Parliamo di CAS (Centri Accoglienza e Servizi)
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- Lia Repetto
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1 Marzo 2017 Parliamo di CAS (Centri Accoglienza e Servizi) Far parte della Rete Oncologica significa essere orgogliosi del proprio ruolo e della propria professionalità con la consapevolezza che nello svolgimento del nostro lavoro non saremo soli; significa accogliere il paziente sapendo che esso si sentirà parte della Rete e che nel suo percorso di recupero sarà accudito; significa far parte di un sistema integrato che oltre alla presa in carico, alla cura e al follow up investe nel futuro del paziente proponendo uno stile di vita corretto e salutare. Semplicemente tutti. Perché quando un cittadino si rivolge al medico di famiglia per un nodulo sospetto e chiede che tipo di vista fare il medico sa che deve inviarlo al CAS; perché quando un paziente allo sportello si presenta con una richiesta del medico di famiglia con su scritto visita CAS l operatore di sportello sa che deve inviarlo al CAS di riferimento; perché lo specialista o il coordinatore infermieristico sanno come gestire il cittadino spaurito e confuso di fronte ad una possibile patologia tumorale. Il Centro Accoglienza e Servizi (CAS) è la struttura di riferimento del paziente oncologico nell ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d Aosta in termini di assistenza, orientamento e supporto. L'obiettivo principale del Centro Accoglienza e Servizi (CAS) è: garantire accoglienza e presa in carico globale, con pianificazione personalizzata del miglior percorso diagnostico terapeutico assistenziale possibile garantire continuità assistenziale del paziente oncologico per tutta la durata del percorso di cura. Il CAS aziendale: accoglie il paziente, informandolo in merito ai servizi erogati, alle modalità di accesso e prenotazione effettua la diagnosi di malattia ed il relativo staging prendendo in carico il paziente e seguendolo per tutto il percorso svolge attività di tipo amministrativo-gestionale lungo tutto il percorso diagnostico e terapeutico del paziente con erogazione diretta della esenzione ticket 048
2 invia i pazienti ai GIC (Gruppi Interdisciplinari di Cura) aziendali per discussione collegiale collabora con altri CAS delle ASR Regione In generale il CAS declina la propria mission nei seguenti momenti fondamentali: accettazione la sede e, più estensivamente, il momento in cui si svolgono le pratiche per ammettere gli utenti nei percorsi di cura; indica l insieme delle attività che sono attuate per consentire o regolarizzare l accesso al percorso e generalmente ricopre l ambito di svolgimento delle procedure burocratico-amministrative (compresa l emissione dell esenzione 048) accoglienza si riferisce alla fase iniziale del percorso durante la quale vengono gettate le basi per la costruzione di una relazione con il paziente e con i suoi famigliari. È il primo gradino, la porta di accesso per la presa in carico: fornisce informazioni circa i servizi erogati, le modalità di accesso, le prenotazioni, ecc. fornisce informazioni circa gli aspetti assistenziali, sociali, previdenziali e assicurativi. presa in carico assicura la continuità assistenziale, in particolare guida l orientamento del paziente all interno della rete ospedaliera cittadina ed il passaggio da diversi livelli del sistema socio-sanitario (ospedale/domicilio; ospedale/residenza; MMG/specialista, ecc.). La Presa in Carico si traduce in una modalità di governance di un processo assistenziale articolato e integrato nei suoi diversi passaggi, ovvero una modalità per garantire al cittadino un insieme coordinato di interventi rivolti a soddisfare un bisogno complesso. Quindi: orientamento del paziente all interno della rete ospedaliera metropolitana effettua la diagnosi di malattia ed il relativo staging invio ai Centri di Riferimento della Rete Oncologica e/o ai Gruppi Interdisciplinari di Cura (GIC) per l attivazione di specifici percorsi di cura valutazione infermieristica secondo le indicazioni della Rete Oncologica ed attivazione del supporto psico-oncologico per pazienti e familiari prenotazione di tutte le prestazioni necessarie sia nelle fasi iniziali (diagnosi) sia nelle fasi successive del percorso (follow-up) se necessario. comunicazione costante tra i CAS della Rete Oncologica Piemonte e Valle d Aosta verifica costante della continuità assistenziale sostegno alla persona nella definizione di obiettivi realizzabili attraverso la professionalità dell infermiere sviluppata in campo oncologico. La battaglia, che ciascuna persona affetta da patologia neoplastica si appresta a iniziare, se supportata da obiettivi di vita (anche qualità di vita) forti, crea le condizioni migliori, sostenendo anche gli effetti terapeutici. NEWSLETTER1/RETEONCOLOGICA 2
