1) Come organizzi la camera di un paziente emiplegico destro per garantirgli l autonomia?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1) Come organizzi la camera di un paziente emiplegico destro per garantirgli l autonomia?"

Transcript

1 CASA DI RIPOSO F. BEGGIATO - CONCORSO 2 POSTI A TEMPO PARZIALE DI O.S.S.-A.A. PROVA PRATICA VERSIONE D - ORDINAMENTO 1 1) Come organizzi la camera di un paziente emiplegico destro per garantirgli l autonomia? A) Metto il comodino a sinistra e lo faccio alzare dal lato sinistro del letto. B) Metto il comodino a destra e lo faccio alzare dal lato sinistro del letto. C) Metto il comodino a destra e lo faccio alzare dal lato destro del letto. 2) Come si prevengono le ulcere da compressione? A) Lasciando il paziente a letto in posizione supina. B) Idratando e alimentando adeguatamente il paziente. C) Evitando la compressione dei tessuti in corrispondenza delle prominenze ossee, idratando e alimentando adeguatamente il paziente. 3) Le spondine di protezione: A) Sono un mezzo di contenzione ed in quanto tale vanno adottate su prescrizione medica. B) Sono una parte integrante del letto del paziente. C) Servono per proteggere gli operatori dal paziente stesso e per prevenire che questo possa cadere quando essi non sono presenti in stanza. 4) Nell assistenza alla deambulazione difficoltosa della persona, un unico operatore da quale lato si deve posizionare? A) Dal lato sano del paziente. B) Dal lato malato del paziente. C) Indifferente, l importante è rispettare la volontà del paziente. 5) Nell uomo, al termine della pulizia dei genitali, il prepuzio deve essere riportato sul glande: A) Per evitare le infezioni. B) Per prevenire l imbarazzo della persona. C) Per prevenire l edema del glande. 6) Un anziano ospite, portatore di catetere vescicale, presenta una diuresi ridotta; da alcune ore non defluisce urina nel contenitore. Penso che: A) Il catetere sia ostruito. B) L anziano ha bevuto a sufficienza. C) Il sacchetto sia difettato. 7) In un anziano costretto a letto giorno e notte per una frattura di femore le calze antitrombotiche devono essere applicate: A) 24 h/die. B) 12 h/die. 1

2 C) 18 h/die. 8) La carica microbica maggiore si ha nel momento del: A) Cambio letti. B) Bagno di pulizia. C) Pranzo e cena. 9) Con il termine profilassi si intende: A) Un sinonimo di assistenza farmaceutica. B) L insieme delle misure volte ad impedire l insorgenza delle malattie. C) L insieme delle prestazioni curative medico-generiche-specialistiche-infermieristiche erogate in forma ambulatoriale e domiciliare. 10) Cos è la perdita di coscienza? A) La temporanea sospensione delle nostre facoltà di controllo. B) Uno stato confusionale. C) Un disturbo della memoria. 11) Cos è un abrasione? A) Una lesione superficiale. B) Una lesione profonda. C) Una lesione infetta. 12) Se dopo una caduta a terra l ospite accusa intensa algia al rachide occorre: A) Metterlo seduto in sedia senza farlo camminare. B) Metterlo in barella e portarlo a letto. C) Non muoverlo e chiamare il personale infermieristico. 13) Fanno parte dei disturbi d ansia: A) Le fobie, i disturbi da attacchi di panico, il disturbo ossessivo-compulsivo. B) La mania, la schizofrenia, la depressione post-partum. C) La psicosi depressiva, il disturbo bipolare. 14) Lo smaltimento dei rifiuti costituiti da indumenti monouso deve essere fatta: A) Nei rifiuti sanitari assimilabili ai rifiuti urbani. B) Nei rifiuti pericolosi non a rischio infettivo. C) Nei rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento. 15) Per posizione secondo Trendelenburg si intende: A) Piano di giacenza inclinato, testa affossata e parte inferiore alzata. B) Piano di giacenza orizzontale. 2

3 C) Posizione semi-seduta. 16) La difficoltà nella deglutizione si definisce: A) Afasia. B) Disfagia. C) Ab ingestis. 17) La posizione antishock consiste: A) Mettere l infortunato sul fianco dx. B) Sollevare le gambe a 90. C) Sollevare le gambe a ) Lo sfigmomanometro misura: A) La pressione cardiaca. B) La velocità del sangue. C) La pressione arteriosa. 19) La PEG serve per: A) Alimentazione parenterale. B) Alimentazione enterale. C) Alimentazione periferica. 20) Qual è l atteggiamento dell OSS in caso di persona anziana colpita da morbo di Alzheimer? A) Avere un atteggiamento autoritario. B) Sorvegliare la sicurezza del paziente. C) Applicare sistemi di contenzione. 21) Il disturbo paranoide di personalità è contraddistinto da: A) Estroversione e fiducia. B) Sospettosità e diffidenza. C) Allucinazioni e introversioni. 22) Qual è il meccanismo di difesa che porta a non accettare la realtà spiacevole? A) Regressione. B) Negazione. C) Sublimazione. 23) A cosa serve la posizione laterale di sicurezza? A) Per consentire ad una persona di non subire danni al cuore. 3

