Selvicoltura: definizioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Selvicoltura: definizioni"

Transcript

1 Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Laurea triennale in Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali Lezioni di Selvicoltura (9 CFU) Prof. Antonio SARACINO a.saracino@unina.it, A.A Selvicoltura: definizioni Selvicoltura (sinonimo Silvicoltura), parola composta da: selva (dal latino silva = bosco e foresta come sinonimi) + coltura (latino cultura = coltivazione) In Italiano, Inglese (Silviculture) e Tedesco (Waldbau) ha il suo analogo con Agricoltura (Agriculture, Feldbau). L analogia riflette l opinione di uno dei fondatori della selvicoltura (Cotta 1816) che assimila la gestione forestale alla coltivazione agricola 1

2 Selvicoltura: definizioni Sistema integrato di conoscenze che provengono da altre discipline scientifiche (pedologia forestale, biologia e fisiologia degli alberi forestali, ecologia forestale, fisica dell atmosfera, economia forestale, etc.) Conoscenze scientifiche e tecniche (scienza e arte) applicate nei boschi: 1. all impianto 2. all insediamento della rinnovazione 3. alla cura della struttura e della composizione specifica del soprassuolo 4. alla prevenzione da avversità biotiche e abiotiche 5. all uso sostenibile e durevole Selvicoltura e agricoltura: analogie e differenze L analogia La produzione primaria utile all uomo (prodotti dell agricoltura e legno) si ottiene con la fotosintesi Le differenze Il suolo forestale non viene lavorato e nel profilo si riconosce una successione di orizzonti. Il suolo agricolo è rivoltato periodicamente e gli orizzonti non sono distinguibili Il contenuto di sostanza organica nel suolo agricolo è 2% e viene periodicamente integrato; nel suolo forestale il contenuto di SO è molto più alto e modulato da fattori ambientali che regolano la velocità di decomposizione della lettiera e la mineralizzazione della SO 2

3 Selvicoltura e agricoltura: analogie e differenze Le differenze (continua) nel bosco non degradato i cicli biogeochimici sono chiusi, nelle aree agricole sono aperti. Nei boschi italiani non si apportano fertilizzanti (prodotti a partire da combustibili fossili) come nelle coltivazioni agricole in bosco gli apporti idrici sono quelli naturali meteorici, di falda, dei corsi d acqua. In agricoltura sono regolati dall uomo emungendo falde o approvvigionandosi da riserve idriche (dighe, laghetti artificiali) con impiego di combustibili fossili la biodiversità (strutturale, biologica, genetica, etc.) del bosco è alta, in agricoltura è altamente semplificata e frutto della selezione operata dall uomo Selvicoltura e agricoltura: analogie e differenze Le differenze (continua) In bosco la competizione degli alberi (e delle altre specie della comunità) per le risorse è al suo massimo e genera fenomeni naturali (autodiradamento, autopotatura, crescita asimmetrica) e distribuzioni spaziali degli individui variabili nel corso del tempo In agricoltura la competizione fra conspecifici e con le altre specie viene regolata (ridotta al minimo) distribuendo spazialmente le piante secondo schemi geometrici e controllando i competitori (le c.d. infestanti) con diserbanti selettivi Nell agricoltura intensiva il substrato suolo può anche mancare (colture fuori suolo) e la quantità e la qualità della radiazione solare modificata come nelle serre Nelle coltivazioni in serra l acqua meteorica viene esclusa ed è modificata la temperatura dell aria e del suolo 3

4 sincronico Le origini della selvicoltura come arte e come scienza Messa a punto di pratiche selvicolturali applicate a scala locale basate su osservazioni di lungo termine e esperimenti locali (Germania, fine 800) Metodo diacronico: misure ripetute nel tempo in aree permanenti (= monitoraggio). Si ricavano informazioni che rappresentano serie reali raccolte da generazioni di operatori diacronico Metodo sincronico: misure simultanee delle diverse fasi cronologiche di popolazioni forestali adiacenti comparabili per caratteri ecologici e colturali. Si ricavano serie artificiali raccolte dallo stesso operatore Perché i forestali hanno operato, e operano, in questo modo? Perché gli alberi forestali sono organismi viventi più longevi (due ordini di grandezza) rispetto all uomo Albero 10 4 (es. Pinus longaeva, P. aristata ~ 6000 anni) Uomo 10 2 Grosso mammifero 10 1 Pianta erbacea 10 0 Insetto 10 1 Batterio

5 Pinus longaeva > 4000 anni Due esempi di alberi longevi Pinus leucodermis > 600 anni era corrente prima dell era corrente 9 Definizioni di bosco Sono utili per classificare in modo univoco il territorio ricoperto da bosco da quello usato per l agricoltura e per la pastorizia La comunità internazionale e quella nazionale e regionale hanno adottato definizioni comuni per: stabilire quanta superficie del territorio regionale, nazionale, della Terra è ricoperta da boschi (a scopo di inventario: FAO, INFC) regolamentare gli aspetti tecnici, amministrativi e giuridici (Legge forestale regionale, Decreto Legge Nazionale integrato da milleproroghe Monti) 5

6 Definizioni statistiche di bosco Global Forest Resource Assessment 2015 (FAO 2015) Territorio esteso più di 0,5 ha con alberi alti > 5 m e copertura delle chiome > 10% o in grado di raggiungere queste soglie in situ. Non sono boschi le aree in cui sono prevalenti l uso del suolo agricolo e urbano. La definizione include boschi produttivi, protettivi, per usi multipli e per conservazione (inclusi in aree protette), nonché boschi in ambienti agricoli come frangiventi di alberi di estensione > 0,5 ha e di ampiezza > 20 m, sugherete. La definizione include le foreste naturali, quelle di neoformazione, le piantagioni di alberi di Natale. Sono escluse le piantagioni di alberi per produzione agricola (oliveti, frutteti) e quelli facenti parte di sistemi agroforestali Definizioni statistiche di bosco Global Forest Resource Assessment 2000 (FAO 2000) i due margini principali nella definizione di bosco sono segnati dal grado di copertura degli alberi (Other wooded land,..), oppure dall uso del suolo agricolo o urbano (Other land ) 6

7 Definizioni statistiche di bosco Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) Estensione di terreno > 0,5 ha in cui sono presenti piante forestali legnose arboree e/o arbustive che producono legno o altri prodotti forestali, determinanti a maturità un'area di insidenza (proiezione delle chiome delle piante sul terreno) di almeno il 50% della superficie e suscettibile di avere un ruolo indiretto sul clima e sul regime delle acque Definizioni statistiche di bosco Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio (IFNC 2015) Territorio con copertura arborea > del 10% su un estensione > di 0,5 ha. Altezza minima alberi 5 m a maturità in situ (analogia con FAO 2010). Formazioni chiuse o aperte. Sono, altresì, inclusi: soprassuoli forestali giovani, anche da piantagione aree temporaneamente scoperte per cause naturali o per l intervento dell uomo, ma suscettibili di ricopertura a breve termine vivai forestali e arboreti da seme (che costituiscono parte integrante del bosco) strade forestali, fratte tagliate, fasce tagliafuoco e altre piccole aperture del bosco formazioni lineari come barriere frangivento e fasce boscate di larghezza > 20 m estese su più di 0,5 ha Non sono inclusi: parchi urbani, campeggi, aree di sosta, frutteti 7

