Il colloquio nel servizio sociale professionale: prospettive teoriche, metodologiche e applicative. Riferimenti al Codice Deontologico

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1 Il colloquio nel servizio sociale professionale: prospettive teoriche, metodologiche e applicative. Riferimenti al Codice Deontologico Ordine assistenti sociali Consiglio Regionale d Abruzzo San Salvo- Chieti-25 novembre 2011

2 IL COLLOQUIO PROFESSIONALE La preparazione del colloquio Lo svolgimento del colloquio La documentazione

3 le informazioni da dare la scelta dell ambiente la definizione dei tempi la definizione degli obiettivi le informazioni da ricercare la predisposizione di supporti le aree da sondare la convocazione La preparazione del colloquio prevede il coinvolgimento di altre persone o operatori

4 Lo svolgimento del colloquio La fase iniziale Il corpo centrale Conclusione

5 La fase iniziale - Accogliere l utente - Esplicitare gli obiettivi del colloquio - Definire il contesto relazionale - Sintesi di quanto avvenuto - Restituire il processo avviato Il corpo centrale - Mantenere il tema - Riformulare i contenuti Conclusione -Ricapitolare i contenuti emersi -Concludere il tema - Prendere accordi

6 La documentazione due possono essere gli obiettivi della registrazione per l operatore come supporto metodologico alla correttezza del processo di aiuto per i colleghi per comprendere gli elementi significativi utili per orientarsi e proseguire l interventi

7 la documentazione deve contenere lo svolgimento del colloquio la comunicazione non verbale gli aspetti di relazione sia nei confronti dell operatore che nei confronti del servizio le decisioni assunte gli accordi presi le conclusioni

8 Il colloquio nel processo di aiuto 1. Il primo contatto 2. Il primo colloquio 3. La valutazione preliminare 4. Il contratto 5. La verifica 6. La conclusione * analisi della domanda * raccolta informazioni * la formulazione delle ipotesi

9 Il primo contatto è lo spazio fisico e mentale in cui si crea l aggancio tra operatore e utente obiettivi specifici Capire la domanda ed il problema Favorire l aggancio con l utente Sviluppare sentimenti di fiducia nei confronti del servizio Porre le basi di quella che sarà la relazione di aiuto Definire i modi e i tempi della presa in carico o dell invio Cercare la presenza o meno di un inviante

10 2. Il primo colloquio Il termine primo colloquio esprime un concetto evolutivo o trasformazionale, nel senso che, a una persona R, mentre passa da un universo a un altro, dall universo del suo contesto di vita abituale all universo del contesto del primo colloquio può essere data oppure no l occasione di soffermarsi in uno spazio e in un tempo particolari, quelli appunto del primo colloquio, nei quali R può modificare il suo orientamento in un verso piuttosto che in un altro. ( G.P. Lai 1976)

11 Va inteso come un momento autonomo, sganciato dalle spinte del passato e dai richiami del futuro, uno spazio di pausa fra un prima e un dopo, in cui tutto può accadere; e diventa un primo colloquio solo quando l operatore A è disposto ad accettare che tutto vi possa accadere, e ad accompagnare il suo interlocutore R nel viaggio, breve o lungo, per contrade che R, forse non ha mai percorso. (G. P. Lai 1976)

12 Il primo colloquio si differenzia dal primo contatto per l obiettivo esplicito e per l aspettativa di risultato sul problema e non sulla domanda

13 obiettivi: comprendere:»chi è l utente»quale èil suo problema»quali aspetti caratterizzano il gioco relazionale aiutare l utente a riformulare la domanda

14 Nel primo colloquio si fa una prima ipotesi di progetto, si predispone la definizione del contratto

15 NEL PRIMO COLLOQUIO A. analisi della domanda B. raccolta informazioni C.formula zione delle ipotesi

16 A. analisi della domanda significa allargare il campo di osservazione fino ad includere gli elementi che riteniamo più significativi

17 vuole dire rispondere ad interrogativi chi chiede cosa chiede perchée come viene richiesto aiuto da chi èstato inviato, da chi ha avuto informazioni sul servizio

