Ruolo della Provincia nella promozione del coordinamento pedagogico statale Copparo-Tresigallo
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- Italo Cuomo
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1 PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE DI COORDINAMENTO PEDAGOGICO-DIDATTICO NELLE SCUOLE DELL INFANZIA STATALI (triennio scolastico 2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010) Premessa Ruolo della Provincia nella promozione del coordinamento pedagogico statale Copparo-Tresigallo L ottica della promozione del Progetto è di derivazione ovviamente regionale. Quando, anni fa, la Regione ha iniziato a finanziare altre sperimentazioni, tra loro abbastanza diversificate, la nostra idea era ancora quella di garantire nel Coordinamento Pedagogico Provinciale il coinvolgimento e la partecipazione delle direzioni didattiche statali valutando l opportunità di attivare una sperimentazione di un coordinamento pedagogico anche nelle scuole dell infanzia statali. Il ragionamento fatto ha visto prevalere i seguenti aspetti e cioè che la zona della provincia cui destinare la sperimentazione dovesse avere i seguenti requisiti: - complessità territoriale (ricchezza geografica di plessi sparsi in un raggio territoriale vasto e in confine tra più Comuni) - diversificazione dei gradi di scuola (infanzia, primaria, secondaria di 1 grado) - esperienza di una scuola dell infanzia nel contesto di un istituto comprensivo - diversità gestionale delle istituzioni educative (statale, comunale, privata paritaria) - esistenza di buone prassi fra gli enti locali competenti dei vari plessi rispetto alle problematiche di funzionamento e accesso scolastico - capacità dei soggetti (Comuni e scuole) di ragionare su una programmazione scolastica che fosse attenta al mantenimento dell offerta educativa e formativa portata avanti non con la logica di campanile - conoscenza e partecipazione attiva di un docente statale all interno del coordinamento pedagogico provinciale, anche rispetto all esperienza formativa svolta - raccordo con il rispettivo coordinamento pedagogico sovracomunale. La Regione, cui è stata avanzata la proposta da parte della Provincia, ha finanziato per 3 anni scolastici consecutivi il progetto del quale si allega di seguito una scheda informativa: PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE DI COORDINAMENTO PEDAGOGICO-DIDATTICO NELLE SCUOLE DELL INFANZIA STATALI Soggetto promotore Direzione Didattica Statale di Copparo (scuola capofila) in collaborazione con l Istituto Comprensivo Chendi di Tresigallo (2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010) Premessa L idea di un coordinamento delle scuole dell infanzia statali nasce su stimolo e supporto della Provincia in raccordo con il Coordinamento Pedagogico Provinciale, con il dichiarato intento di perseguire le seguenti finalità: 1) Realizzare sul territorio un approccio comune alla scolarizzazione nel segmento 0 6 tramite: 1
2 - la ricerca di progettualità comune, di metodologie di lavoro e di strumenti condivisi tra le scuole dell infanzia statali de territorio distrettuale; - la realizzazione di un rapporto di continuità orizzontale con il Coordinamento Pedagogico Provinciale e con il Coordinamento Pedagogico del Comune di Copparo, relativo alle scuole dell infanzia paritarie comunali; - l idea di un rinnovato rapporto con le famiglie degli alunni. 2) Dare vita ad un organismo di coordinamento delle scuole statali delle due Istituzioni interessate per sostenere ed assecondasse la logica di rete già attiva tra gli Enti Locali del territorio e l esigenza di uniformare i servizi; 3) Valorizzare le esperienze compiute nel Coordinamento Pedagogico Provinciale, trasferendole nel contesto locale; 4) Utilizzare al meglio le risorse e le opportunità del territorio puntando all integrazione fra il coordinamento statale e quello comunale dei servizi 0-6 già in essere per il territorio copparese. SCHEDA SINTETICA DI PROGETTO Soggetto Finanziatore Contesto normativo Soggetti coinvolti Finalità e obiettivi Regione Emilia Romagna Servizio Infanzia 1. L.53/ 03 e D.L. 59/ 04: art.3, comma 2 2. D.P.R.275/ 99: art.7 3. L.R.26/ 01: art.3, comma 4, lettere C e D 4. L.R.12/ 03: artt.17, comma 2; 18, comma 3; 19 comma 2 5. L.R.1/ 00: art.4 6. L.R.8/ 04: artt.17 e 18 -Comune di Copparo Settore Cultura Istruzione -Provincia di Ferrara -Direzione Didattica I Circolo di Copparo (Istituzione capofila) -Istituto Comprensivo D. Chendi di Tresigallo - Facilitare la comunicazione tra docenti per socializzare esperienze alla ricerca di un identità condivisa - Sostenere i docenti nell elaborazione del Progetto educativo, punto di partenza per dichiarare gli ambiti in cui prioritariamente si esplica l intenzionalità educativa - Promuovere un azione educativa attenta a coniugare dimensioni di cura, ascolto, relazione e processi di acquisizione di abilità e competenze - Individuare strumenti, sia autodiretti che eterodiretti, per la valutazione della qualità del servizio - Dare impulso ad attività di formazione e aggiornamento comuni - Valorizzare la prospettiva della continuità verticale a tutela del successo formativo degli allievi - Attivare e/o potenziare il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie - Promuovere raccordi nell ambito del sistema educativo territoriale incrementandone coerenza e qualità 2
