PROCEDURE STANDARD PER IL SERVIZIO DI SOCCORSO: SCHEMI DI PROCEDURE OPERATIVE PER UN MANUALE TIPO

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1 Dott. Ing. Silvio SAFFIOTI Comandante Provinciale dei Vigili del fuoco di Savona C/o Comando Provinciale VVF Savona Via Nizza, 35 SAVONA PROCEDURE STANDARD PER IL SERVIZIO DI SOCCORSO: 1 / 18

2 COSA SONO LE PROCEDURE OPERATIVE STANDARD Costituiscono il MANUALE dell operatore del SERVIZIO ANTINCENDIO erogato dal Comando Provinciale dei Vigili del fuoco. In USA la definizione di Procedura Operativa Standard (nel seguito P.O.S. o Procedura) è contenuta nelle norme NFPA: direttiva organizzativa che stabilisce un modo di azione standard ; in altre parole le P.O.S. sono linee guida che illustrano cosa è richiesto al personale di un dipartimento dei vigili del fuoco nell eseguire i rispettivi compiti. Le Procedure possono essere predisposte per ogni funzione svolta dall organizzazione antincendi, dalle attività amministrative alle operazioni di emergenza. Non devono essere confuse con le Pianificazioni Operative di emergenza, che descrivono strategie per la risposta di emergenza in specifici luoghi o installazioni. Le P.O.S. non devono duplicare informazioni tecniche o prevedere istruzioni passo per passo per eseguire compiti specifici; le conoscenze e le abilità che il personale necessita per eseguire specifici compiti devono essere contenuti in Protocolli Tecnici e nei documenti inerenti l addestramento professionale. Al contrario le P.O.S. dovrebbero descrivere gli aspetti correlati: sicurezza, approvvigionamenti e logistica, manutenzione di attrezzature, diritti e doveri del personale, strutture e catene di comando, coordinamento con le altre organizzazioni, documentazione e rendicontazione di attività, ecc. Pertanto le P.O.S. non descrivono come fare un lavoro (abilità tecniche), bensì descrivono le regole dell organizzazione (es. Comando provinciale) per fare il lavoro (guide procedurali). PERCHE REDIGERE PROCEDURE PER IL SERVIZIO DI SOCCORSO La necessità di proceduralizzare le modalità operative di conduzione degli interventi di soccorso e delle principali operazioni ripetitive che si svolgono nell ambito dei medesimi è indicata a livello internazionale come uno dei fattori chiave per il raggiungimento dei richiesti livelli di sicurezza del servizio di soccorso. Ma le procedure si rendono necessarie anche per i seguenti ulteriori motivi: - trasmettere il know-how dell organizzazione, che unitamente alle persone che operano al suo interno costituisce il principale patrimonio dell organizzazione stessa; - per schematizzare ambiti e settori intrinsecamente complessi ed in continuo mutamento ed aggiornamento tecnologico; - per operare in ottica di qualita, e fornire quindi un servizio con caratteristiche di uniformità sul territorio, ripetitività nel tempo, qualitatativamente adeguato ai bisogni ed alle aspettative del cittadino-utente; - per facilitare il delicato ed impegnativo compito dei Responsabili delle Operazioni di Soccorso (R.O.S.) dei Vigili del fuoco; - per dare una risposta concreta ai bisogni di sicurezza degli operatori, che emergono anche dallo sviluppo della relativa legislazione; - per agevolare ed uniformare le attività di rapporto con gli altri Enti ed Organizzazioni presenti/operanti sugli scenari di soccorso; - per migliorare l immagine e la considerazione dei Vigili del fuoco, quali professionisti del soccorso, nei confronti dell esterno. PERCHE STANDARDIZZARE LE PROCEDURE Il bisogno di procedure standard può essere ricondotto alle seguenti motivazioni principali: - agevolare il processo di integrazione operativa fra operatori e squadre di differenti Comandi Provinciali e di diverse aree geografiche nel momento di operatività congiunta; 2 / 18

