PROGRAMMA DI CONTROLLO E CAMPIONAMENTO ALIMENTI E LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI IONIZZANTI
|
|
- Tommasa Palma
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGRAMMA DI CONTROLLO E CAMPIONAMENTO ALIMENTI E LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI IONIZZANTI Premessa L irradiazione è un trattamento fisico degli alimenti effettuato con radiazioni ionizzanti ad alta energia, in grado di inattivare gli enzimi degradativi presenti nell alimento ritardandone il deterioramento e di inibire la moltiplicazione dei microrganismi inattivando il materiale genetico. Il trattamento è utilizzato per: - ridurre la carica microbica nel prodotto alimentare; - prolungare la durata di conservazione dei prodotti; - prevenire la germinazione di patate, aglio e cipolle. Il trattamento di alimenti con radiazioni ionizzanti ha lo scopo quindi di prolungare la loro conservabilità riducendo o eliminando la carica batterica prevenendone il deterioramento e, nel caso di prodotti vegetali, inibire la loro germogliazione e fermentazione. Normativa comunitaria Il trattamento degli alimenti e dei loro ingredienti con radiazioni ionizzanti è regolamentato dalla Direttiva quadro 1999/2/CE, che definisce il campo di applicazione dell irraggiamento, le finalità e le condizioni del trattamento, le sorgenti di radiazioni che possono essere utilizzate, le dosi che possono essere applicate ed i requisiti igienici dei prodotti alimentari da sottoporre al trattamento, e dalla Direttiva di applicazione 1999/3/CE, che stabilisce un elenco comunitario di alimenti e loro ingredienti che possono essere trattati con radiazioni ionizzanti, recepita dal D.L.vo 30 gennaio 2001 n.94. Per quanto attiene le condizioni di autorizzazione al trattamento, la direttiva comunitaria prevede che il trattamento possa essere ammesso solo se: - esiste una giustificata e ragionevole necessità tecnologica, - costituisce un beneficio per il consumatore, - non presenta rischi per la salute, - non viene utilizzato per sostituire misure igieniche e sanitarie o buone prassi di fabbricazione. L atto comunitario dispone, inoltre, l adozione di un elenco positivo di prodotti che possono essere trattati con radiazioni ionizzanti. Ad oggi il Consiglio ed il Parlamento Europea hanno approvato solo una categoria di alimenti le erbe e le spezie essiccate ed i condimenti vegetali ; in attesa del completamento dell elenco, ogni Stato può mantenere le autorizzazioni nazionali vigenti purché in conformità alle norme generali comunitarie. Si riporta in allegato l elenco delle autorizzazioni degli Stati membri relative agli alimenti ed ai loro ingredienti che possono essere trattati con radiazioni ionizzanti. 1
2 Legislazione Italiana L. 30 aprile 1962, n. 283; D.M. 30 agosto 1973; D.L.vo 17 marzo 1995, n.230; D.M. 18 luglio 1996; D.L.vo 30 gennaio 2001 n.94. La normativa vigente prevede che il trattamento di prodotti alimentari con radiazioni ionizzanti possa essere effettuato solo presso impianti espressamente autorizzati per l impiego di radiazioni ionizzanti ai sensi dell art.27 del D.L.vo 230/1995e dispongano dell autorizzazione sanitaria di cui all art.2 della Legge 30/ n.283 così come previsto dall art.6 del D.L.vo 30/1/2001 n.94. In Italia risulta autorizzato solo lo stabilimento Gammarad Italia S.p.a. sito a Minerbio (BO); si rileva inoltre che nel 2012 tale Ditta non ha effettuato trattamenti su prodotti alimentari. I prodotti trattati con radiazioni ionizzanti debbono essere correttamente etichettati e devono quindi riportare, ai sensi dell art.16 del D.L.vo 109/1992 e a norma dell art.13 del D.L.vo 94/2001, l indicazione irradiato o trattato con radiazioni ionizzanti in etichetta, se venduti confezionati, o su un cartello in prossimità del contenitore che li contiene, se venduti sfusi. Lo stesso obbligo vige se un prodotto irradiato è utilizzato come ingrediente e quindi la stessa dicitura deve accompagnare la sua denominazione nell elenco degli ingredienti indipendentemente dalla percentuale con cui esso è presente. I prodotti alimentari irradiati, non destinati al consumatore finale, devono riportare inoltre, anche l indicazione della denominazione e dell indirizzo dell impianto che ha effettuato il trattamento o il numero di riferimento di autorizzazione. Tossicità I dati riportati dalla letteratura riguardo la tossicità degli alimenti irradiati è sufficientemente confortante in quanto le conclusioni degli studi di tossicità su animali sia di cancerogenesi, di tossicità subcronica e cronica, di mutagenesi e teratogenesi indicano la mancanza di un evidente effetto tossico sui prodotti irradiati al di sotto di 10 kgy, che è in effetti la dose ammessa nella legislazione vigente. Per quanto riguarda la tossicità dei prodotti radiolitici, ovvero dei prodotti che si originano per modificazione biochimica, pur considerando che molti sono simili a quelli derivanti da altri processi, quali il congelamento, e pur considerando che in termini generali non sono stati riscontrati effetti tossici, si ritengono necessari ulteriori studi sia per confermare i dati disponibili sia per una più precisa definizione del rischio. Per altro verso, si rileva che i possibili effetti negativi dell irradiazione degli alimenti sul benessere nutrizionale dell uomo sono simili a quelli conseguenti ad altre forme di conservazione degli alimenti. Attività di controllo Dai dati disponibili si rileva che nel 2011 nella UE sono stati analizzati 5397 campioni con una non conformità nel 2% (105): i prodotti più frequentemente irregolari sono stati cosce di rana (48,52%), pollame (19,89%), erbe aromatiche e spezie essiccate (14,98%). 2
