AREA DISABILITA. Azione 1: CENTRO SOCIALE PER PORTATORI DI HANDICAP

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1 AREA DISABILITA Azione 1: CENTRO SOCIALE PER PORTATORI DI HANDICAP A - DESCRIZIONE SINTETICA DELL AZIONE La finalità principe del Centro sociale per portatori di handicap è quella di sostenere le famiglie con soggetti disabili e perseguire lo scopo di rendere possibile lo sviluppo di una capacità di vita autonoma dei soggetti svantaggiati, l acquisizione di competenze nell esercizio delle comuni attività quotidiane, la socializzazione attraverso la partecipazione ad attività di gruppo, ad iniziative per l utilizzo del tempo libero e ad iniziative collettive che portino ad una integrazione con l ambiente abituale di vita. Tale servizio fornisce attività formative, educative e di socializzazione volte a favorire la vita di relazione, il potenziamento e/o mantenimento delle abilità del giovane portatore di handicap acquisite attraverso le seguenti aree di interesse: Animazione - ricerca di momenti di espressività, soprattutto attraverso l uso della drammatizzazione (esperienza teatrale),. Socializzazione - creazione di occasioni di partecipazione attiva a scambi interpersonali e con la realtà esterna (visite sul territorio, partecipazione a momenti di vita pubblica). Formazione - attività di laboratorio per stimolare interessi ed attitudini individuali (cucito, coltivazione fiori, ecc.). Attività Espressiva - esercizio della pittura, della musica, della ginnastica per stimolare la creatività e l espressione dei propri sentimenti. Autonomizzazione - attività che mirano al recupero dell autonomia personale sia nell ambito domestico che nei rapporti interpersonali. Può partecipare alle attività proposte dal Centro sociale tutti i soggetti portatori di handicap e/o svantaggiati in età post-scolare. Il numero di partecipanti va da un minimo di 8 ad un massimo di 20 utenti di età massima 45 anni. La modalità di accesso al Centro Sociale è dietro presentazione della domanda al Segretariato Sociale e predisposizione del piano personalizzato a cura dell équipe multidisciplinare e/o specialisti di supporto. Non sono praticate tariffe all utenza. B - VALUTAZIONE CONCLUSIVA DELL AZIONE 1. DATI GENERALI SUL SERVIZIO Denominazione dell Ente/Struttura che gestisce il Servizio: Comune di Ortona - Ente d Ambito Sociale n. 28 Ortonese Denominazione del Servizio di competenza: Area Disabilità - Centro Sociale per portatori di handicap Data di compilazione della scheda: Referente di Monitoraggio e Valutazione: Antonietta Marchesani Responsabile dell azione: Antonio Savone Coordinatore di Area Sociale: Antonietta Marchesani Pag. 36 di 226

2 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO (obiettivi - attività - risultati): Gli obiettivi previsti che si sono raggiunti durante la realizzazione dell intervento sono: Favorire lo sviluppo di una vita autonoma compatibilmente con le proprie menomazioni; Favorire la socializzazione attraverso al partecipazione ad attività grippali, ad iniziative per il tempio libero in integrazione con l ambiente abituale di vita; Stimolare l attivazione di risorse individuali così da individuare campi di interesse utili per la socializzazione e la partecipazione alla vita sociale; Sviluppare competenze specifiche pertinenti al tipo di handicap di cui l individuo è portatore; Sviluppare competenze specifiche pertinenti al tipo di ambiente o sotto-società cui appartiene l individuo; Sviluppare competenze generali da utilizzare nella quotidianità in razione al vivere sociale. Il tipo di attività che si è realizzato è il seguente: Attività di animazione e socializzazione che sviluppano nel ragazzo abilità relazionali e comunicative: giochi di ruolo, lettura ad alta voce, simulate etc., drammatizzazione,scambi con l esterno, lettura e discussione dei principali argomenti di attualità. Attività di autonomia personale: gestione dell igiene personale, preparare la colazione, riordinare, all accudimento delle proprie cose, cucito ed attività di giardinaggio. Attività motoria: esercizio fisico mirante ad una migliore conoscenza ed uso del proprio corpo. Attività artistiche miranti all espressione dei propri stati d animo e dei propri gusti.: tecniche dell acquerello, ritagli e studio della composizione, decorazioni varie, etc. I risultati raggiunti con la realizzazione dell intervento sono stati: i risultati più rilevanti concernono il nuovo modo di lavorare degli operatori, che risulta più strutturato, con obiettivi specifici e sulla base dei Progetto Educativi Individualizzati (P.E.I.) stesi con la collaborazione dell équipe multidisciplinare cui partecipa anche il centro di Salute Mentale della A.S.L. di Chieti-Ortona. è, invece, ancora presto poter valutare le ricadute qualitative e di aefficacia di tale metodologia sui risultati raggiunti sui ragazzi. Sicuramente l impostazione di un metodo nuovo di lavoro facilita la programmazione che gli operatori devono portare avanti e l applicazione pratica la loro lavoro. buoni i risultati sui genitori che sono soddisfatti di questa nuova metodologia di lavoro La data di avvio dell azione del Centro Sociale per portatori di handicap è: 8 gennaio GLI ATTORI (collaborazioni - modalità di coordinamento) I vari attori coinvolti nell azione sono stati i seguenti: Coordinatore delle ; Operatori delle varie aree d intervento; Autisti dei mezzi ed assistenti di bussini; Specialisti équipe multidisciplinare; Assistente sociale del centro; Pag. 37 di 226

