LE CAVE DI ENTELLA TIPOLOGIE E TECNICHE DI COLTIVAZIONE DEL GESSO NELL ANTICHITÀ

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE CAVE DI ENTELLA TIPOLOGIE E TECNICHE DI COLTIVAZIONE DEL GESSO NELL ANTICHITÀ"

Transcript

1 LE CAVE DI ENTELLA TIPOLOGIE E TECNICHE DI COLTIVAZIONE DEL GESSO NELL ANTICHITÀ Premessa IGNAZIO GENNUSA L analisi dei materiali lapidei impiegati nelle strutture di Rocca d Entella (Gennusa, 1997), ha evidenziato una notevole differenziazione nell utilizzo delle rocce rilevate nei paramenti murari messi in luce durante le campagne di scavo condotte dalla Scuola Normale Superiore dal In particolare, in epoca antica è stato utilizzato esclusivamente il gesso estratto negli affioramenti in situ e gli elementi di provenienza alloctona sono del tutto assenti o ininfluenti. Nel periodo medievale le costruzioni sono state realizzate con l impiego di materiali polilitici, reperiti negli affioramenti delle aree limitrofe (fondamentalmente calcari ed arenarie di facies ed età diverse), dei quali nelle costruzioni antiche non vi è traccia d impiego. Il gesso presente nelle strutture proviene in prevalenza da riutilizzi di edifici antichi. I dati rilevati sulle strutture murarie inducono a ritenere che la coltivazione del gesso fosse una pratica in uso in età classica ed ellenistica, mentre può essere esclusa per il periodo medievale. Il presente lavoro si prefigge di ricostruire sistemi e tecniche di coltivazione del gesso, quali è possibile rilevare negli affioramenti esistenti, con la consapevolezza che esso costituisce un punto di partenza che potrà essere sviluppato ed approfondito nel prosieguo degli scavi, sia nel sito in esame che in altre aree.

2 686 I. GENNUSA Inquadramento geologico La Rocca d Entella è situata nella valle dell alto Belice, caratterizzata dalla presenza di sedimenti clastico-detritici della Formazione Terravecchia di età Tortoniano superiore-messiniano inferiore, dai gessi del II ciclo della Serie Gessoso-Solfifera del Messiniano superiore, a loro volta sormontati dai Trubi (Pliocene inferiore) e ricoperti dai sedimenti della Formazione Marnoso- Arenacea della Valle del Belice del Pliocene superiore. Il rilievo di Rocca d Entella è costituito da una successione di sedimenti evaporitici comprendente nella parte inferiore gessi primari a macrocristalli disposti a ciuffi, con uno sviluppo pari allo spessore dei banchi (3 metri), contenenti fitte laminazioni ondulate gessoso-carbonatiche. Le suddette litofacies sono assimilabili alle evaporati denominate «cavoli» da Richter Benburg (1973), ai massive selenites di Lo Cicero & Catalano (1976) e Vai & Ricci Lucchi (1976), ai corse twinned selenites di Hardie & Eugster (1971). I banchi sono intercalati da gessopeliti e gessarenti (m 0,50-1 di spessore) fittamente laminate, contenenti frammenti di gesso e quarzo, oltre ad addensamenti lentiformi di grandi seleniti risedimentate. Verso l alto la sequenza prosegue con gessi selenitici di piccola taglia (cm 4-8) separati da lamine gessoso-carbonatiche di cm 2-4 di spessore, sormontati da banchi di gessi aciculari con lamine ondulate ed irregolari, corrispondenti ai bedded selenites di Hardie e Eugster (1971), ed ai banded selenites di Vai e Ricci Lucchi (1977). La successione prosegue con alternanze cicliche di banchi di gessi aciculari, gessi selenitici e gessoruditi a luoghi gradate e laminate, intercalate da marne gessose con intraclasti di grandi seleniti. Le aree sommatali della rocca sono costellate da esigui lembi di calcari marnosi (trubi) che drappeggiano piccole aree con ridotti spessori. L insieme della successione evaporitica comprende circa 120 metri di depositi ed è interessata da una tettonica compressiva con produzione di pieghe associate a faglie inverse ad alto angolo, con andamento E-O e NO-SE.

3 LE CAVE DI ENTELLA 687 Il sistema di coltivazione Il sistema di coltivazione del gesso è molto articolato e diffuso su tutta l area sommitale del monte, interessando prevalentemente le zone perimetrali dell altopiano ed in misura minore le pendici settentrionali, in contrada Petraro, ed il versante meridionale, a ridosso della Necropoli Sud. La diffusione areale delle incisioni di cava e le loro ridotte dimensioni possono essere ricondotte alle caratteristiche litologiche e litotecniche della sequenza evaporitica affiorante a Rocca d Entella, la quale presenta una successione ritmica di gessi selenitici, gessi aciculari, gessoruditi e calcari evaporitici, definita in letteratura come gessi del II ciclo, ascritti alla Formazione Gessoso Solfifera Siciliana. Queste unità litologiche affiorano in banchi e presentano un grado di cementazione inversamente proporzionale alla grandezza dei cristalli di gesso e direttamente correlato alla presenza di lamine carbonatico-gessose, filamenti algali e al contenuto detritico. Tutte le incisioni di cava rilevate insistono in prevalenza negli affioramenti di gesso aciculare e di gessoruditi a elementi cristallini minuti, quasi mai negli affioramenti di gesso selenitico. Inoltre va considerata la facilità di reperimento di litologie con le caratteristiche sopra esposte, in numerosi punti della sommità e quindi anche in zone prossime alle costruzioni da realizzare. A tal proposito alcune incisioni di cava disposte lungo la linea della cinta muraria potrebbero essere state praticate per una ristrutturazione della cortina. Sul terreno sono state rilevate 30 aree di estrazione 1 (tav. XCVIII) e sono state distinte sulla base della cubatura misurabile sull affioramento inciso. Di queste, 22 presentano una potenzialità estrattiva non superiore a 5 metri cubi, 6 hanno dimensioni comprese tra i 5 ed i 10 metri cubi, solamente due hanno dimensioni notevolmente superiori. La tipologia delle incisioni di cava consiste in scavi a fossa aperta (tav. XCIX, 1), praticati dal bordo superiore di un affioramento strapiombante o nella maggior parte dei casi in pendio. I fronti di coltivazione presentano dimensioni modeste,

4 688 I. GENNUSA comprese tra 1 e 5 metri di larghezza e 1-2 metri di altezza, eccezion fatta per il sistema di coltivazione in corso di scavo nell area del granaio ellenistico ed un area insistente nella zona centrale dell altipiano, ancora inesplorata, che appare anch essa di consistenti dimensioni. La tecnica di coltivazione Consisteva nell asportazione di roccia lungo canali predefiniti, tracciati sul tetto dell affioramento, che incidendo progressivamente portano a risparmiare all interno, l elemento da estrarre. Per la ricostruzione delle tecniche di estrazione ci si è avvalsi delle tracce lasciate dagli utensili sulla roccia, consistenti in scalfitture, impronte e canali di escavazione. Partendo da tali dati sono state ricostruite le seguenti fasi di coltivazione (tav. C): Fase 1: si procede alla scelta dell affioramento di roccia da estrarre, con i criteri sopra descritti, quindi viene livellata la roccia con l asportazione delle asperità superficiali; Fase 2: viene operato un canale di escavazione rettilineo, largo mediamente cm, mediante uno scalpello di metallo e con l ausilio di uno strumento percussore (tav. XCIX, 2); Fase 3: viene praticato un solco parallelo al primo con la medesima tecnica di lavorazione (tav. CI, 1-2); Fase 4: si procedere ad incidere il solco di chiusura perpendicolare ai primi due (tav. CII, 1). Fase 5: sradicamento del blocco risparmiato dal suo substrato. Non sono state rilevate incisioni sul terreno o altre impronte che possono riferirsi a questa fase di estrazione, né blocchi squadrati che possano fornire informazioni per la sua ricostruzione. Pertanto per ora si possono formulare solo ipotesi plausibili. L utilizzo dello scalpello per sradicare il concio dal substrato appare praticabile per i primi 15 o 20 centimetri, sia in relazione alla lunghezza dell utensile che alla tipologia delle cave a fossa, le quali sono aperte solo da un lato e chiuse da pareti verticali negli altri tre.

