«Opportunità e limiti rilevati nella definizione, implementazione e monitoraggio a livello regionale dei PDTA»
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- Sebastiano Elia
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1 SESSIONE PLENARIA 1 Strumenti di governance: i Percorsi Diagnostico-TerapeuticoAssistenziali (PDTA) «Opportunità e limiti rilevati nella definizione, implementazione e monitoraggio a livello regionale dei PDTA» Oscar Bertetto Direttore Dipartimento Rete Oncologica Piemonte e Valle d'aosta
2 1. LA RETE ONCOLOGICA NASCE COME PROGETTO SPERIMENTALE con una delibera della Regione Piemonte (D.G.R. n del ). 2. ESTENSIONE DEL PROGETTO ALLA VALLE D AOSTA con la firma di una Convenzione tra le due regioni (D.G.R. n del ). 3. APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA METODOLOGICOORGANIZZATIVE per due nuove modalità assistenziali: il Centro Accoglienza e Servizi ed i Gruppi Interdisciplinari Cure (D.G.R. n del ).
3 Composizione del Centro Accoglienza e Servizi CAS INFERMIERE MEDICO AMMINISTRATIVO AGGIORNAMENTO 2015: - PSICONCOLOGO - ASSISTENTE SOCIALE EVENTUALE ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO (trasporto, tisanoreica...)
4 IL MEDICO 1. Conferma il sospetto o la presenza di neoplasia. 2. Prescrive esami di diagnosi e stadiazione previsti dal PDTA, personalizzati dopo inquadramento clinico. 3. Regia dell'esecuzione coordinata, appropriata e tempestiva.
5 L'INFERMIERE 1. Valutazione problemi assistenziali. 2. Valutazione problemi psicologici. 3. Valutazione problemi sociali. 4. Valutazione fragilità geriatrica. 5. Valutazione patrimonio venoso. 6. Valutazione del dolore. 7. Valutazione stato nutrizionale.
6 L'AMMINISTRATIVO 1. Prenota esami diagnostico-stadiativi anche presso altre strutture. 2. Consegna esenzioni ticket 048.
7 INDICATORI CAS 1. Disponibilità di almeno 4 ore giornaliere di servizio al pubblico da parte del medico, infermiere e amministrativo e disponibilità telefonica di almeno 2 ore. 2. Presenza di linea telefonica riservata per il collegamento tra CAS. 3. Tempo di prenotazione tra visita CAS ed erogazione visita CAS. 4. Tempo tra visita CAS e visita GIC. 5. Numero di esenzioni ticket annullate o revocate/numero esenzioni ticket erogate o consegnate.
8 Compiti del GruppoINTERDISCIPLINARE Interdisciplinare Cure COMPITI DEL GRUPPO CURE GIC - - Stesura PDTA - Discussione casi clinici - Discussione indicatori - Audit tra pari Composizione comunicata ufficialmente alla Rete dalle Direzioni Aziendali, - 1 unico responsabile per ogni GIC ed 1 unico referente per ciascuna disciplina, quale garante nei confronti della Rete della qualità delle prestazioni, monitorata con gli opportuni indicatori. D.G.R. n del
9 INDICATORI GIC... un esempio STRUTTURA PROCESSO ESITO TUMORI DEL COLON-RETTO STRUTTURA: - servizio di stomaterapia - chirurgia laparoscopica PROCESSO: - visita CAS iniziale - intervento 6 sett. - intervento - inizio terapia adiuvante 6 sett. - v. GIC con indicazione a RT- inizio RT 4-6 sett. - presenza di almeno 12 linfonodi analizzati in > 75% dei casi. ESITO: - mortalità a 30 giorni - reinterventi a 30 giorni < 5% < 10%
10 GIUNTA REGIONALE Verbale n. 94 Adunanza 23 novembre 2015 D.G.R. n OGGETTO: Individuazione dei Centri Hub e avvio della ridefinizione delle attribuzioni dei centri autorizzati alla prescrizione dei farmaci oncologici sottoposti a registro AIFA, nell'ambito del Dipartimento della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'aosta. Recepimento dell'intesa 144/CSR del e attuazione, delle disposizioni di cui al D.M. 70/15 (per le attività di Rete Oncologica) e della DIR.2011/24/EU.
