Bollettino No. 22 Dicembre 2001

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1 Decisione 21 giugno 2001 Non spetta al Consiglio di moderazione decidere sulla sussistenza e l estensione del mandato. Art. 36 Lavv art. 8, 9 cpv.1,11 cpv.2 TOA Sommario Massime di giurisprudenza della Ia Camera Civile dell anno 2001 Emanuela Epiney-colombo, Giudice del Tribunale d Appello 3 Qualche appunto in merito al termine di prescrizione applicabile alle azioni di responsabilità promosse nei confronti del notaio ticinese di Marco Frigerio, avvocato 24 Commissione di disciplina Sentenza 2 ottobre 2001 Artt. 7 Lavv, 5 Cavv: obbligo imposto all avvocato di esercitare la professione in modo coscienzioso e di dimostrarsi degno della considerazione che questa esige sia negli ambiti in cui egli beneficia del monopolio che negli altri. 26 Consiglio di moderazione Decisione 21 giugno 2001 Calcolo dell onorario per un parere sull uso di parti comuni di una PPP. Decisione 21 giugno 2001 Onorario per la stesura di querele o denunce penali. Art. 31, 37 e 8 TOA. Decisione 16 novembre 2001 Onorario dell avvocato nelle cause di Stato all art. 9 TOA. Art. 14 cpv.1 e 2 TOA Decisione 16 novembre 2001 Art. 8, 9 cpv. 1, 11 cpv. 2 TOA: determinazione dell onorario secondo il valore di causa; criteri rilevanti per la valutazione dell esatta determinazione dell onorario fra la percentuale minima e quella massima previste dall art. 9 cpv. 1. Decisione 16 novembre 2001 Art. 8 e 10 TOA: determinazione dell onorario dell avvocato in relazione a procedure civilistiche di carattere non pecuniario (in casu revoca della custodia parentale). 30 Procedura civile Decisione 11 ottobre 2001 Ia Camera civile del Tribunale d appello Art. 39 cpv. 2 CPC; 404 CO, 6 n. 3 lett. c CEDU. L art. 39 cpv. 2 CPC si applica alle parti, ma non ai patrocinatori. Il Pretore non può rimuovere il mandato che un cliente ha conferito a un avvocato nemmeno se quest ultimo non è in grado di discutere con la necessaria chiarezza la causa. 40 Annunci vari 47 1

2 Massime di giurisprudenza della I a Camera Civile nell anno 2001 Emanuela Epiney-Colombo Giudice del Tribunale d Appello Diritto delle persone Fondazione - modifica dell organizzazione - legittimazione a ricorrere - Art. 85 CC, 43 LPamm Le decisioni emanate dal Dipartimento delle istituzioni in materia di fondazioni sono impugnabili con ricorso entro 20 giorni alla Camera civile di appello. Le persone che sono private delle loro funzioni in seguito alla decisione presa dall ultima autorità cantonale sono legittimate a ricorrere per quel che concerne la modifica dell organismo di una fondazione. Un nuovo sistema di nomina del consiglio di fondazione che non è sorretto da alcun interesse al mantenimento del fine o alla conservazione del patrimonio della fondazione non adempie i requisiti dell art. 85 CC. I CCA sentenza del Fondazione - modifica dell organizzazione di poca importanza - art. 85, 86 CC Anche una modifica di poca importanza dell atto statutario, destinata ad assicurare una razionale amministrazione senza cambiamenti essenziali, deve essere sorretta da un interesse degno di protezione. Essa deve permettere alla fondazione di adempiere i propri compiti in modo più efficace e non deve pregiudicare i diritti di terzi. Non è al riguardo sufficiente il desiderio della maggioranza del consiglio di fondazione, motivato da generici bisogni di efficacia, senza che sia stato evocato alcun episodio concreto. I CCA sentenza del Stato civile - trascrizione di un matrimonio estero nel registro delle famiglie - art. 45 cpv. 1 LDIP Un matrimonio estero è riconosciuto in Svizzera se è stato contratto validamente secondo la legge del luogo di celebrazione. Su una nave in acque internazionali, il luogo di celebrazione si identifica anzitutto con il diritto di bandiera. Deve considerarsi valido un matrimonio inefficace secondo la legge del luogo di celebrazione, ma riconosciuto dalla legge del domicilio o della cittadinanza di uno degli sposi? Questione lasciata indecisa. I CCA sentenza del Azione unilaterale di divorzio - durata della separazione - art. 114 CC Il fatto che i coniugi si siano per anni ignorati a vicenda entro le mure di casa non può essere equiparato a una separazione di fatto quadriennale, che consentirebbe il divorzio ai sensi dell art. 114 CC. Azione unilaterale di divorzio - gravi motivi - art. 115 CC Non sussistono gravi motivi qualora gli asseriti maltrattamenti genericamente invocati dalla moglie non abbiano trovato riscontro negli atti di causa. Domanda riconvenzionale di separazione - art. 116 CC L art. 116 CC non si applica quando l azione principale tende al divorzio e la riconvenzione alla separazione. Effetti della separazione - art. 118 CC Gli effetti accessori della separazione sono disciplinati per analogia dalle disposizioni sulle misure protettrici dell unione coniugale. L affidamento dei figli al genitore straniero che vuole rientrare in patria e portare con sé i 3

3 figli cresciuti in Svizzera, contro la loro volontà, non corrisponde all interesse dei minorenni. Restrizioni territoriali del diritto di visita concesso al padre sono opportune quando in precedenza costui ha trasferito all estero i figli, senza tenere conto della loro opinione e impedendo loro contatti con la madre. Ove il reddito - anche ipotetico - del debitore alimentare gli consenta solo di coprire il proprio fabbisogno, non vi è spazio per porre a suo carico contributi (fittizi) di mantenimento ch egli non sarebbe in grado di corrispondere. I CCA sentenza del Misure provvisionali in causa di stato - modifica - fabbisogno: spese di trasferta, pranzi fuori casa, debiti per acquisto di mobili - apprezzamento anticipato delle prove - Art. 137 cpv. 2 CC, 322 lett. b CPC Chi rivendica l inserimento nel proprio fabbisogno di una spesa professionale per le trasferte dal domicilio al posto di lavoro deve rendere verosimile, tanto più dandosi contestazioni, la necessità di usare un veicolo proprio. La libera scelta del domicilio trova i suoi limiti nella disponibilità del bilancio familiare e non può prevalere su quanto il coniuge e i figli necessitano per il loro sostentamento. Le spese di sostentamento, compreso il vitto, sono già considerate nell importo minimo di base del diritto esecutivo. Il supplemento per pranzi fuori casa non copre quindi le spese effettive, ma solo il maggior costo rispetto ai pranzi consumati a casa. Nel debito mantenimento della famiglia deve essere considerato l onere di un coniuge per arredare un alloggio proprio, se non è possibile rimediare a tale esigenza dividendo l inventario domestico. Il coniuge che rivendica l inserimento nel proprio fabbisogno delle rate mensili del debito asseritamente contratto per l acquisto di mobili deve rendere verosimile di aver chiesto invano all altro la divisione del mobilio. Non si giustifica in sede cautelare l istruttoria sull attività lucrativa di un coniuge quando l istanza di modifica dell assetto cautelare inoltrata dall altro coniuge è fondata sulla diminuzione del reddito dell istante e non accenna a modificazioni di rilievo nella situazione del beneficiario. I CCA sentenza del Misure provvisionali in causa di stato - relazioni personali tra il genitore non affidatario e il figlio - audizione del figlio e rilevanza del suo parere - art. 137 cpv. 2, 133 cpv. 1, 144 cpv. 2 e 273 cpv. 1 CC L allestimento di una perizia pedopsichiatrica e di un indagine del servizio psicosociale sono di principio ammissibili in una causa relativa ai figli minorenni, governata dal principio inquisitorio illimitato e dalla massima ufficiale. Non vi è tuttavia spazio per una perizia pedopsichiatrica, per di più in procedura provvisionale, quando la figlia dodicenne ha manifestato al Pretore in modo chiaro i propri desideri sui rapporti personali con il padre e non vi sono sintomi di disfunzione familiare. I desideri espressi da un figlio adolescente liberamente e senza influenze di terzi legittimano una restrizione alla prassi abituale nel Cantone Ticino per la concessione del diritto di visita, specie se sorretti da ragioni oggettive, come carenze qualitative nelle relazioni con il genitore. I CCA sentenza del Misure provvisionali in causa di divorzio - affidamento del figlio minorenne - collocamento in istituto e istituzione di una curatela educativa - contributo di mantenimento: influsso dei rapporti personali tra genitore e figlio - art. 137, 285 cpv. 1, 308, 310 CC Il rifiuto del figlio minorenne di intrattenere relazioni personali con il genitore non affidatario giustifica una riduzione del contributo di mantenimento solo in presenza di un comportamento abusivo del figlio o del genitore affidatario. Ciò non è il caso quando il rifiuto è dovuto a fattori evolutivi del giovane, posto in 4

