Capitolo 4 Gli infortuni sul lavoro

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1 Capitolo 4 Gli infortuni sul lavoro Questo capitolo si riferisce alla distribuzione per settore, ASL e gravità degli infortuni accaduti nella regione Piemonte nell anno 2007 e definiti con indennizzo entro il 30 giugno Come per il passato, gli infortuni sono trasmessi in unico archivio, senza la suddivisione fra quelli denunciati e quelli definiti; a tutti quelli che hanno ricevuto una definizione dall Inail sono aggiunti quelli cosiddetti aperti, cioè la cui pratica non è ancora stata chiusa dall ente assicuratore. Le successive tabelle descrivono gli eventi accaduti nel 2007 allo scopo di privilegiare la qualità dei dati forniti rispetto all'aggiornamento 1, non particolarmente necessario per raggiungere l'obiettivo del presente capitolo: analizzare i trend storici ed effettuare confronti geografici tra dati di qualità comparabile al fine di valutare i risultati delle azioni preventive e programmare le azioni future. Essendo gli eventi più gravi che necessitano di tempi lunghi per la definizione della pratica, sono stati riportati anche i risultati del sistema di sorveglianza regionale sugli infortuni mortali, la cui qualità e completezza sono aggiornate a dicembre In Piemonte, al 30 giugno 2009 sono stati definiti infortuni; tra questi, gli indennizzati sono stati , in leggero calo rispetto al Il 91% degli infortuni indennizzati ( eventi) riguarda il settore artigianato-industria. Considerando gli infortuni indennizzati (tabella 4.1), il numero degli infortuni mortali è stabile rispetto l anno precedente (100 eventi nel 2007;103 nel 2006), ma in calo nel periodo (i decessi nel 2003 erano 115, nel , 89 nel 2005); gli eventi con inabilità permanente diminuiscono di un centinaio di unità, passando dai del 2006 ai del Permane alta e in crescita la quota di infortuni con più di 40 giorni di prognosi, fra quelli con un inabilità temporanea (18%); fra le ASL, la quota più alta si registra a Novara (25%), seguita da Vercelli con una percentuale di quasi il 22%. La distribuzione degli eventi non varia significativamente, se si effettua un confronto territoriale a livello di ASL, con incrementi o diminuzioni non superiori all 1%; in termini assoluti vi sono lievi diminuzioni puntuali di infortuni gravi, in alcuni territori come l ASL CN1, l ASL AL e l ASL NO. Le ASL che registrano il maggior numero di infortuni mortali sono Novara, Cuneo1, Torino1-2, Torino3 e Alessandria. I eventi in agricoltura (tabella 4.2) si suddividono principalmente nelle tre ASL a sud del Piemonte: l ASL CN1 con il 33%, l ASL CN2 e l ASL AT con l 11% e l ASL AL con il 12%. Rispetto al 2006, gli infortuni in questo settore sono in lieve calo, per tutte e tre le tipologie di definizione. Nel settore industria-artigianato (tabella 4.3), le ASL con il maggior numero di infortuni sono ubicate in provincia di Torino (con circa la metà degli infortuni); non vi sono variazioni sostanziali nella distribuzione territoriale. 1 A causa dei tempi necessari per la conclusione dell'iter amministrativo, solo l'87% degli eventi è definito dall'inail entro il 31 dicembre dello stesso anno, mentre si raggiunge un elevato grado di completezza generalmente due anni dopo l evento (quasi il 99% degli infortuni accaduti sono definiti dall'inail entro il 31 dicembre di due anni successivi all'evento).

2 Tabella 4.1: Tutti i settori: infortuni accaduti nel 2007 in Piemonte e indennizzati entro il 30 giugno 2009, suddivisi per ASL e gravità Inabilità temporanea ASL Inabilità permanente Morte TOTALE % Durata >40 gg Totale TO1 - TO % TO % TO % TO % VC % BI % NO % VCO % CN % CN % AT % AL % TOTALE REGIONE % Tabella 4.2: Settore agricoltura: infortuni accaduti nel 2007 in Piemonte e indennizzati entro il 30 giugno 2009 suddivisi per ASL e gravità Inabilità temporanea ASL Inabilità permanente Morte TOTALE % Durata >40 gg Totale TO1 - TO % TO % TO % TO % VC % BI % NO % VCO % CN % CN % AT % AL % TOTALE REGIONE %

