Enpap. Notiziario. Totalizzazione al via, ma può chiederla solo chi ha già compiuto i 65 anni. allegati: EnpapGuida 05+EnpapCD 01

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1 Enpap 19 Notiziario Spedizione in Abbonamento Postale art. 2, comma 20/c, legge 662/96 - Filiale di Roma - Anno VII - n 1, aprile 2006 allegati: EnpapGuida 05+EnpapCD 01 Totalizzazione al via, ma può chiederla solo chi ha già compiuto i 65 anni ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA PER GLI PSICOLOGI

2 Sommario Editoriale Una stagione di grande impegno e mobilitazione 3 Agenda Appuntamento con la totalizzazione 7 Enpap Report Pensioni di inabilità e invalidità 9 Approfondimenti Il contributo integrativo del 2% 11 CartaEnpap Importanti novità riguardanti la carta e i nuovi servizi bancari 16 Intervista Il Welfare del futuro 31 Adepp Progetto Giovani Meno ai padri e più ai figli? 38 Per sorridere un po Non farsi inseguire dal salumiere 50 Notiziario Enpap periodico dell Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi Direttore Responsabile Mario Rossini Comitato di redazione Angelo Arcicasa, Antonio Azzolini, Stefano Crispino, Demetrio Houlis, Domenico Mastroscusa, Emanuele Morozzo della Rocca, Letizia Serra, Mario Rossini, Laura Lulli (segretaria di redazione) Registrazione Tribunale di Roma, n 354/2000 Redazione via Andrea Cesalpino, Roma tel fax redazione@enpap.it Stampa Edigraf Editoriale Grafica Roma - via E. Morosini, 17 Finito di stampare maggio 2006 Sped. in Abb. Post. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Roma Pubblicazione inviata gratuitamente a tutte le psicologhe e a tutti gli psicologi iscritti all Ente 2

3 Una stagione di grande impegno e mobilitazione Spunti di riflessione sulla crisi di competitività del sistema Italia di Demetrio Houlis Dopo alcuni mesi di silenzio, riprende la pubblicazione del nostro Notiziario con un assetto organizzativo e procedurale variato, volto a garantire la costanza e la periodicità della sua uscita. Sono molti infatti i fronti su cui ci dovremo impegnare nei prossimi mesi nell interesse della nostra professione e degli iscritti, e la possibilità di avere uno strumento di tempestiva comunicazione risulta assolutamente indispensabile per coinvolgere i colleghi e renderli partecipi degli obiettivi da raggiungere. Formazione, mercato del lavoro, ruolo sociale della professione, sono alcuni degli argomenti che è importante vengano discussi nel dibattito degli Ordini Nel campo della professione, dopo oltre tre anni di ripetuti e non sempre comprensibili rinvii, si sono finalmente rinnovati i Consigli territoriali e il Consiglio nazionale dell Ordine. Auspichiamo che sia questa un importante occasione di rilancio del dibattito sulle prospettive della professione e di individuazione dei percorsi che, anche sul piano dell operatività, possano essere praticati. Ai Colleghi che sono parte di questi momenti istituzionali della professione, vanno i nostri migliori e più sinceri auguri di buon lavoro. Formazione, mercato del lavoro, ruolo sociale della professione sono alcuni degli argomenti che è importante vengano discussi, non per sviluppare sterili polemiche, quanto piuttosto per indicare possibili strade da perseguire soprattutto ai colleghi più giovani che, in misura maggiore anche se non unica, risentono dell attuale situazione di disagio. I temi sono appassionanti e, pur ritenendo di poter offrire un qualche contributo al loro approfondimento, pensiamo che in questo frangente il modo migliore di dare un servizio alla nostra comunità professionale sia di occuparci, in virtù del mandato assunto, della previdenza della categoria che non è certo argomento secondario e che, peraltro, sta subendo in questo periodo importanti spinte di cambiamento. Ricorderete che l autunno scorso si era aperto con la forte polemica sulla destinazione del Tfr (trattamento di fine rapporto) dei lavoratori dipendenti che dovrebbe alimentare la loro previdenza integrativa. Il tema, aldilà dei grandi interessi economici in campo, ha assunto fondamentale rilevanza in relazione alla percezione, finalmente chiarificatasi agli addetti ai lavori, che la previdenza integrativa non è un semplice accessorio ma sempre più diventerà elemento indispensabile per offrire un più decoroso livello di vita ai pensionati, stante la forte riduzione delle prestazioni dovuta al sistema di calcolo contributivo. Finalmente e sempre più spesso infatti, si parla di questo argomento che noi, già da 3

4 4 qualche anno, definiamo di sostenibilità sociale del sistema, per sottolinearne la complementarietà con la cosiddetta sostenibilità finanziaria di cui sono piene le pagine dei giornali. È evidente, tuttavia, che mano a mano che ci si accorda sulla diagnosi (il che comunque non è poco) è necessario iniziare a individuare le azioni da realizzare che, a loro volta, dovranno essere coordinate fra i molti soggetti interessati alla vicenda. Mi riferisco in primo luogo agli altri enti costituiti a seguito del decreto legislativo n. 103/96 e a tutto il mondo della previdenza privata, ma, anche, ai Ministeri vigilanti e al mondo politico parlamentare nel suo insieme. Tutto ciò è necessario sottolinearlo non fa venire meno la nostra autonomia ma significa che ogni modifica del nostro sistema dipende e ha ripercussioni sul sistema previdenziale generale. Nel prossimo ottobre si è programmato un convegno, da realizzare in collaborazione con l Adeep, per i dieci anni dall entrata in vigore del decreto legislativo n. 103/96, al fine di analizzare le difficoltà ma, soprattutto, per riflettere sulle possibili soluzioni. Sarà un occasione importante, non solo in termini promozionali, a cui bisognerà arrivare preparati con alcune ipotesi di modifica al sistema da confrontare con gli iscritti e con gli interlocutori istituzionali. Per parte nostra alcune prime proposte sono state formulate e invito i colleghi a rivedere gli articoli comparsi sul n. 14 del Notiziario a firma dei professori Marano e Sandulli che costituiscono interessanti spunti di riflessione che, peraltro, sono stati anche arricchiti nel corso del seminario di studio, rivolto ai componenti degli Organi statutari, svolto nel maggio dello scorso anno. Il decreto governativo sulla totalizzazione finalmente, dopo anni di discussioni e conflitti, recepisce le nostre proposte Nel frattempo si sono intensificati i contatti con il mondo della politica e ci stiamo facendo promotori di iniziative, sul tema previdenziale, con maggioranza e opposizione. Un risultato importante della nostra azione, nella precedente legislatura, è stato il recente decreto governativo sulla totalizzazione che finalmente, dopo anni di discussioni e conflitti, recepisce le nostre proposte che consentiranno a migliaia di colleghi di accedere a questo importante istituto giuridico. Ricordo che la totalizzazione consente di utilizzare, ai fini dell erogazione di una pensione, contributi versati presso enti (pubblici per lo più) che, in relazione a precise norme di legge, sino a oggi erano inutilizzabili. Il provvedimento, di cui si da conto nelle pagine interne, necessita ancora di qualche circolare interpretativa ma è ormai legge dello Stato. Sin da oggi i colleghi più anziani, che già non siano titolari di pensione, potranno utilizzare questo nuovo istituto e anzi, invito a considerarne i vantaggi prima di richiedere la pensione secondo le norme ordinarie. Gli uffici dell Ente si stanno organizzando per rispondere al meglio alle richieste che perverranno dai colleghi. Ma come si accennava in precedenza, è la struttura complessiva del sistema previdenziale che è al centro della nostra attenzione. I nuovi assetti parlamentari e il nuovo governo richiederanno un periodo iniziale di assestamento e ci auguriamo di riuscire a sviluppare un fattivo clima di collaborazione anche perché riteniamo che sia questa l unica strada percorribile, stante la complessità dell argomento. Per parte nostra intendiamo sollecitare i temi della discussione attraverso iniziative tecniche e politiche costanti. Il tempo dei rinvii è ormai passato ed è necessario passare a quello delle scelte.