4 una situazione di separazione conflittuale dei genitori, che non hanno ancora definito i problemi economici e non sono in grado di scindere il loro litigio dal ruolo di genitori. I CCA sentenza del Misure cautelari in causa di divorzio - modifica delle circostanze: insorgenza di un inabilità lavorativa per malattia - reddito: verosimiglianza dell incapacità lavorativa - art. 137 cpv. 2 CC L accertamento di patologie che comportino l inabilità lavorativa di un coniuge richiede, di principio, un esame specialistico. In un procedimento provvisionale, improntato alla sommarietà, il giudice statuisce sulla base della verosimiglianza e l esecuzione di una perizia deve dunque essere riservata al merito (DTF 126 III 260 consid. 4b con richiami) A un esame di mera apparenza rende verosimile la propria inabilità lavorativa il coniuge che presenta un certificato medico particolareggiato, nel quale viene precisata l incapacità lavorativa, confermato dalla deposizione del medico curante. In circostanze simili, all interessato non può essere imputato un reddito ipotetico. I CCA sentenza del Misure provvisionali di divorzio - modifica in seguito a peggioramento della situazione economica del debitore - reddito ipotetico di un coniuge ultrasessantenne - art. 137 cpv. 2 CC Non sono dati i presupposti per imputare un reddito ipotetico a un coniuge ultrasessantenne, collocato in prepensionamento dal datore di lavoro, che esaurisce il diritto ad indennità di disoccupazione e non trova un lavoro a causa dell età. È notorio che una persona di età superiore a 60 anni non ha più apprezzabili possibilità di reinserirsi come dipendente nel mondo professionale. Il supplemento del 20% in aggiunta al fabbisogno minimo non entra in considerazione al fine di contributi provvisionali (DTF del 28 marzo 2000, 5P.65/2000, con rinvio a DTF 123 III 1, 121 III 49, 297). I CCA sentenza del Modifica di misure cautelari di stato - reddito della sostanza - valore locativo di un immobile occupato dall altro coniuge - data di decorrenza della modifica - art. 137 cpv. 2 CC Il valore locativo corrisponde alla mercede che il proprietario potrebbe richiedere locando il proprio immobile a un terzo. Esso corrisponde alla pigione che il contribuente dovrebbe pagare per l uso di un bene equivalente. Si tratta di un valore fiscale, puramente teorico. In quanto tale esso non può venire inserito nel reddito di un coniuge, in particolare quando l immobile di sua proprietà è occupato dall altro coniuge senza versamento di un corrispettivo. Diverso sarebbe il caso se il coniuge proprietario occupasse per sua comodità un alloggio con valore locativo di gran lunga superiore agli oneri ipotecari (Spycher, Unterhaltsleistungen bei Scheidung: Grundlagen und Bemessungsmethoden, Berna 1996, pag. 86 con rinvii.) La modifica di una misura cautelare dispiega i suoi effetti solo per il futuro. Per motivi di equità il giudice può far decorrere la modifica dalla data di presentazione dell istanza (o da qualsiasi momento intermedio tra l istanza e l emanazione del decreto). Una retroattività più ampia può entrare eccezionalmente in linea di conto solo per motivi gravi o impellenti ragioni di equità. I CCA sentenza del Divorzio dopo separazione - misure provvisionali in modifica della sentenza di separazione durante la causa di divorzio - reddito di un indipendente - concubinato del beneficiario - art. 137 cpv. 2. CC Anche nel nuovo diritto del divorzio è possibile emanare misure provvisionali nell ambito di un divorzio successivo a una sentenza di separazione, se appaiono urgenti e indispensabili. 5

5 In sede provvisionale la soppressione del contributo alimentare per il coniuge che vive in concubinato si giustifica solo se il beneficiario rifiuta informazioni sulle proprie condizioni economiche o può provvedere da sé al proprio mantenimento, o perché mantenuto dal convivente o perché ha altri redditi. Trattandosi di un indipendente, il guadagno decisivo non è quello conseguito al momento del giudizio, ma quello medio, ritratto sull arco di più anni. Il reddito del titolare di un azienda non si identifica con i prelevamenti privati dalla ditta, ma con l utile conseguito, indipendentemente dal fatto che sia stato prelevato o reinvestito. La soccombenza della controparte implica, se del caso, il diritto di vedersi assegnare ripetibili (art. 150 CPC) ma non fonda di per sé il diritto di ottenere una provvigione per le spese di causa. Questa va attribuita al coniuge richiedente solo se questi non ha i mezzi per sostenere le spese legali di una separazione o di un divorzio. I CCA sentenza del , confermata dal Tribunale federale il , 5P.351/2000 (disponibile sul sito giurisprudenza dal 2000, indicando il numero di riferimento) Divorzio - procedura: documenti nuovi in appello e audizione dei figli - contributi di mantenimento per l ex coniuge e i figli minorenni - reddito determinante per il calcolo dei contributi alimentari - fabbisogno: supplemento del 20% - Art. 125 cpv. 1, 138 cpv. 2, 144 cpv. 2, 285 e 286 cpv. 3 CC Il principio inquisitorio illimitato non esonera il genitore dal sostanziare i fatti a sua conoscenza né impone al giudice di rimediare alla più totale insufficienza istruttoria per quel che concerne il contributo alimentare. Ove siano litigiosi in appello i contributi alimentari per i figli minorenni, costoro devono essere sentiti solo se l obbligo di mantenimento dipende dalle loro inclinazioni e dagli interessi scolastici o professionale, ciò che non è il caso in mancanza di progetti per le future scelte professionali, vista la giovane età dei figli (12, 10 e 4 anni). Al genitore che ha lasciato di sua iniziativa un posto di lavoro in Svizzera, dove viveva con la famiglia, per trasferirsi in Italia in corso di causa, senza dare informazioni attendibili sulla sua attività lucrativa, deve essere computato come reddito ipotetico l importo che avrebbe continuato a conseguire mantenendo il posto di lavoro. Il suo fabbisogno (ipotetico) deve del pari essere calcolato sulla base delle necessità che egli avrebbe avuto continuando a vivere in Svizzera. Il supplemento del 20% sul fabbisogno minimo non si applica per il calcolo dei contributi alimentari in favore dei figli minorenni. Gli assegni familiari incassati dal genitore affidatario sono destinati al mantenimento dei figli e non sono un suo reddito. La richiesta di un contributo speciale per il figlio minorenne ai sensi dell art. 286 cpv. 3 CC (spese straordinarie) esige che i bisogni straordinari e imprevisti siano addotti e documentati. Il limite superiore del contributo di mantenimento adeguato è posto dal tenore di vita durante il matrimonio, mentre quello inferiore è costituito dal fabbisogno minimo del coniuge creditore, nei limiti delle capacità contributive del debitore. Trattandosi di una famiglia con modeste disponibilità già durante il matrimonio, alla moglie (1967) che si occupa di tre figli di 12, 10 e 4 anni deve essere riconosciuto un contributo di mantenimento fino al momento in cui riprenderà un attività lucrativa a tempo parziale che le consentirà di coprire il proprio fabbisogno. In presenza di un ammanco, i contributi di mantenimento per l ex coniuge e i figli minorenni devono essere ridotti in proporzione, per restare nei limiti delle disponibilità finanziarie del debitore. I CCA sentenza del

