RASSEGNA STAMPA

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Renzo Carrara
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18-11-01 RASSEGNA STAMPA COMMERCIO, AVANTI TUTTA COI DAZI MA USA E CINA TRATTANO (A FARI SPENTI) UN ACCORDO ENTRO L ANNO Agrisole CORTE

1 RASSEGNA STAMPA COMMERCIO, AVANTI TUTTA COI DAZI MA USA E CINA TRATTANO (A FARI SPENTI) UN ACCORDO ENTRO L ANNO Agrisole CORTE CONTI UE, SUGGERIMENTI SUI FONDI EUROPEI Agrapress SOIA, INDIVIDUATI I GENI CHE RENDONO LE PIANTE RESISTENTI AGLI AFIDI Mangimiealimenti

2 CORTE CONTI UE, SUGGERIMENTI SUI FONDI EUROPEI "i nuovi piani per le modalita' di spesa dei fondi ue per la coesione e altre aree di intervento sono piu' semplici e piu' flessibili. tuttavia, la corte formula una serie di suggerimenti su come far si' che la spesa degli stati membri abbia un vero impatto e rispetti le disposizioni normative", afferma la corte dei conti europea nel parere sulla proposta di regolamento sulle disposizioni comuni e le regole finanziarie per il , che riguarda sei fondi ed uno strumento per investimenti nelle seguenti aree: sviluppo regionale e occupazione, sicurezza e protezione delle frontiere, misure a sostegno dei migranti negli stati membri dell'ue. maggiori particolari sono disponibili al link

3 Commercio, avanti tutta coi dazi ma Usa e Cina trattano (a fari spenti) un accordo entro l anno R.A. Entro dicembre Washington potrebbe annunciare una nuova stretta tariffaria da 267 miliardi mentre a fari spenti continuano i colloqui con Pechino. Intanto crolla il prezzo della soia americana, dal Brasile il 40% dell import Ue Bastone e carota: dopo l'assalto alla fortezza Europa nemmeno la vecchia e navigata Cina sfugge alla nuova e aggressiva strategia commerciale Usa del presidente Trump. Prima la minaccia dei dazi e poi l'apertura di un vero negoziato tecnico. Anche se ufficialmente i negoziati commerciali tra Washington e Pechino sono sospesi, a fari spenti i colloqui tra le due delegazioni non si sono mai interrotti, almeno in sede tecnica. Tant'è che, secondo fonti vicine al mondo agricolo Usa, un accordo potrebbe essere siglato prima della fine dell'anno, in occasione di un incontro al massimo livello politico che potrebbe tenersi a novembre. Un'intesa, è stato fatto notare, che andrebbe ad aggiungersi a quella già raggiunta con Canada e Messico che, in particolare, consentirà una crescita delle esportazioni di prodotti agroalimentari americane. Verso una nuova stretta tariffaria da 267 miliardi Le competenti amministrazioni americane non hanno voluto rilasciare dichiarazioni sulle indiscrezioni che circolano sulle trattative con il governo di Pechino. Anzi, è stato indicato che sono allo studio i tempi e le modalità per disporre come annunciato nei mesi scorsi dal presidente Trump un ulteriore inasprimento dei dazi sulle importazioni dalla Cina. Dallo scorso 24 settembre, sono state varate tariffe aggiuntive in misura del 10% sui prodotti cinesi per un controvalore di 200 miliardi di dollari. Un ammontare che corrisponde a circa il 40% dell'import complessivo. Dall 1 gennaio, le tariffe potrebbero salire al 25 per cento, in assenza di un accordo commerciale in grado di aprire la strada a una riduzione del saldo negativo Usa. In aggiunta, nei primi giorni di dicembre, potrebbe essere anche annunciata una nuova stretta tariffaria su beni importati dalla Cina per un ammontare di circa 267 miliardi di dollari. Completate le procedure, i dazi entrerebbero in vigore a inizio febbraio A quel punto, tutte le importazioni cinesi sarebbero sottoposte a dazi aggiuntivi. Il costo dei dazi: crolla il prezzo della soia americana, la Ue importa dal Brasile Intanto, cominciano a farsi sentire gli effetti delle sanzioni già in essere per le produzioni agroalimentari. In particolare, a seguito delle misure di ritorsione varate dalla Cina, le quotazioni all'origine della soia si sono ridotte di oltre il