5 Tutte queste iniziative, però, debbono essere supportate dal coinvolgimento degli iscritti che vanno fatti sentire parte attiva nella vicenda. È perciò nei nostri programmi realizzare, oltre alle attività a carattere nazionale, anche occasioni d incontro nelle varie realtà territoriali per informare, ascoltare, discutere, trarre suggerimenti. In più, pensiamo di dover offrire ai colleghi una sempre più ampia articolazione di servizi che facilitino la loro attività libero professionale e fortifichino il loro senso di appartenenza all Ente che è importante sia percepito anche come erogatore di servizi. Un primo fattivo segnale che abbiamo voluto dare è rappresentato dal CD allegato a questo Notiziario. In esso sono contenuti una serie di programmi OpenSource (cioè senza diritti d autore da pagare) per poter lavorare sul proprio computer e, in più, un software appositamente costruito per la gestione amministrativa dello studio. Va anche ricordato che con il rinnovo della convenzione con la Banca Popolare di Sondrio, nostro istituto cassiere, abbiamo ottenuto, oltre agli ormai vantaggiosi mutui, la gratuità della carta di credito Enpap e la possibilità di aprire conti correnti on line a condizioni particolarmente interessanti. A queste prime iniziative contiamo di farne seguire altre, sempre strutturate nella prospettiva di offrire un supporto all attività professionale degli psicologi. La capacità di proposta e di innovazione che ha sin qui caratterizzato l Enpap, anche nel panorama nazionale, deve ora concentrarsi per realizzare quello che in varie occasione abbiamo definito essere il nostro obiettivo strutturale e cioè creare, attraverso l Ente, un efficace strumento di previdenza e assistenza per gli psicologi italiani. Penso che, a questo proposito, sia opportuno Nei nostri programmi realizzare anche occasioni d incontro nelle varie realtà territoriali per informare, ascoltare, discutere, trarre suggerimenti ricordare sinteticamente gli elementi fondamentali su cui si articola il nostro lavoro e la nostra riflessione per i prossimi mesi. Pensioni più decorose di quelle attualmente previste che non consentono neppure di far fronte alle esigenze basilari di un cittadino. Più solidarietà nel sistema che oggi sembra invece impostato, perlomeno nella parte che riguarda gli enti dei liberi professionisti, su una logica egoistica. Salvaguardia dell equilibrio dei bilanci. Nel senso che, se manca una sana gestione di bilancio, qualsiasi obiettivo di miglioramento delle prestazioni diventa demagogico e, alla lunga, velleitario. Come però ricordato più volte, l equilibrio di bilancio non può mai essere considerato un obiettivo in sé ma piuttosto deve essere lo strumento indispensabile attraverso cui ottenere prestazioni sempre migliori. Maggiore flessibilità del sistema. La previsione di aliquote contributive diverse peraltro già previste dal nostro Regolamento di previdenza unita alla liberalizzazione dell età pensionabile e alla attivazione della previdenza complementare può permettere al singolo collega di modulare maggiormente la propria pensione in relazione alle proprie esigenze e possibilità. Creazione di un sistema di tutela assistenziale. Attualmente l Enpap sta tutelando la maternità di alcune migliaia di colleghe e, in futuro, potrà occuparsi direttamente anche dell attuazione dell assistenza sanitaria integrativa. In tal senso l Enpap si è già mossa attraverso la costituzione di Emapi per ottenere, attraverso la collaborazione di più casse private, condizioni più vantaggiose per i propri iscritti. Inoltre ci si dovrà occupare anche della tutela degli infortuni e della premorienza ma, anche, della tutela degli anziani non autosufficienti attraverso coperture di long term care. 5

6 Non tutti questi elementi potranno essere realizzati subito ma impostare basi solide, come stiamo cercando di fare, e avere la netta percezione che sono parte di un progetto più ampio, ci potrà permettere di proseguire nel nostro lavoro anche nei momenti di difficoltà, con dedizione, determinazione e spirito di servizio. Convegno Roma, ottobre 2006 primo annuncio IL SISTEMA CONTRIBUTIVO LA PREVIDENZA DOPO LA RIFORMA DIECI ANNI DI APPLICAZIONE DI UNA LEGGE Nel 1996 con apposito decreto legislativo - 103/96 - venivano costituiti i nuovi Enti di previdenza dei professionisti psicologi, biologi, geologi, dottori agronomi, chimici, attuari, periti industriali, infermieri professionali, che avviavano così, dopo anni di battaglie, la previdenza delle rispettive categorie. Compiuta la fase di primissimo avvio sotto l egida dei rispettivi Ordini, eletti gli organismi statutari, le Casse previdenziali del 103 sono divenute compiutamente operative nel Com è ben noto, la particolarità che contraddistingue questi nuovi enti previdenziali rispetto a quelli preesistenti al 1996, e che pure assicurano la previdenza di altri professionisti, riguarda l applicazione del nuovo metodo di calcolo delle pensioni definito dalla riforma generale del sistema varata nel 1995, ovvero il metodo contributivo. Quest anno, dopo dieci anni dalla promulgazione di quella legge, si vuole sviluppare da parte degli enti sorti col decreto legislativo n. 103/96 un approfondita riflessione volta a evidenziare gli elementi critici e a suggerire le possibili modifiche per rendere il sistema rispondente alle finalità costituzionali di reale tutela degli anziani. 6

