Counseling Familiare : ascolto, consulenza e sostegno alla coppia e alla famiglia con figli
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- Giuliano Spinelli
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1 SCHEDA DI PROGETTO relativa al Programma finalizzato alla promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza Titolo del progetto n. 8 Counseling Familiare : ascolto, consulenza e sostegno alla coppia e alla famiglia con figli Responsabile della compilazione della scheda indicare il nominativo del coordinatore tecnico del progetto Nominativo: Balluga Liana Recapito telefonico: fax: liana.balluga@comune.carpi.mo.it Zona: Distretto n 1 Comuni di Carpi, Novi, Soliera, Campogalliano Ente responsabile del progetto: indicare la denominazione dell ente referente della gestione amministrativa del progetto Comune di Carpi Ente esecutore del progetto: indicare la denominazione dell'ente che gestisce l'aspetto tecnicoscientifico del progetto. Comune di Carpi Centro per le famiglie Composizione gruppo tecnico di coordinamento (specificare le qualifiche professionali e l'ente di appartenenza dei componenti del gruppo tecnico) Qualifica Ente Coordinatore Centro per le Famiglie Responsabile Servizio di psicologia Pedagogista /Mediatore familiare Comune di Carpi Ausl Distretto n. 1 Carpi Comune di Carpi Centro per le famiglie Consulente familiare incaricata Psicologa Ausl Consultorio familiare Con quale periodicità si incontra: Incontri a cadenza trimestrale
2 Composizione equipe di lavoro (specificare le qualifiche professionali e l'ente di appartenenza dei componenti del gruppo tecnico) Qualifica Ente Pedagogista-Mediatrice familiare Consulente familiare-psicologa Sociologa Comune di Carpi Centro per le famiglie Comune di Carpi Connessioni con gli altri interventi del Piano di zona (specificare quali sono le connessioni con gli altri progetti del Piano) Il progetto è connesso con l attività del Centro per le famiglie a sostegno della genitorialità, al servizio di Mediazione familiare per genitori separati, agli interventi Ausl Servizio di psicologia del Consultorio Familiare. Particolare connessione con il progetto SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA E ALLA RELAZIONE GENITORI-FIGLI Area territoriale interessata: indicare il comune o il quartiere a cui il progetto si rivolge. Distretto n 1 Comuni di Carpi, Novi, Soliera, Campogalliano Luoghi di realizzazione: indicare le sedi dove viene realizzato il progetto. Centro per le Famiglie di Carpi Destinatari: indicare: se minori la fascia d'età: 0-2 anni; 3-5 anni; 6-10 anni; anni; 14-17anni; se adulti la categoria considerata: genitori; insegnanti; operatori; comunità locale; altro (specificare). Indicare infine il numero di destinatari che si intendono raggiungere con il progetto Tipologia Minori 0-2 anni Minori 3-5 anni Minori 6-10 anni Minori anni Minori anni Genitori Insegnanti Operatori Comunità locale Presenza sul territorio di riferimento Altro (specificare) Coppie/famiglie con figli Totale Numero destinatari potenziali che si intendono raggiungere con il progetto
3 Di cui Minori disabili Minori con provvedimenti del Tribunale per i minori Minori con disagio conclamato Minori stranieri altro (specificare) Totale soggetti in situazioni particolari Coinvolgimento dei destinatari: indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari del progetto. - Materiale informativo e pubblicitario (depliant, opuscoli, sito-internet, ) - Campagna informativa a mezzo stampa - Conferenze e cicli di incontri informativi - Contatto diretto tramite lo Sportello Informafamiglie&bambini del Centro per le Famiglie - Invio da parte degli operatori dei Servizi Sociali minori e famiglie, Neuropsichiatria Infantile, Consultorio familiare Data di avvio: Settembre 2005 Progetto: di consolidamento di un precedente intervento (spiegare che cosa si va a consolidare.) X di innovazione e/o sperimentazione (specificare in che cosa consiste l'aspetto innovativo). Si intende offrire uno spazio di ascolto, consulenza e sostegno per le coppie e/o famiglie con figli che stanno attraversando un momento di difficoltà e crisi nella loro relazione, in un ottica di prevenzione del disagio e di promozione del benessere delle famiglie. Si differenzia rispetto agli interventi sanitari o psicoterapeutici, per i quali esistono già risorse sul territorio offerte dall Ausl Consultorio familiare, in quanto si propone come spazio educativo e consulenziale limitato nel tempo, capace di favorire una relazione affettiva equilibrata. Motivazione