I Confini Dimenticati
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- Teodoro Nicolosi
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1 Rovereto, 27 novembre 2009 I Confini Dimenticati Discordanze tra mappa e stati di fatto nelle zone di alta montagna INTERVENTO DI SISTEMAZIONE CARTOGRAFICA SUL C.C. TONADICO II a cura di Stefano Girardi 1
2 Finalità della presentazione Esposizione di una delle attività in carico all Ufficio Cartografico. Considerazioni sul livello di affidabilità della cartografia catastale in zone di montagna, attraverso la presentazione di un caso di cartografia difforme dallo stato dei luoghi: il comune catastale di Tonadico II 2
3 Caratteristiche del C.C. Tonadico II Posizione Orografia Colture Proprietari 3
4 Caratteristiche del C.C. Tonadico II Posizione Orografia Colture Proprietari 4
5 Caratteristiche del C.C. Tonadico II Posizione Orografia Colture Proprietari 5
6 Caratteristiche del C.C. Tonadico II Posizione Orografia Colture Proprietari 6
7 Come emerge il problema cartografico Esigenze gestionali del Demanio Forestale. La loro Cartografia di gestione (giallo) non coincide con quella catastale (blu). Conferme e ulteriori indicazioni dell ufficio del Catasto di Fiera di Primiero. Indicazioni del Servizio Urbanistica sulle difformità dei confini Provinciali. 7
8 Come emerge il problema cartografico Sovrapposizione della Cartografia Catastale alla C.T.P. ed alle Ortofoto: Esiste in mappa una particella torrente che parte dalla sorgente di un rio e finisce sull estuario di un rio vicino, passando attraverso un dosso. 8
9 Come emerge il problema cartografico Sovrapposizione della Cartografia Catastale alla C.T.P. ed alle Ortofoto: Presso malga Vallazza la strada è visibilmente traslata ed il torrente scende divergendo rispetto all andamento reale. 9
10 Come emerge il problema cartografico Sovrapposizione della Cartografia Catastale alla C.T.P. ed alle Ortofoto: Presso loc. Paneveggio, il torrente Travignolo disegna una ansa a specchio rispetto alla realtà. 10
11 Cosa ci ha spinto ad intervenire La consapevolezza delle metodologie utilizzate per il rilievo nel La gran parte del territorio è Demanio Forestale della PAT. Poche altre proprietà per lo più pubbliche. Con i sistemi informativi territoriali non possiamo più mascherare il problema. 11
12 Descrizione dell intervento La Progettazione Definizione dell area di intervento. 12
13 Descrizione dell intervento La Progettazione Individuazione degli elementi essenziali da rilevare. Analisi sulla possibilità di ricostruire, con metodologie diverse, le linee di confine non rilevate. 13
14 Descrizione dell intervento La Progettazione Organizzazione dei rilievi pianificando gli interventi, ma soprattutto individuando dei percorsi che collegando gli obiettivi da rilevare, ottimizzino i tempi di lavoro. 14
15 Descrizione dell intervento il Rilievo Sono stati cercati e rilevati tutti i cippi storici del confine comunale evidenziati nella descrizione dei confini originaria. Solo alcuni non sono stati trovati. 15
16 Descrizione dell intervento il Rilievo Sono stati rilevati tutti i cippi di confine del demanio forestale descritti nelle cartografie di gestione. 16
17 Descrizione dell intervento il Rilievo Sono stati individuati e rilevati tutti gli edifici della zona interessata dall intervento. 17
18 Descrizione dell intervento il Rilievo Le strade ed i torrenti sono stati rilevati solo in alcuni tratti (a campione). Sono stati eseguiti dei rilievi test su oggetti presenti nel piano rilievi. 18
19 Descrizione dell intervento il Completamento Completamento del confine comunale seguendo sulla CTP gli elementi riportati nella descrizione dei confini d impianto. Recupero dei dati presenti nel Piano Rilievi, e dagli abbozzi storici. 19