5 LE CAVE DI ENTELLA 689 Considerato che alcuni conci hanno spessori superiori a 60 centimetri, la loro asportazione è possibile solo con l uso di una serie di cunei metallici, di spessore o lunghezze adeguate, conficcati orizzontalmente ed in numero appropriato, in relazione alla lunghezza del concio da estrarre. Il rinvenimento di due grandi blocchi nella cava adiacente al granaio ellenistico, delle dimensioni di 50x60 cm e con la ragguardevole lunghezza di 270 cm, ci fa ritenere che in alcuni casi gli elementi risparmiati erano successivamente scomposti in elementi più piccoli e dopo staccati. Questa ipotesi viene avvalorata dalle tracce dello scalpello ben visibili sulla faccia superiore del concio, consistenti in una serie di scalfitture ortogonali, indice dell inizio dell incisione dei canali di escavazione (tav. CII, 2). L ipotesi avanzata da Nenci (1979) per lo sradicamento dei rocchi di colone nelle cave di Cusa, di utilizzare cunei di legno imbevuti d acqua, appare non applicabile al nostro caso a causa della struttura dei cristalli di gesso, facilmente sfaldabili lungo i piani cristallografici, coincidenti con i piani di stratificazione del minerale, che porterebbe il concio a sgretolarsi in tanti piccoli frammenti. Gli utensili di estrazione In mancanza di reperti rinvenuti sullo scavo, gli utensili impiegati nella coltivazione sono stati ipotizzati attraverso le impronte rilevate sulla roccia (Bessac, 1987) e mediante i confronti con gli strumenti rinvenuti in altri siti archeologici dell area del Mediterraneo (Shaw, 1973). Essi consistono in scalpelli, piccozze e picconi dotati sia di punta sia di lama da taglio. La larghezza della lama degli scalpelli (tav. CIII, 1-2), come rilevano le impronte, è compresa tra 1,6 e 3 centimetri. Questi incidono il gesso lasciando un solco netto sul piano di lavorazione, di forma rettangolare e con sezione a V con un lato meno inclinato dell altro. La traccia netta e profonda lascia pensare all ausilio di uno strumento percussore ed un inclinazione dello scalpello in fase di utilizzo di

6 690 I. GENNUSA La lunghezza dello scalpello può essere ipotizzata in centimetri, in rapporto alla larghezza della lama che non supera mai i 3 centimetri. Le impronte lasciate sulle pareti di cava (tav. CIV, 1) consistono in scalfitture rettilinee sub-parallele, lunghe 4-6 cm, con andamento a spina di pesce, le quali evidenziano il procedere delle incisioni di volta in volta in una direzione ed in quella opposta. L incisione del canale di escavazione praticato sulla superficie della roccia affiorante o della platea di cava, dopo i primi centimetri di approfondimento risulta sempre più difficoltosa man mano che il canale è approfondito, sia per la larghezza dei canali che non superano mai i 25 cm, sia per la lunghezza dello scalpello, a fronte di solchi profondi anche 50 cm. È verosimile che l approfondimento dei solchi dopo i primi centimetri avvenisse mediante l uso di picconi dotati di lama trasversale. Quest ipotesi è avvalorata dalla sezione longitudinale concava dei canali di escavazione più profondi, con le pareti terminali del solco molto inclinate. La sezione longitudinale concava è una caratteristica dell impronta lasciata da un piccone. L uso di picconi dotati anche di punta è inoltre testimoniato su una parete di cava (tav. CIV, 2), dove sono stati rilevati dei solchi verticali costituiti da una fitta serie di incisioni di forma ovoidale, che non lasciano dubbi sulla tipologia dello strumento utilizzato. Considerazioni conclusive Le incisioni di cava rilevate a Rocca d Entella giustificano la costruzione di edifici di modeste dimensioni; esse non sono sufficienti all edificazione di un impianto urbano delle dimensioni di una città come Entella, soprattutto nel IV e II sec. a. C, presumibile periodo di maggior attività estrattiva. La stima della roccia estraibile dalle cave rilevate ammonta a circa 1800 metri cubi. Se si pensa che la cinta muraria ha uno sviluppo lineare di circa 800 metri, un altezza funzionale che si può ipotizzare di 2,5 metri, considerando che i conci squadrati sono presenti solo sui

7 LE CAVE DI ENTELLA 691 paramenti esterni, per la sua edificazione necessitavano circa 2000 metri cubi di roccia estratta, oltre a circa 1500 metri cubi di pezzame e scarti di cava occorrenti per il riempimento interno dei paramenti. Da quanto sopra, appare evidente che il bilancio dei materiali estratti rispetto alle costruzioni è nettamente deficitario. Se poi si considera che ad Entella fra gli edifici pubblici presenti nel IV- III sec. a. C. vi erano il buleuterion, un tempio ed un teatro, come attestato dai decreti entellini, il bilancio del materiale estratto dalle cave rinvenute appare irrisorio. A tutto questo deve essere aggiunto il materiale occorrente per l impianto urbano. La progettazione di edifici pubblici richiedeva sicuramente una pianificazione anche sull approvvigionamento della materia prima, che si concretizza nell individuazione delle aree di estrazione della roccia e delle quantità di roccia occorrenti. Non è pensabile che fosse progettata la costruzione di un edificio pubblico senza individuare le cave da cui estrarre il materiale, o senza stimare la quantità necessaria alla sua edificazione. Il deficit di materiale da costruzione in rapporto alle cave esistenti può essere spiegato con il riutilizzo di aree di estrazione originarie per insediamenti urbani successivi, come è avvenuto nell area del granaio ellenistico e nel SAS 12. È verosimile che le cave entelline siano sepolte sotto le coltri detritiche che nelle due valli sommitali della rocca presentano spessori di oltre 8 metri e che in parte esse siano ubicate nell area urbanizzata, dove alcuni saggi di scavo e la morfologia del terreno lasciano presupporre uno sviluppo dell impianto urbano a terrazze, le quali non sono altro che platee di cava fagocitate dall espansione urbanistica della città.