6 Modifica di una sentenza di separazione - contributo alimentare per il coniuge - criteri per la sua detrminazione - fabbisogno: alloggio, assistenza a parenti, onere fiscale, assicurazioni domestiche - art. 163 CC La modifica di contributi alimentari per il coniuge separato o divorziato continua a essere soggetta al diritto pregresso, ma la procedura è retta dal nuovo diritto. Non vi è più motivo, dopo l entrata in vigore della legge italiana sul divorzio, di trattare i coniugi italiani differentemente da quelli svizzeri nell ambito della separazione. I contributi per il coniuge fissati in una causa di separazione possono non solo essere ridotti, ma anche aumentati. La metodica per il calcolo del contributo alimentare di diritto federale, va applicata d ufficio (DTF 114 II 31 consid. 7, Rep pag. 297) e il giudice può di conseguenza stralciare le poste che non rientrano nella nozione di fabbisogno. L onere di alloggio di un proprietario non si identifica con i soli interessi ipotecari, perché si deve tenere conto delle spese di manutenzione e di riscaldamento (consid. 6d). L obbligo di assistenza verso parenti ai sensi dell art. 328 CC non è prioritario rispetto all obbligo di mantenimento verso il coniuge e i figli minorenni (consid. 7d; Hausheer/Spycher, n. 8.43, pag. 453). Nel fabbisogno del debitore alimentare possono essere inseriti i premi delle assicurazioni obbligatorie e delle assicurazioni private o sociali facoltative necessarie all economia domestica o all attività professionale di uno dei coniugi. Rientrano quindi nel fabbisogno, trattandosi di una famiglia con buon tenore di vita, i premi comprovati per l assicurazione giuridica e per l assicurazione infortuni (consid. 7). L obbligo di mantenimento nei confronti del coniuge è prioritario rispetto a quello eventuale nei confronti di un figlio maggiorenne (Hausheer/Spycher, Handbuch des Unterhaltsrechts, Berna 1997, pag. 448 n. 8.31; I CCA sentenza del 15 marzo 1999 P. c. P.) Il fabbisogno del figlio minorenne non rientra in quello del genitore affidatario, ma è una posta separata nel calcolo del contributo alimentare (I CCA, sentenza del R. c. R.). La modifica di una sentenza di separazione esplica i suoi effetti, come quella di una sentenza di divorzio, dal momento della presentazione della domanda. Nel fabbisogno di un coniuge devono essere considerati gli oneri fiscali (DTF 121 III 49 consid. 1c, 118 II 97 consid. 4b/cc). I CCA sentenza del Matrimonio - obbligo di informazione: portata ed estenzione in vista di una causa di stato - art. 170 cpv. 1 CC L istanza autonoma intesa all ottenimento di informazioni è trattata con la procedura contenziosa di camera di consiglio (art. 301 segg. CPC, cui rinvia l art. 4 n. 4 LAC combinato con l art. 5), nella quale il giudice statuisce con sentenza impugnabile davanti alla Camera civile di appello entro 10 giorni (art. 370 cpv. 1 e 2 CPC; Rep pag. 123 consid. 2). Il diritto di informazione del coniuge si giustifica già in vista di un azione di divorzio, di separazione o di una procedura a protezione dell unione coniugale o in prospettiva di negoziare una convenzione sugli effetti della separazione o del divorzio. Ai fini della liquidazione del regime matrimoniale la sola conoscenza della situazione attuale è insufficiente; la raccolta di elementi sull evoluzione del patrimonio immobiliare e mobiliare dell altro coniuge può essere giustificata, in particolare quando il patrimonio è costituito di numerosi immobili, partecipazioni societarie e crediti verso terzi. I CCA sentenza del Matrimonio - obbligo di informazione: portata ed estensione in una causa di protezione dell unione coniugale - domanda di edizione da terzi - art. 170 CC, 182 CPC 7

7 Il giudice decide liberamente sulle offerte di prova, anche non contestate, dovendo limitare l istruttoria all accertamento dei fatti rilevanti. Il giudice deve verificare d ufficio i presupposti di una domanda di informazione ai sensi dell art. 170 CC. Prima di procedere all edizione di numerosa documentazione bancaria da terzi si giustifica di dare al coniuge un congruo termine per illustrare la sua situazione finanziaria ai sensi dell art. 170 cpv. 1 CC, nel rispetto del principio della proporzionalità. Sulla domanda di edizione da terzi il giudice può statuire successivamente, in particolare quando la documentazione fornita dal coniuge si rivela incompleta o poco chiara. I CCA sentenza del Misure di protezione dell unione coniugale - mantenimento: ripartizione dell eccedenza - relazioni personali con il genitore non affidatario - contributo di mantenimento - diffida ai debitori - art. 163, 176 cpv. 1, 273 cpv. 1, 177, 179 cpv. 2 CC Nuovi documenti prodotti da una parte in appello possono essere considerati nella misura in cui si tratta di determinare i contributi destinati ai figli minorenni. Il desiderio dei figli di non avere contatti personali con il genitore non affidatario deve essere rispettato, in particolare quando risponde, secondo gli accertamenti degli specialisti, al bisogno di recuperare l equilibrio psichico scosso da un comportamento aggressivo del genitore. Si può derogare al principio del riparto paritario dell eccedenza se ciò conduce a una tesaurizzazione del contributo alimentare o a una divisione anticipata della sostanza coniugale. Nel Cantone Ticino, dove la prassi calcola il fabbisogno del figlio separatamente da quello del genitore, sulla base delle raccomandazioni di Zurigo (e quindi in modo più generoso di quanto previsto dal minimo del diritto esecutivo), non vi è motivo di derogare al principio della ripartizione a metà dell eccedenza. Il genitore affidatario che si occupa, in virtù della ripartizione dei ruoli adottata con il matrimonio, della cura e dell educazione dei figli, non può essere tenuto a riprendere un attività lucrativa a metà tempo al momento della separazione di fatto, qualora sia stato assente da anni dal mondo del lavoro e si occupi di tre figli, traumatizzati dalla separazione in corso, il minore dei quali ha 9 anni. Il supplemento del 20% in aggiunta al fabbisogno minimo non entra in considerazione per il calcolo dei contributi di mantenimento provvisionali, né per le misure protettrici dell unione coniugale. La provvigione ad litem è per principio destinata a coprire spese future, non a rimunerare prestazioni già eseguite. L obbligo di prestare la provvigione si limita ai casi in cui i mezzi di offesa e di difesa del richiedente non appaiono sprovvisti di buon esito fin dall inizio. I CCA sentenza del Misure di protezione dell unione coniugale - procedura - fatti e mezzi di prova nuovi in appello - art. 176 segg. CC, 368 cpv. 2, 321 cpv. 1 lett. b, 423b cpv. 2 CPC Il giudice statuisce con sentenza su un istanza di misure a protezione dell unione coniugale, che sono trattate con la procedura contenziosa di camera di consiglio. In materia di contributi alimentari tra coniugi il diritto federale non impone l applicazione del principio inquisitorio. Al riguardo la procedura ticinese prevede anzi la massima dispositiva e il principio attitatorio. L entrata in vigore, il 1 gennaio 2000, del nuovo diritto del divorzio non ha modificato la procedura applicabile alle misure di protezione dell unione coniugale. L art. 423b cpv. 2 CPC, che prevede l ammissibilità in appello di fatti nuovi, nuovi mezzi di prova e nuove conclusioni alle condizioni previste dall art. 138 CC, si applica solo alle cause di divorzio, di 8

8 separazione personale, di nullità del matrimonio e di modifica della sentenza di divorzio o di separazione (art.423a cpv. 1 CPC). L art. 419b CPC, che riprende l abrogato art. 420v CPC, consente al giudice di assumere prove d ufficio, ma a sua discrezione. Non spetta al giudice, infatti, supplire a deficienze probatorie delle parti, tanto meno in appello. I CCA sentenza del Misure di protezione dell unione coniugale - determinazione del contributo di mantenimento: obbligo di un coniuge di riprendere (o di estendere) l attività lucrativa? - condizioni per computare un reddito ipotetico al coniuge inattivo - ripartizione dell eccedenza - art. 163, 176 CC Per ammettere uno stato di incapacità lavorativa di un coniuge occorre, anche a un sommario esame come quello che disciplina le misure a protezione dell unione coniugale, che il certificato medico prodotto agli atti indichi una diagnosi concreta (un indicazione del tipo causa malattia è insufficiente), la terapia eventuale e le prospettive di guarigione. In caso di separazione durevole, il coniuge inattivo può essere tenuto, secondo le circostanze, a intraprendere un lavoro retribuito se ciò può essergli ragionevolmente imposto e appare possibile dal profilo economico. Qualora il reddito complessivo dei coniugi copra senza problemi le necessità della famiglia, lasciando un buon margine di eccedenza, non si può imporre al genitore cui sono affidati figli di età inferiore ai 16 anni la ricerca di un lavoro a tempo pieno. Per principio l eventuale eccedenza che risulta una volta dedotto dal reddito globale dei coniugi il fabbisogno minimo di entrambi e quello dei figli va diviso a metà (DTF 114 II 28 consid. 4). Si giustifica una deroga a tale principio solo ove il fabbisogno dei figli non sia sottratto dal reddito globale dei coniugi (DTF 125 III 8, prassi estranea alla giurisprudenza della Camera) oppure sia stato reso verosimile che i coniugi non destinavano, durante la vita in comune, la totalità dei redditi al mantenimento della famiglia (DTF 119 II 317 consid. 4b). La giurisprudenza della I Camera civile del Tribunale di appello calcola l eventuale eccedenza da ripartire tra i coniugi deducendo dal reddito globale dei coniugi il fabbisogno minimo di entrambi e quello dei figli minori, determinato sulla base delle Raccomandazioni dell Ufficio per la gioventù e la formazione professionale del Canton Zurigo. Non vi è quindi motivo per derogare al principio della ripartizione a metà dell eccedenza. I CCA sentenza del Misure di protezione dell unione coniugale - modifica del contributo di mantenimento convenuto tra i coniugi - art. 163, 176 cpv. 1 n. 1, 179 CC In assenza di modifiche della situazione economica dell uno o dell altro coniuge non vi è motivo di sopprimere o di ridurre il contributo alimentare - concordato dai coniugi e omologato dal giudice - in applicazione analogica dell art. 125 cpv. 1 CC, secondo il quale ogni coniuge dopo il divorzio deve nella misura del possibile far fronte in modo autonomo al proprio sostentamento. L obbligo reciproco di mantenimento previsto dall art. 163 CC sussiste per tutta la durata del matrimonio e non cessa durante la sospensione dell economia domestica. Il coniuge giovane e senza figli che lavora a tempo pieno adempie nella misura delle proprie forze l obbligo di mantenimento della famiglia a suo carico. I CCA sentenza del Misure di protezione dell unione coniugale - criteri di determinazione del fabbisogno del debitore e dei figli minorenni nel calcolo del contributo di mantenimento dei figli - art. 173, 285 CC Il supplemento per pasti fuori casa previsto 9

