14 Censimento generale della popolazione e delle Abitazioni 21 ottobre 2001 I risultati provvisori delineano una prima immagine del Piemonte*
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1 Ufficio Regionale per il Piemonte e la Valle d Aosta 14 Censimento generale della popolazione e delle Abitazioni 21 ottobre 2001 I risultati provvisori delineano una prima immagine del Piemonte* Sintesi Sono , secondo i primi risultati, le persone con dimora abituale in Piemonte. La popolazione femminile supera quella maschile di unità. Il comune più grande è Torino con residenti mentre il più piccolo è Moncenisio (TO) con soli 46 residenti. Torino è, anche, il comune più densamente popolato con abitanti per Kmq; il meno densamente popolato è Briga Alta (CN) con 1,2 residenti per Kmq. Ad Alessandria spetta il primato di comune più esteso, mentre il meno esteso è Miagliano (BI). Le famiglie sono nel complesso , più numerose rispetto a dieci anni fa (il censimento del 1991 ne registrò ), ma con un minor numero medio di componenti (si passa da 2,5 a 2,3). Per la prima volta nella storia dei censimenti italiani sono stati rilevati gli edifici presenti nel Paese, che nel Piemonte risultano Le abitazioni sono Premessa L Istat di Torino presenta i risultati provvisori del 14 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni tratti dai modelli riepilogativi - Primi risultati comunali - forniti dai 1206 Uffici Comunali di censimento della regione e già disponibili in un data warehouse al quale si può accedere attraverso il sito internet dell Istat ( o il sito specificamente dedicato ai censimenti ( Un immagine più dettagliata inizierà a prendere forma con i dati della popolazione legale e, a partire dai primi mesi del 2003, con i dati definitivi elaborati dall Istituto e completi di tutte le informazioni. I risultati provvisori consentono di individuare, per quanto riguarda le dinamiche demografiche e del patrimonio abitativo negli anni 90, i tratti principali della regione. Prima di illustrare i dati più significativi 2 si sottolinea il loro carattere di provvisorietà e, quindi, la possibilità di scostamenti rispetto ai risultati definitivi. Ciò vale in particolare per le grandi città, dove stanno ancora proseguendo le operazioni di controllo. In base * Per informazioni e chiarimenti: Paolo Panfili, Massimo Strozza ISTAT Ufficio Regionale per il Piemonte e la Valle d Aosta, Via A. Volta n. 3, Torino; tel Al 27 marzo 2002, data del rilascio dei primi risultati provvisori. 2 Nei prospetti riportati non sempre la somma delle percentuali è uguale esattamente a 100 a causa degli arrotondamenti eseguiti dal computer. 1
2 alle risultanze dei precedenti censimenti si può ritenere che tali scarti possano essere compresi tra lo 0,5 e l 1%. Popolazione residente e popolazione presente I primi dati del 14 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni indicano che la popolazione residente in Piemonte - costituita dalle persone che vi hanno dimora abituale - è pari a unità, delle quali maschi e femmine. La distribuzione della popolazione residente nelle otto province della regione mostra che oltre la metà della popolazione dimorante abitualmente in Piemonte risiede in provincia di Torino ( unità, pari al 50,9%). Seguono le province di Cuneo, Alessandria e Novara con rispettivamente il 13,3%, il 9,9% e l 8,3%. Le province meno popolate - Asti, Biella, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola fanno registrare percentuali che vanno dal 5% della provincia di Asti al 3,8 del Verbano-Cusio-Ossola ( nelle province di Biella e Vercelli risiede rispettivamente il 4,5% ed il 4,2% del totale della popolazione residente in Piemonte). La popolazione femminile supera quella maschile: nel complesso della regione su 100 residenti il 51,7 sono donne e il 48,3 uomini (il dato è in linea con quello nazionale che è di 51,6 donne contro 48,4 uomini). Ciò è dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione ed, in particolare, alla maggiore speranza di vita delle donne. Infatti, sebbene, come noto, nascano più maschi che femmine, la più elevata mortalità maschile comporta che nel totale della popolazione le donne siano più numerose degli uomini. La popolazione presente, costituita dalle persone di fatto presenti sul territorio regionale alla data del censimento, è risultata di unità. Prospetto 1 - Popolazione residente per sesso e popolazione presente. Province del Piemonte - Censimento 2001, primi risultati Popolazione residente Popolazione presente Totale Maschi Femmine Composizione percentuale Femmine per 100 residenti Torino ,9 51, Vercelli ,2 51, Biella ,5 52, Verbano-Cusio-Ossola ,8 51, Novara ,3 51, Cuneo ,3 50, Asti ,0 51, Alessandria ,9 52, Piemonte ,0 51,
