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- Agnolo Castaldo
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1 Un esempio per determinare l accoppiamento; Prima di definire l accoppiamento l allevatore deve individuare l obbiettivo genetico che vuole raggiungere ed i criteri per misurarlo. I caratteri che formano gli obbiettivi dell allevatore possono essere raggruppati in tre categorie: - Caratteri morfologici - Caratteri lavorativi - Caratteri comportamentali L obbiettivo della selezione deve essere un obbiettivo: preciso, semplice e misurabile fenotipicamente. L obbiettivo non può essere composto da tanti elementi perché sarebbe impossibile la loro misurazione, se ad esempio il nostro obbiettivo è di tipo lavorativo dovremmo definire una, due caratteristiche lavorative come obbiettivo e selezionare gli accoppiamenti per tali caratteristiche. Le altre caratteristiche avranno una importanza sussidiaria e saranno valutate solo nei nuovi soggetti come elementi che non si discostano dallo standard morfologico di razza. Per stabilire l obbiettivo dobbiamo avere evidenza delle qualità che andiamo cercando nel cane e conoscere le fattrici che l allevatore ha a disposizione. L obbiettivo per un allevatore di cani da ferma per la caccia potrebbe essere quello di ottenere soggetti con spiccate doti venatorie come avidità, buona resistenza al lavoro, senza particolari paure che potrebbero essere negative nei confronti dello sparo e/o possedere un buon collegamento con il conduttore. Diverso potrebbe essere l obbiettivo per un allevatore di cani da ferma per prove a grande cerca, in questo caso alcune doti saranno simili alle precedenti ma altre diverse ad esempio avrà meno importanza il collegamento con il conduttore ed avrà maggiore importanza una mentalità che porti il cane ad una cerca ampia ed in profondità ai lati, un galoppo veloce e costante. Di contro un allevatore che invece vuole selezionare per standard morfologico darà meno importanza a caratteri quali l avidità venatoria, resistenza sul lavoro, timidezza nei confronti dello sparo e maggiore attenzione a caratteri quali la tessitura del manto, l altezza al garrese, la forma della testa, ecc.. Le fasi in cui può svilupparsi il processo per individuare l eventuale stallone possono - Riproduzione riservata - 1
2 essere così suddivise: Fase 1) Individuazione dei caratteri di selezione obbiettivo. In questa fase l allevatore sceglie l impronta da dare alla selezione e conseguentemente stabilisce gli obbiettivi e la loro misurazione. Se l allevatore desidera privilegiare il lavoro selezionerà per caratteri lavorativi, se desidera selezionare per caratteri morfologici selezionerà per tali caratteri. Certamente per qualunque tipo di selezione non dovrà mai perdere di vista l aderenza allo standard di razza del cane sia come morfologia che come lavoro. L allevatore alleva una razza da ferma per la caccia ha come obbiettivo la selezione per tipicità nel lavoro. Potrà dare priorità alle capacità di collegamento che il cane ha con l uomo, alla resistenza, alla volontà di cercare la preda, alle capacità olfattive, al modo di muoversi e di eseguire e concludere il lavoro. Fase 2) Individuazione del carattere da selezionare. In questa fase dobbiamo stabilire con quale criterio dobbiamo giudicare le caratteristiche oggetto di selezione, il criterio dovrà essere funzionale alle scelte definite nella fase 1). Se l allevatore si è posto come obbiettivo di selezionare per caratteristiche lavorative darà maggiore importanza a tali qualità. La selezione non può mai essere fatta su molteplici caratteristiche ma devono essere individuate poche capacità e doti che l allevatore ritiene di perseguire, per questo dovrà stabilire il peso dei vari elementi di selezione scelti. L allevatore che alleva una razza da ferma per la caccia decide che nella sua selezione deve dare maggiore importanza al collegamento con l uomo ed alla tipicità nella corsa. Fase 3) Analisi degli avi Per stabilire un accoppiamento devono essere valutati gli avi presenti in ciascun pedigree. La valutazione può avere segno positivo o negativo. Se vi è impossibilità di valutazione al soggetto non deve essere attribuito alcun valore. La valutazione deve tenere presente gli obbiettivi dell allevamento ovvero, se l allevatore persegue come obbiettivo il lavoro terrà più conto dei risultati ottenuti in prove di lavoro dei soggetti presenti nel pedigree che in quelle di bellezza, se il cane è conosciuto terrà più conto - Riproduzione riservata - 2