4 B) Ad ossigenare più efficacemente il cervello durante la perdita di coscienza. C) Impedire la caduta all indietro della lingua, facilitare emissione di vomito. 24) Come si esegue l igiene del cavo orale in un paziente non autosufficiente? A) Passando con una garza imbevuta di collutorio la parte interna delle guance, le gengive e la lingua. B) Passando con una garza imbevuta di collutorio solo le gengive. C) Passando con una garza imbevuta di acqua ossigenata la parte interna delle guance, le gengive e la lingua. 25) Gli archetti alza coperte rientrano tra gli ausili e i sistemi per la riduzione delle pressioni: A) Vero. B) Falso. C) Dipende. 26) Il rischio sulla movimentazione manuale dei pazienti si diminuisce maggiormente con: A) Dispositivi di Protezione Individuale. B) Strumenti adeguati all indice di rischio e formazione sulle posture. C) L aumento degli Operatori addetti. 27) In caso di febbre: A) Aumentano la frequenza del polso e quella respiratoria. B) Aumenta la frequenza del polso e diminuisce quella respiratoria. C) Diminuisce la frequenza del polso e aumentano gli atti respiratori. 28) In quanti cicli si può dividere il circuito della biancheria? A) Tre: semisporca, sporca, semipulita. B) Quattro: semisporca, sporca, semipulita, pulita. C) Due: sporca, pulita. 29) In caso di sospetta frattura, l Operatore Socio Sanitario: A) Cerca di allineare l arto infortunato. B) Assistere la persona fino all arrivo del personale qualificato. C) Far sedere l infortunato. 30) La demenza è una sindrome psichiatrica caratterizzata da: A) Decadimento globale delle funzioni mentali. B) Scissione tra pensiero, emozioni e comportamento. C) Mania e ipomania. 4

5 5

2) Se ho uno scatolone contenente 4 scatole, con 4 scatole più piccole in ciascuna di esse, quante scatole avrò in tutto? a) 20 b) 16 c) 18 d) 21

2) Se ho uno scatolone contenente 4 scatole, con 4 scatole più piccole in ciascuna di esse, quante scatole avrò in tutto? a) 20 b) 16 c) 18 d) 21 COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA 1) Chi è in Italia il Capo delle Forze Armate? a) Il Presidente della Repubblica b) Il Presidente del Consiglio c) Il capo di Stato Maggiore d) Il Ministro della Difesa

Dettagli

LABORATORI UNIFICATI OBIETTIVI CORSI DI LAUREA A, C, D, X

LABORATORI UNIFICATI OBIETTIVI CORSI DI LAUREA A, C, D, X LABORATORI UNIFICATI OBIETTIVI CORSI DI LAUREA A, C, D, X Infermieristica sede Policlinico Umberto I Anno di corso Modulo Obiettivi Attività e procedure Tutor Testi di riferimento PRIMO A Igiene, Francesca

Dettagli

Francesca Blasi mobilità. paziente complesso - eseguire bendaggi e fasciature - eseguire correttamente le tecniche di aiuto al paziente

Francesca Blasi mobilità. paziente complesso - eseguire bendaggi e fasciature - eseguire correttamente le tecniche di aiuto al paziente LABORATORI UNIFICATI OBIETTIVI CORSI DI LAUREA A, C, D, X Infermieristica sede Policlinico Umberto I Anno di corso Modulo Obiettivi Attività e procedure Tutor Testi di riferimento PRIMO A Igiene, Francesca

Dettagli

CERTIFICAZIONE PRESTAZIONI PRIMO ANNO

CERTIFICAZIONE PRESTAZIONI PRIMO ANNO Prestazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Presa in carico della persona assistita Valutazione dello stato di salute della persona assistita Rilevazione della pressione arteriosa Rilevazione polso

Dettagli

DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN RSA

DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN RSA DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN RSA Generalità della persona che richiede di essere accolta in RSA Cognome e nome Sesso M F Nato a Prov. Il Cittadinanza Residente a Prov. CAP Via/Piazza Tel. Codice Fiscale

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI

CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI Assistenza Domiciliare 2012 CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI L ATTIVITA FISICA E IMPORTANTE PERCHE Migliora globalmente la salute fisica e psicologica Aiuta a conservare l autosufficienza Riduce

Dettagli

AZIENDA U.S.L. di PESCARA

AZIENDA U.S.L. di PESCARA www.ausl.pe.it AZIENDA U.S.L. di PESCARA STROKE UNIT Unità di Terapia Neurovascolare Via Fonte Romana n. 8-65126 Pescara Tel. 085 425 2277 / 8 - Fax: 085 425 2280 E-mail: stroke.pescara@alice.it Responsabile:

Dettagli

MODULO 135 PRESENTAZIONE PROGETTO DIDATTICO DA PARTE DEL CeFRA

MODULO 135 PRESENTAZIONE PROGETTO DIDATTICO DA PARTE DEL CeFRA CeFRA/Soggetto erogatore: ANPAS LOMBARDIA MODULO 135 PRESENTAZIONE PROGETTO DIDATTICO DA PARTE DEL CeFRA Articolazione territoriale del CeFRA (sede evento formativo): Pubblica Assistenza Vimodrone Tipologia

Dettagli

MODULO 135 PRESENTAZIONE PROGETTO DIDATTICO DA PARTE DEL CeFRA

MODULO 135 PRESENTAZIONE PROGETTO DIDATTICO DA PARTE DEL CeFRA CeFRA/Soggetto erogatore: ANPAS LOMBARDIA MODULO 135 PRESENTAZIONE PROGETTO DIDATTICO DA PARTE DEL CeFRA Articolazione territoriale del CeFRA (sede evento formativo): Pubblica Assistenza Tipologia del