8 692 I. GENNUSA BIBLIOGRAFIA BESSAC J. C., L outillage traditionnel du tailleur de pierre de l antiquité à nos jours. Revue Archeologique de Narbonnaise, Suppl. 14, 309 pp. GENNUSA I., I materiali lapidei nelle strutture archeologiche di Rocca d Entella. Seconde giornate internazionali di studi sull area elima, Pisa-Gibellina, HARDIE L. A., EUGSTER H. P., The deposizional environment of marine evaporites: a case for shallow clastic accumulation. Sedimentology, XVI, LO CICERO G., CATALANO R., Facies and petrography of some Messinian evaporites of the Ciminna basin (Sicily). Mem. Soc. Geol. It., XVI, NENCI G., Le cave di Selinunte. ASNP, S. III, IX, 4, RICHTER BENBURG G., Facies and petrography of the messinian evaporites in Sicily. In Messinian Events in the Mediterranean, C. W. Droger Ed., Amsterdam, SHAW J. W Minoan architecture: materials and techniques. Annuario della Scuola archeologica di Atene e delle Missioni italiane in oriente, XLIX, 254 pp. VAI G. B., RICCI LUCCHI F., The Vena del Gesso in Nothern Appenines: growth and mechanical break-down of gypsifield algal crusts. Mem. Soc. Geol. It., XVI, NOTE Il titolo di questo contributo fu scelto dal prof. Giuseppe Nenci, il quale con la sua solita amabilità mi iscrisse d ufficio fra i relatori delle Quarte Giornate Internazionali che si sarebbero tenute ad Erice. In sua memoria e per l affetto e l amicizia che a lui mi ha legato in tutti questi anni di collaborazione, ho voluto mantenere invariato il titolo, aggiungendo il sottotitolo. 1 Per area di coltivazione s intende una porzione di roccia affiorante interessata da tagli artificiali netti, con tracce evidenti di utensili di lavorazione.

9 TAV. XCVIII Rocca d Entella. Ubicazione delle aree di cava.

10 TAV. XCIX 1. Rocca d Entella. incisione di cava a fossa aperta. 2. Rocca d Entella. Incisione di un canale di escavazione.

11 TAV. C Ricostruzione delle fasi di estrazione dei conci di gesso.

12 TAV. CI 1. Rocca d Entella. Delimitazione del concio da estrarre mediante l incisione di due canali di escavazione. 2. Rocca d Entella. Delimitazione del concio da estrarre mediante l incisione di due canali di escavazione.

13 TAV. CII 1. Rocca d Entella. Incisione di cava a fossa aperta con canali di escavazione ortogonali. 2. Rocca d Entella. Blocco risparmiato su tre lati con incisioni ortogonali sul tetto.

14 TAV. CIII 1. Rocca d Entella. Platea di cava con canali di escavazione ortogonali. 2. Rocca d Entella. Blocco risparmiato con incisioni di escavazione sul tetto.

15 TAV. CIV 1. Rocca d Entella. Scalfitture di scalpello sulla parete di cava. 2. Rocca d Entella. Impronte di punta di piccone su parete di cava.

ATTI SECONDE GIORNATE INTERNAZIONALI DI STUDI SULL AREA ELIMA. (Gibellina, ottobre 1994) Pisa - Gibellina

ATTI SECONDE GIORNATE INTERNAZIONALI DI STUDI SULL AREA ELIMA. (Gibellina, ottobre 1994) Pisa - Gibellina - Gibellina - CESDAE Centro Studi e Documentazione sull Area Elima Pisa - Gibellina 1997 Il ATTI (Gibellina, 22-26 ottobre 1994) SECONDE GIORNATE INTERNAZIONALI DI STUDI SULL AREA ELIMA Scuola Normale

Dettagli

Capitolo 6 Rilevamento geologico

Capitolo 6 Rilevamento geologico Capitolo 6 Rilevamento geologico Rilevamento geologico: finalizzato a fornire informazioni sulle caratteristiche geologiche (litologia rocce affioranti, datazione, rapporti spaziali) di una determinata

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE

PIANO REGOLATORE GENERALE Spazio timbri REGIONE SICILIANA COMUNE DI BAGHERIA REVISIONE INTEGRALE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE STUDIO GEOLOGICO TAVOLA LEGENDA INTEGRATIVA ALLE CARTE DELLE PERICOLOSITA' GEOLOGICHE SCALA I consulenti

Dettagli

La crisi di salinità del Messiniano e le evaporiti siciliane. Quando il Mediterraneo si prosciugò

La crisi di salinità del Messiniano e le evaporiti siciliane. Quando il Mediterraneo si prosciugò La crisi di salinità del Messiniano e le evaporiti siciliane Quando il Mediterraneo si prosciugò Crisi di salinità del Messiniano La crisi di salinità del Messiniano o evento messiniano è il nome che viene

Dettagli

Ambito estrattivo 3S - Scalello

Ambito estrattivo 3S - Scalello Ambito estrattivo 3S - Scalello Comune di: Sarsina Località: Scalello Area inserita nel PAE Comunale con sigla: Ii10 Stato di fatto: Area con attività estrattiva in corso L Area è inserita nel PIAE vigente?:

Dettagli

Dott. Geol. Antonio D'Errico. Via G. Garibaldi, 16 - CASAGIOVE (CE) Tel. & Fax. 0823/ Cell. 339/

Dott. Geol. Antonio D'Errico. Via G. Garibaldi, 16 - CASAGIOVE (CE) Tel. & Fax. 0823/ Cell. 339/ Geofisica Geotecnica Idrogeologia Dott. Geol. Antonio D'Errico Via G. Garibaldi, 16 - CASAGIOVE (CE) Tel. & Fax. 0823/1702550 Cell. 339/7271088 E-Mail: geoderrico@alice.it COMUNE DI CASTEL DI SASSO Provincia

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA =============== Oggetto: PROGETTO PRELIMINARE PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DEL CENTRO URBANO DI CASTELLUCCIO VALMAGGIORE II TRAVERSA VIA ELENA 1. PREMESSA

Dettagli

Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche

Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Roma 28.07.2011 Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Nel corso degli anni 2004 e 2006, secondo quanto prescritto dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, è stata effettuata

Dettagli

REGIONE SICILIANA. Assessorato dei Beni Culturali e dell 'Identità Siciliana. Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana.

REGIONE SICILIANA. Assessorato dei Beni Culturali e dell 'Identità Siciliana. Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana. REGIONE SICILIANA Assessorato dei Beni Culturali e dell 'Identità Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Agrigento

Dettagli

PROBLEMI DI STRATIMETRIA

PROBLEMI DI STRATIMETRIA PROBLEMI DI STRATIMETRIA Metodi per la determinazione della direzione, immersione ed inclinazione di una successione di unità litologiche Metodo delle linee di direzione La Figura (pagina seguente) mostra

Dettagli

DEL COMUNE DI COLLIO V.T. (BS) 4 stralcio

DEL COMUNE DI COLLIO V.T. (BS) 4 stralcio LAVORI DI SISTEMAZIONE MOVIMENTI FRANOSI IN LOCALITA' CROCI - PEZZEDA MATTINA DEL COMUNE DI COLLIO V.T. (BS) 4 stralcio inquadramento territoriale ALTA VALTROMPIA BACINO DEL FIUME MELLA VERSANTE SINISTRO

Dettagli

COMUNE DI PORTICO AREA ESTRATTIVA CA' DELLA VIA - AMBITO 1

COMUNE DI PORTICO AREA ESTRATTIVA CA' DELLA VIA - AMBITO 1 COMUNE DI PORTICO AREA ESTRATTIVA CA' DELLA VIA - AMBITO 1 1. INQUADRAMENTO Comune di: Portico e San Benedetto. Località: Cà della Via. Elaborato cartografico di riferimento: Tav. 265 NO Premilcuore. Tipo

Dettagli

Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Geologo Vecchio ordinamento

Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Geologo Vecchio ordinamento Compito 1 sondaggi a carotaggio continuo ivi eseguiti. Si ipotizzi che l area sia oggetto di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un opera di sbarramento fluviale. Ai fini della permeabilità

Dettagli

1. INDAGINI GEOGNOSTICHE: PROVE PENETROMETRICHE S.C.P.T.

1. INDAGINI GEOGNOSTICHE: PROVE PENETROMETRICHE S.C.P.T. 1 PREMESSA In seguito alla richiesta di integrazioni da parte della Provincia di Cuneo Settore Gestione Risorse del Territorio con comunicazione del 23/04/2015, Protocollo num. 2015/40586 viene fornita

