ELEMENTI DI RIFLESSIONE SUL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA /2013 (Deliberati dal Collegio Docenti del 30 settembre 2013)

Transcript

1 ELEMENTI DI RIFLESSIONE SUL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA /2013 (Deliberati dal Collegio Docenti del 30 settembre 2013) per gli adempimenti relativi al PIANO ANNUALE D INCLUSIONE (strumento per la progettazione del POF in senso inclusivo) Il Dirigente scolastico Salvatore Palvetti, con incarico triennale presso il Liceo Artistico e Musicale Statale Felice Casorati dal 1 settembre 2013, ha richiamato, nel primo Collegio docenti dell a.s , la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2013 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica e la Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, normative che hanno fornito indicazioni operative per la cura e presa in carico degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, introducendo il concetto di inclusione, estendendo a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell apprendimento, rafforzando l idea di corresponsabilità attraverso il coinvolgimento attivo dei docenti curricolari e la costituzione del Gruppo di Lavoro per l inclusione e la predisposizione del Piano annuale per l inclusività. Il Dirigente nelle successive riunioni di inizio d anno scolastico ha richiamato anche quanto espresso nella nota del MIUR del 27 giugno 2013 prot. n in merito al Piano annuale per l Inclusività (P.A.I.) che deve intendersi come un elemento di riflessione nella predisposizione del POF, non un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi: il P.A.I. è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo. A tal fine il Dirigente ha richiesto ai docenti, riuniti per dipartimenti disciplinari, di progettare la didattica per l intera classe prevedendo gli adattamenti dei propri curricoli sulla base dei livelli di competenza degli alunni, sulle loro difficoltà scolastiche, sugli alunni con BES (che comprendono le disabilità certificate, i disturbi evolutivi specifici, lo svantaggio: socio-economico, linguistico-culturale, disagio comportamentale/relazionale). Ha invitato ad adottare specifiche metodologie, capaci di restituire lo stesso contenuto rivolto all intera classe sia con adattamenti a vari livelli, che abilitano, compensano, facilitano il compito, la comprensione e (solo successivamente a tali tentativi vanificati e per gravi disabilità) dispensano dal compito, sia con approfondimenti e ricerche per sviluppare l eccellenza negli alunni. La riflessione su tale mission è partita dall analisi quantitativa degli alunni con BES, presenti nelle singole classi, attraverso l ampliamento della tradizionale analisi della situazione di partenza : Allegato 1- Analisi della situazione di della classe a cura dei coordinatori di classe, con il supporto della funzione strumentale per l inclusività, che ha provveduto, con gli altri componenti del GLI, a compilare la Rilevazione quantitativa dei BES complessiva di istituto-allegato 2. Dalla rilevazione quantitativa il GLI è passato all Analisi qualitativa del POF , di seguito riportata, per riordinare ciò che esso ha offerto e raccogliere e documentare le buone pratiche di inclusione, da potenziare e far confluire nel Piano Annuale per l Inclusività, inteso come strumento didattico per la progettazione del POF in senso inclusivo (come indicato nella Nota prot. n.5084/u Torino, 31 maggio OGGETTO: Piano Annuale per l Inclusività previsto dalla CM n. 8 del 6 marzo 2013). Per sviluppare, quindi, le modalità con le quali si concretizzerà l inclusione nel liceo Artistico e Musicale Casorati, sono state individuate, nelle azioni già in essere nell impianto dell offerta formativa del precedente a.s , ulteriori azioni progettuali di miglioramento dell inclusività nel POF

2 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (Nell indice si evidenziano le parti integrate per il miglioramento dell inclusività) Il documento integrale è visibile sul sito Cenni storici Mappe per la localizzazione L ISTRUZIONE ARTISTICA I. La nostra idea di scuola: il progetto educativo I principi fondamentali L arte come dimensione educativa L arte come atto conoscitivo L arte come capacità di pensare, progettare, predisporre e realizzare Dell interpretazione Incontrare il contemporaneo LE ATTIVITÀ D ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA PER GLI ALUNNI CON DSA L ITALIA, CULLA DELLE ARTI, E MOLTE ALTRE CULLE IL LICEO ARTISTICO E MUSICALE NEL SISTEMA FORMATIVO ITALIANO ED EUROPEO LE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO, STAGE, ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, VOLONTARIATO LA SICUREZZA AULE SPECIALI, LABORATORI E ATTREZZATURE II. Idee per la nostra scuola: curricoli, extracurricolo, organizzazione Pag IL LICEO ARTISTICO DI NUOVO ORDINAMENTO IL LICEO MUSICALE E COREUTICO Piano di studi e quadro orario settimanale del Liceo Artistico di nuovo ordinamento Piano di studi e quadro orario settimanale del Liceo Musicale e Coreutico I CORSI ORDINARI (VECCHIO ORDINAMENTO) I CORSI SPERIMENTALI LE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE I PROGETTI LA VALUTAZIONE Scala di valutazione