8 Definizione giuridico-legislativa di bosco Decreto Legge n. 227 del (integrato da decreto milleproroghe Monti evidenziato in corsivo) Art. 2. Definizione di bosco e di arboricoltura da legno 1.. i termini bosco, foresta e selva sono equiparati Sono assimilati a bosco: a) i fondi gravati dall'obbligo di rimboschimento per le finalità di difesa idrogeologica del territorio, qualità dell'aria, salvaguardia del patrimonio idrico, conservazione della biodiversità, protezione del paesaggio e dell'ambiente in generale; b) le aree forestali temporaneamente prive di copertura arborea e arbustiva a causa di utilizzazioni forestali, avversità biotiche o abiotiche, eventi accidentali, incendi; c) le radure e tutte le altre superfici d'estensione inferiore a 2000 m 2 che interrompono la continuità del bosco non identificabili come pascoli, prati e pascoli arborati.. Definizione giuridico-legislativa di bosco DL n. 227/2001 (integrato da decreto milleproroghe Monti evidenziato in corsivo) Art. 2. Definizione di bosco e di arboricoltura da legno. 5. Per arboricoltura da legno si intende la coltivazione di alberi, in terreni non boscati, finalizzata esclusivamente alla produzione di legno e biomassa. La coltivazione è reversibile al termine del ciclo colturale. 8

9 Definizione legislativa di bosco DL 227/2001 (integrato da decreto milleproroghe Monti evidenziato in corsivo) Art. 2. Definizione di bosco e di arboricoltura da legno 6. si considerano bosco i terreni coperti da vegetazione forestale arborea associata o meno a quella arbustiva di origine naturale o artificiale, in qualsiasi stadio di sviluppo, i castagneti, le sugherete e la macchia mediterranea, sono esclusi i giardini pubblici e privati, le alberature stradali, i castagneti da frutto in attualità di coltura e gli impianti di frutticoltura e d'arboricoltura da legno di cui al comma 5 ivi comprese, le formazioni forestali di origine artificiale realizzate su terreni agricoli a seguito dell adesione a misure agro ambientali promosse nell ambito delle politiche di sviluppo rurale dell Unione europea una volta scaduti i relativi vincoli, i terrazzamenti, i paesaggi agrari e pastorali di interesse storico coinvolti da processi di forestazione, naturale o artificiale, oggetto di recupero a fini produttivi. Definizione legislativa di bosco DL 227/2001 Art. 2. Definizione di bosco e di arboricoltura da legno 6. Le suddette formazioni vegetali e i terreni su cui essi sorgono devono avere estensione non inferiore a m 2 e larghezza media non inferiore a 20 m e copertura non inferiore al 20%, con misurazione effettuata dalla base esterna dei fusti. 9

10 Definizione tecnico-amministrativa di bosco Legge Regionale n. 11 del art. n. 14: terreni sui quali esista o venga comunque a costituirsi, per via naturale o artificiale, un popolamento di specie legnose forestali arboree od arbustive a densità piena, a qualsiasi stadio di sviluppo si trovino, dalle quali si possono trarre, come principale utilità, prodotti comunemente ritenuti forestali, anche se non legnosi, nonché benefici di natura ambientale riferibili particolarmente alla protezione del suolo ed al miglioramento della qualità della vita e, inoltre, attività plurime zootecniche. Sono altresì boschi gli appezzamenti di terreno pertinenti ad un complesso boscato. in rinnovazione o in ricostituzione, i castagneti da frutto, le pinete di pino domestico, le vegetazioni dunali litoranee e quelle golenali radicate nelle pertinenze idrauliche. Definizione tecnico-amministrativa di bosco Legge Regionale n. 11 del Art. n. 15: non sono boschi i pioppeti specializzati, i noccioleti e le piantagioni arboree dei giardini e dei parchi urbani. Gli appezzamenti isolati e sparsi di bosco di estensione inferiore a 0,25 ha e distanti più di 100 m da boschi Le fasce alberate di larghezza < 25 m a meno che non siano frangiventi o vegetazione golenale Per motivi di carattere ambientale la Giunta Regionale può sottoporre alla disciplina dei boschi tutte le categorie che non lo sono 10

11 Definizione ecologica e funzionale del bosco Foresta o Bosco: porzione di paesaggio locale, regionale o continentale in cui le condizioni biologiche ed ecologiche sono dominate dagli alberi (sono foreste anche quelle a dominanza di arbusti policormici di taglia alta della macchia mediterranea, di bambù e di felci arboree) Albero: pianta di grandi dimensioni, perenne (anche centinaia di anni), caratterizzata da un fusto legnoso molto sviluppato e da un sistema radicale legnoso, anch esso molto sviluppato. Dimensioni e longevità permettono agli alberi di accaparrarsi la luce e le risorse del suolo 11

12 basitonia La vegetazione forestale arbustiva: macchia mediterranea Arbusti policormici, sclerofilli e sempreverdi. In alcuni casi le specie della macchia perdono l habitus policormico e divengono alberi: fillirea, corbezzolo, lentisco Dimensioni delle gemme e modalità di accrescimento degli alberi e degli arbusti: Acrotono: dimensione delle gemme e dei rami diminuisce dall'apice (getto apicale o leader) verso la base (alberi). Dominanza apicale Basitono: dimensione delle gemme e dei rami decresce dalla base verso l apice (arbusti). Dominanza basale acrotonia Attributi ecologici chiave di un bosco 1. Struttura 2. Funzione 3. Complessità 4. Interazione fra le componenti 5. Cambiamenti temporali 12

13 Attributi ecologici chiave di un bosco 1. Struttura i) componente biotica costituita da piante, animali (vertebrati e invertebrati), microrganismi ii) componente abiotica (ambiente fisico) rappresentata dal suolo, dal substrato geologico e dall atmosfera. La biomassa viva e morta degli alberi, e il suo arrangiamento spaziale, insieme alla variabilità orizzontale e verticale dei diversi strati sono fra i più importanti attributi strutturali Struttura di un bosco (comunità di piante forestali) Strato arboreo Strato arbustivo Strato erbaceo In ciascuno strato si rinvengono insiemi di specie adattate al particolare microclima di quel livello, in particolare alle condizioni di luce 13

