SCHEDA DI PROGETTO. relativa al Programma finalizzato alla promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza
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- Vittoria Cenci
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1 SCHEDA DI PROGETTO relativa al Programma finalizzato alla promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza Titolo del progetto n. 3 Il sostegno alla genitorialità e alle relazioni genitori-figli Responsabile della compilazione della scheda indicare il nominativo del coordinatore tecnico del progetto Nominativo: Balluga Liana Recapito telefonico: fax: liana.balluga@comune.carpi.mo.it Zona: Distretto di Carpi, Novi, Campogalliano, Soliera Ente responsabile del progetto: indicare la denominazione dell ente referente della gestione amministrativa del progetto Comune di Carpi Ente esecutore del progetto: indicare la denominazione dell'ente che gestisce l'aspetto tecnico-scientifico del progetto. Comune di carpi Composizione gruppo tecnico di coordinamento (specificare le qualifiche professionali e l'ente di appartenenza dei componenti del gruppo tecnico) Qualifica Pedagogista del Settore Istruzione Pedagogista del Centro Famiglie Consulenti esperti Operatori A.U.S.L Ente Comune di Carpi A.u.s.l. Distretto di Carpi
2 Con quale periodicità si incontra: Tre volte nel corso del progetto Composizione equipe di lavoro (specificare le qualifiche professionali e l'ente di appartenenza dei componenti del gruppo tecnico) Coordinatore Centro per le Famiglie Coordinatrice pedagogica Ass.Politiche Scolastiche Responsabile Azienda AUSL Responsabile Servizi Sociali -Novi Responsabile Servizi Sociali-Soliera Responsabile Servizi Sociali-Campogalliano Comune di Carpi Comune di Carpi Azienda USL Comune di Novi Comune di Soliera Comune di Campogalliano Connessioni con gli altri interventi del Piano di zona (specificare quali sono le connessioni con gli altri progetti del Piano) Il progetto è connesso con l attività di sostegno alla genitorialità del Centro per le famiglie ( Sportello informafamiglie&bambini, sostegni economici ai genitori, Un anno in famiglia, Mediazione familiare, corsi e gruppi per genitori..); è in relazione con il progetto Counseling familiare e agli interventi del Consultorio familiare di sostegno alla maternità (percorso nascita, progetto Mamme Oltre il blu ) Area territoriale interessata: indicare il comune o il quartiere a cui il progetto si rivolge. I 4 Comuni del distretto Luoghi di realizzazione: indicare le sedi dove viene realizzato il progetto. Scuole, Sedi comunali, Centro Giochi "Scubidu". Destinatari: indicare: se minori la fascia d'età: 0-2 anni; 3-5 anni; 6-10 anni; anni; 14-17anni; se adulti la categoria considerata: genitori; insegnanti; operatori; comunità locale; altro (specificare).
3 Indicare infine il numero di destinatari che si intendono raggiungere con il progetto Tipologia Presenza sul territorio di Numero destinatari potenziali riferimento che si intendono raggiungere con il progetto Minori 0-2 anni Minori 3-5 anni Minori 6-10 anni Minori anni Minori anni Genitori Circa Insegnanti Operatori Comunità locale Altro (spcificare) Totale Circa Di cui Minori disabili Minori con provvedimenti del Tribunale per i minori Minori con disagio conclamato Minori stranieri altro (specificare) Totale soggetti in situazioni particolari Coinvolgimento dei destinatari: indicare come si intendono raggiungere e coinvolgere i destinatari del progetto. Materiale informativo e pubblicitario Percorsi di formazione Conferenze Gruppi di approfondimento
4 Commissione Sostegno alla genitorialità Data di avvio: Ottobre 2005 Progetto: x di consolidamento di un precedente intervento (spiegare che cosa si va a consolidare.) X di innovazione e/o sperimentazione (specificare in che cosa consiste l'aspetto innovativo). Consolidamento di: 1- Integrazione tra servizi educativi comunali- Azienda Usl -Centro per le Famiglie- Scuole- dei 4 Comuni 2- Tavolo di progettazione e di coordinamento integrato tra i vari Enti e con la partecipazione dei genitori 3- Interventi capillari di sostegno alla genitorialità ( corsi, gruppi di approfondimento ) 4- Sviluppo della attività di consulenza educativa del Centro per le famiglie Innovazione : 1- Si sperimenta l apertura in ogni Istituto comprensivo di uno sportello per genitori stranieri condotto da mediatori culturali per facilitare la comunicazione/informazione scuola-famiglia Motivazione del progetto: descrivere sinteticamente lo scenario d'avvio, i bisogni, le necessità, le risorse sociali sulle quali poggia il progetto e indicare sulla base di quali dati tali elementi sono stati rilevati.
5 La motivazione del progetto nasce in primo luogo dall'analisi dei bisogni delle famiglie con figli del Comune di Carpi che ha messo in evidenza che " l'indicatore di socialità delle famiglie carpigiane è decisamente basso" e che una necessità emergente nelle interviste effettuate riguarda la necessità dei genitori di partecipare a momenti di confronto e formazione sui temi delle funzioni educative verso i figli. Una seconda motivazione nasce dall'osservatorio del Centro per le Famiglie a cui si sono rivolti diversi genitori ed insegnanti richiedendo iniziative formative e di confronto per genitori. Anche la consulenza educativa attivata presso il Centro Famiglie mette in evidenza una richiesta di genitori di sostegno nel "Mestiere di genitori" L'esigenza di attivare interventi organici e programmati di sostegno alla genitorialità è infine stata inserita anche nell'accordo di Programma "Patto intercomunale per la scuola", approvato recentemente dai 4 Comuni del Distretto e dalle Scuole di base dei Comuni, che impegna Enti Locali e scuole ad attivare percorsi formativi per i genitori. Obiettivi/risultati attesi: indicare gli obiettivi che il progetto si prefigge di conseguire, ovvero i risultati delle attività previste dal progetto stesso. Gli obiettivi devono descrivere chiaramente: i cambiamenti attesi, 1- Organizzare momenti formativi per genitori sulle tematiche educative al fine di Potenziare la funzione educativa della famiglia Risultato atteso: acquisizione da parte dei genitori di capacità ed atteggiamenti adeguati ai nuovi problemi e ai nuovi stili di vita familiari 2- Favorire la comunicazione genitori-figli Risultato atteso: migliorare la capacità di dialogo dei genitori 3- Sostenere i genitori ad assumere un ruolo educativo non sostitutivo rispetto alle altre agenzie educative Risultato atteso: Assunzione da parte dei genitori di un ruolo di guida autorevole evitando l'autoritarismo o il permissivismo 4- Favorire lo scambio ed il confronto tra i genitori sui temi educativi Risultato atteso: Partecipazione dei genitori ai percorsi formativi
6 5- Favorire l'integrazione tra i servizi dei 4 Comuni e dell'ausl e tra questi e le scuole Risultato atteso: Attivare progetti di formazione e sostegno alla genitorilità mettendo in rete le diverse risorse e competenze esistenti. 6- Favorire la comunicazione all interno delle scuole tra insegnanti e genitori stranieri Indicatori: gli indicatori sono quegli elementi desumibili da ogni singolo intervento che permettono di descrivere la situazione che si prefigura in rapporto ai cambiamenti attesi e ai risultati che si intendono raggiungere. Indicare, quindi, per ogni intervento quelle caratteristiche quantificabili che permettono di misurare il grado di raggiungimento dell obiettivo prefissato in rapporto ai risultati attesi. Esempi d'indicatori: numero dei partecipanti alle azioni; incremento della richiesta di accesso al servizio da parte dei destinatari dell intervento; livello di gradimento emerso da test di soddisfazione compilati dai destinatari dell intervento, numero di persone che hanno assunto un determinato comportamento, esistenza o assenza di determinati requisiti Corsi per neo-genitori: n. corsi attivati n. partecipanti questionario di ingresso questionario di valutazione finale 2- Ciclo di incontri per genitori 0-6 anni: - n. corsi attivati - n. partecipanti -questionario di valutazione finale 3- Percorsi formativi in ambito scolastico: -n. corsi attivati -n. partecipanti -questionario di valutazione finale 4- Costituzione commissione integrata "Sostegno alla Genitoriatà": -n. incontri -n. partecipanti -n. progetti attivati 5- N. genitori che frequenteranno lo sportello per genitori stranieri 6- N. genitori che accedono alla consulenza educativa del centro per le famiglie
