L intervento di counselling nella comunicazione pre e post test
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- Daniele Scognamiglio
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1 L intervento di counselling nella comunicazione pre e post test Direzione Sanità Pubblica - Settore Igiene e Sanità Pubblica Torino I Edizione 5-7 luglio 2006 L intervento di counselling nell infezione da HIV: definizione, scopo, strategie Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e 1981 Primi casi di AIDS e di altre manifestazioni cliniche dell infezione da HIV negli Stati Uniti Necessità di organizzare programmi di prevenzione e assistenza adeguati L intervento di counselling assume fin dall inizio un ruolo rilevente 1990 CNLA Piano di Formazione HIV Per gli operatori socio-sanitari L OMS stile le linee guida per il counselling HIV/AIDS 1
2 L infezione da HIV è un rischio per la salute L AIDS è una malattia cronica Strategie di Prevenzione efficaci Interventi assistenziali adeguati Comunicazione del rischio Strategie e mezzi differenziati Integrazione degli interventi, delle figure professionali e dei servizi Continuum assistenziale integrato per le persone con infezione da HIV/AIDS (WHO/GPA,1993) Assistenza medica Assistenza infermieristica Persona con infezione da HIV/AIDS Supporto sociale 2
3 Continuum assistenziale integrato per le persone con infezione da HIV/AIDS (WHO/GPA,1993) Assistenza medica Assistenza infermieristica Persona con infezione da HIV/AIDS Educazione sanitaria Campagne informative Media Siti internet Supporto sociale Come affrontare il rischio d infezione da HIV Collaborazione integrata Medici di Medicina Generale Distretti sanitari Rischio d infezione da HIV Associazioni di volontariato ONG Aziende ospedaliere 3
4 Colloquio faccia a faccia Comunicazione a tre vie (comunicazione verbale, paraverbale, non verbale) Emittente Ricevente Le competenze di base del counselling possono essere utili per formulare messaggi efficaci AUDIO E VIDEO Counseling Dicitura proveniente dagli USA (prima metà del 900) American Psychological Association Attività di orientamento psicologico, sociale e personale. Metodologia di orientamento vocazionale per assistere i giovani alla scelta e alla decisione scolastica e professionale Dicitura proveniente dalla lingua anglosassone Il counselling approda in Europa negli anni 70, attraverso la Gran Bretagna, sia come servizio di orientamento pedagogico che come strumento di supporto nei servizi sociali e nel volontariato British Association for Counseling (BAC), 1976 European Association for Counseling (EAC),
5 Cosa è il counselling Cosa significa fare un intervento di counselling per un operatore impegnato in ambito sociosanitario Distinzione tra professionale Corretta applicazione di competenze di base del counselling Il in ambito socio-sanitario sanitario Il counselling è una miscela di qualità personali, abilità pratiche e comportamentali interpersonali verbali e non verbali, che si combinano a formare un particolare aspetto dell aiuto dei professionisti in campo sanitario (P.Burnard 1992) 5
6 Il in ambito socio-sanitario sanitario Il counselling è un intervento di promozione della salute e di prevenzione della malattia, di supporto nel percorso di malattia per favorire la consapevolezza, la compliance ai trattamenti e l adattamento funzionale Il in ambito socio-sanitario sanitario È un processo relazionale di tipo professionale che coinvolge un operatore socio-sanitario e una persona che sente il bisogno di essere aiutata a risolvere un problema o a prendere una decisione (Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano) L intervento si focalizza sul problema emergente 6
7 Il in ambito socio-sanitario sanitario L intervento si fonda sull ascolto, il supporto e su principi peculiari ed è caratterizzato dall utilizzo da parte dell operatore di qualità personali, di conoscenze specifiche, nonché di abilità e strategie comunicative e relazionali (Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano) Il in ambito socio-sanitario sanitario L intervento è finalizzato all attivazione e alla riorganizzazione delle risorse personali dell individuo al fine di rendere possibili scelte e cambiamenti in situazioni percepite come difficili dalla persona stessa, nel pieno rispetto dei suoi valori e delle sue capacità di autodeterminazione (Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano) 7
8 Scopo dell intervento di counselling Attivare e riorganizzare le risorse personali interne ed esterne in ambito sociosanitario Affrontare in modo attivo problemi e difficoltà che lo riguardano Rendere possibili scelte in situazioni percepite come complesse dall individuo stesso Superamento di un intervento improvvisato dal punto di vista comunicativo-relazionale in ambito sociosanitario Buona volontà Disponibilità Rischio personale 8