del progetto: descrivere sinteticamente lo scenario d'avvio, i bisogni, le necessità, le risorse sociali sulle quali poggia il progetto e indicare sulla base di quali dati tali elementi sono stati rilevati. La L.R. 27/89, la Legge 285/97 e la Legge 328/2000 hanno emanato disposizioni in merito alle forme di sostegno alle responsabilità familiari e alla valorizzazione dei servizi di sostegno alla relazione genitori-figli. In quest ottica il Centro per le Famiglie da anni promuove iniziative rivolte alle famiglie ed ai genitori, ponendosi come punto di riferimento importante nel produrre riflessioni e cultura sul tema della genitorialità e offrire interventi, progetti, servizi a sostegno della genitorialità. Sono attivi infatti il servizio di Mediazione Familiare, rivolto ai genitori separati o che si stanno separando, per accompagnarli e sostenerli nell esercizio della genitorialità in questo momento di crisi e cambiamento; il servizio di Consulenza Educativa per genitori che si trovano a vivere difficoltà nella relazione e comunicazione con i figli; il progetto Il Mestiere di Genitore, costituito da iniziative orientate a trasmettere informazioni e a proporre approfondimenti di gruppo e confronti
4 sul rapporto educativo genitori-figli. In questi anni, attraverso richieste dirette di famiglie al Centro per le famiglie e tramite l attività di consulenza educativa è emersa l esigenza di poter avere un punto di ascolto e consulenza sui problemi relazionali della coppia e della famiglia in una ottica educativa e consulenziale. Dal confronto sviluppato con il servizio di psicologia dell Ausl è emerso come nel territorio distrettuale è presente una attività clinica e psicoterapica per le problematiche di coppia offerta dal consultorio familiare Ausl in ambito sanitario ma è carente/assente una risposta di carattere consulenziale di primo livello. Dalla analisi condotta e dal confronto con esperti in problematiche familiari, è stata pertanto rilevata la necessità di ampliare l offerta dei servizi e creare uno spazio rivolto alle coppie in crisi o che stanno vivendo un momento di difficoltà nella loro relazione. Questo progetto è strettamente legato alle azioni del Centro per le famiglie a sostegno della genitorialità, in quanto si poggia sul presupposto che una buona vita di coppia possa favorire la genitorialità e che un generale e maggiore benessere familiare comporti una forte ricaduta anche sui figli. Obiettivi/risultati attesi: indicare gli obiettivi che il progetto si prefigge di conseguire, ovvero i risultati delle attività previste dal progetto stesso. Gli obiettivi devono descrivere chiaramente: i cambiamenti attesi, 1. Obiettivo: Sostenere le coppie in crisi, orientandole ad affrontare le criticità della propria relazione, attraverso un percorso di riflessione e rielaborazione delle proprie difficoltà Risultato atteso: Favorire il recupero delle risorse emotive e relazionali della coppia stessa. 2. Obiettivo: Sostenere ed accrescere le competenze dei singoli partner valorizzandone le rispettive potenzialità (empowerment) Risultato atteso: Rinforzare le capacità della coppia a svolgere la propria funzione nella relazione con il partner e i figli 3. Obiettivo: Favorire momenti di confronto fra coppie Risultato atteso: Formare gruppi tematici di approfondimento come spazio di riflessione e di elaborazione delle proprie problematiche 4. Obiettivo: Promuovere spazi di riflessione e confronto sui temi della coppia e della famiglia Risultato atteso: sensibilizzazione di un pubblico più vasto su tali temi con finalità preventive 5. Obiettivo: Svolgere intervento di ascolto e consulenza di primo livello Risultato atteso: Invio e accompagnamento ai servizi Ausl delle situazioni che necessitano di presa in carico sanitaria Indicatori: gli indicatori sono quegli elementi desumibili da ogni singolo intervento che permettono di descrivere la situazione che si prefigura in rapporto ai cambiamenti attesi e ai risultati che si intendono raggiungere. Indicare, quindi, per ogni intervento quelle caratteristiche quantificabili che permettono di misurare il grado di raggiungimento dell obiettivo prefissato in rapporto ai risultati attesi. Esempi d'indicatori: numero dei partecipanti alle azioni; incremento della richiesta di accesso al servizio da parte dei destinatari dell intervento; livello di gradimento emerso da test di soddisfazione compilati dai destinatari dell intervento, numero di persone che hanno assunto un determinato comportamento, esistenza o assenza di determinati requisiti...