Dettagli

PROGETTAZIONE STRADALE E FERROVIARIA

PROGETTAZIONE STRADALE E FERROVIARIA DTE 01.04 REV.01 DATA 2016.04.29 PAG. 1 DI 5 01 2016.04.29 Modifiche per commenti ACCREDIA 00 2013.02.22 Emissione per UNI CEI EN ISO/IEC 17065 Rev. Data Descrizione Redazione Controllo Approvazione INDICE

Dettagli

Capitolo 7 Sezioni geologiche e problemi di stratimetria

Capitolo 7 Sezioni geologiche e problemi di stratimetria Capitolo 7 Sezioni geologiche e problemi di stratimetria Sezione geologica: finalizzata a ricostruire e rappresentare l andamento dei corpi e delle strutture geologiche in profondità Passaggio dalla rappresentazione

Dettagli

PREMESSA LO SCAVO. Fratta Nord

PREMESSA LO SCAVO. Fratta Nord 1 PREMESSA L intervento oggetto di questa relazione si è svolto nelle giornate dal 23 al 25 novembre 2010, nel comune di Fossalta di Portogruaro (VE), presso le stazioni di servizio Fratta Nord e Fratta

Dettagli

Genesi e diffusione della formazione gessoso-solfifera

Genesi e diffusione della formazione gessoso-solfifera Genesi e diffusione della formazione gessoso-solfifera Diffusione della formazione gessoso-solfifera in Sicilia Il più alto sviluppo della Formazione gessoso-solfifera è raggiunta in Sicilia, nelle province

Dettagli

a) SEDIMENTI CONTINENTALI QUATERNARI del BACINO del MERCURE LAO.

a) SEDIMENTI CONTINENTALI QUATERNARI del BACINO del MERCURE LAO. Relazione Geologica Integrativa relativa alle litologie potenzialmente contenenti amianto per Concessione per derivazione di acqua superficiale per uso idroelettrico nel Comune di Castelluccio Inf. Committente:

Dettagli

Indagini geologiche, idrogeologiche e archeologiche preliminari

Indagini geologiche, idrogeologiche e archeologiche preliminari Indagini geologiche, idrogeologiche ed archeologiche preliminari 2 INDICE PREMESSA Tali indagini hanno lo scopo dell accertamento e della verifica delle caratteristiche geologiche ed idrogeologiche dei

Dettagli

Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE)

Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE) Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE) Committenza Associazione Bondeno Cultura Direzione scientifica Dott.ssa Chiara Guarnieri 1 Premessa Premessa Le indagini sono state condotte

Dettagli

PROGETTAZIONE DI RETI DI DISTRIBUZIONE (FOGNARIE, IDRICHE, METANODOTTI, ETC.)

PROGETTAZIONE DI RETI DI DISTRIBUZIONE (FOGNARIE, IDRICHE, METANODOTTI, ETC.) DTE 01.05 REV.01 DATA 2016.04.29 PAG. 1 DI 5 01 2016.04.29 Modifiche per commenti Accredia 00 2013.02.22 Emissione per UNI CEI EN ISO/IEC 17065 Rev. Data Descrizione Redazione Controllo Approvazione INDICE

Dettagli

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico

Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico AUTORITA' di BACINO del RENO Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI Zonizzazione Aree a Rischio SCHEDA N. 156 Località:

Dettagli

MS vs NTC 2008 utilizzo di dati di MS per la progettazione

MS vs NTC 2008 utilizzo di dati di MS per la progettazione Giornata di studi Metodi e risultati della microzonazione sismica: La lezione del terremoto aquilano MS vs NTC 2008 utilizzo di dati di MS per la progettazione G. Naso Dipartimento della Protezione Civile

Dettagli

Studio finalizzato ad una microzonazione sismica del Comune di Brescia

Studio finalizzato ad una microzonazione sismica del Comune di Brescia Studio finalizzato ad una microzonazione sismica del Comune di Brescia Sono di seguito riportati i primi due paragrafi del documento Studio finalizzato ad una microzonazione sismica di Brescia 1, redatto

Dettagli

Documento di Valutazione Archeologica Preventiva. Cascina Cadrega Costa Masnaga -LC

Documento di Valutazione Archeologica Preventiva. Cascina Cadrega Costa Masnaga -LC AR.PA. Ricerche Committente EUSIDER Immobiliare Documento di Valutazione Archeologica Preventiva Cascina Cadrega Costa Masnaga -LC 2013 AR.PA. Ricerche - Via Strada della Piazza, 13-23821 Abbadia Lariana

Dettagli

RELAZIONE INTEGRATIVA ERSU - Fondazione Brigata Sassari Studio Associato di Geologia Madau&Sechi via Pasubio 14 Sassari Tel. 0793493506896 Premessa La presente relazione definisce le caratteristiche litologico

Dettagli

COMUNE DI BORGHI AREA ESTRATTIVA "FOSSO DI CAVIGNANO" - POLO 11 C

COMUNE DI BORGHI AREA ESTRATTIVA FOSSO DI CAVIGNANO - POLO 11 C COMUNE DI BORGHI AREA ESTRATTIVA "FOSSO DI CAVIGNANO" - POLO 11 C 1. INQUADRAMENTO Comune di: Borghi. Località: Cavignano di Sotto. Cartografia di riferimento (C.T.R. 1: 25.000): Tav. 255 SE - Borello.

Dettagli

Lago Nero Report 2006

Lago Nero Report 2006 Lago Nero Report 2006 1.0 Premessa La presente relazione illustra i primi risultati di una campagna di indagini geognostiche eseguite in Località Lago Nero nel Comune di Tornareccio (CH), nell ambito del

Dettagli

Prof. Geol. Massimo Coli & Dr. Silvia Bianchini. Siti estrattivi storici della Pietra Serena nella zona Carmignano-Tavarnuzze (Firenze)

Prof. Geol. Massimo Coli & Dr. Silvia Bianchini. Siti estrattivi storici della Pietra Serena nella zona Carmignano-Tavarnuzze (Firenze) Prof. Geol. Massimo Coli & Dr. Silvia Bianchini Siti estrattivi storici della Pietra Serena nella zona Carmignano-Tavarnuzze (Firenze) Principali poli estrattivi 1 Carmignano/Gonfolina 2 Tavarnuzze Il

Dettagli

Sistemi Deposizionali (parte III)

Sistemi Deposizionali (parte III) Corso di Geologia Stratigrafica e Sedimentologia Cap. VI Sistemi Deposizionali (parte III) Una SPIAGGIA può progradare, costruendo una sequenza sedimentaria di tipo coarsening-upward Il suo spostamento

Dettagli

REGIONE SICILIANA SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO

REGIONE SICILIANA SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI NARO DEL GIORNO 04/02/2005 Dr. Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Ambrogio Alfieri - Dr. Geol.