11 CENTRI DI RIFERIMENTO L'identificazione dei CENTRI DI RIFERIMENTO per le diverse neoplasie si è basata su: volume di attività appropriata esperienza richiesta agli operatori tecnologie necessarie corretta modalità organizzativa
12 Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali - PDTA Percorsi Integrati di Cura - PIC Strumenti di gestione clinica usati per definire, sulla base di raccomandazioni riconosciute, adattate al contesto locale, il migliore processo assistenziale per rispondere a specifici bisogni di salute
13 Un esempio... TUMORI TORACO POLMONARI Trattandosi di neoplasie epidemiologicamente molto diffuse e operabili soltanto in un numero limitato di casi, è prevista la stesura di un PDTA unico per ciascuna delle 6 aree che preveda l'invio ai 6 centri di riferimento dei pazienti operabili, il trattamento radioterapico e chemioterapico presso più sedi predefinite e le cure palliative diffuse in tutte le Aziende. - PIEMONTE SUD EST - PIEMONTE SUD OVEST - PIEMONTE NORD EST - TORINO NORD - TORINO OVEST - TORINO SUD EST
14 COMMISSIONI UCR 1. INFORMATICA: semplificazione delle procedure e pacchetti informatizzati di esami (Coord. Prof. Oscar Alabiso). 2. ONCOLOGIA MOLECOLARE: scelte organizzative per gli esami di Oncologia Molecolare (Coord. Dott. Mario Clerico). 3. PREVENZIONE: prevenzione primaria/screening/terziaria (Coord. Dott. Nereo Segnan). 4. TERAPEUTICA ONCOLOGICA: Coord. Dott. Loredano Giorni. 5. PDTA: monitoraggio della qualità dei PDTA inviati dalle Aziende (Coord. Dott. Gianmauro Numico). 6. DOCUMENTI DI CONSENSO: monitoraggio dei documenti prodotti dai gruppi di studio. (Coord. Dott. Filippo Montemurro). 7. BUSSOLA DEI VALORI: progetti per l attuazione della Bussola dei Valori. (Coord. Dott.ssa Arabella Fontana).
15 MODELLO PDTA Condiviso nell'ambito della Rete Oncologica Piemonte e Valle d'aosta
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18 Si prevede che Spetti ai Centri Hub l'erogazione del complesso della prestazioni per il trattamento dei pazienti affetti dalle singole patologie tumorali, nonché la condivisione ed il coordinamento dell'applicazione dei PDTA di area presso i centri Spoke. D.G.R. n
19 Relativamente ai Centri individuati per la prescrizione di farmaci oncologici sottoposti a registro AIFA, AIFA si stabilisce che il piano terapeutico di ogni paziente, elaborato dal Centro Hub in condivisione con i Centri Spoke, specifichi le terapie farmacologiche da somministrare e la sede presso la quale tali terapie possano essere effettuate; nel caso in cui le terapie vengano effettuate al di fuori del centro Hub, il centro Spoke identificato per la somministrazione della terapia dovrà provvedere all'apertura del Registro AIFA e come tale sarà ritenuto, in attuazione della normativa vigente in materia, il Centro prescrittore. D.G.R. n
20 RAPPORTI CON LE FARMACIE Procedure riorganizzative per la preparazione dei farmaci oncologici con l obiettivo di: - razionalizzare il sistema - risparmiare risorse - aumentare la sicurezza - uniformare ed informatizzare le procedure Ruolo del farmacista nel facilitare l appropriatezza prescrittiva dei farmaci oncologici e delle terapie di supporto
21 MONITORAGGIO: AUDIT CLINICI Individuazione e formazione di un gruppo multiprofessionale di operatori per ciascuna patologia neoplastica per eseguire le visite locali di AUDIT TRA PARI. Relazione scritta dell esito degli audit e invio della stessa al settore assistenza specialistica e ospedaliera della Direzione Regionale Sanità. FORMAZIONE: TUMORI DELLA MAMMELLA E GINECOLOGICI TUMORI TESTA-COLLO E TORACO-POLMONARI TUMORI GASTRICI E DEL COLON-RETTO
