JESUS IN HORTO ULIVARUM

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Gemma Ventura
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1 arte e preghiera. di Nikla, iconografa JESUS IN HORTO ULIVARUM (cm 50x40) Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: Pregate per non entrare in tentazione Lc 22,39-46 quaderni di galeazza PAG. 21

2 arte e preghiera Kerigma dell icona L icona Jesus in horto ulivarum è una preghiera meditativa e resa visione, mediante i simboli e i segni grafi ci, del brano dell evangelista Luca 22, Essa propone la contemplazione di un episodio della vita di Gesù relativo alla sua Passione, ma ne supera il momento storico per collocarsi fuori del tempo e dello spazio, nel perenne presente del dolore umano sempre vincolato alla vita e parte integrante della stessa. Ma, come tutte le icone, anche l icona di Gesù al Getsemani, è kerigmatica, cioè portatrice di un lieto messaggio: Gesù Cristo si fa presente in mezzo a noi, non ci abbandona nemmeno nel momento più drammatico della prova e della sofferenza, del buio della fede e della tentazione.. Egli stesso infatti, il Figlio di Dio, ha sperimentato, nella sua vera umanità, il profondo senso della paura, della solitudine e dell abbandono di fronte alla sofferenza e alla morte. Nel Cristo solo e in preda all angoscia, nella povertà più assoluta, è vivo e palpitante il lamento di ogni uomo che soffre e muore. All uomo che tenta di quietare le sue insicurezze cercando qualcosa che gli parli di Dio, è Dio stesso che risponde, con un amore che ha dell inverosimile. Dio che si è fatto uomo per amore dell uomo, vuole toccare il fondo della povertà più assoluta, vuole farsi infi nitamente debole per essere vicino ad ogni uomo solo, tradito, abbandonato dagli amici, disperato. Nell assurdo della sofferenza e del dolore innocente,il Figlio di Dio si fa offerta al Padre perché anche il patire di ogni uomo, che è suo fratello, non vada perduto, ma diventi motivo di redenzione e gloria futura nella resurrezione. E l icona ci annuncia questo mistero della fi lantropia divina. Descrizione dell icona L icona è suddivisa orizzontalmente, in tre parti. Nella fascia inferiore sono rappresentati gli Apostoli che vinti dalla stanchezza e dalle emozioni dei giorni precedenti, non riescono a vegliare per portare conforto al Maestro nell ora della grande angoscia. Essi dormono, addossati l uno all altro, ignari di ciò che sta accadendo e sordi all invito di Gesù: Pregate, per non entrare in tentazione (Lc 22,40): Nel gruppo degli Undici, l icona evidenzia Pietro che poco prima aveva professato la sua fede nel Maestro: Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte. (Lc 22,33) Egli è riconoscibile per il mantello di cui è interamente avvolto, di colore giallo, simbolo del suo primato: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa (Mt 16,18). Il più giovane degli Apostoli, il discepolo che Gesù amava, poggia il capo sulla spalla di Pietro, quasi a cercare conforto e protezione. Saranno proprio questi due discepoli i primi a correre alla tomba e a scoprire che era vuota, il mattino di Pasqua, dopo l annuncio di Maria di Magdala. PAG. 22 quaderni di galeazza

3 arte e preghiera Icona scritta per mano di Nikla a. D quaderni di galeazza PAG. 23

4 JESUS IN HORTO ULIVARUM PAG. 24 quaderni di galeazza

5 quaderni di galeazza PAG. 25

6 arte e preghiera Tecnica dell opera: tempera al tuorlo d uovo su fondo di lewkas (polvere di alabastro sciolta in colla perla). Materiali usati: Tavola di legno ricoperta con tela di lino, oro 24 carati per lo sfondo, colori di origine naturale PAG. 26 quaderni di galeazza