Dettagli

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE -relazione geologica- AREA 4

MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE -relazione geologica- AREA 4 RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA DIRETTIVA 92/437CEE DPR 357/97 MISURE DI TUTELA E CONSERVAZIONE -relazione geologica- AREA 4 IT9210141 LAGO LA ROTONDA Dott.ssa SARLI Serafina INDICE PREMESSA Pag. 2

Dettagli

Relazione di sopralluogo per la verifica speditiva delle condizioni geo-idrologiche dei siti di interesse

Relazione di sopralluogo per la verifica speditiva delle condizioni geo-idrologiche dei siti di interesse Report attività ISPRA del 03 Settembre 2016 Relazione di sopralluogo per la verifica speditiva delle condizioni geo-idrologiche dei siti di interesse 1. Anagrafica sopralluogo Denominazione sito: Comune

Dettagli

Relazione Tecnica Illustrativa SOMMARIO

Relazione Tecnica Illustrativa SOMMARIO SOMMARIO 1 PREMESSA E DESCRIZIONE DEI FENOMENI DI DISSESTO... 1 2 UBICAZIONE DELL AREA OGGETTO DI INTERVENTO... 4 3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO... 5 Pagina n 1 AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Dettagli

Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro

Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro L obiettivo iniziale dell intervento era di completare l indagine archeologica del piano interno del propileo (già oggetto di scavi nel 1996-97 e

Dettagli

Committente: COMUNE di TRANI (BT) RAPPORTO TECNICO INTEGRATIVO. Relativa a:

Committente: COMUNE di TRANI (BT) RAPPORTO TECNICO INTEGRATIVO. Relativa a: Committente: COMUNE di TRANI (BT) RAPPORTO TECNICO INTEGRATIVO Relativa a: - Esecuzione di trincee esplorative presso la ex Cava Cortellino, cava dismessa posta in Contrada Monachelle in agro di Trani

Dettagli

COMUNE ROCCAFLUVIONE S.P. N. 237ex S.S. n. 78 Picena RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE

COMUNE ROCCAFLUVIONE S.P. N. 237ex S.S. n. 78 Picena RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE Medaglia d Oro al Valor Militare per attività partigiana COMUNE ROCCAFLUVIONE S.P. N. 237ex S.S. n. 78 Picena PROGETTO PRELIMINARE PER LAVORI DI ALLARGAMENTO CURVE AL KM. 69+500 RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE

Dettagli

Relatore: Fabio Mantovani Correlatore: Riccardo Salvini. Tesista : Nadia Bianconi

Relatore: Fabio Mantovani Correlatore: Riccardo Salvini. Tesista : Nadia Bianconi Ricostruzione del percorso dell acquedotto romano di Firenze rinvenuto presso il torrente Zambra (Comune di Sesto Fiorentino - FI) attraverso misure di resistività elettrica Relatore: Fabio Mantovani Correlatore:

Dettagli

PARERE DI COMPATIBILITÀ GEOMOFOLOGICA CON LE NUOVE PREVISIONI URBANISTICHE AREA A (Ex Area N 3) Località Sassofeltrio

PARERE DI COMPATIBILITÀ GEOMOFOLOGICA CON LE NUOVE PREVISIONI URBANISTICHE AREA A (Ex Area N 3) Località Sassofeltrio URBANISTICHE AREA A.01.01 (Ex Area N 3) Località Sassofeltrio esame, sita a ridosso del centro storico di Sassofeltrio lungo la Via Circonvallazione, si esprime per la stessa parere positivo circa le nuove

Dettagli

Approccio multidisciplinare nello studio dei giacimenti marmiferi delle Alpi Apuane

Approccio multidisciplinare nello studio dei giacimenti marmiferi delle Alpi Apuane Approccio multidisciplinare nello studio dei giacimenti marmiferi delle Alpi Apuane GARATTONI ANDREA 1, CALORIO MATTEO 1 Vernacchia Luisa 1, Massa Giovanni 1, Salvini Riccardo 1,2, Pirro Altair 1, Conti

Dettagli

COMUNE DI CASTELLANA GROTTE (BA)

COMUNE DI CASTELLANA GROTTE (BA) Cell. 333/5398952 e-mail: studiogeosc@gmail.com Via Michele Latorre, 82/B 70013 Castellana Grotte (BA) COMUNE DI CASTELLANA GROTTE (BA) RELAZIONE GEOLOGICA IN MERITO AL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DI UN

Dettagli

COMUNE DI FIESOLE PERCORSO PEDONALE DI VIA DUPRE RELAZIONE GEOLOGICA. FIRENZE, Marzo Dott. Geol. Luciano Lazzeri

COMUNE DI FIESOLE PERCORSO PEDONALE DI VIA DUPRE RELAZIONE GEOLOGICA. FIRENZE, Marzo Dott. Geol. Luciano Lazzeri COMUNE DI FIESOLE PERCORSO PEDONALE DI VIA DUPRE RELAZIONE GEOLOGICA FIRENZE, Marzo 2015 Dott. Geol. Luciano Lazzeri 1. CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO E SUO INSERIMENTO AMBIENTALE Il percorso pedonale

Dettagli

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO AREA R6 DI CASANOVA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO RELAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITA Dott. geol. Ferruccio Capecchi Pistoia 22 marzo 2011 Largo San Biagio 149 51100 PISTOIA Tel./fax 0573 24355 e-mail:gtigeologi@tin.it

Dettagli

2 LOCALIZZAZIONE AREA DI STUDIO

2 LOCALIZZAZIONE AREA DI STUDIO SP 13 Lucito - FV Biferno prog. esec. 1/4 1 OGGETTO La presente relazione illustra i risultati dello studio geologico finalizzato alla realizzazione di un intervento su un tratto della strada SP 13 interessato

Dettagli

BASE SISMICA A RIFRAZIONE ST1P (TAV. 2)

BASE SISMICA A RIFRAZIONE ST1P (TAV. 2) BASE SISMICA A RIFRAZIONE ST1P (TAV. 2) 1. Il sismostrato-1 è caratterizzato da velocità delle onde P di comprese tra 480 m/sec e 540 m/sec; lo spessore di questo sismostrato è variabile: circa 1 m. (scoppio

Dettagli

COMUNE DI PORTICO AREA ESTRATTIVA "SPUNGHE - AMBITO 2

COMUNE DI PORTICO AREA ESTRATTIVA SPUNGHE - AMBITO 2 COMUNE DI PORTICO AREA ESTRATTIVA "SPUNGHE - AMBITO 2 1. INQUADRAMENTO Comune di: Portico e San Benedetto. Località: Spunghe di San Benedetto in Alpe. Elaborato cartografico di riferimento: Tav. 265 NO

Dettagli

SEZIONI GEOLOGICHE. Esempio di rappresentazione di una sezione geologica

SEZIONI GEOLOGICHE. Esempio di rappresentazione di una sezione geologica SEZIONI GEOLOGICHE Una volta costruita, correttamente, la sezione topografica, il passo successivo è costituito dalla rappresentazione della successione di formazioni geologiche che sono presenti nel sottosuolo

Dettagli

Vitriola (Comune di Montefiorino)

Vitriola (Comune di Montefiorino) Vitriola (Comune di Montefiorino) 14 Lineamenti generali L area di interesse è compresa tra il crinale dove è ubicato Montefiorino e il Torrente Dragone; in particolare, i siti di maggiore rilievo sono

Dettagli

LIVELLO 1 Determinazione delle microzone omogenee in prospettiva sismica

LIVELLO 1 Determinazione delle microzone omogenee in prospettiva sismica LIVELLO 1 Determinazione delle microzone omogenee in prospettiva sismica Definizione delle caratteristiche litologiche e geometriche delle unità geologiche del sottosuolo (modello geologico di riferimento).

