Edizioni Erickson. Il consiglio di Buscaglia: Prima regola: voler fare bene le cose

Transcript

1 Il consiglio di Buscaglia: Prima regola: voler fare bene le cose Attenzione: prima e più importante del risultato, della vittoria, è voler fare bene le cose. In tutte le edicole del Trentino Alto Adige ogni mercoledì Maurizio Buscaglia è il coach umbro ritornato alla guida della Bitumcalor Trento in A Dilettanti: una partenza da urlo nella prima parte del campionato, seguita da un periodo difficile. Così è il basket, così è la vita. Buscaglia ha messo lì sul tavolo la priorità del voler fare bene le cose in un recente incontro formativo che il direttivo del Basket Club Gardolo 2000 ha proposto agli allenatori delle giovanili e delle prima squadra. Sul come fare bene le cose (a livello di staff allenatori), in allenamento e in palestra, ci sarebbe da spendere ben più di una serata. Ma l incontro con il coach Buscaglia è stata davvero utile e gli spunti offerti molteplici. Per dire: dal suggerimento di cui sopra ne discende che l allenatore mai dovrebbe cadere nell errore del dire non va mai bene. Questo è un fondamentale indi- ANNO XI num. 4 - aut. tribunale di Trento n.1071 dd. 04/12/2000 Periodico mensile ind. d informazione sportiva gratuito dell Associazione Sportiva Dilettantistica B.C. Gardolo 2000 dir. resp. Domenico Sartori. Edizioni Erickson Educazione Didattica Sostegno Integrazione Psicologia Formazione Lavoro Sociale

2 BASKET CLUB GARDOLO 2000 ANNO SPORTIVO spensabile nella cassetta degli attrezzi di chi allena-educa. Poi, una serie di consigli dettati dall esperienza di chi, prima di diventare un allenatore professionista, ha diretto anche squadre giovanili: o si gioca per vincere, o per fare crescere la squadra. I fatti insegnano che se si gioca per far migliorare giocatori e squadra, alla fine qualcosa viene fuori, anche i risultati; l importanza della continuità tra un annata e l altra, quindi della collaborazione tra i diversi allenatori. E qui, come si dice, Buscaglia ha sfondato una porta aperta, in quanto da anni gli allenatori del nostro club fanno squadra e si confrontano tra loro. L allenatore deve trasmettere passione, prima di tutto, e se lo fa - ha ripetuto il coach della Bitumcalor - glielo si vede dagli occhi, e i ragazzi lo capiscono subito. Il resto, poi, viene: la richiesta di essere puntuali, sempre, in allenamento come alla partita, ed educati coi compagni come con gli arbitri. Lo stile lo trasmette l allenatore, come i dirigenti e i genitori dagli spalti. Domande e valutazioni su situazioni concrete hanno quindi permesso di allargare il confronto tra Buscaglia e gli allenatori gardoloti. Ad esempio: che fare quando un ragazzo è decisamente più talentuoso rispetto ai pari età? Come non perdere chi fa più fatica e nel contempo allenare i più bravi? Come trovare la chiave giusta per parlare con ogni giocatore? Una sintesi di una serata riuscita l ha fatta Ezio De Mare: La bravura è tirare fuori il meglio di quello può dare ogni ragazzo, non il mio meglio di allenatore. Tutti d accordo. D accordo pure a ritrovarsi con Maurizio Buscaglia per entrare ancora più negli aspetti tecnici dell allenare. Un incontro utile, oltre che piacevole: la serata, oltre mezzanotte, è stata impreziosita da uno strepitoso smacafam delle premiata ditta Paolo&Sandro Tomasi, dal superbo strudel di Luciano Rodler e dal moscato degli amici di Canelli. E a Maurizio, che il nostro club ringrazia per il contributo prezioso, è toccato per una sera vestire la felpa del Basket Gardolo. la redazione Partite casalinghe Bitumcalor serie A dilettanti sabato 26 febbraio ore Bitumcalor Trento Ozzano sabato 26 marzo ore Bitumcalor Trento La Fortezza Recanati sabato 9 aprile ore Bitumcalor Trento Co.Mark Trevigli