14 Distinta in: Struttura spaziale del bosco 1. struttura verticale (o stratificazione): strati posti a diversa altezza dal suolo: arboreo, arbustivo, erbaceo, muscinale, lianoso. Muschi e licheni epifitici anche su fusto e chioma. Influenza il processo di estinzione della luce all interno del bosco e ripartisce le specie in funzione del fototemperamento. Utile a classificare la componente arborea in classi sociali e ne impartisce la fisionomia (ad alberi, a cespugli, a erbe, etc.) 2. struttura orizzontale (o tessitura): distribuzione planimetrica di ciascun componente della comunità. La distribuzione spaziale orizzontale degli alberi è influenzata dai disturbi (tagli, incendi, trombe d aria, etc.) e dalle modalità di rinnovazione La struttura spaziale è utile a comprendere come le risorse sono ripartite fra le diverse componenti della comunità Struttura monoplana Struttura biplana Struttura multiplana o stratificata Le strutture fondamentali del bosco in funzione della distribuzione delle chiome delle diverse specie nel profilo verticale (chioma: conica = conifera; globosa = latifoglia) Indice di diversità del soprassuolo 1) Composizione specifica 2) Struttura verticale 3) Distribuzione spaziale degli individui 4) Differenziazione delle chiome 28 14

15 volume nel fusto - biomassa fogliare A parità di statura: + volume nel fusto + biomassa fogliare Foresta di eucalitto: struttura monoplana, chiome eucalitti inserite in un piano ben definito e distinto rispetto alla porzione di fusti privi di rami Australia Foresta di douglasia, tuia e tsuga: struttura stratificata con chiome verdi che ricoprono tutto il fusto America settentrionale (costa del Pacifico) Semplificazione della composizione specifica e della struttura operata dall uomo nella foresta mista latifoglie-conifere del centro Europa (Germania) mediante taglio delle latifoglie (faggio, farnia) e piantagioni di conifere (soprattutto abete rosso) nella seconda metà del

16 Attributi ecologici chiave di un ecosistema forestale 2. Funzione: scambio continuo di energia e materia fra ambiente fisico e comunità vivente. Molecole organiche ad alto contenuto energetico costituenti le piante, costruite a partire da energia fisica (luce) e chimica, in combinazione con elementi chimici (nutrienti) catturati dal suolo, dall acqua, dall atmosfera e dal substrato geologico Attributi ecologici chiave di un ecosistema forestale 3. Complessità: arrangiamento spaziale delle diverse forme di vita delle piante (licheni, muschi, erbe, arbusti, liane, alberi), insieme agli animali e ai microorganismi. Include la diversità biologica. E la risultante delle componenti strutturali, dei processi funzionali e delle interazioni che si svolgono nell ecosistema forestale 4. Interazione: fra organismi viventi e fra questi e la sostanza organica e l ambiente fisico (sistema altamente integrato) 5. Cambiamenti temporali: i disturbi indotti dall uomo e gli eventi e i processi naturali che si succedono, inducono cambiamenti che sono alla base dei processi di successione dell ecosistema forestale. Cambiamenti nella componente biotica comportano cambiamenti nella componente fisica e dei processi. La gestione forestale comporta cambiamenti di biomassa e di microclima che condizionano la velocità dei processi e le traiettorie della successione 16

17 stratificato multiplano stratificato biplano monoplano Differenze di struttura determinano differenze di attributi ecologici e funzionali Nei boschi monoplani (= coetaneiformi = alberi di dimensioni ed età molto simili) la fotosintesi si svolge in un piano distinto e separato da quello dei fusti privi di rami Nei boschi stratificati (= disetaneiformi = alberi di dimensioni ed età molto diversa) la fotosintesi si svolge lungo tutto il profilo verticale perché le chiome verdi ricoprono i fusti per intero I boschi monoplani sono assimilabili a coperture lisce (profilo non ondulato) sopra cui il vento scorre con moti laminari che li rende più resistenti agli scambi di materia e di energia con l atmosfera I boschi stratificati sono assimilabili a coperture rugose (profilo ondulato) sopra cui il vento scorre con moti turbolenti che facilitano gli scambi di materia e di energia con l atmosfera Differenze di struttura determinano differenze di attributi ecologici e funzionali Ripartizione delle foglie (espresse dall Indice di Area Fogliare, LAI) nel profilo verticale delle chiome dei maggiori tipi forestali terrestri dove si svolge la fotosintesi 17

Art. 7.2 Sistema delle aree forestali

Art. 7.2 Sistema delle aree forestali Art. 7.2 Sistema delle aree forestali DEFINIZIONE DI AREE FORESTALI sono tutte le superfici con vegetazione arborea ed arbustiva spontanea o di origine artificiale in grado di produrre legno o altri prodotti

Dettagli

La componente agroforestale. pianificazione di livello comunale in Piemonte

La componente agroforestale. pianificazione di livello comunale in Piemonte La componente agroforestale nella pianificazione di livello comunale in Piemonte Alba, 27 febbraio 2016 Franco Licini Estensione delle superfici forestali Oltre 970.000 ha (proiezione reale ultimi rilievi)

Dettagli

CORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE

CORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE PLIS BRUGHIERA BRIANTEA CORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE Lentate s/seveso marzo 2010 A cura di: Dott. For. Massimo Merati DEFINIZIONE NORMATIVA DI BOSCO Legge Regionale 5 DICEMBRE 2008 n 31 art.

Dettagli

LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici

LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici Concetti di selvicoltura Legislazione nazionale e regionale in materia di difesa dei boschi Competenze del Parco Autorizzazioni e aspetti sanzionatori

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO MISURA 8 Investimenti per lo sviluppo delle zone forestali e miglioramento della redditività delle foreste. (ex M. 123, M. 122, M. 221, M. 222, M. 223, M. 226, M. 227, artt. 17 e 21 Reg. UE 1305/2013)

Dettagli

Periodo di curazione (λ) = numero di anni che separano due interventi successivi nella stessa particella. N = numero alberi.

Periodo di curazione (λ) = numero di anni che separano due interventi successivi nella stessa particella. N = numero alberi. Modello del bosco disetaneo: il bosco è suddiviso in tante particelle quanti sono sono gli anni del periodo di curazione; in ogni particella il popolamento deve avere una curva di distribuzione delle piante

Dettagli

Oggetto: verifica della presenza di area boscata nella zona soggetta a Piano di Coltivazione della Cava denominata Mandria -Bacino di Torano-

Oggetto: verifica della presenza di area boscata nella zona soggetta a Piano di Coltivazione della Cava denominata Mandria -Bacino di Torano- Al Sig. Sindaco Del Comune di Carrara Oggetto: verifica della presenza di area boscata nella zona soggetta a Piano di Coltivazione della Cava denominata Mandria -Bacino di Torano- 1-Delimitazione area

Dettagli

Agr. Dott. FABIO MANELI Dottore in Scienze Naturali. Premessa

Agr. Dott. FABIO MANELI Dottore in Scienze Naturali. Premessa Premessa Il sottoscritto Fabio Maneli, dottore naturalista iscritto all Albo degli Agrotecnici e Agrotecnici laureati Collegio Arezzo-Grosseto-Perugia-Siena-Terni n 409, è stato incaricato dalla società