3 Obiettori; Volontari. I vari attori hanno collaborato tra di loro, e le operazioni svolte da ciascuno di loro sono state le seguenti: Coordinatore delle attività: garanzia del regolare andamento del servizio favorire momenti di raccordo tra i vari attori, supporto organizzativo agli operatori, trasmissione delle comunicazioni ufficiali con l ente ASL e la struttura PAOLO VI, organizzare e presiedere riunioni di valutazione con gli operatori e con gli Enti succitati. Operatori delle varie aree d intervento: accoglienza dei ragazzi, elaborazione delle programmazioni, organizzazione delle attività, esecuzione dei lavori, allestimento delle aule di lavoro, redazione relazioni periodiche, rapporto costante con il coordinamento. Autisti dei mezzi ed assistenti di bussini: accoglienza dei ragazzi, vigilanza durante il trasporto, rapporto con le famiglie e scambio di comunicazioni importanti dalle parte dell assistenti. Specialisti équipe multidisciplinare: definizione obiettivi da raggiungere, consulenze, corso di formazione operatori, incontri informativi con i genitori. Assistente sociale del centro: rapporti con le famiglie, rilevazione delle esigenze da parte di queste, scambio di comunicazioni con il gruppo di coordinamento, incontri periodici per soddisfazione utenti con le famiglie. Obiettori: supporto nelle attività, supporto ed accompagnamento specie nelle visite all esterno. Volontari (collaboratore salesiano): celebrazioni funzioni periodiche, incontro con le famiglie, incontro con i ragazzi per discussione a tema su argomenti di natura spirituale e affettiva. La forma o modalità di coordinamento dell azione del Centro Sociale per portatori di handicap è stata realizzata attraverso: Riunioni periodiche ex-ante: all inizio dell attivazione del Centro Sociale per portatori di handicap per la pianificazione delle attività, definizione del calendario, organizzazione del trasporto. A tali riunioni erano presenti operatori ed autisti che dovevono conoscere orario reciproco e giorni di presenza degli altri operatori. Riunioni periodiche in itinere: per valutare l andamento del lavoro, soddisfazioni e difficoltà. Tutte le riunioni di coordinamento hanno previsto la presenza anche del coordinatore tecnico di piano e della coordinatrice delle attività. In totale il numero di incontri di coordinamento realizzati nel periodo di osservazione sono risultati essere pari a n. 4. Tali modalità di coordinamento sono risultate pienamente efficaci sia per affrontare che per risolvere le problematiche presenti in fase di pianificazione e realizzazione dell attività. 4. LE RISORSE UMANE Le risorse umane, che sono state impiegate per la realizzazione dell azione, sono risultate essere pari a n 6. Pag. 38 di 226