3 Le segnalazioni di allerta comunitarie sono state in tutto 31 così ripartite: prodotti della pesca (13), prodotti di carne escluso pollame (2), frutta e vegetali (1) cereali e derivati (3), erbe e spezie (1), prodotti dietetici ed integratori (9), bevande (2). Nel 2012 in Italia sono stati analizzati 415 campioni di cui 208 di alimenti di origine animale e 207 di alimenti di origine vegetale di cui poco meno del 2% sono risultati non conformi e più specificatamente 5 campioni di cosce di rana, 2 di estratto secco di riso/lievito rosso, 1 campione di calamari. Le segnalazioni di allerta comunitarie sono state in totale 48 così ripartite: prodotti della pesca (4), prodotti di carne escluso pollame (5), frutta e vegetali (1), cereali e derivati (1), erbe e spezie (3), prodotti dietetici ed integratori (31). Piani specifici di controllo e monitoraggio vengono eseguiti annualmente da diverse regioni italiane e l Italia è stata negli ultimi anni tra le più solerti nel controllo. Il Piemonte finora non ha previsto una tale attività soprattutto per il fatto che non vi sono nella Regione Laboratori ufficiali accreditati. Considerato che il Ministero della Salute ritiene utile diffondere sul territorio le attività analitiche, si è richiesto all IZS di Torino la disponibilità ad eseguire analisi di screening che nel caso di positività possono essere sottoposte a conferma da parte dell IZS della Puglia e della Basilicata, sede di Foggia, Centro di Referenza Nazionale per la ricerca di Radioattività. L IZS ha recentemente confermato la propria disponibilità ad eseguire analisi di screening sulle matrici previste dalle norme EN 13783:2001 e EN 13784:2001, rispettivamente riferite a erbe e spezie, prodotti di origine animale (carni), prodotti di origine vegetale (frutta secca, semi). Conseguentemente, si prevede un piano di campionamento su prodotti in arrivo da Paesi comunitari ed extracomunitari, considerato che diversi Stati CE dispongono di stabilimenti autorizzati per l irraggiamento. Obiettivo dell attività pianificata è di verificare l esistenza in commercio di prodotti irradiati, ma non etichettati o individuati come tali, e di verificare che lo stabilimento responsabile sia effettivamente autorizzato a tale scopo. Inoltre, si richiede un attività di controllo documentale sui prodotti alimentari/ingredienti non forniti al consumatore finale, da effettuarsi nell ambito della programmazione locale, che dovrà verificare, in presenza di alimenti che riportino in etichetta o nei documenti di accompagnamento l indicazione dell avvenuta irradiazione, accompagnata obbligatoriamente in questi casi dalla denominazione e dall indirizzo dell impianto autorizzato/riconosciuto o del suo numero di riferimento, se lo Stabilimento rientra nell elenco di quelli autorizzati/riconosciuti dalla Comunità europea, rilevabili nel sito: lingua=italiano&id=1166&area=sicurezzaalimentare&menu=microbiologica Modalità di campionamento Il campionamento è ufficiale ed eseguito ai sensi del Regolamento (CE) n.882/2004 secondo le modalità previste dal DPR 327/80. Il campionamento dovrà essere effettuato presso importatori, depositi e produzione all ingrosso. Per il prelievo occorre utilizzare il verbale appositamente predisposto dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale allegato alla presente procedura. 3
4 Per entrambe le categorie di alimenti il campionamento dovrà essere effettuato su prodotti confezionati che non sono identificati espressamente come irradiati (documenti di accompagnamento e/o etichette). Matrici di origine vegetale. 1. prelievo con criterio della casualità di 5 o 6 aliquote di g (per erbe, spezie, semi) o di circa 500 g per altre tipologie vegetali (frutta secca). (la quinta o sesta aliquota è necessaria per l eventuale inoltro all I.Z.S. di Foggia per le analisi di conferma). 2. confezionamento delle aliquote in buste che proteggano il prodotto dalla luce 3. conservazione del prodotto a temperatura ambiente o congelato ove necessario 4. indicazioni minime per ogni campione: a) nome botanico della specie campionata b) stato di conservazione c) provenienza o nome della ditta d) quantità complessiva della partita e/o numero di lotto e) nome e indirizzo dell impresa produttrice o a cui il prodotto è destinato (importatore) 5. allegare, se possibile, l etichetta. N.B. 1. durante tutte le fasi del campionamento, ove possibile, si dovrà porre attenzione a limitare, nella maniera più efficace, l esposizione diretta del campione alla luce solare o artificiale e a fonti di calore 2. per eventuali controlli in importazione, si dovrà avere cura di prelevare il campione dalla parte centrale del contenitore non esposto a luce e/o fonti di calore. Matrici di origine animale Le matrici di origine animale che maggiormente si prestano a questo genere di ricerca sono le carni fresche di maiale, bovino e pollame e/o le loro preparazioni a base di carne. 