Dettagli

Foreste e boschi art.142, comma1, lettera g, del Codice

Foreste e boschi art.142, comma1, lettera g, del Codice Foreste e boschi art.142, comma1, lettera g, del Codice Normativa statale Ambiti territoriali oggetto di vincolo sono i territori coperti da foreste e boschi, ancorchè percorsi o danneggiati dal fuoco,

Dettagli

Anno 2003 Tutti i diritti Etruria Telematica S.r.l. Anno 2003 Tutti i diritti riservati

Anno 2003 Tutti i diritti Etruria Telematica S.r.l. Anno 2003 Tutti i diritti riservati Specifiche tecniche per il tematismo Vincolo Boschivo Inquadramento Territorio della Provincia di Siena n. 134 fogli CTR a scala 1:10 000 Interpretazione della legge e Note Bosco 1."Ai fini della presente

Dettagli

20 maggio 2017 Scienze e Tecnologie agrarie

20 maggio 2017 Scienze e Tecnologie agrarie 20 maggio 2017 Scienze e Tecnologie agrarie 1 2 3 Scienze e tecnologie agrarie 24/05/2017 Laurea triennale Obiettivi Formativi La formazione del laureato comprende discipline di base e professionali necessarie

Dettagli

Definizioni classiche di selvicoltura

Definizioni classiche di selvicoltura Definizioni classiche di selvicoltura La selvicoltura studia la tecnica dell impianto, dell utilizzazione e della rinnovazione dei boschi (A. De Philippis 1960/61) Selvicoltura: la scienza e la pratica

Dettagli

INTRODUZIONE. A questi si aggiungevano due sub obiettivi:

INTRODUZIONE. A questi si aggiungevano due sub obiettivi: Sommario Introduzione... 1 La definizione giuridica di bosco... 4 Il Concetto di Bosco in Sicilia... 16 La metodologia di analisi... 21 L uso del suolo agricolo-forestale del territorio comunale... 23

Dettagli

LEGGE FORESTALE DELLA TOSCANA L.R.T. 39/2000

LEGGE FORESTALE DELLA TOSCANA L.R.T. 39/2000 LEGGE FORESTALE DELLA TOSCANA L.R.T. 39/2000 art. 3 : 1. Ai fini della presente legge costituisce bosco qualsiasi area, di estensione non inferiore a 2.000 metri quadrati e di larghezza maggiore di 20

Dettagli

Corso di Ecofisiologia degli Agrosistemi ECOSISTEMA. Donatella Spano DESA UNISS spano@uniss.it. D. Spano. Copyright 2010 Università di Sassari

Corso di Ecofisiologia degli Agrosistemi ECOSISTEMA. Donatella Spano DESA UNISS spano@uniss.it. D. Spano. Copyright 2010 Università di Sassari Corso di Ecofisiologia degli Agrosistemi ECOSISTEMA Donatella Spano DESA UNISS spano@uniss.it Copyright 2010 Università di Sassari Ecosistema 2 Arthur Tansley, 1935 ECOSISTEMA Unità ambientale eterotipica

Dettagli

Modalità di utilizzo della scheda di valutazione degli interventi selvicolturali per la resilienza delle foreste Mediterranee

Modalità di utilizzo della scheda di valutazione degli interventi selvicolturali per la resilienza delle foreste Mediterranee Modalità di utilizzo della scheda di valutazione degli interventi selvicolturali per la resilienza delle foreste Mediterranee Federico G. Maetzke Università di Palermo Il progetto RESILFORMED L Obiettivo

Dettagli

La presente Relazione Tecnica riguarda il sito n 10 del PIT ricadente nel Comune di Empoli (FI).

La presente Relazione Tecnica riguarda il sito n 10 del PIT ricadente nel Comune di Empoli (FI). RELAZIONE TECNICA SITO N 10 ALLEGATO A7 PONTORME NEL COMUNE DI EMPOLI (FI) DEL PIANO DI INDIRIZZO TERRITORIALE CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO (PIT) La presente Relazione Tecnica riguarda il sito n

Dettagli

Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D.LEG. 18 maggio 2001, n. 227 Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57 (G.U.R.I. 15-6-2001, n. 137, s.o.) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Dettagli

PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE Presentazione della carta del bosco e dei tipi forestali

PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE Presentazione della carta del bosco e dei tipi forestali Valutazione Ambientale Strategica - Incontro intermendio con le Associazioni Agricole PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE Presentazione della carta del bosco e dei tipi forestali Mantova, 5 Febbraio 2014 Nicola

Dettagli

LE TUTELE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ MONTANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D ESINO E RIVIERA E DEL PARCO LA COMPONENTE FORESTALE

LE TUTELE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ MONTANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D ESINO E RIVIERA E DEL PARCO LA COMPONENTE FORESTALE LE TUTELE NEL TERRITORIO DELLA COMUNITÀ MONTANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D ESINO E RIVIERA E DEL PARCO LA COMPONENTE FORESTALE Barzio, 26 novembre 2015 Dott.ssa Forestale Tiziana Stangoni - Il bosco come

Dettagli

Corso di Ecologia Forestale

Corso di Ecologia Forestale Corso di Ecologia Forestale Donatella Spano Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei Università di Sassari spano@uniss.it Copyright 2006 Università di Sassari Ecologia oikos = dimora logos = discorso,

Dettagli

Il taglio raso. Taglio raso

Il taglio raso. Taglio raso Il taglio raso Tipo di trattamento mediante il quale vengono utilizzate contemporaneamente tutte le piante del soprassuolo giunto alla maturità economica. La rinnovazione potrà essere naturale o artificiale.

Dettagli

Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 227

Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 227 Decreto Legislativo 18 maggio 2001, n. 227 "Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 137 del

Dettagli

DENUNCIA DICHIARIAMO CHE

DENUNCIA DICHIARIAMO CHE DENUNCIA Premesso che l associazione culturale che si presentata sui social network con il nome di Villaggio di Natale a Montecassino ha organizzato l evento denominato ugualmente Villaggio di Natale a

Dettagli

Casalecchio di Reno Verso il piano di gestione del Parco della Chiusa

Casalecchio di Reno Verso il piano di gestione del Parco della Chiusa FISIONOMIA E DINAMICA DEI BOSCHI E DEGLI ARBUSTETI DEL PARCO DELLA CHIUSA ANTONIO GABELLINI FOTO 1933 FOTO 1954 FOTO 1981 FOTO 2000 FOTO 2011 CLASSIFICAZIONE SEGUENDO LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA

Dettagli

Facoltà di Agraria TOTALI DEL TRIENNIO

Facoltà di Agraria TOTALI DEL TRIENNIO 5 GESTIONE TECNICA E AMMINISTRATIVA IN AGRICOLTURA - Corsi e crediti formativi (CFU) corrispondenti Economia generale e applicata 12 1 Chimica del suolo e biochimica 9 1 Diritto agrario e politica agraria

Dettagli

I grandi biomi terrestri

I grandi biomi terrestri I grandi biomi terrestri BIOMA: complesso di ecosistemi di un area geografica caratterizzato dalla vegetazione dominate. Si distinguono per alcune caratteristiche delle piante quali struttura (le forme

Dettagli

INT.005. Comune di Radda in Chianti. Richiesta integrazioni ai fini istruttori e della conformità.