22 CORSO AUDIT CLINICI Corso Audit Clinici Rete Oncologica. Dr. G. Ciccone. CPO Piemonte.
23 CORSO AUDIT CLINICI Corso Audit Clinici Rete Oncologica. Dr. G. Ciccone. CPO Piemonte.
24 Corso Audit Clinici Rete Oncologica. Dr. G. Ciccone. CPO Piemonte.
25 CORSO AUDIT CLINICI Corso Audit Clinici Rete Oncologica. Dr. G. Ciccone. CPO Piemonte.
26 Corso Audit Clinici Rete Oncologica. Dr. G. Ciccone. CPO Piemonte.
27 FORMAZIONE DI RETE AMBITO ORGANIZZATIVO: CORSO OPERATORI CAS AMBITO ASSISTENZIALE: CORSO INFERMIERI GIC AMBITO RELAZIONALE: CORSI PSICONCOLOGIA AMBITO MOTIVAZIONALE EDUCATIVO AMBITO PREVENZIONE BURNOUT
28 AMBITO CLINICO: GRUPPI DI STUDIO Tumori della mammella Tumori del colon retto Tumori toraco-polmonari Tumori dell esofago Tumori dello stomaco Tumori del pancreas Tumori delle vie biliari Tumori del fegato Tumori del testa-collo Tumori urologici Tumori ginecologici Tumori cutanei Tumori HPV correlati Rapporti farmacieoncoematologie Tumori del S.N.C. Tumori della tiroide e delle ghiandole endocrine Linfomi Leucemie e displ.midollari Mielomi Tumori rari Sarcomi Oncogeriatria Osteoncologia Cure palliative Terapie di supporto Valutazione cardiovascolare Monitoraggio tossicità tardive Infermieri
29 RAPPORTI CON LE ANATOMIE PATOLOGICHE Definizione di un refertazione uniforme per singola patologia tumorale. IMPLEMENTAZIONE E MONITORAGGIO dell'utilizzo del nomenclatore per la classificazione A.P.- NAP. Diagnosi condivisa dei tumori a difficile caratterizzazione isto-patologica (sarcomi, T. del SNC, linfomi, Gleason ca. prostata). Individuazione dei centri di riferimento per la caratterizzazione molecolare. Sviluppo coordinato delle biobanche dei tessuti.
30 PROGETTI CON L'ANATOMIA PATOLOGICA Valenza prognostica di TERT in pazienti affetti da melanoma in stadio III e IV. Digital Networking nella Rete. Nuovo approccio all assicurazione della qualità nella diagnostica istologica dei tumori solidi nella Rete Oncologica. Tipizzazione molecolare di classi prognostiche nel carcinoma della mammella: utilizzo del Test Molecolare EndoPredict. NEXT GENERATION SEQUENCING (NGS) nella diagnosi delle malattie genetiche ed oncologiche: il futuro della diagnostica e delle terapie mirate. In collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie Molecolari.
31 PROGETTI CON LA RADIOTERAPIA ANATOM-E XRT INFORMATION SYSTEM - CONTORNAMENTO DEI VOLUMI DI RADIOTERAPIA: - incrementa l'utilizzo dell'imaging all'interno del processo di contornamento; - maggiore coerenza all'interno della divisione di radioterapia e tra i diversi centri della Rete Oncologica; - FORNISCE METODI PER AIUTARE I CENTRI A FORMARE, ISTRUIRE, CONTROLLARE E GESTIRE i processi di work-flow altamente complessi come la pianificazione del trattamento.
32 Bussola dei Valori I Problemi delle Reti Sanitarie Diversi approcci con cui si devono affrontare la costruzione e l attivazione della rete Alto numero dei soggetti chiamati a cooperare e coordinarsi Attivazione di tutte le componenti che concorrono al percorso assistenziale Attenzione, non solo agli aspetti organizzativi, ma a quelli economici, sociali e culturali
33 LA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI Semplificare la complicazione è spreco Lavorare insieme la non cooperazione è spreco Coinvolgere i pazienti tenerli in silenzio è spreco Gestire i rapporti con la politica l ingenuità è spreco Essere pragmatici volare troppo in alto è spreco Diventare autonomi la dipendenza è spreco Agire velocemente il ritardo è spreco Diffondere informazioni e conoscenze l isolamento è spreco Fare scelte chiare la confusione è spreco Essere determinati l indecisione è spreco Essere ottimisti e propositivi pessimismo e lagnanza sono spreco (Berwick T.- modificato)
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