1. prelievo con criterio della casualità di 5 o 6 aliquote di circa 500 g di prodotto (la quinta o sesta aliquota è necessaria per l eventuale inoltro all I.Z.S. di Foggia per le analisi di conferma). Se possibile, sono da prediligere i tagli anatomici con osso e i prelievi si devono effettuare prelevando la massa muscolare a ridosso della porzione ossea. Qualora non fosse possibile reperire tagli anatomici refrigerati/congelati e confezionati in porzione di massimo 500 gr. come sopra indicato, sarà possibile procedere allo sconfezionamento di pezzature maggiori ed al porzionamento delle stesse per la realizzazione delle aliquote previste. Lo sconfezionamento è da effettuarsi in presenza dell OSA con indicazione di tale procedura sul verbale di campionamento. Tale procedura verrà quindi verbalizzata e sottoscritta anche dall'o.s.a. 2. indicazioni minime per ogni campione: a) specie animale o prodotto di carne campionato; b) stato di conservazione; c) provenienza o nome della ditta; d) quantità complessiva della partita e/o numero di lotto; e) nome e indirizzo dell impresa produttrice e dell importatore. 3. allegare, se possibile, l etichetta. 4
5 In caso di positività allo screening, sarà cura dell IZS inviare il campione all Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, per la necessaria conferma diagnostica. In seguito alla conferma dell avvenuto irraggiamento, che ovviamente non sia stato adeguatamente dichiarato, si dovrà procedere a: 1) segnalazione di information; 2) irrogare sanzione amministrativa ex art. 18, comma 2, DL.vo 109/92; 3) verificare la necessità di segnalazione a A.G. per violazione art. 515 CP. Nel caso in cui i controlli documentali abbiano rilevato che un prodotto è stato irradiato in uno Stabilimento non autorizzato, si dovrà procedere a: 1) segnalazione di allerta (considerato che la dose di irraggiamento potrebbe essere stata superiore al consentito o effettuata con tecnologie non idonee); 2) verificare la necessità di segnalazione a A.G. per violazione art. 515 CP; 3) irrogare sanzione ai sensi dell art.19 del D.L.vo 30/1/2001 n.94. Si specifica che trattandosi di attività istituzionale predisposta da questa Amministrazione anche sulla base di analoga richiesta del Ministero della Salute, l attività di controllo, campionamento ed analisi non rientra nelle previsioni di cui al D.L.vo 194/2008. Nella tabella sottostante sono indicati i campioni da effettuarsi ripartiti per ASL: ASL TO3 TO5 NO CN2 AL Totale Erbe e spezie Frutta secca Carni e preparazioni a base di carne Bibliografia - C. Coniglia, S. Onori, O. Sapora: Il trattamento di prodotti alimentari con radiazioni ionizzanti Not. ISS 2003;16;3-9 - Rapporto ISTISAN 04/21 - Rapporto ISTISAN 07/4 5
PROGRAMMA DI CONTROLLO E CAMPIONAMENTO ALIMENTI E LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI IONIZZANTI 2016
PROGRAMMA DI CONTROLLO E CAMPIONAMENTO ALIMENTI E LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI IONIZZANTI 2016 Sommario - Acronimi - Premessa - Normativa comunitaria - Legislazione Italiana - Tossicità - Organizzazione
Dettagli22 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n. 8 - Lunedì 22 febbraio 2016
22 Bollettino Ufficiale D.d.u.o. 18 febbraio 2016 - n. 1078 Indirizzi regionali per la realizzazione dei controlli ufficiali sugli alimenti ed i loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti - Anno
DettagliBollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 10 aprile 2015
5 D.G. Salute D.d.g. 1 aprile 2015 - n. 2640 Piano regionale riguardante il controllo ufficiale sugli alimenti e i loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti in Regione Lombardia - Anno 2015 IL
DettagliTUTTO SULLE MICOTOSSINE - 11 novembre Torino Lingotto Fiere
TUTTO SULLE MICOTOSSINE - 11 novembre 2011 - Torino Lingotto Fiere ARPA Piemonte: attività di interesse sanitario supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza, per
DettagliIL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI AUSL MODENA 10 FEBBRAIO 2011
IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI AUSL MODENA 10 FEBBRAIO 2011 1 indagini microbiologiche e principali non conformità rilevate (doc. di accompagnamento) Conformità del campione relativamente ad Aliquote
DettagliRELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 25.2.2015 COM(2015) 69 final RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO SUGLI ALIMENTI E I LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI IONIZZANTI PER L'ANNO
DettagliConsiglio dell'unione europea Bruxelles, 18 dicembre 2015 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 18 dicembre 2015 (OR. en) 15472/15 DENLEG 167 SAN 445 ATO 80 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 17 dicembre 2015 Destinatario: n. doc. Comm.: COM(2015) 665 final
DettagliProblematiche microbiologiche correlate all impiego delle spezie come ingredienti nelle preparazioni alimentari
Problematiche microbiologiche correlate all impiego delle spezie come ingredienti nelle preparazioni alimentari Dario De Medici e Lucia Fenicia Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare
DettagliRELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 26.1.2012 COM(2012) 17 definitivo RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO SUGLI ALIMENTI E I LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI IONIZZANTI
DettagliAppunti del corso di Istituzioni di tecnologia alimentare
Appunti del corso di Istituzioni di tecnologia alimentare Parte 13 Irradiazione ZEPPA G. Università degli Studi di Torino Irradiazione Sono definite ionizzanti quelle radiazioni, elettromagnetiche e corpuscolate,
DettagliPROTOCOLLO TECNICO CHIMICO IL CONTRIBUTO DELL IZS PLVA. Corso aggiornamento Protocollo Chimico Maggio 2016 Dr.Barbara Vivaldi I.Z.S.
