURBI ALIMENTARI Persistenti disturbi del comportamento alimentare e/o di comportamenti finalizzati

Dettagli

LA PSICOPATOLOGIA DEI DCA

LA PSICOPATOLOGIA DEI DCA LA PSICOPATOLOGIA DEI DCA DOTT.SSA SARA BERTELLI AMBULATORIO DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE OSPEDALE SAN PAOLO ASST SANTI PAOLO E CARLO 4 maggio 2019 NON MANGIAMO SOLO PER INTRODURRE CALORIE Il

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL Viterbo 27-21 Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di

Dettagli

Abitudini alimentari e situazione nutrizionale

Abitudini alimentari e situazione nutrizionale CNESPS Abitudini alimentari e situazione nutrizionale Marco Cristofori U.O. di Epidemiologia e Biostatistica ASL 4 Terni Roma, 11 ottobre 06 Una sezione importante perché Le patologie associate all eccesso

Dettagli

Vettorato G Psicosociologia della Tossicodipendenza. Ravenna, Psicologia della tossicodipendenza, Cap V, pp

Vettorato G Psicosociologia della Tossicodipendenza. Ravenna, Psicologia della tossicodipendenza, Cap V, pp Vettorato G Psicosociologia della Tossicodipendenza Ravenna, Psicologia della tossicodipendenza, Cap V, pp. 163-183 La tossicodipendenza come adattamento disfunzionale interpreta il ricorso alla droga

Dettagli

ASSOCIAZIONE CULTURALE GIUSEPPE DOSSETTI: I VALORI Prevenzione Alimentazione Nutrizione ROMA, 25 OTTOBRE 2006 IN PUERO HOMO

ASSOCIAZIONE CULTURALE GIUSEPPE DOSSETTI: I VALORI Prevenzione Alimentazione Nutrizione ROMA, 25 OTTOBRE 2006 IN PUERO HOMO ASSOCIAZIONE CULTURALE GIUSEPPE DOSSETTI: I VALORI Prevenzione Alimentazione Nutrizione ROMA, 25 OTTOBRE 2006 IN PUERO HOMO ANTONIO COMITO, pediatra E-mail : a.comito@tin.it 1 IL BAMBINO NON E UN ADULTO

Dettagli

RELATORE: dr. Marco Crocco

RELATORE: dr. Marco Crocco RELATORE: dr. Marco Crocco IRCCS G. Gaslini Genova Centro di riferimento Regionale per la Celiachia Responsabile: dr.ssa Angela Calvi CASO CLINICO Disturbo del comportamento alimentare in adolescente con

Dettagli

COUNSELING NUTRIZIONALE

COUNSELING NUTRIZIONALE ALIMENTAZIONE E COUNSELING COUNSELING NUTRIZIONALE GALLIENO MARRI Il counseling nutrizionale permette il superamento della dieta come semplice strumento di dimagrimento, ma la rende quella che dovrebbe

Dettagli

Fattori di protezione riconosciuti. Prevenzione in materia di alimentazione

Fattori di protezione riconosciuti. Prevenzione in materia di alimentazione Prevenzione in materia di alimentazione Fattori di protezione riconosciuti 1) Stile di vita sano 2) Buona stima di sé 3) Buone capacità di relazione sociale e affettiva 4) Pensiero critico e capacità di

Dettagli

Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62

Indice. 3. La coscienza e i disturbi della coscienza 49 Esperienze consce e inconsce 50 Patologia della coscienza 54 Bibliografia 62 NEU-07-IV_ I_XVI 7-08-2009 13:56 Pagina V Indice Prefazione alla quarta edizione Prefazione alla prima edizione XI XIII Parte prima Concetti e metodi 1. I concetti fondamentali della psicopatologia descrittiva

Dettagli

Dott.ssa Chiara Carzaniga

Dott.ssa Chiara Carzaniga Dott.ssa Chiara Carzaniga Medico Chirurgo Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio CAM Synlab Polidiagnostico Monza Istituto Auxologico Italiano Milano carzaniga.chiara@gmail.com DISTURBI

Dettagli

EDUCAZIONE AL GUSTO. Dottoressa Barbara Lapini Dietista

EDUCAZIONE AL GUSTO. Dottoressa Barbara Lapini Dietista EDUCAZIONE AL GUSTO Dottoressa Barbara Lapini Dietista www.dietistalapini.it Parliamo di alimentazione equilibrata Equilibrio quantitativo Equilibrio qualitativo I SETTE GRUPPI ALIMENTARI CARNE, PESCE,

Dettagli

PREVENZIONE E MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO DI STILI DI VITA

PREVENZIONE E MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO DI STILI DI VITA PREVENZIONE VOLANO DEL BENESSERE COME? PERCHÈ? 15 marzo 2018 Aula 1B Dipartimento Scienze Politiche Via G. Chiabrera 199 00145 Roma PREVENZIONE E MOTIVAZIONE AL NON ESISTE BENESSERE PSICO FISICO SOCIALE

Dettagli

Ordine dei Medici 2012 Dott.ssa Simona Apolito

Ordine dei Medici 2012 Dott.ssa Simona Apolito Dott.ssa Simona Apolito Il comportamento sessuale a rischio Fattori di vulnerabilità Psico-neuro-endocrino-immunologia: relazione mente-corpo Reazioni alla diagnosi di MST Tecniche di comunicazione efficace

Dettagli

I Disturbi del comportamento Alimentare (DCA) in età pre-adolescenziale. Parte prima: età pre-scolare. (Risultati di una ricerca clinica)

I Disturbi del comportamento Alimentare (DCA) in età pre-adolescenziale. Parte prima: età pre-scolare. (Risultati di una ricerca clinica) I Disturbi del comportamento Alimentare (DCA) in età pre-adolescenziale. Parte prima: età pre-scolare. (Risultati di una ricerca clinica) D.Bechis, M.Gandione, A.Tocchet Dipartimento di Scienze Pediatriche

Dettagli

Il trattamento endoscopico dell obesitá nell ambito di una patologia multidisciplinare i li SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA

Il trattamento endoscopico dell obesitá nell ambito di una patologia multidisciplinare i li SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA OSPEDALE: CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO San Giovanni Rotondo ( Foggia) Il trattamento endoscopico dell obesitá nell ambito di una patologia multidisciplinare

Dettagli

LE ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI

LE ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI LE ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI Una dieta ad alto tenore di grassi e ad elevato contenuto calorico è associata ad aumento del peso corporeo che nel bambino tende a conservarsi fino all età adulta.

Dettagli

EATING DISORDER EXAMINATION

EATING DISORDER EXAMINATION EATING DISORDER EXAMINATION Edizione 17.0 Aprile 2014 Copyright by Christopher G Fairburn, Zafra Cooper e Marianne O'Connor, 2014 The eating disorder examination: reliability and validity of the Italian

Dettagli

Come considerano il proprio peso le persone intervistate?

Come considerano il proprio peso le persone intervistate? Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

Violenza domestica in gravidanza e salute perinatale. Paola Picco

Violenza domestica in gravidanza e salute perinatale. Paola Picco Violenza domestica in gravidanza e salute perinatale Paola Picco Definizione di violenza domestica Ai sensi della Convenzione d Istanbul, l espressione violenza domestica designa tutti gli atti di violenza

Dettagli

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale

La malattia di Alzheimer. Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale La malattia di Alzheimer Disturbi comportamentali e diagnosi differenziale Franco Giubilini Parma 24 settembre 2007 Diagnosi di demenza Per Demenza si intende un quadro sindromico condiviso da differenti

Dettagli