Dettagli

Solvay Chimica Italia S. p. a. Cava di S.Carlo Solvay

Solvay Chimica Italia S. p. a. Cava di S.Carlo Solvay Solvay Chimica Italia S. p. a Cava di S.Carlo Solvay CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE DELL AREA DI CAVA DI S.CARLO SOLVAY IN RELAZIONE ALLA POSSIBILITÀ DI ACCUMULO DI ACQUE METEORICHE NELL AREA CENTRALE

Dettagli

n 1 ZONE ARCHEOLOGICHE TORRE CASTELLO - AZETIUM

n 1 ZONE ARCHEOLOGICHE TORRE CASTELLO - AZETIUM n 1 TORRE CASTELLO - AZETIUM TORRE CASTELLO - AZETIUM In contrada Torre Castello numerosi rinvenimenti occasionali ed estese indagini di superficie e campagne di scavo effettuate dalla Sovrintendenza Archeologica

Dettagli

PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.)

PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.) REGIONE MARCHE Giunta Regionale PIANO REGIONALE ATTIVITA ESTRATTIVE (P.R.A.E.) ALLEGATO A alla direttiva recante norme di attuazione per una razionale coltivazione, un appropriato uso del materiale, per

Dettagli

C o l l i n e d e l F i o r a

C o l l i n e d e l F i o r a Colline del Fiora Castell Ottieri Indicazioni bibliografiche: CAMMAROSANO, PASSERI 1976, p. 393, n. 61.2; COLLAVINI 1998, pp. 277-278, 427; CORRIDORI 2004, p. 148-151; FUSI 2002, p. 473-475; Repertorio

Dettagli

RECUPERO FUNZIONALE DELL EX MANICOMIO SANT ANTONIO ABATE IN TERAMO RELAZIONE GEOTECNICA PRELIMINARE. Pag 1

RECUPERO FUNZIONALE DELL EX MANICOMIO SANT ANTONIO ABATE IN TERAMO RELAZIONE GEOTECNICA PRELIMINARE. Pag 1 RECUPERO FUNZIONALE DELL EX MANICOMIO SANT ANTONIO ABATE IN TERAMO RELAZIONE GEOTECNICA PRELIMINARE Pag 1 PREMESSA La presente relazione viene redatta ai sensi ed in attuazione del D. Lgs. 50/2016 Codice

Dettagli

VARIANTE URBANISTICA AL P.R.G. VIGENTE RELATIVA A UN AREA SITA IN LOCALITA MONTE DI COLBORDOLO (SCHEDA N. 8)

VARIANTE URBANISTICA AL P.R.G. VIGENTE RELATIVA A UN AREA SITA IN LOCALITA MONTE DI COLBORDOLO (SCHEDA N. 8) Verifica di compatibilità geomorfologica VARIANTE URBANISTICA AL P.R.G. VIGENTE RELATIVA A UN AREA SITA IN LOCALITA MONTE DI COLBORDOLO (SCHEDA N. 8) VERIFICA DI COMPATIBILITÀ GEOMORFOLOGICA (ART. 89 DPR

Dettagli

Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti

Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti Lo scavo all interno della Rocca degli Alberti, a Monterotondo M.mo, è iniziato nel 2005, nell ambito delle indagini sulle forme del popolamento nelle

Dettagli

POLO N. 2 - ARGENTA, PONTE BASTIA

POLO N. 2 - ARGENTA, PONTE BASTIA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Argilla COMUNE INTERESSATO Argenta INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata nei pressi di Ponte Bastia, nel Comune di Argenta. E delimitata a sud dalla Strada

Dettagli

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE AREA ESTRATTIVA "FIGARETO" - POLO 11 A

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE AREA ESTRATTIVA FIGARETO - POLO 11 A COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE AREA ESTRATTIVA "FIGARETO" - POLO 11 A 1. INQUADRAMENTO Comune di: Sogliano al Rubicone. Località: Figareto. Cartografia di riferimento (C.T.R. 1: 25.000): Tav. 255 SE -

Dettagli

COMUNE DI CASTROCARO e TERRA DEL SOLE AREA ESTRATTIVA "CASE DI SOTTO" - POLO 18

COMUNE DI CASTROCARO e TERRA DEL SOLE AREA ESTRATTIVA CASE DI SOTTO - POLO 18 COMUNE DI CASTROCARO e TERRA DEL SOLE AREA ESTRATTIVA "CASE DI SOTTO" - POLO 18 1. INQUADRAMENTO Comune di: Castrocaro Terme - Terra del Sole. Località: Case di sotto. Elaborato cartografico di riferimento:

Dettagli

Partecipazione alla realizzazione del pannello Il castello di Calatamauro, presentato nella sezione Posters al Workshop G. Nenci in «Immagine e

Partecipazione alla realizzazione del pannello Il castello di Calatamauro, presentato nella sezione Posters al Workshop G. Nenci in «Immagine e C. MICHELINI in A. CORRETTI, C. MICHELINI, M.A. VAGGIOLI, Frammenti di medioevo siciliano: Entella e il suo territorio dall alto Medioevo a Federico II, in I recenti scavi nella Villa del Casale di Piazza

Dettagli

COMUNE DI FABBRICHE DI VERGEMOLI Prov. di Lucca

COMUNE DI FABBRICHE DI VERGEMOLI Prov. di Lucca COMUNE DI FABBRICHE DI VERGEMOLI Prov. di Lucca Sede legale: Loc. Campaccio 2 55020 Fabbriche di Vallico -Tel. 0583 761944 Fax 0583 761762 Uffici distaccati: Via del Giardino 21 55020 Vergemoli - Tel.

Dettagli

CASTELLETTO MERLI PROVINCIA ALESSANDRIA - REGIONE PIEMONTE P.R.G.C.

CASTELLETTO MERLI PROVINCIA ALESSANDRIA - REGIONE PIEMONTE P.R.G.C. Studio Pro.Gea COMUNE CASTELLETTO MERLI PROVINCIA ALESSANDRIA - REGIONE PIEMONTE VARIANTE GENERALE P.R.G.C. PROGETTO DEFINITIVO Adottato con D.C.C. n. 4 del 09/02/2009 Modificato e corretto in base alle

Dettagli

INDICE ALLEGATI: STRALCIO CARTE GEOLOGICA, GEOMORFOLOGICA PPE PLANIMETRIE SEZIONI LITOSTRATIGRAFICHE 1 PREMESSA 2 MODELLO GEOLOGICO

INDICE ALLEGATI: STRALCIO CARTE GEOLOGICA, GEOMORFOLOGICA PPE PLANIMETRIE SEZIONI LITOSTRATIGRAFICHE 1 PREMESSA 2 MODELLO GEOLOGICO INDICE 1 PREMESSA 2 MODELLO GEOLOGICO 3 MODELLO GEOMORFOLOGICO 4 MODELLO LITOSTRATIGRAFICO 4 INDAGINE IN SITO 4 CATEGORIA DI SUOLO DI FONDAZIONE 7 COEFFICIENTE DI AMPLIFICAZIONE TOPOGRAFICA 8 CONCLUSIONI

Dettagli

PONTE A SANTA CESAREA TERME LOCALITA LA FRAULA (LE)

PONTE A SANTA CESAREA TERME LOCALITA LA FRAULA (LE) PONTE A SANTA CESAREA TERME LOCALITA LA FRAULA (LE) UBICAZIONE E CARATTERISTICHE GEOMETRICHE Il ponte è ubicato sulla Strada Provinciale 358 in località La Fraula a Santa Cesarea Terme (LE). Le coordinate

Dettagli

POLO N.3 - ARGENTA, GARUSOLA

POLO N.3 - ARGENTA, GARUSOLA TIPOLOGIA DI POLO Polo esistente ampliato. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNE INTERESSATO Argenta, località Molino di Filo INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Corte Garusola

Dettagli

COMUNE DI FANO DITTA

COMUNE DI FANO DITTA COMUNE DI FANO DITTA LONDEI ALDO PAOLONI MARIA -RELAZIONE GEOLOGICA- CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL LOTTO SITO IN VIA FOSSA SANT ORSO A FANO PER LA REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO RESIDENZIALE.