3 STRUMENTI DI VERIFICA E PARAMETRI DI VALUTAZIONE - PROSPETTI Lingua e letteratura italiana - I biennio artistico e musicale Lingua e letteratura straniera inglese - II biennio artistico e musicale Storia e geografia - I biennio artistico e musicale Storia - II biennio artistico e musicale Filosofia - II biennio artistico e musicale Matematica con informatica - I biennio artistico e musicale Matematica - II biennio artistico e musicale Fisica - II biennio artistico e musicale Scienze naturali - I biennio artistico e musicale Chimica - II biennio artistico Scienze motorie e sportive I e II biennio artistico e musicale Storia dell arte I e II biennio artistico e musicale Discipline grafiche e pittoriche I biennio artistico Laboratorio artistico I biennio artistico Discipline pittoriche - II biennio artistico Arti figurative Laboratorio della figurazione PITTURA - II biennio artistico Arti figurative Laboratorio della figurazione GEOMETRIA DESCRITTIVA - II biennio artistico Arti figurative Laboratorio della figurazione SCULTURA - II biennio artistico Arti figurative Discipline geometriche I biennio artistico Discipline progettuali Architettura - II biennio artistico Indirizzo Architettura e ambiente Laboratorio di Architettura GEOMETRICO - II biennio artistico Indirizzo Architettura e ambiente Laboratorio di Architettura PITTORICO - II biennio artistico Indirizzo Architettura e ambiente Laboratorio di Architettura PLASTICO - II biennio artistico Indirizzo Architettura e ambiente Discipline progettuali Design - II biennio artistico Indirizzo Design Laboratorio del Design PITTORICO - II biennio artistico Indirizzo Design Laboratorio del Design PLASTICO - II biennio artistico Indirizzo Design Discipline Plastiche e scultoree - I biennio artistico Discipline Plastiche e scultoree - II biennio artistico Indirizzo Arti figurative Esecuzione e interpretazione - I e II biennio musicale Teoria, analisi e composizione - I e II biennio musicale Tecnologie musicali - I e II biennio musicale Storia della musica - I e II biennio musicale Laboratorio di musica d insieme - I e II biennio musicale VALUTAZIONE-CORSI VECCHIO ORDINAMENTO E SPERIMENTAZIONE MICHELANGELO Anatomia artistica Chimica e laboratorio tecnologico Educazione fisica Elementi di architettura Esercitazioni di laboratorio Figura disegnata Figura modellata Filosofia Fisica Geometria descrittiva Italiano Letteratura italiana e storia Lingua e civiltà inglese Matematica Matematica e fisica Ornato disegnato

4 Ornato modellato Progettazione Progettazione Prospettiva Storia Storia dell arte LE SANZIONI DISCIPLINARI E IL VOTO DI CONDOTTA L OBBLIGO DI FREQUENZA MINIMA L orario minimo annuale di frequenza prospetto I CRITERI DI SCRUTINIO A. Criteri orientativi per l attribuzione del voto di condotta B. Criteri per l ammissione alla classe successiva nello scrutinio di giugno C. Criteri per l ammissione all Esame di Stato D. Criteri per l attribuzione del credito scolastico GLI INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO PROCEDURA IN CASO DI RINVIO DELLA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO FINALE (SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO) Analisi della situazione della classe e Rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) In riferimento alla normativa inviata in tutti i plessi, direttiva ministeriale del 27/12/2012 e della Circolare Ministeriale n 8/2013, si ricorda che gli alunni con BES sono: a) alunni in situazione di disabilità (regolarmente certificata), b) alunni con D.S.A. (regolarmente certificato); c) alunni con certificazione medica attestante altri Disturbi Evolutivi Specifici, quali: disprassia, disturbo del linguaggio (verbale o non verbale), funzionamento cognitivo limite, ADHD o spettro autistico di tipo lieve, che non sono stati ricompresi nelle precedenti categorie a o b (cioè che non hanno già o è in corso di redazione un PEI o un PDP da DSA); d) alunni con situazione di svantaggio socio-culturale o linguistico risultante da una documentazione, in possesso della scuola, rilasciata da soggetti quali: servizi sociali, ente locale, ASL, casa-famiglia etc; e) alunni con situazione di svantaggio socio-culturale o linguistico, ancorché privi di documentazione, che tuttavia il consiglio di classe ritiene destinatari di interventi individualizzati/personalizzati, strumenti compensativi o misure dispensative da dichiarare in un PDP. Si ricorda anche che a favore degli alunni di cui ai punti b e c, per i quali la certificazione medica è in corso di elaborazione e sussistono fondati motivi perchè questa venga consegnata entro breve tempo, ai sensi della CM 8/2013, si dovrà procedere comunque alla rilevazione e redazione del PDP.