4 20% sul mercato americano. Nel 2017, l'export di soia Usa è stato nell'ordine di 28 milioni di tonnellate, per un valore di oltre 12 miliardi di dollari. Per l'anno corrente, le autorità cinesi hanno previsto un volume complessivo di importazioni di circa 84 milioni di tonnellate, di cui oltre 71 in arrivo dal Brasile e la parte restante da Argentina, Canada e Russia. Tuttavia, secondo alcuni operatori cinesi, non sono da escludere tensioni sul mercato già dalle prime settimane dell'anno venturo, quando l'offerta brasiliana di soia tenderà a ridursi in attesa del nuovo raccolto. Non è, quindi, da escludere che gli operatori cinesi dovranno tornare a rivolgersi agli esportatori americani di soia per soddisfare per intero i consumi interni, nonostante le tariffe del 25% oggi in vigore, ma che potrebbero essere eliminate in caso di accordo tra i negoziatori di Washington e Pechino. Da ricordare, infine, che sulla base dei dati diffusi a settembre dalla Commissione europea, nonostante lo spettacolare aumento delle importazioni dagli Usa, continua ad arrivare dal Brasile il 40% della soia importata nel complesso dagli Stati membri.

Soia, individuati i geni che rendono le piante resistenti agli afidi La scoperta consentirà lo sviluppo di varietà capaci di difendersi dagli insetti Individuati nelle piante di soia i geni

5 Soia, individuati i geni che rendono le piante resistenti agli afidi La scoperta consentirà lo sviluppo di varietà capaci di difendersi dagli insetti Individuati nelle piante di soia i geni responsabili della resistenza agli afidi (o pidocchi delle piante), una famiglia d insetti che ogni anno provoca la perdita di numerosi raccolti. La scoperta, riportata sulla rivista The Plant Genome, è stata effettuata dagli scienziati dell'università del Minnesota di St. Paul (Usa) diretti da Aaron J. Lorenz, che afferma: La scoperta dei nuovi geni aiuterà a sviluppare varietà di soia con una maggiore resistenza agli afidi. Esistono pochissime varietà di soia disponibili in commercio dotate di geni che determinano la resistenza agli afidi. I geni appena identificati potrebbero essere impiegati come fonti di riserva se quelli attualmente utilizzati dalle piante non risultano più utili. Gli autori spiegano che attualmente per ridurre i danni causati dagli afidi vengono utilizzati gli insetticidi. Ma alcune popolazioni di questi insetti sono resistenti ai pesticidi più usati. Inoltre, produrre piante resistenti agli afidi consentirebbe di limitare l impiego degli insetticidi, arrecando numerosi benefici dal punto di vista ambientale. Per questo motivo, i ricercatori hanno esaminato diverse indagini precedenti che avevano individuato informazioni genetiche su molte varietà di soia e testato la resistenza agli afidi di queste piante. Successivamente, hanno analizzato il genoma della soia, rilevando piccoli punti di riferimento genetici chiamati Snp, e verificato se qualcuno di essi fosse presente più spesso nelle varietà di soia resistenti agli afidi. Al termine dell esame, gli studiosi hanno identificato diversi Snp che rispondevano ai requisiti richiesti. Alcuni erano situati nelle regioni genetiche vicino a geni che in precedenza erano stati associati alla resistenza agli afidi. Ma molti altri erano presenti in altre zone. Questi risultati possono aiutare i ricercatori a scoprire nuovi geni di resistenza agli afidi osserva il dottor Lorenz -. Potrebbero costituire la chiave per sviluppare nuove varietà di soia resistenti agli afidi. Inoltre, gli esperti precisano che i Snp sono stati identificati in diverse varietà di soia. Ciò significa che una vasta gamma di punti di riferimento genetici può essere utilizzata a fini della produzione, conclude lo scienziato.

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