INT.005. Comune di Radda in Chianti. Richiesta integrazioni ai fini istruttori e della conformità. INT.005 Pratica n. 046/2015 del 17/04/2015 prot n. 1652 Comune di Radda in Chianti Richiesta integrazioni ai fini istruttori e della conformità. Relazione asseverata corredata da rilievo strumentale a

Dettagli

LA DEFINIZIONE GIURIDICA DI BOSCO NELL ORDINAMENTO ITALIANO

LA DEFINIZIONE GIURIDICA DI BOSCO NELL ORDINAMENTO ITALIANO Contributo di ricerca / Research Paper ALESSANDRO CEROFOLINI (*) LA DEFINIZIONE GIURIDICA DI BOSCO NELL ORDINAMENTO ITALIANO (*) Primo dirigente del Corpo forestale dello Stato - Direttore della Divisione

Dettagli

Le aree boscate. Vincoli, normative di riferimento e modalità di intervento. Fabrizio Breganni. ALPSTONE Paesaggi, Architetture, Uomini

Le aree boscate. Vincoli, normative di riferimento e modalità di intervento. Fabrizio Breganni. ALPSTONE Paesaggi, Architetture, Uomini Le aree boscate Vincoli, normative di riferimento e modalità di intervento Fabrizio Breganni Cos è un bosco? Leggi forestali 1877-1923 : i terreni di qualsiasi natura (anche boschivi) che per effetto di

Dettagli

VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA A.A. 2011/12 D.D. 10 giugno 2008 n.61 - Requisiti di trasparenza. Facoltà di Agraria

VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA A.A. 2011/12 D.D. 10 giugno 2008 n.61 - Requisiti di trasparenza. Facoltà di Agraria VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA A.A. 2011/12 D.D. 10 giugno 2008 n.61 - Requisiti di trasparenza VERDE ORNAMENTALE E PAESAGGIO (Classe L 25) BOTANICA GENERALE 8,4 8 IRRIGAZIONE E DRENAGGIO 8,2 7 DIFESA DELLE

Dettagli

La biosfera e gli ecosistemi

La biosfera e gli ecosistemi La biosfera e gli ecosistemi La biosfera: l insieme di tutti gli ecosistemi L ecologia studia le interazioni tra gli organismi viventi e il loro ambiente a vari livelli: ECOSISTEMA COMUNITA POPOLAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CAMERI. Il taglio dei boschi: pratiche e permessi in Piemonte

COMUNE DI CAMERI. Il taglio dei boschi: pratiche e permessi in Piemonte Il taglio dei boschi: pratiche e permessi in Piemonte Cameri, 17 dicembre 2015 Cos è un bosco? La legge forestale piemontese definisce il bosco i terreni coperti da vegetazione forestale arborea associata

Dettagli

Corso di Ecologia Forestale ECOSISTEMA. Donatella Spano DESA UNISS spano@uniss.it. D. Spano

Corso di Ecologia Forestale ECOSISTEMA. Donatella Spano DESA UNISS spano@uniss.it. D. Spano Corso di Ecologia Forestale ECOSISTEMA Donatella Spano DESA UNISS spano@uniss.it Copyright 2006 Università di Sassari Ecosistema 3 Arthur Tansley, 1935 ECOSISTEMA Unità ambientale eterotipica risultante

Dettagli

Alessandra Stefani. Decreto legislativo 3 aprile 2019, n. 34. Direttore Generale delle Foreste. (pubblicato G.U. n. 92 del 20 aprile 2018)

Alessandra Stefani. Decreto legislativo 3 aprile 2019, n. 34. Direttore Generale delle Foreste. (pubblicato G.U. n. 92 del 20 aprile 2018) La castanicoltura nel Testo unico forestale Decreto legislativo 3 aprile 2019, n. 34 (pubblicato G.U. n. 92 del 20 aprile 2018) Alessandra Stefani Direttore Generale delle Foreste 18 febbraio 2019 Sala

Dettagli

Anni nulle o scarse misure forestali nella PAC

Anni nulle o scarse misure forestali nella PAC Anni 80 90 nulle o scarse misure forestali nella PAC Reg.2080/92 obiettivi: riduzione delle eccedenze di cereali diminuzione dell effetto serra produzione di legname Misure: a imboschimento e miglioramento

Dettagli

CORSO DI LAUREA in SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI

CORSO DI LAUREA in SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI CORSO DI LAUREA in SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI Lo studente, oltre agli insegnamenti offerti nell ambito dei Corsi di Laurea di primo livello dell'università degli Studi di Bari, purché riconosciuti

Dettagli

Presentazione pag. V Prefazione...» VII CAPITOLO I - I BOSCHI DI FAGGIO pag. 1. Le esigenze ed i modi di vita del Faggio pag

Presentazione pag. V Prefazione...» VII CAPITOLO I - I BOSCHI DI FAGGIO pag. 1. Le esigenze ed i modi di vita del Faggio pag Presentazione pag. V Prefazione.....» VII CAPITOLO I - I BOSCHI DI FAGGIO pag. 1. Le esigenze ed i modi di vita del Faggio pag. 2 1.1. L'ecologia della specie.......................» 2 1.1.1. L'areale

Dettagli

FACOLTA' DI AGRARIA INSEGNAMENTI VACANTI A.A

FACOLTA' DI AGRARIA INSEGNAMENTI VACANTI A.A FACOLTA' DI AGRARIA INSEGNAMENTI VACANTI A.A. 2009-2010 Economia dello sviluppo rurale 4 AGR/01 SVIRSOS 2 C.I. Economia per lo sviluppo rurale sostenibile Economia e marketing delle produzioni zootecniche

Dettagli

LA NECROMASSA IN FORESTA

LA NECROMASSA IN FORESTA LA NECROMASSA NELL ECOSISTEMA LA NECROMASSA IN FORESTA Ecosistema composto da : - alberi vivi - suolo - corsi d acqua - legno morto (necromassa) Ruolo nella dinamica degli ecosistemi e nella creazione

Dettagli

L Osservatorio Nazionale del Paesaggio del Paesaggio Rurale

L Osservatorio Nazionale del Paesaggio del Paesaggio Rurale L Osservatorio Nazionale del Paesaggio del Paesaggio Rurale Prof. Mauro Agnoletti Laboratorio per il Paesaggio Scuola di Agraria Università di Firenze www.landscape.unifi.it Integrare il paesaggio nel

Dettagli

I viventi e l'ambiente. Lezioni d'autore Treccani

I viventi e l'ambiente. Lezioni d'autore Treccani I viventi e l'ambiente Lezioni d'autore Treccani Introduzione VIDEO L'ambiente L ecologia studia l interazione degli organismi tra loro e con l ambiente in cui vivono. Essa prende in considerazione le

Dettagli

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma

Dott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci

Dettagli

LIFE11 ENV/IT/ RESIL.FOR.MED.