3 - trasformare in disposizioni di servizio concrete per tutti gli operatori le prescrizioni di leggi, regolamenti e standard tecnici (bisogno del management ); - per tramandare esperienze operative che spesso non possono essere vissute direttamente dai singoli operatori, grazie fortunatamente alla diminuzione di incendi gravi e altri incidenti, compensando in tal modo (almeno in parte) le perdite di esperienze del personale collocato a riposo; - sostituire molte delle usuali disposizioni di servizio inerenti ogni argomento ed accavallatesi fra loro nel tempo con uno strumento che garantisce la disponibilità costante della disposizione, la sua aggiornabilità, la correttezza della gestione documentale nell ambito di un unico Manuale. COME PREDISPORRE E STANDARDIZZARE LE PROCEDURE Le Procedure devono costituire le linee guida che dicono in maniera chiara e semplice cosa l organizzazione si aspetta e cosa richiede al proprio personale sia durante la risposta alle emergenze sia nel corso delle attività non di emergenza. La stesura delle Procedure costituisce secondo quanto è riferito dalle organizzazioni che le hanno adottate il modo per comunicare a tutti i loro membri i requisiti richiesti, le politiche organizzative e le pianificazioni strategiche. Alcuni criteri generali che si ritengono importanti nella stesura delle procedure per i Comandi Provinciali dei Vigili del fuoco sono i seguenti: - ogni Procedura deve essere indirizzata specificamente per essere utilizzata ed applicata da un unica ben precisa categoria di figure (es. operatori di centrale operativa, personale delle squadre di intervento, tutto il personale operativo, personale autista, ecc ) e non contenere molte informazioni destinate a categorie di soggetti diverse; - le Procedure devono contenere soltanto le informazioni essenziali allo svolgimento di un particolare compito; - le Procedure non devono contenere istruzioni tecniche sul come si eseguono specifici compiti operativi; - le Procedure devono essere redatte con un linguaggio semplice ed essenziale ed ogni concetto a cui si fa riferimento deve essere introdotto con specifica definizione ; - tranne i casi in cui ciò sia indispensabile, le Procedure devono essere brevi ed essere costruite in maniera da essere facilmente memorizzabili ed archiviabili. Le Procedure è opportuno siano redatte direttamente dalle persone che svolgono le mansioni in esse descritte, opportunamente riunite in Gruppi di Lavoro coordinati da Funzionari Tecnici o da Capireparto e Istruttori Professionali. Deve essere prevista nella Procedura di base denominata Come si fanno le procedure una precisa prassi per la stesura, la periodica revisione e l eventuale sperimentazione delle P.O.S. che garantisca che le stesse risultino aderenti alla realtà ed alle esigenze per le quali sono state emanate. Fondamentale risulta a questo riguardo il coinvolgimento attivo e fattivo di tutto il personale operativo del Comando. Infine si evidenzia l opportunità che lo studio e l analisi delle P.O.S. siano inseriti nel calendario dell' istruzione quotidiana del personale operativo e siano oggetto di attenta analisi nel corso dei debriefing (più o meno formali) che dovrebbero essere svolti dopo ogni intervento di soccorso di una certa rilevanza o che ha presentato particolari difficoltà tecniche o - infine che ha evidenziato carenze o problemi. 3 / 18

4 COSA E REGOLAMENTATO NEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO RELATIVAMENTE AL SERVIZIO DI SOCCORSO La formazione e l addestramento del personale operativo del CNVVF sono stati tradizionalmente curati tramite l utilizzo del Manuale di istruzione del vigile del fuoco (i famosi manuali rossi), la cui ultima edizione risale agli anni 80. Si può ritenere che gli stessi siano stati attualmente (a fine anni 90) sostituiti dai Corsi Multimediali su CD, dei quali alcuni trattano materie inerenti strettamente il servizio di soccorso svolto dai Vigili del fuoco (es. Strategia e tattica di intervento ). Le dispense dei corsi di formazione del Vigile del fuoco permanente e di passaggio alla qualifica di Caposquadra e Caporeparto trattano anch esse tali materie. Tutti questi testi contengono numerose informazioni ed indicazioni relative alla sicurezza delle operazioni di soccorso ed degli operatori in esse impegnati, che in assenza di specifiche direttive emanate con Circolari ministeriali - devono essere tenute sempre presenti come disposizioni vincolanti fornite dall Amministrazione. Tuttavia raramente i predetti documenti forniscono informazioni in forma codificata e standardizzata in merito alle procedure da adottare nelle diverse situazioni e nei diversi scenari. Non esistono cioè oggi, a differenza di quanto accade in altri paesi dell Unione Europea, un manuale operativo del vigile del fuoco, del caposquadra e del responsabile delle operazioni di soccorso. Proseguendo una sommaria disamina dell esistente, si rileva inoltre che, per fornire indicazioni circa specifici aspetti del servizio di soccorso sono state spesso fornite direttive sotto forma di Circolari o simili, senza tuttavia fornire specifiche Procedure. A titolo puramente indicativo ed in maniera sicuramente non esaustiva tra gli argomenti oggetto in passato di regolamentazioni di larga massima o di singole specifiche indicazioni si ricordano i seguenti: Procedure di allarme ed emergenza antincendi Lettera Circolare n dell per oleodotti Impiego di unità cinofile in caso di calamità Circolare n 17 del Costituzione di Gruppi operativi Speciali del Circolare n 19 del CNVVF Direttive e indicazioni tecniche sui mezzi e sulle procedure di utilizzazione nei servizi di istituto Interventi di soccorso in caso di sinistri Circolare n 20 dell aeronautici Nuclei di intervento per esaurimenti idrici Nota Isp. Em. n 5047/4174 del Rifornimento idrico di centri abitati Circolare n 58 del e Circolare n 52 del Direttive operative per situazioni di emergenza Circolare n 41 del e successive conseguenti a incidenti stradali o ferroviari con modificazioni ed integrazioni coinvolgimento di sostanze chimiche pericolose Reperibilità DISP per le emergenze nucleari Circolare n 26 del Servizio sommozzatori dei vigili del fuoco Circolare n 22 del e successive modificazioni ed integrazioni Servizio elicotteri Circolare n 35 del e successive modificazioni ed integrazioni Si ricordano infine le disposizioni della Circolare n 28 del (inerente l organizzazione delle Colonne Mobili Regionali del CNVVF) che, seppure inapplicata in talune recenti circostanze, costituisce pur sempre un esempio di come l emanazione di criteri generali uniformi sull intero territorio nazionale possa dare validi risultati nel momento dell emergenza per calamità o simili. 4 / 18