9 dal diritto esecutivo (cfr. F. U. 2/2001 pag. 74) non si identifica con le spese effettive, ma copre il maggior costo rispetto ai pasti consumati a casa. Non vi è dunque motivo per ridurre il minimo di base del diritto esecutivo, nel quale è compreso il vitto. L obbligo del debitore alimentare è limitato dalla disponibilità che rimane dopo aver dedotto dal reddito il fabbisogno personale, anche nei confronti del figlio minorenne (DTF 127 III consid. 2c con richiami di giurisprudenza; Wullschleger, in: Praxiskommentar Scheidungsrecht, Basilea 2000, n. 40 ad art. 285 CC). In situazione di ammanco i contributi di mantenimento devono pertanto essere ridotti in proporzione all effettiva disponibilità del debitore. I CCA sentenza del Divorzio - contributo di mantenimento - reddito ipotetico: ripresa di un attività lucrativa - art. 125 cpv. 2 CC Si può ragionevolmente pretendere da una donna di 44 anni, senza formazione professionale e invalida al 50%, che non ha più oneri di educazione e cura verso i figli e che ha sempre lavorato come ausiliaria di pulizia durante il matrimonio di lunga durata (27 anni, di cui 17 di convivenza), l esercizio di un attività lucrativa che frutti almeno Fr mensili I CCA sentenza del Divorzio - contributo di mantenimento per l ex coniuge dopo un matrimonio di lunga durata - contributo di mantenimento per il figlio - fabbisogno, rilevanza di un diritto di visita particolarmente esteso - art. 125 cpv. 1, 133, 285 CC Il fabbisogno del figlio minorenne si determina, per consolidata prassi ticinese, in base alle raccomandazioni dell Ufficio per la gioventù del Canton Zurigo, con i necessari correttivi e adattamenti alla singola fattispecie, ossia alla situazione logistica ed economica dei genitori (Rep pag. 175, 1994 pag. 298 consid. 5). Nel calcolo del contributo di mantenimento devono essere considerati solo i fabbisogni dei genitori e dei figli minorenni (Rep pag. 115 n. 21). La presenza nell economia domestica di un fratello maggiorenne non giustifica che il figlio minorenne sia considerato uno di due figli ai sensi delle citate raccomandazioni. I fabbisogni considerati nella nuova versione delle raccomandazioni non sono più commisurati al costo della vita nella sola area urbana di Zurigo, ma si riferiscono a valori medi nazionali. Il reddito familiare si situa sotto la media svizzera, tanto che gli importi esposti sono consigliati soprattutto per le famiglie di situazione finanziaria modesta. Non vi sono motivi, in concreto, per ridurre linearmente e in modo acritico gli importi consigliati. La partecipazione del genitore non affidatario alle cure del figlio deve essere considerata nel calcolo del contributo alimentare (art. 285 cpv. 1 in fine CC). Un diritto di visita più ampio dell usuale, che solleva il genitore affidatario in modo sensibile dalla propria parte di prestazioni per cura ed educazione, può giustificare una riduzione del contributo di mantenimento. Un ampio diritto di visita comporta la diminuzione delle spese correnti, come il vitto, ma lascia invariati i costi fissi a carico del genitore affidatario, in particolare quelli per l alloggio, l abbigliamento, le assicurazioni e gli altri costi accessori. Le spese inerenti a un diritto di visita usuale, come i costi di una bibita o il biglietto di un cinema, sono di principio a carico del genitore non affidatario. In un matrimonio di lunga durata (separazione dopo 19 anni di unione coniugale) il coniuge quarantacinquenne che aveva lasciato la propria attività lucrativa per occuparsi dell economia domestica e dei figli e che ha ripreso un attività di ausiliaria a metà tempo dopo la separazione, può essere tenuto a svolgere un attività lucrativa a tempo pieno solo dopo che il figlio minore a lei affidato avrà raggiunto il sedicesimo anno di età. 10

10 I coniugi sono responsabili della ripartizione dei compiti concordata durante il matrimonio e uno di loro può quindi essere obbligato a versare un contributo di mantenimento fino a che l altro non avrà potuto riacquistare la propria autonomia finanziaria (cfr. DTF 127 III 135 consid. 2a con rif.). I CCA sentenza del Divorzio su richiesta comune - convenzione sulle conseguenze accessorie omologata dal giudice - contestazione in appello per asserrito errore sul contributo di mantenimento - art. 111, 140 cpv. 2, 138 cpv. 1 CC, 423b cpv. 2 CPC Nel nuovo diritto del divorzio i coniugi hanno la facoltà di revocare il loro accordo fino alla conferma scritta inviata al giudice dopo il periodo di riflessione di due mesi. Dopo di allora la convenzione è vincolante e non può essere rescissa unilateralmente, anche se alle parti rimane la possibilità di chiedere al giudice di non omologarla invocando vizi della volontà o una notevole e imprevista mutazione delle circostanze o adducendo che l accordo non rispetta i requisiti degli art. 140 cpv. 2 e 141 cpv. 3 CC. L ex coniuge che impugna la convenzione sul contributo di mantenimento invocando un errore deve provare che il vizio della volontà è essenziale ai sensi degli art. 23 e 24 CO. Nell ambito delle convenzioni sugli effetti del divorzio, le norme sul vizio del consenso si applicano con riserbo e l errore non può essere invocato su punti litigiosi e incerti che costituivano l oggetto dell accordo. L ignoranza delle norme legali sul contributo di mantenimento è un errore sui motivi, che non inficia la validità della convenzione. Il giudice deve verificare l omologabilità della convenzione sugli effetti del divorzio, ma non è tenuto a indagare su eventuali vizi del consenso come se vigesse il principio inquisitorio. Nel nuovo diritto del divorzio, inoltre, il giudice può rifiutare l omologazione di una convenzione solo in presenza di casi manifestamente iniqui, dopo un esame dell insieme della convenzione e non delle sue singole clausole, qualora sia manifesta la sproporzione tra la soluzione adottata nella convenzione e la probabile decisione che egli avrebbe preso in assenza di accordo. I CCA sentenza del Divorzio su domanda unilaterale - separazione quadriennale - contributo di mantenimento: criteri in caso di matrimonio di lunga durata - reddito della sostanza - art. 114, 125 cpv. 1 CC Il coniuge che prova una separazione quadriennale ha un diritto assoluto a ottenere il divorzio, al quale non possono opporsi né il giudice né il coniuge. Non si può esigere da un coniuge di 55 anni, senza formazione e che si è sempre occupato dell economia domestica e dei figli, che inizi un attività lucrativa dopo il divorzio, quando al momento della separazione i coniugi erano sposati da 19 anni. Nel calcolo dell eventuale contributo occorre considerare il reddito della sostanza del creditore alimentare. Questi non è però tenuto di principio a consumare il capitale per far fronte al suo mantenimento, specie quando il debitore può versare una rendita senza intaccare il proprio capitale. Il consumo della sostanza è prospettabile, a determinate condizioni, dopo il raggiungimento dell età pensionabile. Per il calcolo del contributo di mantenimento adeguato (art. 125 cpv. 1 CC) il limite superiore è costituito dal tenore di vita avuto durante il matrimonio, mentre quello inferiore è posto dal fabbisogno minimo del coniuge creditore, nella misura delle capacità contributive del debitore. L azione di divorzio promossa dopo una separazione legale è un azione indipendente e il calcolo del contributo di mantenimento dopo lo scioglimento del matrimonio si fonda sui criteri oggettivi posti dall art. 125 cpv. 2 CC. I contenuti della convenzione di separazione sul contributo alimentare non sono pertanto decisivi. 11