Dettagli

TEMA 1 1. DOMANDE A RISPOSTA CHIUSA

TEMA 1 1. DOMANDE A RISPOSTA CHIUSA TEMA 1 1. DOMANDE A RISPOSTA CHIUSA Il candidato scelga la risposta corretta, tracciando una X sul quadratino corrispondente. In caso di proprio errore il candidato scriva NO vicino alla riposta che ritiene

Dettagli

Giorgianni Santo Ho partecipato nel alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083;

Giorgianni Santo Ho partecipato nel alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083; Giorgianni Santo Ho partecipato nel 2006-2007-2008 alle seguenti attività formative di tipo FAD: ANZIANI: N. identificativo dell'evento: S301083; Gestione del sonno nell'anziano; superato il 12-11-2006;

Dettagli

Elenco Check List e documenti AUSL VDA

Elenco Check List e documenti AUSL VDA Elenco Check List e documenti AUSL VDA (aggiornato agosto 2016) Ambiente Sicuro Titolo documento Tipologia documento Percorso per doc. az. Linee Guida per l igiene mani nell assistenza sanitaria Decontaminazione,

Dettagli

LA CONTENZIONE IN GERIATRIA.

LA CONTENZIONE IN GERIATRIA. LA CONTENZIONE IN GERIATRIA www.fisiokinesiterapia.biz DEFINIZIONE E L INSIEME DI MEZZI FISICI-CHIMICI- AMBIENTALI CHE, IN QUALCHE MANIERA, LIMITANO LA CAPACITA DI MOVIMENTI DELL INDIVIDUO. Belloi e Valgimigli,2000

Dettagli

SCHEDA MEDICO VALUTATIVA

SCHEDA MEDICO VALUTATIVA A CURA DEL MEDICO DI BASE Nome e Cognome Indirizzo studio medico Recapito telefonico Mail L INTERESSATO ATTUALMENTE E PRESSO: abitazione casa di riposo residenza protetta RSA lungodegenza struttura riabilitativa

Dettagli

Saper riconoscere e trattare

Saper riconoscere e trattare Saper riconoscere e trattare Disturbi della coscienza Disturbi della coscienza Lipotimia Sincope Coma Alterazione del normale funzionamento del cervello Che cosa fare chiamare il 118/112 controllare le

Dettagli

SCHEDA VALUTATIVA PER L INGRESSO

SCHEDA VALUTATIVA PER L INGRESSO SCHEDA VALUTATIVA PER L INGRESSO Generalità della persona che richiede di essere accolta in APPARTAMENTO PROTETTO Cognome e nome Sesso M F Nato a Prov. il Cittadinanza Residente a Prov. Via/Piazza Codice

Dettagli

DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN R.S.A.

DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN R.S.A. DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN R.S.A. Territorio A.S.S.T. Melegnano Martesana Generalità della persona che richiede di essere accolta in RSA Cognome e nome Sesso M F Nato a Prov. il Cittadinanza Residente

Dettagli

L unità di degenza. A. Gorelli

L unità di degenza. A. Gorelli L unità di degenza La stanza del malato Posizione Temperatura Colore Finestre Pavimento Pareti Illuminazione I mobili Il letto Il comodino-tavolino L armadio Tavolo e sedie La poltrona Mass media Servizi

Dettagli

UN PERCORSO DI RICERCA CONDIVISO DISTRETTO/RSA

UN PERCORSO DI RICERCA CONDIVISO DISTRETTO/RSA UN PERCORSO DI RICERCA CONDIVISO DISTRETTO/RSA Progettazione Formazione infermieri rilevatori Periodo di rilevazione (6 giornate nel periodo aprile ottobre 2005) Confronto e dibattito durante la rilevazione

Dettagli

IL PAZIENTE IN ATTESA D INTERVENTO

IL PAZIENTE IN ATTESA D INTERVENTO IL PAZIENTE IN ATTESA D INTERVENTO E QUELLA PERSONA CHE HA COME OBIETTIVO IL MIGLIORAMENTO DELLA PROPRIA QUALITA DI VITA E CHE HA COMPIUTO UNA SCELTA IMPORTANTE DEVE ESSERE QUINDI INFORMATO, EDUCATO, ACCOMPAGNATO

Dettagli

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL LABORATORIO SOCIALIZZANTE IN CASCINA BRANDEZZATA

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL LABORATORIO SOCIALIZZANTE IN CASCINA BRANDEZZATA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL LABORATORIO SOCIALIZZANTE IN CASCINA BRANDEZZATA Generalità della Persona che chiede di partecipare al Laboratorio Cognome e nome Sesso M! F! Nato a Prov. il Cittadinanza Residente

Dettagli

C.D.I. M. Greppi - Pero QUESTIONARIO MEDICO. Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota...