LIFE11 ENV/IT/ RESIL.FOR.MED. RESIL.FOR.MED. Marcello Miozzo D.R.E.Am. Italia Background di LIFE ResilForMED Gestione non programmata (assenza di pianificazione, mancanza di orientamenti gestionali) Fattori di degrado (Cambiamenti

Dettagli

Ore Doc. AGR/ C GEN AGR/ B GEN BIO/ A GEN CHIM/ A GEN AGR/ B GEN AGR/ B GEN

Ore Doc. AGR/ C GEN AGR/ B GEN BIO/ A GEN CHIM/ A GEN AGR/ B GEN AGR/ B GEN ALLEGATO 7 B - CONSIGLIO DISPAA 10 APRILE 2017 CORSI DI STUDIO DI CUI IL DIPARTIMENTO DISPAA E' ASSOCIATO - PIANO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE COORTE A.A. 2017/2018 COD 2 2 B016357 ANALISI CHIMICA E FISICA

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Risultati della Ricerca Titolo Selvicoltura delle pinete di pino nero per la produzione e la biodiversità micologica Descrizione estesa del risultato La ricerca rappresenta una delle prime organiche analisi

Dettagli

Proposta di legenda Carta uso suolo 1:25.000 Gruppo di lavoro Uso e copertura del suolo presentata nel seminario di Napoli nel 2004.

Proposta di legenda Carta uso suolo 1:25.000 Gruppo di lavoro Uso e copertura del suolo presentata nel seminario di Napoli nel 2004. Proposta di legenda Carta uso suolo 1:25.000 Gruppo di lavoro Uso e copertura del suolo presentata nel seminario di Napoli nel 2004. Progetto Corine LC Scala 1:100.000 1 /2 /3 Livello Voci base comuni,

Dettagli

IL MATERIALE VIVAISTICO. Paolo Camerano IPLA S.p.A Piero Belletti UniTO

IL MATERIALE VIVAISTICO. Paolo Camerano IPLA S.p.A Piero Belletti UniTO IL MATERIALE VIVAISTICO Paolo Camerano IPLA S.p.A Piero Belletti UniTO ALCUNE NOTIZIE STORICHE 1873 Primi vivai forestali in Italia (2 ha) 1886 35 ha di superficie di vivai forestali 2,5 milioni di piante

Dettagli

RELAZIONE TECNICA COMUNE DI PORCARI RICHIESTA MODIFICA CARTOGRAFIA AREE BOSCATE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO DELLA REGIONE TOSCANA

RELAZIONE TECNICA COMUNE DI PORCARI RICHIESTA MODIFICA CARTOGRAFIA AREE BOSCATE DEL PIT CON VALENZA DI PIANO PAESAGGISTICO DELLA REGIONE TOSCANA COMUNE DI PORCARI INCARICO DA ING. FABRIZIO NERI PER CONTO DELLA SIG.RA VALERIANA QUIRINI IN QUALITA DI LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA MCC CORPORATION SRL CON SEDE IN VIA DI SOTTOMONTE 376/A LOCALITA S. LEONARDO

Dettagli

Allegato 2 A DESCRIZIONE SINTETICA

Allegato 2 A DESCRIZIONE SINTETICA Allegato 2 A DESCRIZIONE SINTETICA Indirizzo Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane Articolo 3, comma 1, lettera a) D.Lgs.

Dettagli

FACOLTA DI ARCHITETTURA

FACOLTA DI ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Laboratorio di Pianificazione del Paesaggio Insegnamento Paesaggio Docente: CRITERI E METODI DI ANALISI DELLA COPERTURA DEL SUOLO SOMMARIO 1) Legenda del Protocollo

Dettagli

Selvicoltura sostenibile e dinamiche naturali in foresta: il caso degli abieteti a taglio saltuario

Selvicoltura sostenibile e dinamiche naturali in foresta: il caso degli abieteti a taglio saltuario Selvicoltura sostenibile e dinamiche naturali in foresta: il caso degli abieteti a taglio saltuario Gianfranco Minotta Dip. AGROSELVITER, Università di Torino Convegno: Bosco, incendi e disturbi naturali,

Dettagli

Tav ATD BOTANICO VEGETAZIONALE

Tav ATD BOTANICO VEGETAZIONALE Tav. 4.3.3 ATD BOTANICO VEGETAZIONALE Tav. 4.3.4: ATD STORICO-CULTURALE Tav. 4.3.5: ATD GEOMORFOLOGIA Tav. 4.4.1 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Tav. 4.6.1 Tav. 5.3.1 LEGENDA CARTA

Dettagli

Legislazione forestale nazionale di maggiore interesse per la pianificazione

Legislazione forestale nazionale di maggiore interesse per la pianificazione Box 7.1 Principali riferimenti normativi a livello nazionale riguardanti il settore forestale - Regio Decreto 30 dicembre 1923 n. 3267 - Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi

Dettagli

Piani di Sviluppo Rurale: stato di attuazione, problematiche, prospettive

Piani di Sviluppo Rurale: stato di attuazione, problematiche, prospettive CREA PLF: Convegno Pioppicoltura e arboricoltura da legno in Italia Casale Monferrato (AL) 24 25 ottobre 2016 Misure per l arboricoltura da legno nei Piani di Sviluppo Rurale: stato di attuazione, problematiche,

Dettagli

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali T Obiettivi formativi Fornire strumenti CULTURALI, TECNICI e ORGANIZZATIVI per operare in autonomia con COMPITI PROGETTUALI, DECISIONALI e DIRETTIVI

Dettagli

Regolamento Urbanistico CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DELLA DISCIPLINA DELLE AREE EXTRA-URBANE

Regolamento Urbanistico CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DELLA DISCIPLINA DELLE AREE EXTRA-URBANE Regolamento Urbanistico CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DELLA DISCIPLINA DELLE AREE EXTRA-URBANE Finalità del contributo agronomico all analisi del territorio: 1. conoscere il livello di utilizzazione attuale

Dettagli

Università degli Studi di Perugia Valutazione della Didattica A.A Facoltà di Agraria

Università degli Studi di Perugia Valutazione della Didattica A.A Facoltà di Agraria VERDE ORNAMENTALE E PAESAGGIO (Classe L 25) FLOROVIVAISMO E TAPPETI ERBOSI 9,4 7 PROGETTAZIONE AREE VERDI CON ELEMENTI DI DISEGNO 9,3 6 BOTANICA E BENI CULTURALI 8,6 7 DIFESA DELLE PIANTE ORNAMENTALI 8,4

Dettagli

Risultati della Ricerca

Risultati della Ricerca Risultati della Ricerca Titolo Conservazione e gestione dei popolamenti di origine agamica a prevalenza di leccio della Sardegna Descrizione estesa del risultato Nel bacino del Mediterraneo il leccio (Quercus

Dettagli

Corso di laurea triennale in. Valorizzazione e tutela dell ambiente e del territorio montano. a.a Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari

Corso di laurea triennale in. Valorizzazione e tutela dell ambiente e del territorio montano. a.a Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari Corso di laurea triennale in Valorizzazione e tutela dell ambiente e del territorio montano a.a. 2013-2014 Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari Corso di Laurea Triennale in VALORIZZAZIONE E TUTELA DELL

Dettagli

Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio INFC-2005

Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio INFC-2005 Tabella 4.6.1 - Valori totali e per unità di superficie del carbonio organico totale di suolo e lettiera per le categorie inventariali Boschi alti, Impianti di arboricoltura da legno e Aree temporaneamente

Dettagli

Estensione delle superfici forestali: ha (ISTAT 94) ha (proiezione reale ultimi rilievi) = 30% del territorio piemontese

Estensione delle superfici forestali: ha (ISTAT 94) ha (proiezione reale ultimi rilievi) = 30% del territorio piemontese La situazione forestale in Piemonte Estensione delle superfici forestali: 665.000 ha (ISTAT 94) 800.000 ha (proiezione reale ultimi rilievi) = 30% del territorio piemontese Proprietà: 67,8 % privati; 28,5

Dettagli

Corsi esami Insegnamenti Settore scientifico

Corsi esami Insegnamenti Settore scientifico ALLEGATO PIANO DIDATTICO Primo anno Corsi esami Insegnamenti Settore Elementi di Matematica, Statistica e Informatica Matematica MAT/05 A 3 Statistica SECS-S/01 A 3 Informatica INF/01 A 3 Elementi di Fisica

Dettagli

Lo sviluppo di strumenti decisionali

Lo sviluppo di strumenti decisionali Lo sviluppo di strumenti decisionali La scelta del sistema di esbosco Giuseppe Pignatti CRA-PLF Roma Utilizzazioni forestali e sistemi di esbosco 1) Boschi del Molise e le utilizzazioni 2) Scelta del sistema

Dettagli

LE FUNZIONI DELL AGROECOSISTEMA:

LE FUNZIONI DELL AGROECOSISTEMA: CICLO DI SEMINARI STRATEGIE PER UNA PIANIFICAZIONE DEL NUOVO SISTEMA RURALE IN UNA VISIONE AGROECOSISTEMICA VERSO LA DEFINIZIONE DI UN DECALOGO PER IL SISTEMA RURALE LE FUNZIONI DELL AGROECOSISTEMA: ATTIVITÀ

Dettagli

Quanta energia possiamo sottrarre dalle foreste italiane senza ferirle? Il caso Lazio 18 ottobre 2013 Sala Tirreno, Regione Lazio - Roma

Quanta energia possiamo sottrarre dalle foreste italiane senza ferirle? Il caso Lazio 18 ottobre 2013 Sala Tirreno, Regione Lazio - Roma Quanta energia possiamo sottrarre dalle foreste italiane senza ferirle? Il caso Lazio 18 ottobre 2013 Sala Tirreno, Regione Lazio - Roma Diversità strutturale e potenziale energetico delle foreste laziali.

Dettagli

DURATA PREVISTA Ore in presenza: 27 Ore a distanza : 6 Totale ore: 33 Osservare, distinguere e analizzare l ambiente e le specie che lo abitano.

DURATA PREVISTA Ore in presenza: 27 Ore a distanza : 6 Totale ore: 33 Osservare, distinguere e analizzare l ambiente e le specie che lo abitano. Progettazione per Modulo di ecologia e pedologia Percorso di istruzione di 2 livello, 1 periodo Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale Modulo n.: 1 ECOLOGIA Anatomia delle piante DURATA PREVISTA

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Agricoltura, silvicoltura e pesca Processo Coltivazioni agricole, florovivaistiche, forestali e costruzione/manutenzione

Dettagli

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste Struttura Foreste (foreste@regione.lombardia.it) MIS. 221 Imboschimento

Dettagli

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali FINALITA Preparare figure professionali che operino con visione globale negli ambienti forestali e montani, mediante approfondimenti sui seguenti aspetti:

Dettagli

Le fasi di sviluppo del bosco. Le fasi di sviluppo del bosco

Le fasi di sviluppo del bosco. Le fasi di sviluppo del bosco Le fasi di sviluppo del bosco Quattro stadi di sviluppo si avvicendano diacronicamente sulla stessa superficie in seguito ad un disturbo biotico o abiotico (catastrofe da incendio, uragano, tromba d aria,

Dettagli

MISURE REGOLAMENTARI

MISURE REGOLAMENTARI MISURE REGOLAMENTARI Vincolo indennizzabile Vincolo non indennizzabile AREE AGRICOLE (ad esclusione delle superfici occupate da prati permanenti e pascoli) Divieti e regolamentazione dell attività agricola

Dettagli

Scienze e Tecnologie Agrarie

Scienze e Tecnologie Agrarie Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie (ex D.M. 270/, Classe L-25 - Scienze e tecnologie agrarie e forestali) a.a. 2017-2018 Il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie ha durata triennale,

Dettagli

Eco-health. Contatto:

Eco-health. Contatto: Eco-health In questa linea di ricerca si studiano le conseguenze dei cambiamenti globali sulla diffusione di infezioni di interesse medico-veterinario e sui loro vettori e serbatoi. In particolare, vengono

Dettagli

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali T Obiettivi formativi Fornire strumenti CULTURALI, TECNICI e ORGANIZZATIVI per operare in autonomia con COMPITI PROGETTUALI, DECISIONALI e DIRETTIVI

Dettagli

LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici

LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici Corso di formazione per guardie ecologiche volontarie Parco del Rio Vallone aprile 2011 LA TUTELA DEI BOSCHI Aspetti forestali e paesistici Il bosco: unità ecologica e definizione della norma Il bosco:

Dettagli

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ORIGINALE N. 93 DEL OGGETTO: Salvaguardia e gestione del patrimonio boschivo comunale. Istanza di autorizzazione

Dettagli

Esperienze di Veneto Agricoltura per la valorizzazione delle fasce tampone nel Veneto

Esperienze di Veneto Agricoltura per la valorizzazione delle fasce tampone nel Veneto Convegno FASCE TAMPONE VEGETATE E RETICOLO IDROGRAFICO DI PIANURA: USO E GESTIONE INTEGRATA DEL TERRITORIO (F.T.B.)( 20 GENNAIO 2009 Esperienze di Veneto Agricoltura per la valorizzazione delle fasce tampone

Dettagli

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti

Dettagli

Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie dei Sistemi e Territori Forestali

Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie dei Sistemi e Territori Forestali Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie dei Sistemi e Territori Forestali Obiettivi formativi Fornire strumenti culturali, tecnici e organizzativi per operare in autonomia con compiti progettuali, decisionali

Dettagli

PARCO NATURALE REGIONALE MONTI AUSONI E LAGO DI FONDI

PARCO NATURALE REGIONALE MONTI AUSONI E LAGO DI FONDI PARCO NATURALE REGIONALE MONTI AUSONI E LAGO DI FONDI Legge Regionale N 21 del 4 dicembre 2008 PROVINCIE: LATINA: Sonnino Terracina Fondi Monte San Biagio Lenola Roccasecca dei Volsci FROSINONE: Pastena

Dettagli

Le misure del PSR in favore del paesaggio

Le misure del PSR in favore del paesaggio Le misure del PSR in favore del paesaggio Paolo Ammassari Mipaaf ufficio Cosvir 3 Lunghezza, 25 maggio 2012 Colture promiscue Baschi, Umbria Alberata Aversana (vite, pioppo, seminativo e colture orticole

Dettagli

Piantagioni 3P per coniugare produzione e biodiversità. Ing. Stefano De Pietri

Piantagioni 3P per coniugare produzione e biodiversità. Ing. Stefano De Pietri Piantagioni 3P per coniugare produzione e biodiversità Ing. Stefano De Pietri Partenariato Coordinamento:CONSORZIO DI BONIFICA VERONESE Associati: REGIONE DEL VENETO Area tutela e sviluppo del territorio

Dettagli

Solo il 10% è suolo!