5 Si richiede quindi di evidenziare nell analisi delle situazioni delle classi i dati richiesti nella tabella seguente da compilare nell Allegato 1 Rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) (ESEMPIO compilazione Allegato 1) Cod. alunno TIPO DI B.E.S. PEI/PDP motivazione El 1 disabilità redatto certificazione medica consegnata alla scuola El 3 dislessia da redigere certificazione medica in corso di elaborazione El 14 disprassia da redigere certificazione medica consegnata alla scuola El 17 El 20 El 21 disagio socio economico disagio socio economico non conoscenza lingua italiana da redigere segnalazione dei servizi sociali comunali da redigere grave condizione di disagio sociale, caratterizzata da numerose assenze, scarsa motivazione allo studio e gravi lacune, tale da determinare la necessità di un percorso individualizzato e personalizzato, misure dispensative e strumenti compensativi. da redigere verbalizzazione consiglio classe del... El 23 non conoscenza lingua italiana da redigere grave condizione di non conoscenza della lingua italiana tale da determinare la necessità di un percorso individualizzato e personalizzato, misure dispensative e strumenti compensativi Per gli alunni per i quali il PEI/PDP deve essere ancora da redigere, questo verrà approvato in una seduta successiva e firmato da tutti soggetti indicati dalla CM 8/2013. NB: Una volta effettuata la rilevazione, l allegato 1 va consegnato in Direzione, per il tramite del referente BES di sede. PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITA Tutte le rilevazioni con i BES - Allegato 1 verranno raccolte allo scopo di predisporre il Piano Annuale per l Inclusività (PAI), previsto sempre nella normativa. Il predetto PAI ( Allegato 2) sarà inoltrato dal Dirigente Scolastico all Ufficio Scolastico Territoriale e poi all Ufficio Scolastico Regionale, entro il 30 settembre 2013

6 Allegato 1 Rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) CLASSE.. SEDE.TOTALE ALUNNI Cod. alunno TIPO DI B.E.S. PEI/PDP motivazione Altre segnalazioni problematiche della classe: Il coordinatore di classe: L insegnante di sostegno: Visto del referente BES:.

7 Allegato 2 Rilevazione dei BES complessiva di istituto Scuola a.s. Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica N PEI redatti dai GLHO N di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

8 B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

9 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti Attraverso Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Sì / No Assistenza alunni disabili D. Coinvolgimento personale ATA Progetti di inclusione / laboratori integrati Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell età evolutiva E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e Accordi di programma / protocolli di intesa

10 formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati G. Rapporti con privato sociale e volontariato Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 H. Formazione docenti Psicologia e psicopatologia dell età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

11 Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

12 Parte II Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

13 Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione in data Deliberato dal Collegio dei Docenti in data Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.)

14 Nota prot. n.5084/u Torino, 31 maggio 2013 OGGETTO: Piano Annuale per l Inclusività previsto dalla CM n. 8 del 6 marzo Il Piano Annuale per l Inclusività può essere inteso come strumento con valenza didattica, utile a fare emergere nel POF la mission e la vision inclusiva della scuola. Per l avvio del prossimo anno scolastico 2013/2014, si suggerisce alle istituzioni scolastiche il seguente possibile percorso operativo: Strutturazione del POF con l indicazione dei previsti interventi di personalizzazione dell insegnamento, di tutela delle fragilità, di interventi di riduzione delle condizioni di rischio con l inserimento di obiettivi misurabili periodicamente. Definizione delle programmazioni personalizzate entro il primo bimestre di scuola. Definizione collegiale delle modalità di verifica e degli strumenti organizzatori dei piani didattici personalizzati e del Piano Annuale per l Inclusività, eventualmente in formato elettronico e l individuazione di un referente cui affidare l inserimento di tali dati. Il Piano Annuale per l Inclusività dovrà pervenire allo scrivente Ufficio, esclusivamente in formato elettronico, all'indirizzo inclusione@istruzionepiemonte.it entro il termine del 30 settembre Si richiamano anche la nota prot del 27 febbraio 2013 che disciplina le modalità di certificazione degli alunni disabili e la nota prot. n del 19 aprile 2013 con cui erano stati trasmessi la direttiva e la circolare ministeriale.