C.D.I. M. Greppi - Pero QUESTIONARIO MEDICO. Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota... Data: 01/09/2010 - Pag. 1 di 7 Sig/Sig.ra... Nato/a a.. il.. Abitante a. Via.. Anamnesi patologia remota Anamnesi patologia prossima Altri problemi clinici nessuno tracheostomia trattamento emodiliaco

Dettagli

UNITÀ DI DEGENZA DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI

UNITÀ DI DEGENZA DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI STANZA DEL MALATO Posizione; Temperatura; Colore; Finestre; Pavimento; Pareti; Illuminazione. STANZA DEL MALATO Mobili: Letto; Comodino - tavolino; Tavolo e sedie;

Dettagli

Il letto di ospedale deve essere preparato a seconda degli scopi specifici

Il letto di ospedale deve essere preparato a seconda degli scopi specifici Il letto di ospedale deve essere preparato a seconda degli scopi specifici 1 Le coperte sono piegate all indietro per rendere facile l entrata del paziente La coperta, il lenzuolo superiore ed il copriletto

Dettagli

SCHEDA MEDICO VALUTATIVA

SCHEDA MEDICO VALUTATIVA Medico di Base: Dott. Indirizzo: Proveniente da: Abitazione Ospedale Altra struttura Solo/a In famiglia Casa di cura Assistito/a a domicilio Alvo e diuresi: Normale Incontinenza fecale Incontinenza urinaria

Dettagli

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO

OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO OPUSCOLO INFORMATIVO PER LA PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO A cura del personale infermieristico territoriale dell ASL VCO Caro Familiare con questo breve opuscolo speriamo di aiutarti a vivere

Dettagli

Azienda U.L.S.S. n. 8 di Asolo (TV)

Azienda U.L.S.S. n. 8 di Asolo (TV) ULSS8-P Azienda U.L.S.S. n. 8 di Asolo (TV) Concorso pubblico per titoli ed esami a n. 2 posti di operatore socio sanitario cat. B livello economico - prova preselettiva - QUESTIONARIO NON STRAPPARE l

Dettagli

RACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA

RACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA RACCOLTA DATI CONTINUA DATA ORA DI RESPIRARE Frequenza respiratoria Eupnea Dispnea a riposo Dispnea da sforzo Altro Tosse Espettorato Ossigeno terapia (lt/min) Mascherina Occhialini Altro P.A. Frequenza

Dettagli

La nostra sfida per il 2016

La nostra sfida per il 2016 Corso per OPERATORE SOCIO SANITARIO (O.S.S.) 1000 ore TITOLO OPERATORE SOCIO SANITARIO 1000 ORE DESTINATARI Il corso è rivolto a tutti gli interessati all ottenimento della qualifica di Operatore Socio

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA SCALEA 29/30 NOVEMBRE LEOTTA ROSALBA DEFINIZIONE Un improvviso, non intenzionale, inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica, o assisa o clinostatica.

Dettagli

DIAGNOSI DIFFERENZIALE INTEGRATA

DIAGNOSI DIFFERENZIALE INTEGRATA DIAGNOSI DIFFERENZIALE INTEGRATA SINTOMI GENERALI Variazioni ponderali Affaticamento e debolezza Sudorazioni e variazioni termiche Dolore VARIAZIONI PONDERALI Chiedere se ha seguito una dieta specifica,

Dettagli

OBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO

OBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO OBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO POSTURA SUPINA OBIETTIVO Mantenere il corretto allineamento del rachide, prevenire flessioni e contratture dei muscoli para -cervicali. Ridurre la rotazione

Dettagli

LIPOTIMIA o PRE-SINCOPE (Svenimento)

LIPOTIMIA o PRE-SINCOPE (Svenimento) SINCOPE SHOCK INFARTO MIOCARDICO EDEMA POLMONARE LIPOTIMIA o PRE-SINCOPE (Svenimento) Definizione: temporanea, fugace perdita di sensi: diminuito afflusso di sangue al cervello per calo di pressione, carenza

Dettagli

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO CPS infermiera AIROLDI BARBARA CPS infermiera MONICA ZANI CARDIOCHIRURGIA TERAPIA INTENSIVA AOU NOVARA NURSING DEL PZ CONTROPULSATO ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Dettagli

Assistenza Domiciliare Integrata Privata (A.D.I.P.)

Assistenza Domiciliare Integrata Privata (A.D.I.P.) Assistenza Domiciliare Integrata Privata (A.D.I.P.) L Assistenza Domiciliare Integrata consiste in un insieme integrato di trattamenti sanitari e sociosanitari, erogati al domicilio del paziente. L Assistenza

Dettagli

LA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI

LA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI LA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE Anamnesi patologica remota Valutazione diretta cognitivo motoria Visita fisiatrica

Dettagli

Tecniche di movimentazione dell infortunato

Tecniche di movimentazione dell infortunato Tecniche di movimentazione dell infortunato ARGOMENTI Tecniche di movimentazione dell infortunato Posizione di sicurezza Tecniche di trasporto POSIZIONE DI SICUREZZA Quando Questa posizione va fatta assumere

Dettagli

L INTERAZIONE CON L UTENTE

L INTERAZIONE CON L UTENTE L INTERAZIONE CON L UTENTE Stato confusionale Disturbi psichici Disordini dello sviluppo Disabilità fisiche Difficoltà di parola Problemi di udito Problemi di vista Malattie terminali Immunodepressi 1

Dettagli

CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE. TEST N. 2 (Domande a risposta chiusa)

CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE. TEST N. 2 (Domande a risposta chiusa) CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE TEST N. 2 (Domande a risposta chiusa) 1. Con l autoclave non è possibile sterilizzare: Ferri chirurgici Fibre ottiche Materiale

Dettagli

ULCERE DA PRESSIONE TERAPIA

ULCERE DA PRESSIONE TERAPIA TERAPIA 1. Eliminazione della compressione locale 2. Rimozione del tessuto necrotico 3. Disinfezione dell ulcera 4. Applicazione di presidi di medicazione idonei 5. Eliminazione o riduzione dei fattori