PROTOCOLLO TECNICO CHIMICO IL CONTRIBUTO DELL IZS PLVA Corso aggiornamento Protocollo Chimico Maggio 2016 Dr.Barbara Vivaldi I.Z.S. PLVA Genova Perchè un Protocollo Tecnico Chimico - E un utile strumento
DettagliARPA Piemonte: attività di interesse sanitario
ARPA Piemonte: attività di interesse sanitario supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza, per i controlli di acque destinate al consumo umano, alimenti e bevande,
DettagliRELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 26.1.2012 COM(2012) 16 definitivo RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO SUGLI ALIMENTI E I LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI IONIZZANTI
DettagliIL SISTEMA DI ALLARME RAPIDO PER GLI ALIMENTI E I MANGIMI RASFF
CONTROLLI UFFICIALI DI ALIMENTI ORIGINE VEGETALE ARPAV effettua attualmente di origine vegetale. i controlli chimici su prodotti I prelievi dei campioni ufficiali sono eseguiti dalle Forze dell Ordine,
DettagliRegolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"
Normativa Decreto 2 agosto 2018. Istituzione del logo identificativo per l'indicazione facoltativa di qualità «prodotto di montagna» in attuazione del decreto ministeriale n. 57167 del 26 luglio 2017 Decreto
DettagliPIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti
PIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti 2009-2011 2011 Analisi dei risultati anno 2009 Anna Rita Mosetti Ministero della Salute Direzione
DettagliPIANO REGIONALE RADIAZIONI IONIZZANTI IN ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
ALLEGATO A PIANO REGIONALE RADIAZIONI IONIZZANTI IN ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE 2015-2018 Il trattamento degli alimenti con radiazioni ionizzanti è una tecnologia di conservazione che ha lo scopo di preservare
DettagliPIANO REGIONALE RADIAZIONI IONIZZANTI IN ALIMENTI DI ORIGINE NON ANIMALE
ALLEGATO A PIANO REGIONALE RADIAZIONI IONIZZANTI IN ALIMENTI DI ORIGINE NON ANIMALE 2015-2018 Introduzione Il trattamento degli alimenti con radiazioni ionizzanti è una tecnologia di conservazione che
DettagliConsiglio dell'unione europea Bruxelles, 29 novembre 2016 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 29 novembre 2016 (OR. en) 15003/16 DENLEG 88 AGRI 645 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 28 novembre 2016 Destinatario: n. doc. Comm.: COM(2016) 738 final Oggetto:
DettagliPiano regionale per il controllo dei residui di prodotti fitosanitari in alimenti di origine animale. Anno 2017
ALLEGATO A Piano regionale per il controllo dei residui di prodotti fitosanitari in alimenti di origine animale. Anno 2017 Il piano regionale per la verifica dei livelli di residui di prodotti fitosanitari
Dettagli10/03/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 20. Regione Lazio
Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 27 febbraio 2015, n. G01966 Piano regionale radiazioni ionizzanti in alimenti di origine animale
DettagliServizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (S.I.A.N)
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (S.I.A.N) A) CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI. Tabella : campioni da effettuare alle produzioni pag. 3 2. Tabella 2: campioni da effettuare alla distribuzione
DettagliCarni avicole. Per le carni di pollame fresche, il termine minimo di conservazione è sostituito dalla data di scadenza.
Carni avicole Il Regolamento (CE) 543/2008, recante le modalità di applicazione del Regolamento (CE) 1234/2007 e s.m.i., ha stabilito le norme di commercializzazione per le carni di pollame (pollo, tacchino,
DettagliASL ROMA 4, Civitavecchia, 19 settembre Il Regolamento n. 1169/2011 dall etichettatura all informazione. Monica Minelli
ASL ROMA 4, Civitavecchia, 19 settembre 2017 Il Regolamento n. 1169/2011 dall etichettatura all informazione Monica Minelli 1 Quali novità rispetto alle precedenti direttive? Regolamento (UE) n. 1169/2011
DettagliIl controllo ufficiale delle ACQUE MINERALI e DI SORGENTE Attività di Arpa Piemonte Sara Coluccia
Il controllo ufficiale delle ACQUE MINERALI e DI SORGENTE Attività di Arpa Piemonte Sara Coluccia Campionamenti per analisi chimiche: piani nazionali e programmazione regionale - PRISA 2018 IZS Torino
DettagliLINEE GUIDA INDIVIDUAZIONE PRESTAZIONI A PAGAMENTO RICHIESTE AI LABORATORI DELL IZSPB
Pagina 1 di 12 Diverse disposizioni nazionali e comunitarie (Regolamento (CE) N. 882/2004, D.lgs n 194 del 19 novembre 2008, DLgs. 106 del 28 giugno 2012) regolamentano il finanziamento dei controlli ufficiali.
