La campagna di vaccinazione: la trasparenza della comunicazione

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1 Il papilloma virus (HPV) a Trieste: miglioramento dell'accessibilità e della copertura Trieste, 18 ottobre 2011 La campagna di vaccinazione: la trasparenza della comunicazione 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 1

2 La comunicazione sulla vaccinazione HPV deve fare i conti con... La confusione comunicativa La molteplicità dei punti di vista 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 2

3 Cosa fare? Capire e fare chiarezza sulla correttezza dei contenuti e sugli obiettivi di sanità pubblica 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 3

4 Obiettivo primario Prevenzione del carcinoma del collo dell'utero 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 4

5 Obiettivi secondari Indurre la migliore risposta immunitaria Rafforzare la promozione dei programmi di screening Affrontare la prevenzione delle MST Affrontare le tematiche riguardanti la sessualità e il dialogo tra genitori e figlie Approfondire le competenze comunicativorelazionali e di counselling 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 5

6 Cosa fare? Approfondire le conoscenze scientifiche sull'infezione e sulla vaccinazione Approfondire le conoscenze del target dell'intervento Far emergere eventuali messaggi confusi Applicare le proprie competenze comunicative e di counselling 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 6

7 Cosa fare? Definire gli obiettivi comunicativi Creare le condizioni di scambio ed incontro tra le figure professionali Pianificare la comunicazione 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 7

8 Obiettivi comunicativi Obiettivi conoscitivi migliorare Le conoscenze Obiettivi orientati agli atteggiamenti e Ai comportamenti 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 8

9 La comunicazione è diversa dall'informazione generalizzata La comunicazione è un processo relazionale 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 9

10 La comunicazione non si improvvisa, ma va pianificata Processo strategico globale Aproccio integrato tra le diverse figure per migliorare la qualità dell'informazione e le opportunità di una scelta consapevole 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 10

11 La strategia comunicativa deve porre attenzione alla Comunicazione interna tra operatori sanitari e Comunicazione esterna soggetti istituzionali e sociali 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 11

12 Per comunicare efficacemente è necessario definire Chi comunica (operatore e servizio) A chi (target) Cosa (messaggio) Come (mezzo e linguaggio) Quando (tempi) Dove (contesto) Perchè 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 12

13 I soggetti coinvolti Le istituzioni Gli operatori I cittadini I media Gli amministratori locali I gruppi di interesse 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 13

14 Chi sono i cittadini? Persone che vivono in un territorio, in un determinato periodo storico e in un certo contesto sociale 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 14

15 Un conto è dire i cittadini, un conto è dire... Le adolescenti 12 enni Le adolescenti 15 enni Gli adolescenti Le donne adulte I genitori Le madri 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 15

16 Cosa vogliamo dire? Contenuto del messaggio Chiaro Completo Corretto Omogeneo Generalizzato/personalizzato 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 16

17 Messaggio efficace È compreso linguaggio adatto al target Acquista significato per le persone alle quali è rivolto Attiva cambiamenti comportamentali nelle persone alle quali è rivolto 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 17

18 Linguaggio adeguato Scelta della terminologia Scelta del livello di complessità Scelta degli esempi 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 18

19 Linguaggio inadeguato sopravvalutazione/svalutazione delle conoscenze del target 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 19

20 La scelta del mezzo è in funzione... Dell'obiettivo della comunicazione Dei destinatari Delle disponibilità economiche Delle risorse Dei tempi Dell'abitudine/disabitudine 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 20

21 Come lo diciamo? Mezzi di comunicazione indiretta: opuscoli, lettere, mass media, internet Mezzi di comunicazione diretta: colloquio telefonico, faccia a faccia 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 21

22 Comunicazione indiretta Comunicazione unidirezionale 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 22

23 Comunicazione diretta colloquio telefonico Comunicazione a due vie comunicazione verbale e paraverbale 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 23

24 Comunicazione diretta colloquio faccia a faccia Comunicazione a tre vie: verbale, paraverbale e non verbale 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 24

25 Le interazioni vengono stabilite, sostenute e interrotte dai segnali non verbali e paraverbali... Infatti il non verbale e il paraverbale possono fornire fino al 70 % del contenuto del messaggio 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 25

26 Quando lo diciamo? Scelta del momento per iniziare ad informare la popolazione Data d'inizio e termine di una campagna informativa La pianificazione delle risposte di un numero verde predisposto Tempo dedicato alla persona in un colloquio vaccinale faccia a faccia o telefonico 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 26

27 Dove lo diciamo? Contesto esterno - dimensione spaziotemporale Contesto interno - dimensione interna 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 27

28 Contesto esterno... fare attenzione alle barriere all'ascolto Contesto interno... riflettere su se stessi 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 28

29 Perchè lo diciamo? Per migliorare le conoscenze Per attivare processi di consapevolezza Per raggiungere gli obiettivi comunicativi Per fare prevenzione Per rispondere a un bisogno Per creare relazioni 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 29

30 Il contesto vaccinale HPV Novità della vaccinazione Livello di conoscenza sull'hpv Necessità di vaccinare ragazze in età pediatrica Argomento riguardante la sfera della sessualità Comunicazione volta ad adolescenti e genitori Collaborazione tra le figure professionali 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 30

31 L'operatore sanitario Non può prescindere da quello che le persone sanno Si trova ad affrontare aspetti riguardanti l'area della sessualità Applica le abilità di counselling per facilitare la relazione con le persone 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 31

32 Il counselling......un intervento di promozione della salute e di prevenzione della malattia che ha come scopo l'attivazione delle risorse della persona... 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 32

33 Attraverso il counselling... È possibile strutturare la relazione professionale interpersonale in modo strategico e non improvvisato 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 33

34 L'ascolto empatico.....comprendere e restituire la comprensione..comprendere le richieste, i bisogni..comprendere il livello delle conoscenze..entrare in contatto con le emozioni 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 34

35 Scopo dell'intervento di counselling vaccinale Informare in modo personalizzato Chiarire e condividere le informazioni Sviluppare la consapevolezza sui rischi e benefici della vaccinazione Valorizzare le risorse, l'autonomia Esplorare le soluzioni possibili Identificare un obiettivo realistico Facilitare le decisioni Valorizzare l'importanza del consenso o dissenso informato 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 35

36 Strategia: i passi fondamentali Accogliere Predisporsi all'attenzione e all'ascolto attivo Chiarire cosa la persona sa Facilitare l'esplicitazione di dubbi.. Lasciare spazio ai vissuti Comunicare comprensione empatica Verificare quanto e cosa la persona ha compreso 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 36

37 Strategia: i passi fondamentali Ipotizzare le eventuali alternative di scelta Aiutare la persona a esprimere la sua scelta Identificare e concordare l'obiettivo da ragiungere Riassumere Verificare quanto e cosa la persona ha compreso concludere 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 37

38 L'operatore con abilità di counselling ha l'opportunità di... Fornire informazioni aggiornate e personalizzate Verificare che le informazioni siano ascoltate e comprese Porre attenzione e prendersi cura della componente emotiva Facilitare la persona ad attivare processi decisionali autonomi 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 38

39 Finalmente è finita! 18/10/2011 a.s. Barbara Ban 39

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