11 In materia di pretese patrimoniali tra i coniugi vige il principio dispositivo. Il giudice del divorzio deve esaminare se il coniuge è in grado di provvedere da sé al proprio mantenimento adeguato e deve finanche opporsi d ufficio alla rinuncia alla rendita, se il coniuge cade nel bisogno e finisce a carico dell assistenza pubblica (cfr. Rep pag. 87). I CCA sentenza del Divorzio - attribuzione dell autorità parentale su un figlio minorenne - contributo di mantenimento per il figlio: rendita completiva AI - art. 133 cpv. 1, 285 cpv. 2 CC Criteri per l affidamento di un figlio di 11 anni, in presenza di genitori con pari capacità educative, sostanziale identica disponibilità di tempo e pari situazione logistica. Rilevanza delle preferenze espresse dal ragazzo nel corso della sua audizione. Le rendite di assicurazione sociale versate per il mantenimento del figlio sono di principio versate in aggiunta al contributo. Non vi è motivo di scostarsi da tale regola quando il fabbisogno in denaro del figlio non è coperto dalle prestazioni dei genitori. I CCA sentenza del Divorzio: modifica di sentenza o completazione di sentenza lacunosa? - Art. 153v CC L estensione nel tempo di una rendita di indigenza accordata per un periodo limitato equivale a un aumento della prestazione ed è quindi esclusa per legge. La sentenza di divorzio che regolava in modo esauriente la questione del contributo alimentare per l ex coniuge non è lacunosa e non vi è quindi motivo per completarla. L ex coniuge che si discosta dalla liquidazione del regime dei beni stabilita dal Pretore (in concreto: acquisto della casa coniugale, che doveva invece essere alienata per finanziare la sua previdenza) e aggrava in tal modo la propria situazione di ristrettezza non può chiedere in seguito la completazione della sentenza di divorzio. L ex coniuge non può essere chiamato a subire le conseguenze dell imprevidenza dell attrice. I CCA sentenza del Azione di modifica di sentenza di divorzio - modifica provvisionale in pendenza di causa - art. 137, 153v, 163 CC La ripartizione delle eccedenze si riferisce alla fissazione di contributi tra persone ancora sposate e il cui obbligo di mantenimento è retto dall art. 163 CC. Non trova quindi applicazione trattandosi di valutare l eventuale riduzione già in via cautelare di un contributo di mantenimento fondato sull art. 151v CC. Una rendita di indigenza o un contributo di mantenimento può essere ridotto o soppresso già in via cautelare, in condizioni straordinarie e a titolo eccezionale (DTF 118 II 228 in basso). Simili circostanze si ravvisano quando il peggioramento delle sue condizioni economiche impedisce al debitore di erogare le prestazioni senza trovarsi in gravi difficoltà, mentre il creditore può ragionevolmente sopportare la riduzione o la soppressione. Ciò può presentarsi anche nel caso di un miglioramento delle condizioni economiche in cui versa la beneficiaria, qualora il pagamento della prestazione alimentare lasci al debitore solo il minimo esistenziale o poco più mentre la beneficiaria si ritrova già a prima vista con un agio considerevole, grazie al miglioramento (cfr. I CCA in re P. consid. 4). I CCA sentenza del , sentenza del Contributi di mantenimento per figlio maggiorenne - seconda formazione professionale - art. 277 cpv. 2 CC Il figlio maggiorenne che dopo aver concluso l apprendistato di elettricista due anni dopo la maggiore età decide di intraprendere una seconda formazione (maturità professionale), il cui piano di studi non è ancora delineato nemmeno nelle grandi linee, non può pretende- 12

12 re dal genitore un contributo di mantenimento. I CCA sentenza del Filiazione, azione di modifica del contributo di mantenimento - reddito ipotetico del debitore alimentare - prestazioni in natura del genitore affidatario, assegno integrativo - art. 286 cpv. 2 CC Qualora il genitore affidatario (studente a tempo pieno) non sia in grado di assicurare al figlio prestazioni in natura e di contribuire in denaro al suo mantenimento, il fabbisogno del figlio secondo le raccomandazioni dell Ufficio per la gioventù e la consulenza professionale di Zurigo non deve essere decurtato della posta per la cura e l educazione. I CCA sentenza del Filiazione, azione di mantenimento - procedura: rispetto della massima ufficiale e del principio inquisitorio - accertamenti da eseguire - art. 285 CC Il giudice che statuisce su un contributo di mantenimento in favore di un minorenne deve verificare la reale e attuale situazione delle parti. Qualora il fascicolo processuale sia lacunoso, il giudice non può limitarsi a constatare l insufficienza delle prove offerte, ma deve indagare di sua iniziativa sul reddito e la sostanza attuale dei genitori e sul rispettivo fabbisogno minimo (cfr. DTF 127 III 72 consid. 3). Non compete alla Camera civile di appello sopperire alla più totale carenza probatoria e istruire essa medesima una causa per la prima volta, sostituendosi al giudice naturale (cfr. anche Rep pag. 120 consid. 8, 1996 pag. 125 consid. 8, 1981 pag. 81 consid. 4b). La disattenzione della massima ufficiale e del principio inquisitorio da parte del giudice di prima istanza configura una violazione di norme essenziali di procedura. Il dispositivo sul contributo alimentare deve dunque essere annullato, con rinvio degli atti al primo giudice affinché esegua l istruttoria. L istruttoria necessaria per il calcolo del contributo di mantenimento deve avere per oggetto le condizioni finanziarie dei genitori e del figlio al momento del giudizio. Il giudice deve esigere i documenti utili a chiarire le entrate effettive e il patrimonio, come pure i fabbisogni minimi del padre e della madre, accertando anche l ammontare dell assegno familiare riscosso in concreto. In seguito il giudice verificherà se all uno o all altro genitore vada imputato un reddito ipotetico, tenuto conto della relativa formazione, dell età, del tempo a disposizione, dello stato di salute e del mercato dell impiego. Per il calcolo dei fabbisogni dei genitori, egli prenderà in considerazione i minimi esistenziali del diritto esecutivo, e per stabilire quello in denaro del figlio si fonderà sulle raccomandazioni edite dall Ufficio della gioventù e dell orientamento professionale del Canton Zurigo nel gennaio del 2000 (in: Rep pag. 372). I CCA sentenza del Successioni Successioni - azione di riduzione: termine di perenzione - art. 533 cpv. 1 CC Il termine di perenzione per avviare la causa di riduzione decorre dalla data in cui l erede, venuto a conoscenza delle disposizioni testamentarie, scopre dall esame dell incarto fiscale che il defunto non possedeva più nulla ed aveva alienato in precedenza tutti i suoi beni. L erede deve avere una conoscenza concreta dei fatti che fondano un azione di riduzione. Non basta il fatto che egli avrebbe potuto informarsi al registro fondiario sulle modalità delle compravendite avvenute in vita del disponente. La circostanza che l interessato, allontanato dalle imprese di famiglia da anni, sia stato messo al corrente della cessione delle aziende di famiglia al valore nominale delle azioni non è sufficiente a prospettare la lesione della porzione legittima, in assenza di informazioni sul valore commerciale dei titoli. I CCA sentenza del

13 Successioni - nullità di testamento per malattia mentale - designazione inesatta di erede - art. 469 cpv. 3 CC, 467, 519 cpv. 1 n. 1, 16 CC La designazione ortograficamente errata di un erede non comporta di per sé la nullità del testamento, quando il testo risulta comprensibile e l identità dell erede è certa. È nullo il testamento redatto da un disponente il cui stato di salute generale era compromesso (morbo di Parkinson, crisi epilettiche, esiti di ictus cerebrale) in modo tale da rendere verosimile la durevole incapacità di discernimento. Non ha possibilità di buon esito l appello adesivo proposto dalla parte vittoriosa in prima sede e che si limita a chiedere l allestimento di una perizia calligrafica rifiutata dal Pretore senza concludere per una riforma della sentenza in senso favorevole all appellante. I CCA sentenza del (ricorso per riforma respinto dal Tribunale federale il 16 gennaio 2001) Divisione ereditaria - momento determinante per la chiusura dell inventario - art. 475 ss. CPC, 604 ss. CC Le controversie sul valore di una collazione rientrano nella seconda fase della divisione ereditaria prevista dal diritto ticinese (cf. Rep pag. 169 consid. 2), così come quelle sul valore delle stime (art. 478 cpv. 2 CPC). L inventario della successione può considerarsi chiuso solo quando contenga l indicazione del valore attribuito ai beni mobili e immobili. Solo a quel momento il Pretore fisserà agli eredi la cui domanda è contestata il termine per procedere in via accelerata giusta l art. 479 cpv. 1 CPC. L azione di contestazione dell inventario non può essere decisa con una procedura di camera di consiglio, in base a un giudizio di verosimiglianza (cfr. Rep pag. 223), ma deve essere giudicata da un autorità munita di piena cognizione. I CCA sentenza del Divisione ereditaria - fasi della procedura cantonale - art. 604 CC, 475 e ss. CPC Nel Cantone Ticino la procedura di divisione si scinde in tre fasi essenziali: a) l accertamento del diritto alla divisione e la nomina del notaio divisore (art. 475 e 476 CPC); b) la determinazione dei beni appartenenti all eredità (fase dell inventario: art. 477 a 479 CPC); c) la divisione effettiva, vale a dire la distribuzione delle quote (art. 480 segg. CPC), previa - definizione del modo della divisione - formazione delle singole quote con i relativi conguagli - possibilità di contestare le quote (art. 482 CPC) È nulla per violazione del diritto di essere sentito delle parti la sentenza con la quale il Pretore, adito con un azione di divisione, ha riunito le tre fasi della divisione ereditaria in un solo procedimento di natura sommaria, concluso con l attribuzione delle quote agli eredi e la condanna della parte convenuta a consegnare all istante parte degli attivi successori. Per statuire sull attribuzione delle quote ereditarie il Pretore non può, per diritto federale, accontentarsi di un giudizio di mera verosimiglianza, ma deve procedere a un esame completo della situazione (DTF 120 II 355 consid. 2 con richiami). I CCA sentenza del Diritti reali Scioglimento di comproprietà - divisione in natura di un fondo agricolo - frazionamento del fondo agricolo rifiutato dall autorità amministrativa - art. 651 cpv. 2 CC, 654a CC Il giudice civile è vincolato da una decisione passata in giudicato emessa dall autorità amministrativa competente, salvo si tratti di una risoluzione nulla. Nell ambito di una pro- 14