3 Tabella 4.3: Settore artigianato-industria: infortuni accaduti nel 2007 in Piemonte e indennizzati entro il 30 giugno 2009 suddivisi per ASL e gravità Inabilità temporanea ASL Inabilità permanente Morte TOTALE % Durata >40 gg Totale TO1 - TO % TO % TO % TO % VC % BI % NO % VCO % CN % CN % AT % AL % TOTALE REGIONE % La figura 4.4 riporta l andamento dell incidenza degli infortuni indennizzati del settore industria e artigianato in Piemonte e in Italia. I valori sono standardizzati per attività economica. I tassi piemontesi, sono inferiori a quelli nazionali; l'andamento è in costante diminuzione. Figura 4.4: Andamento del tasso di infortuni standardizzato per attività economica in Piemonte e in Italia nel periodo per il settore industria e artigianato ANNO P iemonte Italia Con riferimento agli infortuni accaduti nel periodo e definiti entro il 30 giugno 2009, è possibile analizzare la distribuzione per comparto della ditta di appartenenza dell infortunato e per dimensione della azienda stessa; sono considerati gli infortuni positivi (indennizzati e regolari senza indennizzo). Circa il 50 % degli infortuni avviene in aziende da 0 a 100 dipendenti; nel corso del tempo si osserva un andamento ad U degli eventi, soprattutto nelle aziende più grandi (>500 addetti), con un iniziale decremento per poi registrare un forte incremento negli ultimi anni (tabella 4.5).

4 I comparti nei quali accade il maggior numero di infortuni sono Metalmeccanica, Costruzioni e Servizi. La distribuzione percentuale diminuisce nel corso del tempo nei comparti delle Costruzioni, dei Servizi e del Tessile. Tabella 4.5: Totale degli infortuni definiti positivamente nella Regione (esclusi gli eventi in itinere) per dimensione aziendale ed anno di accadimento, Dimensione Aziendale N % N % N % N % N % (.) , , , , , ,4 94 0,2 83 0, , ,2 0,1-1 add , , , ,1 1,1-10 add , , , , , add , , , , , add , , , ,1 >500 add , , , ,9 TOTALE Nella tabella 4.6 sono presentati i Tassi d infortunio per comparti, con una selezione degli eventi fatta per gravità (Tasso T30): sono inclusi a numeratore tutti gli infortuni con esiti di inabilità permanente e mortali, e gli infortuni con inabilità temporanea ma con almeno 30 giorni di prognosi. I tassi sono costruiti secondo il criterio per azienda e cioè sono inseriti a numeratore esclusivamente gli infortuni accaduti a lavoratori di aziende con sede in Regione a prescindere dal luogo di accadimento; inoltre sono esclusi gli infortuni occorsi a studenti, sportivi professionisti e collaboratrici domestiche, e gli infortuni in itinere. Tale definizione è stata concordata nel gruppo Inail-Ispesl-Regioni ed approvata dal Coordinamento tecnico interregionale come la migliore al fine della programmazione delle attività. Essa infatti assicura una migliore confrontabilità per territorio e settore di attività in quanto permette di arginare il problema della sottonotifica degli eventi lievi2. Il comparto con il tasso più elevato (18 per mille) è l Industria dei Metalli, seguito da Agrindustria-Pesca e Estrazione di minerali con un 15 per mille (ma in questi due casi i numeri sono meno stabili) e quindi il comparto del Legno. Al 5 e 6 posto rispettivamente le Costruzioni ed i Trasporti. Questo indicatore, che il Coordinamento delle Regioni ha suggerito di utilizzare per l'individuazione dei bisogni nell'ambito dei piani regionali di prevenzione, fornisce spunti inediti per la programmazione delle attività nel breve e medio periodo. 2 Per un approfondimento vedi il documento Utilizzo dei sistemi informativi correnti per la programmazione delle attività di prevenzione nei luoghi di lavoro pubblicato sul focus infortuni da lavoro del sito DORS (