3 3 ANNO SPORTIVO BASKET CLUB GARDOLO 2000 Analisi del coordinatore del settore Mini Basket del Centro Sportivo Basket Gardolo 2000 Siamo arrivati a fine febbraio 2011 eppure continuano ad arrivare nuovi bambini in palestra. Probabilmente convinti da una buona campagna pubblicitaria oppure dai compagni di scuola e di giochi. Entrano in punta di piedi con il nostro consenso, per provare e capire se può esserci un feeling tra loro ed il Canestro. Iniziano timidamente, osservano gli altri, sfiorano il pallone da MB., corrono con gli altri, si divertono, giocano, si sentono già parte del gruppo e quando l allenamento sta per finire, vengono a chiederti: Ma quando facciamo la partita?... Instancabili!! Credo che a questo punto la palla ed il Canestro li abbia magicamente conquistati. IL GRUPPO SCOIATTOLI è formato da 20 bambini e 2 bambine di due Annate diverse 8 nati nel 2004 e 14 nel 2003 ossia 1 e 2 Elementare. A loro, abbiamo lasciato scoprire il gioco del Mini-Basket allenamento dopo allenamento affinando i loro movimenti naturali in campo con il giocattolo La Palla e la Torre stregata il Canestro che con il gesto più naturale che può essere eseguito da un Bambino cioè lanciare la Palla facendola passare dentro la retina del Canestro, liberano la Principessa tenuta prigioniera nella Torre dallo Stregone Balù. Questi sono i primi input che lanciamo ai piccoli Scoiattoli. Mentre loro si divertono, imparano a palleggiare, a muoversi nel campo da Basket, a passare la palla ai compagni e a tirare a canestro, tramite decine e decine di Giochi finalizzati divertenti essi scoprono il bellissimo gioco del Mini Basket. IL GRUPPO AQUILOTTI è formato da 21 bambini ed 1 bambina, di due Annate diverse 10 nati nel 2002 e 12 nel 2001 ossia 3 e 4 Elementare. Già insieme dallo scorso anno, questa squadra ha lavorato molto bene e quest anno riprendendo gli allenamenti sui fondamentali base: Palleggio con mano destra e intensificando l uso della mano sinistra, migliorando il movimento in campo con e senza la palla e con giusti cambi di direzione ed uso appropriato del palleggio con la mano giusta; Passaggio della palla ai compagni sia da fermo che in movimento; Difesa a Uomo con studio delle posizioni da tenere in campo ed aiutare i compagni in difficoltà; Tiro a Canestro da tutte le posizioni, usando il corpo quale ausilio al tiro; Altro fondamentale molto importante è che bisogna cominciare ad abituare il bambino è Leggere, cosa succede in campo quando si gioca e ci si allena. Tutti questi fondamentali applicati istintivamente nel modo giusto sia negli allenamenti, sia nelle partite, saranno fondamentalmente importanti quando il piccolo atleta farà il salto dal Mini Basket alle Giovanili del Basket. Vittorio Severino Istruttore Nazionale di M.B.