14 cedura giudiziaria intesa allo scioglimento di una comproprietà immobiliare comprendente un azienda agricola il Pretore può quindi scartare la divisione in natura, se l autorità amministrativa competente ha rifiutato il frazionamento del fondo agricolo. La licitazione fra i comproprietari di un fondo agricolo non soggiace all autorizzazione amministrativa prevista dall art. 62 lett. c LDFR. I CCA sentenza del Rapporti di vicinato - azione negatoria per la rimozione di una condotta costruita senza titolo - non abuso di diritto per lungo periodo di tolleranza - servitù di sporgenza - art. 641 cpv. 2, 674 cpv. 3 CC La posa di tubature senza il consenso del proprietario del fondo o senza una decisione giudiziaria è un ingerenza contro la quale il proprietario leso può opporsi con un azione negatoria (art. 641 cpv. 2 CC). Il proprietario leso che tollera per lungo tempo l esistenza di una condotta posata in modo difforme dal tracciato previsto dal contratto di servitù non commette abuso di diritto se ne chiede la rimozione. La costituzione di una servitù di condotta ai sensi dell art. 691 CC deve essere fatta valere dai proprietari della condotta con azione giudiziaria autonoma o come riconvenzione. Una condotta può anche formare oggetto di servitù come opera sporgente ai sensi dell art. 674 cpv. 3 CC. Anche in questo caso i proprietari della condotta devono far valere la servitù con un azione autonoma o con una riconvenzione. I CCA sentenza del Diritto di sporgenza - muro divisorio comune - legittimazione del titolare del diritto di sporgenza - innalzamento del muro comune - art. 670, 674 cpv. 1 CC, 110, 121 LAC Il titolare di un diritto di sporgenza su locali in una casa attigua (nella fattispecie primo piano e solaio) è comproprietario del muro divisorio comune ed è legittimato ad opporsi ad ingerenze di terzi anche nello spazio sovrastante la sua costruzione. La comproprietà di un muro divisorio comune si estende su tutta la sua larghezza e non solo sulla metà tracciata dalla linea di confine. La sopraelevazione del muro divisorio comune, per giurisprudenza secolare, deve avvenire su tutto il suo spessore e non su una sezione ridotta, anche qualora ciò sia possibile dal profilo tecnico. I CCA sentenza del Rapporti di vicinato - azione negatoria per rimozione di gronda e condotta dell acqua potabile che invadono il terreno del vicino - negato in concreto abuso di diritto per tolleranza pluriennale - art. 641 cpv. 2, 674 cpv. 3, 691 CC La costruzione di una gronda che invade la proprietà del vicino senza il consenso di questi è un ingerenza contro la quale il proprietario invaso può opporsi con un azione negatoria. Il proprietario invaso che tollera per diversi anni una gronda sporgente non commette abuso di diritto nel chiederne la rimozione e può esigere in ogni tempo l eliminazione del manufatto, a meno che il convenuto si valga con successo dell art. 674 cpv. 3 CC, rispettivamente dell art. 685 cpv. 2 CC. Il proprietario del manufatto che vuole mantenerlo deve chiedere espressamente l attribuzione di un diritto reale sulla sporgenza con azione autonoma o riconvenzionale. Anche la costituzione di una servitù di condotta richiede una domanda giudiziaria autonoma o una riconvenzionale. I CCA sentenza del Proprietà per piani: modifica delle quote di valore - carattere pecuniario dell azione - subingresso di eredità giacente in litisconsorzio necessario attivo - art. 712e CC, 560 ss. CC, 104, 102, 109 CPC L azione intesa alla modifica delle quote di 15

15 valore di una PPP ha carattere pecuniario. Una tale azione ha effetto costitutivo verso tutti i condomini, che formano un litisconsorzio necessario. A un comproprietario morto in corso di causa subentra, in caso di rinuncia all eredità, l eredità giacente. I CCA sentenza del , confermata dal Tribunale federale il 27 ottobre 2000 con sentenza pubblicata in DTF 127 III 142 Proprietà per piani - contestazione di una decisione assembleare - decorrenza del termine - art. 75 CC, 712m cpv. 2 CC Il termine di un mese per impugnare una decisione assembleare decorre dal momento in cui il comproprietario ne ha preso conoscenza. Per colui che era presente all assemblea, tale momento coincide, di regola, con la data della decisione stessa. Il verbale assembleare è decisivo per il decorso del termine solo nei casi in cui il comproprietario deve conoscerne il contenuto per comprendere la portata della decisione alla quale si è opposto. Il giudice verifica d ufficio la tempestività dell azione. Essa è irrilevante solo qualora la decisione litigiosa sia nulla. Sono nulle le decisioni adottate in violazione di norme legali o statutarie fondamentali, che toccano l essenza della proprietà per piani o che tutelano il pubblico (in particolare i creditori). I CCA sentenza del Proprietà per piani - contestazione di delibera assembleare - verbale dal contenuto asseritamente manchevole - art. 75, 712m cpv. 2, 712n cpv. 2 CC Una deliberazione assembleare non può essere annullata o dichiarata nulla solo perché il relativo verbale è manchevole, lacunoso o erroneo. Il verbale assembleare deve enunciare in modo particolareggiato, a futura memoria, le deliberazioni prese. Non deve obbligatoriamente informare sulle varie opinioni espresse in sala, a meno che ciò sia previsto dal regolamento per l amministrazione e l uso della comproprietà. Il verbale deve essere approvato dall assemblea e in tale occasione ogni comproprietario può chiedere correzioni o rettifiche. I CCA sentenza del Proprietà per piani - contestazione di delibera assembleare - risanamento di balconi e di vasche da fiori - parte comune o diritto esclusivo? - art. 67 cpv. 3, 75, 712m cpv. 2, 712h cpv. 1 CC La parte interna di un balcone può essere oggetto di diritto esclusivo. Altrettanto vale per le vasche da fiori, accessibili solo attraverso l appartamento al quale sono attribuite. Il risanamento dell isolazione delle vasche da fiori, consistente in concreto nella posa al loro interno di un rivestimento di rame, riguarda solo le parti concesse in uso esclusivo e non tocca la muratura esterna o la struttura del manufatto. I relativi costi sono quindi a carico del singolo comproprietario. Il rifacimento completo di una terrazza-balcone che comporta la rimozione delle piastrelle, del betoncino e dell eventuale isolazione esistente, il trattamento particolare delle soglie d entrata e di uscita degli appartamenti e il rifacimento strutturale dell impermeabilizzazione, dell isolazione, del betoncino e delle piastrelle, riguarda la struttura stessa del manufatto. Le solette e l isolazione rientrano nelle parti comuni definite dall art. 712b cpv. 2 n. 2 CC e i relativi costi di risanamento sono di principio a carico di tutti i comproprietari in proporzione delle rispettive quote. In uno stabile di struttura tradizionale i comproprietari sprovvisti di balcone devono nondimeno pagare la loro quota di risanamento dei balconi, perché le solette e l isolazione sono parti della costruzione importanti per la membratura e la solidità di un edificio, come il tetto, la facciata e le fondamenta. 16