18 perché questo problema è stato portato al servizio perché in questo momento a quale scopo da quanto tempo esiste il problema come èstato affrontato in passato o come pensa l utente di poterlo affrontare ora quali sono le aspettative dell utente

19 B. raccolta informazioni l interesse dell operatore èquello di porre l attenzione su due aspetti della comunicazione

20 ciò che viene dichiarato ciò che osserviamo il compito è quello di comprendere le incongruenze, le congruenze, le coincidenze fra questi due aspetti

21 rilevare e dare informazioni per raccogliere le informazioni l assistente sociale deve adottare un scheda di rilevazione, specifica del contesto lavorativo di appartenenza

22 verificare l ipotesi significa C. formulazione delle ipotesi * riflettere sui dati raccolti * connetterli * considerare le proprie posizioni * costruire domande che possano aiutare nel processo di comprensione della domanda di aiuto

23 1. Il primo contatto 2. Il primo colloquio 3. La valutazione preliminare 4. Il contratto 5. La verifica 6. La conclusione 3. La valutazione preliminare obiettivo specifico * restituire all utente gli elementi di valutazione * illustrare i passi ed i motivi che sostengono la valutazione * richiedere continue verifiche rispetto agli intenti ed alle piste operative * sviluppare un continuo confronto

24 la procedura professionale nella valutazione a chi comunicare questa valutazione con chi effettuare il colloquio a chi verràinviata la valutazione quali aspetti di quanto discusso con l utente verranno inseriti nella relazione

25 4. IL CONTRATTO èun impegno chiaro -sia per l'operatore che mette in campo delle risorse -sia per l'utente che viene riconosciuto come soggetto attivo del processo di aiuto

26 Il contratto in Analisi Transazionale èquello che, si basa su un consenso e impegno reciproco e che sia reso esplicito da una dichiarazione di intenti che coinvolga entrambi i soggetti della relazione, corrispettivo valido, competenza e scopo lecito. Il contratto non èmai un punto di arrivo definitivo ma un punto di partenza, l elemento di definizione del contratto èil processo dinamico (D.Ranci)

27 L elemento di processo, trattamento contrattuale si esprime operativamente nella domanda perché sono qui, domanda a cui sono chiamati a rispondere i soggetti della relazione. (A. Rotondo Maggiora)

28 coltivare un atteggiamento contrattuale, consente di tenere aperte le porte all altro (A. Rotondo Maggiora) Holloway afferma: il processo contrattuale analitico transazionale serve innanzitutto ad evitare lo stabilirsi di una relazione di dipendenza tra clinico e cliente, cosa che potrebbe allontanare e precludere il cambiamento

29 Il contratto èuno strumento importante per definire un accordo tra assistente sociale e utente -chiarire il problema, - esplicitare gli obiettivi da raggiungere - definire i compiti di ciascuno

30 L operatore può definire un contratto chiaro solo dopo aver: raccolto informazioni fatto una corretta valutazione decodificato i segnali di richiesta costruito mentalmente alcune ipotesi di funzionamento della persona e del suo sistema valutato i vincoli e le risorse degli attori coinvolti

31 Nel contratto si definiscono chiaramente gli impegni reciproci Attraverso questo intervento il protagonista della soluzione del problema èl utente.

32 quello che il bruco chiama fine del mondo il mondo chiama farfalla G. Carofiglio Testimone inconsapevole, Sellerio Editore, 2007

33 5. LA VERIFICA E VALUTAZIONE DEI RISULTATI l attività di verifica è trasversale rispetto al processo metodologico, vi sono quindi dei momenti, fissati a livello di progetto, che richiedono di effettuare un colloquio avente obiettivi specifici

34 cosa verificare obiettivi specifici come sono stati mantenuti gli impegni assunti sulla base del contratto quali gli esiti delle azioni dell utente come sono state utilizzate le risorse quali altre risorse potrebbero essere attivate obiettivo generale * sostenere l utente nel processo avviato * sviluppare la sua autonomia e responsabilità

35 6. CONCLUSIONE I colloqui per la conclusione aiutano l utente a capire e interiorizzare la sequenza logica dei passi effettuati La conclusione sancisce il passaggio da un prima ad un dopo a prescindere dai risultati

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