5 Gli unici settori del soccorso operato dai Vigili del fuoco nei quali si è invece proceduto con un approccio di tipo procedurale standard risultano essere a tutt oggi quelli del Servizio Elicotteri e dei soccorritori S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale), per i quali esistono specifici Manuali dell organizzazione operativa. A parere di chi scrive si tratta di esempi che dovrebbero essere seguiti anche per gli ambiti più generali del soccorso ordinario. CENNI ALLE PROCEDURE OPERATIVE STANDARD PER IL SOCCORSO TECNICO NEL MONDO L adozione di procedure operative standard è un elemento organizzativo consolidato negli U.S.A., sia nei dipartimenti di vigili del fuoco professionali sia in quelli volontari. Le stesse sono rese pubbliche da molti Fire Department, anche mediante pubblicazione sul web. Molte Norme N.F.P.A. costituiscono Linee Guida per la predisposizione di P.O.S. inerenti specifici settori. La F.E.M.A. (Federal Emergency Management Agency) ha dettato specifiche direttive per la stesura delle Standard Operating Procedures; i principi di tali direttive sono stati ampiamente utilizzati per la preparazione delle Procedure adottate dal Comando Provinciale VVF di Savona. In ambito di Unione Europea le P.O.S. sono largamente adottate sia a livello di singolo Comando che a livello di Dipartimento (provincia) o comunque di ambito territoriale più vasto. A differenza delle nazioni moderne di lingua anglosassone, le Procedure in Europa sono raramente divulgate e risulta difficile procurarsele anche ai soli fini di studio. Oltre alle Procedure paesi come la Francia adottano Manuali per la formazione l addestramento specifici per ogni figura professionale dell organizzazione pompieristica. LA QUALITA NELLA ELABORAZIONE DELLE P.O.S. E GLI STANDARD FORMALI NECESSARI A LIVELLO NAZIONALE Le Procedure costituiscono uno dei fondamenti di un sistema di gestione per la qualità. Pertanto l adozione di P.O.S. costituisce un momento fondamentale nella realizzazione del sistema per la qualità che i vertici del Corpo da alcuni anni hanno indicato come uno degli obiettivi strategici del Corpo Nazionale VVF. Nello stesso tempo le Procedure stesse devono essere redatte secondo i principi della qualità ; in particolare devono essere redatte in forma di testo strutturato, secondo un modello predeterminato, utilizzando un formato di scrittura ben preciso e fisso, riportando data di emanazione e di aggiornamento e numero di revisione, nome dell estensore, del controllore e firma del dirigente responsabile all emissione del documento e numerate secondo un sistema predeterminato che ne renda agevole la consultazione. In allegato si riporta a titolo di esempio un possibile formato standard per la stesura di P.O.S.. CRITERI GENERALI PER LA PREDISPOSIZIONE DI UN MANUALE DELLE P.O.S. DI UN COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO Il processo logico che dovrebbe condurre alla predisposizione delle P.O.S. dovrebbe prevedere i seguenti passi: Condurre un analisi dei bisogni e dell esistente Stabilire i requisiti ed i passi necessari alla preparazione di un completo set di P.O.S. ed identificare gli schemi relativi ed i soggetti coinvolti Mettere in atto le P.O.S. ed individuare i requisiti ed i sistemi necessari ad assicurare che le stesse siano comprese ed utilizzate correttamente 5 / 18