3 Destinatari Docenti delle Scuole dell Infanzia Statali: 1) Circolo Didattico di Copparo, Plessi: Scuola Infanzia di Coccanile; Scuola dell Infanzia di Cologna; Scuola dell Infanzia di Saletta; Scuola dell Infanzia di Serravalle; Scuola dell Infanzia di Zocca (per un totale di 19 insegnanti) 2) Istituto Comprensivo di Tresigallo, Plessi: Scuola dell Infanzia di Tresigallo, Scuola dell Infanzia di Iolanda di Savoia (per un totale di 8 insegnanti). Docenti delle classi prime delle scuole primarie di entrambe le Istituzioni Rapporti istituzionali Modalità attuative -Provincia di Ferrara -Coordinamento Pedagogico del Comune di Copparo -Coordinamento Pedagogico Provinciale -Ufficio Scolastico Provinciale -Centro Servizi e Consulenze per l Integrazione del Comune di Ferrara -Laboratorio di Documentazione raccontinfanzia del Comune di Ferrara -Richiesta delle Istituzioni scolastiche interessate al Comune di Copparo, Settore istruzione, previa consultazione degli Organi Collegiali competenti -Trasmissione delle richieste dal Comune alla Regione E.R. Servizio Infanzia -Trasmissione del progetto operativo dal Comune di Copparo a Regione E.R. - Servizio Infanzia -Emissione atto di impegno (Delibera di Giunta) del Comune di Copparo nei confronti della Provincia di Ferrara per il finanziamento del progetto da parte della Regione E.R. -Costituzione fra il Comune di Copparo e le Istituzioni scolastiche interessate di un Accordo di rete, a norma dell art. 7 del D.P.R. 275/ 99 -Conferimento incarichi professionali Primo anno (2007/2008) Focus dell intervento di coordinamento il tema della partecipazione delle famiglie alla vita dei servizi (questione sentita come prioritaria nelle Istituzioni scolastiche e questione al centro dei lavori del CPP) mediante: - analisi di quello che si è fatto e si fa nei servizi; forme e strumenti di informazione, partecipazione, collaborazione, condivisione; - rilevazione criticità (cosa non funziona) e punti di forza (cosa funziona); - condivisione buone prassi e individuazione delle motivazioni sottese alle esperienze positive; 3
4 ATTIVITA - formulazione di ipotesi: strumenti e modalità di attivazione di sperimentazioni; - attivazione percorso e suo costante monitoraggio; - documentazione e verifica. Secondo anno (2008/2009) - messa a punto di strumenti e/o modi per rivitalizzare la partecipazione; - Primo coinvolgimento delle famiglie: condivisione del percorso; - regolazione percorso e suo costante monitoraggio; - documentazione e verifica. Terzo anno (2009/2010) 1- Potenziamento degli incontri individuali con le famiglie: dopo i colloqui in ingresso e quelli in uscita, si sono previsti colloqui di medio termine per le famiglie interessate 2- Rivitalizzazione dell istituto dell intersezione: ad un primo canonico momento di scambio tra gli insegnanti e i rappresentanti, ne segue un secondo, curato dagli stessi rappresentanti, aperto a tutti i genitori della sezione e aperto soprattutto alle loro istanze e proposte 3- Accompagnamento della genitorialità: organizzazione di momenti di incontro per gruppi di genitori su tematiche pertinenti l attuale condizione dell infanzia e l attuale disagio educativo parentale. Le tematiche emerse, ma soprattutto la qualità della partecipazione espressa, costituiscono elementi per una riflessione (autoformazione) per il gruppo delle insegnanti. 4- Presenza attiva del Coordinatore nelle scuole come supporto e stimolo al lavoro delle insegnanti a livello organizzativo, pedagogico e didattico 5- Partecipazione del Coordinatore statale ai lavori del gruppo di pedagogisti facenti capo al Coordinamento Pedagogico Provinciale per la preparazione del Seminario regionale Esercizi di democrazia nei Servizi per l infanzia. Il Coordinatore Pedagogico nei processi di cambiamento (Ferrara, 28 e 29 ottobre 2009), con una speciale attenzione agli aspetti documentativi (opportunità di dare visibilità anche alle istituzioni gestite dallo Stato). Più in particolare: 1- Condivisione dell impianto progettuale in essere nelle scuole dell infanzia della D.D. di Copparo, negoziate integrazioni e/o modifiche 2- Condivisione di una mappa concettuale come traccia per la redazione dei piani di lavoro annuali delle scuole 3- Attribuzione ad ogni scuola di una precisa consegna documentativa (le routine, l integrazione, la partecipazione ) anche a fini valutativi 4- Realizzazione di una piccola pubblicazione che 4
5 compendi il lavoro svolto nel triennio 5- Pubblica restituzione dell attività svolta dal Coordinamento statale dal Gennaio 2008 a tutto il 2010: partendo da una riflessione generale sui servizi per l infanzia, si darà conto della qualità complessivamente espressa dalle scuole del Coordinamento. Verifica Indicatori per la verifica: 1. quantità degli interventi nei plessi; 2. cambiamenti avvenuti negli stili di relazione (tra adulti operatori del servizio, con le famiglie); 3. introduzione e/o modifica di strumenti; 4. elaborazione del progetto educativo e dei piani di lavoro annuali; 5. documentazione prodotta. 6. La sperimentazione è stata presentata in un seminario tenutosi a Ferrara in Casa Biagio Rossetti il 19 maggio 2008 insieme alla Regione Emilia Romagna, finanziatrice dell attività. 5
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