Dettagli

Protocollo lavoro OSS I Piano

Protocollo lavoro OSS I Piano Premessa In R.P. l OSS ha il compito di assistere gli Ospiti nel compimento egli atti normali della vita, mantenere e migliorare le abilità dello stesso, supportando la persona senza mai sostituirsi finche

Dettagli

Principi di applicazione del Tilthermometer. Alessio Silvetti

Principi di applicazione del Tilthermometer. Alessio Silvetti Principi di applicazione del Tilthermometer Alessio Silvetti al.silvetti@inail.it Cosa è il TiltThermometer (Knibbe, 2005) È uno strumento di valutazione dell esposizione al sovraccarico biomeccanico durante

Dettagli

10 CONVEGNO ANNUALE OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA

10 CONVEGNO ANNUALE OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA 10 CONVEGNO ANNUALE OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA LE PRESTAZIONI RESIDENZIALI SOCIO-SANITARIE NELLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER L AGGIORNAMENTO DEI LEA. UNA SIMULAZIONE SUL MODELLO LOMBARDO

Dettagli

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause?

LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? La sincope o svenimento è una temporanea perdita della coscienza in genere a risoluzione spontanea e della durata di pochi minuti. È dovuta

Dettagli

ALBERO DECISIONALE. 1) Controllo dello stato di coscienza. 2) Controllo respiro

ALBERO DECISIONALE. 1) Controllo dello stato di coscienza. 2) Controllo respiro ALBERO DECISIONALE 1) Controllo dello stato di coscienza 2) Controllo respiro 3) Ricerca del polso carotideo: - Circolo presente (assistenza respiro) - Circolo non presente(compressioni toraciche e massaggio

Dettagli

DOMANDA DI AMMISSIONE

DOMANDA DI AMMISSIONE RELAZIONE SANITARIA A CURA DEL MEDICO CURANTE DATI DEL COMPILATORE MEDICO CURANTE NOME E COGNOME MEDICO DATA DI COMPILAZIONE DATI DELL ASSISTITO NOME E COGNOME DELL ASSISTITO LUOGO E DATA DI NASCITA INDIRIZZO

Dettagli

3) Un ragazzo percorre 5 metri in un quinto di minuto. Quanti metri percorrerà in 10 minuti? a) 125 m b) 250 m c) 200 m d) 275 m

3) Un ragazzo percorre 5 metri in un quinto di minuto. Quanti metri percorrerà in 10 minuti? a) 125 m b) 250 m c) 200 m d) 275 m COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA 1) Chi finge di essere quello che non è, è un? a) Ingenuo b) Facilone c) Ipocrita d) Prevenuto 2) Che cosa sta a un incidente come l igiene alla malattia? a) Un medico b)

Dettagli

Data: Cognome: Nome: Sigla inf:

Data: Cognome: Nome: Sigla inf: Data: Cognome: Nome: Sigla inf: TIPOLOGIA ACCERTAMENTO completo urgente/breve mirato 1 MODELLO DI PERCEZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE NV SI NO Area Assunzione farmaci regolare (somministrazione: autonoma

Dettagli

COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA

COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA 1) Joan Gutenberg è noto per: a) Aver inventato la stampa a caratteri mobili b) Aver tradotto in inglese l Iliade e l Odissea c) Aver migliorato la produttività industriale

Dettagli

Prova n. 1. [b] L ustione sia stata provocata da agenti chimici [c] L ustione sia a carico degli arti inferiori [d] Nessuna delle precedenti

Prova n. 1. [b] L ustione sia stata provocata da agenti chimici [c] L ustione sia a carico degli arti inferiori [d] Nessuna delle precedenti Prova n. 1 30 domande (Tempo per rispondere 30 minuti) 1. Nella pollachiuria si ha... L elevata frequenza delle minzioni L eccessiva quantità di urina prodotta La perdita involontaria di urina La minzione

Dettagli

Domande relative al 5 modulo didattico in autovalutazione

Domande relative al 5 modulo didattico in autovalutazione Domande relative al 5 modulo didattico in autovalutazione 1) Quale è la pratica più utile per evitare il rischio di trasmissione di Infezione ospedaliera, da operatore a paziente e da paziente ad operatore?

Dettagli

PROVA PRESELETTIVA SELEZIONE FIGURE PROFESSIONALI OSS/17

PROVA PRESELETTIVA SELEZIONE FIGURE PROFESSIONALI OSS/17 Rif. OSS/17 Pag. 1 di 7 Riportare il numero indicato in basso a destra del foglio dati anagrafici, nel riquadro a fianco => N PROV PRESELETTIV Note per lo svolgimento della prova Fondazione Territori Sociali

Dettagli

Progetto Terapeutico Individualizzato

Progetto Terapeutico Individualizzato Progetto Terapeutico Individualizzato allegato C n registro :./ / INFORMAZIONI ANAGRAFICHE Cognome e nome: Nato/a a: (Prov.: ) Il: / / Residente a: (Prov.: ) Recapito/Domicilio: n: C.A.P.: Telefono: Altro

Dettagli

ALLEGATO 2. Programma CORSO OSS 400 ore

ALLEGATO 2. Programma CORSO OSS 400 ore Programma CORSO OSS 400 ore ALLEGATO 2 Il programma analitico è suddiviso in moduli ed unità didattiche secondo le UC di riferimento; ore di aula complessive 160. Per i soggetti che intendono erogare la