4 Tali risorse posseggono i seguenti profili professionali: FIGURE PROFESSIONALI NUMERO Coordinatore di azione 1 Assistente sociale - Mediatore linguistico-culturale - Insegnante-Docente - Educatore professionale - Psicologo - Operatore generico 1 Animatore 1 Operatore specializzato in motoria 1 Operatore domiciliare - Altro: (specificare: Autista 1 Altro (specificare): Assitente 1 TOTALE 6 Non risultano essere state introdotte modifiche nella composizione e nella quantità delle risorse umane rispetto a quanto previsto in sede di progettazione dell azione del Centro Sociale per portatori di handicap. 5. LE AZIONI - FASI Le singole azioni-fasi realizzate sono le seguenti: FASE I: costituzione e formazione équipe di lavoro. FASE II: osservazione e selezione dell utenza, diagnosi di handicap e di competenza; inserimento utenti nei gruppi di attività; conoscenza famiglie e informazione sul progetto individuale. FASE III: realizzazione delle varie attività individuate; FASE IV: monitoraggio attività, monitoraggio dei progetti educativi individualizzati (P.E.I.); FASE V: Valutazione della conclusione del progetto. Segue il grado di realizzazione delle specifiche azioni che erano state previste in fase di progettazione: AZIONI PREVISTE Completamente Realizzata Non realizzata solo in parte realizzata FASE I: costituzione e formazione équipe di lavoro. X - - FASE II: osservazione e selezione dell utenza. X - - FASE III: realizzazione delle varie attività individuate. X - - FASE IV: monitoraggio attività, monitoraggio X - - dei P.E.I. FASE V: conclusione del progetto. X - - Pag. 39 di 226

5 Nel complesso la realizzazione dell azione del Centro Sociale per portatori di handicap non ha comportato modifiche rispetto a quanto era stato definito in fase di progettazione. 6. I DESTINATARI (diretti - indiretti) La tipologia e il numero dei destinatari raggiunti dall intervento sono stati i seguenti: Tipologie dei destinatari: Giovani con disabilità medio-grave che hanno superato l obbligo scolastico; I destinatari diretti (coloro che direttamente hanno usufruito e beneficiato dell intervento, ed ai quali le azioni realizzate si sono rivolte) sono stati in totale n. 18 ragazzi residenti nei vari Comuni dell Ambito Sociale di Ortona; I destinatari indiretti (coloro che non hanno usufruito direttamente dell intervento ma ne hanno comunque beneficiato): sono stati in totale n. 18 famiglie dei ragazzi disabili; Luoghi/contesti ove sono stati contattati i destinatari: le segnalazioni dei ragazzi disabili, possibili utenti del Centro Sociale per portatori di handicap si sono avute dai Segretariati Sociali territoriali e dal Centro di Salute Mentale di Ortona. Non sono state apportate e non si sono verificate modifiche nella tipologia dei destinatari raggiunti rispetto a quanto definito in sede di progettazione dell azione di Segretariato Sociale. 7. LA DIFFUSIONE DEI DATI La diffusione dell informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale inerente all attività realizzata, ai requisiti e alle modalità di accesso al servizio del Centro Sociale per portatori di handicap è avvenuta tramite: gli sportelli di Segretariato sociale del territorio di riferimento, gli specialisti del Centro di Salute Mentale dell A.S.L. di Chieti-Ortona, da tutte le riunioni del gruppo di coordinamento nei vari ambiti comunali in assemblee. 8. LA VALUTAZIONE Le attività di monitoraggio e valutazione che sono state realizzate e che risultano documentate sono le seguenti: Monitoraggio quantitativo: numero ore, operatori, numero utenti, ecc. Monitoraggio qualitativo: soddisfazione operatori; Valutazione finale dell intervento attivato; Valutazione delle risorse umane. Gli effetti e le modifiche prodotte dall azione sui destinatari diretti, sulla rete locale dei servizi e sulla comunità locale possono essere sintetizzate come segue: Maggiore presa in carico della famiglia con un portatore di handicap all interno; Rete tra i servizi che supportano l utente in più momenti della giornata; Maggiore coinvolgimento sociale dell utente nella comunità di appartenenza; Pag. 40 di 226

6 Maggiore articolazione sociale ed apertura delle famiglie con le altre famiglie. Non sono state, invece, evidenziate le principali Lezioni imparate dall esperienza accumulata nella realizzazione dell azione del Centro Sociale per portatori di handicap. Pag. 41 di 226