DettagliIndice generale. Prefazione
Indice generale Prefazione Autori XI XIII Capitolo 1: Contesto istituzionale e normativo dell Unione Europea 1 1 Trattati e Stati membri 1 2 Le istituzioni dell Unione Europea 3 2.1 Parlamento Europeo
DettagliRegolamentazione delle prestazioni e degli accertamenti diagnostici dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G.
Regolamentazione delle prestazioni e degli accertamenti diagnostici dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G. Caporale Teramo, 4 aprile 2019 CONTROLLO UFFICIALE L IZSAM è
DettagliRegolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore
Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore I regolamenti contenuti nel pacchetto igiene rivedono un po tutte le regole della sicurezza
DettagliCONTROLLO E CERTIFICAZIONE MORFO-BOTANICA DEI FUNGHI FRESCHI, CONGELATI E CONDIZIONATI IN VINCOLO SANITARIO
Allegato 5 CONTROLLO E CERTIFICAZIONE MORFO-BOTANICA DEI FUNGHI FRESCHI, CONGELATI E CONDIZIONATI IN VINCOLO SANITARIO 1. ISTRUZIONE OPERATIVA PER I CONTROLLI RICHIESTI DA USMAF Scopo Scopo della presente
DettagliRaccomandazione della commissione del 22 febbraio 2000 relativa ad un programma coordinato di controlli ufficiali dei prodotti alimentari per il 2000.
Raccomandazione 22 febbraio 2000. Raccomandazione della commissione del 22 febbraio 2000 relativa ad un programma coordinato di controlli ufficiali dei prodotti alimentari per il 2000. (pubbl. in Gazz.
DettagliProgramma di controllo dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale
Torino, 7 aprile 2017 PRISA 2017: dal territorio al laboratorio Programma di controllo dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale Caterina Strumia Assessorato alla Sanità,,
DettagliGestione delle NC microbiologiche
Gestione delle NC microbiologiche IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DEGLI ALIMENTI: CAMPIONAMENTO, INTERPRETAZIONE DEL RISULTATO, FLUSSI INFORMATIVI e GESTIONE DELLE NC Torino 10-11 11 giugno 2013 Asti 18-19
DettagliPIANO NAZIONALE RIGUARDANTE IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ADDITIVI ALIMENTARI TAL QUALI E NEI PRODOTTI ALIMENTARI Maria Cesarina Abete
PIANO NAZIONALE RIGUARDANTE IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ADDITIVI ALIMENTARI TAL QUALI E NEI PRODOTTI ALIMENTARI 2015-2018 Maria Cesarina Abete LA SICUREZZA ALIMENTARE IN PIEMONTE: VECCHIE ISTITUZIONI
DettagliRegolamentazione delle prestazioni e degli accertamenti diagnostici dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G.
Regolamentazione delle prestazioni e degli accertamenti diagnostici dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del Molise G. Caporale Teramo, 5 marzo 2018 CONTROLLO UFFICIALE L IZSAM è un
DettagliAsti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra
IL REGOLAMENTO CE n. 2073/2005: Aspetti applicativi ed esperienze in campo nel settore lattiero-caseario e nel settore delle carni e dei prodotti carnei Asti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra
DettagliPRISA 2013: stato dell arte
IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DEGLI ALIMENTI: CAMPIONAMENTO, INTERPRETAZIONE DEL RISULTATO, FLUSSI INFORMATIVI E GESTIONE DELLE NC PRISA 2013: stato dell arte Torino, 10-11 giugno 2013 Asti, 18-19 giugno
DettagliIL REGOLAMENTO CE N 2073/2005 aspetti applicativi e criticità. Il Reg. 2073/05 nel contesto del Pacchetto igiene
IL REGOLAMENTO CE N 2073/2005 aspetti applicativi e criticità Il Reg. 2073/05 nel contesto del Pacchetto igiene Sua applicazione nell ambito del PRISA 2013 Asti, 15 novembre 2013 OTTIMIZZAZIONE NELL UTILIZZO
DettagliPresentazione risultati attività 2011 Sicurezza Alimentare
Dipartimento di Sanità Pubblica Presentazione risultati attività 2011 Sicurezza Alimentare 1 Parma giugno 2012 Dipartimento di Sanità Pubblica Il DSP della AUSL di Parma Deliberazione N.615 del 2/09/2010
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE UFFICIO 6 NORMATIVA CONTAMINANTI e TOSSINE VEGETALI NEGLI ALIMENTI Aggiornamento marzo 2016 Quadro legislativo
DettagliTraceability in the food of non animal origin sector. Valentina Rebella - Medical officer, ASUR Marche AV3
Traceability in the food of non animal origin sector Valentina Rebella - Medical officer, ASUR Marche AV3 Definizione di «rintracciabilità» possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento,
DettagliSEZ l) Piano di monitoraggio sulla presenza di nitrati, piombo e cadmio nei vegetali ad uso alimentazione umana PROGRAMMAZIONE Il piano verte
SEZ. 2.3.6.l) Piano di monitoraggio sulla presenza di nitrati, piombo e cadmio nei vegetali ad uso alimentazione umana PROGRAMMAZIONE Il piano verte sul campionamento per analisi di vegetali destinati
DettagliMarchi e territori: Marchio Geografico, Marchio Collettivo, Marchi di Enti ed Organismi, DOP ed IGP
ICQRF Dipartimento Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Marchi e territori: Marchio Geografico, Marchio Collettivo, Marchi di Enti ed Organismi,