7 Agenda ENPAP Appuntamento con la totalizzazione Ma può richiederla solo chi ha già compiuto i 65 anni di Mario Rossini Il 19 gennaio 2006 il Consiglio dei ministri, in attuazione della delega conferitagli dalla legge 23 agosto 2004 n. 243, ha definitivamente approvato il decreto legislativo n. 42 del 2006 sulla totalizzazione dei periodi assicurativi. Grazie alla totalizzazione possono essere cumulati i versamenti effettuati in gestioni previdenziali diverse, in relazione alle rispettive tipologie di impiegni svolti nel corso della vita lavorativa. Fornendogli la possibilità di sommare senza oneri i singoli spezzoni di contributi versati a enti diversi e non sufficienti, ciascuno preso singolarmente, a raggiungere il diritto alla pensione, si permette così l accesso alla pensione anche a chi ha almeno 20 anni di contributi ma versati un po come dipendente, un po come parasubordinato e un po come libero professionista. Il provvedimento però, nell abrogare l art. 71 della legge n. 388 attuata con decreto 57/03, se in molti punti amplia a favore dei pensionandi la normativa preesistente, in altri casi è invece più restrittivo. Ad esempio, discostandosi dalle direttive ricevute dal Parlamento con la legge delega n. 243/04, il decreto prevede che non siano conteggiabili le frazioni di contributi inferiori a 6 anni: somme che rimangono così perse previdenzialmente. A chi interessa la totalizzazione Com è noto, il sistema pensionistico italiano è basato su una pluralità di enti previdenziali, ciascuno con proprie regole: soggetti di pari reddito, ma iscritti in casse diverse, o nella stessa cassa ma iscrittisi in anni diversi, possono vedere il rispettivo reddito sottoposto a diverse aliquote percentuali di prelievo previdenziale, ed essere sottoposti a regolamenti che comportano un diverso numero minimo di anni di contribuzione necessari per raggiungere, all età prevista, il diritto alla rendita di pensione (mediamente il minimo è pari a anni di versamenti). Oltre a essere separati nelle regole i diversi enti di dipendenti, commercianti, artigiani, professionisti tendono a ignorarsi reciprocamente; così, una persona che avesse lavorato durante la sua vita in settori differenti, soggetti a regimi pensionistici diversi, e non avesse raggiunto in alcuno di essi l anzianità contributiva minima, potrebbe trovarsi in vecchiaia del tutto priva di copertura. E in effetti in Italia c è un numero elevato di lavoratori, e soprattutto di lavoratrici, in questa sgradevole situazione. La totalizzazione permette di sommare totalizzare appunto diversi spezzoni di contribuzione versati presso più enti previdenziali. Con la totalizzazione i contributi versati nei vari fondi si sommano virtualmente per raggiungere il diritto alla pensione. Chi si fosse nel frattempo avvalso della facoltà (onerosa) della ricongiunzione può recedere, se il relativo procedimento non è già concluso, optando per la totalizzazione. Per quanto riguarda il calcolo dell importo della rendita risultante dall operazione di totalizzazione, verrà utilizzato il metodo del pro-rata, in base al quale ogni ente liquida la quota di sua competenza tenendo conto 7

8 anche dei periodi di contribuzione coincidenti (solo per la misura dell importo, ma è comunque una possibilità molto interessante). Le regole non sono tuttavia uniformi, nel senso che cambiano a seconda degli enti dove sono stati versati i contributi e dell anzianità in essi acquisita. Le nuove regole offrono maggiori opportunità soprattutto ai tanti professionisti con un passato da lavoro dipendente, ai quali è stata negata finora qualsiasi forma di cumulo anche mediante la ricongiunzione a pagamento. In realtà il modello operativo di totalizzazione introdotto dal decreto legislativo n. 42 del 2006, pur essendo un forte passo avanti in direzione dell equità previdenziale tra carriere professionali diverse, dando finalmente la possibilità di recuperare contributi versati sinora inutilmente, non totalizza affatto sempre e comunque tutti gli spezzoni: secondo queste recenti ultime disposizioni normative la totalizzazione può essere chiesta solo da chi ha compiuto i 65 anni e può vantare complessivamente un anzianità contributiva di almeno 20 anni, ma per essere considerato ai fini della totalizzazione, ogni singolo spezzone di contribuzione deve riguardare periodi di precedente iscrizione, non coincidenti fra loro e, soprattutto, periodi di durata non inferiore ai 6 anni per ciascuna gestione. Inoltre i periodi da totalizzare non devono aver dato luogo a un autonomo trattamento pensionistico già in godimento da parte del richiedente, mentre è possibile totalizzare periodi per i quali si sia teoricamente maturata l anzianità contributiva per il diritto al trattamento pensionistico, il quale però non sia stato ancora erogato. L Enpap per i propri iscritti Un primo servizio predisposto dall Enpap per i propri iscritti origina proprio dall ultima clausola d esclusione (nix totalizzazione al già pensionato): per salvaguardare una eventuale possibilità di recuperare con la totalizzazione dei contributi pregressi versati ad altri enti nel corso di attività precedenti all iscrizione all Enpap, i nostri Uffici hanno l incarico di informare individualmente ciascun iscritto, che presenta domanda di pensione, sulla normativa che regola la totalizzazione. Se si riscontrano le condizioni per accedere alla totalizzazione, gli uffici hanno ricevuto la consegna di mettere in pausa la procedura di pensionamento e, contestualmente prestare assistenza al pensionando. Infatti la totalizzazione non opera automaticamente ma su presentazione della domanda da parte dell interessato o del suo avente causa (visto che rientra nella casistica anche la pensione ai superstiti) all ente gestore della forma assicurativa cui si è stati iscritti per ultimo. L iter che vedrà erogate le prime pensioni totalizzate non è però ancora concluso: uscita la norma in Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 febbraio, spetta ora all Inps (ente incaricato del pagamento unitario della pensione totalizzata) predisporre una procedura per incassare i rispettivi proquota dai vari enti previdenziali coinvolti in ciascuna singola pratica di pensione totalizzata. A questo proposito l Adepp l Associazione degli enti previdenziali dei professionisti ha tempestivamente costituito un apposito comitato tecnico intercasse che, oltre ad affrontare diverse problematiche interpretative (molte delle quali poi fatte proprie e risolte da una direttiva ministeriale), ha predisposto un testo di una piattaforma comune tra le casse dei professionisti da utilizzare come base della convenzione per regolare i rapporti con l Inps. La relazione del Comitato intercasse e altri materiali di analisi e di commento sono consultabili sul sito web dell Associazione tra gli enti previdenziali dei professionisti, (percorso: home page> osservatorio adepp> studi e ricerche> Totalizzazione). Il sito riporta anche il testo integrale del decreto legislativo n. 42/06 (percorso: home page> normativa> leggi e decreti). 8

9 Enpap Report ENPAP Pensioni di inabilità e invalidità Il coefficiente minimo di trasformazione passa dal 4,720 al 6,136 (+30%) Quanto davvero il sistema contributivo sia asolidale lo verifichiamo chiaramente quando, purtroppo, all Enpap giungono le domande di pensione per inabilità, invalidità, o ai superstiti. Circostanze mai liete che diventano drammatiche qualora l improvvisa caduta di reddito si verifichi nel pieno o, peggio ancora, agli inizi dell attività professionale. Concettualmente il sistema contributivo si basa sul prendi quanto hai dato e correla l importo della pensione alla contribuzione effettivamente versata. Con il meccanismo contributivo solo un consistente accumulo di contributi assicura una rendita che possa sostentare un inabile o un nucleo familiare superstite: e all inizio della vita professionale il consistente accumulo non si è certamente ancora formato. Insomma, anche qui il sistema contributivo non assicura quella minima tranquillità e sicurezza previdenziale che è l obiettivo primo di un sistema previdenziale obbligatorio di primo pilastro: un ulteriore ragione per decisi interventi riformatori su un sistema non solo lontano dalla solidarietà, ma persino dal vantaggioso comportamento statistico della ripartizione del rischio che è alla base delle assicurazioni e del mutuo soccorso, l efficiente precursore della previdenza obbligatoria: versare in molti dei piccoli importi ciascuno il cui cumulo permette di assegnare ad alcuni in situazioni di bisogno dei non piccoli importi. L Enpap sul punto ha da tempo avviato un dibattito, sia interno ai propri organismi statutari, sia verso gli altri attori attivi sul terreno previdenziale (altre casse previdenziali, ministeri, forze politiche e sociali) per aggregare il necessario consenso tecnico, sociale e politico al cambiamento. Parallelamente all azione politica l Ente attiva l azione amministrativa: cerchiamo di introdurre quanti più elementi di solidarietà e ripartizione ci sono consentiti dall attuale normativa e dai ministeri vigilanti. Ad esempio nel caso dell inabilità e invalidità, visto che il meccanismo di calcolo della pensione si basa su quanto versato moltiplicato per un coefficiente correlato all età, e che la previsione iniziale era di considerare di età pari a 57 anni tutti i pensionandi di inabilità e invalidità con età anagrafica inferiore (art. 21 del Regolamento per l attuazione delle attività di previdenza dell Ente testo pubblicato sull EnpapGuida 03), per aumentare in uno spirito di solidarietà categoriale queste specifiche pensioni abbiamo deciso di considerare di età pari a 65 anni tutti i pensionandi di inabilità e di invalidità che hanno una età anagrafica inferiore. Questo passaggio comporta un cambio del coefficiente di trasformazione (da 4,720 a 6,136), che origina un aumento del 30% a queste pensioni. Un iter che ha preso avvio con la delibera del Consiglio di amministrazione del 2 aprile 2005, inviata al Ministero del lavoro e politiche sociali e al Ministero dell economia e delle finanze per l indispensabile approvazione congiunta. Il Ministero del lavoro in data 26/07/2005 ha subordinato l approvazione alla predisposizione, da parte dell En- 9

10 pap, di una relazione tecnica esplicativa delle modifiche regolamentari apportate, al fine di accertare gli effetti del provvedimento sull equilibrio gestionale di lungo periodo. Relazione statistica che è stata preparata e inviata alla fine di ottobre Infine il 17 marzo 2006, trascorse cinquanta settimane dalla decisione presa in Consiglio di amministrazione dell Ente, il Ministero del lavoro e dell economia d intesa con il Ministero dell economia, nell esercizio della loro potestà di vigilanza, valutati positivamente i profili di legittimità nonché la compatibilità con la situazione finanziaria dell Ente, approva. Indennità di maternità: lo Stato è debitore dell Enpap Quando, col visto ministeriale, terminerà l iter del bilancio consuntivo al 31/12/2005 dell Ente (predisposto dal Consiglio di amministrazione sabato 29 aprile, e ora all esame del Collegio sindacale, indi del Consiglio di indirizzo generale e infine sottoposto all esame dei Ministeri vigilanti) e tutti gli iscritti potranno consultarne sul web le oltre cento cartelle, ai più analitici correrà l attenzione, sui quattromila righi, anche su due di pagina 28, ultimi del punto 16: nel corso del 2005 è stata riscossa la quota relativa agli anni 2003 e 2004 (per ,87 euro). Ma a quale debitore ci si riferisce? Lo Stato. Ogni anno l Enpap versa alle iscritte, conglobata nell assegno di maternità, anche una parte che la legge (art. 78 del decreto legislativo n. 151 del 2001) pone a carico dello Stato. La circostanza che, a favore delle iscritte, l Enpap anticipi per mesi, addirittura per anni, somme importanti, diventando così creditore nei confronti dello Stato, è probabilmente poco nota anche tra le stesse colleghe che fruiscono degli assegni di maternità; è un aspetto che abbiamo qui sottolineato almeno una tantum in quanto l impegno economico di queste anticipazioni è significativo e ricorrente: il dato di bilancio 2005 registra 718 domande di maternità (+ 15% nel numero e +18% nell importo rispetto al dato 2004), ovvero indennità maternità per un totale di ,52 euro. Il credito per maternità Enpap verso lo Stato è, per il 2005, di ,74 euro: oltre due miliardi di lire. Fondi etici Si rafforza in Enpap la scelta strategica di investire in prodotti etici: ai 10 milioni di euro dell ETF TrackIndex Sustainability (Dexia), inseriti in portafoglio il 13/04/2005, abbiamo affiancato, lo scorso 29/11/2005, 5 milioni di euro di EasyETF Aspi Eurozone (Axa). Quest anno il Consiglio di amministrazione ha già deliberato (in data 02/02/2006) un ulteriore investimento in questo ambito: 26 milioni di euro nel Dexia DynamiX Sustainable, fondo conforme alla direttiva UCITS3. In questo ultimo strumento i criteri di investimento socialmente responsabili seguono la logica secondo la quale si investe in società che, all interno dell indice tradizionale di riferimento, sono premianti rispetto a quattro dimensioni: politica ambientale, politica sociale interna, politica sociale esterna e politica economica. Henri-Michel Tranchimand è nel comitato esecutivo di Dexia Asset Management, società di gestione dell omonimo gruppo bancario belga. È venuto personalmente in Italia assieme a Win Vermeir responsabile dell equity management, per presentare agli investitori istituzionali (fondazioni e fondi pensione) strategie e prospettive degli Isr ovvero gli investimenti socialmente responsabili: «Negli Stati Uniti c è stata Enron. In Italia la Parmalat. Beh, credo che i risparmiatori chiedano più trasparenza negli investimenti. Sono convinto perciò che i fondi socialmente responsabili avranno un successo sempre maggiore». 10

11 Approfondimenti ENPAP Il contributo integrativo del 2% di Letizia Serra Riprendiamo e analizziamo, soprattutto per i professionisti più giovani, un elemento caratteristico della fattura dello psicologo, il contributo integrativo, che la legge mette a carico del cliente e che è previsto anche per altre categorie di professionisti, tra cui avvocati, periti, ingegneri, commercialisti. Per i medici, invece, non c è una norma che lo preveda e per questo non lo ritroviamo esposto nella loro parcella. Il 2% serve, in parte, per le spese di funzionamento dell Enpap; la parte che resta, dopo le spese, non può concorrere a formare il montante contributivo, vale a dire l insieme dei versamenti che rivalutati negli anni daranno luogo alla pensione, ma la legge consente che sia impiegata, in casi specifici, a favore degli iscritti. È quindi uno strumento che può essere utilizzato per scopi perequativi e solidaristici all interno della categoria, in particolare per interventi di integrazione pensionistica nei casi di straordinario bisogno, per l iscritto o per la famiglia dell iscritto deceduto. Intorno a questo tema e per la migliore utilizzazione del 2% c è attenzione e impegno da parte degli organismi direttivi dell Ente, come diremo più avanti. Ricordiamo ancora che oggi il contributo integrativo per gli psicologi è fissato per legge al 2% dell onorario professionale; altre categorie di professionisti l hanno recentemente aumentato al 4%. Per approfondire l argomento e anche per conoscere se vi sono prestazioni sulle quali invece il contributo integrativo non sia dovuto, abbiamo intervistato il dott. Angelo Mauri, responsabile all Enpap del settore Amministrativo, e il rag. Davide Ricciardella, responsabile del settore Previdenza e Assistenza. Dottor Mauri, che cosa prevede la legge sul contributo integrativo del 2%? La legge di cui parliamo è il decreto legislativo n. 103/96, che all articolo 8, comma 3, dispone: Il contributo integrativo a carico di coloro che si avvalgono delle attività professionali degli iscritti è fissato nella misura del 2 per cento del fatturato lordo ed è riscosso direttamente dall iscritto medesimo all atto del pagamento previa evidenziazione del relativo importo sulla fattura. Il Regolamento per l attuazione delle attività di previdenza, all art. 4, commi 1 e 2, conferma e chiarisce il decreto: Gli iscritti all Ente devono applicare una maggiorazione percentuale su tutti i corrispettivi lordi che concorrono a formare il reddito imponibile dell attività professionale, anche sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, e devono versare all Ente il relativo ammontare indipendentemente dall effettivo pagamento che ne abbia eseguito il debitore. La maggiorazione è ripetibile nei confronti di quest ultimo. La maggiorazione percentuale di cui al precedente comma è fissata nella misura del due per cento ed è riscossa direttamente dall iscritto medesimo contestualmente alla percezione del corrispettivo, previa evidenziazione del relativo importo sul documento fiscale. 11

12 12 Che significa, in pratica, per lo psicologo? Il contributo integrativo a favore dello psicologo è fissato nella misura del 2% del fatturato lordo e deve essere applicato su tutti i corrispettivi lordi derivanti dall attività professionale autonoma di psicologo. È compresa anche l attività svolta sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa (solo fiscalmente assimilata al lavoro dipendente) e all attività professionale autonoma svolta in intramoenia dai dipendenti sanità, anch essa fiscalmente assimilata al lavoro dipendente ma che, ai fini previdenziali, è attività libero-professionale e per ciò assoggettata anche alla contribuzione integrativa (come confermato dal Consiglio di stato con parere n. 881 del 17/06/1998). La maggiorazione effettuata a titolo di contributo integrativo deve essere evidenziata separatamente nella parcella; lo psicologo deve riscuoterla dal cliente insieme al compenso e deve versarla all Enpap alle scadenze previste dal Regolamento per il versamento degli altri contributi (soggettivo e di maternità). Queste scadenze sono ordinariamente novembre per l acconto e luglio per il saldo. Nel Regolamento si parla di ripetibilità del contributo integrativo. Che cosa significa? Con ripetibilità si intende la possibilità da parte del professionista di chiedere il pagamento del contributo integrativo al committente. La contribuzione integrativa è comunque dovuta all ente dal professionista, indipendentemente dall effettivo pagamento da parte del committente. Allora è possibile inglobare nell onorario totale richiesto al paziente il 2%, senza evidenziarlo come voce separata della parcella? Se il contributo integrativo non viene evidenziato come voce a parte, la maggiorazione del 2% sui corrispettivi lordi incorporata nell onorario concorrerà a formare il reddito imponibile ai fini Irpef, aumentandolo e così aumentando il prelievo fiscale. Se invece viene evidenziato come voce a parte, l importo corrispondente al 2% non concorre ad aumentare il reddito e nemmeno deve essere assoggettato a ritenuta di acconto; concorre solamente a formare la base imponibile Iva, nei casi in cui questa è dovuta. Il Regolamento per l attuazione delle attività di previdenza sintetizza tali norme di legge al quarto comma dell art. 4: Il contributo integrativo non è soggetto a ritenuta di acconto Irpef e non concorre alla formazione del reddito imponibile. È soggetto ad Iva. Con il responsabile del settore Previdenza e Assistenza, ragionier Davide Ricciardella, prendiamo in esame alcuni casi particolari che ricorrono più frequentemente. Ad esempio, come deve calcolare il contributo integrativo il collega che oltre alla libera professione di psicologo eserciti anche altre attività autonome, non psicologiche? La maggiorazione percentuale e la base imponibile sulla quale applicare il contributo integrativo 2% si riferiscono esclusivamente ai corrispettivi relativi all esercizio dell attività professionale autonoma di psicologo. Quindi i corrispettivi di prestazioni da lavoro dipendente o autonome ma diverse da quelle proprie della professione di psicologo non dovranno essere assoggettati al contributo integrativo. Se lo psicologo esercita altre attività autonome che non richiedono per il loro esercizio l iscrizione all Albo, i corrispettivi incassati per queste attività non devono essere assoggettati al contributo integrativo. Nel caso di uno studio associato, di soli psicologi o pluri-professionale, chi deve richiedere il contributo integrativo? Vediamo che cosa prevede la norma, sempre

13 il Regolamento per l attuazione delle attività di previdenza, all art. 4, comma 6: In caso di fattura emessa da studio associato comprendente un iscritto all Ente, la fattura evidenzia l importo di maggiorazione riferibile all iscritto medesimo da versare all Ente. Va da sé che se lo studio associato è formato da due o più psicologi la parcella assoggetterà al contributo integrativo l intero ammontare del compenso per la prestazione professionale. Possono però verificarsi altre due situazioni: 1) che lo studio associato sia composto, oltre che da psicologi, anche da altri professionisti iscritti ad altre casse, ugualmente obbligati alla contribuzione integrativa: in tal caso, per permettere una corretta ripartizione del contributo integrativo riscosso tra i rispettivi enti di appartenenza, la parcella, pur assoggettando al contributo integrativo l intero ammontare del compenso per la prestazione professionale, evidenzierà separatamente le quote di pertinenza di ciascun iscritto; 2) che lo studio associato sia composto, oltre che dallo psicologo, anche da un soggetto non iscritto ad altra cassa: in tal caso, la parcella assoggetterà al contributo integrativo solo la quota del compenso per la prestazione professionale idealmente riferibile alla prestazione dello psicologo. Se invece lo psicologo fornisce una prestazione professionale a un collega, nel contesto di un lavoro condotto in collaborazione? Questa possibilità è prevista dal Regolamento per l attuazione delle attività di previdenza all art. 4, comma 7: È esente da maggiorazione di cui al presente articolo, la fattura emessa da un iscritto verso altro iscritto all Ente nel contesto di incarichi professionali finalizzati al conseguimento di un risultato unitario, e sempre che il contributo integrativo sia stato comunque applicato sull intero corrispettivo dell incarico unitario. Qui la norma intende evitare il cosiddetto effetto moltiplicatore sul cliente/committente nelle ipotesi in cui un professionista, al quale sia stato affidato un incarico professionale unitario, necessiti della collaborazione, anche se solamente nella fase preparatoria, di uno o più colleghi che, per tale motivo, otterranno il pagamento del loro compenso direttamente dal primo professionista. In questo caso, i singoli professionisti esporranno nelle loro parcelle il compenso di loro competenza, senza applicare il contributo integrativo, che, al contrario, sarà riscosso dal primo professionista sull intero importo dell incarico unitario. Occorre sottolineare che il caso particolare riguarda solo le parcelle emesse da uno psicologo nei confronti di un altro psicologo, non di un medico o di un altro professionista. La norma parla infatti di iscritto all Ente. Poniamo che lo psicologo abbia sospeso l attività professionale per un certo periodo e di conseguenza non abbia incassato nessuna somma a titolo di contributo integrativo. Che cosa prevede la legge? Il Regolamento per l attuazione delle attività di previdenza prevede anche questo caso, all art. 4, comma 5: I soggetti di cui al comma 1 sono annualmente tenuti a versare, come contributo integrativo obbligatorio minimo, un importo pari a 60 euro. La ragione di questa disposizione trova il suo fondamento sulla natura e la destinazione del contributo stesso, con il quale l Enpap fa fronte anche alle proprie spese di funzionamento. Solo la cessazione dall attività professionale (per effetto della quale sia stata richiesta e ottenuta la conseguente cancellazione dall Ente), e non una temporanea 13

14 sospensione, fa venir meno l obbligo per l iscritto di contribuire al proprio ente di previdenza. Per lo stesso motivo è previsto un contributo minimo annuale, anche nel caso che il fatturato complessivo assoggettabile a contributo sia insufficiente a generarlo. La norma chiarisce che in ogni caso è dovuto un contributo minimo annuale di euro 60,00, per decisione dell Ente con il passaggio all euro il contributo è stato leggermente ridotto, arrotondandolo per difetto, rispetto alla cifra di lire originariamente prevista dal regolamento. Pertanto, anche quando dall applicazione dell aliquota del 2% alla base imponibile annua scaturisce un importo totale inferiore a 60 euro andranno comunque versati 60 euro. Per decisione dell Ente, autorizzata dai Ministeri vigilanti, il contributo minimo è stato dimezzato (30 euro) per chi abbia compiuto 65 anni e continui l attività professionale, mentre per i nuovi iscritti alla cassa nel primo anno di iscrizione il contributo è dovuto proporzionalmente ai mesi di effettiva iscrizione ed è calcolato in dodicesimi. Lo stesso vale in caso di cancellazione dall albo, qualora questa abbia decorrenza nel corso dell anno. Il contributo integrativo serve solo per le spese generali dell Enpap? No, ad esempio la legge consente che gli eventuali risparmi di gestione possano essere impiegati per integrare al trattamento minimo pensionistico i casi di invalidità e pensione ai superstiti, come prevede lo Statuto dell Ente (D.M. del 15/10/1997) all art. 16, comma 2: In conto separato viene evidenziato l ammontare complessivo del gettito della contribuzione integrativa, incrementato del relativo rendimento, sul quale gravano le spese di gestione dell Ente, nonché le integrazioni al trattamento minimo per i casi di invalidità e superstiti. Ringraziamo il rag. Ricciardella per questa precisazione, perché è proprio da questa norma che ha preso avvio l iter per l integrazione al trattamento minimo pensionistico nei casi di invalidità e pensione ai superstiti, illustrato nello scorso numero del Notiziario, iter ancora in corso e che speriamo si concreti positivamente entro quest anno con la firma del necessario assenso ministeriale. Chiudiamo questo approfondimento riproponendo (tratte dalla pagina XXIV dell Enpap- Guida 02) quattro fatture corrispondenti ad altrettante tipologie, dalla più semplice (prestazione esente Iva a cliente privato persona fisica) a quella invece soggetta Iva ma non soggetta a ritenuta, essendo resa a privato. Segue un esempio di fattura soggetta a Iva e ritenuta, e infine una fattura non soggetta a contributo integrativo. Naturalmente il software NotulA, che trovate nel primo EnpapCD qui allegato, consente di predisporre ciascuna di tali tipologie di fattura (trovate le schermate esempio a partire dalla pagina XIII dell EnpapGuida 05). 14

15 Esempio 1 Fattura per una prestazione professionale soggetta a IVA, resa a una impresa o a un altro professionista e, quindi, soggetta a ritenuta di acconto. Dott. Mario Rossi - Psicologo Via A. Cesalpino, ROMA P.IVA C.F.: RSSMRA53L06H501L Alcuni esempi di fattura Esempio 2 Fattura per una prestazione professionale soggetta a IVA, resa a un altro psicologo nel quadro dell esecuzione di un incarico finalizzato al conseguimento di un risultato unitario e, quindi, soggetta a ritenuta di acconto ma non al contributo integrativo. Dott. Mario Rossi - Psicologo Via A. Cesalpino, ROMA P.IVA C.F.: RSSMRA53L06H501L Fattura n 01 del 30/04/2006 Spett.le ORMA spa Viale Italia, Roma (a) Prestazioni professionali e 154,00 (inserire descrizione, o voce tariffario) (b) Contr. integrativo (2%) e 3,08 (D.Lgs.103/96 art. 8) (c) Totale imponibile I.V.A. e 157,08 (d) I.V.A. (20% dell importo c) e 31,42 Totale fattura e 188,50 - ritenuta d'acconto (20% dell'importo a) e -30,80 Netto a pagare e 157,70 Esempio 3 Fattura per una prestazione professionale soggetta a IVA, resa a una persona fisica e, quindi, non soggetta a ritenuta di acconto. Dott. Mario Rossi - Psicologo Via A. Cesalpino, ROMA P.IVA C.F.: RSSMRA53L06H501L Fattura n 03 del 30/04/2006 Gentile Signora Giorgia Benini Piazza Ariostea Ferrara (a) Prestazioni professionali e 154,00 (descrizione, o voce tariffario) (b) Contr. integrativo (2%) e 3,08 D.Lgs.103/96 art. 8 (c) Totale imponibile IVA e 157,08 (d) IVA (20% dell'importo c) e 31,42 Totale fattura e 188,50 Fattura n 02 del 30/04/2006 Claudio Bianchi Viale Italia, Roma (a) Prestazioni professionali e 154,00 (inserire descrizione, o voce tariffario) (b) Contr. integrativo (2%) D.Lgs.103/96 art. 8 e 0,00 (esente art. 4 comma 7 Regol. Enpap) (c) Totale imponibile IVA e 154,00 (d) IVA (20% dell'importo c) e 30,80 Totale fattura e 184,80 - ritenuta d'acconto (20% dell'importo a) e -30,80 Netto a pagare e 154,00 Esempio 4 Fattura per una prestazione professionale, esente IVA (esempio psicoterapia), resa a una persona fisica e, quindi, non soggetta a ritenuta di acconto. Dott. Mario Rossi - Psicologo Via A. Cesalpino, ROMA P.IVA C.F.: RSSMRA53L06H501L Fattura n 04 del 30/04/2006 Anna Sala via S. Croce Varese (a) esame psicodiagnostico e 392,16 (esente iva ex art DPR 633/72) (b) Contr. integrativo (2%) e 7,84 (D.Lgs.103/96 art. 8) Totale fattura e 400,00 15

16 CartaEnpap Importanti novità riguardanti la carta e i nuovi servizi bancari Abbiamo il piacere di comunicare che, grazie a un accordo tra l Enpap e la Banca Popolare di Sondrio, banca cassiera dell Ente, gli iscritti all Ente potranno usufruire di importanti novità riguardanti la CartaEnpap (gratuità e terza linea) e nuovi servizi in ambito bancario quali il conto corrente on line. CartaEnpap La carta di credito è ora resa gratuita per sempre (l accordo raggiunto con la banca prevede l azzeramento del canone annuale) e racchiude una nuova funzionalità, aggiuntiva alle precedenti ovvero la terza linea, che consente ai titolari di richiedere on line l erogazione di un prestito. 16 CartaEnpap si caratterizza quindi sempre più per essere uno strumento innovativo e flessibile, con funzionalità utili all iscritto sia in ambito professionale che in quello privato. Unica nel suo genere, presenta ora tre differenti forme di utilizzo: pagamento degli acquisti presso gli esercizi commerciali convenzionati con il circuito Visa (oltre 24 milioni nel mondo) e prelievo contanti (utilizzando il codice segreto personale Pin) presso tutti gli sportelli automatici ATM convenzionati Visa in Italia e all estero. Rimborso il giorno 15 del mese successivo agli acquisti, in un unica soluzione o rateale. Plafond per acquisti fino a euro; versamento on line, veloce, sicuro e senza spese, dei contributi previdenziali a favore dell Ente, attraverso il portale dell Enpap. Rimborso il giorno 15 del mese successivo all ordine telematico di versamento contributivo, in un unica soluzione o rateale. Plafond per versamenti contributivi fino a euro; terza linea: per l erogazione immediata, con bonifico sullo stesso conto corrente bancario indicato dall iscritto per gli addebiti degli acquisti, di una somma in contanti utilizzabile per qualsiasi esigenza e/o soddisfare una necessità improvvisa. Questa funzionalità rappresenta una riserva di denaro subito disponibile, a cui accedere ogni volta che se ne presenti la necessità. Il rimborso previsto è rateale e il plafond accordato può raggiungere i euro.