7 AREA DISABILITA Azione 2: INTERVENTI PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA PER I DIVERSAMENTE ABILI A - DESCRIZIONE SINTETICA DELL AZIONE Le finalità degli Interventi per l integrazione scolastica per i diversamente abili sono: Predisporre, attuare e verificare progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, al fine di garantire al minore disabile una crescita multidimensionale. Cercare forme di integrazione tra attività scolastica e attività extrascolastiche. Il servizio fornisce: Interventi coordinati dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi; Servizi formativi e informativi di sostegno alla genitorialità; Prestazioni di aiuto e di assistenza al minore disabile negli spostamenti e durante le varie attività che andrà ad effettuare in ambito scolastico. Tale intervento è rivolto ai bambini portatori di handicap che sono in età scolastica e che quindi hanno il riconoscimento della L.104/92 in situazione di gravità. La modalità di l accesso al servizio è dietro presentazione della domanda al Segretariato Sociale e dopo la predisposizione del piano educativo individualizzato (P.E.I.) a cura dell équipe multidisciplinare. L intervento si è stato realizzato in un numero di ore settimanali per ogni utente stabilite in base al piano personalizzato ad opera dell équipe multidisciplinare. Non state praticate tariffe all utenza per la compartecipazione economica al servizio. B - VALUTAZIONE CONCLUSIVA DELL AZIONE 1. DATI GENERALI SUL SERVIZIO Denominazione dell Ente/Struttura che gestisce il Servizio: Comune di Ortona - Ente d Ambito Sociale n. 28 Ortonese Denominazione del Servizio di competenza: Area Disabilità - Interventi per l Integrazione Scolastica Data di compilazione della scheda: 14 febbraio 2005 Referente di Monitoraggio e Valutazione: Antonietta Marchesani Responsabile dell azione: Antonio Savone Coordinatore di Area Sociale: Antonietta Marchesani 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO (obiettivi - attività - risultati): Gli obiettivi previsti che si sono raggiunti durante la realizzazione dell intervento sono: Sostegno alla persona per ridurre il disagio; Rimuovere gli ostacoli che impediscono il perseguimento del benessere del soggetto in situazione di handicap; Integrazione sociosanitaria e perseguimento di coesione sociale; Miglioramento della qualità della vota in generale; Pag. 42 di 226

8 Agevolare e snellire i rapporti con il team di lavoro; Cura ed igiene della persona. Il tipo di attività che si è realizzato è il seguente: Attività di supporto didattico a bambini con lievi problemi dell apprendimento; Attività di supporto fisico con obiettivi miranti all acquisizione dell autonomia personale. I risultati raggiunti con la realizzazione dell intervento sono stati: Maggiore condivisione del lavoro con il team degli insegnanti; Lavoro strutturato in integrazione con i Progetti Educativi Individualizzati (P.E.I.) redatti sui bambini; Maggiore coinvolgimento degli insegnanti già nella pianificazione delle attività dall inizio anno scolastico. 3. GLI ATTORI (collaborazioni - modalità di coordinamento) I vari attori coinvolti nell azione sono stati i seguenti: Coordinatore delle attività; Operatori scolastici; Insegnanti scolastici; Genitori e membri del guppo h.; Personale scolastico (bidelli). I vari attori hanno collaborato tra di loro, e le operazioni svolte da ciascuno di loro sono state le seguenti: Coordinatore delle attività: garantire il regolare andamento del servizio, favorire momenti di raccordo tra i vari attori, supporto organizzativo agli operatori, organizzare e presiedere riunioni di valutazione con gli operatori e con le Istituzioni scolastiche. Operatori scolastici: accoglienza dei ragazzi, elaborazione delle programmazioni, organizzazione delle attività, esecuzione delle attività didattiche e di socializzazione a diretto contatto con l utenza lavori, redazione relazioni periodiche, rapporto costante con il coordinamento. Insegnanti scolastici: pianificazione delle attività, collaborazione con il coordinatore delle attività. Genitori e membri del guppo h.: valutazione in itinere dei casi. Personale scolastico (bidelli): aiuto all accudimento dei casi più gravi. La forma o modalità di coordinamento dell azione di Interventi per l Integrazione Scolastica per la pianificazione e l organizzazione delle attività da realizzare è stata attraverso i seguenti strumenti: Riunioni di tutti gli operatori dell ambito con il gruppo di coordinamento. Incontri fissati all inizio dell anno scolastico, in itinere e alla fine. In totale il numero di incontri di coordinamento realizzati nel periodo di osservazione sono risultati essere pari a n. 3. Tali modalità di coordinamento sono risultate pienamente efficaci sia per affrontare che per risolvere le problematiche che si sono presentate in fase di organizzazione e realizzazione delle attività degli Interventi per l Integrazione Scolastica. Pag. 43 di 226