DettagliGiunta Regionale della Campania Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale
PIANO DI MONITORAGGIO REGIONALE ADDITIVI ALIMENTARI 2015/2018 1. PIANIFICAZIONE L aggiunta di additivi è pratica ormai altamente diffusa e quasi insostituibile in campo alimentare. Essi vengono utilizzati
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE UFFICIO 6 PIANO NAZIONALE 2015-2018 Relazione riguardante il controllo ufficiale degli additivi alimentari
DettagliRACCOLTA NORMATIVA AGGIORNATA
PIANO DI INTERVENTO PER IL CONTROLLO DI ADDITIVI, AROMI, ENZIMI ALIMENTARI RACCOLTA NORMATIVA AGGIORNATA DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE L. 30.4.1962, n 283 e s.m.i. Disciplina igienica della produzione
DettagliXIII CONVEGNO ATTIVITÀ DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA IN MATERIA DI CONTROLLO DEI PRODOTTI FITOSANITARI E DEI RESIDUI DI FITOFARMACI NEGLI ALIMENTI
XIII CONVEGNO ATTIVITÀ DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA IN MATERIA DI CONTROLLO DEI PRODOTTI FITOSANITARI E DEI RESIDUI DI FITOFARMACI NEGLI ALIMENTI Istituto Superiore di Sanità Roma, 16.11.2017 Danilo Attard
DettagliPINOLI SGUSCIATI CONFEZIONATI Lavati / sterilizzati / selezionati
SCHEDA PRODOTTO * Rev. 2 del 27/08/2015 Sostituisce ed annulla la revisione precedente 1. DEFINIZIONE DEL PRODOTTO Categoria: Frutta secca Nome scientifico: Pinus Gerardiana Ingredienti: 100% pinoli PINOLI
DettagliSSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"
Normativa Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti" Regolamento (UE) N. 1019/2013 della Commissione del 23 ottobre 2013 che modifica
DettagliSSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"
Normativa Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti" Regolamento (UE) N. 1019/2013 della Commissione del 23 ottobre 2013 che modifica
DettagliControllo ufficiale dei residui di fitofarmaci in matrici alimentari: metodi di campionamento
Controllo ufficiale dei residui di fitofarmaci in matrici alimentari: metodi di campionamento Danilo Attard Barbini Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria
DettagliCORSO Protocollo tecnico chimico
CORSO Protocollo tecnico chimico Il ruolo della Regione Liguria nella stesura dei protocolli unici ELENA NICOSIA REGIONE LIGURIA 2016 UN PO di CRONISTORIA REG.. 882/2004/CE art. 4.2.c le AC dispongono
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2012R0028 IT 01.07.2013 002.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B REGOLAMENTO (UE) N. 28/2012 DELLA COMMISSIONE dell'11 gennaio
DettagliOsvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014
REGOLAMENTO (CE) 2073/2005 MODIFICATO DAI REGOLAMENTI (CE) 1441/2007, 365/2010, 1086/2011 E 209/2013: : CRITERI MICROBIOLOGICI PER LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Osvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014
DettagliPIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti
PIANO NAZIONALE di Controllo Ufficiale sulla Presenza di Organismi Geneticamente Modificati negli Alimenti 29 maggio 2006 Incontri di studio: Organismi geneticamente modificati Istituto Zooprofilattico
DettagliREQUISITI DELL'ETICHETTA
INDICE CAPITOLO 1 PRINCIPI GENERALI 14 1.1 Finalità dell etichettatura 14 1.2 Campo di applicazione 15 1.3 Unità di vendita 17 1.4 Momento dell'etichettatura 18 1.5 Requisiti linguistici 19 1.6 Preimballo
DettagliGli additivi alimentari e il campionamento: aspetti generali e criticità
Corso di formazione sugli Additivi Alimentari 23 Gennaio 2013 I Edizione 24 Gennaio 2013 II Edizione Benevento Gli additivi alimentari e il campionamento: aspetti generali e criticità Ilaria Altieri Dipartimento
DettagliMaterie prime vegetali ed animali. idoneità dei sistemi di trasporto. temperature di trasporto. - fresche - refrigerate - congelate
roblematiche tecnologiche legate alla conservazione i materie prime e semilavorati di origine vegetale ed nimale all interno della azienda Materie prime vegetali ed animali - fresche - refrigerate - congelate
DettagliSIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione
SIAN Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione TIPOLOGIE DEI Controllo ufficiale sulle imprese alimentari autorizzate, riconosciute o registrate inserite nell archivio del SIAN. Il controllo può
DettagliRadioattività: i servizi al cittadino di ARPA Lombardia
Radioattività: i servizi al cittadino di ARPA Lombardia Maria Teresa Cazzaniga Dipartimento di Milano U.O. Agenti Fisici «Le attività di ARPA in materia di sicurezza e gestione dei rischi per l ambiente»
DettagliPRCIF ALLEGATO 6
ASL DI Distretto Dipartimento di Prevenzione Servizio Via Telefono E -mail PEC Fax. PRCIF 2015-2016-2017-2018 ALLEGATO 6 VERBALE DI CAMPIONAMENTO N... DEL Redatto contestualmente a: Monitoraggio Sorveglianza
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2009R1162 IT 01.03.2012 001.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B REGOLAMENTO (CE) N. 1162/2009 DELLA COMMISSIONE del 30 novembre