3 Il comune più grande è Torino, con residenti mentre il più piccolo è Moncenisio (TO) con soli 46 residenti. Quello più densamente popolato è, sempre, il comune di Torino, con abitanti per Kmq, mentre il meno densamente popolato è Briga Alta (CN) con 1,2 residenti per Kmq. Ad Alessandria spetta il primato del comune più esteso territorialmente (203,9 Kmq). Miagliano (BI) risulta il meno esteso non solo della regione ma di tutta l Italia Nord-Occidentale (0,66 Kmq). Il censimento attuale oltre a cogliere le caratteristiche a livello microterritoriale della regione consente, se confrontato con i precedenti di evidenziare le trasformazioni demografiche e socio-economiche. Nei 140 anni compresi fra il 1861, anno del primo censimento italiano, ed il 2001, la popolazione in Piemonte è passata da circa residenti ad oltre con un incremento di poco superiore al 50% della popolazione di inizio periodo (1861). L incremento è stato particolarmente consistente nel ventennio dal 1951 al 1971 con variazioni percentuali della popolazione residente che superano 11% sia nel primo decennio (con un tasso di incremento medio annuo 4 pari al 10,8 per 1.000) sia nel secondo (dove il tasso di incremento medio annuo si attesta al 12,5 per 1.000). Successivamente, nell ultimo ventennio si registra un calo della popolazione residente di oltre unità. I decrementi medi annui degli ultimi due decenni ( ; ) sono rispettivamente del -4,3 e del -3,2 per mille. Figura 1 - Popolazione residente (in migliaia) ai censimenti dal 1861 al Piemonte (ai confini attuali) Popolazione residente (in migliaia) Va sottolineato che i dati relativi al 2001 sono di natura diversa rispetto a quelli dei precedenti censimenti. Infatti, mentre quelli relativi all ultimo censimento (2001) sono provvisori gli altri sono definitivi. I dati provvisori sono condizionati, in molti casi, dalla fase in cui si trovano le operazioni censuarie al momento della comunicazione dei risultati: alcuni comuni, in particolare quelli di dimensioni medio-grandi, non avevano 3 Al 27 marzo 2002, data del rilascio dei primi risultati provvisori. 4 Il tasso d incremento medio annuo è stato calcolato utilizzando la formula dell interesse composto. 3
4 ancora completato le operazioni sul campo, mentre altri stavano ancora effettuando il confronto censimento-anagrafe 5. Tenendo sempre ben presente quest ultima considerazione, si passa a considerare l evoluzione, nell ultimo decennio, della popolazione residente nelle diverse realtà provinciali del Piemonte. La variazione della popolazione, espressa in termini di variazione media annua per 1000 della popolazione residente, è stata, per il periodo , del 3,2 per l intera regione con una situazione alquanto diversificata tra le varie province. In particolare, si possono sottolineare i seguenti andamenti: 1. una dinamica positiva per le province di Novara e Cuneo con rispettivamente un incremento medio annuo del 2,77 e dell 1,41 per mille; 2. una sostanziale stabilità della popolazione per Asti con un lieve decremento medio annuo (-0,32 per 1.000) rispetto al 1991; 3. una flessione contenuta per le province di Biella (-2,24 per 1.000) e del Verbano-Cusio-Ossola (-2 per mille); 4. un calo sensibile per le province di Vercelli, Torino ed Alessandria che registrano rispettivamente variazioni negative medie annue del -4, -5,22 e -5,58 per mille. Prospetto 2 - Popolazione residente per provincia e capoluogo di provincia. Piemonte, censimento 2001 (dati provvisori) e censimento 1991 (dati definitivi). Valori assoluti e variazioni medie annue per mille Popolazione residente Popolazione residente