5 Tabella 4.6: Tasso infortuni T30, secondo criterio per azienda; stratificato per comparti. Anno 2007 Comparti n_infortuni n_addetti tasso 01 Agrindustria e pesca ,50 02 Estrazioni minerali ,09 03 Industria Alimentare ,98 04 Industria Tessile ,99 05 Industria Conciaria ,38 06 Industria Legno ,57 07 Industria Carta ,35 08 Industria Chimica e Petrolio ,88 09 Industria Gomma ,98 10 Ind. Trasf. Non metalliferi ,67 11 Industria Metalli ,36 12 Metalmeccanica ,24 13 Industria Elettrica ,86 14 Altre industrie ,62 15 Elettricità Gas Acqua ,31 16 Costruzioni ,68 17 Commercio ,84 18 Trasporti ,67 19 Sanita ,29 20 Servizi ,05 99 Comparto non determinabile ,99 Totale ,82

6 Gli infortuni stradali, identificati attraverso una variabile ad hoc a partire dal 2004, sono proporzionalmente in aumento nel corso del tempo. La figura 4.7 illustra la proporzione, per ogni anno, degli infortuni stradali rispetto al totale per ciascuna classe di gravità; sono esclusi gli eventi che sono anche identificati come itinere. Figura 4.7: Proporzione di infortuni stradali rispetto al totale, per classe di gravità; periodo ; sono esclusi gli infortuni in itinere 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% MORTALI PERMANENTI TEMPORANEI Tra gli infortuni accaduti ad individui nati all estero nel 2007, gli indennizzati sono 6.836, in incremento (+10%) rispetto all anno precedente. Si tratta di persone nate all estero, e non di lavoratori con cittadinanza straniera, dal momento che non è disponibile una variabile specifica. Rispetto agli anni passati, si afferma sempre di più la quota di infortuni a carico di lavoratori nati in Romania (20%, più 5% rispetto al 2006), mentre è in calo la proporzione di infortuni accaduti a lavoratori nati in Marocco. Complessivamente, nel 2007 dal Nord Africa proviene il 30% degli infortunati, dall Europa dell Est il 37% e dal Sud America il 7%. La tabella 4.8 illustra la distribuzione degli infortuni, tra i 25 Paesi maggiormente rappresentati, rispetto ad un totale di 120.

7 Tabella 4.8: Infortuni indennizzati occorsi a lavoratori nati all estero in Piemonte nel 2007, suddivisi per Paese di nascita NAZIONE Infortuni % MAROCCO % ROMANIA % ALBANIA % PERU 220 3% TUNISIA 206 3% SENEGAL 185 3% FRANCIA 151 2% ARGENTINA 133 2% MACEDONIA 124 2% GERMANIA OVEST 113 2% BRASILE 99 1% SVIZZERA 96 1% EGITTO 95 1% CINA REPUBBLICA 93 1% ECUADOR 89 1% COSTA D AVORIO 85 1% JUGOSLAVIA 85 1% NIGERIA 78 1% POLONIA 78 1% MOLDAVIA 60 1% INDIA 53 1% UCRAINA 48 1% FILIPPINE 43 1% ALGERIA 41 1% GHANA 38 1% ALTRE % TOTALE % Fra gli infortunati nati all estero, gli eventi con esiti d inabilità permanente (n=346), tornano a livelli molto alti (221 nel nel nel 2005 e 323 nel 2006). Gli infortuni mortali (n=15) invece sono rimasti stabili e rappresentano il 15% dei casi mortali indennizzati in Piemonte nel L età degli infortunati nati all estero varia da un minimo di 15 a un massimo di 73 anni, con un valore medio (35,7 anni) più basso rispetto al totale degli infortunati (39,2 anni). Tra i lavoratori stranieri si infortunano maggiormente gli uomini (5.496), piuttosto che le donne (1.340). La durata media della prognosi è di 33,2 giorni; dei lavoratori nati all estero infortunati, 495 hanno avuto un infortunio con un contratto di lavoro presso agenzie interinali (+30% rispetto al 2006). La suddivisione degli eventi secondo il territorio di accadimento (tabella 4.9), mostra che la quota più consistente risulta tra le ASL con maggior numero di addetti: il 17% nell ASL della città di Torino e in quelle limitrofe (9% nell ASL TO3, 10% nell ASL TO4), l 8% nell ASL NO; emergono anche le ASL con attività prevalentemente agricola come l ASL CN1. Rispetto al 2006, i valori sono tutti in aumento, tranne per l ASL AL.

