RASSEGNA STAMPA

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1 RASSEGNA STAMPA CEREALI CHICAGO- PROSEGUONO IN CALO, ESPORTAZIONI SETTIMANALI DELUDENTI PER FRUMENTO Radiocor USA-CINA- AL VIA I NUOVI DAZI PRESTO ESTESI A OLIO DI SOIA E DI MAIS, CARNI E FARINA DI GRANO Agrisole I BEI TEMPI SONO ANDATI. AGRICOLTORI IN TILT PER SICCITA' E GELATE Il Venerdì di Repubblica

2 Cereali Chicago: proseguono in calo, esportazioni settimanali deludenti per frumento (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 23 ago - I principali cereali quotati al Cbot restano in calo superato il giro di boa al Cbot. Oltre all'assenza di passi avanti nelle tensioni commerciali tra Usa e Cina, sulle quotazioni pesano conferme di raccolti notevoli nel Midwest. Stando al rapporto settimanale del dipartimento americano dell'agricoltura, le esportazioni settimanali di soia sono state migliori del previsto mentre quelle del mais sono state in linea alle stime e quelle di frumento hanno deluso. L'export di semi di soia e' stato pari a 1,30 milioni di tonnellate contro un consenso pari a mila tonnellate. Di mais ne sono state vendute 1,227 milioni di tonnellate contro attese che spaziavano da 900mila a 1,5 milioni di tonnellate. Le esportazioni settimanali di frumento si sono fermate a tonnellate, sotto la parte piu' bassa delle previsioni pari a 500mila tonnellate.

3 Usa-Cina: al via i nuovi dazi presto estesi a olio di soia e di mais, carni e farina di grano R.A. In vigore la nuova tranche di tariffe tra ripresa del dialogo e possibili nuovi inasprimenti che potrebbero essere decisi entro il prossimo 5 settembre. Finora in Usa bolletta salata per i produttori di soia Si intensifica la guerra commerciale tra USA e Cina. Da oggi, 23 agosto, gli Stati Uniti applicano dazi aggiuntivi in misura del 25% su una lista che include 279 prodotti importati dalla Cina, per un controvalore complessivo di 16 miliardi di dollari. Pronta, e praticamente scontata, la replica del governo di Pechino: abbiamo stabilito di agire in modo speculare, con l'imposizione di analoghe tariffe sul medesimo ammontare di merci in arrivo dagli Stati Uniti. Sotto il profilo procedurale, la decisione presa a Washington non è una novità in assoluto. Si tratta, infatti, della seconda parte delle misure entrate in vigore lo scorso 6 luglio per un ammontare di 34 miliardi di dollari. Il braccio di ferro dunque continua, anche se è circolata la notizia relativa alla ripresa del dialogo, interrotto da oltre due mesi, tra i rappresentanti dei due governi. Al momento, però, resta il fatto che le tensioni tra Stati Uniti e Cina potrebbero far registrare un ulteriore peggioramento nel giro di poche settimane, anche per quanto riguarda i flussi commerciali di prodotti agroalimentari. Negli Usa, infatti, è in corso una procedura per aumentare dal 10 al 25% i dazi aggiuntivi sull'import dalla Cina per un controvalore di 200 miliardi di dollari. Una cifra, è il caso di sottolinearlo, che corrisponde al 40% del totale delle importazioni annuali. La decisione finale sull'inasprimento dei dazi dovrebbe essere formalizzata il 5 settembre. Se le tariffe saranno effettivamente aumentate, ha replicato il governo cinese, scatteranno in modo automatico contromisure sotto forma di dazi variabile tra il 5 e il 25% su una lista di prodotti importati dagli Usa per un valore totale di 60 miliardi di dollari. Nella lista in via di preparazione sono inclusi olio di soia, olio e amido di mais, carni bovine, pollame e farina di grano.

4 Intanto, si stilano i bilanci preliminari sull'impatto dei dazi aggiuntivi e delle contromisure cosiddette, in gergo diplomatico, di bilanciamento. Negli Stati Uniti, il conto più salato potrebbe essere pagato dai produttori di soia. Globalmente, il loro reddito annuale potrebbe ridursi di 3 miliardi di dollari, stando alle conclusioni di uno studio curato dalla Perdue University. E se le tariffe cinesi resteranno in vigore a lungo, gli Stati Uniti potrebbero anche perdere in via definitiva un mercato di sbocco, quello cinese, che ha assorbito il 40% dell'export totale di soia che ha superato alla fine dell'anno passato i 21 miliardi di dollari. In Cina, il prezzo della soia ha sfiorato i 400 dollari a tonnellata all'inizio di agosto, con un aumento di circa il 7% sulle quotazioni registrate a giugno, prima dell'entrata in vigore dei dazi sulle importazioni dagli Usa. Fonti governative hanno fatto sapere che è stato avviato un programma che punta a far salire di 2 milioni di tonnellate la produzione interna di soia. Inoltre, si punta a utilizzare i semi di cotone al posto della soia nella preparazione dei mangimi.

5 Data Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 24/08/2018 Pagina 52 Foglio 1