INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA INFERMIERISTICA CLINICA DI BASE 1. Riferimenti all Ordinamento Didattico Modulo dell Insegnamento di Infermieristica clinica generale 1 anno, a.a SSD: MED/45 45 ore 2. Obiettivi di insegnamento/apprendimento Al termine del Modulo dell insegnamento Infermieristica clinica di base, lo studente: Conosce e utilizza i modelli funzionali della salute elaborati da Marjory Gordon per organizzare la raccolta delle informazioni di interesse infermieristico Riconosce i modelli disfunzionali della salute elaborati da Marjory Gordon Identifica i problemi assistenziali della persona assistita utilizzando le diagnosi infermieristiche NANDA Identifica i principali obiettivi ed interventi assistenziali da attuare in relazione alle diagnosi infermieristiche declinate nel programma INTRODUZIONE: Il modello teorico di riferimento Gli 11 modelli funzionali della salute di Mariory Gordon: una struttura per l accertamento I modelli disfunzionali della salute Le diagnosi infermieristiche NANDA (Capitoli 10,11,12, 13, 14, 15, 16: già affrontati in Infermieristica generale) Bibliografia essenziale per la preparazione all esame: Mariory Gordon,Diagnosi infermieristiche. Processo e applicazione, CEA, 2009 (Capitolo 5: pag ; Capitolo 6: pag ; pp 19-48) (Capitoli 10,11,12, 13, 14, 16: affrontati in Infermieristica generale) Bibliografia di approfondimento: Judith M. Wilkinson, Processo infermieristico e pensiero critico, CEA, Milano, 2013 UD n.1 : MODELLO DI PERCEZIONE E DI GESTIONE DELLA SALUTE I fattori che influiscono sulla sicurezza della persona assistita a. RISCHIO DI CADUTE b. RISCHIO DI INFEZIONE a. Gestione assistenziale del paziente a rischio di caduta 1

2 b. Gestione assistenziale del paziente a rischio di infezione Bibliografia essenziale per la preparazione all esame: (Capitolo 22 pag , Cap 24, 30) pp 369, 363 UD n 2: MODELLO NUTRIZIONALE-METABOLICO Nutrizione e gestione delle alterazioni Elementi propedeutici di fisiologia e fisiopatologia dell alimentazione Principi di una alimentazione sana Alimentazione nelle fasi della vita Fattori che influiscono sulla nutrizione a. Nutrizione normale b. Alterazioni delle funzioni nutrizionali e del comportamento alimentare (sovrappeso, obesità, sottopeso, anoressia, disfagia) 2. Diagnosi infermieristiche: a. NUTRIZIONE SQUILIBRATA: INFERIORE AL FABBISOGNO METABOLICO b. SOVRAPPESO c. RISCHIO DI SOVRAPPESO d. DISPONIBILITA A MIGLIORARE LA NUTRIZIONE e. RISCHIO DI ASPIRAZIONE a. Gestione assistenziale della persona con nutrizione squilibrata inferiore al fabbisogno b. Gestione assistenziale della persona con nausea e vomito c. Gestione assistenziale della persona con rischio di o in sovrappeso d. Alimentazione enterale e alimentazione parenterale: definizioni concettuali (Capitolo 28) pp 150, 152, Saiani L., Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche, 2 edizione, Ed Sorbona pp Liquidi, elettroliti ed equilibrio acido-base Elementi propedeutici di fisiologia e fisiopatologia dell equilibrio idro-elettrolitico Omeostasi idroelettrolitica Fattori che influiscono su liquidi e elettroliti ed equilibrio acido-base a. Idratazione normale b. Il bilancio idrico c. Alterazioni dell equilibrio idro-elettrolitico e acido-base (definizioni concettuali) 2