3 counseling infermieristico è una particolare forma di relazione d aiuto che si utilizza unendo capacità comunicative e conoscenze tecniche specifiche, allo scopo di fornire un assistenza completa ed efficace al paziente. Le finalità del counseling infermieristico sono principalmente quelle di sostenere, guidare ed educare l utente affinché vengano incrementate, nella persona, l autonomia di pensiero e d azione e siano rese consapevoli le scelte effettuate e le necessità espresse. Il paziente afferisce al CAS attraverso le seguenti modalità: dal Medico di Medicina Generale in presenza di forte sospetto di patologia oncologica, o con diagnosi oncologica già effettuata: il paziente, in questo caso, si presenterà con impegnativa per visita CAS dal DEA qualora il medico non ritenga opportuno un ricovero; in questo caso il paziente dovrà essere accompagnato da richiesta interna da uno specialista del Presidio Ospedaliero, o di una sede territoriale, che durante l attività ambulatoriale abbia il sospetto o la certezza di una diagnosi oncologica dal Medico di Medicina Generale o da altro specialista territoriale o ospedaliero che durante la sua attività sia venuto a conoscenza di paziente non più in corso di terapia attiva che necessita di essere inserito in un percorso di follow up o di sorveglianza attiva (per i CAS territoriali) dal Medico di Medicina Generale o da altro specialista territoriale o ospedaliero che durante la sua attività sia venuto a conoscenza di paziente che possa beneficiare dell inserimento in un percorso riabilitativo o di prevenzione terziaria di recidive -pregresso Ca mammella o Ca intestino per cui sia utile un addestramento sugli stili di vita (per i CAS territoriali) dagli altri CAS della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d Aosta (contatti ed orari di apertura pubblicati sul sito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d Aosta) infine, la S.C. Anatomia Patologia alla quale è pervenuta segnalazione e richiesta di esame istologico da parte dello Specialista del Servizio, trasmette la diagnosi di neoplasia, oltre che al servizio richiedente, al CAS. L obiettivo è che la maggioranza dei pazienti con diagnosi tumorale sia in carico al CAS. Qualora non pervenga la segnalazione da parte dello Specialista, il CAS contatta il Servizio in oggetto per verificare quale sia il percorso intrapreso dal paziente (es: scelta del paziente di essere seguito presso altra sede). A seguito della segnalazione il CAS organizza il primo incontro del paziente con lo specialista di riferimento (VISITA CAS) durante il quale viene comunicata al paziente la diagnosi o il sospetto diagnostico e vengono stabiliti ed esposti al paziente gli esami necessari alla definizione al perfezionamento o al completamento della stadiazione. Completata la fase di stadiazione iniziale della malattia, il CAS invia il paziente al Gruppo Interdisciplinare di Cura (GIC) specifico per la patologia. Il Gruppo Interdisciplinare Cure (GIC) riunisce al proprio interno medici di diversa specializzazione ed infermieri appartenenti a differenti Unità Operative che, attraverso una visione complessiva della persona malata e dunque grazie all interdisciplinarità dell approccio clinico, stabiliscono il percorso di cura più appropriato. NEWSLETTER1/RETEONCOLOGICA 3
4 Il valore dei CAS, nello specifico, può essere declinato tenendo presente gli obiettivi della rete Oncologica che sono: superare le disomogeneità territoriali, a livello di servizi sanitari e prestazioni erogate; raggiungere standard di trattamento sempre più elevati; semplificare le fasi di accesso ai servizi, da parte del paziente, e lo sviluppo dei percorsi di diagnosi e terapia; avvicinare i servizi al contesto di vita della persona bisognosa di cura anche con il supporto psicologico; individuare percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali uniformi e coerenti; La presa in carico del paziente da parte del CAS implica i seguenti vantaggi: coordinamento del percorso diagnostico-terapeutico; tempestività degli interventi; interdisciplinarità del piano di cura. Premessa La ASLTO1 è centro di riferimento per le seguenti patologie: Neoplasie ginecologiche Tumori del colon-retto Tumori