Dettagli

Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica

Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica Obiettivi Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la colonna in toto Immobilizzare segmenti osteo-articolari Consentire

Dettagli

Questionario di ammissione in struttura

Questionario di ammissione in struttura Questionario di ammissione in struttura Da compilarsi a cura del medico curante/ospedaliero. Barrare le caselle corrispondenti. A) SITUAZIONE ANAGRAFICA E SOCIALE Cognome: Nome: Nato/a a: il: / / Residenza:

Dettagli

MOBILIZZAZIONI, POSTURE ED AUSILI. Dott.ssa M. Monti Bragadin Medico Fisiatra Dott.ssa E. Pardini Coordinatore Fisioterapisti

MOBILIZZAZIONI, POSTURE ED AUSILI. Dott.ssa M. Monti Bragadin Medico Fisiatra Dott.ssa E. Pardini Coordinatore Fisioterapisti MOBILIZZAZIONI, POSTURE ED AUSILI Dott.ssa M. Monti Bragadin Medico Fisiatra Dott.ssa E. Pardini Coordinatore Fisioterapisti RIDUZIONE DELLA COMPRESSIONE PRESIDI ANTIDECUBITO Gli ausili antidecubito

Dettagli

DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN R.S.A.

DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN R.S.A. DOMANDA UNICA DI INSERIMENTO IN R.S.A. territorio A.S.S.T. Melegnano Martesana Generalità della persona che richiede di essere accolta in RSA Cognome e nome Sesso M F Nato a Prov. il Cittadinanza Residente

Dettagli

CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE. TEST N. 4 (Domande a risposta chiusa)

CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE. TEST N. 4 (Domande a risposta chiusa) CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO 08 GIUGNO 2016 TEST DI PRESELEZIONE TEST N. 4 (Domande a risposta chiusa) 1. Quando si aiuta una persona a deambulare si deve: Fare indossare scarpe allacciate, sostenere

Dettagli

Fondazione Residenza Berardi Manzoni onlus Via S. Bernardino, 63/B Roncadelle (Bs) SERVIZIO RICHIESTA DI AMMISSIONE PRESSO IL SERVIZIO

Fondazione Residenza Berardi Manzoni onlus Via S. Bernardino, 63/B Roncadelle (Bs) SERVIZIO RICHIESTA DI AMMISSIONE PRESSO IL SERVIZIO SERVIZIO RICHIESTA DI AMMISSIONE PRESSO IL SERVIZIO ALLOGGI PROTETTI SIGNOR /A SESSO M F MEDICO TESSERA SANITARIA NATO / A A IL COMUNE DI RESIDENZA DOMICILIO PERSONA DI RIFERIMENTO RECAPITI TELEFONICI

Dettagli

CARTELLA SOCIO ASSISTENZIALE E SANITARIA. Assistenza Domiciliare ANZIANI

CARTELLA SOCIO ASSISTENZIALE E SANITARIA. Assistenza Domiciliare ANZIANI CARTELLA SOCIO ASSISTENZIALE E SANITARIA Assistenza Domiciliare ANZIANI CARTELLA SOCIO ASSISTENZIALE DATA NOMINATIVO COMPILATORE NUMERO UTENTE NOME COGNOME FEMMINA MASCHIO STATO CIVILE DATA NASCITA CODICE

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA. Cod. IO 13 Rev. 00 LESIONE DA DECUBITO. Data 01/01/2014 Pagina 1 di 5

ISTRUZIONE OPERATIVA. Cod. IO 13 Rev. 00 LESIONE DA DECUBITO. Data 01/01/2014 Pagina 1 di 5 Data 01/01/2014 Pagina 1 di 5 INDICE 1. OBIETTIVO... 2 2. PERSONALE COINVOLTO E RESPONSABILITÀ... 2 3. FREQUENZA... 2 4. DOCUMENTI A SUPPORTO... 2 5. STRUMENTI... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 3 6.1 PREVENZIONE...

Dettagli

Il/La sottoscritt... residente a. Via. n tel. in qualità di C H I E D E. che venga assegnato un posto in MINI ALLOGGIO PROTETTO : al/la Sig.

Il/La sottoscritt... residente a. Via. n tel. in qualità di C H I E D E. che venga assegnato un posto in MINI ALLOGGIO PROTETTO : al/la Sig. Spett.le FONDAZIONE CONTE CARLO BUSI ONLUS Via Formis, 4 26041 CASALMAGGIORE (CR) Il/La sottoscritt... residente a Via n tel. in qualità di C H I E D E che venga assegnato un posto in MINI ALLOGGIO PROTETTO

Dettagli

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA

IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dr.ssa LAURA TRAVERSO U.O. ANZIANI - SAVONA IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E DIPENDENTE IN ALCUNE

Dettagli

GUIDA DI PRIMO SOCCORSO. per aspiranti volontari

GUIDA DI PRIMO SOCCORSO. per aspiranti volontari GUIDA DI PRIMO SOCCORSO per aspiranti volontari SICUREZZA 1. Precauzioni per la protezione dal contatto con liquidi organici 2. Attrezzature e procedure per proteggersi 3. Buone abitudini 1.PRECAUZIONI

Dettagli

I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA

I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA SECONDO MODULO I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA CAPITOLO J_7 OBIETTIVI Conoscere La rilevanza del problema I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA Il corretto