Popolazione residente Totale di cui capoluogo Totale di cui capoluogo Totale di cui capoluogo Censimento 2001 Censimento 1991 Variazione media annua per 1000 (2001/1991) (a) Torino ,22-11,49 Vercelli ,00-9,51 Biella ,24-5,94 Verbano-Cusio ,00-1,44 Ossola Novara ,77 0,80 Cuneo ,41-7,43 Asti ,32-4,10 Alessandria ,58-9,85 5 Come già accennato in precedenza, nelle precedenti occasioni censuarie tali operazioni hanno comportato un recupero di popolazione del dato definitivo rispetto al provvisorio, compreso tra lo 0,5 e l'1 %. La scelta di confrontare aggregati della stessa natura (ad esempio, i risultati provvisori dei due ultimi censimenti), seppure metodologicamente preferibile, è impedita dal fatto che i dati provvisori del 1991 non possono essere ricostruiti a livello comunale ai confini del Le variazioni territoriali avvenute nel corso del decennio renderebbero non confrontabili dati rilevati su territori diversi. In Piemonte, nel periodo , sono cambiati i confini di 6 comuni (esclusi i comuni che le periodo hanno aggregato o staccato zone di territorio disabitate); si tratta di Prascorsano (TO), Valperga (TO), Cerreto d Asti (AT), Piovà Massaia (AT), Casal Cermelli (AL), Castellazzo Bormida (AL). Sempre nello stesso periodo sono stati istituiti 2 nuovi comuni (Mosso in provincia di Biella e Montiglio Monferrato in provincia di Asti) e ne sono stati soppressi 5 (Mosso Santa Maria e Pistolera in provincia di Biella; Colcavagno, Montiglio e Sscandeluzza in provincia di Asti). Inoltre, state istituite le due nuove province di Biella e del Verbano-Cusio-Ossola con comuni staccati rispettivamente da quelle di Vercelli e Novara Pertanto, i confronti sono stati effettuati utilizzando il dato definitivo relativo al censimento del 1991 ricalcolato ai confini territoriali del
5 Piemonte ,21 (a) La variazione media annua è calcolata in base alla formula dell interesse composto, prendendo come intervallo di tempo quello intercorrente tra le date dei due censimenti. I capoluogo di provincia spesso caratterizzano fortemente l andamento negativo della rispettiva provincia. Ad esempio, l evoluzione della popolazione nel comune di Torino (che registra un forte decremento) confrontata con quella del resto della provincia sembra confermare quel processo di decentramento delle residenze dalle grandi città ai comuni minori già rilevata in ambito nazionale. L unica eccezione per quanto riguarda il decremento di popolazione nei capoluogo di provincia e quella del comune di Novara che ha un incremento di popolazione rispetto al 1991 anche se tale incremento risulta inferiore rispetto a quello dell intera provincia. Un altro aggregato con il quale è possibile confrontare la popolazione residente censita è quello derivato dai registri anagrafici. Al momento attuale, la popolazione residente censita è inferiore alla popolazione calcolata sulla base dei dati anagrafici all di unità (-3%). Tale differenza, peraltro rilevata in occasione di ogni rilevazione censuaria, è dovuta, da un lato, alla possibile sottostima del censimento relativa, in particolare, ad alcuni gruppi di persone particolarmente mobili sul territorio, dall'altro, allo stato non sempre soddisfacente delle anagrafi comunali. Sul primo aspetto del problema, la rilevazione sul grado di copertura del censimento 2001, attualmente in corso di elaborazione, fornirà importanti elementi di valutazione. Alla soluzione del secondo problema si perverrà, invece, dopo il completamento delle operazioni di confronto tra i dati censuari e quelli anagrafici. La differenza tra popolazione anagrafica e popolazione residente censita risulta più evidente nei comuni che in più occasioni censuarie non hanno effettuato il confronto censimentoanagrafe e/o in quelli di maggiore ampiezza demografica, anche a causa della maggiore presenza straniera (i cittadini stranieri regolarmente presenti, i soli che hanno diritto a chiedere l'iscrizione anagrafica, non sempre segnalano, infatti, con tempestività il cambiamento di dimora abituale nei frequenti spostamenti successivi che caratterizzano la loro esistenza). Caratteristiche territoriali La suddivisione del territorio nazionale in unità