9 4. LE RISORSE UMANE Le risorse umane, che sono state impiegate per la realizzazione dell azione, sono risultate essere pari a n 18. Tali risorse posseggono i seguenti profili professionali: FIGURE PROFESSIONALI NUMERO Coordinatore di azione 1 Assistente sociale - Mediatore linguistico-culturale - Insegnante-Docente - Educatore professionale - Psicologo - Sociologo - Animatore - Operatore scolastico 17 Operatore domiciliare - Amministrativo - Altro (specificare): - TOTALE 18 Non risultano essere state introdotte modifiche nella composizione e nella quantità delle risorse umane rispetto a quanto previsto in sede di progettazione dell azione di Segretariato Sociale. 5. LE AZIONI - FASI Le singole azioni-fasi realizzate sono le seguenti: I FASE: informazione sul servizio di integrazione scolastica II FASE: inoltro domanda di richiesta del servizio da parte dell utente III FASE: analisi domanda per accertamento del possesso dei prerequisiti IV FASE: organizzazione monte ore V FASE : erogazione del servizio VI FASE: controllo verifica e valutazione per rilevare l efficacia e l efficienza del servizio erogato, per eventuali programmazioni successive, feed-back Segue il grado di realizzazione delle specifiche azioni che erano state previste in fase di progettazione: AZIONI PREVISTE Completamente Realizzata Non realizzata solo in parte realizzata 1. informazione X inoltro domanda X analisi domanda X organizzazione monte ore X erogazione del servizio X controllo verfica etc. X - - Pag. 44 di 226

10 Nel complesso la realizzazione dell azione di Interventi per l Integrazione Scolastica non ha comportato modifiche rispetto a quanto era stato definito in fase di progettazione. 6. I DESTINATARI (diretti - indiretti) La tipologia e il numero dei destinatari raggiunti dall intervento sono stati i seguenti: Tipologie dei destinatari: alunni appartenenti alle classi materne, elementari e medie delle Scuole del territorio ortonese con riconoscimento di L.104/92 I destinatari diretti (coloro che direttamente hanno usufruito e beneficiato dell intervento, ed ai quali le azioni realizzate si sono rivolte) sono stati in totale n. 20 alunni; I destinatari indiretti (coloro che non hanno usufruito direttamente dell intervento ma ne hanno comunque beneficiato): sono stati in totale n. 20 famiglie; Luoghi/contesti ove sono stati contattati i destinatari: Ii casi degli alunni in situazione di handicap vengono segnalati direttamente dalla scuola all ente erogatore del servizio. Non sono state apportate e non si sono verificate modifiche nella tipologia dei destinatari raggiunti rispetto a quanto definito in sede di progettazione dell azione di Interventi per l Integrazione Scolastica. 7. LA DIFFUSIONE DEI DATI La diffusione dell informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale è stata affidata all Istituzione scolastica per mezzo dei gruppi di coordinamento del servizio dell Ente di Ambito Sociale del Comune di Ortona in riunioni informative con gi insegnanti e i Dirigenti scolastici. 8. LA VALUTAZIONE Le attività di monitoraggio e valutazione che sono state realizzate e che risultano documentate sono le seguenti: Monitoraggio quantitativo: ore erogate, tasso di successo scolastico; Monitoraggio qualitativo: miglioramento dell integrazione scolastica e soddisfazione da parte insegnanti; Valutazione finale degli Interventi per l Integrazione Scolastica attivati; Valutazione delle risorse umane. Gli effetti e le modifiche prodotte dall azione sui destinatari diretti, sulla rete locale dei servizi e sulla comunità locale possono essere sintetizzate come segue: Maggiore presa in carico dei casi con una rete di servizi che lo supporto nei vari momenti della giornata; Maggiore circolazione delle informazioni, maggiore collaborazione ed apertura da parte degli insegnanti e della scuola in genere. Non sono state, invece, evidenziate le principali Lezioni imparate dall esperienza accumulata nella realizzazione dell azione di Interventi per l Integrazione Scolastica. Pag. 45 di 226