dello stomaco (monitoraggio per 24 mesi) Tumori della tiroide Tumori urologici Nell ambito della ex ASLTO1 operano: Un Centro Accoglienza e Servizi (CAS) Territoriale che eroga assistenza nel territorio della ASL Città di Torino (area ovest) in riferimento alle attuali circoscrizioni 1,2 (ex2 + ex10),3,8 (ex8 + ex9), e allocato nel Poliambulatorio Multispecialistico Valdese Un Centro Accoglienza e Servizi (CAS) Ospedaliero situato nel PO Martini L attività è continuativa su cinque giorni settimanali dalle 8,00 alle 15,30 con qualche minima differenza oraria tra i due CAS. Il CAS territoriale, unico nel suo genere a livello regionale, con percorsi completamente volti ad una maggiore integrazione con il territorio e con la costante promozione del dialogo con i Medici di Medicina Generale, lo rende particolarmente adatto ad assistere utenti non solo nelle fasi di diagnosi e stadiazione ma soprattutto nei percorsi di follow up, di riabilitazione, di prevenzione, di esclusiva sorveglianza e in quelli volti alla gestione delle terapie prolungate, potendo godere di un ottima posizione funzionale, all interno del più ampio scenario del territorio. Inoltre, nell intento di garantire sempre più concretamente la continuità assistenziale ospedale-territorio per il paziente oncologico, si è ravvisata la necessità di predisporre modelli di collaborazione tra i medici di medicina generale (MMG) e gli operatori del CAS (Centro accoglienza e servizi) per facilitare l accesso alla rete dei percorsi diagnostici-terapeutici delle diverse patologia neoplastiche. NEWSLETTER1/RETEONCOLOGICA 4
5 A tal proposito la Direzione dei distretti, in accordo con Direzione Aziendale, ha istituito un CAS inserito nella rete del territorio, allocato presso il Poliambulatorio Multispecialistico di Via S. Pellico 28, quale punto di riferimento per i MMG per attivare, a partire dal sospetto clinico, un appropriato, efficiente e coordinato PDTA specifico per neoplasia. Il CAS ospedaliero e territoriale Tutte le indicazioni relative ai CAS della ASL Città di Torino (area ovest) sono contenute nel regolamento Gestione attività del centro accoglienza e servizi presso il presidio ospedaliero Martini e rapporti con i servizi afferenti e efferenti e nel Regolamento del Centro Accoglienza e Servizi (CAS) della ASLTO1, pubblicati nella libreria documentale della ASLTO1. A completamento di quanto su esposto si indicano i riferimenti dei CAS territoriale e Martini. NEWSLETTER1/RETEONCOLOGICA 5
6 IL CAS AZIENDALE SUL TERRITORIO INDIRIZZO: Poliambulatorio Valdese Via Silvio Pellico, 28 II piano CONTATTI: Tel: e.mail: ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO Lunedì Venerdì: ore 8 ore Nome Sig.ra Claudia Pop Ionela Sig.ra Maria Laudisio Sig.ra Chiara Errico Sig.ra Sara De Angelis Dott.ssa Silvia Caporale Dott.ssa Stefania Miraglia Dott.ssa Enrica Palladino RIFERIMENTI CAS TERRITORIO Infermiera O.S.S Coadiutore Amministrativo Coordinatore Infermieristico CAS Valdese Psicooncologa Responsabile CAS Responsabile SSD Oncologia Assistenti Sociali- Ospedale Martini NEWSLETTER1/RETEONCOLOGICA 6
7 Il CAS OSPEDALIERO MARTINI INDIRIZZO: Presidio Ospedaliero Martini Via Tofane, 71 Torino - 6 piano CONTATTI: Tel: e.mail: oncologia.martini@aslto1.it ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO Lunedì Mercoledì Giovedì ore 8 ore Martedì Venerdì ore 8 ore NOCC (Nucleo ospedaliero di Continuità delle Cure) costituito da componente sanitaria infermieristica e assistenti sociali ospedalieri. nocc@aslto1.it Nome Sig.ra Maria Pia Sbrissa Sig.ra Patrizia Cianci Sig.ra Marina Cugno Dott.ssa Silvia Caporale Sig. Silvia Pichetto Dott.ssa Stefania Miraglia Enrica Palladino Bianca Gherra RIFERIMENTI CAS OSPEDALIERO Infermiera Infermiera Coadiutore Amministrativo Psicooncologa Coordinatore Infermieristico CAS Responsabile CAS Responsabile SSD Oncologia Collaboratore Professionale Assistente Sociale Collaboratore Professionale Sanitario Esperto Assistente sociale Link: REGOLAMENTO DEL CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI TERRITORIALE (CAS) DELLA ASLTO1 pr_regcast01 GESTIONE ATTIVITÀ DEL CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI PRESSO IL PRESIDIO OSPEDALIERO MARTINI E RAPPORTI CON I SERVIZI AFFERENTI E EFFERENTI pr_cas01 Redazione: Patrizia Cianci Sara De Angelis Chiara Errico Monia Ferrato Loredana Masseria Stefania Miraglia Enrico Palladino Caludia Pop Ionela Silvia Pichetto Maria Pia Sbrissa NEWSLETTER1/RETEONCOLOGICA 7
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