16 I CCA sentenza del Sevitù - azione di accertamento - acquisizione di un diritto di passo per uso immemorabile - passo necessario - art. 731, 694 CC Negata nella fattispecie l acquisizione di una servitù di passo per uso immemorabile o per prescrizione acquisitiva straordinaria del diritto civile ticinese. L attore che chiede la concessione di un passo necessario deve specificare con un minimo di precisione dove intende transitare e il tracciato deve essere soggetto al contraddittorio (art. 84 CPC), anche per evitare contestazioni successive. La definizione del tracciato non va lasciata all arbitrio di un tecnico e la planimetria deve essere stabilita giudizialmente, per essere poi dichiarata parte integrante del dispositivo. È una pubblica via ogni strada che può essere utilizzata in virtù di un titolo qualsiasi - pubblico o privato - e che collega con l esterno. Nozione di passo sufficiente e riepilogo della giurisprudenza (pubblicata) in materia. Il passo pubblico pedonale, servitù personale irregolare soggetta alla norme sulla servitù fondiaria (art. 781 cpv. 3 CC), comprende anche il diritto di passare a cavallo e in bicicletta. I CCA sentenza del Rettifica del registro fondiario - cancellazione di servitù di passo - trasporto di una servitù di passo - soppressione di una servitù per perdita di interesse - legittimazione attiva - art. 975, 742, 736 CC È legittimato a chiedere una rettifica del registro fondiario ai sensi dell art. 975 CC chi pretende di essere titolare di un diritto reale cancellato erroneamente. Il proprietario del fondo dominante che ha omesso di reclamare per la costruzione di un immobile sul tracciato della servitù di passo cancellata erroneamente commette abuso di diritto se chiede di ripristinarla su un tracciato alternativo. Solo il proprietario del fondo serviente è legittimato a chiedere la cancellazione della servitù ai sensi dell art. 736 CC. I CCA sentenza del Iscrizione provvisoria dell ipoteca legale dell artigiano - decadenza in caso di mancata introduzione dell azione intesa all iscrizione definitiva nel termine impartito dal giudice - art. 839 cpv. 2, 961 cpv. 1 n. 1 CC; 22 cpv. 4 RRF, 76 cpv. 1 RRF La sentenza con la quale il giudice accoglie l iscrizione provvisoria dell ipoteca legale e assegna all istante un termine per promuovere l azione intesa all iscrizione definitiva diventa esecutiva il giorno dopo la scadenza dei 10 giorni utili per presentare appello (art. 370 cpv. 2 CPC). La sentenza acquisisce carattere esecutivo anche se è presentato appello, salvo che al gravame sia conferito effetto sospensivo (art. 370 cpv. 3 CPC; cfr. BOA n. 14 pag. 12). Qualora l istante non abbia chiesto il conferimento dell effetto sospensivo all appello e lasci decorrere il termine per inoltrare l azione, l iscrizione provvisoria decade e la procedura di appello, priva di interesse pratico e attuale, deve essere stralciata dai ruoli (art. 351 cpv. 1 CPC). Gli oneri processuali devono essere sopportati dall istante, che ha provocato con la sua inazione l estinzione dell iscrizione provvisoria. I CCA sentenza del , sentenza del Iscrizione provvisoria di ipoteca legale dell artigiano - termine - lavoro necessario: siliconatura di veranda - art. 839 cpv. 2 CC In linea di principio la siliconatura è un intervento indispensabile, ma tutto dipende dalle circostanze e dal tipo di lavoro. In concreto non si può escludere, a un giudizio di mera verosimiglianza, che la siliconatura dei supporti fosse necessaria per ultimare la posa delle tapparelle di una veranda. I CCA sentenza del

17 Iscrizione provvisoria di ipoteca legale dell artigiano - termine - lavoro necessario: allacciamento all impianto elettrico art. 839 CPV. 2 CC L allacciamento di una tapparella all impianto elettrico è da considerare un lavoro necessario per il compimento dell opera, indipendentemente dal costo e dal dispendio di tempo profuso dalle maestranze, poiché senza tale prestazione l impianto oggetto del contratto non poteva funzionare. I CCA sentenza del Iscrizione provvisoria di ipoteca legale dell artigiano - termine - lavoro necessario - saggio di interesse - art. 839 cpv. 2 CC, 104 cpv. 3 CO La siliconatura di una terrazza è da considerare un lavoro necessario per il compimento dell opera, indipendentemente dal costo e dal dispendio di tempo. L ipoteca legale degli artigiani garantisce anche gli interessi moratori maturati sul credito principale (DTF 121 III 445) a condizione che siano stati iscritti per tempo nel registro fondiario. Il relativo tasso va stabilito a norma dell art. 104 CO. L art. 104 cpv. 3 CO si applica solo se il negozio giuridico dal quale scaturiscono gli interessi è direttamente collegato all attività commerciale dei contraenti. Il saggio di interesse per lavori di ristrutturazione di un immobile che non riguardano l attività commerciale del committente è quello ordinario. I CCA sentenza del Azione di manutenzione - inammissibilità dell azione possessoria quando sia litigiosa la qualifica giuridica di un intervento edilizio su una piscina in comproprietà - art. 928, 647c, 647d CC L azione possessoria (manutenzione) ha natura sommaria e può trattare solo questioni di fatto. Non spetta al giudice dell azione possessoria esaminare se uno stato di fatto sia conforme al diritto e nemmeno se le ragioni fatte valere dalle parti siano giuridicamente fondate. La controversia sorta tra i comproprietari di un fondo sulla qualifica giuridica di interventi edilizi da eseguire per il risanamento di un manufatto (lavori utili o lavori necessari) non può essere risolta con un azione possessoria, ma deve essere sottoposta al giudice del merito. I CCA sentenza del Provvedimenti cautelari: restrizione della facoltà di disporre - eccezione di falso nelle scritture - art. 78 cpv. 2, 216 segg., 220 cpv. 1 CPC, 961 cpv. 1 n. 1 CC Un eccezione di falso nelle scritture deve essere sollevata al più tardi con la replica. Una cessione di ragione ereditaria tra coeredi può essere conclusa per atti concludenti se l eredità è chiaramente attiva (DTF 101 II 222 consid. 6b e 6c). Una cessione di ragione ereditaria tra coeredi ha anche effetti reali a meno che il contrario risulti dall atto. A un sommario esame il cedente non può più vantare diritti nella successione e non vi sono quindi elementi per decretare una restrizione della facoltà di disporre pendente causa. I CCA sentenza del Rettifica del registro fondiario - trasferimento di proprietà immobiliare per effetto della conclusione di una comunione dei beni - riesame di decisione dell ufficiale del registro fondiario - art. 665 cpv. 3, 222 cpv. 1, 963 cpv. 2, 24 cpv. 3 RRF L adozione del regime matrimoniale della comunione dei beni comporta la riunione in un unica entità della sostanza e dei redditi dei coniugi, salvo i beni propri previsti dalla legge. Alla firma della convenzione matrimoniale i beni immobili dell uno o dell altro coniuge diventano automaticamente proprietà comune di entrambi, senza necessità di iscrizione al registro fondiario. L iscrizione, in questo caso, è dichiarativa e può essere ottenuta se semplice richiesta di un coniuge (art. 665 cpv. 3 CC). La decisione dell ufficiale dei registri di 18

18 rifiutare l iscrizione, ancorché errata, assume carattere definitivo (art. 24 cpv. 3 RRF). L istante non può presentare la stessa richiesta una seconda volta sulla base dei medesimi documenti giustificativi e l ufficiale non può rivedere la propria decisione, sicché il coniuge che vuole ottenere l iscrizione della proprietà comune deve avviare una procedura giudiziaria per far accertare il proprio diritto. A giusta ragione, nelle more della procedura giudiziaria di accertamento, il Pretore concede in via cautelare, dandosene i presupposti, l iscrizione di una restrizione della facoltà di disporre sui fondi litigiosi. I CCA sentenza del Diritto internazionale Trapasso di proprietà immobiliare per successione - legittimazione di un singolo membro di una comunione ereditaria a ricorrere in procedura amministrativa - autorità competente a statuire su un bene immobile situato in Svizzera - rapporti con la Francia - art. 87 cpv. 1, 96 cpv. 1 LDIP, 18 cpv. 2 RRF, 602 cpv. 2 CC Il singolo erede ha la facoltà, in sede amministrativa, di impugnare in proprio nome una decisione che riguarda la comunione ereditaria, se il ricorso tende all annullamento di un atto che determina obblighi o oneri per la comunione. Il certificat d hérédité del diritto francese non è equiparabile al certificato ereditario del diritto svizzero e non consente l iscrizione di un trapasso immobiliare per successione. Per prassi costante le autorità francesi chiamate a statuire su una successione non si occupano di beni immobili situati all estero, anche per immobili di un cittadino francese con ultimo domicilio in Francia. L iscrizione del trapasso di proprietà per successione di un immobile situato in Svizzera deve pertanto avvenire sulla base di un certificato ereditario rilasciato dall autorità svizzera del luogo di origine del defunto (art. 87 cpv. 1 LDIP). I CCA Diritto internazionale privato: delibazione di sentenza estera di adozione (Italia) - art. 29, 78 LDIP, 511 CPC In presenza di un concorso di norme tra la LDIP e un trattato internazionale, quest ultimo è di principio prioritario, salvo che il diritto interno sia più favorevole al riconoscimento della sentenza estera e il trattato non impedisca di far capo a criteri più favorevoli. La convenzione tra la Svizzera e l Italia circa il riconoscimento e l esecuzione delle decisioni giudiziarie del (RS ) non impedisce l applicazione di norme interne più favorevoli al riconoscimento di sentenze civili emanate nell altro Stato. I CCA sentenza del Diritto internazionale privato: delibazione di sentenza estera di divorzio (Repubblica federale germanica) - art. 29, 65 LDIP, 511 CPC In presenza di un concorso di norme tra la LDIP e un trattato internazionale, quest ultimo è di principio prioritario, salvo che il diritto interno sia più favorevole al riconoscimento della sentenza estera e il trattato non impedisca di far capo a criteri più favorevoli. L art. 65 LDIP è più favorevole al riconoscimento della sentenza di divorzio estera. La convenzione tra la Svizzera e il Reich germanico circa il riconoscimento e l esecuzione delle decisioni giudiziarie e delle sentenze arbitrali del (RS ) non impedisce l applicazione di norme interne più favorevoli al riconoscimento di sentenze civili emanate nell altro Stato. I CCA sentenza del Diritto internazionale privato - delibazione di sentenza estera sul contributo di mantenimento del figlio minorenne - art. 29 LDIP, 511 e 512 CPC L esecutività in Svizzera di decisioni italiane in materia di prestazioni di mantenimento di figli è retta dalla Convenzione sul riconosci- 19