Dettagli

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE AREA ESTRATTIVA "CAVIGNANO DI SOTTO" - POLO 11 B

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE AREA ESTRATTIVA CAVIGNANO DI SOTTO - POLO 11 B COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE AREA ESTRATTIVA "CAVIGNANO DI SOTTO" - POLO 11 B 1. INQUADRAMENTO Comune di: Sogliano al Rubicone. Località: Cavignano di Sotto. Cartografia di riferimento (C.T.R. 1: 25.000):

Dettagli

SERVIZIO PIANIFICAZIONE PAESISTICA E AMBIENTALE AFFIORAMENTI DI CONGLOMERATO PRESSO PORTO D ADDA (COMUNE DI CORNATE D ADDA)

SERVIZIO PIANIFICAZIONE PAESISTICA E AMBIENTALE AFFIORAMENTI DI CONGLOMERATO PRESSO PORTO D ADDA (COMUNE DI CORNATE D ADDA) AFFIORAMENTI DI CONGLOMERATO PRESSO PORTO D ADDA (COMUNE DI CORNATE D ADDA) Particolare di paleosuolo (presso Porto d Adda) NOME LOCALIZZAZIONE DESCRIZIONE INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO Affioramenti

Dettagli

APPENDICE 1 PRIMO ESEMPIO DI SCHEDA PER LA RACCOLTA E LA VISUALIZZAZIONE DEI DATI

APPENDICE 1 PRIMO ESEMPIO DI SCHEDA PER LA RACCOLTA E LA VISUALIZZAZIONE DEI DATI APPENDICE 1 PRIMO ESEMPIO DI SCHEDA PER LA RACCOLTA E LA VISUALIZZAZIONE DEI DATI 29 30 Marco 8.2.2 Località Marco, territorio di Serravalle (m 161) 16 RILIEVI Data: 18 aprile 1996 Prelievi: nessuno Rilievi

Dettagli

NUOVI TRAGUARDI PER IL PIPE BURSTING

NUOVI TRAGUARDI PER IL PIPE BURSTING NUOVI TRAGUARDI PER IL PIPE BURSTING Pipe Bursting, una tecnica di relining flessibile ed economica soggetta ad una rapida diffusione ed a una crescita dei campi applicativi, sia per diametro che per pressioni

Dettagli

Reggio Emilia, Parco Nazionale dell Appennino Tosco-Emiliano Via Comunale, Sassalbo di Fivizzano (MS)

Reggio Emilia, Parco Nazionale dell Appennino Tosco-Emiliano Via Comunale, Sassalbo di Fivizzano (MS) GRUPPO SPELEOLOGICO PALETNOLOGICO GAETANO CHIERICI,, MEMBRO DELLA FEDERAZIONE SPELEOLOGICA REGIONALE DELL EMILIA ROMAGNA * AFFILIATO ALLA SOCIETÀ SPELEOLOGICA ITALIANA Reggio Emilia, 27.3.2017 Parco Nazionale

Dettagli

REGIONE UMBRIA DIREZIONE POLITICHE TERRITORIALI AMBIENTE E INFRASTRUTTURE SERVIZIO 6 - DIFESA DEL SUOLO, CAVE, MINIERE ED ACQUE MINERALI

REGIONE UMBRIA DIREZIONE POLITICHE TERRITORIALI AMBIENTE E INFRASTRUTTURE SERVIZIO 6 - DIFESA DEL SUOLO, CAVE, MINIERE ED ACQUE MINERALI Allegato A REGIONE UMBRIA DIREZIONE POLITICHE TERRITORIALI AMBIENTE E INFRASTRUTTURE SERVIZIO 6 - DIFESA DEL SUOLO, CAVE, MINIERE ED ACQUE MINERALI ACCERTAMENTO DI GIACIMENTI DI CAVE ATTIVE SCHEDA INFORMATIVA

Dettagli

Il ruolo del geologo nella progettazione geomineraria: fasi procedurali e progettuali per l approvazione di un attività estrattiva.

Il ruolo del geologo nella progettazione geomineraria: fasi procedurali e progettuali per l approvazione di un attività estrattiva. Il ruolo del geologo nella progettazione geomineraria: fasi procedurali e progettuali per l approvazione di un attività estrattiva Franco La Mendola Geologo, Libero Professionista DINAMICHE NORMATIVE RELATIVE

Dettagli

PREMESSA.PAG 1 UBICAZIONE.PAG 2 MORFOLOGIA.PAG 3 GEOLOGIA.PAG 4 GEOTECNICA PAG 7 CONCLUSIONI.PAG 10

PREMESSA.PAG 1 UBICAZIONE.PAG 2 MORFOLOGIA.PAG 3 GEOLOGIA.PAG 4 GEOTECNICA PAG 7 CONCLUSIONI.PAG 10 SOMMMARIO PREMESSA.PAG 1 UBICAZIONE.PAG 2 MORFOLOGIA.PAG 3 GEOLOGIA.PAG 4 GEOTECNICA PAG 7 CONCLUSIONI.PAG 10 ALLEGATI Stralcio topografico in scala 1:10000, con indicazione dell area in oggetto Stralcio

Dettagli

Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA

Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA COMUNE DI MESSINA - Villaggio S. MARGHERITA - Eventi franosi verificatosi nel 01-10-2009, individuazione aree interessate. DISSESTO

Dettagli

SETAC S.r.l. Servizi & Engineering: Trasporti Ambiente Costruzioni Via Don Guanella 15/B Bari Tel/Fax (2 linee) : mandante

SETAC S.r.l. Servizi & Engineering: Trasporti Ambiente Costruzioni Via Don Guanella 15/B Bari Tel/Fax (2 linee) : mandante COMUNE DI GRAVINA IN PUGLIA REGIONE PUGLIA MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DIREZIONE GENERALE PER LA DIFESA DEL SUOLO INTERVENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELL'AREA DEL

Dettagli

COMUNE DI GUASILA. Provincia di CAGLIARI

COMUNE DI GUASILA. Provincia di CAGLIARI Timbri: COMUNE DI GUASILA Provincia di CAGLIARI Impianto di recupero rifiuti non pericolosi della ditta C.AP.R.I. s.c. a r.l. Sig. Carlo Schirru Tecnico: Dott. Ing. Pierpaolo Medda Dott. Geol. Fabio Sanna

Dettagli

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Soprintendenza per i Beni Archeologici dell Emilia-Romagna Via Belle Arti n. 52-40126 BOLOGNA 051.223773-220675 - 224402 fax 051.227170 sba-ero.stampa@beniculturali.it

Dettagli

Nuraghe Li Luzzani. Veduta da Sud

Nuraghe Li Luzzani. Veduta da Sud Nuraghe Li Luzzani Veduta da Sud Il nuraghe Li Luzzani è un edificio complesso, dalla planimetria resa incerta dai crolli e dal notevole interramento esterno; si compone di un mastio centrale, che presenta

Dettagli

PROGEO - Piemonte. L ambiente e il clima nel passato di Langhe e Roero. Il Messiniano del Bacino Piemontese

PROGEO - Piemonte. L ambiente e il clima nel passato di Langhe e Roero. Il Messiniano del Bacino Piemontese Il Messiniano del Bacino Piemontese Itinerario Geoturistico L ambiente e il clima nel passato di Langhe e Roero Coordinatore : Francesco Dela Pierre * Autori Itinerario: Francesco Dela Pierre * Marcello