11 AREA DISABILITÀ Azione 3: ASSISTENZA DOMICILIARE DISABILI (A.D.D.) A - DESCRIZIONE SINTETICA DELL AZIONE La finalità principe dell Assistenza domiciliare disabili è quella di permettere la permanenza della persona disabile all interno del proprio ambiente familiare garantendo tutte quelle prestazioni che gli consentano di poter continuare a vivere un esistenza libera e felice, limitando l istituzionalizzazione ai soli casi di mancanza di soluzioni alternative. Nello specifico tale azione fornisce prestazioni socio-assistenziali di aiuto personale e domestico, di sostegno alla persona disabile cercando di rimuovere le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana e il raggiungimento della massima autonomia possibile; per affiancare nelle responsabilità del lavoro di cura la famiglia del disabile e per garantire l accesso ai servizi territoriali. L Assistenza domiciliare disabili è rivolta a: soggetti disabili che abbiano necessità di adeguato supporto per vivere presso il proprio domicilio; soggetti con incapacità totale o parziale a provvedere alle proprie esigenze per inabilità di ordine fisico e psichico con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva; soggetti che abbiano il riconoscimento della L.104/92. Si darà priorità di intervento nei confronti delle persone che versano in stato di bisogno, di emarginazione, di difficoltà psico-fisica, di solitudine, di povertà. Per accedere al servizio è necessaria la domanda di ammissione presentata al servizio di Segretariato Sociale, la valutazione dei requisiti di accesso dell utente e la predisposizione di un piano assistenziale personalizzato di intervento ad opera dell èquipe multidisciplinare. È prevista la compartecipazione finanziaria alla spesa da parte dell utente in base alle risultanze del modello di dichiarazione sostitutiva dell I.S.E.E. e il regolamento approvato dalla Conferenza dei Sindaci. B - VALUTAZIONE CONCLUSIVA DELL AZIONE 1. DATI GENERALI SUL SERVIZIO Denominazione dell Ente/Struttura che gestisce il Servizio: Comune di Ortona - Ente d Ambito Sociale n. 28 Ortonese Denominazione del Servizio di competenza: Area Disabilità - Assistenza Domiciliare Disabili (A.D.D.) Data di compilazione della scheda: Referente di Monitoraggio e Valutazione: Assistente Sociale Miriam PENNATINI Responsabile dell azione: Antonio Savone Coordinatore di Area Sociale: Pennatini Miriam 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO (obiettivi - attività - risultati): Gli obiettivi previsti che si sono raggiunti durante la realizzazione dell intervento sono: Cura e igiene della persona disabile e dell ambiente domestico Pag. 46 di 226

12 Sostegno socio-assistenziale e promozione del processo di conquista dell autonomia Prevenzione e rimozione dei fenomeni e situazioni di emarginazione, di solitudine e bisogno La permanenza e il reinserimento nell ambiente sociale e familiare proprio La permanenza e il reinserimento nell ambiente sociale e familiare proprio Il tipo di attività che si è realizzato è il seguente: Prestazioni di tipo socio assistenziale (cura ed igiene della persona e dell abitazione, ecc.); Supporto alle famiglie che hanno a carico un anziano o disabile non autosufficiente. I risultati raggiunti con la realizzazione dell intervento sono stati: Nel mese di agosto 2003 si attuata la gestione diretta dell intero servizio di assistenza domiciliare verso l utenza disabile. Tale scelta ha comportato profondi cambiamenti nella pianificazione dell attività. Nel comune di Ortona gli utenti assistiti sono stati, nel periodo di osservazione, pari a n 17 disabili. La data di avvio del servizio di Assistenza Domiciliare Disabili (A.D.D.) è di: agosto GLI ATTORI (collaborazioni - modalità di coordinamento) I vari attori coinvolti nell azione sono stati i seguenti: il coordinatore degli interventi si assistenza; gli operatori di Segretariato Sociale; gli operatori domiciliari (A.D.D.); i Distretti Sanitari di Base di Ortona, Orsogna e Tollo; il Centro di Salute Mentale di Ortona. I vari attori hanno collaborato tra di loro, e le operazioni svolte da ciascuno di loro sono state le seguenti: Coordinatore degli interventi: riunioni con l équipe multidisciplinare per la valutazione multidimensionale, coordinamento degli operatori domiciliari. Operatori domiciliari (A.D.D.): prestazioni di assistenza personale e domiciliare all utente disabile; Operatori di Segretariato Sociale: rilevazione multidimensionale a domicilio dell utente, partecipazione alle riunioni di équipe multidisciplinare; Referenti dei Distretti Sanitari di Base di Ortona, Orsogna e Tollo: valutazione delle rilevazioni multidisciplinari degli utenti ad opera degli Operatori di Segretariato Sociale territoriale; il Centro di Salute Mentale di Ortona: partecipazione alle riunioni di équipe. La forma o modalità di coordinamento dell azione di Assistenza Domiciliare Disabili (A.D.D.) è stata quella di: Riunioni periodiche con gli operatori per definire l attività, le procedure (spiegazione della modulistica, regolamentazione delle assenze), l etica di comportamento e per valutare l andamento dell intervento. Rapporto individuale con il personale per la risoluzione di casi specifici e, per il controllo sistematico del lavoro degli operatori (rispetto orari, competenze, impegno ecc.). Pag. 47 di 226