5 - Numero di consulenze di coppia e familiari - Numero di gruppi di approfondimento effettuati e relativo numero dei partecipanti - Numero incontri tematici, numero dei partecipanti agli eventi e questionari di gradimento compilati dai partecipanti stessi - Andamento delle richieste di accesso al servizio - Numero invii a servizi sanitari Fasi operative: Attività previste: descrivere le singole attività ed iniziative che costituiscono in concreto il progetto e indicare la sequenza in base alla quale esse vengono poste in essere. Metodologie di lavoro e strumenti previsti: indicare i percorsi e le strategie di lavoro, nonché i mezzi che si intendono effettuare per realizzare in modo efficace il progetto. Attività previste - Gruppo tecnico di progetto composto da: operatori Centro per le famiglie e Ausl per la definizione di Protocollo operativo sui criteri di accesso e sulle modalità di invio ai servizi sanitari - Individuazione dell operatore Consulente familiare-psicologo - Campagna informativa e di pubblicizzazione - Raccordo e contatti con i diversi servizi dei territorio per favorire l informazione e l accesso all intervento - Attivazione dell intervento di Counseling familiare. Si tratta di un intervento individuale e limitato nel tempo finalizzato ad aiutare i partner ad esprimere maggiormente le proprie risorse e capacità relazionali all interno della coppia. - Incontri Tematici su temi della coppia e delle relative dinamiche relazionali con particolare attenzione alle coppie di recente formazione e ai neo-genitori - Gruppi di approfondimento per coppie - Monitoraggio e valutazione Metodologie di lavoro e strumenti previsti - Colloqui di consulenza condotti da un operatore esperto e con adeguata formazione - Conferenze ed incontri tematici rivolti ad un pubblico vasto - Lavoro di gruppo - Lavoro di Equipe tra operatori del Centro per le famiglie e operatori Ausl - Integrazione dell attività di counselling con la Mediazione familiare e Consulenza educativa Tempi previsti del progetto complessivo: Durata: 12 mesi Data d'inizio 1 settembre 2005 Data di conclusione: 31 agosto 2006 Costi: Costi: indicare gli importi attribuiti; Eventuali altri contributi: indicare la fonte di finanziamento e la quota attribuita. Costo complessivo: euro ,43 Contributo programma finalizzato: euro ,00
6 Contributo E.L.: euro 8.571,43 Eventuali altri contributi : Attività di monitoraggio prevista e soggetti coinvolti: tale attività consiste nell accertamento e nella descrizione precisa del processo di avanzamento di un intervento, nonché nella puntuale segnalazione di evidenti discrepanze rispetto a quanto era stato prestabilito, consentendo quindi di tenere sotto controllo l andamento dell intervento stesso. Occorre, dunque, indicare gli strumenti che si intendono utilizzare per compiere tali azioni di monitoraggio, la periodicità di utilizzo e i soggetti che se ne occupano. 1. Scheda di monitoraggio mensile sull attività realizzata a cura dell operatore contenente: - Rilevazione n consulenze di coppia effettuate - Rilevazione della durata della consulenze stesse: n colloqui in cui è coinvolta la stessa coppia - Rilevazione n partecipanti agli incontri tematici - Rilevazione dei casi inviati ai servizi sanitari ( Scheda di invio) 2. Incontro bimestrale con il gruppo di coordinamento per verificare l andamento delle richieste di consulenza 3. Questionari di gradimento per i partecipanti alle iniziative informative e di gruppo Attività di valutazione e soggetti coinvolti: attraverso tale attività si devono constatare e rilevare i reali effetti prodotti dall intervento sui destinatari, riferendosi anche alle risorse impiegate in rapporto agli obiettivi raggiunti. E' un processo di costruzione di senso, di valore, svolto attraverso attività di ricerca realizzate nell'ambito di un processo decisionale; è integrata alla progettazione ed implementazione poiché il suo fine è di fornire un input per il miglioramento e la riprogettazione di politiche ed interventi. Indicare con quali metodi e strumenti si intende effettuare la valutazione dell attività posta in essere. Indicare i momenti e le fasi di valutazione, i soggetti preposti ad effettuare le operazioni di valutazione, se è previsto o meno il coinvolgimento dei destinatari ed in quali forme. 1. Valutazione in itinere: Viene prevista una analisi qualitativa e quantitativa dell intervento da parte del gruppo tecnico di coordinamento attraverso i seguenti strumenti: - Scheda di monitoraggio sullo stato di avanzamento del progetto (vedi punto Monitoraggio) - Valutazioni degli operatori per identificare i fattori che ostacolano o facilitano la realizzazione del progetto - Analisi punti di forza e debolezza e valutazione su eventuali modifiche rispetto al progetto iniziale attraverso: incontri tra operatori, incontri con relatori delle conferenze, questionari di gradimento dei partecipanti - Raccolta primi feedback dai destinatari attraverso: questionari di gradimento, focus groups, interviste 2. Valutazione ex post: effettuata dal gruppo tecnico di coordinamento per verificare l efficienza del progetto attraverso le schede di monitoraggio che contengono i dati relativi alle consulenze svolte, coppie/famiglie che si sono rivolte al servizio Incontri di approfondimento e analisi con l equipe operativa del Centro per le famiglie offrono inoltre elementi per una valutazione qualitativa del progetto, unitamente ai questionari di gradimento dei partecipanti alle iniziative formative. Attività di documentazione prevista e soggetti coinvolti: tale attività consiste in una raccolta di dati e di materiale informativo sull intervento in corso di attuazione. Indicare quali sono i mezzi che si intendono utilizzare, nonché in quale misura si intende procedere alla divulgazione del materiale informativo e quali saranno i destinatari di tali informazioni.
7 - Materiale pubblicitario delle iniziative promozionali - Depliant illustrativo dell intervento - Relazioni di esperti partecipanti alle conferenze - Materiale informativo per lo Sportello Centro per le Famiglie - Relazioni sull andamento dell attività svolta
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