Dettagli

GEOMORFOLOGIA. Modellamento dei versanti

GEOMORFOLOGIA. Modellamento dei versanti GEOMORFOLOGIA La Geomorfologia ha per fine lo studio e l interpretazione delle forme e dei processi responsabili del modellamento del rilievo terrestre I processi geodinamici possono distinguersi in due

Dettagli

PERIZIA ESTIMATIVA IMMOBILIARE

PERIZIA ESTIMATIVA IMMOBILIARE COMUNE DI SARNICO Provincia di Bergamo PERIZIA ESTIMATIVA IMMOBILIARE Immobile oggetto di stima: FABBRICATO posto in comune di Sarnico, Via Vittorio Veneto n. 42/b. Immobile: Ex Uffici Sebinia A seguito

Dettagli

Carta geologica "CIMITERO DI LAURIA" in scala 1:2000

Carta geologica CIMITERO DI LAURIA in scala 1:2000 Carta geologica "CIMITERO DI LAURIA" in scala 1:2000 fig.16 55 Sito d' interesse N Carta geologica scala 1:2000 Carta geologica "FOSSO LO MONACO" in scala 1:2000 fig.14 Sito d' interesse N Carta geologica

Dettagli

7 Siti monitorati dal Aquila d Arroscia (IM) Dati generali

7 Siti monitorati dal Aquila d Arroscia (IM) Dati generali 7 Siti monitorati dal 2016 7.1 Aquila d Arroscia (IM) 7.1.1 Dati generali Il versante in oggetto ricade in un area in cui la litologia è costituita dai Calcari di Ubaga, sequenze stratificate di spessore

Dettagli

Brevi note geologiche e geomorfologiche sulla Val Rosandra

Brevi note geologiche e geomorfologiche sulla Val Rosandra Brevi note geologiche e geomorfologiche sulla Val Rosandra Il Carso Triestino fa parte di una serie di piattaforme carbonatiche che si sono depositate nella regione periadriatica in età mesozoico-terziaria.

Dettagli

PONTE GARIBALDI A MASSAFRA (TA)

PONTE GARIBALDI A MASSAFRA (TA) PONTE GARIBALDI A MASSAFRA (TA) UBICAZIONE E CARATTERISTICHE GEOMETRICHE Il ponte è ubicato nel centro abitato del Comune di Massafra (TA). Le coordinate geografiche del ponte sono: Longitudine 17 6'47.20"E,

Dettagli

Il terremoto di L Aquila del : alcune osservazioni nella zona di Paganica a quasi quattro mesi dall evento

Il terremoto di L Aquila del : alcune osservazioni nella zona di Paganica a quasi quattro mesi dall evento Il terremoto di L Aquila del 06.04.2009: alcune osservazioni nella zona di Paganica a quasi quattro mesi dall evento Marco Avanzini Sono qui riportati i risultati di un breve sopralluogo effettuato nei

Dettagli

IV. I REPERTI METALLICI

IV. I REPERTI METALLICI IV. I REPERTI METALLICI Il repertorio metallico del castello di Montarrenti è quantitativamente molto esiguo. Si contano in totale 76 pezzi dei quali 2, pari al 3% del totale, riferibili ad attività artigianali

Dettagli

MUNICIPIO ROMA II UNITA' ORGANIZZATIVA TECNICA

MUNICIPIO ROMA II UNITA' ORGANIZZATIVA TECNICA MUNICIPIO ROMA II UNITA' ORGANIZZATIVA TECNICA PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO DI SERVIZI DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA PER LA REVISIONE DELLA PROGETTAZIONE DEFINITIVA E PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELLA

Dettagli

Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4

Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4 Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4 SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA Via della Pergola, 65 50121 Firenze SAGGI

Dettagli

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA

LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA I GEOLOGI: Dott.ssa - Daniela Alario Dott. Ambrogio Alfieri Dott.

Dettagli

PONTE DI PORTA NAPOLI A TARANTO

PONTE DI PORTA NAPOLI A TARANTO PONTE DI PORTA NAPOLI A TARANTO UBICAZIONE E CARATTERISTICHE GEOMETRICHE Il ponte è posto all interno della città di Taranto. Esso si erge sul canale che separa il Mare Piccolo con il Mare Grande e collega

Dettagli

IL RESTAURO STILISTICO IN FRANCIA INTERVENTI DI VIOLLET LE DUC

IL RESTAURO STILISTICO IN FRANCIA INTERVENTI DI VIOLLET LE DUC IL RESTAURO STILISTICO IN FRANCIA INTERVENTI DI VIOLLET LE DUC CHIESA DELLA MADELEINE A VèZELAY 1840-1859 Facciata, stato precedente il restauro, disegno di Viollet-le-Duc, 1840. Il rilievo, ricco di dettagli,

Dettagli

LOCALITÀ TALIENTO F. 13 p PROPRIETÀ CENTOLA RELAZIONE ARCHEOLOGICA

LOCALITÀ TALIENTO F. 13 p PROPRIETÀ CENTOLA RELAZIONE ARCHEOLOGICA FORMIA LOCALITÀ TALIENTO F. 13 p. 1459 PROPRIETÀ CENTOLA RELAZIONE ARCHEOLOGICA L appezzamento di terreno, circa 5.000 mq., di proprietà Centola (F. 13, p. 1459) è situato in località Taliento e rimane

Dettagli

"Vogliamo fare un parco eolico in un crinale geologicamente instabile e franoso?"

Vogliamo fare un parco eolico in un crinale geologicamente instabile e franoso? LA MONTAGNA DELL APPENNINO UN PATRIMONIO DI TUTTI DA TUTELAREE VALORIZZARE Il susseguirsi degli eventi collegati al dissesto idrogeologico che affliggono il nostro paese e ultimamente la nostra lunigiana

Dettagli

RELAZIONE TECNICA-DESCRITTIVA. Indice 1 PREMESSE CARATTERISTICHE DELLE AREE OGGETTO DI INTERVENTO E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA...

RELAZIONE TECNICA-DESCRITTIVA. Indice 1 PREMESSE CARATTERISTICHE DELLE AREE OGGETTO DI INTERVENTO E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA... INTERVENTO DI PROTEZIONE CIVILE O.P.I. PC/1.066.000 L.R. 64/1986 E S.M.I. A SALVAGUARDIA DELLA PUBBLICA INCOLUMITÀ E DEL TRANSITO LUNGO LA STRADA COMUNALE PER MASAROLIS E TAMORIS NEL COMUNE DI TORREANO

Dettagli

Tribunale di Firenze Esecuzioni Immobiliari Rg. 270/00 Giudice Delegato Dott. D.Ammirati

Tribunale di Firenze Esecuzioni Immobiliari Rg. 270/00 Giudice Delegato Dott. D.Ammirati Pergolato Tribunale di Firenze Esecuzioni Immobiliari Rg. 270/00 Giudice Delegato Dott. D.Ammirati Forno Depositi Pollaio Deposito Legnaia Lastrico e deposito DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Immobile: Unità

Dettagli

INDICE 1. LOCALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 2. IL PROGRAMMA URBANISTICO

INDICE 1. LOCALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 2. IL PROGRAMMA URBANISTICO INDICE 1. LOCALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 2. IL PROGRAMMA URBANISTICO 1.LOCALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA L area oggetto della trasformazione urbanistica ha una estensione di circa 86,5 ettari ed è localizzata

Dettagli

RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA

RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA FACOLTA DI INGEGNERIA 12 Aprile 2005 RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA Maurizio Ferrini*, Massimo Baglione*, Samuela Iacomelli**, *Regione Toscana - Settore

Dettagli