Dettaglila produzione/commercializzazione al dettaglio o prevalente al dettaglio o (produzione/commercializzazione annua al dettaglio superiore al 50%)
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione - Dipartimento di Prevenzione - Via Circumvallazione 77, 83100 Avellino - Tel. 0825292621-07-06-11 Fax 0825292606 uoc.sian@pec.aslavellino.it D. Lgs. 194/08
DettagliRelazione della commissione sull'irradiazione degli alimenti nel 2007 (2009/C 242/02)
C 242/2 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.10.2009 Relazione della commissione sull'irradiazione degli alimenti nel 2007 (2009/C 242/02) 1. BASE GIURIDICA E CONTESTO A norma dell'articolo 7, paragrafo
DettagliIl Piano di campionamento regionale: i dati delle analisi
Il Piano di campionamento regionale: i dati delle analisi Cecilia Bergamini ARPA Sezione Provinciale di Bologna cbergamini@arpa.emr.it Bologna 12 giugno 28 Area Analitica Eccellenza OGM e Sicurezza Alimentare
DettagliLa direttiva 2013/51/Euratom stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti
La direttiva 2013/51/Euratom stabilisce i requisiti per la tutela della salute della popolazione relativamente alle sostanze radioattive presenti nelle acque destinate al consumo umano. ARn-222 100 Bq/l
Dettaglitre grandi problemi Perdita del 30% delle derrate alimentari per limitare le intossicazioni e infezioni di fumiganti (dannosi per l ambiente e l uomo)
Applicazioni delle radiazioni ionizzanti i i in campo alimentare Il mercato alimentare oggi deve risolvere tre grandi problemi Perdita del 30% delle derrate alimentari dal produttore al consumatore (problema
DettagliPiano regionale di controllo ufficiale sui prodotti fitosanitari
Allegato al D.D.G. n. 324 del 02/03/2016 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana ASSESSORATO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO REGIONALE PER LE ATTIVITA SANITARIE E OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO Servizio 4 - Sicurezza
DettagliDISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITELLO AL LATTE E CEREALI
Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni TESTO CONSOLIDATO (in vigore dal 12 gennaio 2018) Allegato F della Deliberazione della Giunta
DettagliCopia tratta dal sito Ufficiale della G.U.R.S Copia non valida per la commercializzazione
14 10-3-2017 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 10 Art. 2 Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e nel sito della Regione siciliana
DettagliMinistero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione
Ministero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione UFFICIO VI PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SUGLI ALIMENTI E I LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI
DettagliALLEGATOD alla Dgr n. 391 del 31 marzo 2015 pag. 1/18
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOD alla Dgr n. 391 del 31 marzo 2015 pag. 1/18 ACRONIMI PIANO REGIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE SUGLI ALIMENTI E I LORO INGREDIENTI TRATTATI CON RADIAZIONI IONIZZANTI
DettagliRESPONSABILITÀ LEGALE DEL FOOD CONTACT EXPERT
RESPONSABILITÀ LEGALE DEL FOOD CONTACT EXPERT Avv. Neva Monari Avvocati per l Impresa Desenzano del Garda, 26 giugno 2013 neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 1 DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE MATERIALI
DettagliFUNGHI EPIGEI: ATTIVITA' DI CONTROLLO E PREVENZIONE DEGLI AVVELENAMENTI. Savigliano, 12/10/2018 Micologo Dott. M. Balma ASL TO5 CHIERI (TO)
FUNGHI EPIGEI: ATTIVITA' DI CONTROLLO E PREVENZIONE DEGLI AVVELENAMENTI Savigliano, 12/10/2018 Micologo Dott. M. Balma ASL TO5 CHIERI (TO) Il Controllo Ufficiale nella REGIONE PIEMONTE Decreto del Presidente
DettagliIL REG. CE n 2073/2005 aspetti applicativi e criticità. 15 novembre 2013
IL REG. CE n 2073/2005 aspetti applicativi e criticità 15 novembre 2013 Art. 4 Prove per verificare il rispetto dei criteri 1. Gli operatori del settore alimentare effettuano nei modi appropriati analisi
DettagliETICHETTATURA La filiera carne. Paola Rebufatti Laboratorio Chimico CCIAA Torino
ETICHETTATURA La filiera carne Paola Rebufatti Laboratorio Chimico CCIAA Torino carni rosse carni bianche carni macinate preparazioni di carne prodotti a base di carne ETICHETTATURA OBBLIGATORIA CARNI
DettagliEXPORT DI PRODOTTI ALIMENTARI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE
EXPORT DI PRODOTTI ALIMENTARI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE 29 ottobre 2015 Associazione Industriale di Novara - Corso Felice Cavallotti,25 ASL NO NOVARA - DIPARTIMENTO di PREVENZIONE Angela Maria Allegra
Dettagli(Atti non legislativi) REGOLAMENTI
14.1.2012 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 12/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO (UE) N. 28/2012 DELLA COMMISSIONE dell'11 gennaio 2012 che fissa requisiti per importare nell Unione
DettagliCircolare n. 19 del 12 maggio 1993 del Ministero della Sanità.