20 Descrizione dell intervento il Completamento Integrazione dei confini mancanti : Esempio di una strada con un tracciato catastale che sbanda rispetto allo stato reale (in blu lo stato catastale, in viola i dati di rilievo) 20
21 Descrizione dell intervento il Completamento Integrazione dei confini mancanti : Il dato cartografico viene adattato al dato di rilievo e verificato con sovrapposizioni alla CTP ed alla Ortofoto. 21
22 Risultati Accuratezza del rilievo e di realizzazione della nuova cartografia adeguata al valore del territorio. Precisione di rilievo variabile: mediamente inferiore ai 20 cm. In situazione sfavorevoli max 2,00 m. Rilevati 1560 punti. Realizzati 4270 Ha di nuova cartografia. 22
23 Risultati Impiego di personale Attività Giornate/Persona Tecnici impiegati Programmazione - Studio Rilievo - Preparazione strumenti Restituzione dati Completamento Cartografia Totale
24 Errori originari emersi dopo l intervento: Confine provinciale nei pressi del passo Valles Differenze sui cippi n 12 e n 13 nell ordine dei 50 metri. 24
25 Errori originari emersi dopo l intervento: Limite del confine comunale fra cima Bocche e cima Iuribrutto e volgesi verso mezzogiorno sempre per la schiena del monte, ed arriva al termine + A Differenza sul cippo + A: circa 220 metri. 25
26 Errori originari emersi dopo l intervento: Limiti del demanio forestale a Col Verde Differenza media sui cippi demaniali: circa 70 metri. 26
27 Errori originari emersi dopo l intervento: Limiti del demanio forestale presso Malga Bocche 27
28 Considerazioni Le due cartografie Le due cartografie, quella in conservazione e quella rilevata ex novo, pur essendo diverse, rappresentano lo stesso territorio e la stessa volontà di intendere i confini che comunque non sono cambiati nel tempo. La nuova cartografia può dunque, in questo caso, rappresentare gli stessi diritti iscritti nella precedente. 28
29 Considerazioni La nuova montagna Negli ultimi decenni le zone di montagna sono diventate più accessibili (strade, impianti, veicoli, ecc.). Alcune hanno modificato la loro destinazione d uso, aumentando il proprio valore economico e le possibilità di sviluppo. In queste situazioni l accuratezza con la quale sono stati rilevati i confini durante l impianto, può non essere più adeguata alle nuove esigenze. 29
30 Il caso riportato è un caso limite di imperfezione cartografica. Conclusioni Accuratezza disomogenea Nel nostro territorio abbiamo altri esempi dove la cartografia, invece, è molto fedele agli stati di fatto e quindi affidabile. Ne possiamo dedurre che la rimanente parte di cartografia si distribuisce in modo graduale all interno di questi estremi in base ai fattori intervenuti durante i rilievi di impianto. 30
31 Conclusioni Questa disomogeneità ci indica che, prima di utilizzare una mappa catastale, per qualsiasi uso di tipo cartografico, è importante e fondamentale valutare l accuratezza con la quale possono essere stati rilevati e aggiornati gli elementi della cartografia in quel punto. 31
32 Grazie a chi ha partecipato alla realizzazione di questo progetto L Ufficio del Catasto di Fiera in particolare Marco Zeni e Luciano Scalet. Luigino Leonardi ed il personale del Corpo Forestale. Ma soprattutto i colleghi del Cartografico e del Geodetico: Dino Buffoni Lorenzo Battaiola Emilio Paternoster - Corrado Nardelli - Stefano Endrizzi Nicoletta Bebber Franco Chistè e Alberto Mazzurana. 32
33 Grazie per l attenzione e buon lavoro Contatti: Stefano Girardi P.A.T. - Servizio Catasto Ufficio Cartografico Tel. 0461/ stefano.girardi@provincia.tn.it 33
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