IL NUOVO QUADRO NORMATIVO PER IL TURISMO VENETO LEGGE REGIONALE 11/2013

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL NUOVO QUADRO NORMATIVO PER IL TURISMO VENETO LEGGE REGIONALE 11/2013"

Riccardo Pappalardo
7 anni fa
Visualizzazioni

1 IL NUOVO QUADRO NORMATIVO PER IL TURISMO VENETO LEGGE REGIONALE 11/2013 Tematismi Consorzi di Imprese Turistiche Organizzazione della Destinazione Informazione e Accoglienza

2 Pagina2 A giugno 2013 viene promulgata la nuova legge regionale sul turismo: LEGGE REGIONALE 14 giugno 2013, n. 11 Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto E definita dal legislatore una legge cornice, volutamente leggera, la cui tela, ossia i dettagli normativi, viene affidata alla Giunta Regionale tramite le DGR (delibere di Giunta). Il motivo sta nel fatto che modificare una DGR è molto più semplice che modificare una Legge. Introduce modifiche e novità in più comparti. Più in particolare e per quanto ci riguarda da vicino, ecco i punti salienti. TEMATISMO art. 11 Si introduce il sistema turistico tematico (STT), che sostituisce il sistema turistico locale (STL): l STT è l ambito territoriale omogeneo in termini di tipologie turistiche e specializzato in termini di presenza di risorse turistiche. Riconosce i seguenti tematismi: Venezia e laguna Dolomiti Mare e spiagge Montagna veneta Pedemontana e colli Terme Euganee e termalismo veneto Po e suo delta Lago di Garda Città d arte, centri storici, città murate e sistemi fortificati e ville venete I Comuni del Veneto non vengono più raggruppati per STL (il nostro era il 13), bensì per tematismo. A tale scopo la Giunta Regionale ha individuato per ogni Comune il tematismo di appartenenza. Un Comune può chiedere, motivandolo, di cambiare tematismo, ma occorre contiguità con altro Comune del medesimo tematismo. Insomma, non si può andare a macchia di leopardo!

3 Pagina3

4 Pagina4 I CONSORZI DI IMPRESE TURISTICHE art DGR 1361/2014 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n del 28 luglio 2014 Diventano consorzi di sole imprese private, quindi il pubblico, ove presente, deve uscire dalla compagine sociale. Assumono scopo di lucro, quindi carattere commerciale. Devono incrementare il focus della propria attività sulla commercializzazione, fermo restando che possono continuare ad intraprendere azioni promozionali e di comunicazione, purchè con risorse proprie e non regionali. Al fine di essere riconosciuti come Consorzi di Imprese Turistiche dalla Regione Veneto, e quindi partecipare alle iniziative regionali nonché avere accesso ai bandi di finanziamento, i Consorzi devono raggiungere contemporaneamente due parametri: indice di proporzionalità: numero di strutture ricettive alberghiere o all aperto con sede nell STT, iscritte al Consorzio indice di rappresentatività: media triennale delle presenze turistiche di tutte le tipologie ricettive con sede nell STT, iscritte al Consorzio (si parte dal triennio 2010/2012) I parametri numerici sono diversi in base al tematismo. Ecco quelli dei tematismi che ci interessano: Tematismo Hotel Presenze città d arte pedemontana montagna veneta Il tematismo città d arte è quello prevalente per la nostra destinazione e pertanto quello per cui il Consorzio presenterà istanza di riconoscimento. Al fine di dimostrare il possesso dei requisiti di proporzionalità e rappresentatività, il Consorzio dovrà tenere agli atti dichiarazione di ogni socio/struttura ricettiva alberghiera circa la propria media di presenze triennali, con obbligo di non divulgazione. Alla stessa Regione Veneto verrà fornito il dato aggregato.