19 mento e l esecuzione delle decisioni in materia di obbligazioni alimentari conchiusa all Aia il 2 ottobre 1973 (RS ) e non è più disciplinata dalla Convenzione tra la Svizzera e l Italia circa il riconoscimento e l esecuzione delle decisioni giudiziarie conchiusa a Roma il 3 gennaio 1933 (RS ). Per l incasso di prestazioni scadute il creditore deve procedere in via esecutiva e il riconoscimento della sentenza estera (in casu verbale di transazione) deve avvenire secondo le forme previste dalla Convenzione di Lugano nell ambito del rigetto definitivo dell opposizione. I CCA sentenza del Procedura Ricusazione per motivi gravi - autoastensione del Pretore e del segretario assessore - art. 27 e 30 cpv. 1 CPC Il Pretore e il segretario assessore non possono decidere autonomamente la loro stessa ricusazione. I CCA sentenza del Ricusazione del giudice per motivi gravi - lettera di invetive inviata da una parte - art. 27 CPC Un antipatia dichiarata di una parte nei confronti del giudice non basta per giustificare una ricusa. Occorre invece un inimicizia grave e profonda del magistrato verso la parte e non viceversa. Lo scopo della norma, infatti, è quello di assicurare alla parte un giudice imparziale. La lettera di una parte, contenente invettive dirette alla Pretura come autorità giudiziaria e apprezzamenti poco lusinghieri verso il segretario-assessore, di cui è chiesta la ricusa, non giustifica la ricusa del Pretore. I CCA sentenza del Ricusazione del Pretore - motivi gravi: non per apprezzamento anticipato delle prove in un ordinaza motivata - art. 27 CPC, 30 cost Determinazione delle ripetibili per il procedimento di ricusa - art. 150 CPC, 9 TOA La motivazione di un ordinanza, di per sé superflua, non configura un anticipazione del merito, ma un apprezzamento anticipato delle prove. Una domanda di ricusa non è destinata a far riesaminare il fondamento dell ordinanza sulle prove, inappellabile per sua natura (art. 95 cpv. 1 CPC). Non costituiscono indizi sufficienti per una ricusa divergenze di opinione tra il giudice e i patrocinatori delle parti sull opportunità di atti processuali e sul modo di condurre l istruttoria. I CCA sentenza del , confermata dal Tribunale federale con sentenza 15 giugno P.206/2001 (disponibile sul sito giurisprudenza dal 2000, indicando il numero di riferimento) Rappresentanza - revoca d ufficio del patrocinatore di una parte per sua asserita incompetenza - diritto a un difensore di propria scelta - art. 39 cpv. 2 CPC; 404 CO, 6 par. 3 lett. c. CEDU Il giudice non può costringere una parte a sostituire il proprio patrocinatore di fiducia. Egli non può sindacare le capacità professionali di un avvocato revocando d ufficio il mandato conferito dal cliente. Tutt al più può adottare provvedimenti nei confronti del legale che infrange obblighi deontologici (art. 69 cpv. 2 CPC e 43 LAvv). La libertà di espressione e di critica sui fatti della causa e sulla condotta del processo sgorga dal diritto di essere sentito e compete sia alle parti sia ai patrocinatori. Essa non deve essere intralciata dalla suscettibilità del singolo magistrato. In altri termini, devono essere sanzionate solo le violazioni delle convenienze non necessarie per la difesa del cliente o le formulazioni inutilmente offensive. I CCA sentenza del

20 (in questo BOA) Divisione ereditaria - sospensione del processo per decesso di una parte - successione retta dal diritto italiano - art. 104 e 102 CPC, 91 cpv. 1 LDIP, 480 CCI Il diritto italiano prevede, in caso di morte in pendenza di causa di una parte munita di patrocinatore, la continuazione della lite nei confronti del defunto. Qualora il legale comunichi la morte del suo assistito in udienza o alle parti, la causa si interrompe dalla data della comunicazione e può essere riattivata dagli eredi del defunto (prosecuzione, art. 302 Codice di procedura civile) o dalla controparte (riassunzione: art. 303). Il provvedimento con cui un giudice ticinese sospende il processo perché la decisione di un altra causa o di un altro procedimento può influire sulla decisione della lite (art. 107 CPC) è un ordinanza (art. 95 cpv. 1 CPC), che per sua natura non può essere impugnata con rimedi del diritto cantonale (DTF inedita del 27 gennaio 1998 in re A, consid. 1b). Il dispositivo è l unica parte del giudizio suscettibile di passare in giudicato (DTF 125 III 13 consid. 3b, 121 III 477 consid. 4a, 120 IV 12 consid. 2b). I CCA sentenza del Divisione ereditaria: contestazione del modo di divisione - giusti motivi per derogare al principio della soccombenza - art. 148 cpv. 2 CPC Esistono giusti motivi per rinunciare al prelievo di tasse e spese processuali quando le parti sono state inutilmente indotte a promuovere causa dalla formulazione equivoca del brevetto allestito dal notaio divisore. La controparte, che si è dovuta difendere in buona fede con l assistenza di un legale e che non ha contribuito all insorgere del malinteso ha diritto anche in siffatta ipotesi a un equa indennità per ripetibili. I CCA sentenza del Successioni - determinazione delle ripetibili in provvedimento cautelare - interveniente accessorio - art. 150 CPC, 8, 9, cpv. 1 e 15 TOA Un procedimento cautelare configura un procedimento civile speciale ai sensi dell art. 15 TOA. Valori litigiosi elevatissimi non impongono per principio l applicazione delle aliquote tariffarie minime. Onorari esorbitanti devono essere ridotti facendo capo all art. 11 cpv. 1 TOA. La maggiorazione dal 10% al 20% (art. 12 lett. b TOA) si applica solo se il massimo tariffario non basta a remunerare adeguatamente l avvocato (cfr. Rep pag. 103) e se il patrocinio di più parti o più clienti comporta oggettivamente un maggior lavoro (Rep pag. 235, 1983 pag. 1, 1977 pag. 149 e 150). Non rispondono solidamente per gli oneri processuali le intervenienti accessorie che non hanno compiuto atti processuali autonomi (Rep pag. 266) e che non hanno introdotto atti processuali cui la parte principale ha rinunciato (Rep pag. 171). I CCA sentenza del (I) Misure cautelari in causa di stato - apprezzamento anticipato delle prove - rifiuto di assumere prove senza motivazione - nullità del decreto cautelare - art. 182 cpv. 4, 285 cpv. 1 lett. e, 326 lett. a CPC Misure provvisionali ai sensi dell art. 137 cpv. 2 CC possono essere adottate anche dopo la pronuncia del divorzio, se questa non è ancora - in tutto o in parte - passata in giudicato. Il giudice non ha l obbligo di assumere tutte le prove offerte dalle parti e può rinunciare ai mezzi di prova il cui presumibile risultato non porterebbe elementi di rilievo (apprezzamento anticipato delle prove). Deve però indicare perché le prove rifiutate sarebbero superflue o inidonee a chiarire le circostanze rilevanti del caso. Va dichiarato nullo per carenza di motivazione il decreto cautelare in cui il Pretore ha statuito senza spiegare per quali motivi non ha assunto alcune prove offerte dalle parti. Rinvio 21

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