13 Numerosi incontri con il C.S.M.(A.D. Psichiatrica) e il D.S.B. (A.D.I.) per concordare l attività. In totale il numero di incontri di coordinamento realizzati nel periodo di osservazione sono risultati essere pari a n. 5 incontri informativi/formativi con gli operatori. Tali modalità di coordinamento sono risultate pienamente efficaci sia per affrontare che risolvere tutte le problematiche che si sono presentate sia in fase organizzativa che realizzativi dell azione di Assistenza Domiciliare Disabili (A.D.D.). 4. LE RISORSE UMANE Le risorse umane, che sono state impiegate per la realizzazione dell azione di Assistenza Domiciliare Disabili (A.D.D.) risultano difficili da definire in termini numerici poiché molte hanno più servizi di assistenza nelle loro attività quotidiane. Per tale motivo i dati che seguono afferiscono al totale del personale impegnato nell assistenza presso il Comune di Ortona. Il numero delle Operatrici di Assistenza Domiciliare è pari a n 40. Tali risorse posseggono i seguenti profili professionali: FIGURE PROFESSIONALI NUMERO Coordinatore di azione 1 Assistente sociale - Mediatore linguistico-culturale - Insegnante-Docente - Educatore professionale - Psicologo - Sociologo - Animatore - Operatore specializzato 1 Operatore domiciliare 39 Amministrativo - Altro (specificare): Operatore di Sportello - TOTALE 41 Risultano essere state introdotte modifiche nella composizione e nella quantità delle risorse umane rispetto a quanto previsto in sede di progettazione dell azione di Assistenza Domiciliare. Modifiche necessarie poichè per individuare gli operatori è stato pubblicato un bando di selezione che ha prodotto una graduatoria di 15 unità. Tale numero non è stato sufficiente a coprire il servizio (inoltre alcuni operatori presenti in graduatoria hanno rinunciato al servizio), si è dovuto procedere quindi con la chiamata diretta (136 sono state le domande di lavoro raccolte in questo periodo). Le domande sono state selezionate sulla base delle competenze e dell esperienze maturate. 5. LE AZIONI - FASI Le singole azioni-fasi realizzate sono le seguenti: Gli operatori di Segretariato Sociale si sono occupati di accogliere le nuove domande per accedere al servizio (compilazione modulo richieste servizi ) e l inserimento delle stesse nella banca dati. Pag. 48 di 226