6 Identificare i meccanismi di revisione ed aggiornamento delle Procedure. TIPOLOGIE DI PROCEDURE PER IL SERVIZIO DI SOCCORSO Le Procedure Operative Standard (P.O.S.) di un Comando Provinciale VV.F. inerenti il servizio di soccorso possono essere catalogate nelle seguenti principali categorie concettuali: 1 - Procedure di tipo organizzativo Specificano i compiti, le mansioni e l organizzazazione interna del Comando e di ogni singolo settore, ufficio, reparto e di ogni attività interna alle sedi di servizio e riconducibile al servzizio di soccorso 2 - Procedure di tipo operativo generali Stabiliscono le modalità di effettuazione di operazioni fondamantali e ripetitive (che si verificano cioè con maggior frequenza) tipiche del servizio di soccorso 3 - Procedure di tipo operativo particolari Standardizzano le modalità di gestione e conduzione delle prevalenti tipologie di interventi di soccorso espletati dallo specifico Comando Provinciale 4 - Procedure di tipo operativo speciali Stabiliscono i criteri di effettuazione di particolari tipologie di interventi che, pur non rientrando fra quelli statisticamente frequenti per il Comando Provinciale, necessitano di essere standardizzati a causa del livello di rischio ad essi associato e richiedono una speciale organizzazione e l adozione di tecniche non usuali P.O.S. INERENTI IL SERVIZIO DI SOCCORSO DA UNIFORMARE NEL CORPO Tra le categorie di Procedure elencate in precedenza si ritiene che dovrebbero essere standardizzate a livello di Corpo Nazionale quelle indicate al punto 2 ed al punto 4, mentre per quelle del punto 1 l intervento organizzativo di livello centrale dovrebbe essere limitato all indicazione di criteri generali di larga massima (da adattare alle realtà locali); infine, le Procedure del tipo 3 dovrebbero necessariamente essere redatte dal singolo Comando Provinciale. A titolo di esempio, si ritiene che il CNVVF dovrebbe procedere ad uniformare fra tutti i Comandi Provinciali le P.O.S. inerenti le attività del Capo Partenza (che costituisce il preposto nell intervento di soccorso operato dalla singola squadra), quelle per l accesso e l operatività dei VF nei luoghi ove sono presenti potenziali atmosfere pericolose, quelle connesse all uso di apparecchi autorespiratori di vario tipo, quelle inerenti i codici per le comunicazioni con apparati radio ricetrasmittenti, quelle che riguardano l identificazione delle squadre, delle unità di intervento e dei veicoli di soccorso. Per le Procedure di tipo 3 potrebbe risultare estremamente utile la creazione di un archivio centrale del C.N.VV.F., informatizzato e disponibile anche in rete nel sito internet del Corpo. Sono note infatti sia la dispersione di risorse intellettive del Corpo nella realizzazione di prodotti similari in Comandi distinti, sia la difficoltà e la riluttanza allo scambio di esperienze fra strutture provinciali dei Vigili del fuoco. 6 / 18

7 Chi scrive ritiene che sia ormai giunto il momento di sfruttare l enorme massa di informazioni ed esperienze utili accumulata - con l esperienza operativa e di studio - dal Corpo Nazionale VVF, promuovendo con uno sforzo sinergico significativo la condivisione del know-how della struttura e la conseguente resa all esterno del Corpo di tutte le predette esperienze. In questo processo, che costituirebbe semplicemente il seguire l esempio di quanto fatto in altri paesi avanzati di cultura di tecnica di tipo più aperto (es. U.S.A., Canada, Australia, ecc.) il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco potrebbe diventare ancora di più attore principale del processo di creazione della cultura della sicurezza, non soltanto nell ambito degli addetti al soccorso ed alle emergenze ma nell intera società. ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI PROCEDURE DI TIPO 2 GENERALE Accesso in luoghi chiusi a rischio Accesso in locali con incendio con uso di autorespiratore a ciclo aperto Accesso in locali con incendio con uso di autorespiratore a ciclo chiuso GAS Verifica di ambienti in presenza di sospetta fuga di gas Fughe di gas al chiuso Fughe di gas all aperto INCIDENTI Interventi con autogru Soccorsi a persone in pozzi e cavità Soccorsi a persone intrappolate in cabine di ascensori Estricazione di vittime di incidenti stradali INCENDIO Incendi e altri interventi in presenza di amianto Incendi di bombole di gas Incendi coinvolgenti bombole di acetilene Incendi di autovetture ed autoveicoli Incendi di autoveicoli alimentati a gpl Salvataggio di persone da edifici Incendi di aeromobili Incendi in galleria ACQUA Salvataggio di persone in ambito acquatico ELETTRICITA Soccorsi a persone folgorate DISSESTI STATICI Verifiche di stabilità di costruzioni Verifiche di stabilità di terreni e pendii INSETTI Bonifica nidi di insetti pericolosi ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI PROCEDURE DI TIPO 3 Incendio di nave o natante Soccorso a persone in lago o acque interne Incendio di silos con polveri combustibili Soccorso a persone in parete (alpinistica) Ricerca persona/e disperse Incendio boschivo ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI PROCEDURE DI TIPO 4 Interventi per sversamento o rilascio di sostanze pericolose Interventi in presenza di aggressivi chimici non convenzionali Interventi per recupero materiali radioattivi 7 / 18

8 Interventi per crollo di edifici Interventi per gravi sinistri ferroviari Una particolare rilevanza nella stesura delle procedure dovrebbero rivestire tutti gli aspetti di collaborazione con la componente sanitaria del soccorso urgente e con tutti gli altri Enti ed Organizzazioni a qualsiasi titolo coinvolti nelle operazioni di soccorso. Si ricorda inoltre come a livello regionale sia già prevista dalle vigenti disposizioni la predisposizione di Procedure di Colonna Mobile Regionale VF e di altre inerenti l impiego dei Nuclei specialistici operanti su base regionale o interregionale (Sommozzatori ed Elicotteristi). Altre importanti regolamentazioni procedurali da adottare a livello di Comando Provinciale e che potrebbero essere redatte su base regionale sono specifiche Procedure per emergenze di P.C. PROPOSTA DI MANUALE TIPO Si ritiene che l indice di un ipotetico Manuale che si propone nel seguito (peraltro largamente incompleto) possa costituire una base di partenza per iniziare a strutturare le Procedure di un Comando Provinciale del Corpo Nazionale relative al servizio di soccorso. Le Procedure indicate nella parte iniziale ed in alcune sezioni del Libro 1 sono ritenute importanti e dovrebbero essere predisposte con priorità rispetto alle altre perché pongono le basi per redigere e gestire correttamente tutto il sistema di P.O.S. del Comando. 8 / 18

9 Comando Provinciale di INDICE delle PROCEDURE OPERATIVE STANDARD PARTE GENERALE PRINCIPI PER LA STESURA DELLE P.O.S. PRINCIPI DI GESTIONE DELLE P.O.S. E MANUALE DELLE P.O.S. Libro 1 - ORGANIZZAZIONE SEZIONE I MANUALE DELLE OPERAZIONI SEZIONE II TERMINI E DEFINIZIONI SEZIONE III ORGANIZZAZIONE DEL CNVVF SEZIONE IV ORGANIZZAZIONE DEL COMANDO PROVINCIALE E QUALITA SEZIONE V AFFARI GENERALI E SEGRETERIA SEZIONE VI PERSONALE SEZIONE VII INFORTUNISTICA SEZIONE VIII STATISTICA SEZIONE IX RAGIONERIA E CONTABILITÀ SEZIONE X POLIZIA GIUDIZIARIA SEZIONE XI SEDI DI SERVIZIO: GESTIONE, LOGISTICA E MANUTENZIONE SEZIONE XII INFERMERIA SEZIONE XIII ACQUISTI E MAGAZZINO MATERIALI DI CONSUMO, EQUIPAGGIAMENTO E VESTIARIO E MATERIALI TECNICI SEZIONE XIV MENSA OBBLIGATORIA DI SERVIZIO SEZIONE XV SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SEZIONE XVI CONSEGNATARIO E GESTIONE BENI MOBILI SEZIONE XVII GESTIONE PARCO AUTOMEZZI E MEZZI NAUTICI SEZIONE XVIII PREVENZIONE INCENDI SEZIONE XIX SERVIZI A PAGAMENTO SEZIONE XX CENTRALE OPERATIVA E ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI SOCCORSO Libro 2 OPERAZIONI DI GESTIONE ORDINARIA SEZIONE I COMPITI E MANSIONI SEZIONE II GESTIONE SEDE CENTRALE SEZIONE III GESTIONE DISTACCAMENTO SEZIONE IV GESTIONE AUTOMEZZI, MACCHINARI SEZIONE V GESTIONE ATTREZZATURE E MATERIALI TECNICI SEZIONE VI GESTIONE APPARATI DI TELECOMUNICAZIONE SEZIONE VII OPERAZIONI DEL SERVIZIO DI VIGILANZA ANTINCENDI SEZIONE VII I OPERAZIONI DEI CORSI ANTINCENDIO 626 SEZIONE IX ADDESTRAMENTO E ISTRUZIONE SEZIONE X CORSI DI QUALIFICAZIONE, FORMAZIONE, SPECIALIZZAZIONE SEZIONE XI CONTROLLI SANITARI E VISITE MEDICHE SEZIONE XII REPARTO AUTORESPIRATORI, ATTREZZATURE PER EMERGENZE CHIMICHE E STRUMENTAZIONI DI MISURA 9 / 18

10 Libro 3 OPERAZIONI DI EMERGENZA SEZIONE I STANDARDS DEL SERVIZIO DI SOCCORSO SEZIONE II DISPOSIZIONI GENERALI SEZIONE III CAPO SERVIZIO, CENTRALE OPERATIVA E SALA OPERATIVA SEZIONE IV ALLARMI E ATTIVAZIONI SEZIONE V OPERAZIONI DI SQUADRA SEZIONE VI OPERAZIONI DI COMANDO SEZIONE VII OPERAZIONI ANTINCENDIO SEZIONE VIII OPERAZIONI DI SALVATAGGIO E SOCCORSO SEZIONE IX EMERGENZE CHIMICHE SEZIONE X EMERGENZE PER RADIOATTOVITA SEZIONE XI NUCLEI E REPARTI SPECIALISTICI SEZIONE XII SERVIZIO ANTINCENDIO PORTUALE SEZIONE XIII OPERAZIONI IN CONDIZIONI DI EMERGENZA OPERATIVA SEZIONE XIII COORDINAMENTO CON 118 SEZIONE XIV COORDINAMENTO CON C.F.S. SEZIONE XV PIANIFICAZIONI OPERATIVE PARTICOLARI DI COMANDO SEZIONE XVI SICUREZZA E INFORTUNI SEZIONE XVII POLIZIA GIUDIZIARIA SEZIONE XVIII DOCUMENTAZIONE INTERVENTI SEZIONE XIX RAPPORTI CON GLI UTENTI E CON IL PUBBLICO SEZIONE XX - RAPPORTI CON GLI ENTI ESTERNI E GLI ORGANI DI INFORMAZIONE SEZIONE XXI INTERVENTI DI SOCCORSO Libro 2 OPERAZIONI DI GESTIONE ORDINARIA SEZIONE I COMPITI E MANSIONI SEZIONE II GESTIONE SEDE CENTRALE Sistema di allarme interno Rifornimenti di carburante Cura e manutenzione degli spazi esterni Uso apparati telefonici Biblioteca SEZIONE III GESTIONE DISTACCAMENTO Sistema di allarme interno Rifornimenti di carburante Cura e manutenzione degli spazi esterni Uso apparati telefonici Biblioteca SEZIONE IV GESTIONE AUTOMEZZI, MACCHINARI Controlli alle autoscale Controlli alle autogru Caricamento dei veicoli Codici identificativi dei veicoli Autofurgone autorespiratori ed emergenze chimiche Autofurgone attrezzato come Centro Operativo mobile Autocarro schiumogeno 10 / 18

11 Incidenti stradali PROCEDURE STANDARD PER IL SERVIZIO DI SOCCORSO: SEZIONE V GESTIONE ATTREZZATURE E MATERIALI TECNICI Riparazioni di attrezzature Fuori servizio e fuori uso di attrezzature Manutenzione delle tubazioni da incendio Verifiche e ricarica estintori portatili d incendio Verifiche ed ispezioni ai DPI Verifiche periodiche agli apparecchi in pressione Smarrimento materiali ed attrezzature SEZIONE VI GESTIONE APPARATI DI TELECOMUNICAZIONE SEZIONE VII OPERAZIONI DEL SERVIZIO DI VIGILANZA ANTINCENDI SEZIONE VIII OPERAZIONI DEI CORSI ANTINCENDIO 626 SEZIONE IX ADDESTRAMENTO E ISTRUZIONE SEZIONE X CORSI DI QUALIFICAZIONE, FORMAZIONE, SPECIALIZZAZIONE SEZIONE XI CONTROLLI SANITARI E VISITE MEDICHE SEZIONE XII REPARTO AUTORESPIRATORI, ATTREZZATURE PER EMERGENZE CHIMICHE E STRUMENTAZIONI DI MISURA Controlli e manutenzione agli autorespiratori Autorespiratori a ciclo chiuso Verifiche ed ispezioni agli indumenti protettivi Libro 3 OPERAZIONI DI EMERGENZA SEZIONE I STANDARDS DEL SERVIZIO DI SOCCORSO Servizio di soccorso ordinario (squadre di terra ) Servizio antincendi portuale e di soccorso in ambito marittimo Servizio antincendi aeroportuale SEZIONE II DISPOSIZIONI GENERALI Emergenze e richiamo personale operativo Operatività e comportamento della squadra VF Guida dei veicoli in servizio di soccorso Equipaggiamento e vestiario del personale in servizio di soccorso Disponibilità dirigenti Reperibilità funzionari tecnici Stesura Pianificazioni Operative del Comando Provinciale VF SEZIONE III CAPO SERVIZIO, CENTRALE OPERATIVA E SALA OPERATIVA 11 / 18

12 Manuale operativo del soccorso Servizio 115 e Centrale Operativa Procedure gestione Sala Operativa Richiamo in servizio di personale operativo Procedure istituzione Posti di Comando mobili avanzati Impianti di telecomunicazione Codici per comunicazioni di soccorso Gestione Centrale operativa per interventi rilevanti Gestione Centrale Operativa per emergenze chimiche e SIGEM-SIMMA Gestione Centrale operativa per emergenze per radioattività Allarmi ed emergenze di Colonna Mobile VF Allarmi Cospas-Sarsat Allarmi ed emergenze meteorologiche SEZIONE IV ALLARMI E ATTIVAZIONI Chiamata e uscita della squadra dalla sede di servizio Attivazione sezioni operative di C.M.R. SEZIONE V OPERAZIONI DI SQUADRA Composizione della squadra e mansioni dei componenti Convoglio di soccorso: scelta della composizione e marcia Marcia dei veicoli in servizio di soccorso Incidenti stradali a veicoli VF Comunicazioni con la Centrale Operativa / Codici radio Protezione individuale degli operatori Posizionamento dei mezzi di soccorso sullo scenario di intervento Priorità operative: ricognizione, salvataggio, lotta all incendio, ripristino condizioni di sicurezza Mansioni generali ed adempimenti sul luogo dell intervento Delimitazione e segnalazione dell area operativa Avvicendamento del personale operativo Assistenza medico/sanitaria al personale operativo Sicurezza del personale operativo Assistenza logistica al personale operativo Rapporti con le forze dell ordine e gli incaricati dell ordine pubblico Obblighi di comunicazione e di informazione Rapporti con la stampa e gli altri organi di informazione Comportamento e immagine esterna Equipaggiamento individuale, di squadra e vestiario Accesso in locali pericolosi Ventilazione ed evacuazione di fumo Rilevazione atmosfere pericolose ed utilizzo dell esplosimetro Operazioni con ABP in appoggio Operazioni con AS Operazioni con AG Utilizzo di liquidi schiumogeni Operazioni in presenza di sostanze chimiche pericolose Decontaminazione SEZIONE VI OPERAZIONI DI COMANDO Sistema di gestione dell intervento e compiti del R.O.S. 12 / 18

13 Gestione di interventi complessi (gestione della scena dell incidente) Posto di comando avanzato (e relativo automezzo attrezzato) Procedure di comando e di trasferimento del comando Notifica situazioni e informazione pubblica Registrazioni e annotazioni inerenti gli interventi SEZIONE VII OPERAZIONI ANTINCENDIO SEZIONE VIII OPERAZIONI DI SALVATAGGIO E SOCCORSO Soccorso in mare e utilizzo battelli pneumatici Gruppo SAF SEZIONE IX EMERGENZE CHIMICHE SEZIONE X EMERGENZE PER RADIOATTIVITA Radiometristi SEZIONE XI NUCLEI E REPARTI SPECIALISTICI Operatività Nucleo Elicotteri Regionale VF Operatività Nucleo Sommozzatori VF SEZIONE XII SERVIZIO ANTINCENDIO PORTUALE SEZIONE XIII OPERAZIONI IN CONDIZIONI DI EMERGENZA OPERATIVA SEZIONE XIII COORDINAMENTO CON 118 Procedure per soccorso ordinario Procedure per maxi-emergenze SEZIONE XIV COORDINAMENTO CON C.F.S. PER INCENDI BOSCHIVI SEZIONE XV PIANIFICAZIONI OPERATIVE PARTICOLARI DI COMANDO SEZIONE XVI SICUREZZA E INFORTUNI Utilizzo D.P.I. Interventi con A.G. Interventi per fughe di gas Interventi per bonifica insetti pericolosi Infortuni al personale operativo SEZIONE XVII POLIZIA GIUDIZIARIA SEZIONE XVIII DOCUMENTAZIONE INTERVENTI SEZIONE XIX RAPPORTI CON GLI UTENTI E CON IL PUBBLICO SEZIONE XX - RAPPORTI CON GLI ENTI ESTERNI E GLI ORGANI DI INFORMAZIONE SEZIONE XXI INTERVENTI DI SOCCORSO 13 / 18

14 Incendio Incendio in edificio civile Incendio in edificio di grande altezza Incendio in edificio industriale/deposito Incendio in galleria Incendio in nave (all ormeggio, in bacino o in navigazione) Incendio in presenza di sostanze radioattive Stabilita edifici e strutture Dissesto statico grave Intonaco o struttura pericolante Trasporti e analoghi Incidente stradale Incidente in ambito ferroviario (con o senza incendio) Incidente aereo Incidente navale Fenomeni Meteo-Idro-Geologici Soccorso a persone durante bufera di vento/mareggiata Fenomeno franoso con pericolo per le persone Soccorso a persone per neve/ghiaccio/galaverna Soccorso a persone durante nubifragio /alluvione Eventi Sismici Ricerca persone disperse sotto le macerie Puntellamento di strutture e fabbricati Rischio Incendi Boschivi Incendio di bosco Incendio di macchia Incendio di sterpaglie Rischio Industriale Incidente grave (esplosione/incendio/rilascio tossico) in industria/deposito a rischio di incidente rilevante o altra Incidente grave a trasporto stradale/ferroviario di sostanze pericolose Altre tipologie di interventi Intervento con autogrù Fuga di gas Assistenza per cattura alienato Assistenza per segnalato ordigno (minaccia attentato) Ricerca e recupero di sorgente radioattiva Ricerca di persona dispersa Intervento elicottero VF Intervento SMZ VF Intervento Nucleo SAF VF Apertura alloggio Recupero salme Cattura rettili o altri animali pericolosi Albero pericolante 14 / 18