4 BASKET CLUB GARDOLO 2000 ANNO SPORTIVO Intervista a Michele Tomazzolli coach della squadra di serie D Eurobrico-Gardolo: risultati con il lavoro e il sacrificio Coach Tomazzolli, chiusa la prima fase del campionato di serie D, qual è in generale la tua valutazione sulla prima squadra Eurobrico-Gardolo? Dal punto di tecnico e fisico abbiamo ancora parecchie lacune ma, nonostante questo, siamo riusciti a vincere alcune partite molto delicate che ci hanno permesso di rimanere nelle zone alte della classifica. Stiamo comunque lavorando duramente per migliorare questi aspetti che spero ci portino a giocare in maniera più fluida e proficua. Hai ripreso in mano la prima squadra del club con l obiettivo esplicito di fare crescere nuove leve, con innesti continui dalle categorie giovanili, facendole giocare assieme ai giocatori più esperti che in questi anni hanno garantito ottimi risultati nel campionato regionale. Dagli spalti, l impressione è positiva. Pure dalla panchina del coach? Posso sicuramente affermare che è un piacere allenare una squadra così, nella quale il rapporto di amicizia tra i giocatori si percepisce in ogni momento. E questa la caratteristica principale della squadra che ci ha permesso e ci permette di superare i momenti difficili che inevitabilmente si presentano durante una stagione così lunga. Questa stessa caratteristica aiuta molto anche l inserimento dei giovani che vengono accettati e coinvolti dai compagni di squadra. Il mio compito è quello di farli migliorare soprattutto dal punto di vista tattico e delle scelte che effettuano durante il gioco cercando, nei limiti del possibile, di lasciare libero sfogo alle caratteristiche di ognuno. I minuti che ogni under gioca in prima squadra sono, da parte loro, totalmente meritati: non sono abituato a regalare nulla ed è proprio per questo che il loro apporto è e sarà sempre più importante. Ai giocatori voglio dire: So ragazzi che spesso sono insopportabile, ma mi preme spronarvi a fare sempre meglio!. Alcuni giocatori sono stati vittime di infortuni, qualcun altro ha lasciato per ragioni di studio all estero. Difficile quindi garantire continuità di prestazioni in palestra e in partita. Come stai affrontando la situazione? E vero. Abbiamo avuto qualche defezione che ci ha portato alcuni problemi di rendimento. Il gruppo ci ha comunque permesso di mettere in campo una formazione che si è sempre difesa con i denti, a parte un paio di partite che non meritano alcuna scusante. Ogni tanto ci arrivano saluti dall estero da parte dei nostri giocatori in trasferta (per studio, lavoro, chissà cos altro...) e questo ci fa tanto piacere. Stiamo recuperando alcuni infortunati che sono convinto torneranno forti come e più di prima. L impressione è quella di una squadra che alterna cali improvvisi ad una straordinaria capacità di riscatto in momenti difficili, come nel caso del recupero in trasferta a Merano, fino alla vittoria. Qual è la tua analisi? Oltre a qualche problema tecnico-tattico, abbiamo anche qualche problema mentale e di concentrazione che paghiamo a caro prezzo. Stiamo lavorando anche in questo senso ricordando che il basket è pur sempre un gioco e quindi deve essere divertimento: un gioco che però non prevede né paura né sufficienza.

5 5 ANNO SPORTIVO BASKET CLUB GARDOLO 2000 Parliamo del campionato. Una storia a due tra Piani e Pergine. E poi? Quali sono gli obiettivi di Eurobrico- Gardolo? Non v è dubbio che queste squadre sono le meglio attrezzate nel campionato e rimangono le favorite per la vittoria finale con un probabile piccolo vantaggio per il Piani Bolzano, anche se ha perso di 2 l ultimo scontro diretto. Per quel che ci riguarda, faremo il possibile per fare sempre meglio e per dare ai nostri tifosi le soddisfazioni che si meritano. Ai ragazzi voglio ripetere che il lavoro, il sacrificio e l organizzazione portano sempre buoni risultati, e non sto parlando solo di basket. Non è che se mi alleno tanto allora studio poco... chi vuole intendere, intenda. Vorrei concludere ringraziando tutti: i giocatori, i genitori, gli allenatori, i tifosi, i dirigenti ed in particolare Simone Coser che mi aiuta e mi supporta nella gestione della squadra con un lavoro egregio. la redazione