Solo il 10% è suolo! Il suolo è l epidermide della Terra, come la buccia di una mela ma: Solo il 25% di questa mela non è sommerso dalle acque Di cui il 15% è deserto, ghiaccio o roccia affiorante Solo il 10% è suolo! Il suolo

Dettagli

Università degli Studi di Perugia

Università degli Studi di Perugia GESTIONE AGRO-ECOSISTEMI MEDITERRANEI (Classe 20) - Malta AGRIFOOD MARKETING - ANIMAL GENETIC RESOURCES FOR MANAGEMENT - ANIMAL PRODUCTION SYSTEMS AND INDUSTRY IN THE MEDITERRANEAN REGION - APPLIED AGRICULTURAL

Dettagli

Gli Incendi Boschivi. Relatore: Realizzato e curato dal. Il Rischio Incendi Boschivi in Lombardia. Centro Operativo AIB per la Lombardia Curno (BG)

Gli Incendi Boschivi. Relatore: Realizzato e curato dal. Il Rischio Incendi Boschivi in Lombardia. Centro Operativo AIB per la Lombardia Curno (BG) Gli Incendi Boschivi Il Rischio Incendi Boschivi in Lombardia Relatore: Realizzato e curato dal Centro Operativo AIB per la Lombardia Curno (BG) 24035 Via G. Galilei, 2 Tel. 035.611009 Fax 035.617722 E-mail

Dettagli

Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio INFC-2005

Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio INFC-2005 Tabella 4.2.1 - Valori totali e per unità di superficie del carbonio organico degli orizzonti organici del suolo per le categorie inventariali Boschi alti, Impianti di arboricoltura da legno e Aree temporaneamente

Dettagli

AGRICULTURA. Il mondo vegetale alimenta l uomo. l arte alimenta l uomo

AGRICULTURA. Il mondo vegetale alimenta l uomo. l arte alimenta l uomo NUTRImentum l arte alimenta l uomo 23 aprile 2013 Marco Fabbri Presidente Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Milano AGRICULTURA Il mondo vegetale alimenta l uomo La pianta, un sistema

Dettagli

IL SUOLO Centrale nelle Strategie PAC

IL SUOLO Centrale nelle Strategie PAC IL SUOLO Centrale nelle Strategie PAC 2014-2020 Dr. Mauro Tiberi Dr. Giovanni Ciabocco Dr.ssa Cristina Bernacconi Osservatorio Regionale Suoli Servizio Agricoltura Regione Marche Riforma Fischler Cosa

Dettagli

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI

MISURA PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI 5.3.2.2.3 MISURA 223 - PRIMO IMBOSCHIMENTO DI TERRENI NON AGRICOLI Riferimenti normativi Articoli 36 (b) (iii) e 45 del Regolamento (Ce) N. 1698/2005 Articolo 30 e punto 5.3.2.3.3 dell Allegato II del

Dettagli

(Dr. Salvatore Mele) (Dr. Mauro Marongiu)

(Dr. Salvatore Mele) (Dr. Mauro Marongiu) Giugno 2017 (Dr. Salvatore Mele) (Dr. Mauro Marongiu) SCHEDA DI SINTESI... 3 ORIGINE FINANZIAMENTO... 4 LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA... 4 RIFERIMENTI TEMPORALI... 4 QUADRO ECONOMICO CONSUNTIVO... 5 AZIONI

Dettagli

DISPAA. Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell Ambiente (DISPAA) - Università di Firenze. Simone Orlandini

DISPAA. Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell Ambiente (DISPAA) - Università di Firenze. Simone Orlandini DISPAA Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell Ambiente (DISPAA) - Università di Firenze Simone Orlandini Piazzale delle Cascine 18. 50144, Firenze E-mail: simone.orlandini@unifi.it

Dettagli

Componenti dell ecosistema. Fattori dell ecosistema

Componenti dell ecosistema. Fattori dell ecosistema GLI ECOSISTEMI L ecosistema è costituito da una comunità di organismi viventi e dal suo specifico ambiente fisico. E un sistema ecologico costituito da relazioni di varia natura, relativamente stabile,

Dettagli

Angelo Mariano - Corpo Forestale dello Stato

Angelo Mariano - Corpo Forestale dello Stato RIFLESSI DELLA NUOVA POLITICA AGRICOLA COMUNE 2014-2020 SULL AMBIENTE E SUL PAESAGGIO IN ITALIA. Roma, 19 giugno 2014. Sala Convegni del Vittoriano CARATTERISTICHE E DINAMICHE PROPRIE DI UN TERZO DEL TERRITORIO

Dettagli

Le sottozone delle regioni agrarie. della Regione Calabria

Le sottozone delle regioni agrarie. della Regione Calabria Le sottozone delle regioni agrarie della Regione Calabria Anno 2017 Le sottozone delle Regione Agrarie La Calabria, al pari delle altre regioni italiane, ha realizzato e pubblicato la carta dei suoli in

Dettagli

Le piantagioni policicliche per i filari e l'agroforestry: primi esempi in Italia

Le piantagioni policicliche per i filari e l'agroforestry: primi esempi in Italia Rete Rurale Nazionale Scheda Foreste 22.2.1.b Piantagioni da legno policicliche Incontro Tecnico e Workshop Modalità di progettazione e conduzione delle Piantagioni Policicliche Le piantagioni policicliche

Dettagli

La Politica Forestale dell Emilia Romagna ENZO VALBONESI

La Politica Forestale dell Emilia Romagna ENZO VALBONESI Oltreterra Anno 2 - Nuova Economia per le Comunità dell Appennino Bagno di Romagna, 4/5 novembre 2016 La Politica Forestale dell Emilia Romagna ENZO VALBONESI Servizio Aree Protette, Foreste e Sviluppo

Dettagli

Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio INFC-2005

Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio INFC-2005 Tabella 4.3.1 - Valori totali e per unità di superficie del carbonio organico dello strato minerale superficiale del suolo per le categorie inventariali Boschi alti, Impianti di arboricoltura da legno

Dettagli