3 a. VOLUME DI LIQUIDI INSUFFICIENTE b. RISCHIO DI VOLUME DI LIQUIDI INSUFFICIENTE c. VOLUME DI LIQUIDI ECCESSIVO Pianificazione degli obiettivi e degli interventi assistenziali a. Gestione assistenziale della persona con rischio di o volume di liquidi insufficiente (Capitolo 27) NANDA, Diagnosi infermieristiche. Definizioni e classificazione , Decima Edizione CEA, Milano, pp 166, 167, 168 Bibliografia approfondimento: Saiani L., Brugnolli A., Trattato di cure infermieristiche, 2 edizione, Ed Sorbona cap 19 Temperatura corporea e gestione delle alterazioni Elementi propedeutici di fisiologia della termoregolazione Modificazioni fisiologiche del corpo al caldo e al freddo Fattori che influenzano la temperatura corporea a. Alterazioni della TEMPERATURA CORPOREA (definizioni concettuali): ipertermia febbrile, non febbrile, ipotermia a. IPERTERMIA b. IPOTERMIA Gestione assistenziale della persona con ipertermia febbrile e non febbrile 2. Gestione assistenziale dell ipotermia (CapitolI 17, 30 + addendun sulla termoregolazione (da scaricare ONLINE) pp 409, Integrità della cute e guarigione delle ferite 1. Fisiopatologia delle lesioni (ulcere) da pressione 2. Accertamento del rischio 3. Diagnosi infermieristiche NANDA: a. RISCHIO DI ULCERA DA PRESSIONE b. RISCHIO DI INTEGRITA CUTANEA COMPROMESSA c. INTEGRITA CUTANEA COMPROMESSA d. INTEGRITA TISSUTALE COMPROMESSA Pianificazione degli obiettivi e degli interventi assistenziali: 3. Gestione assistenziale della persona a rischio di integrità cutanea compromessa (lesioni da pressione) 4. Gestione assistenziale della persona con integrità cutanea e/o tissutale compromessa (lesione da pressione o decubito) 3

4 (Capitolo 29) pp 380, 382, 383, 388) G.Luca De Giuli Lesioni da pressione, 2014 (materiale fornito dal docente) UD n 3: MODELLO DI ELIMINAZIONE Eliminazione urinaria e gestione delle alterazioni Elementi propedeutici di fisiologia della funzione urinaria Fattori che influiscono sull eliminazione urinaria a. Eliminazione urinaria normale b. Il cateterismo vescicale: indicazioni, tipologia, inserzione/rimozione, gestione assistenziale c. Le principali alterazioni della funzione urinaria i. Alterazioni della minzione: incontinenza urinaria, ritenzione urinaria ii. Alterazioni della diuresi: oliguria, anuria, poliuria iii. Le principali alterazioni dei caratteri dell urina a. INCONTINENZA URINARIA FUNZIONALE b. INCONTINENZA URINARIA RIFLESSA c. INCONTINENZA URINARIA DA SFORZO d. INCONTINENZA URINARIA DA URGENZA e. RITENZIONE URINARIA a. Gestione assistenziale dell incontinenza urinaria b. Gestione assistenziale della ritenzione urinaria (Capitolo 31) pp 175, , 181 Bibliografia approfondimento: Brugnolli et al, Infezioni delle vie urinarie associate a catetere vescicale, AIR, Volume 29 n.2, Aprile-Giugno 2010 Eliminazione intestinale e gestione delle alterazioni Elementi propedeutici di fisiologia della funzione intestinale Fattori che influiscono sull eliminazione intestinale a. Eliminazione intestinale normale b. Le principali alterazioni della funzione intestinale: stipsi o costipazione, fecalomi, diarrea, incontinenza fecale, flatulenza, distensione c. Le principali alterazioni dei caratteri delle feci 4

5 a. STIPSI b. RISCHIO DI STIPSI c. DIARREA d. INCONTINENZA FECALE a. Gestione assistenziale della stipsi e del rischio di stipsi b. Gestione assistenziale della diarrea c. Gestione assistenziale dell incontinenza fecale (Capitolo 32) pp , 189, 192 UD.4 ATTIVITA ED ESERCIZIO FISICO Mobilità e meccanica corporea Elementi propedeutici di anatomia della funzione motoria Fattori che influiscono sul movimento a. La mobilità normale e le capacità motorie b. Alterazioni della mobilità: i. Alterazione del tono, massa, forza muscolare ii. Alterazioni dell andatura iii. Alterazioni della coordinazione iv. Intolleranza all attività c. Conseguenze fisiche e psicosociali dell immobilità e la sindrome da immobilizzazione d. La pressione arteriosa e le principali alterazioni (ipotensione arteriosa, ipertensione arteriosa) 5. Il polso e le principali alterazioni (tachicardia, bradicardia, aritmia, asistolia, tachiaritmia, bradi-aritmia) a. MOBILITA COMPROMESSA b. MOBILITA COMPROMESSA NEL LETTO c. CAPACITA DI TRASFERIMENTO COMPROMESSA d. DEAMBULAZIONE COMPROMESSA e. INTOLLERANZA ALL ATTIVITA f. RISCHIO DI SINDROME DA IMMOBILIZZAZIONE g. RISCHIO DI PERFUSIONE TISSUTALE PERIFERICA INEFFICACE a. Gestione assistenziale della compromissione della mobilità b. Gestione assistenziale della sindrome da immobilizzazione c. Gestione assistenziale dell intolleranza all attività/esercizio fisico (Capitoli 17,24,26) pp 201,202, 203, 207, 208, 211, 224) Saiani L., Brugnolli A. Trattato di cure infermieristiche, 2 edizione, Ed Sorbona pp ; Bibliografia approfondimento: 5

6 Ministero della Salute, Raccomandazioni per la prevenzione e la gestione della caduta del paziente nelle strutture sanitarie, 2011 Igiene e cura di sè La funzione della cute Fattori che influiscono sull igiene e la cura di sè a. La normale cura di sé b. Alterazioni della cura di sé a. DEFICIT CURA DI SE : alimentazione b. DEFICIT CURA DI SE : bagno c. DEFICIT CURA DI SE : uso del gabinetto d. DEFICIT CURA DI SE : vestirsi e. DISPONIBILITA A MIGLIORARE LA CURA DI SE f. RISCHIO DI MUCOSA ORALE COMPROMESSA g. MUCOSA ORALE COMPROMESSA a. Gestione assistenziale del deficit di cura di sé b. Gestione assistenziale della persona con compromissione della mucosa orale (Capitolo 23) Pp , ) Saiani L., Brugnolli A., Trattato di cure infermieristiche, 2 edizione, Ed Sorbona pp ; Funzione respiratoria Elementi propedeutici di fisiologia della respirazione Fattori che influiscono sul respiro a. La respirazione normale e i caratteri del respiro b. Le alterazione della respirazione e dell ossigenazione (definizioni concettuali): tachipnea, polipnea, bradipnea, dispnea, apnea, ipossia, ipossiemia, ipercapnia, iperventilazione, ipoventilazione, cianosi, ostruzione bronchiale, respiri patologici) c. La tosse e l espettorato: principali alterazioni a. MODELLO DI RESPIRAZIONE INEFFICACE b. LIBERAZIONE DELLE VIE AEREE INEFFICACE c. SCAMBI GASSOSI COMPROMESSI a. Gestione assistenziale dell ipossia b. Gestione assistenziale della dispnea c. Gestione assistenziale dell ostruzione bronchiale da liberazione inefficace delle vie aeree 6

7 (Capitolo 25) pp 193, 213, 364) Bibliografia approfondimento: Saiani L., Brugnolli A., Trattato di cure infermieristiche, 2 edizione, Ed Sorbona cap 17 UD n 5: MODELLO DI RIPOSO E SONNO Mariory Gordon,Diagnosi infermieristiche. Processo e applicazione, CEA, pp UD N 6: MODELLO COGNITIVO PERCETTIVO Processi cognitivi Fattori che influiscono sulle funzioni cognitive a. Le funzioni cognitive normali b. Le alterazioni dei processi cognitivi (definizioni concettuali): alterazioni del livello di veglia, dell attenzione, della memoria, della comunicazione a. COMUNICAZIONE VERBALE COMPROMESSA b. CONFUSIONE MENTALE ACUTA c. RISCHIO DI CONFUSIONE MENTALE ACUTA d. DOLORE ACUTO a. Gestione assistenziale del rischio o dello stato confusionale acuto b. Gestione assistenziale della persona con compromessa comunicazione verbale c. Gestione assistenziale del dolore (Capitolo 34,36) pp 247, UD n 7: MODELLO DI PERCEZIONE DI SE - CONCETTO DI SE UD n 8: MODELLO DI RUOLI E RELAZIONI 7

8 UD N.9: MODELLO DI SESSUALITA E RIPRODUZIONE UD N.10: MODELLO DI COPING E TOLLERANZA ALLO STRESS (Capitolo 37) UD N 11: MODELLO DI VALORI E CONVINZIONI 3. Metodi di insegnamento/apprendimento Il modulo si articola in una serie di lezioni frontali 4. Forme di verifica e di valutazione Test a risposta multipla ed integrazione orale 7. Disponibilità per il tutorato rivolto agli studenti 8. Disponibilità per attività opzionali (a scelta dello studente) 9. Docente: Dr. 8

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