6 BASKET CLUB GARDOLO 2000 ANNO SPORTIVO Intervista a Luca Caracristi allenatore dell Under 17, al vertice del campionato: si raccolgono i frutti di un lungo lavoro Coach Caracristi, l Under 17 quest anno fa faville in campionato. Era prevedibile o è stata una felice sorpresa? Sapevo già ad inizio stagione di avere un buon gruppo. Un gruppo peraltro che ho già allenato per diversi anni, come vice allenatore in Under 13 e 14 e da head coach in Under 15. Nel corso degli anni la squadra è migliorata tanto, grazie anche ad alcuni recenti innesti. Nella scorsa stagione, 5 giocatori dell annata 1994, aggregati ai più grandi, si sono piazzati al secondo posto nel campionato Under 17 con la squadra Elite allenata da Marco Paoli; mentre gli altri nella squadra Open hanno avuto modo di giocare con continuità migliorandosi notevolmente. Molti giocatori quest anno giocano anche con l Under 19, dando un contributo fondamentale. I ragazzi sono maturati e il lavoro di tutti questi anni sta dando i suoi frutti. C è stato lo stop a Villazzano, partner in vetta alla classifica. Ti sei interrogato con i ragazzi sulle ragioni della sconfitta? I ragazzi sono arrivati con troppa pressione alla partita di Villazzano, questo ha frenato la squadra impedendole di esprimere le proprie potenzialità. Una giornata storta: tanti errori, forse anche un pizzico di sfortuna, la bravura comunque del Villazzano di non mollare nel finale. La sconfitta è comunque servita per tornare con i piedi per terra, dobbiamo continuare a lavorare bene in palestra e imparare a gestire le tensioni delle partite che contano. Quest anno, alcuni ragazzi dell Under 17 stanno provando la soddisfazione di giocare nella prima squadra. Come stanno vivendo, e come vive la squadra, questa esperienza? A quest età credo che sia giusto far giocare i ragazzi più pronti in prima squadra. Misurarsi anche per pochi minuti con i giocatori della Serie D è stimolante e produttivo. Non bisogna però montarsi la testa, credersi ormai arrivati, ma occorre continuare a lavorare perché per rubare il posto a più grandi bisogna diventare dei giocatori migliori di loro!. Qual è, a tuo avviso, il punto di forza della squadra? Il punto di forza della squadra è senz altro il gruppo. Ho a disposizione molti buoni giocatori, tanti cambi che mi permettono di tenere sempre alto il ritmo difensivo, soprattutto nel reparto lunghi. A testimonianza della impegno e bontà di questo gruppo, vorrei ricordare che quattro ragazzi sono anche arbitri e altri tre aiutano nel minibasket. Quali, invece, i punti deboli su cui stai lavorando? I punti deboli sono quelli che si trovano in tutte le squadre giovanili, in particolare qualche difetto nei fondamentali che cerchiamo di limare sempre più. Anche se a questa età non basta il solo lavoro fatto in palestra, serve la volontà di migliorarsi. I progressi sono evidenti solo in chi individualmente continu a a lavorare e fa propri i consigli che gli vengono dati. L altro punto su cui cerco di lavorare è la personalità in campo, la squadra deve riuscire a imprimere il proprio gioco, il proprio ritmo. I singoli giocatori devono essere tutti pericolosi in attacco, grintosi in difesa e concentrati nel gioco. Tutto

7 7 ANNO SPORTIVO BASKET CLUB GARDOLO 2000 questo però è anche direttamente proporzionale alla maturazione dei ragazzi. Cosa ti aspetti dai tuoi ragazzi? Molte cose: voglia di migliorarsi soprattutto, ma anche costanza, rispetto per gli altri e per il gruppo, spirito di squadra, puntualità, concentrazione, capacità di leggere le situazioni... Ma non sono queste forse qualità che, se migliorate, formeranno delle persone migliori?. Ambizioni? Dove pensate di arrivare stante il primato in classifica? Al di là dei risultati nelle giovanili, io punto a formare dei giocatori di basket, che possano fra pochi anni giocare in prima squadra. Noi allenatori delle giovanili avremo fatto un buon lavoro se riusciremo a formare un gruppo di giocatori che possa aprire un nuovo ciclo nella prima squadra. Sono convinto che l attuale gruppo under 17, se continuerà a lavorare seriamente in palestra, lo potrà fare. la redazione Giulio Mattedi al tiro libero nel match con il Villazzano PIELLE IMMOBILIARE S.R.L. di Paolazzi geom. Luca Via della Canova, 3 - GARDOLO (TN) Tel. 0461/ Fax 0461/ Cel. 348/ PROGETTA-COSTRUISCE-VENDE

8 PER INFORMAZIONI: direttivo: redazione: