Accordo CETA UE-CANADA. Assolombarda MILANO, 3 luglio 2013

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1 Accordo CETA UE-CANADA Assolombarda MILANO, 3 luglio 2013

2 Il negoziato per la conclusione dell Accordo Economico Commerciale Completo (CETA) tra UE e Canada -avviato nell ottobre è alle battute finali. Da diversi mesi però non si riesce a terminare la trattativa che rischia -senza uno sforzo di ambo le parti- di prolungarsi ancora per molto tempo.

3 Dopo il mancato accordo politico a livello Ministeriale a inizio febbraio 2013, sono continuate le negoziazioni tra le parti per cercare di dirimere le restanti questioni tecniche. C'è però, malgrado i contatti svoltisi ininterrottamente nelle ultime settimane, un crescente nervosismo da parte dei due gruppi di negoziatori per la mancata finalizzazione delle trattative

4 Malgrado le aspettative diffuse della vigilia purtroppo non sono stati segnalati progressi sulle questioni aperte: i punti ancora in discussione riguardano capitolo agricolo, servizi finanziari e appalti pubblici; non definite inoltre le regole d'origine dei prodotti automobilistici, sulle quali si riteneva di aver già raggiunto un'intesa.

5 Lo stato attuale ed il futuro del negoziato CETA (anche alla luce dell approvazione del mandato negoziale per la Transatlantic Trade and Investment Partnership UE-USA) sono stati discussi recentemente dai ministri del commercio europei (al CAE Commercio del 14 giugno 2013).

6 Da ultimo, non hanno avuto molto successo anche i colloqui ad alto livello tra il Primo ministro canadese (che ha comunque valutato positivamente in termini complessivi il lancio dei negoziati per il TTIP) ed il presidente della CE all incontro G8 del 17 e 18 giugno.

7 Il Primo ministro Harper ed il presidente della Commissione europea Barroso si incontreranno di nuovo a margine del vertice G 20 di San Pietroburgo che si riunirà a settembre; i negoziatori comunque si vedranno con ogni probabilità già a fine luglio probabilmente ad Ottawa.

8 L Italia sostiene gli sforzi della Commissione per il raggiungimento di un accordo pienamente soddisfacente ed in linea con gli interessi dell Unione con il Canada : chiudere il negoziato è fondamentale per l UE poiché l intesa che sarà raggiunta con Ottawa potrà rappresentare anche un utile precedente per il negoziato con gli USA.

9 Speriamo dunque di poter chiudere al più presto le questioni pendenti. Sono stati realizzati molti sforzi durante queste lunghe trattative, per arrivare ad un esito positivo e quanto fatto non va sprecato: bisogna pertanto chiudere il negoziato. Tale risultato è ormai a portata, servono solo, da ambo le parti, buona volontà e flessibilità.

10 Da parte italiana la valutazione finale sul negoziato sarà determinata in base ai risultati raggiunti sulle specifiche questioni di nostro interesse, quali gli appalti pubblici e la proprietà intellettuale. A tal riguardo ribadendo ancora una volta la necessità che l accordo consenta la commercializzazione delle nostre indicazioni geografiche fin qui usurpate (Prosciutto di Parma, San Daniele ed Prosciutto toscano) possiamo accettare i risultati raggiunti sul tema.

11 IIGG Ipotesi consolidate: per Prosciutto San Daniele, Prosciutto di Parma, Prosciutto Toscano coesistenza delle IIGG con i marchi già registrati, impossibilità di registrazione di ulteriori marchi; per Parmigiano Reggiano riconoscimento dell IG ma con un principio di genericità del termine tradotto, incluso in una lista positiva allegata all accordo.

12 Resta da definire la posizione di 3 formaggi (Asiago, Fontina e Gorgonzola) per le quali una possibile soluzione sarebbe consentire la commercializzazione riconoscendo la coesistenza ed introducendo un principio di differenziazione (indicazione chiara dell origine e divieto di uso i simboli misleading da parte dei produttori non italiani tipo bandiere tricolori, cartine geografiche italiane ecc ) senza tuttavia dichiararne esplicitamente la natura di IIGG.

13 Allo stesso tempo l Italia contesta la richiesta di considerarli sotto il profilo della genericità o semi genericità, visti gli interessi difensivi canadesi (e statunitensi), perché ciò significherebbe riconoscere legittimità ai prodotti italian sounding

14 DAZI Entrambe le parti hanno convenuto di eliminare completamente tutte le tariffe industriali in non più di 7 anni: il Canada eliminerà il 99,6% delle tariffe oggi esistenti (il 97,9% all entrata in vigore dell accordo). I dazi di esportazione e le altre restrizioni alle esportazioni saranno proibiti.

15 REGOLE DI ORIGINE Per il settore auto, tema di forte interesse per il gruppo Fiat-Chrysler, l ipotesi sul tavolo prevedrebbe un TRQ in deroga di unità in cui si applicherebbe una regola di contenuto di prodotto non originario pari al 70% in valore, che sarebbe in linea con gli interessi del gruppo e che l Italia appoggia.

16 ACCESSO AL MERCATO l'ue avrebbe ottenuto la parità con i paesi NAFTA in molti settori (ad esempio nei trasporti e servizi marittimi, in particolare per il dragaggio, e nel trasporto aereo, per le operazioni aeroportuali e di assistenza a terra). Inoltre ci sarebbero alcune ulteriori concessioni in arrivo nel settore minerario (uranio), delle telecomunicazioni, del feedering, dei servizi postali ed assicurativi.

17 SERVIZI Due questioni importanti su cui si sta registrando buon progresso in questo negoziato sono il movimento temporaneo di persone fisiche e il mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali

18 PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI L accordo nel settore dei servizi finanziari è una questione ancora aperta. I negoziatori canadesi avrebbero richiesto un Prudential carve-out che porterebbe all esclusione di fatto del settore dall accordo. Il testo garantirà comunque un livello di protezione elevato, fornendo una guida per gli arbitri per evitare interpretazioni ingiustificate del contratto.

19 In particolare mancano i parametri per alcune delle ultime questioni chiave rimanenti, in particolare il trattamento equo, l espropriazione indiretta e l'applicazione delle riserve nazionali di trattamento per gli investitori stabiliti;infine il Canada aumenterà la soglia oltre la quale l'ica (l'investment Canada Act) si applica a 1,5 miliardi di dollari c. (mentre per le acquisizioni da parte delle imprese di proprietà statale straniera la soglia sarebbe mantenuta al livello attuale)

20 APPALTI PUBBLICI Le offerte scambiate sono ancora al vaglio delle due controparti; i negoziatori canadesi avrebbero incluso nella loro offerta piuttosto generosa non solo il governo federale, ma anche le autorità provinciali; le regole sono quelle dell accordo GPA dell OMC; restano alcuni carve out (8 Provincie) e dei criteri local content nel trasporto pubblico urbano (forte interesse difensivo); sufficiente la copertura offerta sulle utilities energetiche.

21 Divergenze permangono anche in relazione al capitolo SVILUPPO SOSTENIBILE, soprattutto con riferimento agli obblighi in materia di lavoro e di ambiente Sugli IPRs positivo l accordo sul certificato di protezione complementare dei farmaci richeisto dalla UE

22 MINISTERO dello SVILUPPO ECONOMICO D.G. Politica Commerciale Internazionale Divisione V tel: fax: POLCOM5@MISE.GOV.IT