17 Altre importanti caratteristiche di CartaEnpap sono: richiesta on line tramite il sito web dell Ente; numero verde per assistenza e informazioni; nessuna documentazione da fornire per la richiesta (eccezione fatta per la copia di un documento di identità); estratto conto gratuito via internet (in sostituzione dell estratto conto su carta); un unico estratto conto, semplice e completo, che racchiude gli utilizzi di tutte e tre le linee di credito con i dettagli anche degli eventuali interessi versati e dei plafond residui; polizza assicurativa gratuita. Possono richiedere CartaEnpap tutti gli iscritti all Enpap in regola con il versamento dei contributi previdenziali e titolari di un conto corrente acceso presso qualsiasi istituto bancario (non è necessario cambiare conto, o sottoscrivere un conto presso la Banca Popolare di Sondrio). Conto corrente on line Il servizio di conto corrente on line, riservato agli iscritti all Enpap, offre tutta l operatività di un conto corrente tradizionale tramite il canale internet: riduce i tempi di attesa, le code agli sportelli, con la possibilità di accedere a tutti i servizi disponibili 24 ore 24, tutti i giorni della settimana. I servizi a disposizione sul conto corrente on line coprono a 360 le esigenze del professionista, inoltre le condizioni economiche sono molto vantaggiose: per esempio, non sono previste spese per la gestione, l apertura, la chiusura, l invio dell estratto conto, il tasso creditore genera interessi a favore del correntista pari al 2,50% del depositato in conto e si allinea automaticamente al tasso della Banca Centrale Europea (BCE), il rilascio della tessera bancomat è gratuita come i primi 50 prelievi su altre banche e le operazioni che si possono effettuare sono illimitate. Tutte le operazioni eseguite sono sicure e con Scrigno Card viene assicurata la massima riservatezza; garantendo inoltre la possibilità di operare tramite il canale telefonico. Il conto corrente on line può essere richiesto direttamente dal sito istituzionale dell Enpap, nell area riservata cui accedono con password solo gli iscritti. Sul conto corrente on line oltre alle normali operazioni bancarie, si può richiedere il bancomat, domiciliare o pagare direttamente tutte le utenze. È, altresì, possibile appoggiare la CartaEnpap, aprire un dossier titoli e operare nella compravendita di titoli attraverso il trading on line con commissioni ridotte. Tutti questi servizi aggiuntivi sono sottoscrivibili anche in un momento successivo all apertura del conto corrente, in ogni caso l attivazione di tutti i servizi aggiuntivi è gratuita. Il titolare di conto corrente on line avrà a disposizione il numero verde dedicato sia per problematiche relative all operatività e/o informative varie sulla propria posizione che per qualsiasi problema tecnico. A disposizione degli iscritti è, altresì, anche prevista una casella conto.online@popso.it. numero verde

18 Approfondimenti CartaEnpap: la terza linea 18 La terza linea consente l erogazione, sul conto corrente associato a CartaEnpap, di una somma utilizzabile per qualsiasi esigenza e/o soddisfare una necessità improvvisa. Questa funzionalità rappresenta una riserva di denaro subito disponibile, a cui accedere ogni volta che se ne presenti il bisogno. Il rimborso previsto è rateale. La terza linea è disponibile per chi è titolare di CartaEnpap da più di quattro mesi e l ha utilizzata regolarmente. Prima di servirsene, occorre effettuarne l attivazione all interno dell area riservata del sito dell Ente all indirizzo L attivazione non comporta spese: - minimo richiedibile euro 2.000,00 - massimo richiedibile euro ,00 - taglio minimo euro 1.000,00 Nel modulo on line di attivazione sarà proposto il plafond richiedibile dal titolare della carta. Il rimborso è rateale e può essere, a scelta del titolare, effettuato secondo il seguente schema (la rata non potrà essere inferiore a 166,00 euro): importo piano di ammortamento euro 12 mesi euro mesi euro mesi euro mesi euro mesi oltre euro mesi CartaEnpap: gli interessi per rimborsi rateali Nessuna spesa, maggiorazione o interesse è dovuta quando i contributi previdenziali e gli acquisti effettuati con CartaEnpap sono rimborsati il giorno 15 del mese successivo. Se invece il rimborso viene effettuato a rate, ecco i tassi di interesse praticati dalla Banca Popolare di Sondrio: versamenti dei contributi previdenziali Enpap, interessi per rimborso rateale: TAN pari a 8,625% con periodicità di liquidazione mensile, in via posticipata sul residuo debito a partire dal secondo estratto conto, corrispondente a un TAEG di 8,99%. L importo della rata mensile è già prestabilito ed è pari al 10% del debito residuo, con un minimo di 250,00 euro; acquisti tradizionali circuito VISA, interessi per rimborso rateale: TAN pari a 13,375% con periodicità di liquidazione mensile, in via posticipata sul residuo debito a partire dal secondo estratto conto, corrispondente a un TAEG di 14,16%. L importo della rata viene scelto dal richiedente, selezionando fra una delle possibilità proposte sul modulo on line; richiesta di contanti sul conto corrente terza linea: commissioni di erogazione, fino a euro: 25,00 euro - da 5 a euro: 35,00 euro - oltre euro: 45,00 euro.

19 Interessi: TAN pari a 9,25% con periodicità di liquidazione mensile, in via posticipata sul residuo debito a partire dal secondo estratto conto, corrispondente a un TAEG di 9,87%. L importo della rata dipende dal piano di rimborso (12, 18, 24, 36, 48, 60 mesi) e dall importo richiesto. I tassi applicati saranno adeguati automaticamente in base alle variazioni del tasso BCE, tasso per le operazioni di rifinanziamento determinato dalla Banca Centrale Europea. CartaEnpap: valuta di addebito ed estratto conto Valuta di addebito La valuta di addebito sul c/c prescelto è, sia per l opzione saldo, sia per quella revolving, il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni di acquisto e/o versamento contributi. Per quanto riguarda gli importi dei contributi Enpap, questi risulteranno versati il giorno stesso dell ordine di pagamento on line. Estratto conto L estratto conto mensile CartaSi consultabile sul sito web - riporta il dettaglio delle spese effettuate e l utilizzo dei plafond concessi. L invio dell estratto conto mensile (nel caso in cui venga effettuata una operazione di addebito al titolare) è a zero spese se la consultazione avviene via internet, mentre è di 1,03 euro se si richiede l invio cartaceo a mezzo posta. 19

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