amministrative comunali è retaggio della storia sociale ed economica delle diverse aree del Paese e segue criteri diversi a seconda delle regioni. Le regioni dell Italia nord-occidentale (Liguria, Piemonte, Valle d Aosta e Lombardia) sono caratterizzate da un territorio frazionato in tanti piccoli comuni. Infatti, dal censimento 2001, risulta che mentre a livello nazionale i comuni con ampiezza demografica inferiore ai abitanti rappresentano il 72,1% del totale per quanto riguarda l area nord-occidentale del Paese ricadono in tale classe l 81,2% dei comuni della suddetta ripartizione territoriale. Più specificamente, la distribuzione dei comuni piemontesi secondo l ampiezza demografica mostra che l 81,4% dei comuni della regione ha meno di abitanti e che nel complesso in tali unità amministrative risiede il 22,1% della popolazione della regione. I comuni con oltre abitanti sono due (Torino, Novara); in questi si 5
6 concentra il 23% del totale della popolazione piemontese. Nell insieme, la quota più consistente dei residenti (pari al 31,3%) vive in comuni di dimensione compresa tra i e i abitanti che rappresentano il 16,2% dei comuni della regione. I comuni con popolazione tra i e i abitanti sono 27 (2,2%) di cui solo quattro hanno oltre residenti. Figura 2 Comuni e popolazione residente per classe di ampiezza demografica. Piemonte, censimento 2001 (primi risultati) Valori percentuali ,43 Comuni Popolazione residente ,09 16,17 31,31 23,57 23, Fino a abitanti Da a abitanti 2,24 Da a abitanti 0,17 Oltre abitanti Se si passa a considerare le province si può notare che sono ben cinque quelle che, eccettuato il rispettivo capoluogo, sono costituite esclusivamente da comuni con popolazione residente inferiore ai abitanti (Vercelli, Biella, Verbano-Cusio- Ossola, Novara, Asti). In queste province la quota di popolazione residente in comuni con meno di abitanti (rispetto al totale dei residenti della provincia) va da valori superiori al 40% per le province di Asti e Biella (rispettivamente il 42,7% per la prima ed il 40,8% per la seconda) a valori di poco inferiori al 30% per quelle di Novara e Vercelli (rispettivamente il 26,6% ed il 29,2%). Una forte concentrazione della popolazione in centri di dimensione demografica inferiore ai abitanti è stata rilevata anche per le province di Alessandria e Cuneo con una percentuale del 35,6% per la prima e del 33,4% per la seconda. Va sottolineato, che per queste ultime una quota abbastanza consistente di popolazione risiede in comuni di dimensione demografica tra i ed i abitanti (il 26% per Alessandria ed il 18,6% per Cuneo; entrambi le province hanno 4 comuni con popolazione compresa in tale fascia). Contrariamente alle altre province in quella di Torino oltre il 50% della popolazione risulta risiedere in comuni con più di abitanti (in tutto unità pari al 61,4% della popolazione residente nella 6
7 provincia). Sono in questa provincia ben 14 dei 29 comuni piemontesi che superano i abitanti. Prospetto 3 Numero di comuni e popolazione residente per classe di ampiezza demografica del comune e provincia. Censimento 2001, primi risultati PROVINCE Torino Vercelli Biella Verbano-Cusio-Ossola Novara Cuneo Asti Alessandria Piemonte Torino Vercelli Biella Verbano-Cusio-Ossola Novara Cuneo Asti Alessandria Piemonte Fino a Da a Da a Da a Oltre Totale Numero Comuni Popolazione residente Le famiglie e le convivenze La definizione di famiglia adottata per il censimento è quella contenuta nel regolamento anagrafico. Si intende per famiglia un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell anagrafe della popolazione residente del comune medesimo) 6. Le famiglie censite in Piemonte, secondo i dati provvisori del Censimento 2001, sono con un numero medio di componenti per famiglia pari a 2,32. L evoluzione demografica sociale ed economica dell Italia e, in particolare, del Piemonte si manifesta in modo evidente nei mutamenti delle strutture familiari. In Piemonte, limitando l analisi agli ultimi quaranta anni, mentre il numero di famiglie e aumentato del 37% rispetto al dato del censimento del 1961 (dove le famiglie 6 Articolo 4 del DPR 223/
8 risultavano ) per quanto riguarda il numero medio di componenti per famiglia si è registrata una decisa e continua tendenza alla riduzione passando dai 3 componenti in media del 1961 ai 2,3 del censimento appena concluso. Figura 3 - Numero di famiglie e numero medio di componenti delle famiglie. Piemonte, censimenti dal 1961 al 2001 Numero famiglie Numero medio di componenti L aumento del numero delle famiglie e la contemporanea riduzione delle loro dimensioni conferma i risultati delle indagini campionarie degli ultimi anni : continuano a ridursi le famiglie di più grandi dimensioni (4 e più componenti) e aumentano le famiglie unipersonali 7 anche in conseguenza del progressivo invecchiamento della popolazione. Tale tendenza è sostanzialmente confermata a livello provinciale. In particolare, con riferimento alle due ultime occasioni censuarie, emerge che la provincia di Alessandria permane (così come nel 1991) quella con un minore numero medio di componenti per famiglia (passando da 2,39 del 1991 a 2,21 del 2001) e che Novara è la provincia con i valori più alti riducendo anche quest ultima il numero medio di componenti per famiglia (si passa da 2,54 a 2,38). Prospetto 4 - Famiglie per numero, componenti, numero medio di componenti e componenti permanenti delle convivenze per provincia. Censimenti 1991 (dati definitivi) e 2001 (dati provvisori). Valori assoluti Famiglie Numero Componenti Numero medio di componenti per famiglia Componenti permanenti delle convivenze Famiglie Componenti permanenti delle convivenze Numero Componenti Numero medio di componenti per famiglia Censimento 2001 Censimento 1991 Torino , , Vercelli , , Biella , , Si sottolinea che una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. 8
9 Verbano-Cusio-Ossola , , Novara , , Cuneo , , Asti , , Alessandria , , Piemonte , , Sempre rispetto al 1991, il numero delle famiglie è aumentato in maniera superiore alla media regionale (3,85%) nelle province di Novara (9,81%), Cuneo (7,24%), del Verbano-Cusio-Ossola (6,28%) e di Asti (6,08%). Incrementi si registrano anche per le restanti province con valori che vanno dal 3,84% di Biella all 1,25% di Vercelli. Prospetto 5 - Famiglie per numero, componenti, numero medio di componenti e componenti permanenti delle convivenze per provincia. Composizione percentuale Censimento 2001 e variazione percentuale 2001/1991 Famiglie Componenti permanenti delle convivenze Famiglie Numero Componenti Numero Componenti Componenti permanenti delle convivenze Composizione percentuale - Censimento 2001 Variazione percentuale 2001/1991 Torino 50,99 51,03 42,49 2,38-4,94-20,75 Vercelli 4,29 4,23 5,57 1,25-3,50-27,78 Biella 4,52 4,48 5,76 3,84-2,11-10,03 Verbano-Cusio-Ossola 3,80 3,82 3,33 6,28-1,93-8,04 Novara 8,05 8,26 8,03 9,81 3,05-16,91 Cuneo 12,98 13,30 15,70 7,24 1,81-23,34 Asti 4,98 4,97 6,66 6,08-0,09-14,44 Alessandria 10,39 9,92 12,44 1,95-5,43-6,91 Piemonte 100,00 100,00 100,00 3,85-2,98-18,48 Il rapporto tra la popolazione che vive stabilmente nelle convivenze (istituti religiosi, case di cura, collegi, caserme, ecc.) e quella che vive in famiglia fa registrare a livello regionale una lieve flessione (dal 12 per mille del 1991 al 10 per mille attuale), con una riduzione sia del numero delle convivenze sia del numero di persone che vi risiede stabilmente (-18,48 per cento). In termini percentuali, le riduzioni più alte di persone che risiedono stabilmente nelle convivenze si sono registrate per le province di Vercelli, Cuneo e Torino viceversa quelle più contenute hanno interessato le province di Alessandria e del Verbano-Cusio-Ossola. Il censimento delle abitazioni e degli edifici 9
10 Il censimento delle abitazioni ha raccolto le informazioni sulle abitazioni occupate da persone residenti e non residenti, le abitazioni non occupate e gli altri tipi di alloggio solo se occupati (ad esempio roulotte, tende, caravan, ecc.). Per rendere possibile il confronto con i precedenti censimenti le abitazione occupate da persone non residenti e quelle non occupate sono state aggregate nella voce altre abitazioni. In Piemonte, dai risultati provvisori del censimento 2001 risultano censite in complesso abitazioni di cui l 81,54% risultano occupate da persone residenti 8 (in valore assoluto ). Negli ultimi quaranta anni il totale delle abitazione è cresciuto del 55% (nel 1961 erano state censite abitazioni). Chiaramente anche le abitazioni occupate da persone residenti hanno fatto registrare una considerevole crescita ma la percentuale di quest ultime sul totale delle abitazioni mostra come tale incremento sia meno accentuato rispetto al totale delle abitazioni. Infatti, si passa dalla percentuale del 1961 di oltre il 90% di abitazione occupate da residenti sul totale a percentuali che si stabilizzano intorno all 80% a partire dal 1981 con un lieve incremento registrato nel censimento attuale (81,54%). Figura 4 - Numero delle abitazioni dal 1961 al Piemonte, dati definitivi censimenti dal 1961 al 1991e dati provvisori censimento 2001 Totale abitazioni di cui occupate da residenti Questo indicatore sintetizza le modalità di utilizzo del patrimonio abitativo permettendo di evidenziare quelle zone dove si concentrano quote rilevanti di abitazioni che sono seconde case o abitazioni utilizzate per attività legate al turismo. In generale per l Italia è risultato che 80,4% delle abitazioni è occupato da persone residenti, con un minimo nell Italia Insulare (71,5%) ed un massimo nell Italia Nord-Occidentale (83,8%). 10
11 Rispetto al censimento del 1991 sono state rilevate abitazioni in più (2,34 per cento). Le variazioni minime si sono registrate nelle province di Alessandria e Vercelli (rispettivamente 0,01 e 0,08 per cento), quelle massima nelle province di Novara (6,93 per cento), Cuneo (5,04 per cento) e del Verbano-Cusio-Ossola (4,85 per cento). Le province che presentano le percentuali più basse in termini di abitazioni occupate sul totale sono quelle del Verbano-Cusio-Ossola (65,96%) e di Cuneo (70,54%). Tale indicatore fa registrare i valori più alti per le province di Torino e Biella (circa l 85 per cento). In tutte le province appare particolarmente elevata la crescita degli altri tipi di alloggio che nel complesso della regione fa registrare un incremento del 53,54%. Per la prima volta, in occasione del censimento 2001, il censimento delle abitazioni ha compreso anche uno specifico censimento degli edifici. In particolare, è stata rilevata la consistenza numerica e le caratteristiche degli edifici ad uso residenziale o misto, nonché nelle sole località abitate, la consistenza numerica degli edifici ad uso non residenziale e di quelli non utilizzati. Prospetto 6 Abitazioni occupate da residenti e altre abitazioni, altri tipi di alloggio occupati da residenti, per provincia. Piemonte, censimenti del 1991 (dati definitivi) e del 2001 (dati provvisori). Valori assoluti, composizione e variazione percentuale Abitazioni Altri tipi di alloggio occupati da residenti Occupate da Altre abitazioni* Totale Occupate da residenti residenti Abitazioni Altre abitazioni* Totale Altri tipi di alloggio occupati da residenti Censimento 2001 (valori assoluti) Censimento 1991 (valori assoluti) Torino Vercelli Biella Verbano-Cusio-Ossola Novara Cuneo Asti Alessandria Piemonte Censimento 2001 composizione Variazione percentuale 2001/1991 percentuale** Torino 85,70 14,30 48,48 55,04 3,22-7,01 1,62 24,57 Vercelli 79,63 20,37 4,39 4,90 1,19-4,04 0,08 121,74 Biella 84,67 15,33 4,37 2,69 3,74-12,97 0,77 115,38 Verbano-Cusio-Ossola 65,96 34,04 4,72 3,27 6,36 2,04 4,85 25,93 Novara 88,86 11,14 7,40 6,92 9,68-10,91 6, ,00 Cuneo 70,54 29,46 15,03 13,16 7,41-0,22 5,04 104,48 Asti 79,65 20,35 5,09 9,89 5,78-13,72 1,13 110,20 Alessandria 80,34 19,66 10,51 4,13 1,54-5,79 0,01 30,30 Piemonte 81,54 18,46 100,00 100,00 4,24-5,28 2,34 53,54 11
12 * Abitazioni occupate da non residenti e abitazioni non occupate ** Le prime due colonne riportano composizioni percentuali per riga; la terza e la quarta riportano composizioni percentuali per colonna Gli edifici presenti in Piemonte sono risultati nel complesso , di questi l 85,4% è utilizzato a fini abitativi. Il rapporto tra il numero totale delle abitazioni ed il numero di edifici destinati ad abitazione registra un valore medio per la regione pari a 2,53 abitazioni per edificio. 12
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