7 Ai piedi dell altura, alla distanza di un tiro di sasso da Gesù, assopiti per la tristezza accanto a Pietro e Giovanni, dormono Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo, Simone Cananeo e Giuda di Giacomo. Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione. (Lc 22,46) Con infi nita misericordia nei confronti della debolezza umana, Gesù invita i discepoli, e ciascuno di noi, a pregare perché nell ora della prova non soccombiamo vinti dalla disperazione. Nella fascia centrale dell icona, nel cuore della stessa, è situata l altura dell Orto degli Ulivi, dove Gesù sta pregando. Con la caratteristica struttura a gradini, illuminati dalla luce taborica che piove dall alto, essa è Tabor, calvario, elevazione, estasi. Gesù, in preda all angoscia, prega il Padre, non già in piedi, come avveniva solitamente, ma inginocchiato a terra, prostrato umilmente in atteggiamento di intensa supplica. Dal volto e dalle mani alzate in preghiera, cadono gocce di sangue: il dolore infi nitamente grande del Cristo e l angoscia mortale del suo cuore, provocano nel suo fi sico di vero uomo, questo fenomeno eccezionale che solo l evangelista Luca, da medico, annota nel suo racconto della Passione di Gesù. La terra bagnata dal sangue di Cristo sparso per la salvezza dell umanità, feconda la sua Chiesa che, nel corso dei secoli, sarà alimentata dal sangue dei martiri, da coloro che daranno testimonianza con la propria vita, accettando, con amore autentico e generoso, nelle loro carni, ciò che manca a completare la Passione di Cristo. La fascia superiore dell icona contiene ciò che simboleggia la presenza di Dio nel mistero del suo amore per l umanità, fi no al dono del suo Figlio unigenito nel sacrifi cio della Croce. arte e preghiera Nel volto di Gesù rivolto verso l alto, nell intensa preghiera al Padre, è presente il suo amore per ogni uomo che si sente disperato,solo e sfi duciato. A noi, nei momenti della prova, Gesù ripete: Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò. (Mt 11,28) Gesù è rivolto verso l angelo che il Padre gli ha mandato per confortarlo in quest ora di angoscia; protende la sue mani alzate nella supplica: Padre, se vuoi, allontana da me questo calice. Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà. (Lc 22,42) Gesù riceve il calice che l angelo gli porge, calice contenente il sangue dell alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. (Mt 26,28) A sinistra dell icona, sul pendio della montagna s innalza l albero della vita sui cui rami, a croce, il Cristo allargherà le sua braccia.. L albero della Croce unisce la terra al cielo, rappresentato dall oro dello sfondo, simbolo della luce incerata di Dio che illumina di sé ogni creatura. Il tronco, nella sua staticità, asseconda l atteggiamento, umile e prostrato del Cristo in preghiera, sembra piegarsi verso di Lui accentuando il compiersi della volontà del Padre, rappresentata dal calice offerto a Gesù dall angelo. Nella luce nascosta dei colori e dell oro dell icona è racchiuso il mistero di cui l icona stessa vuole essere simbolo: l amore infi nito di Dio per l uomo si manifesta nel sacrifi cio della Croce che diviene il trono di gloria, vincitore della morte. Io sono l Alfa e l Omega, il Primo e l Ultimo, il Principio e la Fine, Beati coloro che lavano le loro vesti nel sangue dell Agnello: avranno parte all albero della vita (Ap 22,13-14) quaderni di galeazza PAG. 27

8 arte e preghiera Il disegno geometrico aiuta l orante e chi contempla l icona a recepire il denso messaggio teologico e liturgico che essa contiene. Ogni fi gura geometrica, oltre a stabilire l equilibrio estetico ed armonico dell insieme, aiuta a cogliere il signifi cato profondo dell icona in relazione al testo sacro di cui essa diviene visione. Il cerchio è simbolo della presenza del Dio unitario nella sua perfezione e onnipotenza creatrice; Dio è ordine assoluto, Amore infi nito che si rende presente nel Figlio suo unigenito, inviato a salvare l umanità. Disegno geometrico Il triangolo con il vertice discendente simboleggia l incarnazione del Verbo di Dio perché l uomo, a sua immagine si elevi fi no a Lui: Siate santi, perché io sono santo,io, il Signore vostro Dio (Lev. 19,2; 1Pt 1,16) L arco entro il quale sono raccolti gli Undici discepoli, simboleggia la Chiesa, costituita dal Cristo, in attesa che lo Spirito Santo, che sarà effuso su di lei nella Pentecoste, le doni la forza di testimoniare il Vangelo a tutte le genti. PAG. 28 quaderni di galeazza

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