Dettagli

IL POLITRAUMA GOLDEN HOUR

IL POLITRAUMA GOLDEN HOUR IL POLITRAUMA Si definisce politraumatizzato un soggetto che ha subito due o più lesioni a carico di organi vitali, almeno una delle quali tale da metterne in pericolo la vita. Nei Paesi industrializzati,

Dettagli

IMPARA COME... Assistenza domiciliare. Corso di formazione gratuito su tecniche assistenziali di base per familiari, assistenti familiari e volontari

IMPARA COME... Assistenza domiciliare. Corso di formazione gratuito su tecniche assistenziali di base per familiari, assistenti familiari e volontari IMPARA COME... Assistenza domiciliare Corso di formazione gratuito su tecniche assistenziali di base per familiari, assistenti familiari e volontari OTTOBRE-DICEMBRE 2011 IMPARA COME... Assistenza domiciliare

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO LA GESTIONE INFERMIERISTICA DOMICILIARE DEL PAZIENTE IN OLT E NIV OBIETTIVO FAVORIRE LA STABILITA DELLA MALATTIA RICONOSCIMENTO DELLA RIACUTIZZAZIONE TRATTAMENTO TEMPESTIVO DANNO SaO2 90% VALUTAZIONI DEL

Dettagli

1) La somma dell età di 6 ragazzi è di 64 anni. Quale sarà la loro somma tra 6 anni? a) 70 b) 76 c) 100 d) 106

1) La somma dell età di 6 ragazzi è di 64 anni. Quale sarà la loro somma tra 6 anni? a) 70 b) 76 c) 100 d) 106 COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA 1) La somma dell età di 6 ragazzi è di 64 anni. Quale sarà la loro somma tra 6 anni? a) 70 b) 76 c) 100 d) 106 2) Un virus informatico è: a) Una malattia dalla quale un

Dettagli

Criteri generali per il trasferimento del paziente a letto. dotare il letto degli ausili necessari: trapezio, traversa, telo di scorrimento etc.

Criteri generali per il trasferimento del paziente a letto. dotare il letto degli ausili necessari: trapezio, traversa, telo di scorrimento etc. La mobilizzazione del paziente a letto (materiale tratto dalle slides di G. Rastelli. 2010) Mezzo di prevenzione delle ulcere da decubito Consente di far gravare il peso del corpo alternativamente in zone

Dettagli

La gestione del paziente con patologie degenerative neurologiche

La gestione del paziente con patologie degenerative neurologiche SIMPOSIO CONGIUNTO SNO/SIN - SIMG La gestione del paziente con patologie degenerative neurologiche Dott. Edoardo Nassini Medico di Medicina Generale SIMG Grosseto Piano Nazionale Delle Cronicita L evoluzione

Dettagli

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici

Prefazione. Presentazione dell edizione italiana. Ringraziamenti. Come usare questo libro. Glossario delle patologie e dei termini neurologici 00 Iggulden romane (I-XXXIV) 22-06-2007 09:07 Pagina V Indice Prefazione Introduzione Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti Come usare questo libro Glossario delle patologie e dei termini

Dettagli

Gli opuscoli di AXIA. Esiti di ictus. Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica. - Consigli utili -

Gli opuscoli di AXIA. Esiti di ictus. Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica. - Consigli utili - Gli opuscoli di AXIA Esiti di ictus Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica - Consigli utili - POSTURE Legenda: lato plegico (arti in nero) lato sano(arti nudi) Postura supina Mettere

Dettagli

I DISPOSITIVI PER LA CONTENZIONE FISICA. PRESCRIZIONE E MONITORAGGIO. LE LESIONI DA CONTENZIONE.

I DISPOSITIVI PER LA CONTENZIONE FISICA. PRESCRIZIONE E MONITORAGGIO. LE LESIONI DA CONTENZIONE. Azienda ULSS 20 Verona Dipartimento Riabilitativo Direttore Dott. Gaspare Crimi CONVEGNO L ATTIVITA INFERMIERISTICA NELLA RIABILITAZIONE. La contenzione fisica in Ospedale: un trattamento sanitario Marzana,

Dettagli

2014 Report cadute ASL AL

2014 Report cadute ASL AL 1533 Casale Monferrato (AL) Partita IVA/Codice Fiscale n. 219146 214 Report cadute ASL AL Anno N. cadute 214 229 213 244 212 235 211 259 21 244 29 secondo semestre 197 Totale 148 26 255 25 245 24 235 23

Dettagli

L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità

L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE 01/Ottobre/2010 Lecco Sala Don Ticozzi Infermiere di Coordinamento Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL / AO Lecco L ÈQUIPE MULTIDISCIPLINARE

Dettagli

lesioni da Pressione (ldp)

lesioni da Pressione (ldp) lesioni da Pressione (ldp) OPuscOlO InfOrmatIvO Per la PrevenzIOne delle lesioni da PressIOne Questo opuscolo è per tutti coloro che sono costretti a letto o sulla sedia, non sono in grado di muoversi

Dettagli

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA LE LESIONI DA PRESSIONE

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA LE LESIONI DA PRESSIONE ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA LE LESIONI DA PRESSIONE CORSO CORSO OSS DISCIPLINA: OSS DISCIPLINA: ANATOMIA PRIMO E FISIO-PATOLOGIA SOCCORSO MASSIMO MASSIMO FRANZIN FRANZIN LESIONI DA PRESSIONE SI DEFINISCONO