5 Pagina5 Se non riusciremo a raggiungere i parametri come singolo Consorzio, ci uniremo ai Consorzi di Vicenza e Padova, per un unico Consorzio Città d Arte con delegazioni territoriali. Per quanto riguarda il tematismo pedemontana, stiamo già valutando l opportunità di costituire un consorzio interprovinciale Verona/Vicenza/Padova, che avrebbe in Verona Tuttintorno la sua delegazione territoriale veronese. Le imprese socie di Verona Tuttintorno rimarranno socie di quest ultimo e si iscriveranno anche al Consorzio Pedemontana, pagando tuttavia una sola quota (a Verona Tuttintorno). Scadenza per presentare istanza di riconoscimento in Regione: 28 ottobre 2014! A TAL FINE TUTTI I SOCI HOTEL RICEVERANNO IN QUESTI GIORNI LA DICHIARAZIONE DI CUI SOPRA, DA COMPILARE E RESTITUIRE AL CONSORZIO. QUESTO CI CONSENTIRA DI ACCEDERE AI FUTURI FINANZIAMENTI DELLA REGIONE VENETO, NONCHE DI PARTECIPARE ALLA GOVERNANCE TURISTICA DELLA DESTINAZIONE, SEDENDO AL TAVOLO DELLA DMO. Il Consorzio può operare anche su più tematismi oltre a quello prevalente, seppur in via residuale. Nel caso del Consorzio Pedemontana, essendo un consorzio a parte, operatività e accesso ai contributo saranno pieni. ORGANIZZAZIONE DI GESTIONE DELLA DESTINAZIONE TURISTICA (OGD o DMO) art. 9 + DGR 2286/2013 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n del 10 dicembre 2013 E il soggetto deputato al governo della destinazione turistica. Per ogni destinazione può esserci una sola OGD. Può coinvolgere soggetti pubblici e soggetti privati tra i principali players, e Verona Tuttintorno rappresenterà i privati al tavolo). Ha lo scopo di favorire la cooperazione e il coordinamento delle iniziative e delle risorse, tramite una gestione unitaria delle funzioni di informazione, accoglienza, promozione e commercializzazione.

6 Pagina6 Può assumere personalità giuridica oppure la forma del tavolo di concertazione. NELLA PROVINCIA DI VERONA SI STA LAVORANDO ALLA COSTITUZIONE DI DUE DMO GEMELLE: UNA SI OCCUPERA DELLA DESTINAZIONE LAGO DI GARDA VENETO, L ALTRA DELLA DESTINAZIONE VERONA E COMUNI DEL COMPRENSORIO CITTA D ARTE. AL TAVOLO DI QUEST ULTIMA SIEDERA ANCHE VERONA TUTTINTORNO, IN RAPPRESENTANZA DEI PROPRI SOCI. SERVIZIO DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA art DGR 2287/2013 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n del 10 dicembre 2013 E svolto da gestori pubblici o in subordine da privati. Viene svolto in via prioritaria dalla OGD, dove presente; in seconda istanza dall amministrazione comunale della destinazione, dall unione di comuni, dalla Provincia. Si individuano due forme di IAT: IAT DI DESTINAZIONE: nei quali l informazione e l accoglienza è altamente specializzata e realizzata per una destinazione turistica di rilevanza sostanziale per il turismo veneto, e riguardano, di norma, comuni ad alta vocazione turistica ; IAT DI TERRITORIO: nei quali l informazione e l accoglienza è realizzata al servizio di un territorio con località a minor impatto turistico e diverse da quelle di cui al punto I.

Documenti analoghi

Rimandi /Riferimenti. Massima / keywords. Commento /Illustrazione. DGR(5) 190_17 Pag. I

Rimandi /Riferimenti. Massima / keywords. Commento /Illustrazione. DGR(5) 190_17 Pag. I DGR(5) 190_17 Pag. I Deliberazione della Giunta Regionale Veneto n. 190 del 21 febbraio 2017 Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto. Aggiornamento dei criteri e dei parametri per la costituzione e