7 Fasi operative: Attività previste: descrivere le singole attività ed iniziative che costituiscono in concreto il progetto e indicare la sequenza in base alla quale esse vengono poste in essere. Metodologie di lavoro e strumenti previsti: indicare i percorsi e le strategie di lavoro, nonché i mezzi che si intendono effettuare per realizzare in modo efficace il progetto. 1- Incontri per neo-genitori sui temi educativi, relazionali, sanitari, di cura dei figli. Si svolge presso il Comune di Carpi con frequenza annuale in integrazione con i servizi Ausl (consultorio familiare e servizio di psicologia) N. 1 corso Neo-genitori di n. 4/5 incontri N. 1 Corso Facciamo la nanna Corsi per il massaggio infantile 2- Incontri formativi per genitori con figli 0-6 anni Si svolge in ogni comune N. 4 corsi di 4/5 incontri 3- Lavoro della Commissione "Sostegno genitorialità" prevista dall'accordo di programma Patto per la scuola formata da insegnanti, rappresentanti dei genitori, pedagogiste Comune di Carpi e Centro per le Famiglie, operatori Ausl, con compiti di progettazione, coordinamento e verifica degli interventi formativi per i genitori. Le proposte formative saranno definite dalla Commissione sia a livello di contenuti sia di metodologie, sia a livello della definizione del target specifico di genitori. I genitori delle scuole presenteranno i propri Percorsi formativi ( gruppi, conferenze, proiezione di film, incontri ) che saranno finanziati in base ai criteri definiti dalla Commissione. Gli interventi formativi interesseranno tutti i 4 Comuni e saranno svolti da personale dei servizi dell'ente Locale e Ausl, da esperti appositamente incaricati, da altre risose della scuola. 4- Apertura di uno sportello per genitori stranieri in ogni istituto comprensivo del Distretto, con la Presenza quindicinale di un mediatore, su appuntamento, per consentire una migliore comunicazione/comprensione tra genitori stranieri e scuole 5- Sviluppo della attività di consulenza educativa del Centro per le famiglie E uno spazio di ascolto e consulenza ai genitori con figli 0-14 anni che si trovano a vivere momenti di difficoltà nella relazione educativa con i figli e in alcune fasi della crescita. Offre un percorso di confronto per trovare le risposte piu adeguate nel percorso educativo che porta i bambini a diventare grandi e per approfondire, chiarire e migliorare il proprio stile educativo e la comunicazione in famiglia a partire dalle esperienze quotidiane di confronto e dialogo con i figli.
8 La consulenza può riguardare problemi educativi relativi alla vita familiare ( rispetto delle regole, richieste, gestione dei conflitti ), difficoltà relative alla vita scolastica ( motivazione allo studio, compiti, difficoltà nei rapporti con i compagni e insegnanti. ). Tempi previsti del progetto complessivo: Durata: anno scolastico 2005/2006 Data d'inizio ottobre 2005 Data di conclusione: maggio 2006 Costi: Costi: indicare gli importi attribuiti; Eventuali altri contributi: indicare la fonte di finanziamento e la quota attribuita. Costo complessivo: Contributo programma finalizzato Contributo E.L.: Eventuali altri contributi : Attività di monitoraggio prevista e soggetti coinvolti: tale attività consiste nell accertamento e nella descrizione precisa del processo di avanzamento di un intervento, nonché nella puntuale segnalazione di evidenti discrepanze rispetto a quanto era stato prestabilito, consentendo quindi di tenere sotto controllo l andamento dell intervento stesso. Occorre, dunque, indicare gli strumenti che si intendono utilizzare per compiere tali azioni di monitoraggio, la periodicità di utilizzo e i soggetti che se ne occupano. 1- Scheda di monitoraggio informativa ogni 4 mesi sulle attività realizzate a cura delle pedagogiste referenti contenente: - numero iniziative formative realizzate - numero dei partecipanti - risorse impiegate ( umane ed materiali) - rispetto dei tempi prefissati La scheda viene inviata al gruppo tecnico di coordinamento 2- Scheda di autovalutazione degli operatori contenente: - grado di soddisfazione dei partecipanti