8 Tabella 4.9: Infortuni indennizzati occorsi a lavoratori nati all estero in Piemonte nel 2007, suddivisi per ASL di evento ASL Infortuni nati all'estero TO1 - TO % TO % TO % TO % VC 308 5% BI 165 2% NO 556 8% VCO 159 2% CN % CN % AT 370 5% AL % TOTALE REGIONE % % Analizzando le qualifiche professionali degli infortunati stranieri, sono presenti soprattutto attività di tipo manuale come operatore (1.519), muratore (791), pulitore (298) e meccanico (291). Osservando invece la distribuzione degli infortuni per comparto al quale la ditta del lavoratore appartiene, prevalgono le costruzioni (1.482), i servizi (1.395) e la metalmeccanica (1.212). Tra gli infortuni sul lavoro avvenuti nel 2007 sono stati indennizzati eventi in itinere, in leggero decremento rispetto al L argomento merita una particolare attenzione. Non si tratta, infatti, solo di infortuni stradali, in quanto le variabili che identificano la modalità di accadimento indicano anche altre situazioni: tra le più frequenti si osservano urti contro superfici di lavoro e contro parti meccaniche, piedi in fallo. Purtroppo la scarsa attendibilità delle variabili ESAW 3, che descrivono l evento, nemmeno dopo alcuni anni dall introduzione di tale metodologia, non consentono al momento l implementazione di analisi più approfondite a riguardo. Riguardo agli infortuni mortali, si possono evidenziare alcuni passaggi importanti dal Rapporto sulla ricostruzione degli infortuni mortali in Regione Piemonte - anni 2007/ Dal 2003 è attivo in Regione un Sistema di Sorveglianza sugli infortuni mortali, che permette in questo momento di avere a disposizione un primo tracciato storico rispetto agli eventi mortali, ma soprattutto una quantità di informazioni fino a prima non disponibili utili anche a descrivere linee di lavoro ai fini di programmazione. In particolare nel biennio dall incrocio delle fonti a disposizione, risulta che in Regione Piemonte si sia a conoscenza di 272 persone decedute mentre erano impegnate in attività lavorative; per la maggior parte si tratta di eventi noti ad INAIL (riconosciuti e non, come infortuni sul lavoro), più una quota di incidenti indagati solo dai Servizi di Prevenzione e ignoti ad 3 Il sistema di registrazione e codifica delle modalità di accadimento degli infortuni sul lavoro è stato proposto da EUROSTAT ed è stato adottato da INAIL, come da tutti gli organismi che raccolgono informazioni sugli infortuni professionali nei diversi paesi UE. Il nuovo sistema si colloca all interno del vasto programma di normalizzazione delle statistiche degli infortuni sul lavoro E.S.A.W. (European Statistics on Accidents at Work). La codifica dei singoli casi è stata avviata in Italia nel 2001 e attualmente si sta concludendo la fase sperimentale. 4

9 INAIL. I casi che poi il Sistema di Sorveglianza ha indagato e ricostruito riguardano 82 incidenti (che hanno coinvolto 92 infortunati), dei quali un terzo è avvenuto nel comparto costruzioni. Gli eventi si distribuiscono, secondo stratificazione provinciale, in maniera non uniforme sul territorio, con maggioranza a Cuneo e Torino. Tabella 4.10: Numero e percentuale di incidenti indagati dai Servizi che hanno condotto ad infortunio mortale suddivisi per provincia e anno di accadimento PROVINCIA DELL EVENTO TOTALE N % N % N % AL 4 11% 5 11% 9 11% AT 6 17% 6 13% 12 15% BI 3 7% 3 4% CN 10 28% 18 39% 28 34% NO 5 14% 1 2% 6 7% TO 9 25% 13 28% 22 27% VB VC 2 5% 2 2% TOTALE % % % Gli infortunati invece, tutti uomini, appartenevano per più del 30% ad aziende del comparto costruzioni, per quasi il 28% ad aziende del comparto agricoltura, caccia e silvicoltura, quindi l 11% al comparto produzione di metalli. Risultano in diminuzione i decessi di lavoratori appartenenti a ditte di piccole dimensione (<10 addetti), anche se rappresentano comunque la maggioranza in termini relativi (circa il 50 % del totale). Nel Rapporto sono disponibili numerosi indicatori descrittivi sia degli infortunati sia degli eventi, con particolare attenzione alle modalità di accadimento precisamente ricostruite e dettagliate.

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