15 PROCEDURE OPERATIVE STANDARD PER IL SERVIZIO DI SOCCORSO ( OPERAZIONI DI EMERGENZA ) DEL COMANDO PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO (secondo schema F.E.M.A.) Prevedono una parte generale, nella quale sono ricomprese P.O.S. inerenti requisiti che sono simili per tutti le categorie (o tipologie) principali di intervento del Comando Provinciale: 0 - OPERAZIONI DI EMERGENZA GENERALI - UTILIZZO ED OPERATIVITÀ DEI VEICOLI DI SOCCORSO PROCEDURE: - Guida dei veicoli in servizio di soccorso - Utilizzo dei veicoli di soccorso - Incidenti stradali coinvolgenti veicoli VF - SICUREZZA NELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO PROCEDURE: - Standards applicabili - Linee guida per la gestione del rischio - Vestiario ed equipaggiamento protettivo - Sistema di responsabilità del personale - Controllo dell esposizione degli operatori - Operazioni in ambiente ostile - Operazioni sulle strade - Recupero psicofisico sullo scenario incidentale - Supporto medico - Operazioni di chiusura intervento - COMUNICAZIONI PROCEDURE: - Accesso del pubblico al sistema di risposta all emergenza - Definizione degli allarmi e protocolli di dispiegamento risorse - Procedure generali per le comunicazioni - Segnalazioni in emergenza - Frequenze e modalità per le comunicazioni radio - Comunicazioni con le Sale Operative Regionali e Nazionali del CNVVF - Resoconti e rapporti - COMANDO E CONTROLLO PROCEDURE: - Sistema di comando dell incidente e Sistema di gestione dell incidente - Risorse disponibili per i diversi tipi di emergenze - Gestione dello scenario incidentale - Trasferimento del comando - Informazione pubblica - Registrazione dati e informazioni - OPERAZIONI SPECIALI PROCEDURE - Operazioni con utilizzo di aeromobili VF - Operazioni con utilizzo di imbarcazioni o natanti VF - Operazioni con veicoli speciali - Procedure per ordigni esplosivi o temuta presenza dei medesimi - Incidenti per azioni terroristiche - OPERAZIONI POST-INCIDENTE PROCEDURE 15 / 18

16 e cinque parti comprendenti P.O.S. che riportano requisiti operativi tipici di ognuna delle categorie (o tipologie) operative principali del Comando Provinciale: 1 ESTINZIONE INCENDI 2 SOCCORSO TECNICO 3 SOSTANZE PERICOLOSE 4 OPERAZIONI PER DISASTRI (INTERVENTI RILEVANTI) 5 SUPPORTO AL SOCCORSO SANITARIO per ognuna delle quali sono dettagliati specifici elenchi di P.O.S. (qui omessi per brevità). 16 / 18

17 ALLEGATO 1 Emesso: DISPOSIZIONE PER (INDICARE IL REPARTO) Comando Provinciale Vigili del Fuoco di.. Procedura Operativa Standard (SIGLA ALFANUMERICA) TITOLO DELLA PROCEDURA Il Comandante Provinciale COGNOME E NOME Data DATA REDAZIONE Versione NUMERO Approvato: INDICARE QUALIFICA COGNOME E NOME TITOLI DEI CAPITOLI IN COURIER NEW DA 11 PUNTI GRASSETTO, MAIUSCOLO, CENTRATO Titoli dei paragrafi in courier new da 11 punti grassetto, minuscolo, allineato a sinistra Testo in courier new da 11 punti allineato a sinistra con rientro e giustificato. NON UTILIZZARE ALTRI CARATTERI. GRAZIE. 17 / 18

18 PROBLEMATICHE E ASPETTI DA APPROFONDIRE Una delle principali motivazioni addotte da coloro che si dichiarano contrari alla scrittura e all uso delle P.O.S. o comunque ritengono pericoloso adottare procedure scritte è quella del rischio giuridico derivante dalla presenza della procedura, che potrebbe costituire un abito troppo stretto per le responsabilità derivanti da possibili sinistri derivanti dal mancato rispetto (in tutto o in parte) della procedura. E altrettanto vero che, dopo l emanazione del D.L.vo 626/ 94, in occasione di incidenti le inchieste svolte hanno previsto la verifica dell esistenza di Procedure riguardanti i compiti da svolgere e la non disponibilità delle stesse ha dato talvolta origine a rilievi a carico dei datori di lavoro. Su questa problematica di carattere generale la discussione appare aperta e si ritiene utile un eventuale pronunciamento al riguardo da parte dell Ufficio Legislativo del Dipartimento. Un qualificato intervento degli uffici centrali del Dipartimento in materia di predisposizione di Procedure potrebbe probabilmente contribuire a risolvere molti dei dubbi che comunque assillano anche chi fa le procedure e non soltanto chi non le redige. BIBLIOGRAFIA Ministero dell interno D.G.P.C.S.A. C.N.VV.F. S.T.C. Linee guida per l elaborazione delle procedure operative di intervento e di soccorso ( ) F.E.M.A. Guide to developing effective Standard Operating Procedures for fire and EMS Departments N.F.P.A Standard on training for initial fire attack e altre Norme N.F.P.A. 18 / 18

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