3 dell attitudine lavorativa rispetto ad altre attitudini. Per quanto detto in precedenza la valutazione di un soggetto è soggettiva per ciascun allevatore. Questa fase è la più complessa ma ha notevole importanza perchè da essa scaturirà l accoppiamento. Tutti i soggetti presenti nel pedigree devono essere valutati, questa valutazione è resa difficile perché nel pedigree sicuramente figureranno soggetti che l allevatore non ha potuto vedere e valutare. Nel caso di un allevatore che ha come obbiettivo di selezione il lavoro la valutazione per i soggetti che non conosce potrà essere basata sulla verifica di fotografie o filmati, sulla conoscenza dell obbiettivo perseguito da quell allevatore, sulle tipologie di qualifiche ottenute da quel cane. L allevatore potrebbe pertanto attribuire a ciascun soggetto un valore riproduttivo dando un punteggio da -10 a +10 per ogni caratteristica. Esempio di attribuzione di punteggio ad un soggetto: Morfologia +6 Titoli di lavoro +7 Allevamento +5 Valutazione personale -5 Nell esempio a quel soggetto l allevatore ha attribuito un valore morfologico appena sufficiente, un valore lavorativo buono, un valore al suo allevatore insufficiente ed una valutazione personale negativa, il valore attribuito a quel soggetto è pari a Fase 4) Definizione dei moltiplicatori di valutazione L allevatore dovrà stabilire quale peso dovrà avere nella valutazione ciascun valore genetico calcolato. Il moltiplicatore serve a dare maggior peso ad un carattere di selezione rispetto ad altri senza però tralasciare i restanti caratteri determinati. Per definire una rosa di stalloni l allevatore ha stabilito di utilizzare i seguenti parametri: a) Rapporto peso genetico soggetti presenti in padre/madre; b) Numero soggetti con più presenze in padre/madre c) Valore genetico dei soggetti presenti nelle ultime 7 generazioni d) Valore pedigree dei cuccioli e) Tasso di consanguineità - Riproduzione riservata - 3
4 f) Tasso di consanguineità totale Ai parametri come sopra stabiliti l allevatore stabilisce di attribuire i seguenti moltiplicatori per aumentare nella valutazione il peso di ciascun parametro: a) Rapporto peso genetico soggetti presenti in padre/madre; 1 b) Numero soggetti con più presenze in padre/madre; 1 c) Valore genetico dei soggetti presenti nelle ultime 7 generazioni; 2 d) Valore pedigree dei cuccioli; 3 e) Tasso di consanguineità; 4 f) Tasso di consanguineità totale: 4 Fase 5 ) Calcolo dello Z-score ; Il metodo sopra descritto può essere utilizzato per individuare una rosa di stalloni in modo oggettivo. La scelta definitiva da effettuarsi entro la rosa dei candidati, che con l applicazione del calcolo oggettivo viene ristretta ed origina la fase soggettiva dove il criterio risiede tutto nella valutazione che l allevatore darà ai soggetti rimasti ed eventualmente ai loro ascendenti e discendenti. Esempio pratico: Un allevatore deve stabilire tra una rosa di 6 stalloni quelli che hanno oggettivamente le caratteristiche più adatte al miglioramento genetico dell allevamento. In funzione degli obbiettivi l allevatore ha definito i seguenti indici: Parametri Stallone A Stallone B Stallone C Stallone D Stallone E Stallone F Rapporto peso genetico soggetti in padre/madre 9,64% 20,05% 22,14% 20,05% 20,83% 9,64% Questo valore è un sotto sistema di calcolo della consanguineità. Un valore basso di questo rapporto indica un minor peso genetico degli avi presenti nel padre nella madre. Posizione A questo parametro l allevatore non dà una grande importanza pur tenendone conto. Il moltiplicatore che applica è 1 Punteggio Numero Riproduzione riservata - 4
5 soggetti con più presenze in padre e madre Questo parametro i soggetti ripetuti nell albero genetico. Più un soggetto è ripetuto più sono fissati i caratteri positivi e negativi di quel soggetto nella discendenza. Più è alto il numero più sono i soggetti ripetuti nella discendenza. Un valore basso indica una maggiore varietà di soggetti. Posizione A questo parametro l allevatore non dà una grande importanza pur tenendone conto. Il moltiplicatore che applica è 1 Punteggio Valore genetico avi 17,20 15,20 16,05 17,80 17,20 15,90 del padre Questo valore è la somma del valore genetico attribuito a ciascun avo moltiplicato il peso genetico dell avo stesso nel pedigree. Maggiore è il peso genetico maggiore sarà la valutazione del soggetto. Il valore è dato dalla somma della valutazione genetica degli avi per il peso genetico degli stessi nel soggetto. Posizione A questo indicatore l allevatore ha stabilito di dare un maggior peso nella valutazione pertanto al punteggio ottenuto decide di applicare un moltiplicatore pari 2. Punteggio Valore genetico dei cuccioli 0,1760 0,3125 0,2844 0,1781 0,3188 0,2771 Questo valore è la somma del valore genetico attribuito a ciascun avo presente nel pedigree dei futuri cuccioli viene calcolato moltiplicato il peso genetico dell avo stesso nel pedigree. Maggiore è il peso genetico maggiore sarà la valutazione del soggetto. Il valore è dato dalla somma della valutazione genetica degli avi per il peso genetico degli stessi nel soggetto. Posizione A questo indicatore l allevatore ha stabilito di dare un maggior peso nella valutazione pertanto al punteggio ottenuto decide di applicare un moltiplicatore pari 3. Punteggio Somma posizioni Somma punteggi L accoppiamenti con il punteggio più alto è quello che presenta le caratteristiche più conformi al miglioramento genetico che si è posto come obbiettivo l allevatore. - Riproduzione riservata - 5
6 Con questa prima valutazione l allevatore potrà restringere la propria scelta tra un numero ristretto di stalloni con la consapevolezza di aver scelto quei soggetti con le caratteristiche più affini ai propri obbiettivi. Fase 6 ) La scelta; La scelta finale dello stallone sarà per ultimo improntata ad una valutazione soggettiva e potrà essere influenzata: - Prezzo della monta - Distanza dello stallone - Fattore fenotipico del soggetto - Fattore caratteriale del soggetto - Altre caratteristiche ben individuate e conosciute - Riproduzione riservata - 6
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