Dettagli

I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE

I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE Corso di Laurea in Infermieristica I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE Infermiera Barbara Cortivo I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE BIOLOGICI DA GAS ANESTETICI DA RADIAZIONE DA MOVIMENTAZIONE CHIMICI

Dettagli

SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1

SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA Corso di laurea in Infermieristica Anno accademico 2017/2018-2 anno SCIENZE PSICHIATRICHE E NEUROLOGICHE - canale 1 7 CFU

Dettagli

INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE

INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE 1. Riferimenti all Ordinamento Didattico Modulo dell Insegnamento di Infermieristica clinica generale

Dettagli

Corso per OPERATORE SOCIO SANITARIO (O.S.S.)" 400 ore. Operatore Socio Sanitario 400 ore

Corso per OPERATORE SOCIO SANITARIO (O.S.S.) 400 ore. Operatore Socio Sanitario 400 ore Corso per OPERATORE SOCIO SANITARIO (O.S.S.)" 400 ore Titolo Destinatari Obiettivi e Finalità Operatore Socio Sanitario 400 ore Il corso è rivolto a tutti gli interessati all ottenimento della qualifica

Dettagli

L assicurabilita dei soggetti autistici. Paolo Olivero Medico legale Medico revisore Società Reale Mutua di Assicurazioni

L assicurabilita dei soggetti autistici. Paolo Olivero Medico legale Medico revisore Società Reale Mutua di Assicurazioni L assicurabilita dei soggetti autistici Paolo Olivero Medico legale Medico revisore Società Reale Mutua di Assicurazioni TARATURE CASO MORTE AUTISMO A PIU ALTO FUNZIONAMENTO - senza altri problemi comportamentali,

Dettagli

1 05/11/2014 Modifiche formali Tutte

1 05/11/2014 Modifiche formali Tutte Pag. 1 di 6 CASA RESIDENZA ANZIANI DI: Sommario 1. PREMESSE GENERALI... 2. OBIETTIVI... 3. COMPETENZE/RESPONSABILITA... 4. STRUMENTI OPERATIVI... 5. MODALITÀ OPERATIVE... 6. SEGNI CLINICI PER RICONOSCERE

Dettagli

LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI DELLA PERSONA, NELL AMBITO DELLE PROPRIE AREE DI COMPETENZA, IN UN CONTESTO SANITARIO

LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI DELLA PERSONA, NELL AMBITO DELLE PROPRIE AREE DI COMPETENZA, IN UN CONTESTO SANITARIO LA SODDISFAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI DELLA PERSONA, NELL AMBITO DELLE PROPRIE AREE DI COMPETENZA, IN UN CONTESTO SANITARIO Antonia Marchese Anno 2007 Classificazione dei bisogni Bisogno fisico Bisogno

Dettagli

ATTIVITÀ CHE SI RIFERISCONO ALLA VITA QUOTIDIANA E AI BISOGNI DEGLI ASSISTITI

ATTIVITÀ CHE SI RIFERISCONO ALLA VITA QUOTIDIANA E AI BISOGNI DEGLI ASSISTITI ATTIVITÀ CHE SI RIFERISCONO ALLA VITA QUOTIDIANA E AI BISOGNI DEGLI ASSISTITI L operatore/trice socio-sanitario/a può svolgere le attività assistenziali di seguito elencate IN AUTONOMIA o PARZIALMENTE

Dettagli

Le ulcere cutanee e le ferite croniche informazioni generali e qualche consiglio pratico

Le ulcere cutanee e le ferite croniche informazioni generali e qualche consiglio pratico Progetti finanziati dal Le ulcere cutanee e le ferite croniche informazioni generali e qualche consiglio pratico I N M P Progetto "Presa in carico di pazienti complessi affetti da ulcere degli arti inferiori

Dettagli

6) Un ragazzo percorre 5 metri in un quinto di minuto. Quanti metri percorrerà in 10 minuti? a) 250 m b) 125 m c) 200 m d) 275 m

6) Un ragazzo percorre 5 metri in un quinto di minuto. Quanti metri percorrerà in 10 minuti? a) 250 m b) 125 m c) 200 m d) 275 m COGNOME, NOME E DATA DI NASCITA 1) Quale delle quattro parole seguenti esprime il contrario di difficile? a) Agevole b) Ordinario c) Molle d) Tranquillo 2) Troverai una serie di numeri che si susseguono

Dettagli

Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito.

Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito. Pianificazione assistenziale Elementi da valutare Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito Livello 1 Livello

Dettagli

Obiettivi di Tirocinio del 1 anno Corso di Laurea in Infermieristica C Sede: Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I

Obiettivi di Tirocinio del 1 anno Corso di Laurea in Infermieristica C Sede: Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I Obiettivi di Tirocinio del 1 anno Corso di Laurea in Infermieristica C Sede: Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I OBIETTIVI GENERALI Lo studente Infermiere del 1 anno di Corso deve essere

Dettagli

COME SI ACCEDE AI SERVIZI

COME SI ACCEDE AI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi è stata redatta seguendo i contenuti del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1995 e successive disposizioni. La Carta dei Servizi si ispira

Dettagli

Numero di assistiti non autosufficienti transitati in struttura nel corso delle settimane indice (1) (2).

Numero di assistiti non autosufficienti transitati in struttura nel corso delle settimane indice (1) (2). [RSAVAL_C00_na] Numero di assistiti non autosufficienti transitati in struttura nel corso delle settimane indice (1) (2). Si considerano tutti gli assistiti non autosufficienti presenti per almeno un giorno

Dettagli