9 - livello di informazione data ai genitori-target 3- Questionari di soddisfazione dei destinatari 4- Scheda di monitoraggio con: - n. consulenze educative - n. genitori che richiedono consulenza - n. accessi allo sportello genitori stranieri 5- Incontro del gruppo tecnico di coordinamento con gli operatori-referenti del progetto per verifica delle fasi di realizzazione degli interventi Attività di valutazione e soggetti coinvolti: attraverso tale attività si devono constatare e rilevare i reali effetti prodotti dall intervento sui destinatari, riferendosi anche alle risorse impiegate in rapporto agli obiettivi raggiunti. E' un processo di costruzione di senso, di valore, svolto attraverso attività di ricerca realizzate nell'ambito di un processo decisionale; è integrata alla progettazione ed implementazione poiché il suo fine è di fornire un input per il miglioramento e la riprogettazione di politiche ed interventi. Indicare con quali metodi e strumenti si intende effettuare la valutazione dell attività posta in essere. Indicare i momenti e le fasi di valutazione, i soggetti preposti ad effettuare le operazioni di valutazione, se è previsto o meno il coinvolgimento dei destinatari ed in quali forme. 1- Valutazione in itinere:viene svolta dal gruppo tecnico di coordinamento ogni 4 mesi. Attraverso: Monitoraggio sullo stato di avanzamento del progetto utilizzando le schede di Monitoraggio Individuazione dei fattori organizzativi o di contesto che inibiscono o facilitano la realizzazione del progetto attraverso incontri con i progettisti, con la commissione sostegno genitorità. Raccolta dei primi feed-back dagli operatori e destinatari(genitori) attraverso questionari di gradimento, focus-groups, incontri di verifica Prima verifica dei risultati ottenuti attraverso indicatori di sintesi ricavati dalle schede di monitoraggio: 1. indice di diffusione: N. partecipanti/n. popolazione target 2. indice di efficienza: N. iniziative formative/risorse impiegate 3. indice di congruenza progettuale: N. attività previste/n. attività realizzate 4. analisi del rispetto dei tempi di realizzazione 5. analisi impiego delle risorse disponibili
10 2- Valutazione ex-post: svolta dal gruppo tecnico di coordinamento al termine del progetto Attraverso: Valutazione dell efficienza del progetto attraverso indicatori oggettivi di efficienza (n. partecipanti alle iniziative formative, risorse impiegate, numero iniziative formative realizzate, n. riunioni della Commissione, n. partecipanti alla commissione) Valutazione di efficacia attraverso indicatori che rilevino l impatto sulla popolazione cioè i cambiamenti attesi nei comportamenti dei genitori rispetto al ruolo educativo verso i figli: raffronto tra questionari ingresso e finali; interviste a campione; foucus groups, questionari ai genitori delle scuola. Attività di documentazione prevista e soggetti coinvolti: tale attività consiste in una raccolta di dati e di materiale informativo sull intervento in corso di attuazione. Indicare quali sono i mezzi che si intendono utilizzare, nonché in quale misura si intende procedere alla divulgazione del materiale informativo e quali saranno i destinatari di tali informazioni. 1- Materiale informativo sulle iniziative formative di sostegno alla genitorialità: diffusione capillare ai genitori attraverso le scuole e via postale per i neo-genitori 2- Relazioni e dispense degli esperti partecipanti alle conferenze, seminari da distribuire ai partecipanti 3- Verbale degli incontri della Commissione Sostegno alla genitorialità 4- Produzione di dispense per i neo-genitori 5- Questionari di gradimento ai partecipanti 6- Relazioni periodiche sull andamento delle iniziative a cura delle pedagogiste-coordinatrici degli interventi da inviare al gruppo di coordinamento del progetto 7- Rilevazione presenze dei genitori
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