9 Superamento di : approccio paternalistico approccio direttivo approccio finalizzato alla persuasione al convincimento in ambito sociosanitario Approccio caratterizzato da una comunicazione consapevole e finalizzata CHI? COSA? COME? DOVE? QUANDO? Rispetta i valori e la capacità di autodeterminazione della persona in ambito sociosanitario è facilitazione Attiva il processo di consapevolezza l autonomia la responsabilità personale la capacità decisionale 9
10 Alcuni campi di applicazione del counselling scolatico aziendale nelle situazioni di emergenza per l orientamento scolastico e professionale transculturale sanitario e devianza minorile e sessualità Applicazioni del counselling individuale telefonico di gruppo di coppia familiare 10
11 HIV/AIDS Il WHO/GPA definisce l HIV/AIDS come un dialogo confidenziale che si svolge tra un cliente e un counsellor volto a mettere il cliente in condizione di far fronte a situazioni stressanti e di prendere decisioni autonome relativamente all infezione da HIV e all AIDS (1995) Scopo dell intervento HIV/AIDScounselling Attivare e riorganizzare le risorse della persona per rendere possibili scelte e cambiamenti in situazioni percepite come difficili dall individuo stesso o per affrontare in modo attivo problemi e difficoltà che lo riguardano. 11
12 Setting Setting esterno definito da una dimensione spaziotemporale entro la quale avviene la relazione Setting interno definito dalla dimensione spaziotemporale interna all operatore intesa come disponibilità ad essere nella relazione. Funzioni dell HIV/AIDS A cosa serve? Funzione preventiva Valutazione del rischio Facilitazione della messa in atto di comportamenti sicuri Funzione supportiva Riduzione dello stress emotivo Potenziamento delle risorse per affrontare la situazione 12
13 Obiettivi dell HIV/AIDS (OMS) I Fornire supporto nei momenti di crisi Proporre azioni realistiche adattate alle diverse persone e circostanze Aiutare le persone ad accettare le informazioni sanitarie e ad agire conformemente ad esse in funzione del mantenimento della salute Comunicare alla persona in modo comprensibile, culturalmente adeguato e accettabile la necessità di modificare i comportamenti non sicuri e quindi prevenire l infezione Obiettivi dell HIV/AIDS (OMS) II Incoraggiare il cambiamento quando questo sia necessario per la prevenzione e il controllo dell infezione Ridurre il rischio che le persone infette possano trasmettere il virus ad altri Contribuire a conservare il mantenimento del miglior stato emotivo e fisico e fornire supporto sociale per le persone con HIV e coloro che se ne prendono cura Assicurare il più possibile il mantenimento della produttività delle persone HIV sieropositive e la loro integrazione nel contesto sociale. 13
14 Caratteristiche dell HIV/AIDS È un intervento specifico È un intervento focalizzato È un intervento intenso È un intervento attivo È un intervento limitato nel tempo È un intervento integrato HIV/AIDS Strategie operative Informative counselling Problem solving counselling Decisione making counselling Crisis counselling 14
15 Applicazioni dell HIV/AIDS counselling di prevenzione primaria pre-test post-test in fase di infezione in fase di malattia conclamata Fase iniziale Stabilire un alleanza Stabilire una relazione di lavoro e collaborazione Creare un clima di fiducia Conoscere e definire il problema Valutare e verificare le possibilità di collaborazione Formulare un obiettivo condiviso 15
16 Fase intermedia Esplorare e valutare Mantenere la relazione Focalizzare e riesaminare i problemi Fornire informazioni Identificare le aree deboli Individuare alternative e soluzioni Fase finale Decidere un cambiamento Concordare una soluzione Decidere un cambiamento Identificare le strategie di attuazione Riassumere Verificare 16
17 I passi fondamentali dell HIV/AIDS counselling Accoglienza Ascolto attivo Riformulazione/Delucidazione/Indagine Difficoltà a focalizzare il problema Indagine Focalizzazione del problema Informazione Focalizzazione e definizione dell obiettivo della persona Possibili soluzioni analizzate e concordate Creazione e implementazione di un piano per ottenere il risultato Riassunto Verifica Il counselling pre-test E un colloquio (relazione) tra un operatore e una persona che sta Valutando la possibilità di sottoporsi al test per la ricerca degli anticorpi anti-hiv Lo scopo è quello di aiutare la persona a maturare e a esprimere una decisione consapevole riguardo all opportunità sia di sottoporsi al test, sia di attuare e mantenere le modificazioni comportamentali necessarie a evitare di contrarre e/o trasmettere ad altri l infezione da HIV 17
18 Il counselling post-test E un colloquio (relazione) tra una persona che ha eseguito il test per la ricerca degli anticorpi anti- HIV e un operatore Lo scopo è quello di discutere il risultato del test, fornire supporto, informazioni e riferimenti adeguati per affrontare la situazione e incoraggiare comportamenti rivolti alla riduzione del rischio di contagio Dott.ssa Sociologa, Counsellor Centro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza, Istituto Superiore di Sanità, Roma tel fax bdemei@iss.it 18
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