Circolare n. 19 del 12 maggio 1993 del Ministero della Sanità. Circolare del Ministero della Sanità (Direzione Generale dei Servizi per l Igiene Pubblica Prot. n. 406/AG.2.6/370) n. 19 del 12 maggio 1993
DettagliRACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE
L 95/64 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 29.3.2014 RACCOMANDAZIONI RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 27 marzo 2014 relativa a un secondo piano coordinato di controllo volto a stabilire la prevalenza
DettagliDIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO A.S.L. DI BERGAMO
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO A.S.L. DI BERGAMO SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE RENDICONTAZIONE ALLERTA ALIMENTI ANNO 2014 Nell anno 2014 il DPV è stato coinvolto in 70 allerta
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2002D0994 IT 03.07.2015 007.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 20 dicembre 2002 recante
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 426
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 426 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore STUCCHI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 APRILE 2013 Modifiche al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109,
DettagliIL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI. Salus Populi Suprema Lex
IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI Campionamento Corretto = Corretto risultato Un corretto campionamento eseguito sul campo e essenziale per ottenere risultati affidabili nelle successive fasi analitiche
DettagliAUSL di PARMA Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Presentazione risultati attività 2017
AUSL di PARMA Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Presentazione risultati attività 2017 La pianificazione dell attività del Servizio tiene conto del mandato istituzionale (Nuovi Livelli Essenziali di
DettagliIL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA
IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA Organizzazione dei sistemi di controllo Organizzazione dei sistemi di controllo U.E. UVAC/PIF MIN. SAN. NAS REGIONE ARPA DIREZIONE
DettagliIl modello virtuoso italiano come sinonimo di mangiar bene
Il modello virtuoso italiano come sinonimo di mangiar bene INTANGIBLE La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola,
DettagliATTIVITA DI DEPOSITO ALL INGROSSO
Allegato A Intestazione ASL Scheda controllo produzione/distribuzione/utilizzo di materiali ed oggetti destinati al contatto con gli alimenti (MOCA) Data ora Operatori ASL Ditta stabilimento: Comune Via
DettagliSalus Populi Suprema Lex IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI
IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI Il campione è determinante ai fini di un corretto risultato analitico e la precisione dell analisi può essere vanificata se il prelievo della matrice non è stato
DettagliPIANO DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO DELLA D.O. MOLISE AI SENSI DEL DM 2 NOVEMBRE 2010
CCIAA di Campobasso e di Isernia PIANO DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO Pagina 1 di 10 PIANO DEI CONTROLLI E PROSPETTO TARIFFARIO DELLA AI SENSI DEL DM 2 NOVEMBRE 2010 0 29/12/10 Prima emissione Rev.
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI
DettagliDal campionamento microbiologico al rapporto di prova: iter e criticità
PRISA 2017: DAL TERRITORIO AL LABORATORIO Torino, 07/04/2017 Dal campionamento microbiologico al rapporto di prova: iter e criticità Silvia Gallina S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni - IZSTO
DettagliI controlli per il Novel Food
I controlli per il Novel Food Integratori Alimentari Autorizzazione alla produzione, piani di campionamento e risultati Dr.ssa Amalia Vitagliano Il riconoscimento ai sensi dell art. 6 Regolamento CE 852/04
DettagliVigilanza e controllo sui prodotti cosmetici nella Regione Piemonte: risultati e programmi di educazione alla salute. Pierfederico Torchio
Torino, 24 novembre 2014 La contraffazione dei cosmetici Vigilanza e controllo sui prodotti cosmetici nella Regione Piemonte: risultati e programmi di educazione alla salute Pierfederico Torchio REGIONE
DettagliRuolo del. Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM. nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi
Ruolo del Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca di OGM nel controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi Ilaria Ciabatti Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana Centro di Referenza
DettagliSERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Allegato 1 (art. 1) BOLLETTA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ASL REGIONE TARIFFA PER CONTROLLI SANITARI SU MANGIMI, ALIMENTI E BENESSERE ANIMALE li / / BOLLETTA N. (SERIE E NUMERO PRESTAMPATO) PERIODO DA
Dettagli