14 In seguito alla raccolta delle domande, l operatore ha realizzato le rilevazioni domiciliari attraverso la compilazione di una scheda molto dettagliata comprendente i dati anagrafici, la situazione cognitiva, funzionale, della mobilità e della rete sociale (alla quale è stato allegato il certificato reddito ISEE). La valutazione viene conteggiata attraverso un punteggio che delinea la graduatoria finale. Questo meccanismo è stato elaborato allo scopo di individuare le priorità di intervento, affinché la esigenze delle persone più disagiate vengano soddisfatte. Inoltre è prevista una valutazione semestrale, in modo da creare nuovi spazi e lasciare il meno possibile in giacenza le domande, contraendo i tempi di attesa. Nel mese di giugno sono stati realizzati gli incontri d équipe di Valutazione Multidimensionale nell area anziani e disabili per il Comune di Ortona nelle seguenti date: - 04/06/ (Incontro preliminare per la valutazione area disabili. Presenti: Dott. Di Iure e Dott.ssa Ferretti) - 14/06/ (Incontro di Valutazione area disabili. Presenti: Dott.ssa Ferretti e Dott.ssa Di Santo) In sede di équipe sono state valutate le schede realizzando così, sulla base delle esigenze e dei bisogni rilevati ma soprattutto in considerazione della posizione in graduatoria, la suddivisione del budget di ore e definendo concretamente i servizi da erogare. Gli utenti del Comune di Ortona sono stati quindi informati attraverso comunicazione scritta delle ore assegnate e, attraverso visita domiciliare, hanno conosciuto l operatrice che si occuperà materialmente della prestazione assistenziale. Tale procedura è stata messa in atto in tutti i Comuni dell ambito, per cui il coodinamento ha seguito i colleghi nell attuazione della prassi stabilita dalla Conferenza dei Sindaci. Il coordinamento del servizio ha comportato l organizzazione delle attività, partendo dalla fase di ricerca del personale. Segue il grado di realizzazione delle specifiche azioni che erano state previste in fase di progettazione: AZIONI PREVISTE Completamente Realizzata Non realizzata solo in parte realizzata 1. Attivazione dei servizi X Gestione diretta dei servizi X Applicazione delle nuove procedure per l accesso e l erogazione del servizio X - - Nel complesso la realizzazione dell azione di Assistenza Domiciliare Disabili (A.D.D.) non ha comportato modifiche rispetto a quanto era stato definito in fase di progettazione. 6. I DESTINATARI (diretti - indiretti) La tipologia e il numero dei destinatari raggiunti dall intervento sono stati i seguenti: Tipologie dei destinatari: A.D.D. Disabili; I destinatari diretti (coloro che direttamente hanno usufruito e beneficiato dell intervento, ed ai quali le azioni realizzate si sono rivolte) sono stati in totale n. 17 ad Ortona; I destinatari indiretti (coloro che non hanno usufruito direttamente dell intervento ma ne hanno comunque beneficiato): sono stati in totale n. 17 Famiglie; Pag. 49 di 226

15 Luoghi/contesti ove sono stati contattati i destinatari: i destinatari hanno fatto richiesta c/o il Segretariato Sociale dei Comuni di appartenenza accedendo sia in forma spontanea o attraverso segnalazione da parte di altri enti. Non sono state apportate e non si sono verificate modifiche nella tipologia dei destinatari raggiunti rispetto a quanto definito in sede di progettazione dell azione di Assistenza Domiciliare Disabili (A.D.D.). 7. LA DIFFUSIONE DEI DATI La diffusione dell informazione nei confronti degli interessati e della popolazione in generale avviene attraverso diversi strumenti: il sito dell EAS n. 28 Ortonese, gli Enti pubblici e privati che inviano gli utenti allo sportello, la Carta dei Servizi che sarà diffusa a tutte le famiglie dell Ambito Sociale e il giornale trimestrale di Ambito NoiInsieme. Gli utenti che si recano allo sportello di Segretariato Sociale possono ricevere informazioni dall operatore che può divulgare materiale informativo (schede delle azioni della carta per la cittadinanza pubblicato sul sito 8. LA VALUTAZIONE Le attività di monitoraggio e valutazione che sono state realizzate e che risultano documentate sono le seguenti: Monitoraggio e valutazione dei servizi attivati; Valutazione delle risorse umane; Monitoraggio Regionale sulle figure professionali coinvolte. Gli effetti e le modifiche prodotte dall azione sui destinatari diretti, sulla rete locale dei servizi e sulla comunità locale possono essere sintetizzate come segue. Il principale cambiamento realizzato per i servizi di assistenza riguarda le gestione diretta. Tale scelta ha comportato una trasformazione concettuale e procedurale del servizio. Infatti nella spiegazione delle fasi relative alla metodologia di lavoro sperimentata emerge tutta l innovazione del servizio. L impatto sul territorio ha visto aumentare l utenza (quasi triplicata), ha concepito un sistema di controllo e verifica dell intervento simultaneo (quotidianamente un operatore deputato al controllo verifica a domicilio dell utente la presenza e l operato del personale) ed ha limitato notevolmente i tempi di attesa (da alcuni anni a 6 mesi max). Le principali Lezioni imparate dall esperienza accumulata nella realizzazione dell azione sono state le seguenti: 1. Risulta fondamentale la collaborazione tra gli enti che permettono di intervenire in modo coordinato ed efficace sull utenza, ma anche di conoscere ed interpretare le richieste del territorio. 2. Il controllo del servizio (su operatori e utenti) è fondamentale al fine di individuare un aggiornato e completo panorama dell intervento, valutando in itinere eventuali migliorie. Pag. 50 di 226

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